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L’Udienza Generale, 04.12.2019


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, ha incentrato la sua meditazione sul tema: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge» (At 20,28). Il ministero di Paolo ad Efeso e il congedo dagli anziani (Brano biblico: Atti degli Apostoli, 20, 32-35.).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Il viaggio del Vangelo nel mondo continua senza sosta nel Libro degli Atti degli Apostoli, e attraversa la città di Efeso manifestando tutta la sua portata salvifica. Grazie a Paolo, circa dodici uomini ricevono il battesimo nel nome di Gesù e fanno esperienza dell’effusione dello Spirito Santo che li rigenera (cfr At 19,1-7). Diversi poi sono i prodigi che avvengono per mezzo dell’Apostolo: i malati guariscono e gli ossessi vengono liberati (cfr At 19,11-12). Questo accade perché il discepolo somiglia al suo Maestro (cfr Lc 6,40) e lo rende presente comunicando ai fratelli la stessa vita nuova che da Lui ha ricevuto.

La potenza di Dio che irrompe ad Efeso smaschera chi vuole usare il nome di Gesù per compiere esorcismi ma senza avere l’autorità spirituale per farlo (cfr At 19,13-17), e rivela la debolezza delle arti magiche, che vengono abbandonate da un gran numero di persone che scelgono Cristo e abbandonano le arti magiche (cfr At 19,18-19). Un vero capovolgimento per una città, come Efeso, che era un centro famoso per la pratica della magia! Luca sottolinea così l’incompatibilità tra la fede in Cristo e la magia. Se scegli Cristo non puoi ricorrere al mago: la fede è abbandono fiducioso nelle mani di un Dio affidabile che si fa conoscere non attraverso pratiche occulte ma per rivelazione e con amore gratuito. Forse qualcuno di voi mi dirà: “Ah, sì, questa della magia è una cosa antica: oggi, con la civiltà cristiana questo non succede”. Ma state attenti! Io vi domando: quanti di voi vanno a farsi fare i tarocchi, quanti di voi vanno a farsi leggere le mani dalle indovine o farsi leggere le carte? Anche oggi nelle grandi città cristiani praticanti fanno queste cose. E alla domanda: “Ma come mai, se tu credi a Gesù Cristo, vai dal mago, dall’indovina, da tutta questa gente?”, rispondono: “Io credo in Gesù Cristo ma per scaramanzia vado anche da loro”. Per favore: la magia non è cristiana! Queste cose che si fanno per indovinare il futuro o indovinare tante cose o cambiare situazioni di vita, non sono cristiane. La grazia di Cristo ti porta tutto: prega e affidati al Signore.

La diffusione del Vangelo ad Efeso danneggia il commercio degli argentieri – un altro problema –, che fabbricavano le statue della dea Artemide, facendo di una pratica religiosa un vero e proprio affare. Su questo io vi chiedo di pensare. Vedendo diminuire quell’attività che fruttava molto denaro, gli argentieri organizzano una sommossa contro Paolo, e i cristiani vengono accusati di aver messo in crisi la categoria degli artigiani, il santuario di Artemide e il culto di questa dea (cfr At 19,23-28).

Paolo, poi, parte da Efeso diretto a Gerusalemme e giunge a Mileto (cfr At 20,1-16). Qui manda a chiamare gli anziani della Chiesa di Efeso – i presbiteri: sarebbero i sacerdoti – per fare un passaggio di consegne “pastorali” (cfr At 20,17-35). Siamo alle battute finali del ministero apostolico di Paolo e Luca ci presenta il suo discorso di addio, una sorta di testamento spirituale che l’Apostolo rivolge a coloro che, dopo la sua partenza, dovranno guidare la comunità di Efeso. E questa è una delle pagine più belle del Libro degli Atti degli Apostoli: vi consiglio di prendere oggi il Nuovo Testamento, la Bibbia, il capitolo XX e leggere questo congedo di Paolo dai presbiteri di Efeso, e lo fa a Mileto. È un modo per capire come si congeda l’Apostolo e anche come i presbiteri oggi devono congedarsi e anche come tutti i cristiani devono congedarsi. È una bellissima pagina.

Nella parte esortativa, Paolo incoraggia i responsabili della comunità, che sa di vedere per l’ultima volta. E cosa dice loro? «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge”. Questo è il lavoro del pastore: fare la veglia, vegliare su sé stesso e sul gregge. Il pastore deve vegliare, il parroco deve vegliare, fare la veglia, i presbiteri devono vegliare, i Vescovi, il Papa devono vegliare. Fare la veglia per custodire il gregge, e anche fare la veglia su sé stessi, esaminare la coscienza e vedere come si compie questo dovere di vegliare. “Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio» (At 20,28): così dice San Paolo. Agli episcopi è chiesta la massima prossimità con il gregge, riscattato dal sangue prezioso di Cristo, e la prontezza nel difenderlo dai «lupi» (v. 29). I Vescovi devono essere vicinissimi al popolo per custodirlo, per difenderlo; non staccati dal popolo. Dopo aver affidato questo compito ai responsabili di Efeso, Paolo li mette nelle mani di Dio e li affida alla «parola della sua grazia» (v. 32), fermento di ogni crescita e cammino di santità nella Chiesa, invitandoli a lavorare con le proprie mani, come lui, per non essere di peso agli altri, a soccorrere i deboli e a sperimentare che «si è più beati nel dare che nel ricevere» (v. 35).

Cari fratelli e sorelle, chiediamo al Signore di rinnovare in noi l’amore per la Chiesa e per il deposito della fede che essa custodisce, e di renderci tutti corresponsabili nella custodia del gregge, sostenendo nella preghiera i pastori perché manifestino la fermezza e la tenerezza del Divino Pastore.

[01967-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:
Frères et sœurs, le voyage de l’Evangile dans le monde se poursuit avec saint Paul à Ephèse, où de nouveaux baptisés reçoivent l’effusion du Saint Esprit et où l’Apôtre accomplit de nombreux prodiges. Cela se produit car le disciple ressemble à son Maître et le rend présent en communiquant aux frères la vie nouvelle qu’il a reçue de lui. La foi est un abandon confiant entre les mains de Dieu, elle s’oppose radicalement aux pratiques occultes, répandues à Ephèse, qui sont démasquées. La diffusion de l’Evangile porte atteinte également au commerce réalisé autour du culte de la déesse Artémis; Paul et les chrétiens sont alors accusés, créant des tensions et de l’agitation. L’Apôtre quitte Ephèse et adresse un discours d’adieu aux anciens de la communauté. Il relit le passé de son engagement total et des épreuves supportées pour annoncer l’Evangile. Il entrevoie aussi l’avenir où, abandonné à l’action de l’Esprit Saint, il devra encore rendre témoignage. L’Apôtre encourage les responsables de la communauté, les invitant à la plus grande proximité vis-à-vis du peuple de Dieu et à la vigilance pour le défendre des loups qui menacent la saine doctrine et la communion ecclésiale.

Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare la delegazione della Lorena, con Mons. Jean-Louis Papin; e l'Associazione degli amici di Saint Nicolas des Lorrains. Chiediamo al Signore di rinnovare in noi l'amore della Chiesa per il deposito di fede, di cui è custode, sostenendo con la preghiera i suoi pastori, affinché mostrino sempre la vigilanza e la tenerezza di Cristo stesso. Dio vi benedica!

Speaker:
Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier la Délégation Lorraine, avec Monseigneur Jean-Louis Papin, et l’Association des amis de Saint Nicolas des Lorrains. Demandons au Seigneur de renouveler en nous l’amour de l’Eglise pour le dépôt de la foi dont elle est la gardienne, soutenant par la prière ses pasteurs afin qu’ils manifestent toujours la vigilance et la tendresse du Christ lui-même. Que Dieu vous bénisse!

[01968-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:
Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the Acts of the Apostles, we now see the Good News proclaimed in Ephesus, where Paul performs many wonders: healing the sick and freeing those possessed by evil spirits. Here, in a city where the practice of magic was widespread, Paul preaches the salvation brought by faith in the Lord Jesus. On his return voyage to Jerusalem, Paul stops at Miletus and sends for the elders of the church of Ephesus. He encourages them, who will guide the community after his departure, to be on their guard against teachers of false doctrine, to guide the flock entrusted to their care in the way of holiness, and to show generosity and concern for the poor. Dear friends, let us pray that in every age God will sustain the Church’s pastors in deep faith and in zeal for the growth of the Christian community in joyful fidelity to the Gospel.

Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i gruppi provenienti da Malta, Indonesia, Malesia, Singapore, Canada e Stati Uniti d’America. A ciascuno di voi e alle vostre famiglie giunga l’augurio di un fecondo cammino di Avvento, per arrivare a Natale ad abbracciare nel Bambino il Salvatore del mondo. Dio vi benedica!

Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from Malta, Indonesia, Malaysia, Singapore, Canada and the United States of America. I pray that each of you, and your families, may experience a blessed Advent, in preparation for the coming of the newborn Saviour at Christmas. May God bless you!

[01969-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:
Überall wo Paulus das Evangelium verkündet, wird alsbald dessen erlösende und befreiende Kraft spürbar. Menschen kommen zum Glauben an Jesus Christus, sie lassen sich taufen und empfangen die Gabe des Heiligen Geistes, der ihr Leben grundlegend erneuert. Durch die Jünger, die dem Meister ähnlich geworden sind, werden Kranke geheilt und Besessene befreit. Zugleich wird auch die Unterlegenheit magischer Heilsversprechungen und ihre Unvereinbarkeit mit dem christlichen Glauben offenbar. In Milet ruft Paulus die Ältesten von Ephesus noch einmal zusammen, um ihnen mit bewegenden Abschiedsworten sein geistliches Vermächtnis zu hinterlassen. Dabei blickt er auf seine Missionstätigkeit in Kleinasien zurück und schildert, wie er sich selbstlos und hingebungsvoll vom Evangelium Jesus Christi in Dienst nehmen ließ. Mit der gleichen inneren Einstellung sollen auch sie, seine Nachfolger als Gemeindeleiter in Ephesus, Acht geben auf die ihnen anvertraute Herde. Er warnt sie vor reißenden Wölfen, die von außen wie auch von innen kommend die gesunde Lehre und die kirchliche Gemeinschaft bedrohen. Im Gebet vertraut er die Verantwortlichen der Gemeinde der Gnade Gottes an, damit die Kirche wachse und auf dem Weg der Heiligkeit voranschreite.

Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua tedesca, in particolare i membri e gli amici della Schönstattbewegung ed il gruppo della parrocchia Sankt Martin Riegersburg. Preghiamo per tutti i pastori della Chiesa, affinché guidino il gregge a loro affidato con la stessa fermezza e tenerezza del Buon Pastore, custodendo fedelmente il deposito della fede e tramandandolo con audacia.

Speaker:
Herzlich grüße ich die Pilger deutscher Sprache, insbesondere die Mitglieder und Freunde der Schönstattbewegung und die Gruppe aus der Pfarre Sankt Martin Riegersburg. Beten wir für alle Hirten der Kirche, dass sie mit der Standhaftigkeit und Zärtlichkeit des Guten Hirten die ihnen anvertraute Herde leiten, indem sie den Schatz des Glaubens treu bewahren und freimütig weitergeben.

[01970-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Seguimos nuestra catequesis sobre el libro de los Hechos de los Apóstoles. Hoy contemplamos a Pablo en Éfeso y Mileto, en los momentos finales de su apostolado en Asia menor. En ese tiempo, el testimonio de Pablo hizo presente a Jesús en medio de su pueblo, comunicando la vida nueva que el mismo apóstol había recibido. Los prodigios y la efusión del Espíritu a través de los sacramentos manifestaban la fuerza salvífica del Evangelio.

Con tales portentos, Dios desenmascaró a los que querían usar el nombre de Jesús para el propio provecho, mostrando al pueblo la debilidad de las artes mágicas. Muchos abrazaron la fe y repudiaron tales prácticas. Los fabricantes de ídolos se sintieron amenazados y reaccionaron violentamente contra Pablo, pero sus denuncias no fueron acogidas. El mensaje es claro: la magia es incompatible con la fe; Dios no se da a conocer a través de las prácticas ocultas, sino que se nos revela como amor gratuito. Quien elige a Cristo se abandona confiado en las manos de Dios.

En Mileto, Pablo pronunció un discurso de despedida a los ancianos venidos de Éfeso. En sus palabras, destacaba que el servicio humilde y desinteresado fue una pauta durante todo su ministerio y que se abandonaba al Espíritu Santo que lo conducía a Jerusalén, para ser probado. A los ancianos les confió la grey redimida con la sangre de Cristo, amonestándolos sobre su misión de custodios. Para esta tarea, los encomendó a Dios y a su palabra de gracia, fermento de desarrollo y de santidad en la Iglesia, y, por último los invitaba a trabajar para no ser de peso a nadie.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, venidos de España y de Latinoamérica. Pidamos al Señor un renovado amor por la Iglesia tomando conciencia de nuestra responsabilidad ante nuestros hermanos, y rezando además por los pastores, para que revelen la firmeza y la ternura del Buen Pastor. Que Dios los bendiga a todos.

[01971-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:
Paulo não se poupa na sua obra de evangelização, como vemos no seu ministério em Éfeso. Aqui doze homens recebem o Batismo no nome de Jesus e experimentam a efusão do Espírito Santo que os regenera. Diversos prodígios se realizam pelas mãos do Apóstolo: os doentes ficam curados, e os possessos livres do espírito maligno. Esta força de Deus põe a descoberto a inutilidade da magia, cuja prática tinha um centro famoso naquela cidade. Mas não é só inútil, a magia é também incompatível com a fé em Cristo: se escolhes Cristo, não podes recorrer ao mago. A fé é abandono confiante nas mãos dum Deus fiável, que Se dá a conhecer, não através do ocultismo, mas por revelação e com amor gratuito. Assim o Evangelho desencadeou uma inversão nos valores dos habitantes de Éfeso, que, em grande número, escolhem Cristo abandonando as práticas mágicas e os deuses pagãos, entre eles a deusa Ártemis. Quantos, à sombra dela, tinham construído os seus negócios, viram secar a fonte dos seus ganhos e provocaram um tumulto contra Paulo. Este vê-se obrigado a deixar a cidade, mas só depois de estabelecer os responsáveis da comunidade. Mais tarde, vai chamá-los a Mileto dirigindo-lhes o discurso de despedida, uma espécie de testamento espiritual confiado àqueles que, depois da sua partida, deverão guiar a comunidade. Paulo pede-lhes a máxima proximidade do rebanho, resgatado com o sangue precioso de Cristo, coloca-os nas mãos de Deus e confia-os à «palavra da sua graça», fermento que tudo faz crescer e caminho de santidade na Igreja.

 

Santo Padre:
Saluto con affetto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare il gruppo brasiliano Nossa Senhora do Livramento, di Vitória de Santo Antão, incoraggiandovi tutti a scommettere su ideali grandi, ideali di servizio che allargano il cuore e rendono fecondi i vostri talenti. Fidatevi di Dio, come la Vergine Maria!

Speaker:
Saúdo com afeto os peregrinos de língua portuguesa, em particular o grupo brasileiro de Nossa Senhora do Livramento, de Vitória de Santo Antão, encorajando-vos a todos a apostar em ideais grandes, ideais de serviço que engrandecem o coração e tornam fecundos os vossos talentos. Confiai em Deus, como a Virgem Maria!

[01972-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:في إطارِ تعاليمِهِ حوْلَ "المسيرةِ" الإنجيليِّةِ التي يرويها سِفرُ أعمّالِ الرُّسُل، توَقَّفَ البابا اليَومَ عند الأحداثِ التي عاشَها بولسُ موضحًا بذلك أن كل مبشر بالإنجيل هو رسالة على هذه الأرض لينير ويبارك ويحيي ويقيم ويشفيَ ويحرّر. لذلك استمر بولس في أفسس في التبشير ودون توقف محدثًا انقلابًا حقيقيًا في هذه المدينة التي كانت مركزًا مشهورًا بممارسة السحر، وقد أخذ الكثير من الناس يتخلون عنها بعد أن اختاروا الإيمان بالمسيح. وفي ميليطِش استدعى شيوخ كنيسة أفسس ليعطيهم بعض النصائح "الرعوية" التي عاشها ذاكرًا خدمته المتواضعة والمحن التي تحمّلها وأنه لم يوفر جهدًا حتى يأتي بالآخرين إلى الإيمان، وأنه كان مستسلمًا بثقة للروح القدس الذي قاده في العالم. كما وشجعهم أن يكونوا دائمًا قريبين من القطيع، وأن يكونوا مستعدين للدفاع عنه. ودعاهم أن يعملوا بأيديهم حتى لا يكونوا عبئًا على الآخرين، وإلى مساعدة الضعفاء فيعرفوا ما معنى أن "السَّعادَة في العَطاءِ أَعظَمُ مِنها في الأَخْذ". وفي نهايةِ كلمتهِ دعانا قداسةُ البابا لأن نطلب إلى الرب يسوع أن يجدد محبتنا للكنيسة ولوديعة الإيمان، وأن يجعلنا جميعًا شركاء في مسؤولية رعاية القطيع، فندعم الرعاة في الصلاة حتى يُظهروا قوة الراعي الإلهي وحنانه.

Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dalla Terra Santa, dall’Egitto e dal Medio Oriente. Vi invito all’inizio dell’Avvento a sperimentare che «si è più beati nel dare che nel ricevere», e che Dio ama chi dona con gioia. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre dal‎ maligno‎‎‎‏!

Speaker:أرحبُ بالحاضرينَ الناطقينَ باللغة العربية، وخاصةً القادمينَ من الأراضي المقدسة ومن مصر ومنَ الشرقِ الأوسط. أدعوكم مع بداية زمن المجيء إلى عيش خبرة أن السعادة في العطاء هي أعظم منها في الأخذ، وإن الله يُحِبُّ مَن يعطي مُتَهَلِّلاً. ليُبارِكْكُم الربُّ جميعًا ويَحرُسْكُم دائمًا من الشرير!

[01973-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:
Śledząc rozwój pierwszej ewangelizacji według Dziejów Apostolskich, Ojciec Święty zatrzymał się dziś nad wydarzeniami, jakie miały miejsce w Efezie i w Milecie.

W Efezie, dzięki Pawłowi około dwunastu mężczyzn przyjmuje chrzest w imię Jezusa i doświadcza zstąpienia Ducha Świętego, który ich odradza (por. Dz 19, 1-7). Za sprawą apostołów zachodzą różne cudowne wydarzenia: chorzy odzyskują zdrowie a opętani zostają uwolnieni (por. Dz 19, 11-12). Dzieje się tak, ponieważ uczeń jest podobny do swojego nauczyciela (por. Łk 6,40) i go uobecnia, przekazując braciom to samo nowe życie, które od Niego otrzymał. Równocześnie moc Boża demaskuje tych, którzy chcą używać imienia Jezusa by dokonywać egzorcyzmów, nie mając jednak władzy duchowej, by to czynić (por. Dz 19, 13-17). Okazuje się, że nie można pogodzić wiary w Chrystusa z magią. Wiara jest ufnym powierzeniem się w ręce niezawodnego Boga, który objawia się nie przez praktyki okultystyczne, ale poprzez objawienie i bezinteresowną miłość.

Szerzenie się Ewangelii w Efezie szkodzi branży złotników, wytwarzających posągi bogini Artemidy. Wzniecili oni zamieszki przeciwko Pawłowi, a chrześcijan oskarżono o profanację i bluźnierstwo.

Następnie Paweł opuścił Efez zmierzając do Jerozolimy i dotarł do Miletu (por. Dz 20, 1-16). Tutaj spotkał się jeszcze ze do starszymi Kościoła w Efezie, aby przekazać im polecenia „duszpasterskie” (por. Dz 20, 17-35). Jest to swego rodzaju testament duchowy. Apostoł zachęca zwierzchników wspólnoty: „Uważajcie na samych siebie i na całe stado, nad którym Duch Święty ustanowił was biskupami, abyście kierowali Kościołem Boga, który On nabył własną krwią” (Dz 20,28). Paweł poleca ich w ręce Boga i „słowu Jego łaski” (w. 32), będącemu zaczynem wszelkiego wzrostu i drogi świętości w Kościele.

Santo Padre:
Do il benvenuto ai pellegrini polacchi. In modo particolare saluto gli organizzatori e i partecipanti alla conferenza dedicata al beato padre Popieluszko, che si è svolta all’Università Urbaniana, in apertura della mostra a lui dedicata. Vi ringrazio per il mantenimento della memoria di questo zelante sacerdote e martire che, barbaramente assassinato dai servizi comunisti, ha dato la vita per l’amore di Cristo, della Chiesa e degli uomini, soprattutto quelli privati della libertà e della dignità.

Domenica in Polonia cade la XXa Giornata di Preghiera e di Aiuto alla Chiesa dell’Est. Vi raccomando questa importante opera e ringrazio tutti i polacchi che si impegnano a favore delle Chiese confinanti, nello spirito dell’amore fraterno. Dio vi benedica!

Speaker:
Serdecznie witam polskich pielgrzymów. Pozdrawiam szczególnie organizatorów i uczestników konferencji poświęconej księdzu Jerzemu Popiełuszce, jaka miała miejsce na Uniwersytecie Urbanianum, na rozpoczęcie wystawy jemu poświęconej. Dziękuję wam za podtrzymywanie pamięci tego gorliwego kapłana i męczennika, który, barbarzyńsko zamordowany przez służby komunistyczne, oddał życie z miłości do Chrystusa, do Kościoła i do ludzi, zwłaszcza pozbawionych wolności i godności.

W niedzielę, w Polsce przypada XX Dzień modlitwy i pomocy materialnej Kościołowi na Wschodzie”. Polecam wam to ważne dzieło i dziękuję wszystkim Polakom, którzy angażują się na rzecz sąsiadujących Kościołów, w duchu braterskiej miłości. Niech Bóg wam błogosławi!

[01974-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i professori di Seminari dei Territori di missione, che partecipano al Corso promosso dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; e i gruppi parrocchiali.

Saluto inoltre i partecipanti all’Assemblea nazionale della Federazione Italiana di Attività Educative; i ragazzi di Calusco d’Adda; il Centro anziani di Galatone; e gli Sbandieratori e musici Città di Foligno.

Saluto infine i giovani, gli anziani, gli ammalati e gli sposi novelli. Venerdì prossimo ricorre la memoria di San Nicola di Bari. Imitiamone le virtù, imparando a non anteporre nulla alla carità verso chi è più nel bisogno, ricercando in esso il volto di Dio che si è fatto uomo.

[01975-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0964-XX.02]