Discorso del Santo Padre
Traduzione in lingua inglese
Curriculum vitae dei nuovi Ambasciatori
Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza gli Ambasciatori di Moldova, Kyrgyzstan, Namibia, Lesotho, Lussemburgo, Ciad e Guinea Bissau presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai nuovi Ambasciatori nonché i cenni biografici essenziali di ciascuno:
Discorso del Santo Padre
Eccellenze!
Sono lieto di accogliervi per la presentazione delle Lettere con le quali venite accreditati come Ambasciatori Straordinari e Plenipotenziari dei vostri Paesi presso la Santa Sede: Moldova, Kyrgyzstan, Namibia, Lesotho, Lussemburgo, Ciad e Guinea-Bissau. Vi chiedo di trasmettere i miei sentimenti di stima ai vostri rispettivi Capi di Stato, insieme all’assicurazione delle mie preghiere affinché Dio Onnipotente benedica abbondantemente loro e i vostri connazionali con pace e prosperità.
Quando ho incontrato i vostri colleghi, poco più di un anno fa, per la stessa cerimonia, il mondo era ancora nella morsa della pandemia, ma segni di speranza stavano emergendo all’orizzonte mentre venivano somministrati i primi vaccini. All’epoca, molti credevano che il loro arrivo annunciasse una rapida fine della pandemia. Mentre da allora sono stati fatti grandi progressi, un anno dopo vediamo come il COVID-19 stia ancora causando dolore e sofferenza, per non parlare della perdita di vite umane. È importante che la comunità internazionale intensifichi gli sforzi di cooperazione affinché tutte le persone abbiano un accesso rapido ai vaccini. Non è una questione di convenienza o di cortesia, ma di giustizia.
La realtà della pandemia in corso ci ricorda ancora una volta che siamo «una comunità globale dove i problemi di una persona sono i problemi di tutti» (Lett. enc. Fratelli tutti, 32). Nonostante i progressi medici e tecnologici nel corso degli anni, qualcosa di microscopico - un oggetto apparentemente insignificante – ha cambiato per sempre il nostro mondo, che ce ne rendiamo conto o no. Come ho avuto modo di osservare all’inizio della pandemia, è urgente imparare da questa esperienza e aprire gli occhi per vedere ciò che è più importante: gli uni con gli altri (cfr Momento straordinario di preghiera, 27 marzo 2020). In particolare, è mia sincera speranza che attraverso questa esperienza la comunità internazionale arrivi a una maggiore consapevolezza del fatto che siamo una sola famiglia umana; ognuno di noi è responsabile dei propri fratelli e sorelle, nessuno escluso. Questa è una verità che dovrebbe spingerci ad affrontare non solo l’attuale crisi sanitaria, ma tutti i problemi che affliggono l’umanità e la nostra casa comune – povertà, emigrazione, terrorismo, cambiamento climatico, per citarne alcuni – in maniera solidale e non isolata.
Mentre la pandemia ha tirato fuori il meglio dell’umanità in termini di atti individuali e collettivi di generosità, servizio e sacrificio, molto di più deve essere fatto a livello istituzionale e intergovernativo per promuovere una “cultura dell’incontro” al servizio del bene comune della nostra famiglia umana. A questo proposito, la Santa Sede apprezza l’importante ruolo che voi svolgete, come dimostra la sua stessa presenza diplomatica e il suo coinvolgimento nella comunità internazionale. Il vostro lavoro, cari Ambasciatori, è spesso fatto in silenzio e senza riconoscimento pubblico. Eppure voi capite già ciò che il mondo ha bisogno di imparare dalla pandemia: la necessità di coltivare le relazioni e facilitare la comprensione reciproca con persone di diverse culture e provenienze, al fine di lavorare insieme per costruire un mondo più giusto. Il principale strumento a vostra disposizione per svolgere questo compito è il dialogo. In contrasto con qualsiasi concezione peggiorativa di questa potente forma di comunicazione, i diplomatici si rendono conto della «forza paziente e mite del dialogo» (Incontro con le Autorità, la società civile e il Corpo diplomatico, Nicosia – Cipro, 2 dicembre 2021).
Cari Ambasciatori, all’inizio della vostra nuova missione, formulo i miei migliori auguri e vi assicuro che gli uffici della Santa Sede sono pronti a impegnarsi con voi in un dialogo fruttuoso per affrontare questioni di interesse comune, specialmente quelle che riguardano l’umanità e la nostra casa comune. Su di voi, sulle vostre famiglie, sui vostri collaboratori diplomatici e sul vostro personale, invoco cordialmente abbondanti benedizioni divine. Grazie!
[01803-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Traduzione in lingua inglese
Your Excellencies,
I am pleased to receive you for the presentation of the Letters accrediting you as Ambassadors Extraordinary and Plenipotentiary of your countries to the Holy See: Moldova, Kyrgyzstan, Namibia, Lesotho, Luxembourg, Chad and Guinea-Bissau. I kindly ask you to convey my sentiments of esteem to your respective Heads of State, together with the assurance of my prayers that Almighty God will abundantly bless them and your fellow citizens with peace and prosperity.
When I gathered with your colleagues a little more than a year ago for the same ceremony, the world was still in the firm grip of the pandemic, yet signs of hope were emerging on the horizon as the initial vaccines were about to be administered. At the time, many believed that their arrival heralded a quick end to the pandemic. While great progress has been made since then, we see a year later how COVID-19 is still causing pain and suffering, not to mention the loss of life. It is important that the international community intensify its efforts of cooperation so that all people will have ready access to vaccines. This is not a matter of convenience or courtesy, but of justice.
The reality of the ongoing pandemic is yet another reminder that we are “a global community where one person’s problems are the problems of all” (Enc. Lett. Fratelli tutti, 32). Despite all of our medical and technological advances through the years, something microscopic – a seemingly insignificant object - has forever changed our world whether we fully realize it yet or not. As I had occasion to remark at the beginning of the pandemic, there is an urgent need to learn from this experience and open our eyes in order to see what is most important: one another (cf. Extraordinary Moment of Prayer, 27 March 2020). In particular, it is my sincere hope that through this experience the international community will come to a greater realization of the fact that we are one human family; each of us is responsible for our brothers and sisters, none excluded. This is a truth that should compel us to confront not only the current health crisis but all the problems plaguing humanity and our common home - poverty, migration, terrorism, climate change, to name a few – in a solidary way and not in isolation.
While the pandemic has brought out the best of humanity in terms of individual and collective acts of generosity, service and sacrifice, much more needs to be done on an institutional and intergovernmental level in furthering a ‘culture of encounter’ in service of the common good of our human family. In this regard, the Holy See values the important role that you play, as evidenced by its own diplomatic presence and involvement in the international community. Your work, dear Ambassadors, is often done in silence and without public recognition. Yet you already understand what the world needs to learn from the pandemic: the need to cultivate relationships and facilitate mutual understanding with people of diverse cultures and backgrounds in order to work together for building a more just world. The main instrument at your disposal for carrying out this task is dialogue. In contrast to any pejorative conceptions of this powerful form of communication, diplomats realize the “patient and unassuming power of dialogue” (Meeting with Authorities, Civil Society and the Diplomatic Corps, Nicosia – Cyprus, 2 December 2021).
Dear Ambassadors, as you now begin your new mission, I offer you my prayerful good wishes and I assure you that the offices of the Holy See are ready to engage with you in a fruitful dialogue in order to address matters of common concern, especially those affecting humanity and our common home. Upon you, your families, your diplomatic collaborators and staff, I cordially invoke abundant divine blessings. Thank you!
[01803-EN.01] [Original text: Italian]
Curriculum vitae dei nuovi Ambasciatori
S.E. il Sig. Elhadji Hamid Mamadi Kedella Younous Hamid
Ambasciatore della Repubblica del Ciad presso la Santa Sede
È nato nel 1958 a Moussoro.
È sposato ed ha quattro figli.
È laureato in Diritto presso l’Università del Ciad. Ha conseguito gli studi presso l’ENA in Ciad e presso l’Institut International d’Administration Publique a Parigi.
Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Vice Prefetto del Kanem; Prefetto del Kanem; Prefetto del Borkou-Ennedi-Tibesti (BET); Console Generale à Gidda (Arabia Saudita); Direttore Commerciale della Compagnia Nazionale Air-Chad; Ministro della Sanità Pubblica; Prefetto del Logone Orientale (Doba); Governatore della Regione di Wadi-Fira (Biltine); Governatore della Regione del Chari-Baguirmi; Consigliere tecnico alla Presidenza, incaricato della Funzione Pubblica e del Lavoro; Governatore della Regione del Ouaddai (Abéché); Ministro della Comunicazione, Portavoce del Governo; Ministro dell’Amministrazione del Territorio; Consigliere tecnico alla Presidenza, incaricato dell’Amministrazione territoriale e degli Chefferies tradizionali;
Consigliere tecnico alla Presidenza, incaricato della Comunicazione; Governatore della Regione del Lac (Bol); Governatore della Provincia dell’Ennedi-Ouest (Fada); Governatore della Provincia di Dar-Sila (Goz-Beida).
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S.E. il Sig. Carlos Edmilson Marques Vieira
Ambasciatore di Guinea-Bissau presso la Santa Sede
È nato il 15 luglio 1960.
Ha ottenuto un DEUG in Diritto presso l’Université de Bretagne Occidentale, Francia (1988). Ha conseguito un Diplôme d’études supérieures, (1995), e un Diplôme supérieur de recherches, (1996), in Relazioni Internazionali e ha ottenuto un Dottorato in Relazioni Internazionali Contemporanee, (1997), presso l’Institut de langues étrangères et des relations internationales (ILERI), Parigi e un Diplôme d’études supérieures spécialisées (DESS) in Droit et Pratique des Affaires Internationales presso l’Università di Nizza Sophia-Antipolis (1997).
Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Consigliere e Vice Delegato Permanente presso la Delegazione Permanente di Guinea Bissau dell’UNESCO (1990 – 1993); Direttore d’agenzia presso l’IFA International (Société française de négoce international) IFA e Console Onorario in Angola (1993 – 1997); Ministro-Consigliere, Delegato Permanente presso l’UNESCO in Francia (1997 – 2010); Officier de Liaison dell’UNESCO presso la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Africa e l’Unione Africana, Bureau de Liaison dell’UNESCO in Etiopia (2010 – 2012); Incaricato d’Affari presso l’Ambasciata in Portogallo (2012 – 2013); Ambasciatore in Etiopia e Rappresentante Permanente presso l’Unione Africana e la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Africa (2017 – 2021).
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S.E. il Sig. Erlan Abdyldaev
Ambasciatore della Repubblica del Kyrgyzstan presso la Santa Sede
È nato a Alma-Ata, il 21 luglio 1966.
È sposato ed ha due figli.
Si è laureato in Relazioni Internazionali presso l’Istituto Statale di Relazioni Internazionali di Mosca (1989).
Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Assistente Addetto del Dipartimento per i Paesi Socialisti dell’Asia del Ministero degli Affari Esteri dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (USSR) (1989); Addetto e Terzo Segretario, Ambasciata dell’USSR nella Repubblica Popolare di Cina (1989 – 1994); Esperto nella Divisione Internazionale dell’Amministrazione del Presidente della Repubblica del Kyrgyzstan (1994 – 1997); Vice Direttore della Prima Divisione Politica del MAE (1997 – 1998); Vice Ministro, Primo Vice Ministro degli Affari Esteri (1998 -2001); Ambasciatore nella Repubblica Popolare di Cina e Ambasciatore non-residente in Mongolia, Singapore e Tailandia (2001 – 2005); Esperto dell’Istituto di Politica Pubblica, Kyrgyzstan (dal 2005); Direttore dell’Institute for War and Peace Reporting in Kyrgyzstan (2007 – 2012); Ministro degli Affari Esteri della Repubblica (2012 – 2018); Ambasciatore in Germania (dal 2020), Danimarca, Svezia, Norvegia, Polonia.
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S.E. la Sig.ra Senate Barbara Masupha
Ambasciatore del Regno del Lesotho presso la Santa Sede
È nata il 9 marzo 1977.
È nubile.
Si è laureata in Criminal Justice (University of Zululand, South Africa) nel 1997 e ha ottenuto il Bachelor of Arts Honours (University of Natal, South Africa) nel 1998. Ha conseguito un Master in Pianificazione Urbana e Regionale (Housing) (University of Natal, South Africa) nel 2000 e un Master in Politica Internazionale e Gestione di Crisi (Università di Roma) nel 2010.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Information Assistant presso il Centro Informativo delle Nazioni Unite a Maseru (2000); Senior Researcher presso l’Università di Natal (2000 – 2002); Principal Planner presso il Dipartimento di Affari di Governo Locale e Affari Tradizionali (2002);
Vice Direttore Housing Policy and Research a Johannesburg (2002 – 2005); Vice Direttore Consumer Education, Subsidy Administration, Housing, Waiting List and Allocations (2005 – 2007); Consigliere presso la Missione Permanente in Italia (2007 – 2010); Incaricato d’Affari a.i. presso la Missione Permanente in Italia e presso le Nazioni Unite (2011 – 2013); Research, Policy Development & International Relations Consultant (2014 – 2020).
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S.E. il Sig. Jean Claude Kugener
Ambasciatore del Granducato del Lussemburgo presso la Santa Sede
È nato il 3 luglio 1973.
È sposato.
Ha conseguito un D.E.U.G. in Scienze Economiche e Gestione presso l’Université de Droit Nancy II in Francia. Successivamente, ha ottenuto un Diploma Diplom-Kaufmann e European Master’s in Management presso l’Ecole Européenne des Affaires.
Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Consigliere nel Global Human Resources Solutions Department di PricewaterhouseCoopers a Londra (aprile – giugno 1999); Incaricato di Missione per il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite presso la Missione Permanente a Ginevra (luglio 1999); Assistente nella Divisione dell’Audit Interno, Segreteria Generale della Banque Européenne d’Investissement, Lussemburgo (giugno – ottobre 2000); Institutional Client Services Officer presso la Fidelity Investments S.A., Lussemburgo (ottobre – dicembre 2000); Ministero degli Affari Esteri: Responsabile Medio-Oriente/Golfo Direzione Affari politici (dicembre 2000 – settembre 2002), Assistente del Capo di Protocollo del Governo (settembre 2002 – gennaio 2003); Responsabile per l’America latina e Caraibi, Direzione degli Affari politici (gennaio 2003 – settembre 2005); Vice Capo Missione, Ambasciata in Germania (2005 – 2010); Vice Capo Missione, Console, Ambasciata nella Federazione Russa (2010 – 2014); Vice Capo Missione, Vice Rappresentante presso l’OMI, Ambasciata nel Regno Unito (2014 – 2018); Ambasciatore in India e Nepal (2018 – 2021) e Sri Lanka (2020 – 2021); Direttore degli Affari Consolari e delle Relazioni Culturali Internazionali nel Lussemburgo (2021).
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S.E. il Sig. Alexandru Codreanu
Ambasciatore della Repubblica di Moldova presso la Santa Sede
È nato il 1° settembre 1965.
È sposato ed ha un figlio.
È laureato in Scienze Biologiche (Università Statale della Moldova) (1989) e in Relazioni Internazionali (Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi, Bucarest) (1994)
Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Secondo Segretario della Direzione delle Organizzazioni Europee (1994-1995); Consigliere del Ministro degli Affari Esteri (1995-1997); Rappresentante Permanente Aggiunto della Repubblica di Moldova presso il Consiglio d’Europa (1997-2000); Capo della Divisione del Consiglio d’Europa e Affari umanitari (2001-2002); Ufficiale Politico (2002-2003) e Vice Capo Missione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) in Tadjikistan (2003-2004); Capo di Divisione nella Direzione Generale per l’Europa e l’America del Nord (2004-2005); Vice Direttore (2005-2006) e Direttore della Divisione di Cooperazione Multilaterale, OSCE e Sicurezza Internazionale (2007); Consigliere (2007-2009) e Incaricato d’Affari a.i in Ungheria (2009-2010); Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario in Ungheria (2010-2014); Direttore della Direzione Generale per la Cooperazione bilaterale, presso il MAE (2014-2018); Capo della Diplomazia Pubblica, della Comunicazione Strategica e dell’Ufficio Stampa del MAE (2019-2020); Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario nella Repubblica Ceca (2020).
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S.E. il Sig. Martin Andjaba
Ambasciatore della Repubblica di Namibia presso la Santa Sede
È nato il 17 dicembre 1957, è sposato ed ha 5 figli.
Ha conseguito un Diploma in Management e Sviluppo (UN Institute for Namibia – UNIN) nel 1980; un Diploma in Diplomazia e Relazioni Internazionali (United Nations Institute for Training and Research – UNITAR) e un Certificato Professionale in Diplomazia (Foreign Service Academy of Nigeria) nel 1989. Nel 1990 ha seguito un Diplomatic Training Course presso l’Università di Namibia.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Membro della People’s Liberation Army of Namibia, ramo militare della SWAPO Namibia (dal 1977); General Service Officer presso l’UN Institute for Namibia – UNIN (1981 – 1984); Senior Coordinator, Dipartimento delle Relazioni Internazionali della SWAPO, Angola (1984 – 1989); Segretario del Gruppo Africano di Ambasciatori in Angola (1986 – 1989); Capo di Protocollo, Namibia (1990-1996); Ambasciatore e Rappresentante Permanente presso l’ONU, New York (1996 -2006); Presidente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (1999; 2000); Capo del Dipartimento – Affari Multilaterali, MAE (2006 -2010); Ambasciatore negli USA, accreditato anche presso Bahamas, Canada, Costa Rica, Messico e Panama (2010 – 2018); Membro del Parlamento, Namibia (2018 – 2020); Ministro nella Presidenza, Namibia (2018 - 2020); Ministro di Educazione, Arte e Cultura, Namibia (2019 – 2020).
[01804-IT.01]
[B0857-XX.02]