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Conferenza Stampa di presentazione dell’Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo 2025 e della collana “Appunti sulla Preghiera”, 23.01.2024


Alle ore 11.30 di questa mattina, ha avuto luogo - in diretta streaming dalla Sala Stampa della Santa Sede - la Conferenza Stampa di presentazione dell’Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo 2025 e della collana “Appunti sulla Preghiera”.

Sono intervenuti: S.E. Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo; e Mons. Graham Bell, Sottosegretario Incaricato della Segreteria del medesimo Dicastero.

Ne riportiamo di seguito gli interventi:

Interventi di S.E. Mons. Fisichella e di Mons. Bell

Testo in lingua italiana

Traduzione in lingua inglese

Traduzione in lingua spagnola

 

Testo in lingua italiana

Nelle ultime settimane, a più riprese, Papa Francesco ha fatto riferimento a questo anno 2024 come Anno della Preghiera. Domenica scorsa durante l’Angelus ha ufficialmente aperto questo Anno che sarà dedicato in modo particolare alla preghiera. Già nella Lettera dell’11 febbraio 2022 a me indirizzata per incaricare il Dicastero del Giubileo, Papa Francesco aveva scritto: «Fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera. Anzitutto per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo. Preghiera, inoltre, per ringraziare Dio dei tanti doni del suo amore per noi e lodare la sua opera nella creazione, che impegna tutti al rispetto e all’azione concreta e responsabile per la sua salvaguardia. Preghiera come voce “del cuore solo e dell’anima sola” (cfr At 4,32), che si traduce nella solidarietà e nella condivisione del pane quotidiano. Preghiera che permette a ogni uomo e donna di questo mondo di rivolgersi all’unico Dio, per esprimergli quanto è riposto nel segreto del cuore. Preghiera come via maestra verso la santità, che conduce a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione. Insomma, un intenso anno di preghiera, in cui i cuori si aprano a ricevere l’abbondanza della grazia, facendo del “Padre nostro”, l’orazione che Gesù ci ha insegnato, il programma di vita di ogni suo discepolo».

Il 2024 sarà quindi un Anno di preparazione al Giubileo che sta per iniziare e un Anno durante il quale dovrà emergere maggiormente l’orizzonte spirituale dell’evento giubilare che va ben oltre ogni necessaria e urgente forma di organizzazione strutturale. Come il Papa ha inteso sottolineare nel Te Deum di fine anno: «Il cristiano, come Maria, è un pellegrino di speranza. E proprio questo sarà il tema del Giubileo del 2025: “Pellegrini di speranza”. Cari fratelli e sorelle, possiamo chiederci: Roma si sta preparando a diventare nell’Anno Santo “città della speranza”? [...] Si tratta della testimonianza della comunità ecclesiale e civile che, più che negli eventi, consiste nello stile di vita, nella qualità etica e spirituale della convivenza. E allora la domanda si può formulare così: stiamo operando, ciascuno nel proprio ambito, affinché questa città sia segno di speranza per chi vi abita e per quanti la visitano?».

Perché il Giubileo possa essere un evento che spiritualmente arricchisce la vita della Chiesa e dell’intero popolo di Dio diventando segno concreto di speranza, è necessario che sia preparato e vissuto nelle proprie comunità con quello spirito di attesa tipico della speranza cristiana. L’Anno della Preghiera viene a corrispondere pienamente a questa esigenza.

Non si tratta di un Anno con particolari iniziative; piuttosto, di un momento privilegiato in cui riscoprire il valore della preghiera, l’esigenza della preghiera quotidiana nella vita cristiana; come pregare, e soprattutto come educare a pregare oggi, nell’epoca della cultura digitale, in modo che la preghiera possa essere efficace e feconda. Non possiamo nascondere che questi anni manifestano una profonda esigenza di spiritualità. Tanto si fa forte il grido della tecnica che sembra corrispondere a tutti i nostri desideri tanto diventa più profonda la richiesta di una vera spiritualità che riporti ogni persona a incontrare sé stessa nella verità della propria esistenza e quindi nel coerente rapporto con Dio.

Sono tante le persone che pregano ogni giorno; forse, oserei dire che tutti pregano. Nessuna statistica riuscirebbe a rispondere con cifre e percentuali corrette a questo momento così intimo delle persone che vivono la pluriformità della preghiera come un momento del tutto personale. Da chi si segna velocemente con un segno di croce fino a quanti partecipano all’eucaristia quotidiana, esiste una così vasta gamma di modi di pregare che nessuno può descrivere compiutamente. Dalla preghiera veloce a quella distratta; da quella contemplativa a quella colma di lacrime per il dolore… la preghiera non si lascia intrappolare in uno schema prefissato perché è la relazione personale del credente con Dio stesso all’interno di quel rapporto intimo ed esclusivo che distingue la nostra fede.

L’Anno della Preghiera, pertanto, si inserisce in questo contesto per favorire il rapporto con il Signore e offrire momenti di genuino riposo spirituale. Un’oasi al riparo dello stress quotidiano dove la preghiera diventa nutrimento per la vita cristiana di fede, speranza e carità.

Per questo motivo, il Dicastero ha preparato un serie di strumenti e sussidi che accompagneranno i prossimi mesi e che possono costituire una “sinfonia” della preghiera di cui la comunità cristiana e i singoli credenti possano servirsi. D’altronde, come ha scritto papa Francesco nell’introduzione al primo volumetto della collana “Appunti sulla preghiera”: «La preghiera è il respiro della fede, è la sua espressione più propria. Come un grido silenzioso che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio».

Non sarà un Anno che viene a ostacolare le iniziative di ogni singola Chiesa locale; piuttosto si presenta come un periodo in cui ogni iniziativa programmata viene sostenuta in maniera efficace proprio perché pone a suo fondamento la preghiera. Non ci sarà d’aspettarsi, pertanto, una serie di iniziative particolari quanto, piuttosto, proposte perché la preghiera della Chiesa venga di nuovo a rinvigorire e affrancare la vita di ogni battezzato.

Quest’anno sarà caratterizzato dall’espressione dei discepoli rivolta a Gesù: «Insegnaci a pregare» (Lc 11, 1). In effetti abbiamo bisogno di apprendere a pregare e il vero Maestro può essere solo lui: Gesù, il Figlio di Dio che con la preghiera del Padre Nostro ha rivoluzionato il mondo della preghiera umana. Il motto «Insegnaci a pregare» è già una preghiera che sorge dal profondo del cuore con il desiderio di essere esaudita. All’interno di questa preghiera di invocazione si è pensato di proporre alcuni strumenti semplici e in gran parte già attuati quotidianamente dalle nostre comunità. Si tratta pertanto di suggerire da parte nostra forme di preghiera conosciute e realizzate, ma in questo Anno vissute più intensamente e frequentemente così da rendere più stabile il rapporto con il Signore.

Vorrei presentare alcuni strumenti che possono accompagnare la meditazione e la lettura per comprendere meglio il valore della preghiera.

1. In primo luogo, le 38 catechesi che Papa Francesco ha esposto dal 6 maggio 2020 al 16 giugno 2021. Sono delle catechesi che prendono in considerazione vari momenti della preghiera e potranno essere rilette acquisendo suggestioni utili e preziose.

2. Inoltre, abbiamo pensato ad una collana di otto volumetti dal titolo “Appunti sulla Preghiera”.

Mons. Graham Bell – Sottosegretario Incaricato della Segreteria del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo

In questo 2024, che Papa Francesco ha consacrato come Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, la Libreria Editrice Vaticana pubblica, a partire da oggi, una collana di piccoli testi che approfondiscono le varie dimensioni dell’atto cristiano del pregare, a firma di autori e autrici di notorietà internazionale, a cura del Dicastero per l’Evangelizzazione - Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo.

Questa collana, composta da otto volumi, è messa a disposizione delle varie Conferenze Episcopali perché sia, nel corso dei prossimi mesi, un sussidio utile per entrare maggiormente nell’intelligenza della preghiera.

Il primo libro Pregare oggi. Una sfida da vincere (Libreria Editrice Vaticana, pp. 110, euro 8,50) con la prefazione di Papa Francesco, è a firma del cardinale Angelo Comastri, uno degli autori di spiritualità più noti che è stato Vicario Generale della Città del Vaticano e Arciprete di San Pietro. Il testo, disponibile in libreria da oggi, 23 gennaio, propone richiami sulla necessità della preghiera e insegnamenti per avere «un sguardo diverso e un cuore diverso» mettendo in luce figure che hanno testimoniato sulla fecondità della preghiera come Santa Teresa di Lisieux, San Francesco d’Assisi e Madre Teresa di Calcutta.

Nella prefazione, Papa Francesco ricorda che «la preghiera è il respiro della fede, è la sua espressione più propria. Come un grido silenzioso che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio». In questo anno, con il Giubileo alle porte, afferma il Papa, «siamo invitati a diventare più umili e a lasciare spazio alla preghiera che sgorga dallo Spirito Santo». Il cardinale Comastri evidenzia da parte sua che «soltanto la preghiera dà spazio a Dio nella nostra vita e nella storia del mondo: e con Dio tutto è possibile».

Seguirà a breve la pubblicazione degli altri sette volumi:

- Gianfranco Ravasi, Pregare con i Salmi (febbraio 2024)

- Juan López Vergara, La preghiera di Gesù (febbraio 2024)

- Paul Murray OP, Pregare con santi e peccatori (marzo 2024)

- Antonio Pitta, Le parabole della preghiera (marzo 2024)

- Monaci Certosini, La Chiesa in preghiera (marzo 2024)

- Catherine Aubin, La preghiera di Maria e dei santi (aprile 2024)

- Ugo Vanni, La preghiera che Gesù ci ha insegnato: «Padre nostro» (aprile 2024)

S.E. Mons. Rino Fisichella – Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo

3. Insieme a questi strumenti, proponiamo dei Sussidi che ripropongono le varie espressioni della preghiera in comunità, in famiglia, per i sacerdoti, le claustrali, i santuari, i giovani… insomma, nulla di straordinario, non nuove preghiere ma un aiuto per vivere con maggior consapevolezza l’esigenza della preghiera quotidiana.

4. Il Papa stesso, durante quest'anno, porrà in essere una “Scuola di preghiera”. Saranno momenti di incontro con alcune categorie di persone per pregare insieme e comprendere alcune forme di preghiera: da quella del ringraziamento a quella di intercessione; da quella contemplativa a quella di consolazione; da quella di adorazione a quella di supplica…

Come ha scritto Papa Francesco: «Sono certo che i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i catechisti troveranno in questo Anno le modalità più adatte per porre la preghiera alla base dell’annuncio di speranza che il Giubileo 2025 intende far risuonare in un tempo travagliato». Il Dicastero, pertanto, rimane a disposizione per tutte le Conferenze episcopali e i rappresentanti delle Diocesi per il Giubileo per fornire ulteriori chiarimenti e mettere a disposizione il materiale che di volta in volta sarà preparato.

[00141-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

H.E. Msgr. Rino Fisichella Pro-Prefect of the Dicastery for Evangelization, Section for the Fundamental Questions of Evangelization in the World

In recent weeks, on several occasions, Pope Francis has referred to the year 2024 as the ‘Year of Prayer’. Last Sunday during the Angelus he officially opened this Year which will be dedicated in a particular way to prayer. In the Letter of 11 February 2022 which he addressed to me to commission the Dicastery with the Jubilee, Pope Francis wrote: «In this time of preparation, I would greatly desire that we devote 2024, the year preceding the Jubilee event, to a great “symphony” of prayer. Prayer, above all else, to renew our desire to be in the presence of the Lord, to listen to him and to adore him. Prayer, moreover, to thank God for the many gifts of his love for us and to praise his work in creation, which summons everyone to respect it and to take concrete and responsible steps to protect it. Prayer as the expression of a single “heart and soul” (cf. Acts 4:32), which then translates into solidarity and the sharing of our daily bread. Prayer that makes it possible for every man and woman in this world to turn to the one God and to reveal to him what lies hidden in the depths of their heart. Prayer as the royal road to holiness, which enables us to be contemplative even in the midst of activity. In a word, may it be an intense year of prayer in which hearts are opened to receive the outpouring of God’s grace and to make the “Our Father,” the prayer Jesus taught us, the life programme of each of his disciples».

The year 2024 will therefore be one of preparation for the Jubilee which is about to begin and a year during which the spiritual significance of the Jubilee must emerge more clearly, something which goes far beyond the necessary and urgent forms of structural organization. As the Pope underlined in Te Deum at the end of last year: «The Christian, like Mary, is a pilgrim of hope. And this is precisely the theme of the Jubilee of 2025: ‘Pilgrims of hope’. Dear brothers and sisters, we might ask ourselves: is Rome preparing to become the “city of hope” during the Holy Year? [...] it is a question of the witness of the ecclesial and civil community, a witness that, more than events, consists in a life-style and in the ethical and spiritual quality of coexistence. And so the question one might ask is this: are we working, each person in his or her own sphere, so that the city may become a sign of hope for those who live there and those who visit?»

In order for the Jubilee to be an event that spiritually enriches the life of the Church and of the entire people of God, becoming a concrete sign of hope, it has to be prepared for and lived in individual communities with that spirit of expectation which is typical of Christian hope. The Year of Prayer fully corresponds to this need.

This is not a Year marked with particular initiatives; rather, it’s a privileged time in which to rediscover the value of prayer, the need for daily prayer in the Christian life; a time to discover how to pray, and above all how to educate the people of today in prayer, in this age of digital culture, so that prayer can be effective and fruitful. We cannot deny the fact that our time manifests a profound need for spirituality. The louder the cry of technology that seems to correspond to all our desires, the deeper we discern the search for a true spirituality that brings each person back to encounter themselves in the truth of their existence and therefore in a coherent relationship with God.

There are many people who pray every day; perhaps, I dare say, everyone prays. No statistic can give us a true picture, with figures and percentages, of this very intimate experience of people who know the multi-faceted nature of prayer in a completely personal way. From those who quickly make the sign of the cross, to those who participate in the daily Eucharist, there is such a vast range of ways of praying that no one can fully describe them all. From quick to distracted prayer; from contemplative prayer to prayer filled with tears of pain ... prayer cannot be captured in a pre-established pattern because it is a manifestation of the believer's personal relationship with God himself within that intimate and exclusive relationship that distinguishes our faith. The Year of Prayer, therefore, fits into this context as a way of fostering the relationship with the Lord, offering moments of genuine spiritual rest. It is like an oasis sheltered from daily stress where prayer becomes nourishment for the Christian life of faith, hope and charity.

For this reason, the Dicastery has prepared a series of materials and aids for the coming months and which can constitute a ‘symphony’ of prayer forms that the Christian community and individual believers can use. On the other hand, as Pope Francis wrote in the introduction to the first volume of the "Notes on Prayer" series: «Prayer is the breath of faith; it is its most proper expression. Like a cry that issues from the heart of those who believe and entrust themselves to God.»

It will not be a year which hinders initiatives of the local Churches; rather it should be seen as a period in which every planned initiative is supported effectively, precisely because it has prayer as its foundation. Therefore, we should not expect a series of specific events but, rather, ideas, suggestions, so that the prayer of the Church can once again reinvigorate and leave its mark on the life of every baptized person.

This year will be characterized by the expression the disciples addressed to Jesus: «Teach us to pray» (Lk 11:1). In fact we need to learn how to pray and the true Master can only be him: Jesus, the Son of God who with the prayer of the Our Father revolutionized the world of human prayer. The motto «Teach us to pray» is already a prayer that arises from the depths of the heart with the desire to be answered. Within this prayer of invocation, it seemed appropriate to highlight some simple ideas that are largely already implemented daily in our communities. It is therefore a question of revisiting our traditional forms of prayer which are well-known and lived out, but in this Year experiencing them more intensely and frequently, so as to make our relationship with the Lord more stable.

I would like to offer some suggestions that can accompany our meditation and reading in order to better understand the value of prayer.

1. First of all, there are the 38 catechetical talks that Pope Francis gave from 6 May 2020 to 16 June 2021. These are texts that consider the various forms of prayer and they can be re-read, as they contain many useful suggestions.

2. We also thought it useful to prepare a series of volumes entitled “Notes on Prayer”.

Msgr. Graham Bell - Undersecretary in Charge of the Secretariat of the Dicastery for Evangelization, Section for Fundamental Questions regarding Evangelization in the World

In this year 2024, which Pope Francis has consecrated as the Year of Prayer in preparation for the Jubilee of 2025, Libreria Editrice Vaticana is publishing, starting today, a series of small texts that delve into the various dimensions of the Christian act of praying, signed by authors of international renown, edited by the Dicastery for Evangelization - Section for Fundamental Questions regarding Evangelization in the World.

This series, consisting of eight volumes, is made available to the various bishops' conferences to be, over the coming months, a useful aid to enter further into the intelligence of prayer.

The first book Praying Today. A Challenge to Be Overcome (Libreria Editrice Vaticana, pp. 110, euro 8.50), with a preface by Pope Francis, is authored by Cardinal Angelo Comastri, one of the best-known authors of spirituality who was Vicar General of Vatican City and Archpriest of St. Peter's. The text, available in bookstores starting today, January 23, offers reminders of the need for prayer and teachings for having "a different gaze and a different heart" by highlighting figures who have testified on the fruitfulness of prayer such as St. Therese of Lisieux, St. Francis of Assisi and Mother Teresa of Calcutta.In the preface, Pope Francis recalls that «prayer is the breath of faith, it is its most proper expression. Like a silent cry that comes forth from the heart of those who believe and entrust themselves to God.» In this year, with the Jubilee just around the corner, the Pope says, «we are invited to become more humble and to make room for the prayer that flows from the Holy Spirit.» Cardinal Comastri points out for his part that «only prayer gives space to God in our lives and in the history of the world: and with God everything is possible.»

The publication of the other seven volumes will follow shortly:

- Gianfranco Ravasi, Praying with the Psalms (February 2024)

- Juan López Vergara, The Prayer of Jesus (February 2024)

- Paul Murray OP, Praying with Saints and Sinners (March 2024)

- Antonio Pitta, Parables on Prayer (March 2024)

- Carthusian Monks, The Church in Prayer (March 2024)

- Catherine Aubin, The Prayer of Mary and the Saints (April 2024)

- Ugo Vanni, The Prayer Jesus Taught Us: The ‘Our Father’ (April 2024)

H.E. Msgr. Rino FisichellaPro-Prefect of the Dicastery for Evangelization, Section for the Fundamental Questions of Evangelization in the World

3. Together with these resources we will prepare pastoral aids that present anew the various expressions of prayer in the community, in the family, for priests, cloistered nuns, sanctuaries, young people and so on ... in short, nothing extraordinary, not new prayers, but help to live with greater awareness of the need for daily prayer.

4. The Pope himself, during this year, will set up a ‘School of Prayer”. This will be a series of moments of encounter with specific groups of people to pray together and better understand the various forms of prayer: from thanksgiving to intercession; from contemplative prayer to the prayer of consolation; from adoration to supplication…

As Pope Francis wrote: «I am certain that bishops, priests, deacons and catechists will find in this year, appropriate ways to place prayer at the heart of the announcement of hope that the 2025 Jubilee will make resound in this troubled time».

The Dicastery, therefore, is always available to Episcopal Conferences and Diocesan Jubilee representatives to provide further clarifications and make material available, which will be prepared from time to time.

[00141-EN.01] [Original text: Italian]

Traduzione in lingua spagnola

S.E. Mons. Rino FisichellaPro-Prefecto del Dicasterio para la Evangelización, Sección para las Cuestiones Fundamentales de la Evangelización en el Mundo

En las últimas semanas, en varias ocasiones, el Papa Francisco se ha referido a este año 2024 como el Año de la Oración. El domingo pasado en el Ángelus ha abierto oficialmente este Año que estará dedicado de manera particular a la oración. Ya en la Carta del 11 de febrero de 2022, que me dirigió para encargar al Dicasterio el Jubileo, el Papa Francisco había escrito: «Me alegra pensar que el año 2024, que precede al acontecimiento del Jubileo, pueda dedicarse a una gran “sinfonía” de oración; ante todo, para recuperar el deseo de estar en la presencia del Señor, de escucharlo y adorarlo. Oración, para agradecer a Dios los múltiples dones de su amor por nosotros y alabar su obra en la creación, que nos compromete a respetarla y a actuar de forma concreta y responsable para salvaguardarla. Oración como voz “de un solo corazón y una sola alma” (cf. Hch 4,32) que se traduce en ser solidarios y en compartir el pan de cada día. Oración que permite a cada hombre y mujer de este mundo dirigirse al único Dios, para expresarle lo que tienen en el secreto del corazón. Oración como vía maestra hacia la santidad, que nos lleva a vivir la contemplación en la acción. En definitiva, un año intenso de oración, en el que los corazones se puedan abrir para recibir la abundancia de la gracia, haciendo del “Padre Nuestro”, la oración que Jesús nos enseñó, el programa de vida de cada uno de sus discípulos».

El año 2024 será entonces un Año de preparación al Jubileo que está por comenzar y un Año durante el cual deberá emerger mayormente el horizonte espiritual del evento jubilar, que va mucho más allá de cualquier forma necesaria y urgente de organización estructural. Como el Papa ha subrayado en el Te Deum al final del año: «El cristiano, como María, es un peregrino de esperanza. Y este será precisamente el tema del Jubileo de 2025: “Peregrinos de esperanza”. Queridos hermanos y hermanas, podemos preguntarnos: ¿Roma se está preparando para convertirse en el Año Santo en una “ciudad de esperanza”? [...] Se trata del testimonio de la comunidad eclesial y civil que, más que en los eventos, consiste en el estilo de vida, en la calidad ética y espiritual de la convivencia. Entonces, la pregunta se puede formular así: ¿estamos trabajando, cada uno en su propio ámbito, para que esta ciudad sea un signo de esperanza para quienes viven en ella y para quienes la visitan?».

Para que el Jubileo sea un evento que enriquezca espiritualmente la vida de la Iglesia y de todo el pueblo de Dios, convirtiéndose en signo concreto de esperanza, es necesario prepararlo y vivirlo en las comunidades con ese espíritu de expectativa típico de la esperanza cristiana. El Año de la Oración corresponde plenamente a esta necesidad.

No se trata de un Año con iniciativas particulares; más bien, de un momento privilegiado para redescubrir el valor de la oración, la necesidad de la oración diaria en la vida cristiana; cómo orar, y sobre todo cómo educar a orar hoy, en la época de la cultura digital, para que la oración sea eficaz y fecunda. No podemos ocultar que estos años demuestran una profunda necesidad de espiritualidad. Cuanto más fuerte se vuelve el grito de la tecnología que parece corresponder a todos nuestros deseos, más profunda es la necesidad de una verdadera espiritualidad que lleve a cada persona al encuentro de sí misma en la verdad de su propia existencia y, por tanto, en una relación coherente con Dios.

Son muchas las personas que oran todos los días; tal vez, me atrevo a decir, todos oran. Ninguna estadística lograría responder con cifras y porcentajes correctos a este momento tan íntimo de las personas que viven la pluriformidad de la oración como un momento totalmente personal. Desde aquellos que se persignan rápidamente hasta aquellos que participan en la Eucaristía diaria, existe una gama tan amplia de formas de orar que nadie puede describir completamente. Desde la oración rápida hasta la oración distraída; desde la oración contemplativa hasta la oración llena de lágrimas de dolor... la oración no se deja atrapar en un esquema preestablecido porque es la relación personal del creyente con Dios mismo, dentro de esa relación íntima y exclusiva que distingue nuestra fe.

Por tanto, el Año de la Oración se enmarca en este contexto para favorecer la relación con el Señor y ofrecer momentos de auténtico descanso espiritual. Un oasis al abrigo del estrés cotidiano donde la oración se convierte en alimento para la vida cristiana de fe, esperanza y caridad.

Por este motivo, el Dicasterio ha preparado una serie de instrumentos y subsidios que acompañarán los próximos meses y que pueden constituir una “sinfonía” de oración que la comunidad cristiana y cada creyente pueden utilizar. Por otra parte, como ha escrito el Papa Francisco en la introducción al primer volumen de la serie “Apuntes sobre la oración”: «La oración es el aliento de la fe, su expresión más propia. Es como un grito silencioso que nace en el corazón de quien cree y confía en Dios».

No será un Año que obstaculice las iniciativas de cada Iglesia local; más bien se presenta como un período en el que toda iniciativa programada es apoyada eficazmente, precisamente porque tiene como fundamento la oración. Por tanto, no debemos esperar una serie de iniciativas particulares, sino más bien propuestas para que la oración de la Iglesia pueda volver a revitalizar y fortalecer la vida de cada bautizado.

Este año estará caracterizado por la expresión de los discípulos dirigida a Jesús: «Enséñanos a orar» (Lc 11, 1). En efecto, necesitamos aprender a orar y el verdadero Maestro sólo puede ser Él: Jesús, el Hijo de Dios, que con la oración del Padre Nuestro revolucionó el mundo de la oración humana. El lema «Enséñanos a orar» es ya una oración que surge de lo más profundo del corazón con el deseo de ser escuchada. Dentro de esta oración de invocación, se ha pensado en proponer algunos instrumentos sencillos que en gran parte ya son utilizados diariamente por nuestras comunidades. Por tanto, se trata de sugerir, por nuestra parte, formas de oración conocidas y practicadas, pero en este Año vividas con mayor intensidad y frecuencia para hacer más estable la relación con el Señor.

Quisiera presentar algunos instrumentos que pueden acompañar la meditación y la lectura para comprender mejor el valor de la oración.

1. En primer lugar, las 38 catequesis del Papa Francisco expuestas del 6 de mayo de 2020 al 16 de junio de 2021. Son catequesis que toman en consideración diversos momentos de la oración y pueden ser releídas tomando de ellas sugerencias útiles y preciosas.

2. Además, hemos pensado en una serie de ocho volúmenes titulada “Apuntes sobre la oración”.

Mons. Graham BellSubsecretario Encargado de la Secretaría del Dicasterio para la Evangelización, Sección para las Cuestiones Fundamentales de la Evangelización en el Mundo

En este 2024, que el Papa ha consagrado como Año de la Oración en preparación al Jubileo del 2025, la Librería Editora Vaticana publica, a partir de hoy, una serie de pequeños textos que profundizan variadas dimensiones del acto cristiano de orar, realizados por autores y autoras reconocidos internacionalmente, bajo la dirección del Dicasterio para la Evangelización – Sección para las Cuestiones Fundamentales de la Evangelización en el Mundo.

Esta serie, compuesta de ocho volúmenes, está a disposición de las diversas Conferencias Episcopales para que sea, en el curso de los próximos meses, un subsidio útil para profundizar en la oración.

El primer libro Orar hoy, un desafío a superar, (Librería Editora Vaticana, pp. 110, 8,50 euro) con Prefacio del Papa Francisco, fue escrito por el cardenal Angelo Comastri, uno de los autores de espiritualidad más notables que fue Vicario General de la Ciudad del Vaticano y Arcipreste de San Pedro. El texto, disponible en librería desde hoy 23 de enero, ofrece recordatorios sobre la necesidad de la oración y enseñanzas para tener «una mirada diversa y un corazón diverso» destacando figuras que han dado testimonio sobre la fecundidad de la oración como Santa Teresa de Lisieux, San Francisco de Asís y la Madre Teresa de Calcuta.

En el prefacio, el Papa Francisco recuerda que «la oración es el respiro de la fe, es su expresión más propia. Como un grito silencioso que sale del corazón de quien cree y se confía en Dios». En este año, con el Jubileo a la puerta, afirma el Papa, «estamos invitados a hacernos más humildes y a dejar espacio a la oración que surge del Espíritu Santo». El cardenal Comastri evidencia, por su parte, que «solo la oración da espacio a Dios en nuestra vida y en la historia del mundo: y con Dios todo es posible».

Seguirá próximamente la publicación de los otros siete volúmenes:

- Gianfranco Ravasi, Orar con los Salmos (febrero de 2024)

- Juan López Vergara, La oración de Jesús (febrero de 2024)

- Paul Murray OP, Santos y pecadores en oración (marzo de 2024)

- Antonio Pitta, Las parábolas de la oración (marzo de 2024)

- Monjes Cartujos, La Iglesia en oración (marzo de 2024)

- Catherine Aubin, La oración de María y de los santos (abril de 2024)

- Ugo Vanni, La oración que Jesús nos enseñó: «Padre Nuestro» (abril de 2024)

S.E. Mons. Rino FisichellaPro-Prefecto del Dicasterio para la Evangelización, Sección para las Cuestiones Fundamentales de la Evangelización en el Mundo

3. Junto a estos instrumentos, proponemos algunos Subsidios que presentan las diversas expresiones de la oración en la comunidad, en la familia, para los sacerdotes, los claustros, los santuarios, los jóvenes... en fin, nada extraordinario o nuevas oraciones, sino más bien una ayuda para vivir con mayor conciencia la necesidad de la oración diaria.

4. El Papa mismo realizará durante este año una “Escuela de oración”. Serán momentos de encuentro con algunas categorías de personas para orar juntos incluyendo algunas formas de oración: de la oración de acción de gracias a la oración de intercesión; de la oración contemplativa a la oración de consolación; de la oración de adoración a la oración de súplica…

Como ha escrito el Papa Francisco: «Estoy seguro de que los obispos, sacerdotes, diáconos y catequistas encontrarán durante este Año las maneras más adecuadas para poner la oración en el centro del anuncio de esperanza que el Jubileo 2025 pretende hacer resonar en estos tiempos convulsos». Por tanto, el Dicasterio queda a disposición de todas las Conferencias Episcopales y de los representantes de las Diócesis para el Jubileo, para proporcionar mayores aclaraciones y poner a disposición el material que se prepare cada vez.

[00141-ES.01] [Texto original: Italiano]

[B0075-XX.02]