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L’Udienza Generale, 03.02.2021


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi delle catechesi e saluti nelle diverse lingue

Appello del Santo Padre

 

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.15 nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla preghiera, ha incentrato la sua meditazione sul tema “Pregare nella liturgia” (Lettura: Eb 12,22-24).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli. Quindi ha rivolto un appello per la celebrazione della Prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 dicembre scorso.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Si è più volte registrata, nella storia della Chiesa, la tentazione di praticare un cristianesimo intimistico, che non riconosce ai riti liturgici pubblici la loro importanza spirituale. Spesso questa tendenza rivendicava la presunta maggiore purezza di una religiosità che non dipendesse dalle cerimonie esteriori, ritenute un peso inutile o dannoso. Al centro delle critiche finiva non una particolare forma rituale, o un determinato modo di celebrare, ma la liturgia stessa, la forma liturgica di pregare.

In effetti, si possono trovare nella Chiesa certe forme di spiritualità che non hanno saputo integrare adeguatamente il momento liturgico. Molti fedeli, pur partecipando assiduamente ai riti, specialmente alla Messa domenicale, hanno attinto alimento per la loro fede e la loro vita spirituale piuttosto da altre fonti, di tipo devozionale.

Negli ultimi decenni, molto si è camminato. La Costituzione Sacrosanctum Concilium del Concilio Vaticano II rappresenta lo snodo di questo lungo tragitto. Essa ribadisce in maniera completa e organica l’importanza della divina liturgia per la vita dei cristiani, i quali trovano in essa quella mediazione oggettiva richiesta dal fatto che Gesù Cristo non è un’idea o un sentimento, ma una Persona vivente, e il suo Mistero un evento storico. La preghiera dei cristiani passa attraverso mediazioni concrete: la Sacra Scrittura, i Sacramenti, i riti liturgici, la comunità. Nella vita cristiana non si prescinde dalla sfera corporea e materiale, perché in Gesù Cristo essa è diventata via di salvezza. Potremmo dire che dobbiamo pregare anche con il corpo: il corpo entra nella preghiera.

Dunque, non esiste spiritualità cristiana che non sia radicata nella celebrazione dei santi misteri. Il Catechismo scrive: «La missione di Cristo e dello Spirito Santo che, nella Liturgia sacramentale della Chiesa, annunzia, attualizza e comunica il Mistero della salvezza, prosegue nel cuore che prega» (n. 2655). La liturgia, in sé stessa, non è solo preghiera spontanea, ma qualcosa di più e di più originario: è atto che fonda l’esperienza cristiana tutta intera e, perciò, anche la preghiera è evento, è accadimento, è presenza, è incontro. È un incontro con Cristo. Cristo si rende presente nello Spirito Santo attraverso i segni sacramentali: da qui deriva per noi cristiani la necessità di partecipare ai divini misteri. Un cristianesimo senza liturgia, io oserei dire che forse è un cristianesimo senza Cristo. Senza il Cristo totale. Perfino nel rito più spoglio, come quello che alcuni cristiani hanno celebrato e celebrano nei luoghi di prigionia, o nel nascondimento di una casa durante i tempi di persecuzione, Cristo si rende realmente presente e si dona ai suoi fedeli.

La liturgia, proprio per la sua dimensione oggettiva, chiede di essere celebrata con fervore, perché la grazia effusa nel rito non vada dispersa ma raggiunga il vissuto di ciascuno. Il Catechismo spiega molto bene e dice così: «La preghiera interiorizza e assimila la Liturgia durante e dopo la sua celebrazione» (ibid.). Molte preghiere cristiane non provengono dalla liturgia, ma tutte, se sono cristiane, presuppongono la liturgia, cioè la mediazione sacramentale di Gesù Cristo. Ogni volta che celebriamo un Battesimo, o consacriamo il pane e il vino nell’Eucaristia, o ungiamo con l’Olio santo il corpo di un malato, Cristo è qui! È Lui che agisce ed è presente come quando risanava le membra deboli di un infermo, o consegnava nell’Ultima Cena il suo testamento per la salvezza del mondo.

La preghiera del cristiano fa propria la presenza sacramentale di Gesù. Ciò che è esterno a noi diventa parte di noi: la liturgia lo esprime perfino con il gesto così naturale del mangiare. La Messa non può essere solo “ascoltata”: è anche un’espressione non giusta, “io vado ad ascoltare Messa”. La Messa non può essere solo ascoltata, come se noi fossimo solo spettatori di qualcosa che scivola via senza coinvolgerci. La Messa è sempre celebrata, e non solo dal sacerdote che la presiede, ma da tutti i cristiani che la vivono. E il centro è Cristo! Tutti noi, nella diversità dei doni e dei ministeri, tutti ci uniamo alla sua azione, perché è Lui, Cristo, il Protagonista della liturgia.

Quando i primi cristiani iniziarono a vivere il loro culto, lo fecero attualizzando i gesti e le parole di Gesù, con la luce e la forza dello Spirito Santo, affinché la loro vita, raggiunta da quella grazia, diventasse sacrificio spirituale offerto a Dio. Questo approccio fu una vera “rivoluzione”. Scrive San Paolo nella Lettera ai Romani: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale» (12,1). La vita è chiamata a diventare culto a Dio, ma questo non può avvenire senza la preghiera, specialmente la preghiera liturgica. Questo pensiero ci aiuti tutti quando si va a Messa: vado a pregare in comunità, vado a pregare con Cristo che è presente. Quando andiamo alla celebrazione di un Battesimo, per esempio, è Cristo lì, presente, che battezza. “Ma, Padre, questa è un’idea, un modo di dire”: no, non è un modo di dire. Cristo è presente e nella liturgia tu preghi con Cristo che è accanto a te.

[00140-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi delle catechesi e saluti nelle diverse lingue

Speaker :

Frères et sœurs, dans l’histoire de l’Eglise, il y a eu plusieurs fois la tentation de pratiquer un christianisme intimiste qui ne reconnaît pas aux rites liturgiques leur importance spirituelle. La Constitution Sacrosanctum Concilium du Concile Vatican II représente le nœud d’un long chemin parcouru. Elle réaffirme de façon complète et organique l’importance de la divine liturgie pour la vie des chrétiens, car Jésus-Christ n’est pas une idée ou un sentiment, mais une personne vivante, et son Mystère un évènement historique. La prière des chrétiens passe par des médiations concrètes : les Saintes Ecritures, les Sacrements, les rites liturgiques. Il n’y a donc pas de spiritualité chrétienne qui n’est pas enracinée dans la célébration des saints mystères. La liturgie est un acte qui fonde l’expérience chrétienne tout entière. C’est un évènement, une présence, une rencontre. Le Christ se rend présent dans l’Esprit par les signes sacramentaux. Un christianisme sans liturgie est un christianisme sans le Christ. Le Christ est présent dans la célébration du Baptême, dans la consécration du pain et du vin dans l’Eucharistie, dans l’onction des malades. La Messe est toujours célébrée non seulement par le prêtre qui la préside, mais aussi par tous les chrétiens qui la vivent. Le centre est le Christ. La vie est appelée à devenir un culte à Dieu, mais cela ne peut se faire sans la prière, spécialement la prière liturgique.

Santo Padre :

Sono lieto di salutare le persone di lingua francese! «La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia» (Evangelii gaudium 24). Chiediamo la grazia di fare un incontro personale e autentico con Cristo vivente nella celebrazione liturgica, perché le nostre vite diventino sacrificio spirituale offerto a Dio.

A tutti, la mia benedizione!

Speaker :

Je suis heureux de saluer les personnes de langue française ! « L’Église évangélise et s’évangélise elle-même par la beauté de la liturgie » (Evangelii gaudium n. 24). Demandons la grâce de faire une rencontre personnelle et authentique avec le Christ vivant dans la célébration liturgique, afin que nos vies deviennent un sacrifice spirituel offert à Dieu.

A tous, ma bénédiction !

[00141-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters, in our continuing catechesis on prayer, we now turn to the sacred liturgy, the Church’s public prayer. The Second Vatican Council stressed the importance of the liturgy, together with personal prayer, for the spiritual life of Christians. Indeed, all Christian spirituality is grounded in the celebration of the sacred mysteries, in which Jesus Christ, in the power of the Holy Spirit, becomes present in the midst of his people through the mediation of the sacramental signs of bread and wine, water and oil. Just as, in the Incarnation, the Son of God took flesh and dwelt among us, so too he now becomes present in all his saving power, through the liturgical celebration of word and sacrament. Our personal prayer is meant to interiorize and draw enrichment from the spiritual treasures of the Church’s liturgical prayer. Because the liturgy is the source and summit of our Christian prayer, all of us are called to take an active part in this great act of worship, by offering our own lives in union with Christ as a holy and pleasing sacrifice to the Father.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua inglese. Invito tutti, soprattutto in questo tempo di pandemia, a riscoprire la bellezza della liturgia per nutrire la nostra preghiera personale e accrescere l’adesione delle nostre comunità al Signore. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace di Cristo. Dio vi benedica!

Speaker:

I cordially greet the English-speaking faithful and I invite everyone, especially in this time of pandemic, to rediscover the beauty of the liturgy and its ability to enrich our personal prayer and the growth of our communities in union with the Lord. Upon you and your families I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you!

[00142-EN.02] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, schon immer gab und gibt es in der Geschichte die Versuchung eines rein innerlichen Glaubens, welcher der angeblichen Äußerlichkeit eines Ritus, einer Liturgie, ablehnend gegenübersteht. Demgegenüber betont das Zweite Vatikanische Konzil die Bedeutung der göttlichen Liturgie für das Leben der Christen als objektive Vermittlung des Heils. Das Heilsereignis in Jesus Christus ist eben nicht nur eine Idee oder ein Gefühl, sondern ein lebendiges, konkretes, objektives, historisches Ereignis. Entsprechend kann auch das christliche Beten nicht nur ein rein geistiges, innerliches, subjektives Geschehen sein. Es braucht die Materialität, Konkretheit und Objektivität der Heiligen Schrift, der Sakramente, der liturgischen Riten. Wir Christen haben keine Angst vor dem Leiblichen und Materiellen, weil dieses in Jesus Christus zum Weg des Heils geworden ist. In der Liturgie und insbesondere in der Feier der Sakramente ereignet sich durch das Wirken des Heiligen Geistes die Vergegenwärtigung Christi und die wirkliche Begegnung mit ihm. Das, was die Kirche als Ganze in der Liturgie feiert, möchte dann von jedem einzelnen Christen in den ganz persönlichen Alltag hinein übertragen werden, damit auch das Leben des Einzelnen zu einem geistigen Opfer, zur Hingabe, zum Gottesdienst wird.

Santo Padre:

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, lasciamoci trasformare dal Signore attraverso la partecipazione alla Liturgia. Con i doni del pane e del vino, lo Spirito Santo trasformi anche noi, affinché diventiamo un solo corpo e un solo spirito in Cristo e cosi un dono gradito a Dio.

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern deutscher Sprache, lassen wir uns durch die Mitfeier der Liturgie vom Herrn verwandeln. Mit den Gaben von Brot und Wein wandle der Heilige Geist auch uns, damit wir ein Leib und ein Geist werden in Christus und so zu einer Gabe, die Gott wohlgefällt.

[00143-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy consideramos el nexo entre la oración y la liturgia. El Catecismo de la Iglesia católica nos explica que «la oración interioriza y asimila la liturgia durante y después de la misma». Incluso cuando la oración se vive “en lo secreto”, también ésta es oración de la Iglesia, que eleva a Dios su plegaria.

Como se sabe, a lo largo de la historia de la Iglesia ha estado presente la tentación de practicar un cristianismo intimista, es decir, una religiosidad que no reconocía a la liturgia, a los ritos públicos, su importancia espiritual, hasta considerarla inútil y dañina. Esto llevó a que muchos fieles, participando incluso a la Misa dominical, le hayan quitado importancia, y hayan buscado alimento para su fe y su vida espiritual en fuentes devocionales y no en la liturgia.

Sin embargo, esto está cambiando. La Constitución sobre la Liturgia del Vaticano II subrayó la importancia en la vida de los cristianos de la divina liturgia, que es acción de Cristo, que significa y realiza principalmente su misterio pascual. Por ello, no existe espiritualidad cristiana que no tenga como fuente la celebración de los divinos misterios, porque la liturgia no es una “oración espontánea”, sino acción de la Iglesia, encuentro con Cristo mismo, que se hace presente con la fuerza del Espíritu Santo, a través de los signos sacramentales, para comunicarnos su gracia. Un cristianismo sin liturgia es, por lo tanto, un cristianismo sin Cristo.

Saludo cordialmente a los fieles de lengua española. Pidamos al Señor que avive en nosotros la necesidad de participar en los divinos misterios, donde Cristo está presente, y que a través de la oración, especialmente de la oración litúrgica, toda nuestra vida sea un culto agradable a Dios. Que el Señor los bendiga.

[00144-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Muitas vezes, na história da Igreja, houve a tentação de praticar um cristianismo intimista, uma espiritualidade desvinculada dos ritos litúrgicos. Para superar isto, muito foi feito nas últimas décadas. Em particular, a Constituição Sacrossanctum Concilium reforça a importância da liturgia na vida do cristão, destacando que Jesus Cristo não é uma ideia ou um sentimento, mas uma Pessoa viva, e o seu Mistério um evento histórico. A oração dos cristãos se realiza através de mediações concretas: a Sagrada Escritura, os Sacramentos, os ritos litúrgicos. Assim, não existe espiritualidade cristã que não esteja enraizada na celebração dos santos mistérios. A liturgia é ação que fundamenta toda a vivência cristã e, consequentemente, também a oração. Cristo se faz presente pela ação do Espírito Santo através dos sinais sacramentais; por isso, um cristianismo sem liturgia é um cristianismo sem Cristo. Sempre que celebramos um sacramento Cristo se faz presente, como quando curava os doentes ou entregava-nos, na Última Ceia, o seu Corpo e Sangue para a salvação do mundo. Na liturgia aquilo que é externo a nós se torna parte de nós, e isto é expresso inclusive com o gesto tão natural do comer. Por isso a Missa não pode ser somente “ouvida”, como se fôssemos espectadores, mas é sempre celebrada; e, não somente pelo sacerdote que preside, mas por todos os cristãos que a vivem. A vida é chamada a tornar-se culto a Deus, mas isto não acontecerá sem a oração, especialmente a oração litúrgica.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese. Auguro che ogni vostra comunità sperimenti una crescita nella vita cristiana, tramite una piena, consapevole e attiva partecipazione alle celebrazioni liturgiche. Vi benedico di cuore!

Speaker:

Saúdo cordialmente os fiéis de língua portuguesa. Desejo que cada uma das vossas comunidades experimente um crescimento na vida cristã, através de uma plena, consciente e ativa participação nas celebrações litúrgicas. Lhes abençoo de coração!

[00145-PO.02] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تأمّلَ قداسةُ البابا اليَومَ في موضوعِ الصّلاةِ في الليتورجيّا. قالَ قداستُه: يؤكدُ الدستورُ في الليتورجيّا المقدّسة، من وثائقِ المجمعِ الفاتيكاني الثاني، على أهميةِ الليتورجيّا الإلهيّة في حياةِ المسيحيّين، الذين يجدونَ فيها الوساطةَ الموضوعيّة وحقيقةَ أنّ يسوعَ المسيح ليس فكرةً أو شعورًا، بل هو شخصٌ حيٌّ وسرُّهُ حدثٌ تاريخي. في صلاةِ المسيحيّين وساطاتٌ كثيرة، هي الكتابُ المقدس والأسرارُ المقدسة والطقوسُ الليتورجيّة. ولا توجدُ روحانيّةٌ مسيحيّة غيرُ متأصلةٍ في الاحتفالِ بالأسرارِ المقدسة. وقالَ قداستُه: الليتورجيّا ليست فقط صلاةً عفويّة، بل هي حضورُ المسيحِ نفسِه من خلالِ علاماتِ الأسرارِ المقدسة. ومن هنا تنجمُ لنا نحن المسيحيّينَ ضرورةُ المشاركةِ في الأسرارِ الإلهيّة. في كلِّ مرةٍ نحتفلُ فيها بالمعموديّة، أو نكرّسُ الخبزَ والخمرَ في الإفخارستيّا، أو نمسحُ جسّدَ المريضِ بالزيتِ المقدس، يكونُ المسيحُ حاضرًا. فصلاةُ المسيحيّ تجعلُ حضورَ يسوعَ حيًّا فينا. المسيحُ هو المركز! وجميعُنا، بتنوعِ المواهبِ والخدمات، نتحدُ في عملِه الخلاصيّ. وأضافَ قداستُه: عندما بدأَ المسيحيّونَ الأوائلُ يقومونَ بعبادتِهم وكانوا يصلّون، فعلُوا ذلك من خلالِ مراجعةِ أعمالِ وكلماتِ يسوع، بنورِ وقوّةِ الرّوحِ القدس، حتى تصبحَ حياتُهُم ذبيحةً روحيّةً تُقدَّمُ لله.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. La nostra vita è chiamata a diventare culto a Dio, ma questo non può avvenire senza la preghiera, specialmente la preghiera liturgica. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أحيّي المؤمنينَ الناطقينَ باللغةِ العربية. حياتُنا مدعوةٌ أن تصبحَ عبادةً لله، لكن هذا لا يمكنُ أن يتمَّ بدونِ الصّلاة، وخاصةً الصّلاةُ الليتورجيّة. ليباركْكُم الرّبُّ جميعًا ولْيَحمِكُم دائمًا من كلِّ شر!

[00146-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry! Wielokrotnie w dziejach Kościoła, wśród wiernych pojawiała się pokusa praktykowania tak zwanego “chrześcijaństwa przeżyć wewnętrznych”, które nie uznaje duchowego znaczenia publicznych obrzędów liturgicznych.

W tym kontekście należy pamiętać, że liturgia jest nie tylko modlitwą spontaniczną, ale jest czymś więcej: jest przeżyciem, obecnością, spotkaniem oraz przypomnieniem, że Jezus Chrystus nie jest ideą, czy uczuciem, ale żywą Osobą, a Jego Tajemnica - wydarzeniem historycznym.

Chrystus uobecnia się w Duchu Świętym poprzez znaki sakramentalne. Chrześcijaństwo bez liturgii jest chrześcijaństwem bez Chrystusa. Chrystus staje się prawdziwie obecny i daje siebie swoim wiernym nawet w najbardziej ogołoconym obrzędzie, takim jak ten, który niektórzy chrześcijanie sprawowali i nadal odprawiają w miejscach uwięzienia lub w zaciszu domowym w czasach prześladowań. Nie istnieje zatem duchowość chrześcijańska, która nie byłaby zakorzeniona w celebracji świętych misteriów.

Chrystus jest Centrum i Protagonistą liturgii, a My wszyscy, w różnorodności darów i posług, włączamy się w Jego działanie.

Życie jest powołane do tego, by stawać się ofiarą dla Boga, ale nie może się to dziać bez modlitwy, zwłaszcza modlitwy liturgicznej.

Santo Padre:

Saluto cordialmente tutti i Polacchi.

La liturgia della Chiesa è fonte della pietà e nutrimento della preghiera personale.

Anche dalla comune preghiera liturgica, quando siamo radunati attorno a Cristo, inizia la realizzazione del comandamento dell’amore verso Dio e verso il prossimo, perché pregando gli uni per gli altri ci aiutiamo reciprocamente e portiamo i pesi gli uni degli altri.

Vi benedico di cuore.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie wszystkich Polaków.

Liturgia Kościoła jest źródłem pobożności i pokarmem dla modlitwy osobistej.

Także od wspólnej modlitwy liturgicznej, kiedy jesteśmy zgromadzeni wokół Chrystusa, zaczyna się realizacja przykazania miłości Boga i bliźniego, gdyż modląc się jedni za drugich, pomagamy sobie wzajemnie oraz nosimy brzemiona jedni drugich.

Z serca Wam błogosławię.

[00147-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di lingua italiana. Vi incoraggio a nutrirvi spesso della parola di Dio, specialmente nella liturgia, applicandola ad ogni circostanza della vostra vita quotidiana.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Ieri abbiamo celebrato la festa della Presentazione del Signore al tempio per le mani della Vergine Maria: Ella presentò a Dio Gesù. Nutriamo la viva speranza che Lei, la Regina del cielo, presenti a Dio anche ciascuno di noi e le nostre necessità. Non stancatevi di mettere la vostra vita nelle mani misericordiose di Dio Padre.

[00148-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

Testo in lingua italiana

Traduzione in lingua francese

Traduzione in lingua inglese

Traduzione in lingua tedesca

Traduzione in lingua spagnola

Traduzione in lingua portoghese

Traduzione in lingua polacca

 Traduzione in lingua araba

 

Testo in lingua italiana

Domani si celebrerà la Prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, come stabilito da una recente Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tale iniziativa tiene conto anche dell’incontro del 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi, quando il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb e io abbiamo firmato il Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune. Sono molto lieto che le Nazioni del mondo intero si uniscano in questa celebrazione, volta a promuovere il dialogo interreligioso e interculturale. Perciò domani pomeriggio parteciperò a un incontro virtuale con il Grande Imam di Al-Azhar, con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Signor António Guterres, e con altre personalità. La citata Risoluzione delle Nazioni Unite  riconosce «il contributo che il dialogo tra tutti i gruppi religiosi può apportare per migliorare la consapevolezza e la comprensione dei valori comuni condivisi da tutta l’umanità». Sia questa oggi la nostra preghiera e il nostro impegno ogni giorno dell’anno.

[00150-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua francese

               Demain sera célébrée la Première Journée Internationale de la Fraternité Humaine, comme l’a établi une récente Résolution de l’Assemblée Générale des Nations Unies. Cette initiative tient compte aussi de la rencontre du 4 février 2019 à Abu Dhabi, lorsque moi-même et le Grand Imam d’Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, avons signé le Document sur la fraternité humaine pour la paix mondiale et la coexistence commune. Je suis très heureux que les Nations du monde entier s’unissent dans cette célébration, visant à promouvoir le dialogue interreligieux et interculturel. C’est pourquoi demain après-midi je participerai à une rencontre virtuelle avec le Grand Imam d’Al-Azhar, avec le Secrétaire Général des Nations Unies, Monsieur António Guterres, et avec d’autres personnalités. La Résolution susmentionnée des Nations Unies reconnaît « la contribution que le dialogue entre tous les groupes religieux peut apporter pour améliorer la conscience et la compréhension des valeurs communes partagées par toute l’humanité ». Ce soit aujourd’hui notre prière et notre engagement chaque jour de l’année.

[00150-FR.02] [Texte original: Italien]

Traduzione in lingua inglese

            Tomorrow marks the First International Day of Human Fraternity, established by a recent Resolution of the United Nations General Assembly. This initiative also takes note of the meeting on 4 February 2019 in Abu Dhabi, when the Grand Imam of Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib and I signed the Document on Human Fraternity for World Peace and Living Together. I am very pleased that the nations of the entire world are joining in this celebration, aimed at promoting interreligious and intercultural dialogue. Tomorrow afternoon, I will take part in a virtual meeting with the Grand Imam of Al-Azhar, with the United Nations Secretary-General, Mr António Guterres, and other leaders. The United Nations Resolution recognizes “the contribution that dialogue among all religious groups can make towards an improved awareness and understanding of the common values shared by all humankind”. May this be our prayer today and our commitment every day of the year.

[00150-EN.02] [Original text: Italian]

Traduzione in lingua tedesca

            Morgen wird zum ersten Mal der Internationale Tag der Geschwisterlichkeit aller Menschen begangen, der durch eine kürzlich verabschiedete Resolution der Generalversammlung der Vereinten Nationen eingeführt wurde. Diese Initiative nimmt Kenntnis auch von der Begegnung am 4. Februar 2019 in Abu Dhabi, bei der ich gemeinsam mit dem Großimam von Al-Azhar, Ahmad al-Tayyib, das Dokument über die Brüderlichkeit aller Menschen für ein friedliches Zusammenleben in der Welt unterzeichnet habe. Ich freue mich sehr, dass die Nationen der ganzen Welt diesen Tag zur Förderung des interreligiösen und interkulturellen Dialogs begehen. Deshalb werde ich morgen Nachmittag an einem virtuellen Treffen mit dem Großimam von Al-Azhar, mit dem Generalsekretär der Vereinten Nationen, António Guterres, und anderen Persönlichkeiten teilnehmen. Die erwähnte Resolution der Vereinten Nationen spricht dem Beitrag, » den der Dialog zwischen allen Religionsgruppen zu einem besseren Bewusstsein und Verständnis der von allen Menschen geteilten gemeinsamen Werte leisten kann«, ihre Anerkennung aus. In diesem Anliegen wollen wir heute beten und uns das Jahr über täglich dafür einsetzen.

[00150-DE.02] [Originalsprache: Italienisch]

Traduzione in lingua spagnola

         Mañana se celebrará la Primera Jornada Internacional de la Fraternidad Humana, que estableció recientemente una Resolución de la Asamblea General de las Naciones Unidas. Esta iniciativa también tiene en cuenta el encuentro del 4 de febrero de 2019 en Abu Dhabi, cuando el Gran Imán de Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, y yo firmamos el Documento sobre la Fraternidad humana para la paz mundial y la convivencia común. Me complace mucho que las naciones de todo el mundo se unan a esta celebración, destinada a promover el diálogo interreligioso e intercultural. Por ello, mañana por la tarde participaré en un encuentro virtual con el Gran Imán de Al-Azhar, con el Secretario General de las Naciones Unidas, Sr. António Guterres, y con otras personalidades. La citada Resolución de las Naciones Unidas reconoce «la contribución que el diálogo entre todos los grupos religiosos puede aportar para que se conozcan y se comprendan mejor los valores comunes compartidos por toda la humanidad». Que esta sea  nuestra  oración hoy y nuestro compromiso durante todos los días del año.

[00150-ES.02] [Texto original: Italiano]

Traduzione in lingua portoghese

            Celebra-se amanhã o primeiro Dia Internacional da Fraternidade Humana, como estabelecido numa recente Resolução da Assembleia Geral das Nações Unidas. Esta iniciativa teve em conta também o encontro de 4 de fevereiro de 2019, em Abu Dhabi, quando o Grande Imã de Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, e eu, assinamos o Documento sobre a Fraternidade Humana em prol da paz mundial e da convivência comum. Muito me alegra ver as nações do mundo inteiro unidas nesta celebração, que visa promover o diálogo inter-religioso e intercultural. Por isso, amanhã de tarde, tomarei parte num encontro virtual com o Grande Imã de Al-Azhar, o Secretário-Geral das Nações Unidas, António Guterres, e outras personalidades. A referida Resolução das Nações Unidas reconhece «a contribuição que o diálogo entre todos os grupos religiosos pode prestar para melhorar a consciência e a compreensão dos valores comuns partilhados por toda a humanidade». Seja esta a nossa oração de hoje e o nosso compromisso de todos os dias do ano.

[00150-PO.02] [Texto original: Italiano]

Traduzione in língua polacca

…..

[00150-PL.01] [Original text: Italian]

Traduzione in lingua araba

نداء قداسة البابا فرنسيس

في المقابلة العامّة

يوم الأربعاء 3 شباط /فبراير 2021

سيُحتفل غدًا باليوم العالمي الأوّل للأخُوّة الإنسانيّة، كما تمَّ تحديد ذلك في قرار صدر مؤخرًا عن الجمعيّة العامة للأمم المتحدة. وتأخذ هذه المبادرة بعين الاعتبار أيضًا لقاء 4 شباط/فبراير 2019 في أبو ظبي، عندما وقّعنا، أنا وفضيلة الإمام الأكبر الدكتور أحمد الطيب، شيخ الأزهر الشريف، وثيقة الأخُوّة الإنسانيّة من أجل السلام العالمي والعيش المشترك. يسعدني أنّ تشارك دول العالم كلّه في هذا الاحتفال الذي يهدف إلى تعزيز الحوار بين الأديان والثقافات. لذلك سأشارك بعد ظهر الغد في لقاء افتراضي مع الإمام الأكبر شيخ الأزهر ومع الأمين العام للأمم المتحدة السيد أنطونيو غوتيريش وشخصيّات أخرى. يعترف قرار الأمم المتحدة المذكور "بالمساهمة التي يمكن أن يقدمها الحوار بين جميع الجماعات الدينيّة لتحسين الوعي والفهم للقيّم العامة المشتركة بين البشريّة جمعاء". من أجل هذا نصلي اليوم، وليكن موضوع التزامنا كلّ يوم من أيام السنة.

[00150-AR.01] [Original text: Italian]

[B0071-XX.02]