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L’Udienza Generale, 27.05.2020


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

 

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.30 nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla preghiera, ha incentrato la sua meditazione sul tema: «La preghiera dei giusti» (Sal 17,1-3.5).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Dedichiamo la catechesi di oggi alla preghiera dei giusti.

Il disegno di Dio nei confronti dell’umanità è buono, ma nella nostra vicenda quotidiana sperimentiamo la presenza del male: è un’esperienza di tutti i giorni. I primi capitoli del libro della Genesi descrivono il progressivo dilatarsi del peccato nelle vicende umane. Adamo ed Eva (cfr Gen 3,1-7) dubitano delle intenzioni benevole di Dio, pensando di avere a che fare con una divinità invidiosa, che impedisce la loro felicità. Di qui la ribellione: non credono più in un Creatore generoso, che desidera la loro felicità. Il loro cuore, cedendo alla tentazione del maligno, è preso da deliri di onnipotenza: “Se mangeremo il frutto dell’albero, diventeremo come Dio” (cfr v. 5). E questa è la tentazione: questa è l’ambizione che entra nel cuore. Ma l’esperienza va in senso opposto: i loro occhi si aprono e scoprono di essere nudi (v. 7), senza niente. Non dimenticatevi questo: il tentatore è un mal pagatore, paga male.

Il male diventa ancora più dirompente con la seconda generazione umana, è più forte: è la vicenda di Caino e Abele (cfr Gen 4,1-16). Caino è invidioso del fratello: c’è il verme dell’invidia; pur essendo lui il primogenito, vede Abele come un rivale, uno che insidia il suo primato. Il male si affaccia nel suo cuore e Caino non riesce a dominarlo. Il male comincia a entrare nel cuore: i pensieri sono sempre di guardare male l’altro, con sospetto. E questo, avviene anche con il pensiero: “Questo è un cattivo, mi farà del male”. E questo pensiero va entrando nel cuore … E così la storia della prima fraternità si conclude con un omicidio. Penso, oggi, alla fraternità umana …. guerre dappertutto.

Nella discendenza di Caino si sviluppano i mestieri e le arti, ma si sviluppa anche la violenza, espressa dal sinistro cantico di Lamec, che suona come un inno di vendetta: «Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido […] Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamec settantasette» (Gen 4,23-24). La vendetta: “L’hai fatto, la pagherai”. Ma questo non lo dice il giudice, lo dico io. E io mi faccio giudice della situazione. E così il male si allarga a macchia d’olio, fino ad occupare tutto il quadro: «Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre» (Gen 6,5). I grandi affreschi del diluvio universale (capp. 6-7) e della torre di Babele (cap. 11) rivelano che c’è bisogno di un nuovo inizio, come di una nuova creazione, che avrà il suo compimento in Gesù Cristo.

Eppure, in queste prime pagine della Bibbia, sta scritta anche un’altra storia, meno appariscente, molto più umile e devota, che rappresenta il riscatto della speranza. Se anche quasi tutti si comportano in maniera efferata, facendo dell’odio e della conquista il grande motore della vicenda umana, ci sono persone capaci di pregare Dio con sincerità, capaci di scrivere in modo diverso il destino dell’uomo. Abele offre a Dio un sacrificio di primizie. Dopo la sua morte, Adamo ed Eva ebbero un terzo figlio, Set, da cui nacque Enos (che significa “mortale”), e si dice: «A quel tempo si cominciò a invocare il nome del Signore» (4,26). Poi compare Enoc, personaggio che “cammina con Dio” e che viene rapito al cielo (cfr 5,22.24). E infine c’è la storia di Noè, uomo giusto che «camminava con Dio» (6,9), davanti al quale Dio trattiene il suo proposito di cancellare l’umanità (cfr 6,7-8).

Leggendo questi racconti, si ha l’impressione che la preghiera sia l’argine, sia il rifugio dell’uomo davanti all’onda di piena del male che cresce nel mondo. A ben vedere, preghiamo anche per essere salvati da noi stessi. È importante pregare: “Signore, per favore, salvami da me stesso, dalle mie ambizioni, dalle mie passioni”. Gli oranti delle prime pagine della Bibbia sono uomini operatori di pace: infatti, la preghiera, quando è autentica, libera dagli istinti di violenza ed è uno sguardo rivolto a Dio, perché torni Lui a prendersi cura del cuore dell’uomo. Si legge nel Catechismo: «Questa qualità della preghiera è vissuta da una moltitudine di giusti in tutte le religioni» (CCC, 2569). La preghiera coltiva aiuole di rinascita in luoghi dove l’odio dell’uomo è stato capace solo di allargare il deserto. E la preghiera è potente, perché attira il potere di Dio e il potere di Dio sempre dà vita: sempre. È il Dio della vita, e fa rinascere.

Ecco perché la signoria di Dio transita nella catena di questi uomini e donne, spesso incompresi o emarginati nel mondo. Ma il mondo vive e cresce grazie alla forza di Dio che questi suoi servitori attirano con la loro preghiera. Sono una catena per nulla chiassosa, che raramente balza agli onori della cronaca, eppure è tanto importante per restituire fiducia al mondo! Ricordo la storia di un uomo: un capo di governo, importante, non di questo tempo, dei tempi passati. Un ateo che non aveva senso religioso nel cuore, ma da bambino sentiva la nonna che pregava, e ciò è rimasto nel suo cuore. E in un momento difficile della sua vita, quel ricordo è tornato al suo cuore e diceva: “Ma la nonna pregava …”. Incominciò così a pregare con le formule della nonna e lì ha trovato Gesù. La preghiera è una catena di vita, sempre: tanti uomini e donne che pregano, seminano vita. La preghiera semina vita, la piccola preghiera: per questo è tanto importante insegnare ai bambini a pregare. A me dà dolore quando trovo bambini che non sanno fare il segno della croce. Bisogna insegnare loro a fare bene il segno della croce, perché è la prima preghiera. È importante che i bambini imparino a pregare. Poi, forse, si potranno dimenticare, prendere un altro cammino; ma le prime preghiere imparate da bambino rimangono nel cuore, perché sono un seme di vita, il seme del dialogo con Dio.

Il cammino di Dio nella storia di Dio è transitato attraverso di loro: è passato per un “resto” dell’umanità che non si è uniformato alla legge del più forte, ma ha chiesto a Dio di compiere i suoi miracoli, e soprattutto di trasformare il nostro cuore di pietra in cuore di carne (cfr Ez 36,26). E questo aiuta la preghiera: perché la preghiera apre la porta a Dio, trasformando il nostro cuore tante volte di pietra, in un cuore umano. E ci vuole tanta umanità, e con l’umanità si prega bene.

[00675-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Chers frères et sœurs, le dessein de Dieu à l’égard de l’humanité est bon, mais dans les péripéties du quotidien nous faisons aussi l’expérience de la présence du mal. Au début de la Bible sont décrits les premiers développements du péché dans les événements de la vie humaine. Adam et Eve cèdent à la tentation du Malin car ils doutent des bonnes intentions de Dieu. Avec Caïn et Abel, la première fraternité se conclut par un homicide. Puis le mal s’étendra comme une tache d’huile. Les grandes fresques du déluge et de la tour de Babel révèlent qu’il y a besoin d’un nouveau commencement, d’une nouvelle création qui aura son accomplissement dans le Christ. Mais dans les premières pages de la Bible il y a aussi une autre histoire, plus humble, qui représente le rétablissement de l’espérance, depuis Adam et Eve jusqu’à Noé. Il y a des personnes capables de prier Dieu avec sincérité, d’écrire d’une autre manière la destinée de l’homme. En lisant ces récits on a l’impression que la prière est la digue, le refuge de l’homme devant la montée du mal qui grandit dans le monde. Les priants des premières pages de la Bible sont des artisans de paix. Quand elle est authentique, la prière délivre des instincts de violence; elle est un regard dirigé vers Dieu pour qu’il prenne soin du cœur de l’homme. Le monde vit et grandit grâce à la force de Dieu que ses serviteurs attirent par leur prière. Une prière pour demander à Dieu de transformer notre cœur de pierre en cœur de chair!

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese. Tra pochi giorni celebreremo la festa di Pentecoste. Preghiamo lo Spirito Santo affinchè ci renda uomini di pace e fratellanza e doni al mondo fiducia e speranza. Dio vi benedica

Speaker:

Je salue cordialement les fidèles de langue française. Dans quelques jours nous célèbrerons la fête de la Pentecôte. Prions l’Esprit Saint pour qu’il fasse de nous des hommes de paix et de fraternité et rende confiance et espérance au monde. Que Dieu vous bénisse!

[00676-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on prayer, we now consider the prayer of the just. In the book of Genesis, the accounts of the fall of Adam and Eve and of the murder of Abel by his brother Cain, tell of the emergence and expansion of evil and sin across successive generations. We too still experience the presence of wickedness in the world. Yet God’s will for his creatures is for the good, not for evil. In the first pages of the Bible we also see another, less conspicuous story, with Abel, Seth, Enoch and Noah, who acted humbly and prayed to God with sincerity. These just men of prayer were peacemakers who show that authentic prayer, freed from the tendency to violence, is a hope-filled gaze directed to God, which can cultivate new life in place of arid hatred. Throughout history, righteous men and women of prayer – often misunderstood or marginalized – have ceaselessly offered up intercession for the world, invoking God’s power to bring about healing and growth. May we, like them, faithfully ask God to fulfil his work of transforming hearts of stone into hearts of flesh (cf. Ezek 36:26).

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua inglese collegati attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Mentre ci prepariamo a celebrare la Solennità di Pentecoste, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking faithful joining us through the media. As we prepare to celebrate the Solemnity of Pentecost, I invoke upon you and your families an abundance of the gifts of the Holy Spirit. May God bless you!

[00677-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, im Buch Genesis lesen wir von der Ursünde Adams, in der unsere Stammeltern die unendliche Freigebigkeit des Schöpfers in Frage gestellt haben, weil sie so sein wollten wie Gott. Immer weiter breitete sich seitdem das Übel über die ganze Menschheit aus. Wie aus der Sintflut und dem Turmbau zu Babel deutlich wird, wurde das Bedürfnis nach einem Neuanfang immer dringlicher, das in Christus seine volle Erfüllung finden sollte. Die Heilige Schrift berichtet uns neben der in ihre Sünde verstrickten Menschheit auch von einer anderen verborgenen Wirklichkeit: von gerechten, auf den Herrn hoffenden Menschen wie Abel, der ein Gott wohlgefälliges Erstlingsopfer darbringt, oder von Noach, der durch seinen frommen Lebenswandel die Vernichtung der Menschheit abwendet. Das Gebet der Gerechten bildet einen Schutzwall gegen das wachsende Böse in der Welt, denn es richtet den Blick auf den Herrn aus, der Wüsten des Hasses in blühende Gärten verwandeln kann. Die Herrschaft des Herrn durchzieht über die unscheinbare, aber wirkmächtige Kette dieser oftmals ausgegrenzten, unbemerkten Gerechten die Geschichte der Menschheit und wendet ihre Geschicke, um in Christus die Erlösung zu vollbringen.

Santo Padre:

Un cordiale saluto rivolgo ai fedeli di lingua tedesca. Seguiamo l’esempio della Beata Vergine Maria: Lei, con la sua assidua preghiera assieme agli Apostoli, ha invocato lo Spirito Santo per la Chiesa, il quale rinnova gli uomini nell’amore di Cristo. Lo Spirito di Carità riempia i nostri cuori perché siano continuamente rivolti al Signore nella preghiera.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an die Gläubigen deutscher Sprache. Folgen wir dem Beispiel der seligen Jungfrau Maria: Sie hat mit ihrem inständigen Gebet zusammen mit den Aposteln den Heiligen Geist für die Kirche erfleht, der die Menschen in der Liebe Christi erneuert. Der Geist der Liebe erfülle unsere Herzen, auf dass sie beständig im Gebet dem Herrn zugewandt seien.

[00678-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Dedicamos la catequesis de hoy a la oración de los justos. En los primeros capítulos del libro de Génesis, observamos cómo el plan de Dios para la humanidad era bueno; no obstante, la presencia del mal se expandía sin remedio. Adán y Eva dudaron de las buenas intenciones de Dios y se dejaron engañar por el maligno. Ese mal pasó a la segunda generación: Caín sintió envidia de su hermano Abel y lo mató; y así, el mal se fue extendiendo como un incendio que arrasa todo. De ahí, los relatos del diluvio universal y de la torre de Babel en los que se revela una humanidad corrompida y la necesidad de una nueva creación.

Sin embargo, en esas mismas páginas de la Biblia, se escribe otra historia, que es menos notoria, pero que representa la redención de la esperanza a través de las personas que se opusieron al mal y rezaban a Dios, siendo capaces de escribir el destino de la humanidad de modo diferente, ¡La oración tiene el poder de escribir el destino de la humanidad de modo diferente! Vemos, por ejemplo, a Abel que ofreció a Dios un sacrificio de primicias; también, a Noé, un hombre justo que “caminó con Dios” y ante quien Dios cambió su intención de arrasar todo el género humano.

De estos relatos, se constata cómo la oración es vivida por una multitud de justos y el poder de Dios pasa por estos hombres y mujeres que, a menudo, son incomprendidos o marginados por sus contemporáneos. Pero, gracias a la oración de ellos, Dios muestra su misericordia y muestra su bondad al mundo. Su oración trasforma el desierto del odio en un oasis de vida y paz.

Saludo cordialmente a los fieles de lengua española que siguen esta catequesis a través de los medios de comunicación social. Los animo a leer las primeras páginas del libro del Génesis para redescubrir la fuerza que tiene la oración de los “amigos de Dios”, y para hacer nosotros lo mismo. Invoquemos su Nombre con confianza y elevemos nuestra oración conjunta para que el Señor sane a este mundo de todas sus dolencias, y a nosotros nos haga experimentar la alegría de la salvación.

Que Dios los bendiga.

[00679-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A oração dos justos é o dique contra o mal. Desde as primeiras páginas da Sagrada Escritura, vemos a presença crescente do mal no coração do ser humano: Adão e Eva desobedecem a Deus e comem da árvore proibida; Caim, o filho primogénito deles, mata seu irmão Abel; um tetraneto de Caim, Lamec, vangloria-se de ter morto um homem que o feriu e um jovem que o pisou, porque – diz ele –, «se Caim foi vingado sete vezes, Lamec sê-lo-á setenta vezes sete». E assim se vai ampliando o mal até ao ponto de Deus Se desgostar de ter criado o ser humano, porque «todos os seus pensamentos e desejos tendiam sempre e unicamente para o mal». Parece um caso perdido! Mas, nas mesmas páginas, temos outra história, menos saliente, mais humilde e devota, que constitui o resgate da esperança: é feita por pessoas capazes de rezar a Deus com sinceridade e de quem Deus Se agrada como no sacrifício de Abel, como Henoc que «andou na presença de Deus e foi arrebatado ao Céu sem ver a morte». E temos Noé que «andava sempre com Deus»: pensar nele levou Deus, não a destruir, mas a salvar a humanidade através do dilúvio. Contra a maré do mal que cresce no mundo, levanta-se como um dique a oração dos justos. Através deles, Deus realiza os seus desígnios na história: o mundo vive e cresce graças à força de Deus que estes seus servos atraem com a sua oração. Esta faz florir jardins em lugares onde o ódio do homem apenas foi capaz de ampliar o deserto. Deus passa através deste «resto» da humanidade que não se rendeu à lei do mais forte, mas colocou a sua esperança em Deus, que pode transformar o nosso coração de pedra num coração de carne.

Santo Padre:

Saluto gli ascoltatori di lingua portoghese e vi ricordo che la preghiera apre la porta della nostra vita a Dio. E Dio ci insegna a uscire da noi stessi per andare incontro agli altri immersi nella prova, offrendo loro consolazione, speranza e sostegno. Di cuore vi benedico nel nome del Signore.

Speaker:

Saúdo os ouvintes de língua portuguesa, recordando-vos que a oração abre a porta da nossa vida a Deus. E Deus ensina-nos a sair de nós mesmos para ir ao encontro dos outros mergulhados na prova, dando-lhes consolação, esperança e apoio. De coração, vos abençoo em nome do Senhor.

[00680-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تأمل قداسةُ البابا اليَومَ في صلاة الأبرار في إطارِ تعليمِهِ حول الصلاة. قال قداسته: تصف الفصول الأولى من سفر التكوين دخول الخطيئة بصورة تدريجية في حياة البشرية. تمرّد أولًا أدم وحواء على الله وظنَّا أنّ الله لا يريد سعادتهما. ثم شعر قايِن بالغيرة من أخيه هابيل فقتله. ثم انتشر الشر في سُلالة قايِن حتى شمل الأرض كلها. ومع ذلك، في ذات الصفحات الأولى للكتاب المقدس، نجد أناسا قادرين على رفع صلاة صادقة لله، مثل هابيل الذي قدم ذبيحة البواكير لله، وأخنوخ الذي سار مع الله وخُطِف إلى السماء، ونوح الذي نجَّاه الله من الطَّوَفان. وهنا أكد البابا أن الصلاة هي الحصن والملجأ الأمين للإنسان أمام الشر الذي يجتاح العالم. فالمصلون في الكتاب المقدس هم صانعو سلام. إنهم أشخاص يسيرون عكس التيار ليؤكدوا سيادة الله، بالرغم من تعرضهم غالبا لسوء الفهم ولتهميش في العالم. أنهى البابا تعاليمه مؤكدا أن العالم مدين لهؤلاء الأشخاص لأن من خلالهم يواصل الله عمله في التاريخ، ويبدّل فينا قلب الحجر بقلب من لحم.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba che seguono questo incontro attraverso i mezzi di comunicazione sociale. La preghiera non cambia Dio ma noi stessi e ci rende più docili alla Sua santa volontà. Pregare ci fa entrare pian piano nella luce divina che purifica il nostro cuore da ogni tenebra. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أحيي جميع المؤمنين الناطقين باللغة العربية، المتابعين لهذه المقابلة عَبر وسائل التواصل الاجتماعي. إن الصلاة لا تغير الله إنما تغيرنا نحن، وتجعلنا أكثر انصياعًا لمشيئته المقدسة. فالصلاة تدفعنا للدخول رويدا رويدا في النور الإلهي الذي يطهر قلوبنا من كل ظلام. ليبارككم الربّ جميعًا ويحرسكم دائمًا من كل شر!

[00681-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, dzisiejszą katechezę poświęcimy modlitwie sprawiedliwych. Księga Rodzaju ukazuje nam, że Bóg pragnie dobra całej ludzkości, każdego z nas. W codziennym życiu tak często jednak doświadczamy obecności zła. Przez grzech pierwszych ludzi Adama i Ewy rozprzestrzenia się ono w świecie, rodząc zazdrość, nienawiść, destrukcję. Ilustracją tego jest tragiczna historia Kaina i Abla, zakończona zabójstwem Abla, jak również prawo zemsty szerzące się wśród potomków Kaina w czasach Lameka. Obrazy potopu, wieży Babel wskazują na potrzebę nowego początku, który wypełni się w Chrystusie. Przeciwwagą zła, którego zamysłem jest doprowadzenie człowieka do odwrócenia się od Boga i katastrofy egzystencji, była i jest święta, pokorna i pełna nadziei modlitwa ludzi sprawiedliwych. Wśród wybranych przez Boga potomków Adama byli to: Abel, Set, Enosz, Henoch, Noe i inni. Poprzez pokolenia aż do dzisiaj wielu ludzi podobnie żyje w wielkiej zażyłości z Bogiem. Niech modlitwa tych sprawiedliwych będzie także naszym udziałem.

Santo Padre:

Saluto cordialmente tutti i Polacchi collegati con noi attraverso i mass media. Stiamo vivendo i giorni della novena di Pentecoste: imploriamo la presenza dello Spirito Santo in noi, affinché con i suoi doni, così necessari, ci aiuti a progredire nella vita cristiana. In questo tempo difficile, preghiamo con le parole che San Giovanni Paolo II pronunciò a Varsavia: “Scenda il tuo Spirito e rinnovi la faccia della terra! Di questa terra!” (2 giugno 1979). Vi benedico di cuore.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie Polaków, którzy łączą się z nami przez środki masowego przekazu. Przeżywając nowennę przed Uroczystością Zesłania Ducha Świętego, prośmy Boskiego Pocieszyciela, ażeby był obecny w nas, by poprzez Swoje dary, jakże konieczne, pomógł nam wzrastać w wierze chrześcijańskiej. W tym trudnym czasie, jaki przeżywa świat, módlmy się słowami świętego Jana Pawła II wypowiedzianymi w Warszawie: „Niech zstąpi Duch Twój i odnowi oblicze ziemi! Tej ziemi!” (2 czerwca 1979 r.). Z serca wam błogosławię.

[00682-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Saluto i fedeli di lingua italiana. Dopodomani celebreremo la memoria liturgica del Papa San Paolo VI. L’esempio di questo Vescovo di Roma, che ha raggiunto le vette della santità, incoraggi ciascuno ad abbracciare generosamente gli ideali evangelici.

Rivolgo il mio pensiero agli anziani, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Nel clima di preparazione alla Solennità di Pentecoste ormai prossima, vi esorto ad essere sempre docili all’azione dello Spirito Santo, affinché la vostra vita sia sempre riscaldata ed illuminata dall’amore che lo Spirito di Dio riversa nei cuori. A tutti voi la mia benedizione!

[00683-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0302-XX.02]