Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Appello del Santo Padre
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, ha incentrato la Sua meditazione sul tema “San Daniele Comboni, apostolo per l’Africa e profeta della missione” (Lettura: 1 Ts 2, 4.7b-8).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello alla Comunità internazionale affinché si compia ogni sforzo per trovare soluzioni di pace nel Caucaso Meridionale.
L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Nel cammino di catechesi sulla passione evangelizzatrice, cioè lo zelo apostolico, oggi ci soffermiamo oggi sulla testimonianza di San Daniele Comboni. Egli è stato un apostolo pieno di zelo per l’Africa. Di quei popoli scrisse: «si sono impadroniti del mio cuore che vive soltanto per loro» (Scritti, 941), «morirò con l’Africa sulle mie labbra» (Scritti, 1441). È bello! … E a loro si rivolse così: «il più felice dei miei giorni sarà quello in cui potrò dare la vita per voi» (Scritti, 3159). Questa è l’espressione di una persona innamorata di Dio e dei fratelli che serviva in missione, a proposito dei quali non si stancava di ricordare che «Gesù Cristo patì e morì anche per loro» (Scritti, 2499; 4801).
Lo affermava in un contesto caratterizzato dall’orrore della schiavitù, di cui era testimone. La schiavitù “cosifica” l’uomo, il cui valore si riduce all’essere utile a qualcuno o a qualcosa. Ma Gesù, Dio fatto uomo, ha elevato la dignità di ogni essere umano e ha smascherato la falsità di ogni schiavitù. Comboni, alla luce di Cristo, prese consapevolezza del male della schiavitù; capì, inoltre, che la schiavitù sociale si radica in una schiavitù più profonda, quella del cuore, quella del peccato, dalla quale il Signore ci libera. Da cristiani, dunque, siamo chiamati a combattere contro ogni forma di schiavitù. Purtroppo, però, la schiavitù, così come il colonialismo, non è un ricordo del passato, purtroppo. Nell’Africa tanto amata da Comboni, oggi dilaniata da molti conflitti, «dopo quello politico, si è scatenato (…) un “colonialismo economico”, altrettanto schiavizzante (…). È un dramma davanti al quale il mondo economicamente più progredito chiude spesso gli occhi, le orecchie e la bocca». Rinnovo dunque il mio appello: «Basta soffocare l’Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare» (Incontro con le Autorità, Kinshasa, 31 gennaio 2023).
E torniamo alla vicenda di San Daniele. Trascorso un primo periodo in Africa, dovette lasciare la missione per motivi di salute. Troppi missionari erano morti dopo aver contratto malattie, complice la poca conoscenza della realtà locale. Tuttavia, se altri abbandonavano l’Africa, non così Comboni. Dopo un tempo di discernimento, avvertì che il Signore gli ispirava una nuova via di evangelizzazione, che lui sintetizzò in queste parole: «Salvare l’Africa con l’Africa» (Scritti, 2741s). È un’intuizione potente, niente di colonialismo, in questo: è un’intuizione potente che contribuì a rinnovare l’impegno missionario: le persone evangelizzate non erano solo “oggetti”, ma “soggetti” della missione. E San Daniele Comboni desiderava rendere tutti i cristiani protagonisti dell’azione evangelizzatrice. E con quest’animo pensò e agì in modo integrale, coinvolgendo il clero locale e promuovendo il servizio laicale dei catechisti. I catechisti sono un tesoro della Chiesa: i catechisti sono coloro che vanno avanti nell’evangelizzazione. Concepì così anche lo sviluppo umano, curando le arti e le professioni, favorendo il ruolo della famiglia e della donna nella trasformazione della cultura e della società. E quanto è importante, anche oggi, far progredire la fede e lo sviluppo umano dall’interno dei contesti di missione, anziché trapiantarvi modelli esterni o limitarsi a uno sterile assistenzialismo! Né modelli esterni né assistenzialismo. Prendere dalla cultura dei popoli la strada per fare l’evangelizzazione. Evangelizzare la cultura e inculturare il Vangelo: vanno insieme.
La grande passione missionaria di Comboni, tuttavia, non è stata principalmente frutto di impegno umano: egli non fu spinto dal suo coraggio o motivato solo da valori importanti, come la libertà, la giustizia e la pace; il suo zelo è nato dalla gioia del Vangelo, attingeva all’amore di Cristo e portava all’amore per Cristo! San Daniele scrisse: «Una missione così ardua e laboriosa come la nostra non può vivere di patina, di soggetti dal collo storto pieni di egoismo e di sé stessi, che non curano come si deve la salute e conversione delle anime». Questo è il dramma del clericalismo, che porta i cristiani, anche i laici, a clericalizzarsi e a trasformarli – come dice qui – in soggetti dal collo storto pieni di egoismo. Questa è la peste del clericalismo. E aggiunse: «bisogna accenderli di carità, che abbia la sua sorgente da Dio, e dall’amore di Cristo; e quando si ama davvero Cristo, allora sono dolcezze le privazioni, i patimenti e il martirio» (Scritti, 6656). Il suo desiderio era quello di vedere missionari ardenti, gioiosi, impegnati: missionari – scrisse – «santi e capaci. […] Primo: santi, cioè alieni dal peccato e umili. Ma non basta: ci vuole carità che fa capaci i soggetti» (Scritti, 6655). La fonte della capacità missionaria, per Comboni, è dunque la carità, in particolare lo zelo nel fare proprie le sofferenze altrui.
La sua passione evangelizzatrice, inoltre, non lo portò mai ad agire da solista, ma sempre in comunione, nella Chiesa. «Io non ho che la vita da consacrare alla salute di quelle anime – scrisse – ne vorrei avere mille per consumarle a tale scopo» (Scritti, 2271).
Fratelli e sorelle, San Daniele testimonia l’amore del buon Pastore, che va a cercare chi è perduto e dà la vita per il gregge. Il suo zelo è stato energico e profetico nell’opporsi all’indifferenza e all’esclusione. Nelle lettere richiamava accoratamente la sua amata Chiesa, che per troppo tempo aveva dimenticato l’Africa. Il sogno di Comboni è una Chiesa che fa causa comune con i crocifissi della storia, per sperimentare con loro la risurrezione. Io, in questo momento, vi do un suggerimento. Pensate ai crocifissi della storia di oggi: uomini, donne, bambini, vecchi che sono crocifissi da storie di ingiustizia e di dominazione. Pensiamo a loro e preghiamo. La sua testimonianza sembra ripetere a tutti noi, uomini e donne di Chiesa: “Non dimenticate i poveri, amateli, perché in loro è presente Gesù crocifisso, in attesa di risorgere”. Non dimenticate i poveri: prima di venire qui, ho avuto una riunione con legislatori brasiliani che lavorano per i poveri, che cercano di promuovere i poveri con l’assistenza e la giustizia sociale. E loro non dimenticano i poveri: lavorano per i poveri. A voi dico: non dimenticatevi dei poveri, perché saranno loro ad aprirvi la porta del Cielo.
[01405-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker :
Chers frères et sœurs,
dans notre parcours sur la passion d’évangéliser, je voudrais vous présenter un apôtre plein de zèle pour l’Afrique : saint Daniel Comboni. Il fut passionné de Dieu et des frères qu’il servait en mission. Dans le contexte caractérisé par l’horreur de l’esclavage, le Seigneur lui inspira un nouveau chemin d’évangélisation, en recevant les personnes non pas comme des objets mais comme les sujets de la mission. Il désirait que chaque chrétien soit protagoniste de l’action évangélisatrice, clergé local et laïcs catéchistes. Il veillait au développement humain, en valorisant le rôle de la famille et des femmes pour transformer la culture et la société. La source de sa passion pour la mission naissait de la joie de l’Évangile, enracinée dans l’amour du Seigneur pour porter à le faire aimer. Sa capacité missionnaire était issue de sa charité et de son zèle à compatir aux souffrances de l’humanité.
Dieu par son incarnation à démasqué la fausseté de l’esclavage en élevant la dignité de chaque être humain. À la suite du Christ, Comboni prit conscience de ce mal : l’esclavage social, qui prend sa racine dans l’esclavage du péché dont le Seigneur nous libère. Malheureusement l’esclavage, comme le colonialisme, ne sont pas des souvenirs du passé. En Afrique le colonialisme perdure sous forme économique tout aussi asservissant. Comme chrétiens nous sommes appelé à combattre toute forme d’esclavage. Au milieu de l’indifférence et de l’exclusion Comboni a témoigné de l’amour du Bon Pasteur qui perd et donne sa vie pour son peuple.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. Il Signore ci chiama a smascherare e combattere la schiavitù che priva i nostri fratelli della loro dignità e a testimoniare l'amore di Cristo. A imitazione di San Daniele Comboni, chiediamogli la grazia di manifestare con la nostra vita una costante preoccupazione per costruire un mondo più fraterno, che si preoccupi dello sviluppo integrale di ogni persona prendendosi cura dei fratelli più fragili. Dio vi benedica.
Speaker :
Je salue cordialement les pèlerins de langue française. Le Seigneur nous appelle à démasquer et combattre les esclavages qui privent nos frères de leur dignité, et à leur témoigner de l’amour du Christ. Demandons-lui la grâce, à la manière de saint Daniel Comboni, de manifester par notre vie un souci constant de construire un monde plus fraternel et soucieux du développement intégral de chacun en prenant soin des plus fragiles de nos frères. Que Dieu vous bénisse.
[01406-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear brothers and sisters: In our catechesis on apostolic zeal, we have been reflecting on the spread of the Gospel through the witness of men and women of every time and place. Today we turn to Africa and the prophetic missionary vision of Saint Daniel Comboni, centred on the liberating power of the Gospel. In a social context marked by the evil of slavery, Daniel Comboni preached Christ, crucified and risen, as the source of authentic freedom, not only from sin but from every form of enslavement that debases our human dignity. Ahead of his time, he recognized the need for an integral evangelization involving local clergy, catechists and lay leaders, grounded in the Gospel message and its summons to the building of a just, solidary and humane social order. For Saint Daniel Comboni, Christian charity, manifested in our solidarity with those who suffer, is the ultimate inspiration and driving force behind all missionary outreach. May his love of the Church, his commitment to her universal mission, and his pastoral concern for the future of the peoples of Africa continue to inspire the evangelizing efforts of the Church in our own time.
Santo Padre:
Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Danimarca, Norvegia, Camerun, Australia, India, Indonesia, Malaysia, Filippine e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!
Speaker:
I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from Denmark, Norway, Cameroon, Australia, India, Indonesia, Malaysia, the Philippines and the United States of America. Upon you and your families I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you all!
[01407-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, der heilige Daniele Comboni ist eine weitere missionarische Gestalt, die ihr Leben für die Verkündigung des Evangeliums eingesetzt hat. Nachdem der Heilige eine gewisse Zeit in Afrika verbracht hatte, musste er den Kontinent krankheitsbedingt wieder verlassen. Doch er gab nicht auf und kehrte nach einer Zeit der Unterscheidung dorthin zurück, um einen neuen Weg der Evangelisierung zu beginnen, den er mit den Worten zusammenfasste: „Afrika mit Afrika retten.“ Dieser Ansatz bedeutete, dass die Adressaten der Evangelisierung nicht nur Objekte, sondern auch Subjekte der Mission werden sollten. So förderte der heilige Daniele den örtlichen Klerus und den Katecheten-Dienst der Laien. Ebenso bemühte er sich um die menschliche Entwicklung, die Familien sowie die Rolle der Frauen und trug so zur christlichen Umgestaltung der Gesellschaft und Kultur bei. Sein ganzes Wirken entsprang nicht innerweltlichen Werten, sondern seiner Liebe zu Christus, zu dem er alle führen wollte. Daher wünschte er sich auch von seinen Missionaren, dass sie stets von dieser Liebe erfüllt seien, um den Armen und Leidenden nahe zu sein und sich im Eifer für das Heil der Seelen zu verzehren.
Santo Padre:
Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, Gesù Cristo, attraverso la sua sofferenza e la sua croce, ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e della morte. In questa libertà dei figli di Dio, non viviamo più per noi stessi, ma per Lui che siamo chiamati ad annunciare agli uomini del nostro tempo.
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern deutscher Sprache, Jesus Christus hat uns durch sein Leiden und Kreuz von der Knechtschaft der Sünde und des Todes befreit. In dieser Freiheit der Kinder Gottes leben wir nicht mehr für uns selbst, sondern für ihn, den wir gerufen sind, den Menschen unserer Zeit zu verkünden.
[01408-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
En nuestra catequesis de hoy nos acercamos a la figura de san Daniel Comboni, un misionero lleno de celo apostólico por el continente africano. Daniel fue un enamorado de Dios y deseaba llevar ese amor a todas las personas que encontraba en su camino. En un contexto marcado por el horror de la esclavitud social, descubrió que la raíz más profunda de toda esclavitud es la del corazón, —es decir el corazón esclavo — del pecado—, de la cual nos libra el Señor, y dedicó su vida a combatir esas esclavitudes anunciando el Evangelio.
La experiencia del amor gratuito de Dios nos hace verdaderamente libres. Esta certeza llevó a Daniel Comboni a trabajar incansablemente para que los cristianos no sean sólo “espectadores” sino “protagonistas” de la acción evangelizadora de la Iglesia. Con su testimonio de vida, este santo nos indica que la fuente de toda actividad misionera es la caridad y que la misión no se lleva adelante de manera solitaria, sino siempre en comunión con toda la Iglesia, “caminando juntos”.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Por intercesión de san Daniel Comboni, pidamos al Señor que nos conceda un corazón semejante al suyo, sensible a los crucificados de hoy, que sufren a causa de la indiferencia y la exclusión. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.
[01409-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
Na catequese de hoje detemo-nos sobre o testemunho de São Daniel Comboni, o Apóstolo de África. Ele amou de tal forma as gentes deste continente que sentia terem-lhe arrebatado o coração. Era um homem enamorado de Deus e dos irmãos africanos, a quem desejava transmitir o amor que Cristo lhes tem. Designadamente, quis levar-lhes a luz do Evangelho para desmascarar o mal da escravatura que assolava aquele tempo e elevar a dignidade de toda a pessoa. Na verdade, só o Senhor Jesus liberta da escravidão do pecado, que é a origem de toda a exploração humana. Ao pensar no continente africano e nos tantos conflitos que ainda hoje dilaceram aqueles nossos irmãos, sou levado a repetir o seguinte apelo: «Basta com este sufocar a África». E para ajudar este continente continua válida a intuição missionária de São Daniel Comboni: «Salvar a África com a África». Deste modo revelava o seu conceito de evangelização, da qual ninguém está excluído. Mas os verdadeiros missionários – zelosos, alegres e com sentido de Igreja – formam-se apenas na escola da caridade de Cristo, a partir da qual sabem respeitar as caraterísticas de cada região. Foi à luz desta caridade que São Daniel Comboni, o profeta da missão, concebeu um modo de desenvolvimento humano integral e sonhou com uma Igreja que faz sua a causa dos pobres.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale a quelli di Algueirão, Três Lagoas e Guaramiranga. Il Signore Gesù ci ha affidato il Vangelo, affinché portiamo la Sua luce nelle tenebre del mondo. Per favore, non spegnete questa luce in voi stessi, ma condividetela perché risplenda la fraternità. Dio vi benedica e la Madonna vi custodisca.
Speaker:
Dou as minhas cordiais boas-vindas aos peregrinos de língua portuguesa, de modo especial aos de Algueirão, Três Lagoas e Guaramiranga. O Senhor Jesus confiou-nos o Evangelho, para que levemos a Sua luz nas trevas do mundo. Por favor, não apaguem esta luz em vocês, mas compartilhem-na para que brilhe a fraternidade. Deus vos abençoe e Nossa Senhora vos proteja.
[01410-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
تَكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ علَى القدِّيسِ دانيال كومبوني وغَيْرَتِهِ الإنجيليَّة. قال: كانَ القدِّيسُ دانيال كومبوني رسولًا تَملأُه الغَيرَةُ مِن أجلِ أفريقيا، وعاشَ فيها في زمنِ اشتدادِ العبوديَّة. وفَهِمَ أنَّ العبوديَّةَ الاجتماعِيَّةَ مُتجذِّرَةٌ في عبوديَّةٍ أعمق، هي عبوديَّةُ القلب، وعبوديَّةُ الخطيئة، الَّتي حرَّرَنا مِنها الرَّبُّ يسوع. اضطرَّ إلى أن يَترُكَ رسالَتَهُ في أفريقيا بعدَ فترةٍ أولَى لأسبابٍ صحّيَّة. وقد تَرَكَ مُرسَلُونَ كثيرون أفريقيا بسببِ الأمراض. أمّا هو فلم يَترُكْ. بل عادَ إليها وقد جاءَهُ إلهامٌ بطريقٍ جديدٍ لإعلانِ البشارة، وهو خلاصُ أفريقيا بواسطة أفريقيا. وأرادَ أن يكونَ الجميع، عامِلينَ في الرِّسالة، الَّذين يَتَلَّقَون البِشارةَ والَّذين يُبَشِّرون. ولهذا اهتمَّ بإشراكِ رجالِ الإكليروس المحلِّيّينَ بالرِّسالة، وعَزَّزَ خدمةَ العلمانيِّينَ ولا سيِّما معلِّمي التَّعلِيم المسيحيّ، وفكّرَ أيضًا في التَّنميةِ البشريَّة، واهتمَّ بالفنونِ والمِهَن، وعزَّزَ ودَعَمَ دورَ العائلةِ والمرأةِ في تَحَوُّلِ الثَّقافةِ والمجتمع. لم تكُنْ غَيرَتُهُ الكبيرةُ في الرِّسالةِ في الأساسِ ثمرةَ دوافعٍ إنسانيَّةٍ أو العملِ مِن أجلِ بعضِ القيَمِ مثلَ العدلِ والسَّلام، بل كانَ الدَّافعُ الأكبرُ هو فرحُ الإنجيل، وكانَ يستَقِي مِن محبَّةِ المسيحِ ويَقُودُ إلى محبَّةِ المسيح. ولم يَعمَلْ قط مُنفَرِدًا، بل دائمًا معَ الجماعةِ في الكنيسة. شَهِدَ القدِّيسُ دانيال كومبوني على محبَّةِ الرَّاعي الصَّالح، الذي يبحثُ عن الخروفِ الضَّالِ ويَبذِلُ حياتَهُ مِن أجلِ القطيع. كانت غَيرَتُهُ حيويَّةً ونبويَّةً، وكانَ يُقاوِمُ اللامبالاةَ والإقصاء. فَكَسِبَ الكثيرينَ إلى المسيحِ وخلَّصَ الكثيرينَ في أفريقيا.
Santo Padre:
Saluto i fedeli di lingua araba. In particolare, saluto voi ragazzi, giovani e studenti che in questi giorni state tornando a scuola. Possa il Signore aiutarvi a preservare nella fede e a nutrirvi di scienza per un futuro migliore, in cui l’umanità possa godere di pace, fratellanza e tranquillità. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Speaker:
أُحيِّي المُؤْمِنِينَ النّاطِقِينَ باللُغَةِ العَرَبِيَّة. وَأُحَيِّيكُم بِشَكلٍ خَاصّ أَنتُمُ الفِتيانَ والشَّبابَ والطُّلابَ الَّذينَ عُدتُم إلى المدرسةِ في هذهِ الأيام. لِيُساعِدْكُم الرَّبُّ يسوع أَنْ تُحافِظُوا عَلَى الإيمَان، وأَنْ تَتَغَذَّوا عَلَى العِلمِ مِن أجلِ مُستَقبَلٍ أَفضَلَ، فِيهِ تَنعَمُ البشريَّةُ بالسَّلامِ والأُخُوَّةِ والطُّمأنينَة. بارَكَكُم الرَّبُّ جَميعًا وَحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!
[01411-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Drodzy bracia i siostry, w cyklu katechez o gorliwości ewangelizacyjnej rozważamy dziś świadectwo św. Daniela Comboniego. Był on wielkim apostołem Afryki. O ludach tego kontynentu pisał: „zawładnęły moim sercem, które żyje tylko dla nich”, „umrę z Afryką na ustach”. Żył w XIX w., w czasach naznaczonych koszmarem niewolnictwa. Zrozumiał, że niewolnictwo społeczne jest zakorzenione w głębszej niewoli, niewoli serca, niewoli grzechu, z której wyzwala nas Pan. Niestety, niewolnictwo, podobnie jak kolonializm, nie należy do przeszłości. Dlatego jako chrześcijanie jesteśmy wezwani do walki z wszelkimi formami niewolnictwa. Św. Danielowi zależało na zbawieniu Afryki. Dążył do odnowy misyjnej dzięki zaangażowaniu tamtejszych chrześcijan. Wspierał lokalne duchowieństwo i promował świecką posługę katechetów. Jego gorliwość rodziła się z radości Ewangelii i czerpała z miłości Chrystusa. Pisał: „Trzeba rozpalać ludzi miłością, która ma swoje źródło w Bogu i w miłości Chrystusa; a kiedy ktoś naprawdę kocha Chrystusa, wtedy niedostatki, cierpienia i męczeństwo są słodyczą”. Pragnął misjonarzy gorliwych, radosnych i zaangażowanych, ale przede wszystkim świętych, to znaczy wolnych od grzechu i pokornych. W swej pasji ewangelizacyjnej nigdy nie działał w pojedynkę, lecz zawsze w Kościele. „Mam tylko jedno życie, które mogę poświęcić zbawieniu tych dusz - pisał – a chciałbym mieć ich tysiąc, które mógłbym przeznaczyć w tym celu”.
Santo Padre:
Saluto cordialmente tutti polacchi, in particolare il gruppo di persone disabili del laboratorio terapeutico delle Suore Serve della Vergine Immacolata di Szumowo, insieme ai loro assistenti. San Daniele Comboni era un uomo innamorato di Dio e dei fratelli. Oggi ci invita a non dimenticare mai i poveri, ma ad amarli perché in loro è presente Gesù crocifisso, in attesa di risorgere. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Pozdrawiam serdecznie Polaków, a w szczególności grupę osób niepełnosprawnych z warsztatu terapii zajęciowej Sióstr Służek NMP Niepokalanej w Szumowie wraz z opiekunami. Św. Daniel Comboni był człowiekiem rozmiłowanym w Bogu i braciach. Dziś apeluje do nas, byśmy nigdy nie zapominali o ubogich, lecz kochali ich, ponieważ w nich jest obecny Jezus ukrzyżowany, oczekujący na zmartwychwstanie. Z serca wam błogosławię.
[01412-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua slovacca
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua slovacca. In particolare saluto i partecipanti al Diciassettesimo pellegrinaggio dell’Ordinariato delle forze armate e dei corpi armati della Repubblica Slovacca, guidato dal suo Ordinario, Monsignor František Rábek, come pure i gruppi parrocchiali. Cari fratelli e sorelle, il vostro Ordinariato celebra il ventesimo anniversario della sua fondazione. Auguro a tutti voi di essere coraggiosi testimoni del Vangelo nell’ambiente particolare in cui vivete ed operate. Volentieri benedico voi, il vostro servizio ed i vostri cari in Patria. Sia lodato Gesù Cristo!
Speaker:
Zo srdca vítam slovenských veriacich. Osobitne pozdravujem účastníkov Sedemnástej púte Ordinariátu ozbrojených síl a ozbrojených zborov Slovenskej republiky, vedených jeho Ordinárom Monsignorom Františkom Rábekom, ako aj farské skupiny. Drahí bratia a sestry, váš Ordinariát slávi dvadsiate výročie svojho založenia. Prajem všetkým vám, aby ste boli odvážnymi svedkami Evanjelia v špecifickom prostredí, v ktorom žijete a pracujete. Ochotne žehnám vás, vašu službu i vašich drahých vo vlasti. Pochválený buď Ježiš Kristus!
[01415-AA.01] [Testo originale: Slovacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i Missionari della fede e le Missionarie della Società di Maria, che celebrano i rispettivi Capitoli Generali: su di voi invoco la continua protezione di Dio e della Vergine Santa per un sempre più fecondo servizio al Vangelo e alla Chiesa. Saluto i partecipanti al Corso di aggiornamento teologico promosso dalla Pontificia Università della Santa Croce, come pure gli studenti del Pontificio Collegio Messicano e del Collegio internazionale Maria Mater Ecclesiae. Auguro a ciascuno un sereno e proficuo periodo di formazione a Roma.
Sono lieto di accogliere i fedeli della parrocchia di San Pietro Apostolo in Modugno, che incoraggio ad essere pietre vive della comunità, e l’Associazione Emiliano-Romagnola “Centri Autonomi”.
Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria di Sant’Andrea Kim, Paolo Chông e compagni martiri coreani. Il loro eroico esempio sia per tutti voi fonte di sostegno nel compiere scelte impegnative e sia di conforto nei momenti difficili.
E oggi vi esorto anche a rivolgere un pensiero al Presidente Napolitano, che è in condizione grave di salute: che lui abbia conforto, questo servitore della Patria.
Restiamo uniti nella vicinanza e nella preghiera per la cara e martoriata Ucraina. A tutti voi la mia Benedizione.
[01413-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Appello del Santo Padre
Ieri mi sono giunte notizie preoccupanti dal Nagorno Karabakh, nel Caucaso Meridionale, dove la già critica situazione umanitaria è ora aggravata da ulteriori scontri armati. Rivolgo il mio appello accorato a tutte le parti in causa e alla Comunità internazionale, affinché tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana.
[01417-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0644-XX.02]