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L’Udienza Generale, 22.02.2023


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Appello del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 nell’Aula Paolo VI, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, ha incentrato la Sua meditazione sul tema: “Il protagonista dell’annuncio: lo Spirito Santo” (Lettura: Mt 28,18-20).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello per l’Ucraina a un anno dall’inizio del conflitto.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!

Nel nostro itinerario di catechesi sulla passione di evangelizzare, oggi ripartiamo dalle parole di Gesù che abbiamo ascoltato: «Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19). Andate – dice il Risorto –, non a indottrinare, non a fare proseliti, no, ma a fare discepoli, cioè a dare ad ognuno la possibilità di entrare in contatto con Gesù, di conoscerlo e amarlo liberamente. Andate battezzando: battezzare significa immergere e dunque, prima di indicare un’azione liturgica, esprime un’azione vitale: immergere la propria vita nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo; provare ogni giorno la gioia della presenza di Dio che ci è vicino come Padre, come Fratello, come Spirito che agisce in noi, nel nostro stesso spirito. Battezzare è immergersi nella Trinità.

Quando Gesù dice ai suoi discepoli – e anche a noi –: “Andate!”, non comunica solo una parola. No. Comunica insieme lo Spirito Santo, perché è solo grazie a Lui, allo Spirito Santo, che si può ricevere la missione di Cristo e portarla avanti (cfr Gv 20,21-22). Gli Apostoli, infatti, restano chiusi nel Cenacolo per timore finché giunge il giorno di Pentecoste e scende su di loro lo Spirito Santo (cfr At 2,1-13). E in quel momento se ne va il timore e con la sua forza quei pescatori, per lo più illetterati, cambieranno il mondo. “Ma se non sanno parlare…”. Ma è parola dello Spirito, la forza dello Spirito che li porta avanti per cambiare il mondo. L’annuncio del Vangelo, dunque, si realizza solo nella forza dello Spirito, che precede i missionari e prepara i cuori: è Lui “il motore dell’evangelizzazione”.

Lo scopriamo negli Atti degli Apostoli, dove ad ogni pagina si vede che il protagonista dell’annuncio non è Pietro, Paolo, Stefano o Filippo, ma è lo Spirito Santo. Sempre negli Atti si racconta un momento nevralgico degli inizi della Chiesa, che può dire molto anche a noi. Allora, come oggi, insieme a consolazioni non mancavano tribolazioni momenti belli e momenti non tanto belli -, le gioie si accompagnavano alle preoccupazioni, ambedue le cose. Una in particolare: come comportarsi con i pagani che venivano alla fede, con quanti non appartenevano al popolo ebraico, per esempio. Erano tenuti o no a osservare le prescrizioni della Legge mosaica? Non era una questione da poco per quella gente. Si formano così due gruppi, tra chi riteneva l’osservanza della Legge irrinunciabile e chi no. Per discernere, gli Apostoli si riuniscono, in quello che viene chiamato il “concilio di Gerusalemme”, il primo della storia. Come sciogliere il dilemma? Si sarebbe potuto cercare un buon compromesso tra tradizione e innovazione: alcune norme si osservano, e altre si tralasciano. Eppure gli Apostoli non seguono questa sapienza umana per cercare un equilibrio diplomatico fra una e l’altra, non seguono questo, ma si adeguano all’opera dello Spirito, che li aveva anticipati, discendendo sui pagani come su di loro.

E dunque, togliendo quasi ogni obbligo legato alla Legge, comunicano le decisioni finali, prese – e scrivono così: – “dallo Spirito Santo e da noi” (cfr At 15,28) è uscita questa, lo Spirito Santo con noi, così agiscono sempre gli Apostoli. Insieme, senza dividersi, nonostante avessero sensibilità e pareri diversi, si pongono in ascolto dello Spirito. Ed Egli insegna una cosa, valida anche oggi: ogni tradizione religiosa è utile se agevola l’incontro con Gesù, ogni tradizione religiosa è utile se agevola l’incontro con Gesù. Potremmo dire che la storica decisione del primo Concilio, di cui beneficiamo anche noi, fu mossa da un principio, il principio dell’annuncio: nella Chiesa tutto va conformato alle esigenze dell’annuncio del Vangelo; non alle opinioni dei conservatori o dei progressisti, ma al fatto che Gesù raggiunga la vita della gente. Perciò ogni scelta, ogni uso, ogni struttura, ogni tradizione sono da valutare nella misura in cui favoriscono l’annuncio di Cristo. Quando si trovano decisioni nella Chiesa, per esempio divisioni ideologiche: “Io sono conservatore perché… io sono progressista perché…”. Ma dove c’è lo Spirito Santo? State attenti che il Vangelo non è un’idea, il Vangelo non è una ideologia: il Vangelo è un annuncio che tocca il cuore e ti fa cambiare il cuore, ma se tu ti rifugi in un’idea, in un’ideologia sia di destra sia di sinistra sia di centro, tu stai facendo del Vangelo un partito politico, una ideologia, un club di gente. Il Vangelo sempre ti dà questa libertà dello Spirito che agisce in te e ti porta avanti. E quanto è necessario oggi prendere in mano la libertà del Vangelo e lasciarci portare avanti dallo Spirito.

Così lo Spirito fa luce sul cammino della Chiesa, sempre. Egli non è infatti solo la luce dei cuori, è la luce che orienta la Chiesa: fa chiarezza, aiuta a distinguere, aiuta a discernere. Per questo occorre invocarlo spesso; facciamolo anche oggi, all’inizio della Quaresima. Perché, come Chiesa, possiamo avere tempi e spazi ben definiti, comunità, istituti e movimenti ben organizzati ma, senza lo Spirito, tutto resta senz’anima. L’organizzazione non basta: è lo Spirito che dà vita alla Chiesa. La Chiesa, se non lo prega e non lo invoca, si chiude in sé stessa, in dibattiti sterili ed estenuanti, in polarizzazioni logoranti, mentre la fiamma della missione si spegne. È molto triste vedere la Chiesa come se fosse un parlamento; no, la Chiesa è un’altra cosa. La Chiesa è la comunità di uomini e donne che credono e annunciano Gesù Cristo ma mossi dallo Spirito Santo, non dalle proprie ragioni. Sì, si usa la ragione ma viene lo Spirito a illuminare e a muoverla, Lo Spirito ci fa uscire, ci spinge ad annunciare la fede per confermarci nella fede, ci spinge ad andare in missione per ritrovare chi siamo. Perciò l’Apostolo Paolo raccomanda così: «Non spegnete lo Spirito» (1 Ts 5,19), non spegnete lo Spirito. Preghiamo spesso lo Spirito, invochiamolo, chiediamogli ogni giorno di accendere in noi la sua luce. Facciamolo prima di ogni incontro, per diventare apostoli di Gesù con le persone che troveremo. Non spegnere lo Spirito nelle comunità cristiane e anche dentro ognuno di noi.

Cari fratelli e sorelle, partiamo e ripartiamo, come Chiesa, dallo Spirito Santo. «È indubbiamente importante che nelle nostre programmazioni pastorali si parta dalle inchieste sociologiche, dalle analisi, dalla lista delle difficoltà, dall’elenco delle attese e delle lamentele. Tuttavia è assai più importante partire dalle esperienze dello Spirito: è questa la vera partenza. E occorre quindi cercarle, elencarle, studiarle, interpretarle. È un principio fondamentale che, nella vita spirituale, è chiamato primato della consolazione sulla desolazione. Prima c’è lo Spirito che consola, rianima, illumina, muove; poi verrà anche la desolazione, la sofferenza, il buio, ma il principio per regolarsi nel buio è la luce dello Spirito» (C.M. Martini, Evangelizzare nella consolazione dello Spirito, 25 settembre 1997). Questo è il principio per regolarsi nelle cose che non si capiscono, nelle confusioni, anche in tanti bui, è importante. Proviamo a chiederci se ci apriamo a questa luce, se le diamo spazio: io invoco lo Spirito? Ognuno si risponda dentro. Quanti di noi preghiamo lo Spirito? “No, padre, io prego la Madonna, prego i Santi, prego Gesù, ma delle volte, prego il Padre Nostro, prego il Padre” – “E lo Spirito? Tu non preghi lo Spirito, che è quello che ti fa muovere il cuore, che ti porta avanti, ti porta la consolazione, ti porta avanti la voglia di evangelizzare e di fare missione?”. Vi lascio questa domanda: Io prego lo Spirito Santo? Mi lascio orientare da Lui, che mi invita a non chiudermi ma a portare Gesù, a testimoniare il primato della consolazione di Dio sulla desolazione del mondo? La Madonna che ha capito questo bene ci faccia capire questo.

[00324-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, dans notre itinéraire de catéchèse sur la passion d’évangéliser, repartons aujourd’hui des paroles de Jésus qui demande aux siens d’aller faire des disciples et d’aller baptiser, en portant la joie de la présence de Dieu qui est proche de nous et qui agit en nous. En leur disant cela, tout comme à nous, Jésus communique aussi le Saint-Esprit qui permet de recevoir et d’accomplir la mission. Grâce à Lui, à la Pentecôte, les Apôtres changeront le monde. C’est par sa force, qui précède les missionnaires et prépare les cœurs, que l’annonce de l’Évangile se réalise. Dans les Actes des Apôtres, on découvre comment le Saint-Esprit est le protagoniste de l’annonce. Aux débuts de l’Église, s’agissant de la conduite à tenir envers les païens qui se convertissaient à la foi, les Apôtres ont tenu le “Concile de Jérusalem”, le premier de l’histoire, sous la mouvance de l’Esprit Saint qui nous enseigne, aujourd’hui encore, que toute tradition religieuse n’est utile que lorsqu’elle favorise la rencontre avec Jésus. La décision du premier concile était fondée sur le principe de l’annonce et tout, dans l’Église, doit se conformer à ce principe. Ainsi, l’Esprit éclaire et oriente le chemin de l’Église. C’est pourquoi il est nécessaire de l’invoquer souvent et, plus encore, en ce début de Carême. Sans l’Esprit, l’Église se replie sur elle-même et la flamme de la mission s’éteint. Comme Église, partons et repartons du Saint-Esprit.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i pellegrini provenienti da Parigi e dal Belgio. Fratelli e sorelle, in questo inizio della Quaresima, chiediamo allo Spirito Santo di ispirarci le vie e i mezzi per essere testimoni della consolazione di Dio e attori impegnati nella riconciliazione tra i nostri fratelli e sorelle per favorire la pace nella nostra società.

Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les pèlerins de Paris et de Belgique. Frères et sœurs, en ce début de Carême, demandons au Saint-Esprit de nous inspirer les voies et les moyens pour être des témoins de la consolation de Dieu et des acteurs dévoués de la réconciliation entre nos frères et sœurs, afin de favoriser paix dans notre société.

Que Dieu vous bénisse!

[00325-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on apostolic zeal, the burning desire to share the joy of the Gospel, we now turn to the role of the Holy Spirit, sent by Jesus on the day of Pentecost to inaugurate the mission of the Apostles to make disciples of all nations. In the early Church’s great missionary outreach, the Holy Spirit appears as the driving force, preparing hearts to receive the Gospel and confirming the Apostles in their witness to the risen Lord. The momentous decision of the Council of Jerusalem not to require converts to observe the Mosaic law was the fruit of prayerful discernment and communicated with the formula, “it has seemed good to the Holy Spirit and to us” (Acts 15:28). In every age, the Spirit illumines and guides the Church’s proclamation of the Gospel. Today, Ash Wednesday, invites us to invoke the light of the Spirit upon our individual lives as followers of Christ and on the Church’s mission of bringing the consolation of Jesus to the desolation of a world that thirsts for the justice, peace and reconciled unity which are the fruit of the Lord’s passover from death to life at Easter.

Santo Padre:

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Paesi Bassi, Filippine e Stati Uniti d’America. A tutti auguro che il cammino quaresimale, che oggi iniziamo, ci porti alla gioia della Pasqua con cuori purificati e rinnovati dalla grazia dello Spirito Santo. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace in Cristo nostro Redentore!

Speaker:

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims taking part in today’s Audience, especially the groups from the Netherlands, the Philippines and the United States of America. May the Lenten journey we begin today bring us to Easter with hearts purified and renewed by the grace of the Holy Spirit. Upon you and your families I invoke joy and peace in Christ our Redeemer.

[00326-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, unser Herr Jesus Christus sendet seine Jünger aus, damit sie zu allen Völkern gehen, und sie taufen im Namen des Vaters und des Sohnes und des Heiligen Geistes (vgl. Mt 28,19). Der Heilige Geist selbst bereitet der Verkündigung des Evangeliums den Weg und öffnet die Herzen. Er ist der Protagonist und die treibende Kraft aller Verkündigung. Er ermöglicht beim Apostelkonzil in Jerusalem, dem ersten Konzil der Kirchengeschichte, in der Streitfrage, wie mit den neu zum Glauben gekommenen Heiden umzugehen sei, eine Lösung. Die Entscheidung der Apostel folgt dem Prinzip, dass alles in der Kirche sich nach dem richten muss, was wirklich der Verkündigung des Evangeliums dient. Gerade am Beginn der Fastenzeit tut die Kirche gut daran, den Heiligen Geist um seinen Beistand anzurufen. Er erleuchtet ihren Weg, hilft ihr zu erkennen und zu unterscheiden und bewahrt sie vor Selbstverschlossenheit. Er ruft sie zu ihrer Mission der Glaubensverkündigung, damit die Menschen Jesus begegnen und ihn kennen und lieben lernen. Deshalb muss die Kirche stets vom Heiligen Geist ausgehen und sich von ihm leiten und beseelen lassen. Er schenke uns sein Licht und seinen Trost und lasse uns in der gemeinsamen Sendung alle Trennung überwinden.

Santo Padre:

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, oggi, Mercoledì delle Ceneri, iniziamo il nostro cammino quaresimale. Seguiamo insieme nostro Signore Gesù Cristo che ci invita alla carità, alla preghiera e al digiuno. Dio vi accompagni con la sua grazia!

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern deutscher Sprache, heute am Aschermittwoch beginnen wir unseren Weg der Fastenzeit. Folgen wir gemeinsam unserem Herrn Jesus Christus, der uns zu Almosen, Gebet und Fasten einlädt. Gott begleite euch mit seiner Gnade!

[00327-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En esta catequesis reflexionamos sobre el Espíritu Santo, que es el protagonista del anuncio. Como escuchamos en el Evangelio, Jesús resucitado nos envía a ir, a hacer discípulos y a bautizar. Con sus palabras, nos comunica el Espíritu Santo, que nos da la fuerza para acoger la misión y llevarla adelante.

El objetivo principal del anuncio es favorecer el encuentro de las personas con Cristo. Por eso, para que nuestra acción evangelizadora propicie siempre este encuentro, es necesario que todos —cada uno personalmente y como comunidad eclesial— nos pongamos a la escucha del Espíritu Santo, que es el protagonista.

La Iglesia invoca al Espíritu Santo para que la oriente, le ayude a discernir sus proyectos pastorales y la impulse a salir por el mundo transmitiendo con alegría el anuncio de la fe. Pero si la Iglesia no invoca al Espíritu, se va cerrando en sí misma, se crean divisiones, debates estériles y, como consecuencia, la misión se va apagando.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Hoy, miércoles de ceniza, comenzamos la cuaresma. En este tiempo de gracia, invoquemos con frecuencia al Espíritu Santo, para que nos ilumine y nos ayude a dar testimonio de la primacía de Dios en nuestra vida; Dios que nos ama y nos consuela, venciendo toda desolación. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

[00328-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Depois da Ressurreição, Jesus disse aos seus: «Ide e fazei discípulos de todos os povos, baptizando-os em nome do Pai, do Filho e do Espírito Santo». Fazer discípulos não significa doutrinar ou fazer prosélitos, mas, através do Batismo, mergulhar a vida de cada um na vida de Deus, que é Pai, Filho e Espírito Santo. Para conseguirem realizar esta missão, Jesus dá-lhes o Espírito Santo. Graças a Ele, vencem o medo que os mantinha trancados no Cenáculo; dali saem e conseguem mudar o mundo, dando a conhecer Jesus. É a força do Espírito que leva ao anúncio do Evangelho; Ele é o motor da evangelização. Lendo o livro dos Atos dos Apóstolos, reconhecemos que o protagonista do anúncio não é Pedro, Paulo, Estêvão ou Filipe, mas o Espírito Santo. É a Ele que os Apóstolos recorrem. A dada altura, reúnem-se em Jerusalém para reflectir se aqueles que não pertenciam ao povo judeu deviam ou não observar a Lei de Moisés. Apesar das sensibilidades e opiniões diversas, colocam-se à escuta do Espírito Santo e descobrem um princípio comum ainda hoje fundamental: qualquer tradição religiosa é útil, se facilita o encontro com Jesus. É o princípio do anúncio, ou seja, na Igreja tudo deve conformar-se ao anúncio do Evangelho, não a uma determinada linha dita mais conservadora ou mais progressista. E porque é o Espírito Santo quem ilumina o caminho da Igreja, deve ser invocado frequentemente, para que o ardor da missão não se apague, antes se intensifique na oração, e Jesus Cristo possa chegar à vida de todas as pessoas.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua portoghese, in particolare i pellegrini di Guimarães e i diversi gruppi di studenti e professori venuti da Barreiro, Bragança, Carcavelos, Coimbra e Pinhal Novo. Oggi comincia il tempo della Quaresima; mentre fissiamo il nostro sguardo su Cristo crocifisso, vi invito a pregare per quanti soffrono a causa delle catastrofi naturali o delle guerre. Aiutiamoli pure con la nostra carità. E così saremo motivo di consolazione e di gioia. Dio vi benedica!

Speaker:

Saúdo os fiéis de língua portuguesa, nomeadamente os peregrinos de Guimarães e os diversos grupos de alunos e professores vindos do Barreiro, Bragança, Carcavelos, Coimbra e Pinhal Novo. Hoje começa o tempo da Quaresma; enquanto fixamos o olhar em Cristo crucificado, convido-vos a rezar por todos aqueles que sofrem com as catástrofes naturais ou com as guerras. Ajudemo-los também com a nossa esmola. E assim seremos causa de consolação e alegria. Deus vos abençoe!

[00329-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ على العامِلِ الرَّئيسيّ في البِشارةِ وهو الرُّوحُ القدس، في إطارِ تعلِيمِهِ في موضوعِ حبِّ البِشارةِ بالإنجيل، وفي الغَيرَةِ الرَّسوليَّة. وقال: بَقِيَ الرُّسلُ منغلقينَ على أنفسِهم في العُلِيَّةِ بسببِ الخوفِ إلى أنْ نَزَلَ الرُّوحُ القدسُ عليهِم، وملأَهُم بنعمتِهِ، فانطلَقوا وغيَّروا العالم. البشارةُ بالإنجيلِ تتحقَّقُ فقط بقوَّةِ الرُّوحِ القدسِ الذي يَسبِقُ المرسلينَ ويُهَيِّئُ القلوب. إنَّهُ ”محرِّكُ البشارة“. هذا ما حدثَ تمامًا أمامَ مشكلةٍ عُرِضَت على الرُّسل: وهي مسألةُ الوثنيِّينَ الَّذين قَبِلوا الإيمان: هل يَلتَزِمونَ بشريعةِ موسى أم لا؟ اجتمعَ الرُّسلُ في مجمعِ أورشليم، وصلُّوا وقَبِلُوا نورَ الرُّوحِ القدس، الذي حلَّ على الوثنيِّينَ وعلى العبرانيِّينَ على السَّواء، حلَّ عليهِم ولم يُلزِمْهُم بشريعةِ موسى. فكانَ قرارُ الرُّسلِ بنورِ الرُّوحِ القدس: "لقد حَسُنَ لدى الرُّوحِ القدسِ ولدينا". وبهذا القرار نتعلَّمُ أمرًا يفيدُنا اليومَ أيضًا، وهو: كلُّ تقليدٍ دينيّ يكونُ مفيدًا إنْ كان يُسَهِّلُ اللقاءَ بيسوع. والمبدأُ هو مبدأُ البشارة. وليس الجدالَ بين محافظينَ وتقدّميِّين. لذلك يجبُ أنْ يتَّفِقَ كلُّ شيءٍ في الكنيسةِ معَ متطلّباتِ البشارة، ومعَ إمكانيَّةِ توصيلِ الناسِ إلى معرفةِ يسوع. وقال قداسَتُهُ: الرُّوحُ القدسُ هو النُّورُ الَّذي يُوَجِّهُ الكنيسة، ويَدفَعُنا لأن نُعلِنَ إيمانَنا ونُبَشِّرَ بيسوعَ المسيح. وهو الَّذي يُعَزِّي ويُنعِشُ فينا الحياةَ ويُنِيرُنا. لِنَبتَهِلْ إليه، وَلْنَطلُبْ منهُ أنْ يُضيءَ نورَهُ فينا، لكي نَحمِلَ يسوعَ للآخرين، ونَشهَدَ لأَوَّلِيَّةِ فرحِ اللهِ وتَعزِيَتِهِ في العالمِ كلِّهِ.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. All’inizio di questo tempo di Quaresima, vorrei augurare a tutti voi che esso sia un tempo di vera conversione e di rinnovamento interiore, approfondendo il senso delle letture delle Messe, meditando la via della croce, rinnovando il rapporto con la Parola di Dio, con la preghiera individuale e comunitaria. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أُحَيِّي المؤمِنينَ الناطِقينَ باللغَةِ العربِيَّة. معَ بدايةِ الزَّمنِ الأربعينيّ، أتمنَى لكم جميعًا أن يكونَ زمنَ توبةٍ حقيقيّ وتجدُّدٍ داخليّ، مِن خلالِ التَّعَمُّقِ في معنَى قِراءاتِ القداديس، والتَّأملِ في مراحلِ دربِ الصَّليب، وتجديدِ العَلاقةِ معَ كلمةِ الله، بالصَّلاةِ الفرديَّةِ والجماعيَّة. باركَكُم الرّبُّ جَميعًا وحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!

[00330-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Kontynuując cykl katechez na temat pasji ewangelizacyjnej mówiliśmy o posłaniu uczniów przez Jezusa. Idźcie - mówi Zmartwychwstały - nie po to, by indoktrynować czy stwarzać prozelitów, ale by dać każdemu możliwość poznania Jezusa; wzywa też do udzielania chrztu, czyli zanurzania naszego życia w Bogu. Misję Chrystusa możemy podjąć jedynie dzięki Duchowi Świętemu. To On poprzedza misjonarzy i przygotowuje serca: On jest „siłą sprawczą ewangelizacji”. Widać to, gdy dochodzi do przełomowej decyzji w dziejach Kościoła, która dotyczyła tego jak postępować z poganami, którzy przyjmowali wiarę, a nie należeli do narodu żydowskiego. Kwestia ta dzieliła uczniów. Nie szukają oni jednak kompromisu między tradycją a innowacją, ale dostosowują się do działania Ducha Świętego, który ich uprzedził, zstępując na pogan tak samo jak na nich. Razem, bez podziałów, choć mieli różne wrażliwości i poglądy słuchają Ducha. Wszystko w Kościele musi być zgodne z wymogami głoszenia Ewangelii; nie z opiniami konserwatystów czy postępowców, ale aby Jezus docierał do życia ludzi. Każdy wybór, struktura i tradycja mają być oceniane o tyle, o ile sprzyjają głoszeniu Chrystusa. W ten sposób Duch Święty rzuca światło na drogę Kościoła. Przywołujmy Go także dzisiaj, na początku Wielkiego Postu.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i Polacchi. All’inizio della Quaresima, vi incoraggio a prendervi cura in modo particolare dei missionari che con passione annunciano il Vangelo in tutto il mondo. Benedico l’iniziativa „Missionari per la Quaresima", attraverso la quale sostenete i missionari polacchi con la preghiera e il digiuno. Questa opera è rivolta anche a coloro che sono rimasti in Ucraina, devastata dalla guerra, portando sostegno e speranza agli abitanti di quel Paese martoriato. Preghiamo insieme per la pace! Vi benedico di cuore!

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie Polaków. Na początku Wielkiego Postu zachęcam was do objęcia szczególną troską misjonarzy, którzy z pasją głoszą Ewangelię na całym świecie. Błogosławię akcji „Misjonarz na Post”, dzięki której poprzez modlitwę i post wspieracie polskich misjonarzy. To dzieło obejmuje także tych, którzy pozostali na pogrążonej w wojnie Ukrainie i niosą wsparcie oraz nadzieję mieszkańcom tego umęczonego kraju. Módlmy się wspólnie o pokój! Z serca wam błogosławię.

[00331-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua croata

Santo Padre:

Saluto con gioia i pellegrini croati, in particolare i dirigenti e gli alunni del Ginnasio di Karlovac. Cari giovani, vi esorto ad aderire sempre più a Cristo, per vivere in pienezza la vostra esistenza. La Chiesa conta su di voi: siate sempre generosi, coraggiosi e pieni di speranza. Siete venuti alle tombe degli Apostoli proprio oggi che cominciamo un altro pellegrinaggio, cioè il cammino quaresimale di preparazione alla Pasqua del Signore. La Benedizione, che volentieri vi imparto, vi sostenga nella perseveranza. Siano lodati Gesù e Maria!

Speaker:

Radosno pozdravljam hrvatske hodočasnike, a osobito voditelje i učenike Gimnazije Karlovac. Dragi mladi, potičem vas da se približavate sve više Kristu, kako biste u punini živjeli svoj život. Crkva računa na vas: budite uvijek velikodušni, hrabri i puni nade. Došli ste na grobove Apostola upravo danas kada započinjemo još jedno hodočašće, to jest, korizmeni hod priprave za Uskrsnuće Gospodinovo. Neka vam blagoslov, koji rado podjeljujem, pomogne u ustrajnosti. Hvaljen Isus i Marija!

[00332-AA.01] [Testo originale: Croato]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto gli alunni delle scuole di Legnano e Cislago, come pure quelli di Comiso e Bagnara Calabra. Saluto i bambini dell’Asilo nido di Ferentino e i cittadini dello Sri Lanka che vivono a Napoli.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi inizia la Quaresima, tempo privilegiato di conversione e di penitenza per il nostro spirito. Vorrei chiedere a tutti voi di intensificare durante questo periodo la preghiera, la meditazione della parola di Dio e il servizio ai fratelli.

A tutti la mia benedizione.

[00333-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

Cari fratelli e sorelle,

dopodomani, 24 febbraio, si compirà un anno dall’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra assurda e crudele. Un triste anniversario! Il bilancio di morti, feriti, profughi e sfollati, distruzioni, danni economici e sociali parla da sé. Potrà il Signore perdonare tanti crimini e tanta violenza? Egli è il Dio della pace. Restiamo vicini al martoriato popolo ucraino, che continua a soffrire. E chiediamoci: è stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra? Faccio appello a quanti hanno autorità sulle nazioni, perché si impegnino concretamente per la fine del conflitto, per raggiungere il cessate-il-fuoco e avviare negoziati di pace. Quella costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria!

[00335-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0151-XX.02]