Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


L’Udienza Generale, 29.03.2023


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, ha incentrato la Sua meditazione sul tema “Testimoni: San Paolo” (Lettura: Gal 1,22-24).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

            Nel cammino di catechesi sullo zelo apostolico, cominciamo oggi a guardare ad alcune figure che, in modi e tempi diversi, hanno dato testimonianza esemplare di che cosa vuol dire passione per il Vangelo. E il primo testimone è naturalmente l’Apostolo Paolo. A lui vorrei dedicare due catechesi.

            La storia di Paolo di Tarso è emblematica su questo argomento. Nel primo capitolo della Lettera ai Galati, così come nella narrazione degli Atti degli Apostoli, possiamo rilevare che il suo zelo per il Vangelo appare dopo la sua conversione, e prende il posto del suo precedente zelo per il giudaismo. Era un uomo zelante per la legge di Mosè per il giudaismo e dopo la conversione questo zelo continua ma per proclamare, per predicare Gesù Cristo. Paolo era un innamorato di Gesù. Saulo – il primo nome di Paolo – era già zelante, ma Cristo converte il suo zelo: dalla Legge al Vangelo. Il suo slancio prima voleva distruggere la Chiesa, dopo invece la costruisce. Ci possiamo domandare: che cosa è successo, che succede dalla distruzione alla costruzione? Che cosa è cambiato in Paolo? In che senso il suo zelo, il suo slancio per la gloria di Dio è stato trasformato?

            San Tommaso d’Aquino insegna che la passione, dal punto di vista morale, non è né buona né cattiva: il suo uso virtuoso la rende moralmente buona, il peccato la rende cattiva.[1] Nel caso di Paolo, ciò che lo ha cambiato non è una semplice idea o una convinzione: è stato l’incontro con il Signore risorto – non dimenticate questo, quello che cambia una vita è l’incontro con il Signore – è stato per Saulo l’incontro con il Signore risorto che ha trasformato tutto il suo essere. L’umanità di Paolo, la sua passione per Dio e la sua gloria non viene annientata, ma trasformata, “convertita” dallo Spirito Santo. L’unico che può cambiare i nostri cuori è lo Spirito Santo. E così per ogni aspetto della sua vita. Proprio come succede nell’Eucaristia: il pane e il vino non scompaiono, ma diventano il Corpo e il Sangue di Cristo. Lo zelo di Paolo rimane, ma diventa lo zelo di Cristo. Cambia il senso ma lo zelo è lo stesso. Il Signore lo si serve con la nostra umanità, con le nostre prerogative e le nostre caratteristiche, ma ciò che cambia tutto non è un’idea bensì la vita vera e propria, come dice lo stesso Paolo: «Se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove» (2 Cor 5,17). L’incontro con Gesù Cristo ti cambia da dentro, ti fa un’altra persona. Se uno è in Cristo è una nuova creatura, questo è il senso di essere una nuova creatura. Diventare cristiano non è un maquillage che ti cambia la faccia, no! Se tu sei cristiano ti cambia il cuore ma se tu sei cristiano di apparenza, questo non va… cristiani di maquillage non vanno. Il vero cambiamento è del cuore. E questo è successo a Paolo.

            La passione per il Vangelo non è una questione di comprensione o di studi, che pure servono ma non la generano; significa piuttosto ripercorrere quella stessa esperienza di “caduta e risurrezione” che Saulo/Paolo visse e che è all’origine della trasfigurazione del suo slancio apostolico. Tu puoi studiare tutta la teologia che vuoi, tu puoi studiare la Bibbia e tutto quello e diventare ateo o mondano, non è una questione di studi; nella storia ci sono stati tanti teologi atei! Studiare serve ma non genera la nuova vita di grazia. Infatti, come dice S. Ignazio di Loyola: «Non il molto sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare le cose internamente».[2] Si tratta delle cose che ti cambiano dentro, che ti fanno sapere un’altra cosa, gustare un’altra cosa. Ognuno di noi pensi a questo: “Io sono un religioso?” – “Va bene” – “Io prego?” – “Sì” - “Io cerco di osservare i comandamenti?” – “Sì” – “Ma dov’è Gesù nella tua vita?” – “Ah, no io faccio le cose che comanda la Chiesa”. Ma Gesù dov’è? Hai incontrato Gesù, hai parlato con Gesù? Tu prendi il Vangelo o parli con Gesù, ti ricordi chi è Gesù?      E questa è una cosa che ci manca tante volte, quando entra Gesù nella tua vita, come è entrato nella vita di Paolo, Gesù entra cambia tutto. Tante volte abbiamo sentito commenti sulla gente: “Ma guarda quell’altro, che era un disgraziato e adesso è un uomo buono, una donna buona… Chi lo ha cambiato? Gesù, ha trovato Gesù. La tua vita che è cristiana è cambiata? “E no, più o meno, sì…”. Se non è entrato Gesù nella tua vita non è cambiata. Tu puoi essere cristiano di fuori soltanto. No, deve entrare Gesù e questo ti cambia e questo è successo a Paolo. Bisogna trovare Gesù e per questo Paolo diceva l’amore di Cristo ci spinge, quello che ti porta avanti. Lo stesso cambiamento è capitato a tutti i Santi, che quando hanno trovato Gesù sono andati avanti.

            Possiamo fare una ulteriore riflessione sul cambiamento che avviene in Paolo, il quale da persecutore diventò apostolo di Cristo. Notiamo che in lui si verifica una specie di paradosso: infatti, finché lui si ritiene giusto davanti a Dio, allora si sente autorizzato a perseguitare, ad arrestare, anche ad uccidere, come nel caso di Stefano; ma quando, illuminato dal Signore Risorto, scopre di essere stato “un bestemmiatore e un violento” (cfr 1 Tm 1,13), - così dice di sé stesso: “io sono stato un bestemmiatore e un violento” - allora incomincia a essere davvero capace di amare. E questa è la strada. Se uno di noi dice: “Ah grazie Signore, perché io sono una persona buona, io faccio le cose buone, non faccio peccati grossi…”: Non è una buona strada questa, questa è una strada di autosufficienza, è una strada che non ti giustifica, ti fa un cattolico elegante, ma un cattolico elegante non è un cattolico santo, è elegante. Il vero cattolico, il vero cristiano è quello che riceve Gesù dentro, che cambia il cuore. Questa è la domanda che faccio a tutti voi oggi: cosa significa Gesù per me? L’ho lasciato entrare nel cuore o soltanto lo tengo a portata di mano ma che non venga tanto dentro? Mi sono lasciato cambiare da Lui? O soltanto Gesù è un’idea, una teologia che va avanti… E questo è lo zelo, quando uno trova Gesù sente il fuoco e come Paolo deve predicare Gesù, deve parlare di Gesù, deve aiutare la gente, deve fare cose buone. Quando uno trova l’idea di Gesù rimane un ideologo del cristianesimo e questo non salva, soltanto Gesù ci salva, se tu lo hai incontrato e gli hai aperto la porta del tuo cuore. L’idea di Gesù non ti salva! Il Signore ci aiuti a trovare Gesù, a incontrare Gesù, e che questo Gesù da dentro ci cambi la vita e ci aiuti ad aiutare gli altri.

___________________________

[1] Cfr Quaestio “De veritate” 24, 7.

[2] Esercizi spirituali, Annotazioni, 2, 4.

[00501-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker :

Chers frères et sœurs,

Pour illustrer notre parcours catéchétique sur le zèle apostolique nous nous penchons sur la figure de l’Apôtre Paul. Son histoire est emblématique. Nous voyons que son zèle pour l’Evangile apparait après sa conversion. Ce n’est pas une simple idée ni une conviction qui l’ont transformé mais sa rencontre avec le Christ ressuscité. Cette rencontre change toute sa vie, son existence, mais sans aliéner son humanité, sa passion pour la gloire de Dieu. Cette conversion le fait passer de la Loi à l’Evangile, de la destruction de l’Eglise à sa construction. Le zèle de Paul demeure mais devient un zèle pour le Christ.

Ainsi nous apprenons que la racine de l’élan évangélique ne nait pas d’abord de l’étude ni de la compréhension intellectuelle, mais plutôt de l’amour de Dieu qui nous saisit, comme le dit Saint Paul. Les passions ne sont ni bonnes ni mauvaises, c’est leur usage qui les qualifie moralement. Il existe cependant un mauvais zèle, celui qui justifie la violence et le meurtre, parfois même au nom de Dieu, comme le vivait Paul avant sa conversion, lui qui se croyait juste devant Dieu et autorisé à poursuivre, arrêter et tuer. Au contraire, le zèle pour l’Evangile du Christ nait de la lumière du Ressuscité et de la reconnaissance de sa miséricorde pour chacun de nous, de son amour donné aux pécheurs pardonnés que nous sommes.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i giovani delle scuole: La Croce San Marcello, San Giuseppe, San Domenico, Massillon e Beauséjour. Siamo chiamati a testimoniare l’amore di Dio con zelo, delicatezza e carità al nostro popolo e a tutti coloro che il Signore mette sul nostro cammino. Chiediamo al Signore la grazia di irradiare la gioia del suo Vangelo attraverso la nostra vita per rendere le nostre società più umane e fraterne. Dio vi benedica.

Speaker :

Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les jeunes des établissements scolaires, La Croix Saint Marceau, Saint Joseph, Saint Dominique, Massillon et Beauséjour. Puissions-nous porter avec zèle, délicatesse et charité, le témoignage de l’amour de Dieu auprès des nôtres et de tous ceux que le Seigneur mettra sur notre chemin. Demandons au Seigneur la grâce de rayonner la joie de sa son Evangile par nos vies pour rendre nos sociétés plus humaines et fraternelle. Que Dieu vous bénisse.

[00502-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on apostolic zeal, we now consider some of the great men and women in the history of the Church whose lives exemplify love for Christ and passion for the spread of the Gospel. We begin, naturally, with the Apostle Paul. Paul’s encounter with the risen Jesus on the road to Damascus transformed his zeal for the Law, which had led him to persecute Christians, into a consuming desire to proclaim the Gospel of God’s loving mercy, revealed in the paschal mystery. Paul’s conversion was truly a profound experience of death and resurrection; reborn in Christ, he became a “new creation” (2 Cor 5:17), now filled with zeal to carry the good news of our salvation to all the nations. Paul’s example shows us that at the heart of all missionary zeal is a living encounter with the risen Lord. It also shows us that zeal for the Gospel can never justify violence or persecution in the name of the God of mercy, who invites us freely to accept his gift of new life by believing in the Gospel of Jesus his Son.

Santo Padre:

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Norvegia, Indonesia, Filippine, Canada e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare alla delegazione del NATO Defense College e ai numerosi gruppi di studenti e docenti. A tutti auguro che il cammino quaresimale ci porti alla gioia della Pasqua con cuori purificati e rinnovati dalla grazia dello Spirito Santo. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace in Cristo nostro Redentore!

Speaker:

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from England, Ireland, Denmark, Norway, Indonesia, the Philippines, Canada and the United States of America. I greet in particular the delegation from the NATO Defense College and the many students and teachers present. May our Lenten journey bring us to Easter with hearts purified and renewed by the grace of the Holy Spirit. Upon you and your families I invoke joy and peace in Christ our Redeemer!

[00503-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, im Zuge unserer Katechesen über die Leidenschaft für das Evangelium blicken wir in dieser und der kommenden Woche auf das Beispiel des heiligen Apostels Paulus. Ursprünglich war Saulus, wie er damals noch hieß, ein Eiferer für das jüdische Gesetz gewesen, der die junge Kirche nach Kräften zu vernichten suchte. Die persönliche Begegnung mit dem auferstandenen Herrn jedoch verändert alles in seinem Leben und führt dazu, dass aus dem Christenverfolger Saulus der ebenso glühende und kraftvolle Völkerapostel Paulus wird, der das Evangelium Christi in der ganzen Welt verkünden und entscheidend zum Aufbau der Kirche beitragen sollte. „Wenn also jemand in Christus ist, dann ist er eine neue Schöpfung: das Alte ist vergangen, siehe, Neues ist geworden“ (2 Kor 5,17). Diese Wandlung, die Paulus hier beschreibt, ist der Ursprung jeden apostolischen Eifers. Dieser entspringt nicht dem Studium oder anderen tiefen Einsichten und geschieht auch nicht aus eigener Initiative. Der entscheidende Impuls für die Hingabe um des Evangeliums willen ist die Erfahrung der Liebe Gottes. Durch sie erleben wir wie Paulus Barmherzigkeit und Vergebung und werden so selbst zu dieser Liebe fähig, die unsere Verkündigung glaubwürdig macht.

Santo Padre:

Cari pellegrini di lingua tedesca, l’esempio e la testimonianza di San Paolo ci riempiano di un rinnovato zelo per il Vangelo, affinché anche noi, come l’Apostolo delle Genti, possiamo trasmettere le imperscrutabili ricchezze di Cristo a tutti le genti.

Speaker:

Liebe Pilger deutscher Sprache, das Vorbild und Zeugnis des heiligen Paulus erfülle uns mit neuem Eifer für das Evangelium, damit wir wie der Völkerapostel den unergründlichen Reichtum Christi allen Völkern weiterschenken können.

[00504-DE.02] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En este ciclo de catequesis dedicadas al celo apostólico, hoy reflexionamos sobre la figura del apóstol san Pablo. Su ejemplo es emblemático en este tema. Recorriendo su vida, vemos que Saulo —que era el primer nombre de Pablo— siempre fue un apasionado, un apasionado de la Ley de Dios, la defendía con radicalidad. Este celo, este apasionamiento que lo caracterizaba no desapareció después de su conversión, sino que siguió siendo apasionado. Se transformó por la acción del Espíritu Santo: Pablo pasó de querer destruir la Iglesia a abrazar la causa del Evangelio, anunciando a Cristo en todos los lugares donde iba y formando nuevas comunidades cristianas.

Esto nos enseña que lo que origina la pasión por el Evangelio no es la personalidad o los estudios de una persona —que ciertamente pueden ayudar—, sino lo que lo define es el encuentro con Cristo. Como le sucedió a san Pablo, vemos que el auténtico celo apostólico surge de una experiencia de “caída y resurrección”, que nos lleva a reconocer la Vida verdadera.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Recemos por los migrantes que fallecieron ayer en un trágico incendio en Ciudad Juárez, México, para que el Señor los reciba en su Reino y dé consuelo a sus familias. Recemos por ellos. Saludo también a los jóvenes de Teruel. Pidamos también al Señor que en este camino cuaresmal aumente en nosotros el “celo” por el Evangelio de Cristo, que nace de reconocernos “pecadores perdonados” y de acoger en nuestra vida la gracia del amor de Dios. Que Jesús los bendiga a todos y la Virgen los cuide. Muchas gracias.

[00505-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A paixão e o zelo pelo Evangelho não são questão de boa compreensão ou de estudos, que podem ajudar, mas não os geram; aquela é gerada no contexto da mesma experiência de «queda e ressurreição» que viveu o apóstolo Paulo e que está na origem da transformação do seu zelo apostólico: de perseguidor que era, tornou-se apóstolo de Cristo. Saulo – o primeiro nome de Paulo – já antes como fariseu era zeloso, mas Cristo converte o seu zelo da Lei de Moisés ao Evangelho. Antes, o seu impulso levava-o a destruir a Igreja, depois constrói-a… Que foi que o mudou? Foi o encontro com o Senhor ressuscitado às portas de Damasco, que transformou todo o seu ser. A humanidade de Paulo não é aniquilada, mas transformada, «convertida» pelo Espírito Santo. Precisamente como sucede na Eucaristia: o pão e o vinho não desaparecem, mas tornam-se o Corpo e o Sangue de Cristo. O zelo de Paulo permanece, mas torna-se o zelo de Cristo. Na vida de Paulo, vemos um paradoxo: no período em que ele se considerava justo aos olhos de Deus, sentia que podia perseguir, prender e até matar, como no caso de Estêvão; mas, quando foi iluminado pelo Senhor ressuscitado, descobre que tinha sido, até então, «blasfemo e violento» e só agora começava a ser verdadeiramente capaz de amar. Como a Virgem Maria, depois da anunciação do Anjo, foi, cheia de zelo, ajudar a prima Isabel, assim Paulo levou às nações aquela graça de Cristo que, primeiro, o tinha alcançado a ele no caminho de Damasco, corrigindo o sentido do seu zelo, da paixão missionária na sua vida.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini lusofoni, in particolare ai Professori brasiliani di Diritti Umani e ai gruppi portoghesi di Alcobaça, Anadia nonché ai Collegi Cedros e Horizonte de Vila Nova de Gaia. Nel ringraziarvi per la presenza, vi incoraggio a proseguire, con fede, la vostra testimonianza cristiana nella società. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo per crescere ricolmi dei suoi frutti. Volentieri benedico voi e i vostri cari!

Speaker:

Dirijo uma cordial saudação aos peregrinos lusófonos, nomeadamente aos Professores brasileiros de Direitos Humanos e aos grupos portugueses de Alcobaça e Anadia bem como aos Colégios Cedros e Horizonte de Vila Nova de Gaia. Agradeço a vossa presença e encorajo-vos a continuar a dar, com fé, o vosso testemunho cristão na sociedade. Deixai-vos guiar pelo Espírito Santo, para crescerdes repletos dos seus frutos. De bom grado vos abençoo a vós e aos vossos entes queridos.

[00506-PO.02] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ على شهودِ الإيمان، وبدأَ بالقدِّيسِ بولس. وقال: ظهرتْ غَيرَةُ بولسَ للإنجيلِ بعدَ اهتدائِهِ. كان غيّورًا مِن قَبل، لكنَّ المسيحَ بدَّلَ غَيرَتَهُ مِن الشَّريعةِ إلى الإنجيل. كان يريدُ في البدايّةِ أنْ يُدَمِّرَ الكنيسة، لكن بعدَ ذلك قامَ بِبِنائِها. يمكنُنا أنْ نسألَ أنفسَنا: ماذا تغيَّرَ في بولسَ ولماذا؟ تغيَّرَ بولسُ ليس بسببِ فكرةٍ أو قناعة، بل بسببِ لقائِهِ بالرَّبِّ يسوعَ القائمِ مِن بينِ الأمواتِ الَّذي غيَّرَ كيانَه كامِلًا، ذلك على طريقِ دِمَشق. غَيرَتُهُ لم تتوقَّفْ، بل تَبَدَّلَت، بدَّلَها الرُّوح القدس. لذلك حبُّ البشارةِ بالإنجيلِ ليس مسألةَ فَهمٍ أو دراسات، بل هو خِبرةٌ مثلَ خِبرةِ بولسَ الَّذي كان مُضطَهِدًا للمسيحِ، ثمَّ صارَ رسولًا له. هذه الخِبرةُ هي الَّتي غيَّرَت حياتَهُ وأَظهَرَت اندفاعَهُ الرَّسوليّ. لذلك، أصلُ الاندفاعِ للبشارةِ بالإنجيلِ هو حبُّ اللهِ نفسِه. وقالَ قداستُهُ: كان في حياةِ بولسَ نوعٌ مِن التَّناقُض. لمَّا كان يَعتَبِرُ نفسَه بارًّا أمام الله، كان يَشعُرُ بأنَّهُ مُخَوَّلٌ بأنْ يَضطَهِدَ، وأنْ يَسجِنَ، وحتَّى أن يَقتُلَ. ولكن عندما أنارَهُ الرَّبُّ يسوع، اكتشفَ أنَّهُ كان مُجَدِّفًا مُضطَهِدًا عنيفًا، إذّاكَ صارَ حقًا قادرًا على أنْ يُحِبَّ الحُبَّ الصَّحيح. هناك معَ الأسف، حتَّى اليوم، غَيرَةٌ سيِّئَةٌ تُبَرِّرُ العنفَ والقتل، حتَّى باسمِ الله. لكن الغَيرَةَ لإنجيلِ المسيحِ تنشأُ فينا عندما نَعرِفُ أنَّنا نحن أيضًا خطأةٌ وغَفَرَ الله لنا. بهذِهِ المعرفةِ يَقوَى حبُّ الإنجيلِ فينا.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. Non dobbiamo mai dimenticare il tempo e il modo in cui Dio entra nella nostra vita: tenere fisso nel cuore e nella mente quell’incontro con la grazia, con la quale Dio cambia la nostra esistenza, accende nei nostri cuori la fede e innesca in noi lo zelo per il Vangelo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أُحَيِّي المؤمِنينَ الناطِقينَ باللغَةِ العربِيَّة. يجبُ ألَّا ننسَى أبدًا الوقتَ والطَّريقَةَ الَّتي يدخلُ بِها اللهُ حياتَنا: علينا أنْ نحفظَ في القلبِ وفي الذِهنِ لقاءَنا معَ النِّعمَة، الَّتي يُغَيِّرُ اللهُ بِها حياتَنا، ويَضرِمُ الإيمانَ في قلوبِنا، ويَبعَثُ فينا الغَيرَةَ للإنجيل. باركَكُم الرّبُّ جَميعًا وحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!

[00507-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, w cyklu katechez na temat gorliwości apostolskiej przyglądniemy się postaciom, które dały świadectwo żarliwego umiłowania Ewangelii. Pierwszym świadkiem jest św. Paweł apostoł, któremu poświęcę dwie katechezy. W Liście do Galatów oraz w Dziejach Apostolskich widzimy, że gorliwość Pawła o Ewangelię pojawia się po nawróceniu i zajmuje miejsce jego wcześniejszej gorliwości dla judaizmu. Chrystus przemienił gorliwość Szawła: z gorliwości do Prawa na gorliwość dla Ewangelii. Możemy zadać sobie pytanie: co się wydarzyło? Co się zmieniło w Pawle? Całą jego istotę przemieniło spotkanie ze zmartwychwstałym Panem. Człowieczeństwo Pawła, jego umiłowanie Boga i Bożej chwały nie zostały unicestwione, ale przekształcone, „nawrócone” przez Ducha Świętego. Podobnie, jak się to dzieje w Eucharystii: chleb i wino nie znikają, ale stają się Ciałem i Krwią Chrystusa. Umiłowanie Ewangelii nie jest kwestią zrozumienia czy studiów; są one przydatne, ale go nie rodzą. Źródłem entuzjazmu ewangelicznego jest miłość Boga. Św. Paweł mówi: „miłość Chrystusa przynagla nas”. Doświadczenie apostoła uczy nas, że istnieje także zła „gorliwość”, która może usprawiedliwiać przemoc i zabójstwa, niekiedy nawet w imię Boga. Gorliwość dla Ewangelii Chrystusa rodzi się natomiast z uznania siebie grzesznikiem, któremu okazano miłosierdzie i przebaczono grzech. To dopiero wyzwala w nas moc Ewangelii.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Tra pochi giorni ascolteremo una commovente descrizione della Passione di Cristo. Questo racconto risvegli nei vostri cuori il pentimento e l'apertura all'amore di Cristo, che ci ha amato fino alla fine. Abbandonando l'uomo vecchio, potete portare il Signore con rinnovato zelo a coloro che vivono in mezzo a voi. In particolare, continuate a sostenere i vostri fratelli e sorelle sofferenti nell'Ucraina, nella martoriata Ucraina. Vi benedico di cuore.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie Polaków. Już za kilka dni będziemy wsłuchiwać się w przejmujący opis Męki Pańskiej. Niech słowo Boże obudzi w waszych sercach skruchę i otwartość na miłość Chrystusa, który do końca nas umiłował. Porzucając starego człowieka, możecie z odnowioną gorliwością nieść Pana tym, którzy żyją wśród was. Szczególnie, wspierajcie nadal waszych cierpiących braci i siostry w Ukrainie, w umęczonej Ukrainie. Z serca wam błogosławię.

[00508-PL.02] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i Vescovi e i sacerdoti che ricordano il 50° anniversario di Ordinazione presbiterale, l’Unità pastorale di Gioia Sannitica, La Croce Gialla di Montegranaro, la Cooperativa Emmanuel di Cavarzere. Un saluto speciale ai tanti studenti qui presenti, che rendono vivace questa Udienza.

Il mio pensiero va infine, come di consueto ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. In questo tempo di Quaresima, auguro a ciascuno di voi di riscoprire e di testimoniare con gioia il dono della fede cristiana.

Perseveriamo nella preghiera e nella vicinanza alla martoriata Ucraina.

A tutti la mia benedizione.

[00509-IT.01] [Testo originale: Italiano]

 

[B0235-XX.02]