Santa Messa per il Corpo della Gendarmeria Vaticana nella Grotta di Lourdes ai Giardini Vaticani, 07.10.2023
Questo pomeriggio, presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, il Santo Padre Francesco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica per il Corpo della Gendarmeria Vaticana, in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato Italiana e del Corpo della Gendarmeria Vaticana, che ricorre il 29 settembre. Dopo la proclamazione del Vangelo, il Papa ha pronunciato l’omelia che riportiamo di seguito: Omelia del Santo Padre L'immagine della vigna ci fa pensare anche al vostro lavoro, cari gendarmi. La prima Lettura (Is 5,1-7) parla di un uomo che prepara bene la sua vigna perché sia buona, ma essa produce frutti cattivi. E questo un po' è il dramma della vita, la lotta del bene contro il male. Il Signore ha piantato tutti noi, come se fossimo tralci di una vigna buona, ma il nemico viene sempre per rovinarci. Questa è la lotta di tutti i giorni: la vostra e la mia e quella di tutti noi. Uno che non lotta non è un cristiano, uno che non subisce le tentazioni non è cristiano. Nella vita cristiana non conta l'acqua distillata: nessuno è distillato. Tutti noi siamo peccatori, ma pieni di fede e con la voglia di andare avanti. Soltanto, dobbiamo lottare perché il diavolo non entri troppo nella nostra vita. E per questo, San Michele ci aiuta, perché è quello che ha cacciato via il diavolo con la spada. Noi dobbiamo stare attenti e custodire la vigna: la vigna di ognuno di voi, la vigna delle vostre famiglie, dei vostri figli e la vigna, qui, in Vaticano, perché non entrino tralci cattivi. Ma come entrano, questi? Il Vangelo ce lo spiega: che cosa vuole il cattivo spirito, il demonio? Prendere possesso. Ma quando lui prende possesso cosa fa? Distrugge. Una guerra si può vincere con l'intelligenza dei generali che fanno la strategia per non distruggere troppo. Ma una guerra mai si vince bene distruggendo: questa è una guerra sporca. Così la nostra vita: il diavolo cerca di distruggere tutto e vincere distruggendo. E San Michele ci aiuta a cacciarlo via e sistemare bene le cose. Quando quel signore del Vangelo (Mt 21,33-43) è andato lontano e ha lasciato la vigna nelle mani dei contadini, a questi è piaciuto il potere: essi hanno preso possesso e poi hanno voluto assassinare il padrone della vigna. Così succede sempre, cari, sapete? Quando entra la corruzione, in qualsiasi posto, è un'assassina, uccide. E voi siete custodi perché questo non vada avanti, noi siamo custodi. Il diavolo non è soltanto quello che ci porta al peccato: a lui non interessa tanto il peccato quanto la corruzione. Il diavolo cerca di generare uno stato di corruzione, e l'immagine di San Michele parla della lotta contro questa corruzione. Vi chiedo, per favore, lottate perché non venga la corruzione. La tentazione c'è sempre. Il cattivo spirito gira, gira, gira per introdurla; ma nelle vostre mani sta il lottare: questa è la vostra vocazione e per questo vi protegge San Michele arcangelo. Andate avanti, custodite la vigna del Signore, custodite questa vigna che il Signore vi dà da custodire. È questa la vostra vocazione. E grazie, grazie per quello che fate. Grazie. [01537-IT.01] [B0706-XX.01]
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