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L’Udienza Generale, 25.11.2020


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.15 nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla preghiera, ha incentrato la sua meditazione sul tema “La preghiera della Chiesa nascente” (Lettura: At 4,23-24.29.31).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

I primi passi della Chiesa nel mondo sono stati scanditi dalla preghiera. Gli scritti apostolici e la grande narrazione degli Atti degli Apostoli ci restituiscono l’immagine di una Chiesa in cammino, una Chiesa operosa, che però trova nelle riunioni di preghiera la base e l’impulso per l’azione missionaria. L’immagine della primitiva Comunità di Gerusalemme è punto di riferimento per ogni altra esperienza cristiana. Scrive Luca nel Libro degli Atti: «Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere» (2,42). La comunità persevera nella preghiera.

Troviamo qui quattro caratteristiche essenziali della vita ecclesiale: l’ascolto dell’insegnamento degli apostoli, primo; secondo, la custodia della comunione reciproca; terzo, la frazione del pane e, quarto, la preghiera. Esse ci ricordano che l’esistenza della Chiesa ha senso se resta saldamente unita a Cristo, cioè nella comunità, nella sua Parola, nell’Eucaristia e nella preghiera. È il modo di unirci, noi, a Cristo. La predicazione e la catechesi testimoniano le parole e i gesti del Maestro; la ricerca costante della comunione fraterna preserva da egoismi e particolarismi; la frazione del pane realizza il sacramento della presenza di Gesù in mezzo a noi: Lui non sarà mai assente, nell’Eucaristia è proprio Lui. Lui vive e cammina con noi. E infine la preghiera, che è lo spazio del dialogo con il Padre, mediante Cristo nello Spirito Santo.

Tutto ciò che nella Chiesa cresce fuori da queste “coordinate”, è privo di fondamenta. Per discernere una situazione dobbiamo chiederci come, in questa situazione, ci sono queste quattro coordinate: la predicazione, la ricerca costante della comunione fraterna  - la carità -, la frazione del pane – cioè la vita eucaristica – e la preghiera. Qualsiasi situazione dev’essere valutata alla luce di queste quattro coordinate. Quello che non entra in queste coordinate è privo di ecclesialità, non è ecclesiale. È Dio che fa la Chiesa, non il clamore delle opere. La Chiesa non è un mercato; la Chiesa non è un gruppo di imprenditori che vanno avanti con questa impresa nuova. La Chiesa è opera dello Spirito Santo, che Gesù ci ha inviato per radunarci. La Chiesa è proprio il lavoro dello Spirito nella comunità cristiana, nella vita comunitaria, nell’Eucaristia, nella preghiera, sempre. E tutto quello che cresce fuori da queste coordinate è privo di fondamento, è come una casa costruita sulla sabbia (cfr Mt 7,24-27). È Dio che fa la Chiesa, non il clamore delle opere. È la parola di Gesù che riempie di senso i nostri sforzi. È nell’umiltà che si costruisce il futuro del mondo.

A volte, sento una grande tristezza quando vedo qualche comunità che, con buona volontà, sbaglia la strada perché pensa di fare la Chiesa in raduni, come se fosse un partito politico: la maggioranza, la minoranza, cosa pensa questo, quello, l’altro… “Questo è come un Sinodo, una strada sinodale che noi dobbiamo fare”. Io mi domando: dov’è lo Spirito Santo, lì? Dov’è la preghiera? Dov’è l’amore comunitario? Dov’è l’Eucaristia? Senza queste quattro coordinate, la Chiesa diventa una società umana, un partito politico – maggioranza, minoranza –, i cambiamenti si fanno come se fosse una ditta, per maggioranza o minoranza… Ma non c’è lo Spirito Santo. E la presenza dello Spirito Santo è proprio garantita da queste quattro coordinate. Per valutare una situazione, se è ecclesiale o non è ecclesiale, domandiamoci se ci sono queste quattro coordinate: la vita comunitaria, la preghiera, l’Eucaristia…[la predicazione], come si sviluppa la vita in queste quattro coordinate. Se manca questo, manca lo Spirito, e se manca lo Spirito noi saremo una bella associazione umanitaria, di beneficienza, bene, bene, anche un partito, diciamo così, ecclesiale, ma non c’è la Chiesa. E per questo la Chiesa non può crescere per queste cose: cresce non per proselitismo, come qualsiasi ditta, cresce per attrazione. E chi muove l’attrazione? Lo Spirito Santo. Non dimentichiamo mai questa parola di Benedetto XVI: “La Chiesa non cresce per proselitismo, cresce per attrazione”. Se manca lo Spirito Santo, che è quello che attrae a Gesù, lì non c’è la Chiesa. C’è un bel club di amici, bene, con buone intenzioni, ma non c’è la Chiesa, non c’è sinodalità.

Leggendo gli Atti degli Apostoli scopriamo allora come il potente motore dell’evangelizzazione siano le riunioni di preghiera, dove chi partecipa sperimenta dal vivo la presenza di Gesù ed è toccato dallo Spirito. I membri della prima comunità – ma questo vale sempre, anche per noi oggi – percepiscono che la storia dell’incontro con Gesù non si è fermata al momento dell’Ascensione, ma continua nella loro vita. Raccontando ciò che ha detto e fatto il Signore – l’ascolto della Parola –, pregando per entrare in comunione con Lui, tutto diventa vivo. La preghiera infonde luce e calore: il dono dello Spirito fa nascere in loro il fervore.

A questo proposito, il Catechismo ha un’espressione molto densa. Dice così: «Lo Spirito Santo […] ricorda Cristo alla sua Chiesa orante, la conduce anche alla Verità tutta intera e suscita nuove formulazioni, le quali esprimeranno l’insondabile Mistero di Cristo, che opera nella vita, nei sacramenti e nella missione della sua Chiesa» (n. 2625). Ecco l’opera dello Spirito nella Chiesa: ricordare Gesù. Gesù stesso lo ha detto: Lui vi insegnerà e vi ricorderà. La missione è ricordare Gesù, ma non come un esercizio mnemonico. I cristiani, camminando sui sentieri della missione, ricordano Gesù mentre lo rendono nuovamente presente; e da Lui, dal suo Spirito, ricevono la “spinta” per andare, per annunciare, per servire. Nella preghiera il cristiano si immerge nel mistero di Dio, che ama ogni uomo, quel Dio che desidera che il Vangelo sia predicato a tutti. Dio è Dio per tutti, e in Gesù ogni muro di separazione è definitivamente crollato: come dice san Paolo, Lui è la nostra pace, cioè «colui che di due ha fatto una cosa sola» (Ef 2,14). Gesù ha fatto l’unità.

Così la vita della Chiesa primitiva è ritmata da un continuo susseguirsi di celebrazioni, convocazioni, tempi di preghiera sia comunitaria sia personale. Ed è lo Spirito che concede forza ai predicatori che si mettono in viaggio, e che per amore di Gesù solcano mari, affrontano pericoli, si sottomettono a umiliazioni.

Dio dona amore, Dio chiede amore. È questa la radice mistica di tutta la vita credente. I primi cristiani in preghiera, ma anche noi che veniamo parecchi secoli dopo, viviamo tutti la medesima esperienza. Lo Spirito anima ogni cosa. E ogni cristiano che non ha paura di dedicare tempo alla preghiera può fare proprie le parole dell’apostolo Paolo: «Questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,20). La preghiera ti fa conscio di questo. Solo nel silenzio dell’adorazione si sperimenta tutta la verità di queste parole. Dobbiamo riprendere il senso dell’adorazione. Adorare, adorare Dio, adorare Gesù, adorare lo Spirito. Il Padre, il Figlio e lo Spirito: adorare. In silenzio. La preghiera dell’adorazione è la preghiera che ci fa riconoscere Dio come inizio e fine di tutta la storia. E questa preghiera è il fuoco vivo dello Spirito che dà forza alla testimonianza e alla missione. Grazie.

[01421-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la prière a été à la base du dynamisme missionnaire de la première communauté de Jérusalem qui est le point de référence de toute autre expérience chrétienne. La prière est, dans l’Esprit Saint, le lieu du dialogue avec le Père par la médiation du Christ. Les membres de la première communauté chrétienne – mais cela vaut pour aujourd’hui – perçoivent que l’histoire de la rencontre avec Jésus ne finit pas au moment de l’Ascension mais se poursuit dans leur vie et dans la vie de l’Eglise. L’Esprit Saint rappelle le Christ à son Eglise en prière, non pas comme un simple souvenir, mais en le rendant présent et agissant, la poussant à annoncer et à servir. Par la prière, le chrétien est immergé dans le mystère de Dieu qui aime tous les hommes et veut que l’Evangile soit annoncé à chacun, et c’est le feu de l’Esprit qui donne force au témoignage et à la mission. Par la prière, le chrétien vit, selon la parole de saint Paul, dans la foi au Fils de Dieu qui l’a aimé et qui s’est livré pour lui.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese. Domenica prossima la Chiesa entrerà nel tempo di Avvento. Accompagnati dalla Madre di Gesù nel cammino verso il Natale, in questi tempi difficili per molti, sforziamoci di riscoprire la grande speranza e la gioia che ci dona la venuta del Figlio di Dio nel mondo. Il Signore vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les personnes francophones. L’Eglise entrera dimanche dans le temps de l’Avent. Accompagnés de la Mère de Jésus sur le chemin vers Noël, en ces temps difficiles pour beaucoup, sachons retrouver la grande espérance et la joie que nous donne la venue du Fils de Dieu dans le monde. Que le Seigneur vous bénisse!

[01422-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters, in our continuing catechesis on prayer, we now reflect on how constant prayer was the driving force of the missionary activity of the first Christians. Saint Luke tells us that they “devoted themselves to the apostles’ teaching and fellowship, to the breaking of bread and the prayers” (Acts 2:42). Today too the Church’s life is centred on prayer, which unites us to Christ, and inspires our witness to the Gospel and our charitable service to those in need. In prayer, we experience the life of the risen Jesus who, in the power of the Spirit, continues to be present to our world, especially in the Church’s teaching and sacraments, and our efforts to advance his kingdom of reconciliation, justice and peace. The Catechism teaches that the Holy Spirit “keeps the memory of Christ alive in his Church” (n. 2625), and grants courage and conviction to all those missionaries, who, in our day too, face arduous journeys, dangers and persecution for the sake of the Gospel. Like the early Christians, may we learn, through the cultivation of personal and communal prayer, to be ever more closely united to the Triune God of love, and to bring that same love to the world around us.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua inglese. Mentre ci prepariamo a intraprendere il nostro cammino dell’Avvento, possa la luce di Cristo illuminare i nostri sentieri e dissipare le tenebre dei nostri cuori. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Speaker:

I cordially greet the English-speaking faithful. As we prepare to embark upon our Advent journey, may the light of Christ illumine our paths and dispel all darkness from our hearts. Upon you and your families I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you!

[01423-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, das gemeinschaftliche Gebet gibt den Takt für die ersten Schritte der jungen Kirche vor. Die Apostelgeschichte berichtet, dass die ersten Christen in Jerusalem an der Lehre der Apostel, an der Gemeinschaft, am Brechen des Brotes und an den Gebeten festhielten. Die beständige Suche nach Gemeinschaft schützt vor Egoismus. Der Herr wird in den Sakramenten gegenwärtig und das Gebet gibt Raum für den Dialog mit dem Vater durch den Sohn im Heiligen Geist. Diese Eigenschaften erinnern daran, dass die Existenz der Kirche ihren Sinn und ihre Sendung allein aus ihrer Verwurzelung in Christus zieht. Durch das Gebet und den Dienst der Sakramente in der Kirche kann der Heilige Geist in den Herzen der Christen wirken und sie tiefer in das Geheimnis Christi hineinführen. In der Haltung der Anbetung Gottes erkennen wir, dass Gott Liebe schenkt und um Liebe bittet. Es ist nämlich der Heilige Geist, der den Herzen die göttliche Liebe eingießt, das missionarische Wirken der Kirche allzeit beseelt und in ihr den Glauben an den Sohn Gottes wachhält, der uns zuerst geliebt hat und sich für uns hingegeben hat (vgl. Gal 2,20). Die Gemeinde wird angeregt, hinauszugehen, zu verkünden und zu dienen.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua tedesca. Le letture e le preghiere dell’ultima settimana dell’anno liturgico richiamano la nostra attenzione al ritorno di Gesù alla fine dei tempi; ed Egli viene già ora nei piccoli e nei bisognosi per prepararci, in pienezza, al grande incontro con Lui. Lo Spirito Santo ci accompagni su questo cammino!

Speaker:

Herzlich grüße ich die Gläubigen deutscher Sprache. Die Lesungen und Gebete in dieser letzten Woche des Kirchenjahres weisen uns darauf hin, dass Jesus am Ende der Zeiten wiederkommt; und er kommt schon jetzt in den Kleinen und Bedürftigen, um uns einzustimmen auf die große Begegnung mit ihm in der Fülle. Der Heilige Geist begleite uns auf dem Weg dorthin!

[01424-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En esta catequesis reflexionamos sobre la oración en las primeras comunidades cristianas. Encontramos en el libro de los Hechos de los Apóstoles y en otros escritos apostólicos cuatro características esenciales de la vida de la Iglesia: la escucha de la predicación de los apóstoles, la comunión recíproca, la fracción del pan y la oración.

Estas cuatro “coordenadas” nos recuerdan que la existencia de la Iglesia tiene sentido si permanece unida a Cristo. Todo lo que crece fuera de esto carece de fundamento, es como una casa que se construye sobre arena. Los primeros cristianos experimentaron que la oración es el espacio del diálogo con el Padre, mediante Cristo en el Espíritu Santo y descubrieron que el encuentro con Jesús no era algo histórico, sino que continúa en la propia vida, infunde paz, luz y calor a la existencia y es el motor de la evangelización.

La vida de la Iglesia, desde los comienzos, está marcada por celebraciones, reuniones y momentos de oración personal y comunitaria. En los encuentros de oración, los cristianos se sumergen en el misterio de Dios —que da amor y pide amor—, y hallan en Él el fundamento y el impulso para la acción misionera. Esta es la raíz mística de toda la vida del creyente.

Saludo cordialmente a los fieles de lengua española. El próximo domingo iniciará el Adviento, tiempo litúrgico que nos ayuda a prepararnos para la Navidad. Los animo, por lo tanto, a dedicar momentos a la oración, meditando a la luz de la Palabra de Dios, para que el Espíritu Santo que la habita vaya iluminando el camino a seguir y transformando el corazón, en la espera del Nacimiento de Nuestro Señor Jesucristo. Que Dios los bendiga.

[01425-ES.02] [Texto original: Español]

 

In lingua portoghese

 

Speaker:

Os primeiros passos da Igreja no mundo estiveram marcados pela oração. Lemos nos Atos dos Apóstolos que os membros da primeira comunidade “perseveravam na doutrina dos apóstolos, nas reuniões em comum, na fração do pão e nas orações”. Trata-se de quatro características essenciais da vida eclesial, que nos lembram que a Igreja deve permanecer firmemente unida a Cristo; caso contrário, Ela será como uma casa sem fundamentos, construída sobre a areia. Neste sentido, evidencia-se também como a oração era na primeira comunidade e continua sendo hoje, o motor da evangelização. Na oração, o cristão mergulha no mistério de Deus, experimentando como o encontro com Cristo não terminou com a sua Ascensão aos céus, mas pela ação do Espírito Santo, Jesus continua presente junto dos seus. É Ele que, junto com o Espírito Santo, impulsiona a pregar o Evangelho pelo mundo, na certeza de que Deus dá e pede amor. Em suma, dedicar tempo à oração permite partilhar a experiência que São Paulo descreveu na Carta aos Gálatas: “Eu vivo, mas já não sou eu; é Cristo que vive em mim. A minha vida presente, na carne, eu a vivo na fé no Filho de Deus, que me amou e se entregou por mim”.

 

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di lingua portoghese. Cari fratelli, la preghiera ci apre alla forza dello Spirito Santo, che nel rinvigorirci con i suoi doni, ci rende saldi nella fede e ci spinge a dare una testimonianza gioiosa della verità cristiana. Dio vi benedica!

Speaker:

Dirijo uma cordial saudação aos fiéis de língua portuguesa. Queridos irmãos, a oração nos abre à força do Espírito Santo, que nos fortalecendo com os seus dons, nos torna firmes na fé e nos impulsa a dar um testemunho alegre da verdade cristã. Que Deus vos abençoe!

[01426-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تأمّلَ قداسةُ البابا اليَومَ في صلاةِ الكنيسةِ الناشئة. قال: تميّزت الخطواتُ الأولّى للكنيسةِ في العالمِ بأربعِ ميزاتٍ يصفُها سفرِ أعمالِ الرسلِ بقولِه: "فكانوا يُواظِبونَ على تَعليمِ الرُّسُل والمُشاركة وكَسْرِ الخُبزِ والصَّلَوات" (رسل 2، 42). تُذكرُنا هذه الميزاتُ أنّ وجودَ الكنيسةِ له معنى إذا بقيت متحدةً في المسيح. فبالوعظِ والتعليمِ نشهدُ على كلماتِ المعلّمِ وأعمالِه. وبالبحثِ الدائمِ عن حياةِ الشركةِ الأخويّةِ نحمي أنفسَنا من الأنانيةِ والخصوصية. وبكسرِ الخبزِ في الإفخارستيا نحققُ سرَّ وجودِ يسوع بينَنا، وبالصّلاةِ نتحاورُ مع الآب. وعند قراءةِ سفرِ أعمالِ الرسل، نكتشفُ أنّ اجتماعاتَ الصّلاةِ كانت هي المحركُ القوي لحملِ بشارةِ الإنجيل، فيها يختبرُ المصلّي بصورةٍ حيةٍ حضورَ يسوع، في الرّوحِ القدس الذي يدفعُنا إلى أن نذهبَ ونعلنَ اسمَه ونخدُمَه بين الناس. الرّوحُ القدُس هو الذي منح القوةَ للواعظينَ الذين دفعهُم حبُهم للمسيحِ إلى حَمْلِ الإنجيلِ على طرقاتِ العالم، فركبوا البحارَ وواجَهوا الأخطارَ وقبلوا المذلات. وأنهى قداسةُ البابا تعليمَه قائلًا: على مثالِ المسيحيينَ الأوائل، نحن مدعوون أن نستقبلَ الرّوحَ القدُس حتى نصلّي ومع القديسِ بولس نقول: "وإِذا كُنتُ أَحْيا الآنَ حَياةً بَشَرِيَّة، فإِنِّي أَحْياها في الإِيمانِ بِابنِ اللهِ الَّذي أَحبَّني وجادَ بِنَفْسِه مِن أجْلي" (غل 2، 20).

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. Quando preghiamo, Dio apre i nostri occhi, rinnova e cambia i nostri cuori, guarisce le nostre ferite e ci dà la grazia di cui abbiamo bisogno. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أحيّي المؤمنينَ الناطقينَ باللغةِ العربية. عندما نصلّي، يفتحُ الله أعينَنا، ويُجدِّدُ ويُغيِّرُ قلوبَنا، ويشفي جروحَنا، ويُعطينا النعمةَ التي نحتاجُ إليها. ليباركْكُم الرّبُّ جميعًا ولْيَحمِكُم دائمًا من كلِّ شر!

[01427-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry! Pierwsze kroki Kościoła w świecie wyznaczała modlitwa. Dzieje Apostolskie dają nam obraz Kościoła, który odnajduje w spotkaniach modlitewnych podstawę do działania misyjnego. Łukasz Ewangelista pisze: „Trwali oni w nauce Apostołów i we wspólnocie, w łamaniu chleba i w modlitwach”.

Życie pierwotnego Kościoła naznaczone jest ciągłym następstwem celebracji, zgromadzeń, modlitwy wspólnotowej i osobistej. Dzieje Apostolskie przedstawiają zatem, jak potężnym stymulatorem ewangelizacji są spotkania modlitewne, na których uczestnicy doświadczają żywej obecności Jezusa i są poruszeni Duchem Świętym, który sprawia, że rodzi się w nich zapał misyjny.

To Duch Święty udziela mocy kaznodziejom, którzy wyruszają w podróże, i którzy z miłości do Jezusa przemierzają morza, stawiają czoło niebezpieczeństwom i poddają się upokorzeniom.

Pierwsi chrześcijanie na modlitwie, ale także my, którzy przychodzimy wiele wieków później, wszyscy żyjemy tym samym doświadczeniem, że Jezus żyje i podąża wraz z nami. Również, każdy chrześcijanin, który poświęca czas na modlitwę, w milczeniu adoracji może odkryć prawdę, że to żywy ogień Ducha Świętego daje światło i ciepło, oraz siłę do świadectwa i misji.

Santo Padre:

Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Fra qualche giorno inizia il tempo di Avvento. La gioiosa attesa della venuta del Salvatore che si è fatto uomo, simile a noi, ricolmi i vostri cuori di speranza e di pace. La Beata Vergine Maria, l’Immacolata, che onorerete nelle vostre chiese, celebrando le Messe Rorate, vi accompagni nel cammino verso la Nascita del Figlio di Dio. Vi benedico di cuore.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie wszystkich Polaków. Za kilka dni rozpocznie się okres Adwentu. Niech radosne oczekiwanie na przyjście Zbawiciela, który stał się człowiekiem podobnym do nas, napełni Wasze serca nadzieją i pokojem. Najświętsza Panna Maryja, Niepokalana, którą będziecie czcić w Waszych kościołach, odprawiając Msze Święte Roratnie, niech Wam towarzyszy w drodze do Narodzenia Syna Bożego.Z serca Wam błogosławię.

[01428-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di lingua italiana. La festa di Cristo Re, che abbiamo celebrato domenica, a conclusione dell’anno liturgico, vi renda consapevoli che Cristo ci ha liberati dal potere delle tenebre, per inserirci nel suo Regno, e fare di noi testimoni credibili della Verità salvifica.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Il Cristo, che regna dalla Croce, conforti tutti voi nei momenti di prova e di sofferenza, aprendo i cuori di ciascuno alla speranza.

[01429-IT.01] [Testo originale: Italiano]

 

[B0608-XX.02]