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L’Udienza Generale, 26.06.2019


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto ai malati nell’Aula Paolo VI

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.25 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Prima di recarsi in Piazza San Pietro, il Papa ha salutato i malati riuniti nell’Aula Paolo VI.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, proseguendo il nuovo ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, ha incentrato la sua meditazione sul tema: “Perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere”. La vita della comunità primitiva tra l’amore di Dio e l’amore ai fratelli (Brano biblico: Dagli Atti degli Apostoli, 2, 42.44-45).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Il frutto della Pentecoste, la potente effusione dello Spirito di Dio sulla prima comunità cristiana, fu che tante persone si sentirono trafiggere il cuore dal lieto annuncio – il kerygma – della salvezza in Cristo e aderirono a Lui liberamente, convertendosi, ricevendo il battesimo nel suo nome e accogliendo a loro volta il dono dello Spirito Santo. Circa tremila persone entrano a far parte di quella fraternità che è l’habitat dei credenti ed è il fermento ecclesiale dell’opera di evangelizzazione. Il calore della fede di questi fratelli e sorelle in Cristo fa della loro vita lo scenario dell’opera di Dio che si manifesta con prodigi e segni per mezzo degli Apostoli. Lo straordinario si fa ordinario e la quotidianità diventa lo spazio della manifestazione di Cristo vivo.

L’evangelista Luca ce lo racconta mostrandoci la chiesa di Gerusalemme come il paradigma di ogni comunità cristiana, come l’icona di una fraternità che affascina e che non va mitizzata ma nemmeno minimizzata. Il racconto degli Atti ci permette di guardare tra le mura della domus dove i primi cristiani si raccolgono come famiglia di Dio, spazio della koinonia, cioè della comunione d’amore tra fratelli e sorelle in Cristo.

Si può vedere che essi vivono in un modo ben preciso: sono «perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere» (At 2,42). I cristiani ascoltano assiduamente la didaché cioè l’insegnamento apostolico; praticano un’alta qualità di rapporti interpersonali anche attraverso la comunione dei beni spirituali e materiali); fanno memoria del Signore attraverso la “frazione del pane”, cioè l’Eucaristia, e dialogano con Dio nella preghiera. Sono questi gli atteggiamenti del cristiano, le quattro tracce di un buon cristiano.

Diversamente dalla società umana, dove si tende a fare i propri interessi a prescindere o persino a scapito degli altri, la comunità dei credenti bandisce l’individualismo per favorire la condivisione e la solidarietà. Non c’è posto per l’egoismo nell’anima di un cristiano: se il tuo cuore è egoista tu non sei cristiano, sei un mondano, che soltanto cerchi il tuo favore, il tuo profitto. E Luca ci dice che i credenti stanno insieme (cfr At 2,44). La prossimità e l’unità sono lo stile dei credenti: vicini, preoccupati l’uno per l’altro, non per sparlare dell’altro, no, per aiutare, per avvicinarsi.

La grazia del battesimo rivela quindi l’intimo legame tra i fratelli in Cristo che sono chiamati a condividere, a immedesimarsi con gli altri e a dare «secondo il bisogno di ciascuno» (At 2,45), cioè la generosità, l’elemosina, il preoccuparsi dell’altro, visitare gli ammalati, visitare coloro che sono nel bisogno, che hanno necessità di consolazione.

E questa fraternità, proprio perché sceglie la via della comunione e dell’attenzione ai bisognosi questa fraternità che è la Chiesa può vivere una vita liturgica vera e autentica. Dice Luca: «Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo» (At 2,46-47).

Infine, il racconto degli Atti ci ricorda che il Signore garantisce la crescita della comunità (cfr 2,47): il perseverare dei credenti nell’alleanza genuina con Dio e con i fratelli diventa forza attrattiva che affascina e conquista molti (cfr Evangelii gaudium, 14), un principio grazie al quale vive la comunità credente di ogni tempo.

Preghiamo lo Spirito Santo perché faccia delle nostre comunità luoghi in cui accogliere e praticare la vita nuova, le opere di solidarietà e di comunione, luoghi in cui le liturgie siano un incontro con Dio, che diviene comunione con i fratelli e le sorelle, luoghi che siano porte aperte sulla Gerusalemme celeste.

[01128-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, avec la puissante effusion de l’Esprit Saint sur la première communauté chrétienne, environ trois mille personnes sont entrées dans cette fraternité, habitat des croyants et ferment ecclésial de l’œuvre d’évangélisation. Ainsi, leur vie quotidienne, par la chaleur de la foi et le don de l’Esprit, est devenue l’espace de la manifestation du Christ vivant, à travers des signes et des prodiges avec l’aide des Apôtres. L’évangéliste Luc nous le raconte, en nous présentant l’Église de Jérusalem comme le paradigme de toute communauté chrétienne, l’icône d’une fraternité qui séduit et attire, et cela sans qu’elle ne soit idéalisée ni minimisée. A l’inverse de la société humaine, la communauté des croyants bannit l’individualisme pour favoriser le partage et la solidarité. Car la grâce baptismale révèle le lien intime entre les frères en Christ, appelés à partager, à donner selon les besoins de chacun. L’Église est donc cette communauté capable de partager avec les autres non seulement la Parole de Dieu mais aussi le pain. Et le choix de la voie de la communion et de l’attention aux pauvres fait que l’Église, cette fraternité, peut vivre une authentique vie liturgique. C’est ce que nous montre saint Luc dans le récit des Actes: une liturgie vécue, où le croyant apprend à se connaître en vérité, d’une manière pascale, comme fils de Dieu qui porte la vie au monde.

Santo Padre:

Sono lieto di dare il benvenuto ai pellegrini provenienti dalla Francia e da altri paesi francofoni, in particolare ai giovani di Neuilly, nonché a un gruppo di donne cattoliche del Burkina Faso. Chiediamo allo Spirito Santo di aiutarci a rendere le nostre comunità, luoghi in cui la nuova vita in Cristo è accolta e praticata, attraverso la condivisione e la solidarietà. Ci aiuti anche a vivere nelle nostre comunità, liturgie che siano un vero incontro con Dio e una fonte di comunione tra fratelli e sorelle. Dio vi benedica!

Speaker:

Je suis heureux de saluer les pèlerins venus de France et d’autres pays francophones, en particulier les jeunes de Neuilly, ainsi qu’un groupe de femmes catholiques du Burkina Faso. Demandons à l’Esprit Saint de nous aider à faire de nos communautés des lieux où la vie nouvelle en Christ est accueillie et pratiquée par le partage et la solidarité. Qu’il nous aide aussi à vivre dans nos communautés des liturgies qui soient une vraie rencontre avec Dieu et une source de communion entre frères et sœurs. Que Dieu vous bénisse!

[01129-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our catechesis on the Acts of the Apostles, we now consider the way of life of the first Christian community. Saint Luke presents the Church of Jerusalem, gathered in response to the Apostles’ preaching, as the paradigm of all Christian communities. As brothers and sisters in Christ, the first believers “devoted themselves to the apostles’ teaching and fellowship, to the breaking of bread and the prayers” (Acts 2:42). Luke portrays a community united in prayer, fraternity, charity and concern for those in need. In every age, the Church is called to be the leaven of a reconciled humanity and the foreshadowing of a world of authentic justice and peace. In this way, she is enabled to live an authentic liturgical life, experiencing the Risen Lord’s presence in prayer and in the Eucharist, in order then to bring that saving love to the world. Like the early Church gathered around the Apostles, may our communities increasingly become places of deep prayer, encounter with the Lord and fellowship with our brothers and sisters, doors that open to the communion of the saints and the heavenly Jerusalem.

Santo Padre:

Do il benvenuto ai pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente a quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Galles, Australia, Giappone, Guam e Stati Uniti d’America. Saluto in particolare i partecipanti al corso promosso dal Pontificio Ateneo Sant’Anselmo per i traduttori dei testi liturgici latini. Su tutti invoco la gioia e la pace del Signore Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Speaker:

I welcome all the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially those from England, Scotland, Wales, Australia, Japan, Guam and the United States of America. I greet in particular those taking part in the course on translating Latin liturgical texts sponsored by the Pontifical Atheneum of Sant’Anselmo. Upon all of you I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you!

[01130-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, die Frucht der Ausgießung des Geistes an Pfingsten war, dass viele Menschen das Heil in Christus annahmen und die Taufe empfingen. Der Evangelist Lukas stellt uns die Kirche von Jerusalem als Vorbild jeder christlichen Gemeinschaft vor Augen, die sich durch das Leben in Brüderlichkeit als Familie Gottes auszeichnet und Nährboden für das Werk der Evangelisierung wird. Die frühen Christen hörten auf die Unterweisung der Apostel, teilten die geistlichen und materiellen Güter miteinander, brachen das Brot und sprachen im Gebet mit Gott. Der Individualismus wurde so zugunsten der Einheit und der Nähe zueinander überwunden. Gerade weil die Christen gemeinsam miteinander unterwegs sind und füreinander sorgen, kann die Kirche ein authentisches liturgisches Leben führen. Die Liturgie drückt das Wesen der Kirche aus, sie ist ihr Atem, sie ist der Ort, wo wir dem Auferstandenen begegnen und seine Liebe erfahren, um sie in diese Welt zu bringen. Der Herr selbst gewährleistet das Wachstum der Kirche und so mögen unsere Gemeinschaften immer mehr zu Orten der Begegnung mit Gott und des brüderlichen Teilens, zu offenen Türen hin zum himmlischen Jerusalem werden.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca. Preghiamo lo Spirito Santo perché mantenga sempre viva nei nostri cuori la fede per essere, come i primi cristiani, testimoni gioiosi della sua verità.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an die Pilger deutscher Sprache. Beten wir zum Heiligen Geist, dass er in unseren Herzen den Glauben immer lebendig erhalte, damit wir wie die ersten Christen freudige Zeugen seiner Wahrheit sein können.

[01131-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

 

En los Hechos de los Apóstoles, san Lucas nos muestra a la Iglesia de Jerusalén como el paradigma de toda comunidad cristiana. Los cristianos perseveraban en la enseñanza de los apóstoles, en la comunión, hacían memoria del Señor a través de la fracción del pan, es decir, de la Eucaristía, y dialogaban con Dios en la oración. Los creyentes vivían todos unidos, conscientes del vínculo que los une entre sí como hermanos en Cristo, sintiéndose especialmente llamados a compartir con todos los bienes espirituales y materiales, según la necesidad de cada uno. Así, compartiendo la Palabra de Dios y también el pan, la Iglesia se convierte en fermento de un mundo nuevo, en el que florece la justicia, la solidaridad y la compasión.

El libro de los Hechos añade que los discípulos acudían a diario al templo, partían el pan en las casas y alababan a Dios. En efecto, la liturgia no es un aspecto más de la Iglesia, sino la expresión de su esencia, el lugar donde nos encontramos con el Resucitado y experimentamos su amor.

Por último, san Lucas nos señala que día tras día el Señor iba agregando a los que se iban salvando: la perseverancia de los creyentes en la alianza con Dios y con los hermanos se convierte en una fuente de atracción que fascina y conquista a los demás.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española provenientes de España y América Latina. En particular saludo a la Asociación Española de canonistas, en su 50 aniversario, y al grupo de peregrinos de Tlalnepantla, acompañados de su arzobispo Mons. José Antonio Fernández Hurtado. Pidamos al Espíritu Santo para que nuestras comunidades sean acogedoras, sean solidarias, viviendo la liturgia como encuentro de Dios y con los hermanos. Y yo quiero felicitar a los mexicanos porque son tan acogedores, tan acogedores con los migrantes. Que Dios se los pague. Gracias.

[01132-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A primeira Comunidade cristã de Jerusalém, nascida no dia de Pentecostes com a efusão do Espírito Santo, é o paradigma de toda a comunidade. Nos Atos dos Apóstolos, vemos que os membros dessa comunidade “perseveravam na doutrina dos apóstolos, na comunhão, na fração do pão e nas orações” (2, 42). A escuta assídua do ensinamento apostólico lhes animava a deixar de lado individualismos, antagonismos e divisões. Viviam como homens e mulheres redimidos: na solidariedade e na unidade, onde a partilha - não só da Palavra, mas também do pão daquilo que cada um tinha necessidade - fazia da comunidade matriz de uma nova humanidade. E, nessa estrada de comunhão e partilha com os necessitados, eram capazes de seguir uma autêntica vida litúrgica, sobretudo na Eucaristia, a fração do pão, onde a Igreja expressa a sua essência, encontrando o Ressuscitado e experimentando o seu amor. Por fim, o diálogo com Deus através da oração lhes enchia de uma força que fascina e conquista a muitos para a fé.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i fedeli di Jundiaí e Fortaleza, augurando di crescere sempre più nell’amore e nell’adorazione dell’Eucaristia, affinché questo Sacramento possa continuare a plasmare le vostre comunità nella carità e nella comunione, secondo il cuore del Padre. Volentieri benedico voi e i vostri cari!

Speaker:

Saúdo cordialmente os peregrinos de língua portuguesa, em particular os fiéis de Jundiaí e Fortaleza, desejando-vos que cresçais sempre mais no amor e na adoração da Eucaristia, para que este Sacramento possa continuar a plasmar as vossas comunidades na caridade e na comunhão, segundo o coração do Pai. De bom grado vos abençoo a vós e aos vossos entes queridos!

[01133-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، كانت ثمرة العنصرة، الحلول القوي لروح الله على الجماعة المسيحية الأولى، أنَّ العديد من الأشخاص قد شعروا بأن قلوبهم قد اخترقها الإعلان الفرح للخلاص بالمسيح وتبعوه بحريّة، فارتدّوا ونالوا المعمودية باسمه وقبلوا بدورهم عطية الروح القدس. يخبرنا الإنجيلي لوقا عن هذا الأمر إذ يُظهر لنا كنيسة أورشليم كالنموذج لكل جماعة مسيحية. إنَّ رواية أعمال الرسل تسمح لنا بأن ننظر عبر جدران البيت الذي كان يجتمع فيه المسيحيون الأوائل كعائلة لله، فسحة لشركة المحبة بين إخوة وأخوات في المسيح. وإذا تفحصناها في داخلها يمكننا أن نرى أنّهم كانوا يعيشون بأسلوب دقيق: "كانوا يُواظِبونَ على تَعليمِ الرُّسُل والمُشاركة وكَسْرِ الخُبزِ والصَّلَوات". إن المسيحيين يُصغون باستمرار إلى تعليم الرسل؛ ويعيشون نوعًا راقيًا من العلاقات الشخصيّة حتى من خلال شركة الخيور الروحية والماديّة؛ يقيمون تذكار الرب من خلال "كسر الخبز" أي الإفخارستيا ويحاورون الله في الصلاة. بعكس المجتمع البشري حيث يميل المرء إلى تحقيق مصالحه بغض النظر عن الآخرين أو حتى على حسابهم. فالكنيسة إذًا هي الجماعة القادرة على أن تتقاسم مع الآخرين لا كلمة الله وحسب وإنما الخبز أيضًا. لذلك تصبح مصدر بشريّة جديدة قادرة على أن تحوّل العالم وتبعث في المجتمع خميرة العدالة والتضامن والشفقة. ولأنها تختار درب الشركة والانتباه للمعوزين يمكن لهذه الأخوّة، التي هي الكنيسة، أن تعيش حياة ليتورجية أصيلة، لأنَّ الليتورجية ليست إحدى الجوانب العديدة للكنيسة بل هي ما يعبّر عن جوهرها، هي نفَسُها والباب المفتوح على الملكوت والمكان الذي نلتقي فيه بالقائم من الموت وحيث نختبر محبّته. في الختام، تذكّرنا رواية اعمال الرسل أنَّ الرب يضمن نموَّ الجماعة: إنَّ مثابرة المؤمنين في العهد الحقيقي مع الله والإخوة تصبح قوّة جذابة تسحر وتفتن الكثيرين، مبدا تعيش بحسبه الجماعة المؤمنة في كلِّ زمن. لنرفع صلاتنا إلى الروح القدس لكي يجعل من جماعاتنا أماكنًا تُقبل وتُعاش فيها الحياة الجديدة وأعمال التضامن والشركة؛ أماكن تكون فيها الاحتفالات الليتورجية لقاء مع الله وتصبح شركة مع الإخوة والأخوات، أماكن تكون أبوابًا مفتوحة على أورشليم السماويّة.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, “tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno”. Ricordatevi sempre che questo è il modo di vivere di una comunità cristiana: armonia, testimonianza, povertà e avere cura dei poveri. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللّغةِ العربيّة، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، "كانَ جَميعُ الَّذينَ آمنوا جماعةً واحِدة، يَجعَلونَ كُلَّ شَيءٍ مُشتَرَكًا بَينَهم، يَبيعونَ أَملاكَهم وأَمْوالَهم، ويَتَقاسَمونَ الثَّمَنَ على قَدْرِ احتِياجِ كُلٍّ مِنْهُم"، تذكّروا على الدوام أنَّ هذا هو أسلوب عيش الجماعة المسيحية: تناغم وشهادة، فقر واعتناء بالفقراء. ليبارككم الرب!

[01134-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, Dzieje Apostolskie przypominają, że owocem Pięćdziesiątnicy, wylania Ducha Bożego na pierwszą wspólnotę chrześcijańską, był fakt nawrócenia około trzech tysięcy osób, które przyjęły chrzest, otrzymały dar Ducha Świętego, przylgnęły do Chrystusa. Ta grupa, wzór każdej wspólnoty wierzących, stała się zaczynem dzieła ewangelizacji, rodziną Bożą. Wszyscy trwali w nauce Apostołów, w łamaniu chleba i w modlitwach. Wielbili Boga, a cały lud odnosił się do nich życzliwie” (por. Dz 2, 42. 47). Złączeni wzajemną miłością, dzielili się z innymi Słowem Bożym, chlebem, tym, co posiadali. Kościół Jerozolimski szybko stał się źródłem nowej społeczności, zdolnej do przemieniania świata w duchu sprawiedliwości, braterstwa, troski o innych. Źródłem komunii i wrażliwości na potrzeby braci było autentyczne życie liturgią. Należy życzyć, by liturgia, którą przeżywamy, nie była dla nas jakimś tajemniczym obrzędem, ceremonią, lecz autentycznym doświadczeniem obecności Zmartwychwstałego Pana, Jego miłości, spotkaniem z braterską wspólnotą wierzących. Pamiętajmy, że nasze świadectwo może być tym, co przyciąga, fascynuje i zdobywa innych dla Chrystusa (por. Evangelii gaudium, 14).

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Venerdì prossimo ricorre la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Questa festa ci ricorda che Cristo è sempre vivo; ci ama, si offre a noi come sorgente di misericordia, di perdono, di redenzione. In Lui possiamo ritrovare la pace dello spirito, spesso disturbato in noi dall’incertezza, dalla tristezza, dal senso di peccato. Offriamo al Divino Cuore noi stessi, tutta la nostra vita, il tempo di vacanze appena iniziate. Auguro a tutti un buon riposo estivo. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie pielgrzymów polskich. W piątek przypada uroczystość Najświętszego Serca Pana Jezusa. Przypomina nam ona, że Chrystus żyje nieustannie; kocha nas, ofiaruje nam siebie, jako źródło miłosierdzia, przebaczenia, odkupienia. W Nim możemy odnaleźć pokój ducha, który często zakłóca w nas niepewność, smutek, poczucie grzechu. Ofiarujmy Bożemu Sercu samych siebie, całe nasze życie, czas rozpoczętych wakacji. Życzę wszystkim dobrego wakacyjnego wypoczynku. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[01135-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.

Questa Udienza, l’ultima prima della pausa estiva, si fa in due gruppi: voi che siete in Piazza, e un gruppo di ammalati che sono nell’Aula Paolo VI e seguono nel maxischermo, perché è tanto il caldo che è meglio che gli ammalati siano al riparo. Salutiamo il gruppo degli ammalati!

Sono lieto di accogliere i partecipanti ai Capitoli Generali: delle Figlie della Chiesa; delle Suore Missionarie dell’Incarnazione; delle Suore di Gesù Bambino e delle Suore di S. Giuseppe dell’apparizione. Saluto quanti prendono parte al Convegno promosso dalla Congregazione per il Clero, per i Rettori e Formatori; e al Corso per formatori, promosso dall’Unione internazionale Superiore Generali.

Saluto i fedeli da Genova, accompagnati dal Vescovo ausiliare, Mons. Nicolò Anselmi; i gruppi parrocchiali, in particolare quello di Recanati; e l’Associazione Ad Limina Petri, di Ranica.

Un pensiero particolare rivolgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Venerdì prossimo celebreremo la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Invito tutti a guardare a quel Cuore e ad imitarne i sentimenti più veri. Pregate per tutti i Sacerdoti e per il mio Ministero petrino, affinché ogni azione pastorale sia improntata sull’amore che Cristo ha per ogni uomo.

[01136-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Saluto ai malati nell’Aula Paolo VI

Oggi siete venuti qui perché fuori è troppo caldo, troppo caldo… Qui è più tranquillo e potete vedere bene sullo schermo l’Udienza. Ci saranno due comunità: quella della Piazza e voi, insieme. Voi partecipate all’Udienza. Sicuramente vi sistemeranno bene per poter vedere bene lo schermo. E adesso, vi do la benedizione, a tutti.

Benedizione

Pregate per me. E buona giornata!

[01140-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0545-XX.02]