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Udienza alla Delegazione di Monaci Buddisti dalla Cambogia, 19.01.2023


Saluto del Santo Padre

Traduzione in lingua inglese

Questa mattina il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza la Delegazione di Monaci Buddisti dalla Cambogia e ha rivolto loro le parole di saluto che riportiamo di seguito:

Saluto del Santo Padre

Eminenza,
cari fratelli, buongiorno!

Porgo un caloroso benvenuto alla vostra Delegazione, cari amici Buddisti, nonché ai rappresentanti della società civile cambogiana. Sono grato per questa visita, che mira a consolidare la vostra amicizia duratura come leader religiosi impegnati a migliorare la cooperazione interreligiosa, un elemento importante della società, che permette alle persone di vivere pacificamente come fratelli e sorelle, riconciliati tra loro e con l’ambiente in cui vivono.

In un momento nel quale la famiglia umana e il nostro pianeta si trovano di fronte a gravi minacce, avete scelto opportunamente la “Conversione Ecologica” come tema del vostro incontro. Questo è un segno positivo della crescente sensibilità e preoccupazione per il benessere della Terra, la nostra casa comune, e per gli importanti contributi che, ispirati dalle credenze religiose e dalle tradizioni spirituali, potete offrire al vostro nobile Paese nel suo percorso di guarigione sociale e ricostruzione economica, dopo le crisi socio-politiche degli ultimi decenni.

La povertà e la mancanza di rispetto per la dignità degli emarginati causano molta sofferenza e scoraggiamento nel nostro tempo; perciò vanno contrastate con processi concertati che promuovano la consapevolezza della radicale fragilità dei nostri contesti ambientali. È urgente cercare, attraverso il dialogo a tutti i livelli, soluzioni integrate basate sul rispetto della fondamentale interdipendenza tra la famiglia umana e la natura. Per questo motivo, seguendo il percorso tracciato dai miei predecessori, ho continuato a sollecitare la cura per la nostra casa comune, una cura che è anche «vocazione al rispetto: rispetto del creato, rispetto del prossimo, rispetto di sé stessi e rispetto nei confronti del Creatore» (Discorso ai partecipanti all’incontro “Fede e scienza: verso COP26”, 4 ottobre 2021). Questo però non può avvenire senza un cambiamento del cuore, della visione e delle abitudini.

La conversione ecologica avviene quando si riconoscono le radici umane dell’attuale crisi ambientale; quando il vero pentimento porta a rallentare o ad arrestare tendenze, ideologie e pratiche lesive e irrispettose del creato e quando le persone si impegnano a promuovere modelli di sviluppo che curino le ferite inferte dall’avidità, dall’eccessiva ricerca di profitti finanziari, dalla mancanza di solidarietà con i vicini e dal mancato rispetto dell’ambiente. La conversione ecologica mira a «trasformare in sofferenza personale quello che accade al mondo, e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare» (Enc. Laudato si’, 19). Ci chiama «a cambiare marcia, a modificare le cattive abitudini per poter sognare, per creare e agire insieme nella realizzazione di un futuro giusto ed equo» (Prefazione a Laudato si’ Reader, 13).

Il dialogo svela la profonda ricchezza che le nostre rispettive tradizioni religiose offrono a sostegno degli sforzi per coltivare la responsabilità ecologica. Seguendo i principi che il Buddha ha lasciato in eredità ai suoi discepoli (Pratimoksa), tra cui la pratica chiamata “metta”, che consiste nel non danneggiare gli esseri viventi (cfr Metta Sutta sn 1.8), e vivendo uno stile di vita semplice, i Buddisti possono acquisire un atteggiamento compassionevole verso tutti gli esseri, compresa la terra, il loro habitat. Da parte loro, i cristiani adempiono la propria responsabilità ecologica quando, come custodi fidati, proteggono il creato, l’opera che Dio ha affidato all’uomo perché la coltivasse e la custodisse (cfr Gen 2,15; Laudato si’, 95; 217).

Vi ringrazio nuovamente per la vostra visita, molto apprezzata, e auspico che il soggiorno a Roma sia piacevole e arricchente. Sono anche certo che l’incontro con gli officiali del Dicastero per il Dialogo Interreligioso offrirà l’opportunità di esplorare ulteriori modi per promuovere la conversione ecologica attraverso le iniziative intraprese dal dialogo Buddista-Cristiano sia in Cambogia sia nell’intera regione.

Su di voi e su tutti gli abitanti del vostro nobile Paese invoco abbondanti benedizioni del Cielo.

[00094-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

Your Eminence,
Dear brothers, good morning!

I offer a warm welcome to your delegation, dear Buddhist friends, as well as to the representatives of civil society from Cambodia. I am grateful for this visit, which seeks to consolidate your enduring friendship as religious leaders working to enhance interreligious cooperation, an important element of society which enables people to live peacefully as brothers and sisters, reconciled among themselves and to the environment in which they live.

At a time when our human family and our planet are facing grave threats, you have chosen “Ecological Conversion” as a fitting theme for your gathering. This is a positive sign of the growing sensitivity and concern for the wellbeing of the earth, our common home, and for the important contributions that, inspired by your religious beliefs and spiritual traditions, you can offer to your noble country on its path to social healing and economic reconstruction following the socio-political crises of recent decades.

Poverty and lack of respect for the dignity of the marginalized cause much suffering and disillusionment in our times; they must be fought with comprehensive strategies that promote awareness of the fundamental fragility of our environments. There is an urgent need, through dialogue at all levels, to seek integrated solutions anchored in respect for the fundamental interdependence of the human family and nature. For this reason, following the path traced out by my predecessors, I have continued to urge care for our common home, a care which is also a “call to respect: respect for creation, respect for our neighbour, respect for ourselves and for the Creator” (Address to the Participants in the Meeting “Faith and Science: Towards COP26”, 4 October 2021). This however cannot take place without a change of heart, vision and practices.

Ecological conversion happens when the human roots of the present environmental crisis are named; when true repentance leads to the slowing or halting of trends, ideologies and practices that are hurtful and disrespectful to the earth and when people commit to promoting models of developments that heal wounds inflicted by greed, excessive search for financial profits, lack of solidarity with neighbours and disrespect for the environment. Ecological conversion aims at turning “what is happening to the world into our own personal suffering and thus to discover what each of us can do about it” (Laudato Si’, 19). It calls us “to change gears, to change bad habits in order to be able to dream, co-create, and act together to realize just and equitable futures” (Preface to Laudato Si’ Reader, 13).

Dialogue unveils the profound richness that our respective religious traditions offer in sustaining efforts to cultivate ecological responsibility. In following the tenets that the Buddha left as a legacy to his disciples (Pratimoksa), including the practices of metta, which involves not harming living things (cf. Metta Sutta sn 1.8), and living a simple lifestyle, Buddhists can achieve a compassionate protection for all beings, including the earth, their habitat. For their part, Christians fulfill their ecological responsibility when, as trustworthy stewards, they protect Creation, the work God has entrusted to them “to till and to keep” (Gen 2:15; cf. Laudato Si’, 95; 217).

I thank you once again for your visit, which is greatly appreciated, and I trust that your stay in Rome will be both pleasant and enriching. I am also certain that your meeting with the officials of the Dicastery for Interreligious Dialogue will provide an opportunity to explore further ways to promote ecological conversion through the initiatives undertaken by Buddhist-Christian dialogue both in Cambodia and in the whole region.

Upon you and upon all in your noble country I invoke an abundance of blessings from on high.

[00094-EN.02] [Original text: Italian]

[B0049-XX.02]