Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Appello del Santo Padre
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, ha incentrato la Sua meditazione sul tema “Testimoni: Sant’Andrea Kim Tae-gon” (Lettura: Mt 10,24-25.27).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello in occasione della giornata mondiale di preghiera per la Chiesa cattolica in Cina che coincide con la festa della Beata Vergine Maria Aiuto dei cristiani, venerata e invocata nel Santuario di Nostra Signora di Sheshan, a Shanghai.
L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
In questa serie di catechesi ci mettiamo alla scuola di alcuni Santi e Sante che, come testimoni esemplari, ci insegnano lo zelo apostolico. Ricordiamo che stiamo parlando dello zelo apostolico, quello che noi dobbiamo avere per annunciare il Vangelo.
Un grande esempio di Santo della passione per l’evangelizzazione oggi andiamo a trovarlo in una terra molto lontana, ovvero nella Chiesa coreana. Guardiamo al martire e primo sacerdote coreano Sant’Andrea Kim Tae-gon. Ma l’evangelizzazione della Corea è stata fatta dai laici. Sono stati i laici battezzati che hanno trasmesso la fede, non c’erano preti, perché non ne avevano: vennero più tardi, pertanto la prima evangelizzazione l’hanno fatta i laici. Noi saremmo capaci di una cosa del genere? Pensiamoci: è una cosa interessante. E questo è uno dei primi sacerdoti, Sant’Andrea. La sua vita è stata e rimane una testimonianza eloquente di zelo per l’annuncio del Vangelo.
Circa 200 anni fa, la terra coreana fu teatro di una persecuzione severissima: i cristiani erano perseguitati e annientati. Credere in Gesù Cristo, nella Corea di quell’epoca, voleva dire essere pronti a dare testimonianza fino alla morte. In particolare, l’esempio di Sant’Andrea Kim lo possiamo ricavare da due aspetti concreti della sua vita.
Il primo è il modo che lui doveva usare per incontrarsi con i fedeli. Stante il contesto fortemente intimidatorio, il Santo era costretto ad accostare i cristiani in una forma non manifesta, e sempre in presenza di altre persone, come se si parlassero da tempo. Allora, per individuare l’identità cristiana del suo interlocutore, Sant’Andrea metteva in atto questi espedienti: anzitutto, c’era un segno di riconoscimento concordato in precedenza: tu ti incontrerai con questo cristiano e lui avrà questo segnale nell’abito o nella mano; dopo di che, lui poneva di nascosto la domanda – ma sottovoce: “Tu sei discepolo di Gesù?”. Poiché altre persone assistevano alla conversazione, il Santo doveva parlare a voce bassa, pronunciando solo poche parole, quelle più essenziali. Quindi, per Andrea Kim, l’espressione che riassumeva tutta l’identità del cristiano era “discepolo di Cristo”: “Tu sei discepolo di Cristo?”, ma a bassa voce perché era pericoloso. Era vietato essere cristiano.
In effetti, essere discepolo del Signore significa seguirlo, seguire la sua strada, E il cristiano è per sua natura uno che predica e dà testimonianza di Gesù. Ogni comunità cristiana riceve dallo Spirito Santo questa identità, e così la Chiesa intera, dal giorno di Pentecoste (cfr Conc. Vat. II, Decr. Ad gentes, 2). E da questo Spirito che noi riceviamo nasce la passione, la passione per l’evangelizzazione, questo zelo apostolico grande: è un dono dello Spirito. E anche se il contesto circostante non è favorevole, come quello coreano di Andrea Kim, la passione non cambia, anzi, acquista ancora maggior valore. Sant’Andrea Kim e gli altri fedeli coreani hanno dimostrato che la testimonianza del Vangelo data in tempo di persecuzione può portare molti frutti per la fede.
Vediamo ora un secondo esempio concreto. Quando era ancora seminarista, Sant’Andrea doveva trovare un modo per accogliere segretamente i missionari provenienti dall’estero. Questo non era un compito facile, poiché il regime dell’epoca vietava rigorosamente a tutti gli stranieri di entrare nel territorio. Per questo era stato – prima di questo – tanto difficile trovare un sacerdote che venisse a missionare: la missione l’hanno fatta i laici. Una volta – pensate a questo che ha fatto Sant’Andrea – una volta egli camminò sotto la neve, senza mangiare, talmente a lungo che cadde a terra sfinito, rischiando di perdere i sensi e di rimanere lì congelato. A quel punto, all’improvviso sentì una voce: “Alzati, cammina!”. Udendo quella voce, Andrea si ridestò, scorgendo come un’ombra di qualcuno che lo guidava.
Questa esperienza del grande testimone coreano ci fa comprendere un aspetto molto importante dello zelo apostolico. Vale a dire il coraggio di rialzarsi quando si cade. Ma i santi cadono? Sì! Ma dai primi tempi: pensate a San Pietro: ha fatto un grande peccato, ma ha avuto forza nella misericordia di Dio e si è rialzato. E in Sant’Andrea noi vediamo questa forza: lui era caduto fisicamente ma ha avuto la forza di andare, andare, andare per portare il messaggio avanti. Per quanto la situazione possa essere difficile, anzi a volte sembri non lasciare spazio al messaggio evangelico, non dobbiamo demordere e non dobbiamo rinunciare a portare avanti ciò che è essenziale nella nostra vita cristiana, cioè l’evangelizzazione. Questa è la strada. E ognuno di noi può pensare: “Ma io, come posso evangelizzare?”. Ma guarda questi grandi e tu pensa nel tuo piccolo, pensiamo noi nel nostro piccolo: evangelizzare la famiglia, evangelizzare gli amici, parlare di Gesù, ma parlare di Gesù ed evangelizzare con il cuore pieno di gioia, pieno di forza. E questa la dà lo Spirito Santo. Prepariamoci a ricevere lo Spirito Santo nella prossima Pentecoste e chiediamogli quella grazia, la grazia del coraggio apostolico, la grazia di evangelizzare, di portare avanti sempre il messaggio di Gesù.
[00843-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker :
Frères et sœurs, nous sommes toujours à l’école des saints et des saintes qui ont été des témoins exemplaires et qui nous enseignent le zèle apostolique. Saint André Kim, martyr et premier prêtre coréen, est un bel exemple de passion pour l’évangélisation. Il y a 200 ans, la terre coréenne était le théâtre d’une dure persécution contre la foi chrétienne. Dans ce contexte, Saint André Kim, pour s’identifier auprès des fidèles sans être dénoncé, prononçait seulement les mots “disciple de Jésus”, une expression qui résume à elle seule l’identité chrétienne. Être disciple du Seigneur signifie le suivre, suivre son chemin, jusqu’à donner sa vie pour l’Évangile. Le chrétien est, de par sa nature, missionnaire et témoin, comme Jésus a été témoin et missionnaire du Père. C’est de là que naît la passion pour l’évangélisation. Une fois, tombant inanimé sous la neige, après une longue marche sans manger, Saint André entendit une voix : « Lève-toi et marche ». Il se releva et il entrevit une ombre qui le guidait. Cette expérience révèle un aspect très important du zèle apostolique : il faut avoir le courage de se relever quand on tombe et de ne jamais renoncer à continuer à évangéliser, même dans les contradictions et les situations difficiles. La Résurrection du Christ est le mystère où s’enracine la possibilité de nous relever après les chutes ; elle est la source de la force qui nous permet d’aller de l’avant.
Santo Padre:
Saluto cordialmente le persone di lingua francese, in particolare i giovani venuti dalla Francia e i pellegrini dal Belgio.
Fratelli e sorelle, per essere missionari e testimoni del Signore, chiediamo allo Spirito la forza per perseverare nelle prove e poterci rialzare dopo le cadute.
Dio vi benedica!
Speaker :
Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les jeunes venus de France et les pèlerins venus de Belgique.
Frères et sœurs, pour être missionnaires et témoins du Seigneur, demandons à l’Esprit de force de toujours nous aider à persévérer dans l’épreuve et à nous relever après les chutes.
Que Dieu vous bénisse !
[00844-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on apostolic zeal, we now turn to Saint Andrew Kim Taegon, the first native priest of Korea and a martyr for the faith. At a time of fierce persecution, Saint Andrew courageously sought out the scattered members of his flock who, for fear of arrest, were forced to keep their identity secret. As a young seminarian, Andrew aided missionary priests from abroad, who covertly entered the country to minister to its people. He endured great hardships for the sake of the Gospel. Once, amid a long trek through the snow, he fell to the ground exhausted and risked dying of exposure. Suddenly he heard a voice saying: “Get up and keep walking!” He realized that, in his witness to the Gospel, he was not alone, and that the Lord would never forsake him. In the end, his perseverance in following Christ and serving his people led to his death as a martyr. Inspired by the example of Saint Andrew Kim Taegon, may we persevere in our bapismal calling to be missionary disciples, sharing the joy of the Gospel with others, trusting in the strength that the Lord unfailingly grants us.
Santo Padre:
Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, India, Indonesia, Malaysia, Canada e Stati Uniti d’America. Nell’imminenza della Solennità di Pentecoste, invoco su di voi e sulle vostre famiglie un’abbondante effusione dei doni dello Spirito Santo. Il Signore vi benedica!
Speaker:
I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from England, India, Indonesia, Malaysia, Canada and the United States of America. As we prepare to celebrate the Solemnity of Pentecost, I invoke upon you and your families a rich outpouring of the gifts of the Holy Spirit. May the Lord bless you all!
[00845-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, im Zuge unserer Katechesen über den Eifer in der Verkündigung blicken wir heute auf den Märtyrer und ersten koreanischen Priester Andreas Kim Tae-gon. Während der schweren Christenverfolgung im 19. Jahrhundert war die Kontaktaufnahme mit den übrigen Gläubigen sehr gefährlich und musste deshalb in aller Kürze und im Geheimen erfolgen. Um die Brüder und Schwestern im Glauben zu erkennen, genügte dem Heiligen eine kleine Frage: Bist du ein Jünger Jesu? Das war für ihn das Wesentliche der christlichen Identität: ein Jünger Jesu sein, das heißt, Jesus nachfolgen in seiner Sendung und in seinem Zeugnis für den Vater. Die Leidenschaft für das Evangelium wird auch unter widrigen Umständen nicht weniger, im Gegenteil, dort gewinnt sie noch an Wert und bringt reiche Frucht. Auf einer seiner geheimen Missionen brach der heilige Andreas Kim Tae-gon, damals noch Seminarist, im tiefen Winter einmal völlig entkräftet zusammen. Kurz vor der Bewusstlosigkeit und dem drohenden Kältetod hörte er plötzlich eine Stimme, die ihn rief: „Steh auf und geh!“ Wir dürfen diesen Ruf auch auf uns beziehen: Erheben wir uns aus aller Mutlosigkeit, Ratlosigkeit und Schwäche und verkünden wir das Evangelium trotz aller Hindernisse. Der Auferstandene selbst gibt uns die Kraft dazu.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i fedeli di lingua tedesca. In unione con la beata Vergine Maria e gli Apostoli invochiamo lo Spirito Santo perché ricolmi i nostri cuori del suo amore e ci spinga ad annunciare con coraggio il Vangelo sempre ed in ogni luogo.
Speaker:
Herzlich grüße ich die Gläubigen deutscher Sprache. Vereint mit der seligen Jungfrau Maria und den Aposteln rufen wir den Heiligen Geist an, er möge unsere Herzen mit seiner Liebe erfüllen und uns anspornen, das Evangelium mutig immer und überall zu verkünden.
[00846-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
En esta audiencia quiero presentales otro testigo del celo apostólico, esta vez nos llega de tierras lejanas. Efectivamente, san Andrés Kim Tae-gon fue el primer sacerdote mártir de Corea. Hace doscientos años hubo en aquel país una fuerte persecución y no se podía confesar la fe abiertamente. Destaco dos escenas que nos dan prueba de ese celo. En la primera, vemos a san Andrés ante la dificultad de no tener más opción que encontrar a los fieles en público y lograr reconocerse sin que nadie se diera cuenta, resumiendo en dos palabras su identidad. Las palabras que había que decir eran “discípulo de Jesús”. Es muy interesante que sea este el resumen de todo lo que se puede decir, ya en ellas se supone dar vida al Evangelio testimoniarlo.
En la segunda, lo encontramos cuando era seminarista caminando en la nieve para buscar un misionero y, completamente agotado, cayó por tierra, pero una mano amiga lo alzó y lo empujo a seguir adelante. La lección de esta escena es que aunque podamos caer, siempre podremos alzarnos de nuevo porque Jesús nos sostiene.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Señor el celo que movió a san Andrés, que el Señor nos dé la fuerza de su Espíritu Santo, que en este tiempo pedimos con especial intensidad, para testimoniar su Evangelio en lo cotidiano, simplemente siendo “discípulos de Jesús”, en la vocación a la que Dios nos llamó. Pidámosle también que sea siempre ese amigo que nos sostiene en las dificultades, para perseverar en el camino del bien hasta el final. Que el Señor los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.
[00847-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
O exemplo de alguns santos e santas é uma grande ajuda para crescermos no zelo apostólico. Hoje foquemo-nos no testemunho do primeiro sacerdote coreano, o mártir Santo André Kim Taegon. Anunciou o Evangelho há cerca de 200 anos, quando a Coreia enfrentava uma severa perseguição da fé cristã. Da vida de Santo André Kim podemos colher dois aspetos concretos. O primeiro é o modo como ele se aproximava e falava com os fiéis: tinha de os encontrar em espaços públicos, identificava-os com um sinal de reconhecimento combinado e depois com a pergunta «Tu és discípulo de Jesus?» e então, em voz baixa, anunciava-lhes algumas verdades, as mais essenciais. Ser discípulo é isto: ser missionário e testemunha do Senhor, mesmo correndo sérios riscos de morrer por Ele. Santo André Kim e os outros fiéis coreanos são a prova de que o testemunho do Evangelho, dado em tempo de perseguição, pode ser muito fecundo para a fé. O outro aspeto da sua vida diz respeito aos seus tempos de seminarista, quando lhe coube acolher secretamente os missionários estrangeiros. Não era fácil! Uma vez teve de caminhar longamente na neve, sem comer, acabando por desfalecer. Caiu por terra, arriscando-se a perder os sentidos e ficar gelado; então, escutou uma voz que lhe dizia «Levanta-te, caminha!». André recuperou os sentidos, vislumbrando a sombra de Alguém que o guiava. Eis uma caraterística importante do zelo apostólico: a coragem de nos erguermos quando caímos e, apesar da hostilidade do ambiente à mensagem evangélica, contar com a presença do Senhor que nos dá força para não desistirmos de evangelizar.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese, in modo speciale i pellegrini pervenuti da Bragança (in Portogallo) e da Brasília, Rio Grande do Sul, Campo Magro, Divinópolis e Marcos Moura (in Brasile). Cari fratelli e sorelle, è il Signore che ci sorregge nell’annuncio del Vangelo. Possiate dunque sentire sempre il conforto del Suo Spirito, che ricostruisce l’armonia tra noi e ci apre nuove vie di evangelizzazione. La Madonna costudisca voi e le vostre famiglie.
Speaker:
Saúdo cordialmente os fiéis de língua portuguesa, especialmente os peregrinos vindos de Bragança (Portugal) e de Brasília, Rio Grande do Sul, Campo Magro, Divinópolis e Marcos Moura (Brasil). Queridos irmãos e irmãs, é o Senhor que nos sustenta no anúncio do Evangelho. Oxalá possais sentir sempre o conforto do Seu Espírito, que reconstrói a harmonia entre nós e nos abre novos caminhos de evangelização. Que Nossa Senhora proteja a cada um de vós e respetiva família.
[00848-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
تكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ على القِدِّيسِ أندراوس كيم تاي غون وغَيْرَتِهِ الإنجيليَّة، وقال: كانتْ الأرضُ الكورِيَّة، قَبلَ حوالي مِئَتَيْ سنة، مَسرَحًا لاضطهادٍ شديدٍ للإيمانِ المسيحيّ. كان الإيمانُ بيسوعَ المسيحِ في ذلكَ الوقتِ يعني الاستعدادَ لأداءِ الشَّهادَةِ حتَّى الموت. أمامَ هذا الواقعِ كانتْ حياةُ القِدِّيسِ أندراوس مثالًا جميلًا على حبِّ البشارةِ بالإنجيل. نَذكُرُ مِنها مِثالَين. الأوَّل، أُجبِرَ القِدِّيسُ على الاقترابِ مِن المسيحيِّينَ بطريقةٍ غيرِ ظاهِرَة، لأنَّ ذلكَ كانَ يَتِمُّ دائمًا بحضورِ أشخاصٍ آخرين. فكانَ يَتَكَلَّمُ بصوتٍ مُنخَفِض، ويقولُ بِضعَ كَلِماتٍ فقط، الأكثرَ أهميَّة. بَيَّنَ القِدِّيسُ أندراوس أنَّ شهادةَ الإنجيلِ الَّتي تُقَدَّمُ في وقتِ الاضطهادِ يُمكِنُ أنْ تُؤتِيَ ثَمَرًا كثيرًا مِن أجلِ الإيمان. المِثالُ الثَّاني عندما كانَ القِدِّيسُ أندراوس طالِبًا إكليريكيًّا، كان عليهِ أنْ يَجِدَ طريقةً لِيَستَقبِلَ بِشكلٍ سِرِّيّ الكَهَنَةَ المُرسَلِينَ القادِمينَ مِن الخارج. في إحدَى المرَّات، مَشَى في الثَّلجِ ليلتَقِي بِهم، ودونَ أنْ يأكل، فسقطَ على الأرضِ مُنهَكًا، وأَوشَكَ أنْ يَفقِدَ وَعيَهُ ويَبقَى هناكَ مُتَجَمِّدًا. في تلكَ اللحظة، سَمِعَ فجأةً صوتًا قالَ لَهُ: ”قُمْ، وامشِ!“. ولمَّا سَمِعَ هذا الصَّوت، استَيقَظَ أندراوسُ مِن جديد، ولاحَظَ أنَّ ظِلَّ شخصٍ كانَ يَقودُه. خِبرَةُ هذا الشَّاهِدِ الكوريّ تَجعَلُنا نَفهَمُ جانِبًا مُهِمًّا جدًّا مِن جوانِبِ الغَيرَةِ الرَّسوليَّةِ وهي الشَّجاعَةُ لِنَنهَضَ مِن جديدٍ عندما نَقَع. مهما كانَ الوضعُ صَعبًا، يجبُ ألَّا نَستَسلِمَ وألَّا نَتَخَلَّى عَن الاستِمرارِ في البِشارَةِ بالإنجيل.
Santo Padre:
Saluto i fedeli di lingua araba. La Risurrezione del Signore è la sorgente della forza che ci permette di andare avanti. Per questo non ci scoraggiamo, non lasciamoci rubare la dolce gioia di evangelizzare. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Speaker:
أُحيِّي المُؤمِنِينَ الناطِقِينَ باللُغَةِ العربِيَّة. قيامةُ الرَّبِّ يسوعَ مِن بينِ الأمواتِ هي ينبوعُ القُوَّةِ الَّتي تَسمَحُ لنا بأنْ نَستَمِرَّ. لِهذا يجبُ ألَّا نُصابَ بالإحباط، وألَّا نَسمَحَ بأنْ تُسلَبَ منَّا عُذوبَةُ فَرَحِ البشارةِ بالإنجيل. بارَكَكُم الرَّبُّ جَميعًا وَحَماكُم دائِمًا مِنْ كُلِّ شَرّ!
[00849-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Drodzy bracia i siostry, w obecnym cyklu katechez uczymy się od niektórych świętych gorliwości apostolskiej. Dziś przyjrzyjmy się męczennikowi i pierwszemu kapłanowi koreańskiemu, św. Andrzejowi Kim Tae-gŏn. Dwieście lat temu ziemia koreańska była miejscem srogich prześladowań chrześcijan. Wzór św. Andrzeja Kima możemy wydobyć na przykładzie dwóch aspektów jego życia. Pierwszym jest sposób spotykania się z wiernymi. Ze względu na groźną sytuację, docierał on do chrześcijan niejawnie i zawsze w obecności innych osób. Aby rozszyfrować tożsamość chrześcijańską swojego rozmówcy, komunikował się za pomocą uzgodnionego wcześniej znaku, zadając ukradkiem, po cichu, krótkie pytanie: „Czy jesteś uczniem Jezusa?”. Istotnie, bycie uczniem Pana oznacza podążanie za Nim, promieniowanie wiarą bo chrześcijanin z natury jest misjonarzem i świadkiem. Otrzymujemy tę tożsamość od Ducha Świętego. Zobaczmy teraz drugi przykład. Św. Andrzej Kim jako seminarzysta potajemnie przyjmował księży misjonarzy przybywających z zagranicy, co w Korei było surowo zabronione. Pewnego razu pełniąc tę misję, szedł bardzo długo w śniegu. Wychłodzony i głodny, upadł z wyczerpania na ziemię i nagle usłyszał głos: „Wstawaj, idź!”. Wstał, widząc jakby cień kogoś, kto go prowadził. Tak, Pan Jezus zmartwychwstały sam nas umacnia i dźwiga z upadku. Nie możemy w obliczu trudności poddawać się i rezygnować z ewangelizacji, ale z mocą, jaką daje nam Jezus Chrystus, idźmy naprzód.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i Polacchi. Oggi ricordiamo la Beata Vergine Maria Ausiliatrice. Lei, Madre di consolazione, conceda alla Chiesa in Polonia, ai pastori e ai fedeli, e soprattutto alle famiglie, agli anziani e ai malati, la grazia di essere pronti a testimoniare la fede. Vivete in modo che gli altri possano riconoscere in voi i discepoli di Cristo. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Pozdrawiam serdecznie Polaków. W dniu dzisiejszym wspominamy Matkę Bożą Wspomożycielkę Wiernych. Niech Ona, Matka Pocieszenia, wyjedna Kościołowi w Polsce, pasterzom i wiernym, a przede wszystkim rodzinom, osobom starszym i chorym, łaskę gotowości do dawania świadectwa wiary. Żyjcie tak, by inni mogli rozpoznać w was uczniów Chrystusa. Z serca wam błogosławię.
[00850-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Missionarie della Carità, il Comitato Organizzatore eventi speciali di Roma, il gruppo oncologico pediatrico del Policlinico di Bari, la Scuola Divina Provvidenza di Roma.
Infine, come di consueto, mi rivolgo ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi è la festa della Madonna venerata con il titolo di Maria Ausiliatrice. Maria aiuti voi, cari giovani, a rinsaldare ogni giorno la vostra fedeltà a Cristo. Ottenga conforto e serenità per voi, cari anziani e cari ammalati. Incoraggi voi, cari sposi novelli, a tradurre nella vita quotidiana il comandamento dell’amore. Il giorno di Maria Ausiliatrice è una vocazione mariana tanto cara a Don Bosco: un saluto e un ricordo alla Famiglia Salesiana, ringraziando per tutto quello che fa per la Chiesa.
E ancora la tristezza a tutti ci viene per la martoriata Ucraina: si soffre tanto lì, non dimentichiamoli. Preghiamo oggi Maria Ausiliatrice che sia vicina al popolo ucraino.
E a tutti la mia benedizione.
[00851-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Appello del Santo Padre
Oggi ricorre la giornata mondiale di preghiera per la Chiesa cattolica in Cina. Essa coincide con la festa della Beata Vergine Maria Aiuto dei cristiani, venerata e invocata nel Santuario di Nostra Signora di Sheshan, a Shanghai. In questa circostanza, desidero assicurare il ricordo ed esprimere la vicinanza ai nostri fratelli e sorelle in Cina, condividendo le loro gioie e le loro speranze. Un pensiero speciale è rivolto a tutti coloro che soffrono, pastori e fedeli, affinché nella comunione e nella solidarietà della Chiesa Universale possano sperimentare consolazione e incoraggiamento. Invito tutti ad elevare la preghiera a Dio, perché la Buona Novella di Cristo crocifisso e risorto possa essere annunciata nella sua pienezza, bellezza e libertà, portando frutti per il bene della Chiesa cattolica e di tutta la società cinese.
[00858-IT.01]
[B0388-XX.02]