Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Appello del Santo Padre
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, ha incentrato la sua meditazione sul tema: «Dio ha aperto ai pagani la porta della fede» (At 14,27). La missione di Paolo e Barnaba e il concilio di Gerusalemme (Brano biblico: dagli Atti degli Apostoli, 15, 7-11).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello per la situazione in Cile.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il libro degli Atti degli Apostoli narra che San Paolo, dopo quell’incontro trasformante con Gesù, viene accolto dalla Chiesa di Gerusalemme grazie alla mediazione di Barnaba e inizia ad annunciare Cristo. Però, a causa dell’ostilità di alcuni, è costretto a trasferirsi a Tarso, la sua città natale, dove Barnaba lo raggiunge per coinvolgerlo nel lungo viaggio della Parola di Dio. Il Libro degli Atti degli Apostoli, che stiamo commentando in queste catechesi, si può dire è il libro del lungo viaggio della Parola di Dio: la Parola di Dio va annunciata, e annunciata dappertutto. Questo viaggio comincia in seguito a una forte persecuzione (cfr At 11,19); ma questa, invece di provocare una battuta d’arresto per l’evangelizzazione, diventa un’opportunità per allargare il campo dove spargere il buon seme della Parola. I cristiani non si spaventano. Devono fuggire, ma fuggono con la Parola, e spargono la Parola un po’ dappertutto.
Paolo e Barnaba arrivano dapprima ad Antiochia di Siria, dove si fermano un anno intero per insegnare e aiutare la comunità a mettere radici (cfr At 11,26). Annunziavano alla comunità ebraica, ai giudei. Antiochia diventa così il centro di propulsione missionaria, grazie alla predicazione con cui i due evangelizzatori – Paolo e Barnaba – incidono sui cuori dei credenti, che qui, ad Antiochia, vengono chiamati per la prima volta «cristiani» (cfr At 11,26).
Emerge dal Libro degli Atti la natura della Chiesa, che non è una roccaforte, ma una tenda capace di allargare il suo spazio (cfr Is 54,2) e di dare accesso a tutti. La Chiesa è “in uscita” o non è Chiesa, o è in cammino allargando sempre il suo spazio affinché tutti possano entrare, o non è Chiesa. «Una Chiesa con le porte aperte» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 46), sempre con le porte aperte. Quando vedo qualche chiesetta qui, in questa città, o quando la vedevo nell’altra diocesi da dove vengo, con le porte chiuse, questo è un segnale brutto. Le chiese devono avere sempre le porte aperte perché questo è il simbolo di cosa è una chiesa: sempre aperta. La Chiesa è «chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre. [...] Così che, se qualcuno vuole seguire una mozione dello Spirito e si avvicina cercando Dio, non si incontrerà con la freddezza di una porta chiusa» (ibid., 47).
Però questa novità delle porte aperte a chi? Ai pagani, perché gli Apostoli predicavano ai giudei, ma sono venuti anche a bussare alla porta della Chiesa i pagani; e questa novità delle porte aperte ai pagani scatena una controversia molto animata. Alcuni giudei affermano la necessità di farsi giudei mediante la circoncisione per salvarsi, e poi ricevere il battesimo. Dicono: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati» (At 15,1), cioè non potete ricevere in seguito il battesimo. Prima il rito giudaico e poi il battesimo: questa era la posizione loro. E per dirimere la questione, Paolo e Barnaba consultano il consiglio degli Apostoli e degli anziani a Gerusalemme, e ha luogo quello che è ritenuto il primo concilio della storia della Chiesa, il concilio o assemblea di Gerusalemme, cui fa riferimento Paolo nella Lettera ai Galati (2,1-10).
Viene affrontata una questione teologica, spirituale e disciplinare molto delicata: cioè il rapporto tra la fede in Cristo e l’osservanza della Legge di Mosè. Decisivi nel corso dell’assemblea sono i discorsi di Pietro e Giacomo, «colonne» della Chiesa-madre (cfr At 15,7-21; Gal 2,9).
Essi invitano a non imporre la circoncisione ai pagani, ma a chiedere loro soltanto di rigettare l’idolatria e tutte le sue espressioni. Dalla discussione viene la strada comune, e tale decisione, ratificata con la cosiddetta lettera apostolica inviata ad Antiochia.
L’assemblea di Gerusalemme ci offre una luce importante sulle modalità con cui affrontare le divergenze e ricercare la «verità nella carità» (Ef 4,15). Ci ricorda che il metodo ecclesiale per la risoluzione dei conflitti si basa sul dialogo fatto di ascolto attento e paziente e sul discernimento compiuto alla luce dello Spirito. È lo Spirito, infatti, che aiuta a superare le chiusure e le tensioni e lavora nei cuori perché giungano, nella verità e nel bene, perché giungano all’unità. Questo testo ci aiuta a comprendere la sinodalità. È interessante come scrivono la Lettera: incominciano, gli Apostoli, dicendo: “Lo Spirito Santo e noi pensiamo che …”. È proprio della sinodalità, la presenza dello Spirito Santo, altrimenti non è sinodalità, è parlatorio, parlamento, altra cosa …
Chiediamo al Signore di rafforzare in tutti i cristiani, specialmente nei vescovi e nei presbiteri, il desiderio e la responsabilità della comunione. Ci aiuti a vivere il dialogo, l’ascolto e l’incontro con i fratelli nella fede e con i lontani, per gustare e manifestare la fecondità della Chiesa, chiamata ad essere in ogni tempo «madre gioiosa» di molti figli (cfr Sal 113,9).
[01684-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker:
Frères et sœurs, les actes des Apôtres racontent comment Paul, suite à sa conversion accomplit son premier voyage missionnaire. C’est la persécution qui en est la cause, et qui devient une opportunité pour semer au loin la Parole. Au cours de ce voyage, la prédication s’adresse aussi désormais aux païens. L’Eglise apparaît dans sa vraie nature: non pas une forteresse, mais une tente, capable de toujours s’élargir: une Eglise en sortie aux portes ouvertes. Mais cette ouverture aux païens pose des questions théologiques et disciplinaires difficiles et crée la controverse: Quel rapport y a-t-il entre la foi au Christ et l’observance de la Loi de Moïse? Les Apôtres réunis affirmeront que seul Jésus nous sauve par sa grâce. Ce n’est pas la circoncision qui compte mais la foi agissant par la charité. Ce Concile de Jérusalem, le premier concile de l’histoire, nous montre comment, dans l’Eglise, doivent être surmontées les divergences, et recherchée la vérité dans l’amour. La résolution des conflits passe par le dialogue, l’écoute attentive et patiente, le discernement à la lumière de l’Esprit Saint qui œuvre dans les cœurs pour l’unité, le bien et la vérité.
Santo-Padre:
Saluto cordialmente i francofoni, in particolare i pellegrini della Diocesi di Seez, accompagnati da Monsignor Habert e quelli della Diocesi di Coutances, con Monsignor Le Boulc'h; i direttori dell'insegnamento cattolico della Vandea, con Monsignor Jacolin e quelli della Diocesi di Le Mans, con Monsignor Le Saux; i confermati della Diocesi di Bayeux-Lisieux, con Monsignor Boulanger; e gli studenti delle scuole superiori della Diocesi di Saint Etienne, con Monsignor Bataille. Chiediamo al Signore di vivere tra i cristiani il dialogo, l'ascolto e l'incontro, al fine di manifestare al mondo la fecondità della Chiesa, chiamata ad essere madre di una moltitudine di figli. Dio vi benedica!
Speaker:
Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les pèlerins du diocèse de Séez, accompagnés par Monseigneur Habert,et ceux du diocèse de Coutances, avec Monseigneur Le Boulc’h; les directeurs de l’enseignement catholique de Vendée avec Monseigneur Jacolin et ceux du diocèse du Mans avec Monseigneur Le Saux; les confirmés du diocèse de Bayeux-Lisieux avec Monseigneur Boulanger; les lycéens du diocèse de Saint Etienne, avec Monseigneur Bataille. Demandons au Seigneur de vivre entre chrétiens le dialogue, l’écoute et la rencontre afin de manifester au monde la fécondité de l’Eglise appelée à être la mère d’une multitude de fils. Que Dieu vous bénisse!
[01685-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the Acts of the Apostles, we now consider Saint Paul’s first missionary journey. Following a fierce persecution, Paul and Barnabas – prompted by the Holy Spirit – set off to spread the Gospel abroad. As a result, the Good News was also preached to the Gentiles. This initially caused a lively controversy, as to whether a strict adherence to the Mosaic Law was required of these converts. To discern God’s will in these matters, the Apostles gathered in Jerusalem, and came to a new and shared understanding. The “Council of Jerusalem” shows us that the way of resolving issues among Christians is an attentive listening to others, yet always under the guidance of the Holy Spirit. Let us pray that God will strengthen in us the desire to embrace the path of dialogue, and to listen patiently to one another, and to the voice of the Lord.
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i gruppi provenienti da Inghilterra, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Indonesia, Israele, Malesia, Filippine, e Stati Uniti d’America. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore Gesù Cristo. Dio vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from England, Hungary, Malta, the Netherlands, Norway, Indonesia, Israel, Malaysia, the Philippines, and the United States of America. Upon all of you, and your families, I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. May God bless you!
[01686-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, in unserer Katechesenreihe zur Apostelgeschichte hören wir heute, wie das Wort Gottes von Jerusalem aus immer weiter in die Welt hinausgeht. Barnabas und Paulus machen die Botschaft Christi in Kleinasien bekannt. Sie verkündigen das Evangelium nicht nur den Juden, sondern zunehmend auch den Heiden. Die junge Kirche ist wie ein Zelt, das sich dadurch auszeichnet, dass sein Raum erweitert und so allen Einlass gewährt werden kann. Doch diese Offenheit löst unter den Judenchristen eine Kontroverse über das rechte Verhältnis des Glaubens an Christus und die Befolgung des mosaischen Gesetzes aus. In der dazu einberufenen Versammlung der Apostel und der Gemeinde von Jerusalem gelingt es schließlich Petrus und Jakobus, die Einheit zu stärken. Petrus lädt die Brüder ein, den neu bekehrten Heiden kein neues Joch aufzulegen im festen Glauben, dass wir durch die Gnade des Herrn Jesus und nichts sonst gerettet werden. Jakobus ermahnt die neuen Gläubigen, den Götzendienst in all seinen Äußerungen und Unzucht zu meiden. Dies wird in einem Schreiben, dem sog. Aposteldekret, festgelegt, das an alle Gemeinden versandt wird. Wir können es als den Anfang eines synodalen Elements in der Kirche ansehen: Die verschiedenen Auffassungen werden durch das aufmerksame geduldige Hören aufeinander und die Unterscheidung im Licht des Heiligen Geistes zur Einheit geführt.
Santo Padre:
Saluto di cuore i pellegrini di lingua tedesca, in particolare il gruppo di fedeli da Enniger e gli studenti dell’Accademia di Polizia da Münster. Celebrando il mese missionario straordinario chiediamo allo Spirito Santo di renderci capaci di aprire le porte del Vangelo a tutti i popoli e di essere testimoni autentici dell’amore divino. Il Signor vi accompagni sul vostro cammino!
Speaker:
Herzlich grüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache, insbesondere die Gruppe der Gläubigen aus Enniger und die Studenten der Hochschule der Polizei in Münster. Mit der Feier des außerordentlichen Missionsmonats bitten wir den Heiligen Geist, uns zu befähigen, die Tore des Evangeliums für alle Völker zu öffnen und uns zu authentischen Zeugen der göttlichen Liebe zu machen. Der Herr begleite euch auf euren Wegen!
[01687-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Hoy reflexionamos sobre la naturaleza de la Iglesia, según nos narra el libro de los Hechos de los Apóstoles. La Iglesia no es una fortaleza cerrada, sino una tienda de campaña capaz de agrandarse para recibir a todos: es una Iglesia en salida, una Iglesia con las puertas siempre abiertas.
En Antioquía de Siria, donde por primera vez los creyentes fueron llamados cristianos, Pablo y Bernabé inician el primer viaje misionero. En las diferentes comunidades, de la predicación del Evangelio en las Sinagogas de la diáspora se pasó al anuncio a los paganos, que Dios también llama a la fe. Esta novedad de apertura a otros que no eran judíos desencadenó una controversia: algunos judíos afirmaban la necesidad de la circuncisión para la salvación. Para resolver esta cuestión, recurrieron a la “Asamblea de los Apóstoles y de los Ancianos”, y tuvo lugar el así llamado “Concilio de Jerusalén”, en el que se afrontó la relación entre la fe en Cristo y la observancia de la ley de Moisés. Pedro y Santiago, columnas de la Iglesia, invitaron a no imponer la circuncisión a los paganos que se convertían a la fe, sino sólo a que rechazaran la idolatría y todas sus expresiones, pues sólo la gracia del Señor Jesús es causa de salvación.
La Asamblea de Jerusalén nos enseña cómo enfrentar las divergencias y buscar «la verdad en la caridad» (Ef 4,5), nos ayuda a entender que la Sinodalidad es el método eclesial para reflexionar y confrontarse, basado en el diálogo y en el discernimiento a la luz del Espíritu Santo.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pido al Señor que refuerce en nosotros y en todos los cristianos, especialmente en los obispos y presbíteros, el deseo y la responsabilidad por la comunión, el diálogo y el encuentro con todos los hermanos, sin excepción, para manifestar la fecundidad de la Iglesia, llamada a ser Madre feliz de muchos hijos. Que Dios los bendiga.
[01688-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
Nos Atos dos Apóstolos, vemos como Paulo, enfrentando algumas hostilidades no seu anúncio de Cristo, teve que ir para Tarso, onde, algum tempo depois, aceitou o convite de Barnabé de participar numa viagem para difundir a Palavra de Deus. Tal viagem teve início no meio de perseguições que, longe de esmorecer os ânimos, abriram novos horizontes para a evangelização. Durante esta primeira viagem apostólica de Paulo, o Espírito Santo mostrou como os pagãos também estavam chamados à fé, pois a Igreja, longe de ser uma realidade fechada em si mesma, é uma casa com as portas abertas para todos. Diante desses acontecimentos, surgiu uma discussão acalorada sobre a necessidade da circuncisão mosaica. Por isso, Paulo e Barnabé foram até Jerusalém para se reunir com os Apóstolos. Assim, superando tensões e fechamentos, à luz do Espírito e na verdade da caridade, puderam discernir juntos que a salvação se deve exclusivamente à graça do Senhor Jesus e que a essência da Igreja é realmente a de ser uma Mãe fecunda de muitos filhos.
Santo Padre:
Carissimi pellegrini di lingua portoghese, vi saluto cordialmente tutti, in particolare i diversi gruppi venuti dal Portogallo e dal Brasile. Il vostro pellegrinaggio a Roma vi aiuti a essere pronti a far parte della Chiesa in uscita, dando una testimonianza gioiosa del Vangelo e dell’amore di Dio per tutti i suoi figli. La Vergine Santa vi guidi e protegga!
Speaker:
Amados peregrinos de língua portuguesa, saúdo-vos cordialmente a todos, em particular os diversos grupos vindos de Portugal e do Brasil. Possa a vossa peregrinação a Roma ajudar-vos a estar prontos a fazer parte da Igreja em saída, dando um testemunho alegre do Evangelho e do amor de Deus por todos os seus filhos. A Virgem Santa vos guie e proteja!
[01689-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
[في تعاليمِهِ حوْلَ "المسيرةِ" الإنجيليِّةِ الّتي يرويَها سُفرُ أعمّالِ الرُّسُلِ، تكلَّمَ البابا اليَومَ عن رسالة بولس وبرنابا ومجمع أورشليم. فبعد أن بَشَّر بولس وبرنابا الوثنيين، وفُتحت لهم أبواب الإيمان، وجد الرسل أنفسهم أمام قضية في غاية الحساسية وهي: العلاقة بين الإيمان بالمسيح والتَقَيُّد بشريعة موسى. هذه القضية أثارت بينهم جدلًا شديدًا. عندها دعا بطرس الإخوة إلى عدم فرض نير لا يطاق على رقبة أولئك الذين يقبلون المسيح، وأن يؤمنوا أن الخلاص يتم بنعمة الرب يسوع. هكذا أوضح البابا أن جماعة أورشليم تقدم لنا نورًا هامًّا لكيفية التعامل مع الخلافات والسعي للحقِّ بالمحبة، وتذكِّرنا بأن نهج الكنيسة في حل النزاعات يقوم على الحوار الذي هو إصغاء متنبِّه وصابر، وعلى التمييز في ضوء الروح القدس الذي يساعد على التغلب على الانغلاقات والتوترات ويعمل في القلوب للوصول إلى الوَحدة، في الحقيقة والخير. وختامًا أوصى قداسة البابا بالمحافظة على الرغبة في الشركة وروح المسؤولية، وبعيش الحوار والإصغاء واللقاء مع إخوتنا في الإيمان ومع البعيدين عنا، لنتذوق ونُظهر خصوبة الكنيسة، المدعوة أن تكون في كل زمان "الأم المبتهجة" بأبنائها الكثيرين].
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dall’Egitto e dal Medio Oriente. La Chiesa non è una roccaforte, ma una tenda capace di allargare il suo spazio e di dare accesso a tutti. È una Chiesa con "le porte aperte", e ciascuno è chiamato a irradiare la luce di Cristo in tutto il mondo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre dal maligno!
Speaker:
أرحبُ بالحاضرينَ الناطقين باللغة العربية، وخاصةً بالقادمين من مصر، ومن الشرق الأوسط. إن الكنيسة ليست معقلًا مغلقًا، ولكنها خيمة قادرة على توسيع رحابها لتسمح للجميع بدخولها. إنها "كنيسةٌ مُشرَّعة الأبواب"، والكل مدعو لأن يشع نور المسيح في جميع أنحاء المعمورة. ليُبارِكْكُم الرب جميعًا ويَحرُسْكُم دائمًا من الشرير!
[01690-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Drodzy bracia i siostry, Dzieje Apostolskie przypominają, że św. Paweł po swoim nawróceniu, przyjęty przez Kościół Jerozolimski, wraz z Barnabą udaje się do Antiochii Syryjskiej. Przez cały rok obydwaj głoszą Ewangelię, nauczają o Zmartwychwstałym Chrystusie. W Antiochii po raz pierwszy wyznawcy Chrystusa zostają nazwani chrześcijanami. Otwarcie się na pogan rodzi jednak kontrowersję ze wspólnotą żydowską. Wyrasta żądanie: „Jeżeli się nie poddacie obrzezaniu według zwyczaju Mojżeszowego, nie możecie być zbawieni” (Dz 15, 1). Paweł i Barnaba udają się do Jerozolimy, by rozstrzygnąć tę kwestię w porozumieniu z Apostołami i radą starszych. To zgromadzenie, uznane za pierwszy w dziejach Kościoła sobór, zdecydowało, aby nie zmuszać pogan do obrzezania, a jedynie nakłaniać ich do odrzucenia bałwochwalstwa i jego przejawów. Atmosfera tego spotkania, wypowiedzi Apostołów: Piotra i Jakuba, braterska narada, jedność w podejmowaniu decyzji, będą na przyszłość dla Kościoła ważną wskazówką, co do sposobu rozstrzygania spraw, różnicy poglądów, kwestii spornych, rozumienia kolegialności i synodalności. Prośmy Pana, by także nasze życie przenikał dialog, umiejętność słuchania i życzliwość dla braci.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi e in modo speciale gli Organizzatori della mostra dedicata al cardinale Adam Kozłowiecki, inaugurata ieri alla Pontificia Università Gregoriana. Negli anni della seconda guerra mondiale Egli fu prigioniero dei campi di concentramento di Auschwitz e di Dachau. In seguito, per oltre 60 anni, svolse il ministero missionario in Zambia. Con coraggio annunziava il Vangelo, intrepido lottò per la dignità e i diritti degli abitanti dell’Africa, promosse la costruzione di chiese, di scuole, di ospedali e di case di cura. L’opera di questo instancabile evangelizzatore polacco, possa aprire i nostri cuori alle necessità dei fratelli che vivono nei paesi di missione. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Pozdrawiam serdecznie Polaków, a szczególnie Organizatorów wystawy, poświęconej kardynałowi Adamowi Kozłowieckiemu, otwartej wczoraj w Papieskim Uniwersytecie Gregoriańskim. W latach II wojny światowej był więźniem obozów koncentracyjnych w Auschwitz i Dachau. Później ponad 60 lat pełnił posługę misyjną w Zambii. Odważnie głosił Ewangelię, niezłomnie walczył o godność i prawa dla Afrykanów, inicjował budowę kościołów, szkół, szpitali i domów opieki. Niech dzieło tego wybitnego polskiego ewangelizatora otworzy nasze serca na potrzeby braci żyjących w krajach misyjnych. Z serca wam błogosławię.
[01691-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Suore Agostiniane Missionarie, che celebrano il loro capitolo generale e le incoraggio a seguire il Vangelo con rinnovato entusiasmo, sostenute e illuminate sempre dalla grazia del Signore. Saluto la delegazione del Comune di Accumoli e i gruppi parrocchiali, in particolare quelli di San Martino in Pensilis e di Avigliano.
Saluto infine i giovani, gli anziani, gli ammalati e gli sposi novelli. Ieri abbiamo celebrato la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II; imitiamolo questo maestro di fede e di vita evangelica, esempio di amore a Cristo e all’uomo.
[01692-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Appello del Santo Padre
Seguo con preoccupazione quanto sta accadendo in Cile. Mi auguro che, ponendo fine alle violente manifestazioni, attraverso il dialogo ci si adoperi per trovare soluzioni alla crisi e far fronte alle difficoltà che l’hanno generata, per il bene dell’intera popolazione.
[01693-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0813-XX.02]