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L’Udienza Generale, 02.10.2019


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

 

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.35 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, ha incentrato la sua meditazione sul tema: “Annunciò a lui Gesù (At 8, 35). Filippo e la ‘corsa’ del Vangelo su nuove strade”. (Brano biblico: dagli Atti degli Apostoli, 8, 5-8).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle!

Dopo il martirio di Stefano, la “corsa” della Parola di Dio sembra subire una battuta d’arresto, per lo scatenarsi di «una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme» (At 8,1). A seguito di ciò, gli Apostoli rimangono a Gerusalemme, mentre molti cristiani si disperdono in altri luoghi della Giudea e in Samaria.

Nel Libro degli Atti, la persecuzione appare come lo stato permanente della vita dei discepoli, in accordo con quanto detto da Gesù: «Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi» (Gv 15,20). Ma la persecuzione, invece di spegnere il fuoco dell’evangelizzazione lo alimenta ancora di più.

Abbiamo sentito cosa ha fatto il diacono Filippo che comincia ad evangelizzare le città della Samaria, e numerosi sono i segni di liberazione e guarigione che accompagnano l’annuncio della Parola. A questo punto lo Spirito Santo segna una nuova tappa del viaggio del Vangelo: spinge Filippo ad andare incontro a uno straniero dal cuore aperto a Dio. Filippo si alza e parte con slancio e, su una strada deserta e pericolosa, incontra un alto funzionario della regina di Etiopia, amministratore dei suoi tesori. Quest’uomo, un eunuco, dopo essere stato a Gerusalemme per il culto, sta tornando al suo paese. Era un proselito giudeo dell’Etiopia. Seduto in carrozza, legge il rotolo del profeta Isaia, in particolare il quarto canto del “servo del Signore”.

Filippo si accosta alla carrozza e gli chiede: «Capisci quello che stai leggendo?» (At 8,30). L’Etiope risponde: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?» (At 8,31). Quell’uomo potente riconosce di avere bisogno di essere guidato per comprendere la Parola di Dio. Era il grande banchiere, era il ministro dell’economia, aveva tutto il potere dei soldi, ma sapeva che senza la spiegazione non poteva capire, era umile.

E questo dialogo tra Filippo e l’Etiope fa riflettere anche sul fatto che non basta leggere la Scrittura, occorre comprenderne il senso, trovare il “succo” andando oltre la “scorza”, attingere lo Spirito che anima la lettera. Come disse Papa Benedetto all’inizio del Sinodo sulla Parola di Dio, «l’esegesi, la vera lettura della Sacra Scrittura, non è solamente un fenomeno letterario, […]. È il movimento della mia esistenza» (Meditazione, 6 ottobre 2008). Entrare nella Parola di Dio è essere disposti a uscire dai propri limiti per incontrare Dio e conformarsi a Cristo che è la Parola vivente del Padre.

Chi è dunque il protagonista di questo che leggeva l’etiope? Filippo offre al suo interlocutore la chiave di lettura: quel mite servo sofferente, che non reagisce al male con il male e che, pur se considerato fallito e sterile e infine tolto di mezzo, libera il popolo dall’iniquità e porta frutto per Dio, è proprio quel Cristo che Filippo e la Chiesa tutta annunciano! Che con la Pasqua ci ha redenti tutti. Finalmente l’etiope riconosce Cristo e chiede il Battesimo e professa la fede nel Signore Gesù. È bello questo racconto ma chi ha spinto Filippo ad andare nel deserto per incontrare quest’uomo? Chi ha spinto Filippo ad accostarsi alla carrozza? È lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il protagonista dell’evangelizzazione. “Padre, io vado a evangelizzare” – “Sì, cosa fai?” – “Ah, io annuncio il Vangelo e dico chi è Gesù, cerco di convincere la gente che Gesù è Dio”. Caro, questo non è evangelizzazione, se non c’è lo Spirito Santo non c’è evangelizzazione. Questo può essere proselitismo, pubblicità… Ma l’evangelizzazione è farti guidare dallo Spirito Santo, che sia Lui a spingerti all’annuncio, all’annuncio con la testimonianza, anche con il martirio, anche con la parola.

Dopo aver fatto incontrare l’Etiope con il Risorto – l’etiope incontra Gesù risorto perché capisce quella profezia - Filippo scompare, lo Spirito lo prende e lo invia a fare un’altra cosa. Ho detto che il protagonista dell’evangelizzazione è lo Spirito Santo e qual è il segno che tu cristiana, cristiano, sei un evangelizzatore? La gioia. Anche nel martirio. E Filippo pieno di gioia andò da un’altra parte a predicare il Vangelo.

Che lo Spirito faccia dei battezzati uomini e donne che annunciano il Vangelo per attirare gli altri non a sé ma a Cristo, che sanno fare spazio all’azione di Dio, che sanno rendere gli altri liberi e responsabili dinanzi al Signore.

[01553-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

La mort d’Etienne, premier martyr du Christ, fut suivie d’une persécution contre l’Eglise de Jérusalem. Celle-ci constitua l’occasion concrète qui poussa beaucoup de chrétiens à fuir de Jérusalem et à se disperser dans d’autres endroits de la Judée et en Samarie. La persécution fait partie de la vie des disciples et est source génératrice de l’évangélisation. Chassés de Jérusalem, les disciples se transforment en missionnaires itinérants comme le diacre Philippe qui évangélise les villes de la Samarie avec des signes de libération et de guérison. Aussi, l’Esprit Saint marque une nouvelle étape dans le voyage de l’Evangile dans cette rencontre de Philippe avec un haut fonctionnaire de la reine d’Ethiopie. Le dialogue entre Philippe et l’Ethiopien nous instruit sur l’importance de la compréhension du sens de la Parole de Dieu. Il faut donc être disponible à sortir de ses propres limites pour rencontrer Dieu et se conformer au Christ, Parole vivante du Père. Voyant l’incompréhension de son interlocuteur, Philippe lui donne la clé de lecture. Il lui annonce le Christ qui, avec sa Pâques, illumine l’existence de tout homme. L’Ethiopien baptisé renaît à une vie nouvelle et devient membre à part entière du corps du Christ. Après le baptême, l’Esprit Saint remplit la vie de l’Ethiopien en le marquant du sceau de la joie.

Santo Padre:

Saluto calorosamente i fedeli francofoni, in particolare i pellegrini della Parrocchia di Villeneuve; il Collegio Maîtrise di Massabielle di Pointe-à-Pitre; il Collegio Saint-Joseph di Oyonnax; e il gruppo di pellegrini della Diocesi di Quebec. L'incontro di Filippo con l'Etiope rivela l'importanza di comprendere la Parola di Dio e i Sacramenti per una nuova vita in Dio. E la gioia è la caratteristica di tutti i cristiani, discepoli di Cristo, morto e risorto. Possa lo Spirito Santo rendervi uomini e donne amanti di Cristo, e gioiosi nell'annuncio del Suo messaggio di speranza. Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les pèlerins de la paroisse de Villeneuve, le Collège Maitrise de Massabielle de Pointe-à-Pitre, le Collège Saint-Joseph de Oyonnax et le groupe de pèlerins du Diocèse de Québec. La rencontre de Philippe avec l’Ethiopien nous révèle l’importance de la compréhension de la Parole de Dieu et des sacrements pour une vie nouvelle en Dieu. Et la joie est la caractéristique de tout chrétien disciple du Christ mort et ressuscité. Que l’Esprit Saint fasse de nous des hommes et des femmes amoureux du Christ et joyeux dans l’annonce de son message d’espérance. Que Dieu vous bénisse!

[01554-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the Acts of the Apostles, we now consider how a new stage in the spread of the Gospel occurs. The deacon Philip, prompted by the Holy Spirit, encounters a man whose heart is open to God. This foreigner, a high official of the Queen of Ethiopia, is reading a passage from the prophet Isaiah. Yet, without a guide, he is unable to understand its full meaning. Philip explains to him how the Old Testament prophecies reach their fulfilment in Christ. As a result, the Ethiopian professes his faith in Jesus, and asks to be baptized. From the baptismal waters he emerges no longer a stranger, but a member of the Body of Christ. The dialogue in this encounter reveals to us the key to reading the Scriptures: namely, Christ. Let us pray that the Holy Spirit will strengthen all the baptized to follow the example of Philip in bearing witness to the saving power of the Gospel and bringing others to Jesus.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i gruppi provenienti da Inghilterra, Scozia, Irlanda, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Botswana, Australia, Cina, Indonesia, Filippine, Canada e Stati Uniti d’America. In particolare saluto i seminaristi del Pontificio Collegio Americano del Nord e i loro familiari, riuniti per l’ordinazione diaconale che si terrà domani. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from England, Scotland, Ireland, Denmark, the Netherlands, Norway, Sweden, Botswana, Australia, China, Indonesia, the Philippines, Canada, and the United States of America. In a particular way my greeting goes to the seminarians of the Pontifical North American College and their families gathered for the ordination to the Diaconate to be celebrated tomorrow. Upon all of you, and your families, I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. May God bless you!

[01555-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, die Apostelgeschichte berichtet, dass nach dem Martyrium des Diakons Stephanus die Christen in Jerusalem von einer Verfolgung heimgesucht und an andere Orte Judäas und nach Samaria verstreut wurden. Dies löschte aber das Feuer der Evangelisierung nicht aus, sondern verstärkte es noch. So begegnete Philippus, ein weiterer Diakon, auf der Wüstenstraße nach Gaza einem Kämmerer der Königin von Äthiopien, der auf dem Rückweg von einer Wallfahrt nach Jerusalem war. Dieser las gerade den Propheten Jesaja. Philippus half dem Äthiopier, den Text zu verstehen: Ausgehend von dem Prophetenwort verkündete er das Evangelium von Jesus. Das Wort Gottes wirklich aufzunehmen vermag nur jener, der seine eigenen Grenzen überwindet und sich aufmacht, Gott im Nächsten zu begegnen und Christus ähnlich zu werden, der das lebendige Wort des Vaters ist. Auch der unfruchtbare Kämmerer, ein Eunuch, konnte schließlich geistlich Frucht bringen; denn Philippus führte ihn zur Begegnung mit dem Auferstandenen, zur Taufe und zur geistlichen Neugeburt. Danach wurde Philippus vom Heiligen Geist entrückt, hinterließ aber bei dem Neugetauften ein inneres Feuer und eine tiefe Freude.

Santo Padre:

Rivolgo un caro saluto ai pellegrini di lingua tedesca, in particolare agli alunni del Cusanus-Gymnasium di Koblenz e agli Schützen di Werl. Il soffio dello Spirito Santo ci renda capace di fare spazio all’azione di Dio in noi, aiutando i fratelli e le sorelle più piccoli e bisognosi. Il Signore benedica voi e le vostre famiglie!

Speaker:

Einen lieben Gruß richte ich an die Pilger und Besucher deutscher Sprache, insbesondere die Schüler des Cusanus-Gymnasiums in Koblenz und die Schützen aus Werl. Der Hauch des Heiligen Geistes mache uns fähig, dem Handeln Gottes in uns Raum zu verschaffen, indem wir den geringsten und schwächsten Brüdern und Schwestern beístehen. Der Herr segne euch und eure Familien!

[01556-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Como hemos escuchado en la lectura de los Hechos de los Apóstoles, después del martirio de Esteban se desató en Jerusalén una violenta persecución contra la Iglesia, muchos cristianos tuvieron que dejar la ciudad y se dispersaron por Judea y Samaría. Esa persecución en lugar de detener la evangelización, la impulsó, y así lo observamos en el testimonio del diácono Felipe que fue a evangelizar las ciudades de Samaría, donde el anuncio de la Palabra estaba acompañado por muchos signos de liberación y curaciones.

Fue también durante esa misión que el Espíritu Santo llevó a Felipe hacia un extranjero que se dirigía a su tierra e iba leyendo el cuarto canto del “Siervo del Señor”, del libro de Isaías, sin comprender su significado. El diálogo entre Felipe y ese hombre, que reconoció no entender la Palabra de Dios, nos dice que no es suficiente leer la Escritura, ya que la clave para entenderla se encuentra en Jesús, Palabra encarnada del Padre, que con su misterio pascual le da pleno sentido. El encuentro con Felipe impulsó al etíope a pedirle el Bautismo, y al recibirlo lo convirtió en un hombre nuevo y lo marcó con «el sello» de la alegría del Espíritu Santo, fuente de esperanza para su camino.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española venidos de España y de Latinoamérica. Hoy, memoria litúrgica de los ángeles custodios, pidamos al Señor que nos conceda, por su intercesión, el don de su Espíritu Santo, para que haga de todos nosotros los bautizados anunciadores valientes del Evangelio, dando cabida en nuestra vida a la acción de Dios, que nos hace criaturas nuevas y criaturas libres. Que el Señor los bendiga.

[01557-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Depois do martírio de Estêvão que marcou o início duma violenta perseguição contra a Igreja, muitos cristãos deixaram Jerusalém dispersando-se pela Judeia e a Samaria. Mas a perseguição, em vez de apagar a paixão de evangelizar, ainda a acendeu mais. O livro dos Atos do Apóstolos mostra-nos esta «corrida» – chamemos-lhe assim – esta «corrida» imparável do Evangelho pelas estradas do mundo. O diácono Filipe, obedecendo ao Espírito Santo e levado por Ele, consegue alcançar o carro dum alto funcionário da rainha de Candace, da Etiópia, que voltava de Jerusalém ao seu país, sentado no carro a ler o IV Canto do Servo de Jahvé, no livro de Isaías. Filipe pergunta-lhe: «Compreendes verdadeiramente o que estás a ler?» Resposta do outro: «E como poderei compreender, sem alguém que me oriente?» É que não basta ler a Palavra de Deus; para entrar nela, é preciso estar disposto a sair da nossa visão limitada para nos configurarmos a Cristo que é a Palavra viva do Pai. O Servo de Jahvé, de quem fala Isaías, é Cristo: assim explica Filipe anunciando que Jesus, com a sua Páscoa, ilumina a vida daquele homem, servo de confiança da rainha mas eunuco, isto é, incapaz de dar fruto. Toda a pessoa desanimada ou marginalizada pode renascer em Cristo. Então o eunuco pede o Batismo e, das águas, sai um homem novo que deixa de ser estrangeiro discriminado e marginalizado para se tornar membro do Corpo de Cristo.

 

Santo Padre:

Cari pellegrini del Brasile e tutti gli altri di lingua portoghese, benvenuti! Possa questo pellegrinaggio a Roma riempirvi di luce e fortezza per annunciare Gesù Cristo, unico Salvatore e Signore della vita: fuori di Lui, non c'è vita, né speranza alcuna di trovarla. Con Cristo, invece, eterno successo alla vita che Dio vi ha affidata. Così Dio benedica voi e le vostre famiglie! Pregate per le missioni.

 

Speaker:

Queridos peregrinos do Brasil e todos os outros de língua portuguesa, sede bem-vindos! Que esta peregrinação a Roma vos encha de luz e fortaleza para anunciardes Jesus Cristo, único Salvador e Senhor da vida: fora d'Ele, não há vida, nem esperança alguma de a encontrar. Com Cristo, pelo contrário, sucesso eterno à vida que Deus vos confiou. Assim Deus vos abençoe a vós e às vossas famílias! Rezai pelas missões.

[01558-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

[في تعاليمه حول "المسيرة" الإنجيلية التي يرويها سفر أعمال الرسل، تكلم البابا اليوم عن الشماس فيلبس الذي انطلق بحماس، مدفوعا من الروح القدس، على طريق مهجور وخطير، ليلتقي بالحبشي الذي كان يجلس في مركبته، ويقرأ الأنشودة الرابعة "لخادم الرب" من سفر النبي أشعياء. وأوضح البابا أن الحوار بين فيلبس والحبشي يجعلنا نفهم أنه لا يكفي أن نقرأ الكتاب المقدس، فنحن بحاجة إلى فهم معناه، والعثور على "العصارة" من خلال تجاوز "القشور". فكي يدخل الشخص إلى عمق كلمة الله يجب أن يخرج من حدوده الذاتية لملاقاة الله والتطبع مع المسيح الذي هو كلمة الآب الحي. إنه ذاك المسيح الذي بفصحه يضيء التساؤل الوجودي للحبشي، ولكل إنسان محبط أو مهمش، ليرى في يسوع رجاء الميلاد الجديد. واختتم البابا طالبا من الروح القدس أن يجعل المعمدين أشخاصا يعلنون الإنجيل لجذب الآخرين لا لأنفسهم بل للمسيح، أشخاصا يعرفون كيفية جعل الآخرين أحرارا ومسؤولين أمام الرب].

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dall’Iraq, dalla Giordania e dal Medio Oriente. Senza il Signore è impossibile comprendere in profondità la Sacra Scrittura, ma è altrettanto vero il contrario: senza la Sacra Scrittura restano indecifrabili gli eventi della missione di Gesù e della sua Chiesa nel mondo. Giustamente San Girolamo poteva scrivere: «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo». Il Signore vi benedica e vi protegga ‎sempre dal‎ maligno‎‎‎‏!

Speaker:

أرحب بالحاضرين الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من العراق، ومن الأردن، ومن الشرق الأوسط. من المستحيل، بدون مساعدة الرب لنا، أن نفهم الكتاب المقدس بعمق، والعكس صحيح أيضا: فبدون الكتاب المقدس، تظل أحداث رسالة يسوع وكنيسته في العالم غير مفهومة. وقد كتب القديس إيرونيموس بحق: "أن نجهل الكتاب المقدس هو أن نجهل المسيح ذاته". ليبارككم الرب جميعا ويحرسكم دائما من الشرير!

[01559-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Ojciec Święty kontynuuje lekturę Dziejów Apostolskich. Po męczeństwie Szczepana wybuchło „wielkie prześladowanie w Kościele jerozolimskim” (Dz 8,1). Apostołowie pozostają w Jerozolimie, natomiast liczni chrześcijanie chronią się w Judei i Samarii. Tu zaczyna ewangelizować diakon Filip, a jego głoszeniu Słowa towarzyszy wiele uwolnień od złego ducha i uzdrowień. Duch Święty wyznacza nowy etap na drodze Ewangelii: pobudza Filipa, by wyszedł na spotkanie nieznajomego, którego serce było otwarte na Boga. Poznaje wysokiego urzędnika królowej Etiopii, zarządcę jej skarbca. Ten człowiek wraca do swego kraju po pobycie w Jerozolimie, gdzie udał się, aby oddać cześć Bogu. Siedząc w powozie, czyta zwój proroka Izajasza, czwartą pieśń „sługi Pańskiego”. Filip podchodzi do wozu i pyta go: „Czy rozumiesz, co czytasz?” (Dz 8,30). Etiopczyk odpowiada: „Jakżeż mogę [rozumieć], jeśli mi nikt nie wyjaśni?” (Dz 8, 31). Filip daje swojemu rozmówcy klucz do odczytania: tym łagodnym cierpiącym sługą, który nie odpowiada złem na zło i który, chociaż uważa siebie za przegranego, wyzwala lud od niegodziwości i wydaje owoc dla Boga, jest Chrystus. W Chrystusie - łagodnym cierpiącym słudze, który, choć uważany jest za przegranego, wyzwala lud od niegodziwości - Etiopczyk, doświadczony przez los, odkrywa swoją zdolność do wydawania owoców. Spotkanie z Filipem pobudza go do prośby o chrzest. Z wód chrzcielnych wyłania się nowy człowiek, cudzoziemiec, który nie jest już dyskryminowany, lecz jest członkiem ciała Chrystusa, ponieważ przez chrzest przyoblekł się w Niego i należy do Niego na zawsze (por. Ga 3, 27.29).

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, ieri è iniziato il Mese Missionario Straordinario. “Celebrare questo mese ci aiuterà in primo luogo a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo”. Infatti tutti, come “Battezzati e inviati”, siamo chiamati ad essere testimoni di Cristo e sostenitori dei missionari che portano il Vangelo a tutti i popoli del mondo. La nostra preghiera e i gesti concreti di solidarietà li accompagnino sempre. Vi benedico di cuore.

Speaker:

Serdecznie pozdrawiam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, wczoraj rozpoczął się Nadzwyczajny Miesiąc Misyjny. „Obchody tego miesiąca pomogą nam przede wszystkim w ponownym odkryciu misyjnego znaczenia naszego przylgnięcia wiary do Jezusa Chrystusa, wiary darmo otrzymanej jako dar w sakramencie Chrztu św.” Wszyscy bowiem, jako „Ochrzczeni i posłani”, jesteśmy wezwani, byśmy sami byli świadkami Chrystusa i byśmy wspierali misjonarzy, którzy niosą Ewangelię wszystkim ludom na świecie. Niech im zawsze towarzyszy nasza modlitwa i konkretne dzieła solidarności. Z serca wam błogosławię.

[01560-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere i partecipanti all’Incontro promosso dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso sul Mahatma Gandhi; e i Sacerdoti del Pontificio Collegio Missionario Internazionale San Paolo Apostolo, in Roma.

Saluto le parrocchie di Copertino e di Livizzano; e il gruppo di giovani cattolici cinesi, da Prato.

Un pensiero particolare rivolgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Oggi celebriamo la memoria dei Santi Angeli Custodi. La loro presenza rafforzi in voi la certezza che Dio accompagna il cammino di vita di ciascuno. Vi sostengano nell’annunciare e vivere il Vangelo di Cristo per un mondo rinnovato nell’amore di Dio.

[01561-IT.01] [Testo originale: Italiano]

 

[B0760-XX.02]