Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


L’Udienza Generale, 13.03.2024


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato i gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, che è stato letto da Mons. Pierluigi Giroli, il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, ha incentrato la sua riflessione sul tema L’agire virtuoso (Lettura: Fil 4,8-9).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

[Il testo qui di seguito include anche parti non lette che sono date ugualmente come pronunciate]

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Dopo aver concluso la carrellata sui vizi, è giunto il momento di rivolgere lo sguardo sul quadro simmetrico, che sta in opposizione all’esperienza del male. Il cuore dell’uomo può assecondare cattive passioni, può dare ascolto a tentazioni nocive travestite con vesti suadenti, ma può anche opporsi a tutto questo. Per quanto ciò possa risultare faticoso, l’essere umano è fatto per il bene, che lo realizza veramente, e può anche esercitarsi in quest’arte, facendo sì che alcune disposizioni divengano in lui o in lei permanenti. La riflessione intorno a questa nostra meravigliosa possibilità forma un capitolo classico della filosofia morale: il capitolo delle virtù.

I filosofi romani la chiamavano virtus, quelli greci aretè. Il termine latino evidenzia soprattutto che la persona virtuosa è forte, coraggiosa, capace di disciplina ed ascesi; dunque l’esercizio delle virtù è frutto di una lunga germinazione, che richiede fatica e anche sofferenza. La parola greca, aretè, indica invece qualcosa che eccelle, qualcosa che emerge, che suscita ammirazione. La persona virtuosa è pertanto quella che non si snatura deformandosi ma è fedele alla propria vocazione, realizza pienamente sé stessa.

Saremmo fuori strada se pensassimo che i santi siano delle eccezioni dell’umanità: una sorta di ristretta cerchia di campioni che vivono al di là dei limiti della nostra specie. I santi, in questa prospettiva che abbiamo appena introdotto riguardo alle virtù, sono invece coloro che diventano pienamente sé stessi, che realizzano la vocazione propria di ogni uomo. Che mondo felice sarebbe quello in cui la giustizia, il rispetto, la benevolenza reciproca, la larghezza d’animo, la speranza fossero la normalità condivisa, e non invece una rara anomalia! Ecco perché il capitolo sull’agire virtuoso, in questi nostri tempi drammatici nei quali facciamo spesso i conti con il peggio dell’umano, dovrebbe essere riscoperto e praticato da tutti. In un mondo deformato dobbiamo fare memoria della forma con cui siamo stati plasmati, dell’immagine di Dio che in noi è impressa per sempre.

Ma come possiamo definire il concetto di virtù? Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci offre una definizione precisa e sintetica: «La virtù è una disposizione abituale e ferma a fare il bene» (N. 1803). Non è dunque un bene improvvisato e un po’ casuale, che piove dal cielo in maniera episodica. La storia ci dice che anche i criminali, in un momento di lucidità, hanno compiuto atti buoni; certamente questi atti sono scritti nel “libro di Dio”, ma la virtù è un’altra cosa. È un bene che nasce da una lenta maturazione della persona, fino a diventare una sua caratteristica interiore. La virtù è un habitus della libertà. Se siamo liberi in ogni atto, e ogni volta siamo chiamati a scegliere tra bene e male, la virtù è ciò che ci permette di avere una consuetudine verso la scelta giusta.

Se la virtù è un dono così bello, subito nasce una domanda: come è possibile acquisirla? La risposta a questa domanda non è semplice, è complessa.

Per il cristiano il primo aiuto è la grazia di Dio. Infatti, in noi battezzati agisce lo Spirito Santo, che lavora nella nostra anima per condurla a una vita virtuosa. Quanti cristiani sono arrivati alla santità attraverso le lacrime, constatando di non riuscire a superare certe loro debolezze! Ma hanno sperimentato che Dio ha completato quell’opera di bene che per loro era solo un abbozzo. Sempre la grazia precede il nostro impegno morale.

Inoltre, non si deve mai dimenticare la ricchissima lezione che ci è arrivata dalla saggezza degli antichi, che ci dice che la virtù cresce e può essere coltivata. E perché ciò avvenga, il primo dono dello Spirito da chiedere è proprio la sapienza. L’essere umano non è libero territorio di conquista di piaceri, di emozioni, di istinti, di passioni, senza poter fare nulla contro queste forze, a volte caotiche, che lo abitano. Un dono inestimabile che possediamo è l’apertura mentale, è la saggezza che sa imparare dagli errori per indirizzare bene la vita. Poi ci vuole la buona volontà: la capacità di scegliere il bene, di plasmare noi stessi con l’esercizio ascetico, rifuggendo gli eccessi.

Cari fratelli e sorelle, cominciamo così il nostro viaggio attraverso le virtù, in questo universo sereno che si presenta impegnativo, ma decisivo per la nostra felicità.

[00433-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, après un tour d’horizon sur les vices, notre réflexion sera centrée sur le chapitre des vertus, car le cœur de l’homme est fait pour le bien. L’exercice des vertus est le fruit d’une longue germination qui demande de l’effort et de la souffrance aussi. La personne vertueuse est celle qui est fidèle à sa vocation et qui se réalise ainsi pleinement. Nous faisons fausse route si nous pensons que les saints sont des exceptions de l’humanité. Les saints sont ceux qui réalisent la vocation de tout homme. Le Catéchisme de l’Église Catholique définit la vertu comme une disposition habituelle et ferme à faire le bien. La vertu est un habitus de la liberté. Comment faire pour la conquérir? La première aide pour le chrétien est la grâce de Dieu. Selon la sagesse des ancêtres, la vertu grandit et peut être cultivée. Pour que cela se réalise, le premier don de l’Esprit que l’on peut demander est la sagesse. Ensuite il faut la bonne volonté, cette capacité de choisir le bien, de nous façonner avec l’exercice ascétique.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i numerosi gruppi scolastici venuti dalla Francia.

Fratelli e sorelle, in questo tempo benedetto di Quaresima, rivolgiamoci alla Madonna, Sede della Sapienza, affinché con la sua intercessione ci aiuti a metterci al servizio del bene.

Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les nombreux groupes scolaires venus de France.

Frères et sœurs, en ce temps béni de Carême, tournons-nous vers la Sainte Vierge, Siège de la Sagesse, afin que par son intercession nous nous mettions au service du bien.

Que Dieu vous bénisse!

[00434-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our catechesis on the virtues and the vices, we now consider the nature of virtue, which the Catechism defines as “a habitual and firm disposition to do the good”. Created in the image and likeness of God, we were made for goodness, yet in our fallen world the pursuit of virtue and detachment from vice require discipline and perseverance. Growth in virtue is in fact the noblest expression of our human freedom, but must necessarily be sustained by God’s prior gift of grace. For this reason, the Scriptures counsel us to pray for the Holy Spirit’s gift of wisdom, in order to know the Lord’s will and to let it shape our every decision as we strive to conform our lives ever more fully to his gracious and loving plan for our human family.

Santo Padre:

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti dai Paesi Bassi e dagli Stati Uniti d’America. Con fervidi auguri che questa Quaresima sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su tutti la gioia e la pace del Signore Gesù. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet all the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from the Netherlands and the United States of America. With prayerful good wishes that this Lenten season will be a time of grace and spiritual renewal for you and your families, I invoke upon all of you joy and peace in our Lord Jesus Christ. God bless you!

[00435-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, im Anschluss an die Katechesenreihe über die Laster gehen wir heute zum Thema der Tugenden über. Im Katechismus der Katholischen Kirche lesen wir dazu: „Die Tugend ist eine beständige, feste Neigung, das Gute zu tun“ (Nr. 1803). Der tugendhafte Mensch hat sich in das gute Handeln eingeübt und eine Haltung erworben, die ihn dazu bereit macht, in den unterschiedlichsten Situationen in Freiheit stets das Gute zu wählen. Damit wir die Tugenden erlangen und in ihnen wachsen können, sind wir auf die Gnade Gottes angewiesen, die unserem Mühen vorausgeht und es zur Vollendung führt. So kann der Mensch immer mehr dem Bild Gottes entsprechen, nach dem er geschaffen wurde, wie es uns das Beispiel der Heiligen auf eindrückliche Weise zeigt.

Santo Padre:

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, non dimentichiamoci che il Signore stesso ci accompagna sul sentiero delle virtù. Confidiamo dunque nel suo aiuto per poter diffondere nel mondo il bene di cui ha tanto bisogno.

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern deutscher Sprache, vergessen wir nicht, dass der Herr selbst uns auf dem Pfad der Tugenden begleitet. Vertrauen wir also auf seine Hilfe, damit wir in dieser Welt das Gute verbreiten können, dessen sie so sehr bedarf.

[00436-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Avanzando en nuestro ciclo de catequesis, hoy iniciamos nuestra reflexión sobre las virtudes. El origen de la palabra “virtud” nos remite a la fuerza y a la valentía, y también a la capacidad de disciplina y de ascesis. Nos dice el Catecismo de la Iglesia Católica que «la virtud es una disposición habitual y firme a hacer el bien» (n. 1803).

La constancia y la disponibilidad para hacer el bien son propiedades del ser virtuoso, de modo que nuestros actos no sean casuales e improvisados, sino fruto de un ejercicio y entrenamiento que conlleva esfuerzo y sacrificio, para que esas disposiciones se conviertan en un hábito.

Podemos decir que la virtud es un bien que nace de una lenta maduración de la persona, hasta convertirse en una de sus características interiores. El primer auxilio que recibimos para que esto sea posible es la gracia de Dios, que trabaja en nuestro interior por medio del Espíritu Santo.

El Santo Padre saluda cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Espíritu Santo el don de sabiduría para que nos ayude a tomar decisiones y a ejercitar las virtudes, orientando nuestra vida por el camino del bien. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

[00437-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A pessoa humana não é livre território de caça para prazeres, emoções, instintos, paixões, sem nada poder fazer contra tais forças, por vezes caóticas, que lutam dentro dela. Num mundo deformado, deve lembrar-se da forma com que fomos moldados, da imagem de Deus que está impressa em nós para sempre. Possuímos a abertura mental capaz de aprender com os próprios erros, possuímos a sabedoria para orientar retamente a vida. E por mais cansativo que isso se revele, o ser humano é feito para o bem e pode pô-lo em prática, garantindo que as disposições boas se tornem nele permanentes, isto é, se tornem virtudes.

Santo Padre:

Cari pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Il Signore vi ricolmi di gioia e lo Spirito Santo illumini le decisioni della vostra vita, per adempiere fedelmente il volere del Padre celeste. Su tutti voi e le vostre famiglie e comunità, vegli la Santissima Madre della Chiesa.

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa, bem-vindos! O Senhor vos encha de alegria e o Espírito Santo ilumine as decisões da vossa vida, para realizardes fielmente a vontade do Pai celeste. Sobre todos vós e vossas famílias e comunidades, vele a Santíssima Mãe da Igreja.

[00438-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تَكَلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ علَى مُمارَسَةِ الفضيلةِ في إطارِ تعليمِهِ في موضوعِ الرَّذائلِ والفضائل، وقال: خَلَقَ اللهُ الإنسانَ لِيَعمَلَ الخيرَ ويُمارِسَ الفضيلة. الفضيلةُ هي استعدادٌ عاديٌّ وثابتٌ لعملِ الخير. ليست أمرًا مُرتَجَلًا أو طارِئًا يَهبِطُ علينا مِن حيثُ لا نَدري. بل هي خيرٌ ينشأُ مِن نُضجٍ بطيءٍ في الإنسان، ويَقتَضِي جُهدًا وتَعَبًا، إلى أنْ يصيرَ ميزةً داخليَّةً فينا. الفضيلةُ هي أنْ تصيرَ الحُرِّيَّةُ فينا مَلَكَةً وعادَة. فتصيرُ كلُّ أعمالِنا حرَّة، وكلُّها قادرةٌ على اختيارِ الخير. كيف يُمكِنُ أنْ نَكتَسِبَ الفضيلة؟ العَونُ الأوَّلُ للمسِيحِيّ يأتي مِن نعمةِ الله. فاللهُ بروحِهِ القدوس يُكمِلُ فينا عملَ الخيرِ ليصيرَ فينا عادةً أي فضيلة. ثانيًّا، علَينا أنْ نَطلُبَ عطيَّةَ الحكمةِ مِن الرُّوح ِالقدس لأنَّها تُساعِدُنا أنْ نَتَعَلَّمَ مِن أخطائِنا. وأخيرًا، نحتاجُ إلى الإرادَةِ الصَّالِحَة: القدرةُ على أنْ نَختارَ الخير، وتَكوينُ أنفُسِنا بمُمارَسَةِ أعمالِ زُهد، وتَجَنُّبِ المبالغات.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. Il cristiano è chiamato a coltivare nella sua vita la virtù, perché essa gli consente, non soltanto di compiere atti buoni, ma di dare il meglio di sé. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أُحيِّي المُؤمِنِينَ النَّاطِقِينَ باللُغَةِ العَرَبِيَّة. المسيحيُّ مَدعُوٌّ إلى أنْ يُنَمِّيَ الفضيلةَ في حياتِهِ، لأنَّها تَسمَحُ له ليسَ فقط بأنْ يَعمَلَ أعمالًا صالِحَة، بل لأنْ يُعطِيَ أفضلَ ما فيهِ. بارَكَكُم الرَّبُّ جَميعًا وَحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!

[00439-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Bez względu na to, jak bardzo mogłoby się to okazać uciążliwe, człowiek jest stworzony dla dobra i może również się w nim ćwiczyć, nabierać wprawy, czyli cnoty. Jest ona, jak mówi Katechizm, „habitualną i trwałą dyspozycją do czynienia dobra” (KKK 1803). Nie jest to dobro spontaniczne i przypadkowe, lecz pochodzi ono z powolnego dojrzewania osoby. Rozwijanie w sobie cnoty jest owocem długiego rozwoju, wymagającego wysiłku, a nawet cierpienia. W jej nabywaniu podstawową pomocą jest łaska Boża. Otrzymaliśmy bowiem Ducha Świętego, który działa w naszej duszy. Wielu chrześcijan dochodzi jednak do świętości przez łzy, zdając sobie sprawę, że nie są w stanie przezwyciężyć pewnych słabości. Doświadczają jednak zarazem, że to Bóg dopełnia w nich dobrego dzieła. Kształtowanie w sobie cnoty jest zadaniem trudnym, ale to właśnie ono rozstrzyga o naszym szczęściu.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i polacchi. In questi nostri tempi drammatici, nei quali facciamo spesso i conti con quanto vi è di peggio nella persona umana, è necessario riscoprire l’importanza di coltivare in noi stessi una disposizione abituale e ferma a fare il bene. Imparate questo dai vostri Santi, cercando l’aiuto della grazia di Dio. Vi benedico di cuore.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie Polaków. W tych dramatycznych czasach, kiedy często spotykamy się z tym, co w człowieku najgorsze, potrzeba na nowo odkryć znaczenie pielęgnowania w sobie trwałej dyspozycji do czynienia dobra. Uczcie się tego od waszych Świętych, szukając pomocy w łasce Bożej. Z serca wam błogosławię.

[00440-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare alle Capitolari delle Carmelitane Missionarie e alle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, che incoraggio a custodire il patrimonio spirituale dei rispettivi Istituti religiosi.

Saluto i fedeli della parrocchia di Santa Maria Goretti in Frigole, i devoti di Santa Domenica provenienti da diverse località, la Facoltà di Diritto Canonico San Pio X di Venezia: auspico che ciascuno sappia rispondere alla vocazione cristiana offrendo un valido contributo alla crescita armonica della società. Un saluto va anche agli Allievi della Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto, che esorto a svolgere il servizio con lealtà e generosità.

Il mio pensiero va infine ai malati, agli anziani, aglisposi novelli e aigiovani, specialmente ai tanti studenti presenti, in particolare all’Istituto Carbone e Rosati di Sora. Tutti invito a proseguire con impegno nell’itinerario quaresimale, pronti a compiere gesti di cristiana solidarietà ovunque la Provvidenza vi chiama ad operare.

E, per favore, perseveriamo nella fervida preghiera per quanti soffrono le terribili conseguenze della guerra. Oggi mi hanno portato un rosario e un Vangelo di un giovane soldato morto al fronte: lui pregava con questo. Tanti giovani, tanti giovani vanno a morire! Preghiamo il Signore perché ci dia la grazia di vincere questa pazzia della guerra che sempre è una sconfitta. A tutti voi la mia Benedizione!

[00441-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0208-XX.02]