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L’Udienza Generale, 20.03.2019


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Appello del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.20 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, continuando il ciclo di catechesi sul “Padre Nostro”, il Papa ha incentrato la sua meditazione su “Sia fatta la tua volontà” (Brano biblico: Dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo a Timoteo, 2, 1-4).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello per le popolazioni delle diverse regioni del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi colpite nei giorni scorsi dalle inondazioni.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Proseguendo le nostre catechesi sul “Padre nostro”, oggi ci soffermiamo sulla terza invocazione: «Sia fatta la tua volontà». Essa va letta in unità con le prime due – «sia santificato il tuo nome» e «venga il tuo Regno» – così che l’insieme formi un trittico: «sia santificato il tuo nome», «venga il tuo Regno», «sia fatta la tua volontà». Oggi parleremo della terza.

Prima della cura del mondo da parte dell’uomo, vi è la cura instancabile che Dio usa nei confronti dell’uomo e del mondo. Tutto il Vangelo riflette questa inversione di prospettiva. Il peccatore Zaccheo sale su un albero perché vuole vedere Gesù, ma non sa che, molto prima, Dio si era messo in cerca di lui. Gesù, quando arriva, gli dice: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». E alla fine dichiara: «Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto» (Lc 19,5.10). Ecco la volontà di Dio, quella che noi preghiamo che sia fatta. Qual è la volontà di Dio incarnata in Gesù?: Cercare e salvare quello che è perduto. E noi, nella preghiera, chiediamo che la ricerca di Dio vada a buon fine, che il suo disegno universale di salvezza si compia, primo, in ognuno di noi e poi in tutto il mondo. Avete pensato che cosa significa che Dio sia alla ricerca di me? Ognuno di noi può dire: “Ma, Dio mi cerca?” - “Sì! Cerca te! Cerca me”: cerca ognuno, personalmente. Ma è grande Dio! Quanto amore c’è dietro tutto questo.

Dio non è ambiguo, non si nasconde dietro ad enigmi, non ha pianificato l’avvenire del mondo in maniera indecifrabile. No, Lui è chiaro. Se non comprendiamo questo, rischiamo di non capire il senso della terza espressione del “Padre nostro”. Infatti, la Bibbia è piena di espressioni che ci raccontano la volontà positiva di Dio nei confronti del mondo. E nel Catechismo della Chiesa Cattolica troviamo una raccolta di citazioni che testimoniano questa fedele e paziente volontà divina (cfr nn. 2821-2827). E San Paolo, nella Prima Lettera a Timoteo, scrive: «Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (2,4). Questa, senza ombra di dubbio, è la volontà di Dio: la salvezza dell’uomo, degli uomini, di ognuno di noi. Dio con il suo amore bussa alla porta del nostro cuore. Perché? Per attirarci; per attirarci a Lui e portarci avanti nel cammino della salvezza. Dio è vicino ad ognuno di noi con il suo amore, per portarci per mano alla salvezza. Quanto amore c’è dietro di questo!

Quindi, pregando “sia fatta la tua volontà”, non siamo invitati a piegare servilmente la testa, come se fossimo schiavi. No! Dio ci vuole liberi; è l’amore di Lui che ci libera. Il “Padre nostro”, infatti, è la preghiera dei figli, non degli schiavi; ma dei figli che conoscono il cuore del loro padre e sono certi del suo disegno di amore. Guai a noi se, pronunciando queste parole, alzassimo le spalle in segno di resa davanti a un destino che ci ripugna e che non riusciamo a cambiare. Al contrario, è una preghiera piena di ardente fiducia in Dio che vuole per noi il bene, la vita, la salvezza. Una preghiera coraggiosa, anche combattiva, perché nel mondo ci sono tante, troppe realtà che non sono secondo il piano di Dio. Tutti le conosciamo. Parafrasando il profeta Isaia, potremmo dire: “Qui, Padre, c’è la guerra, la prevaricazione, lo sfruttamento; ma sappiamo che Tu vuoi il nostro bene, perciò ti supplichiamo: sia fatta la tua volontà! Signore, sovverti i piani del mondo, trasforma le spade in aratri e le lance in falci; che nessuno si eserciti più nell’arte della guerra!” (cfr 2,4). Dio vuole la pace.

Il “Padre nostro” è una preghiera che accende in noi lo stesso amore di Gesù per la volontà del Padre, una fiamma che spinge a trasformare il mondo con l’amore. Il cristiano non crede in un “fato” ineluttabile. Non c’è nulla di aleatorio nella fede dei cristiani: c’è invece una salvezza che attende di manifestarsi nella vita di ogni uomo e donna e di compiersi nell’eternità. Se preghiamo è perché crediamo che Dio può e vuole trasformare la realtà vincendo il male con il bene. A questo Dio ha senso obbedire e abbandonarsi anche nell’ora della prova più dura.

Così è stato per Gesù nel giardino del Getsemani, quando ha sperimentato l’angoscia e ha pregato: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42). Gesù è schiacciato dal male del mondo, ma si abbandona fiducioso all’oceano dell’amore della volontà del Padre. Anche i martiri, nella loro prova, non ricercavano la morte, ricercavano il dopo morte, la risurrezione. Dio, per amore, può portarci a camminare su sentieri difficili, a sperimentare ferite e spine dolorose, ma non ci abbandonerà mai. Sempre sarà con noi, accanto a noi, dentro di noi. Per un credente questa, più che una speranza, è una certezza. Dio è con me. La stessa che ritroviamo in quella parabola del Vangelo di Luca dedicata alla necessità di pregare sempre. Dice Gesù: «Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente» (18,7-8). Così è il Signore, così ci ama, così ci vuole bene. Ma, io ho voglia di invitarvi, adesso, tutti insieme a pregare il Padre Nostro. E coloro di voi che non sanno l’italiano, lo preghino nella lingua propria. Preghiamo insieme.

Recita del Padre Nostro

[00441-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

 

Speaker :

Frères et sœurs, pour bien comprendre la troisième invocation du Notre Père – Que ta volonté soit faite – il convient de se rappeler que Dieu prend soin, sans jamais se fatiguer, des hommes et du monde. La volonté de Dieu, incarnée en Jésus, est de chercher et de sauver ce qui est perdu. Et nous, dans la prière, nous demandons que ce projet universel de salut s’accomplisse. Les fidèles connaissent le cœur de leur Père et sont certains de son dessein d’amour. Il ne s’agit pas de courber servilement la tête, de s’avouer vaincus devant un destin qui nous répugne et que nous ne pouvons pas changer. Il s’agit au contraire d’une prière pleine de confiance en Dieu qui veut pour nous le bien, la vie, le salut. Une prière courageuse, combattive également, car il y a dans le monde, de trop nombreuses réalités qui ne sont pas selon la volonté de Dieu. Nous prions parce que nous croyons fermement que Dieu veut et peut changer la réalité en faisant vaincre le mal par le bien. A ce Dieu, il est possible d’obéir et de s’abandonner, même à l’heure de l’épreuve la plus dure.

Santo-Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini francofoni, in particolare il Seminario della Società Saint Jean Marie Vianney, i giovani e tutte le persone di Francia, Monaco, Svizzera e Belgio. In questo tempo di Quaresima, contempliamo Gesù nel Getsemani, schiacciati dal male, ma fiduciosamente abbandonati alla volontà del Padre. Dio, può guidarci su sentieri difficili e dolorosi, ma - è una certezza - non ci abbandonerà mai. Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier le Séminaire de la Société Saint Jean Marie Vianney, les jeunes et toutes les personnes venant de France, de Monaco, de Suisse et de Belgique. En ce temps de carême, contemplons Jésus à Gethsémani, écrasé par le mal mais qui s’abandonne avec confiance à la volonté du Père. Dieu, peut nous conduire sur des sentiers difficiles et douloureux, mais - c’est une certitude - il ne nous abandonnera jamais. Que Dieu vous bénisse!

[00442-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the “Our Father”, we now turn to the third invocation, “thy will be done”. We see God’s will revealed in the person of Jesus: to seek out and to save that which is lost. If we do not appreciate this we risk misunderstanding the meaning of the third aspect of the “Our Father”. We can affirm, however, without a doubt, that God’s will is indeed for the salvation of all mankind. Our prayer, then, is offered by children who know their Father’s heart and are certain of his loving plan. This prayer, moreover, inspires in us the same desire for the Father’s will as we see in Jesus, especially when, in the garden of Gethsemane, he prayed, “Father, if you are willing, remove this chalice from me; nevertheless not my will, but yours, be done” (Lk 22:42). Jesus is crushed by the world’s wickedness, yet he abandons himself faithfully to the Father’s will. We can do likewise, for the conviction that God will never abandon us is more than a hope. It is a certainty!

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Belgio, Croazia, Norvegia, Nigeria, Indonesia, Giappone, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti d’America. Con fervidi auguri che questa Quaresima sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su voi tutti la gioia e la pace del Signore Gesù.

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially those from England, Belgium, Croatia, Norway, Nigeria, Indonesia, Japan, Singapore, the United Arab Emirates and the United States of America. With prayerful good wishes that this Lent will be a time of grace and spiritual renewal for you and your families, I invoke upon all of you joy and peace in our Lord Jesus Christ.

[00443-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, heute betrachten wir die Vaterunser-Bitte „Dein Wille geschehe“. Die Sorge Gottes um die Welt und die Menschen geht all unserem eigenen Bemühen voraus. Gott sucht zu retten, was verloren ist – und wir bringen im Gebet lediglich unseren sehnlichen Wunsch zum Ausdruck, dass dieser Heilswille Gottes sich hier auf Erden erfülle und im Ewigen Leben vollende. So schreibt Paulus an Timotheus, wie wir eben gehört haben: Gott »will, dass alle Menschen gerettet werden und zur Erkenntnis der Wahrheit gelangen« (1 Tim 2,4). Wenn wir also beten „Dein Wille geschehe“, ist dies nicht etwa Ausdruck resignierter Ergebenheit in ein unabänderliches Schicksal. Nein, wir dürfen und sollen diese Bitte voller Gottvertrauen, mutig, ja kämpferisch aussprechen, denn in der Welt gibt es zu viele Dinge, die nicht im Sinne Gottes laufen. Mit dem Gebet des Vaterunsers möchte Jesus in uns die Liebe entzünden, die er selbst dem Willen des Vaters entgegenbrachte, damit die Welt durch diese Liebe verwandelt werde. Als Jesus im Garten von Getsemani in tiefster Bedrängnis betete „Vater, nicht mein, sondern dein Wille soll geschehen“, vertraute er ganz auf die unendliche Liebe des Vaters. Selbst in den schwersten Prüfungen des Lebens können wir uns auf eines verlassen: Gott verlässt uns nie und sein Wille wird geschehen.

Santo Padre:

Cordialmente saluto i pellegrini di lingua tedesca. Da Vienna è giunto il movimento interreligioso “Earth Caravan”, in pellegrinaggio per la giustizia e la pace. Impegniamoci di scoprire sempre più profondamente la volontà di Dio, per noi e per la nostra vita, per le nostre comunità e per il mondo intero. Cerchiamo di essere ardenti collaboratori della sua volontà salvifica. Buona Quaresima a tutti voi!

Speaker:

Herzlich grüße ich die Pilger deutscher Sprache. Aus Wien ist die interreligiöse Bewegung „Earth Caravan” gekommen, die eine Pilgerfahrt für Gerechtigkeit und Frieden unternimmt. Bemühen wir uns, den Willen Gottes immer tiefer zu ergründen, seinen Willen für uns und unser Leben, für unsere Gemeinschaften und für die ganze Welt. Versuchen wir eifrige Mitarbeiter seines Heilswillens zu sein! Euch allen wünsche ich eine gute Fastenzeit!

[00444-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos:

Continuamos con la catequesis sobre el Padrenuestro, y hoy lo hacemos reflexionando sobre la tercera invocación: «Hágase tu voluntad» que se une a las dos primeras de este tríptico: «sea santificado tu nombre» y «venga tu Reino». Dios siempre toma la iniciativa para salvarnos, y nosotros lo buscamos en la oración, y descubrimos que Él ya nos estaba esperando. Esa es la voluntad de Dios y es lo que pedimos para que se cumpla su plan de salvación.

Como nos dice la primera carta a Timoteo, Dios quiere que todos los hombres se salven. Por tanto, cuando pedimos a Dios «hágase tu voluntad» quiere decir que no nos resignamos a un destino que no conocemos ni compartimos, sino que confiamos en Él, como nuestro Padre, que desea para nosotros el bien y la vida. Las insidias del mundo, que llenan de obstáculos este proyecto, son vencidas por la fuerza de una oración que pide, como el profeta, cambiar las espadas en arados y las lanzas en podaderas.

Si rezamos es porque creemos que estas realidades de destrucción y muerte, pueden ser transformadas en instrumentos para generar fecundidad y vida. Dios tiene un proyecto para cada uno de nosotros, y confiando en Él, nos abandonamos en sus manos también en el momento de la prueba, seguros de que escucha nuestro grito y nos hará justicia sin tardar.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española venidos de España y de América Latina, de modo particular a la Fundación Manos Unidas de España que, desde el compromiso cristiano en su campaña contra el hambre, busca cumplir la voluntad de Dios para que a nadie falte el pan cotidiano ni lo necesario en sus vidas. Pidamos al Señor que nuestro testimonio y nuestra oración, sean el revulsivo para que todos los hombres lleguen al conocimiento de la verdad y se salven. Que Dios los Bendiga a todos. Muchas gracias.

[00445-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A terceira invocação do Pai-Nosso, “seja feita a Vossa vontade”, nos lembra que a vontade de Deus é que “todos os homens se salvem e cheguem ao conhecimento da verdade”. De fato, quando rezamos pedindo que se realize em nós e no mundo a vontade de Deus, longe de nos predispormos a uma humilhante submissão servil, nós fazemos um ato de confiança de que, apesar de todas as dificuldades, obstáculos e sofrimentos, o nosso Pai do céu nunca nos abandonará. Desse modo, nos associamos à oração de Jesus no Getsêmani, que quando experimentou a angústia orou: “não seja feita a minha, mas a vossa vontade”! Fazer a vontade de Deus significa também estar dispostos a contribuir para evitar tudo aquilo que Deus não quer para o homem e para o mundo, como o ódio e a guerra, e a promover tudo o que seja o bem, a vida e a salvação.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, in particolare ai fedeli brasiliani di Ribeirão Preto. Cari amici, nel tempo della Quaresima, la Chiesa ci raccomanda di accrescere il tempo che dedichiamo alla preghiera. Possano tali momenti di dialogo filiale con Dio aiutarci a riscoprire sempre di più il suo amore infinito per ciascuno di noi e così diventare strumenti di misericordia e di pace. Dio vi benedica.

Speaker:

Dirijo uma saudação cordial aos peregrinos de língua portuguesa, em particular aos brasileiros de Ribeirão Preto. Queridos amigos, no tempo da Quaresma, a Igreja nos recomenda de aumentar o tempo que dedicamos à oração. Que esses momentos de diálogo filial com Deus nos ajudem a descobrir sempre mais o seu amor infinito por nós e assim nos tornemos instrumentos de misericórdia e paz. Deus vos abençoe!

[00446-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، إذ نتابع تعاليمنا حول "صلاة الأبانا" نتوقف اليوم عند التضرّع الثالث "لتكن مشيئتك" والذي يُقرأ مع التضرعين الأوَّلَين: "ليتقدّس اسمك" و"ليأتِ ملكوتك" فتشكل هذه التضرعات معًا لوحة ثلاثيّة. قبل أن يعتني الإنسان بالعالم، هناك عناية الله بالإنسان والعالم التي لا تكلُّ. ومشيئة الله المُتجسِّدة في يسوع هي أن يبحث عن الهالك ويخلِّصه. ونحن في الصلاة نطلب أن ينجح بحث الله وأن يتحقق مشروعه الشامل للخلاص. إنَّ الكتاب المقدّس مليء بالتعابير التي تخبرنا عن رغبة الله الإيجابية تجاه العالم. يكتب القديس بولس في الرسالة الأولى إلى تيموتاوس: "الله يُريدُ أَن يَخْلُصَ جَميعُ النَّاسِ ويَبلُغوا إِلى مَعرِفَةِ الحَقّ". هذه بلا شك هي مشيئة الله: خلاص الإنسان. وبالتالي فـ "صلاة الأبانا" هي صلاة الأبناء الذين يعرفون قلب أبيهم وهم متأكِّدون من مشروع محبّته. فالويل لنا، وخلال لفظنا لهذه الكلمات، إن رفعنا أكتافنا كعلامة للاستسلام إزاء مصير يثير فينا الاشمئزاز ولا يمكننا تغييره. على العكس، إنها صلاة مفعمة بثقة متَّقدة بإله يريد لنا الخير والحياة والخلاص. إنَّ "صلاة الأبانا" هي صلاة تشعل فينا محبة يسوع عينها لمشيئة الآب، شعلة تدفعنا لنحوِّل العالم بواسطة المحبة. وإن كنا نصلّي فذلك لأننا نؤمن أنَّ الله يمكنه ويريد أن يحوّل الواقع ويتغلّب على الشرِّ بالخير. ولهذا السبب علينا أن نطيع هذا الإله ونستسلم له حتى عند أقصى المحن. هكذا كان الأمر بالنسبة ليسوع في بستان الجتسماني عندما اختبر اليأس وصلّى: "يا أَبتِ، إِن شِئْتَ فَاصرِفْ عَنِّي هذِه الكَأس… ولكِن لا مَشيئَتي، بل مَشيئَتُكَ!". يسوع يرزح تحت ثقل شرِّ العالم ولكنّه يستسلم بثقة لأوقيانوس محبة مشيئة الآب. حتى الشهداء، في محنتهم، لم يبحثوا عن الموت بل عن القيامة. أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، إن الله، محبة بنا، يمكنه أن يحملنا على أن نسير على دروب صعبة ونختبر جراحًا وأشواكًا أليمة ولكنّه لن يتركنا أبدًا.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, san Paolo ci insegna che nella nostra preghiera dobbiamo aprirci alla presenza dello Spirito Santo, il quale prega in noi con gemiti inesprimibili, per portarci ad aderire a Dio con tutto il nostro cuore e con tutto il nostro essere. Così lo Spirito di Cristo diventa la forza della nostra preghiera debole, il fuoco della nostra preghiera arida, donandoci la vera libertà interiore, insegnandoci a vivere affrontando le prove dell’esistenza, nella certezza di non essere soli. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللّغةِ العربيّة، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، يعلّمنا القديس بولس أنّه علينا أن ننفتح في صلاتنا على حضور الروح القدس الذي يصلّي فينا بأَنَّاتٍ لا تُوصَف؛ ليحملنا على اتباع الله بكلِّ قلبنا وكل كياننا. هكذا يصبح روح المسيح قوّةً لصلاتِنا الضعيفة، ونارًا لصلاتنا الفاترة، ويعطينا الحريّة الداخلية الحقيقيّة ويعلمّنا أن نعيش ونواجه محن الحياة مدركين أننا لسنا وحدنا. ليبارككم الرب!

[00447-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, rozważymy dzisiaj trzecie wezwanie modlitwy Ojcze nasz: „Bądź wola Twoja”. Zawiera się w nim zamysł i troska Boga o człowieka i świat. Ewangeliczny zwierzchnik celników Zacheusz wspinał się na drzewo, bo chciał zobaczyć Pana Jezusa. Nie wiedział, że Bóg już wcześniej wyruszył na jego poszukiwanie: „Zacheuszu, zejdź prędko, albowiem dziś muszę się zatrzymać w twoim domu” (Łk 19, 5). Zaznaczył przy tym, że „Syn Człowieczy przyszedł odszukać i zbawić to, co zginęło” (19, 10); to znaczy ludzi grzesznych, zagubionych, odrzuconych. Bóg pragnie naszego dobra, życia, zbawienia. W naszej wierze nie ma nic przypadkowego. Wierzymy, że może On i chce przekształcić naszą codzienność, zwyciężając zło dobrem. Dlatego ważne jest ustawiczne posłuszeństwo i powierzanie się Bogu, zwłaszcza w godzinie szczególnie trudnej próby. Pan Jezus modląc się w Ogrodzie Oliwnym powierza się bezgranicznie woli Ojca: „Jeśli chcesz, zabierz ode Mnie ten kielich! Jednak nie moja wola, lecz Twoja niech się stanie!” (Łk 22, 42). Bóg, realizując swój zamysł zbawczy wobec ludzi i świata, także i nas może poprowadzić po trudnych drogach życia, poprzez doświadczenie zła, bolesnych ran i cierni. Bądźmy jednak pewni, że jeśli my nie odwrócimy się od Niego nigdy nas nie opuści. Dlatego z ufnością i oddaniem wołajmy w naszej codziennej modlitwie: „Bądź wola Twoja”.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Ieri abbiamo festeggiato la solennità di San Giuseppe. La protezione che offrì alla santa Famiglia sia per noi un esempio significativo. Come fece San Giuseppe, custodiamo Gesù in noi, quando oggi lo riceviamo nell’Eucaristia e nell’ascolto della sua parola. Con lo stesso amore, rivolgiamoci a Maria chiedendo il sostegno e il buon consiglio nella vita quotidiana. Impariamo da San Giuseppe la fiducia verso Dio, l’umiltà, il coraggio e l’obbedienza. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie pielgrzymów polskich. Wczoraj obchodziliśmy uroczystość świętego Józefa. Jego troska o świętą Rodzinę jest dla nas wymownym wzorem. Jak on, troszczmy się z miłością o Pana Jezusa, gdy przyjmujemy Go w Eucharystii, kiedy do nas mówi. Z taką samą miłością zwracajmy się do Maryi, prosząc o wsparcie i dobrą radę w codziennym życiu. Uczmy się od świętego Józefa zawierzenia Bogu, pokory, odwagi i posłuszeństwa. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[00448-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere i Capitolari dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria; i partecipanti all’incontro promosso dal Movimento dei Focolari e i Diaconi della Diocesi di Milano.

Saluto i gruppi parrocchiali, in particolare quello di Gesualdo; le Unità pastorali di San Martino in Campo; l’Università Campus Bio-Medico di Roma; le Associazioni: AIDO di Alessandria; Rose Bianche sull’asfalto di Senigallia; Cittadinanza attiva di Bronte; Il Coro delle mani bianche di Melissano, e gli Istituti scolastici: ce ne sono tanti!

Un pensiero particolare rivolgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Il cammino di Quaresima, che stiamo percorrendo, sia occasione per ciascuno di autentica conversione, affinché possiamo giungere alla piena maturità di fede in Cristo, desiderosi di diffondere il suo Vangelo in ogni ambiente di vita in cui ci troviamo.

[00449-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

In questi giorni, grandi inondazioni hanno seminato lutti e devastazioni in diverse regioni del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi. A queste care popolazioni esprimo il mio dolore e la mia vicinanza. Affido le molte vittime e le loro famiglie alla misericordia di Dio e imploro conforto e sostegno per quanti sono colpiti da questa calamità.

[00455-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0226-XX.02]