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L’Udienza Generale, 24.10.2018


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Comandamenti, ha incentrato la sua meditazione su: “Non commettere adulterio” (Brano biblico: dal Vangelo secondo Marco, 10, 2-9).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nel nostro itinerario di catechesi sui Comandamenti arriviamo oggi alla Sesta Parola, che riguarda la dimensione affettiva e sessuale, e recita: «Non commettere adulterio».

Il richiamo immediato è alla fedeltà, e in effetti nessun rapporto umano è autentico senza fedeltà e lealtà.

Non si può amare solo finché “conviene”; l’amore si manifesta proprio oltre la soglia del proprio tornaconto, quando si dona tutto senza riserve. Come afferma il Catechismo: «L’amore vuole essere definitivo. Non può essere “fino a nuovo ordine”» (n. 1646). La fedeltà è la caratteristica della relazione umana libera, matura, responsabile. Anche un amico si dimostra autentico perché resta tale in qualunque evenienza, altrimenti non è un amico. Cristo rivela l’amore autentico, Lui che vive dell’amore sconfinato del Padre, e in forza di questo è l’Amico fedele che ci accoglie anche quando sbagliamo e vuole sempre il nostro bene, anche quando non lo meritiamo.

L’essere umano ha bisogno di essere amato senza condizioni, e chi non riceve questa accoglienza porta in sé una certa incompletezza, spesso senza saperlo. Il cuore umano cerca di riempire questo vuoto con dei surrogati, accettando compromessi e mediocrità che dell’amore hanno solo un vago sapore. Il rischio è quello di chiamare “amore” delle relazioni acerbe e immature, con l’illusione di trovare luce di vita in qualcosa che, nel migliore dei casi, ne è solo un riflesso.

Così avviene di sopravvalutare per esempio l’attrazione fisica, che in sé è un dono di Dio ma è finalizzata a preparare la strada a un rapporto autentico e fedele con la persona. Come diceva San Giovanni Paolo II, l’essere umano «è chiamato alla piena e matura spontaneità dei rapporti», che «è il graduale frutto del discernimento degli impulsi del proprio cuore». È qualcosa che si conquista, dal momento che ogni essere umano «deve con perseveranza e coerenza imparare che cosa è il significato del corpo» (cfr Catechesi, 12 novembre 1980).

La chiamata alla vita coniugale richiede, pertanto, un accurato discernimento sulla qualità del rapporto e un tempo di fidanzamento per verificarla. Per accedere al Sacramento del matrimonio, i fidanzati devono maturare la certezza che nel loro legame c’è la mano di Dio, che li precede e li accompagna, e permetterà loro di dire: «Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre». Non possono promettersi fedeltà «nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia», e di amarsi e onorarsi tutti i giorni della loro vita, solo sulla base della buona volontà o della speranza che “la cosa funzioni”. Hanno bisogno di basarsi sul terreno solido dell’Amore fedele di Dio. E per questo, prima di ricevere il Sacramento del Matrimonio, ci vuole un’accurata preparazione, direi un catecumenato, perché si gioca tutta la vita nell’amore, e con l’amore non si scherza. Non si può definire “preparazione al matrimonio” tre o quattro conferenze date in parrocchia; no, questa non è preparazione: questa è finta preparazione. E la responsabilità di chi fa questo cade su di lui: sul parroco, sul vescovo che permette queste cose. La preparazione deve essere matura e ci vuole tempo. Non è un atto formale: è un Sacramento. Ma si deve preparare con un vero catecumenato.

La fedeltà infatti è un modo di essere, uno stile di vita. Si lavora con lealtà, si parla con sincerità, si resta fedeli alla verità nei propri pensieri, nelle proprie azioni. Una vita intessuta di fedeltà si esprime in tutte le dimensioni e porta ad essere uomini e donne fedeli e affidabili in ogni circostanza.

Ma per arrivare ad una vita così bella non basta la nostra natura umana, occorre che la fedeltà di Dio entri nella nostra esistenza, ci contagi. Questa Sesta Parola ci chiama a rivolgere lo sguardo a Cristo, che con la sua fedeltà può togliere da noi un cuore adultero e donarci un cuore fedele. In Lui, e solo in Lui, c’è l’amore senza riserve e ripensamenti, la donazione completa senza parentesi e la tenacia dell’accoglienza fino in fondo.

Dalla sua morte e risurrezione deriva la nostra fedeltà, dal suo amore incondizionato deriva la costanza nei rapporti. Dalla comunione con Lui, con il Padre e con lo Spirito Santo deriva la comunione fra di noi e il saper vivere nella fedeltà i nostri legami.

[01684-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, le 6ème Commandement, «tu ne commettras pas d’adultère», est un appel direct à la fidélité, sans laquelle aucun rapport humain n’est authentique. De fait, l’amour se manifeste vraiment au-delà du seuil de l’intérêt personnel, quand on donne tout sans réserves, comme le Christ nous l’a révélé. L’être humain a besoin d’être aimé sans conditions, sans quoi il risque de se résigner à la médiocrité de relations immatures qui, dans le meilleur des cas, ne sont qu’un reflet de l’amour. C’est pourquoi l’appel à la vie conjugale demande un discernement approfondi sur la qualité de la relation et un temps de fiançailles pour la vérifier. Car les fiancés ne peuvent pas se promettre fidélité, seulement sur la base de la bonne volonté ou de l’espoir que "tout fonctionne": ils ont besoin de prendre appui sur le socle de l’amour fidèle de Dieu. La fidélité est donc une manière d’être, un style de vie qui requiert que la fidélité de Dieu puisse entrer dans notre existence, pour que nous soyons des hommes et des femmes fidèles et fiables en toutes circonstances. Ainsi le 6ème Commandement nous appelle à tourner notre regard vers le Christ qui, par sa fidélité, peut nous donner un cœur fidèle.

Santo Padre:

Sono lieto di salutare i pellegrini provenienti dalla Francia e dai vari paesi francofoni, in particolare i pellegrini di Rennes, Coutances e Bayeux-Lisieux, con i loro vescovi Mons. D'Ornellas, Mons. Le Boulc'h e Mons. Boulanger; i giovani presenti, i membri della cappellania cattolica indiana Tamil di Francia, il gruppo Bayard Press, il movimento Sève, così come i pellegrini provenienti dalla Svizzera e dal Quebec. In Gesù Cristo, e solo in lui, si trova l'amore senza riserve, il dono totale senza parentesi, la perseveranza dell'accoglienza fino alla fine. Possa la comunione con Lui, con il Padre e lo Spirito Santo, accrescere la comunione tra di noi e il saper vivere nella fedeltà sempre! Dio vi benedica!

Speaker:

Je suis heureux de saluer les pèlerins venus de France et de divers pays francophones, en particulier des pèlerins de Rennes, Coutances et Bayeux-Lisieux, avec leurs évêques Mgr d’Ornellas, Mgr Le Boulc’h et Mgr Boulanger; tous les jeunes présents, les membres de l’Aumônerie catholique Tamoule Indienne de France, du groupe Bayard Presse, du Mouvement Sève, ainsi que des pèlerins de Suisse et du Québec. En Jésus-Christ, et en lui seulement, se trouve l’amour sans réserves, le don total sans parenthèses, la persévérance de l’accueil jusqu’au bout. Que de la communion avec Lui, avec le Père et le Saint Esprit, puisse grandir la communion entre nous et le savoir-vivre dans la fidélité toujours! Que Dieu vous bénisse!

[01685-FR.02] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on the Ten Commandments, we now turn to the sixth commandment: “You shall not commit adultery”. The commandment, while inculcating marital fidelity, also speaks to the need for fidelity in every aspect of our affective lives. Fidelity is the sign of a free, mature and responsible relationship which rejects selfishness and is marked by the generous gift of self. Every heart longs for love, and all authentic love is a reflection of God’s eternal love. Our vocation to love demands that we grow in the self-knowledge born of mastering our impulses and relating to others with honesty and integrity. This is particularly true of the vocation to conjugal love, as a special participation in Christ’s undying love for the Church. The promise of fidelity which spouses make to one another on the day of their marriage is the expression of their commitment to purify their hearts daily of all infidelity and untruth, and to grow in faithful and constant union with one another and with the Lord.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Irlanda, Norvegia, Indonesia, Israele, Giappone, Malesia, Filippine, Canada e Stati Uniti d’America. Su tutti voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace del Signore. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially those from England, Scotland, Ireland, Norway, Indonesia, Israel, Japan, Malaysia, the Philippines, Canada and the United States of America. Upon all of you, and your families, I invoke the Lord’s blessings of joy and peace. God bless you!

[01686-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in der heutigen Katechese befassen wir uns mit dem sechsten Gebot: „Du sollst nicht die Ehe brechen“. Dies ist ein konkreter Aufruf zur Treue, ohne die es keine echte menschliche Beziehung geben kann. Liebe will endgültig sein. Sie kann nicht nur „bis auf weiteres“ gelten (vgl. KKK 1646). Der Mensch hat das Verlangen, dass er ohne Vorbehalt angenommen wird. Wer diese Annahme seitens seiner Mitmenschen nicht erfährt, trägt in sich eine gewisse Unerfülltheit. Diese wird leicht durch Ersatzbefriedigungen kompensiert, die aber nur ein blasser Abglanz der Liebe sind. So kommt es auch zur Überbewertung der körperlichen Anziehung, die an sich ein Geschenk Gottes ist, aber nur der Weg zu einer echten und treuen Beziehung sein kann. Der heilige Johannes Paul II. hat einmal von der Notwendigkeit einer reifen „Spontaneität“ der Beziehung gesprochen (vgl. Generalaudienz 12.11.1980). Er meint damit die inneren Antriebe auf die geliebte Person hin, die nicht nur sinnliche Begierde sind, sondern auf einem Erkennen und Entscheiden (discernimento) beruhen. Um in der Liebe und Treue durchzuhalten, ist es erforderlich, dass Gott in unser Leben tritt. Das sechste Gebot ruft uns auf, den Blick auf Christus zu richten, der uns mit seiner Treue ein verlässliches Herz geben kann. Aus der Gemeinschaft mit ihm, mit dem Vater und dem Heiligen Geist erwächst eine wahre Gemeinschaft unter uns, in der wir auch die Treue zu leben wissen.

Santo Padre:

Saluto con affetto i pellegrini di lingua tedesca, in particolare i tanti giovani. Dove c’è la carità tra di noi, cresce anche l’accordo e il perdono. Il Signore benedica voi e i vostri cari.

Speaker:

Von Herzen grüße ich die Pilger deutscher Sprache, besonders die vielen Jugendlichen. Wo es Liebe unter uns gibt, wächst auch das Verständnis und die Vergebung. Der Herr segne euch und eure Lieben.

[01687-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos:

Hoy dedicamos la catequesis al sexto mandamiento, que dice: “No cometerás adulterio”. Esta palabra del Decálogo supone una llamada a la fidelidad, pues no hay auténtica relación humana sin lealtad y fidelidad. No se puede amar solo cuando “conviene”. El amor se manifiesta cuando se da todo sin reservas. El ser humano necesita ser amado sin condiciones, y cuando no encuentra este amor el corazón busca llenar ese vacío con sucedáneos, componendas y mediocridades, entregándose a relaciones estériles e inmaduras, con la falsa ilusión de encontrar allí un poco de luz y de vida. Así, se sobrevalora la atracción física, que en sí misma es un don de Dios, pero que está orientada para preparar el camino a una relación personal auténtica y fiel.

La vida conyugal requiere un tiempo de noviazgo para discernir y verificar la cualidad de la relación. Los novios, para acceder al sacramento del matrimonio, tienen que madurar la certeza de que no basta solo con la buena voluntad, sino que se han de apoyar en el amor fiel de Dios. Este mandamiento nos llama a dirigir nuestra mirada a Cristo, para que sepamos encontrar en Él la fuente de nuestra fidelidad, de nuestra constancia en las relaciones con los demás y de nuestra comunión mutua.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española provenientes de España y América Latina, y en especial a los participantes en el Encuentro sobre la doctrina social de la Iglesia, organizado por la Pontificia Universidad de la Santa Cruz. Pidamos a la Virgen María, Madre de Dios y madre nuestra, que nos ayude a todos, y de modo especial a los jóvenes, a saber descubrir y vivir la belleza del amor humano como una llamada a la entrega y a la donación total de sí mismos, libre de egoísmos y superficialidades. Que el Señor los bendiga. Muchas gracias.

[01688-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Temos de «guardar castidade nas palavras e nas obras»: assim aprendemos, na catequese, o sexto Mandamento da Lei de Deus. Na Bíblia, aparece sob esta forma mais concreta: «Não cometerás adultério». Trata-se de um apelo direto à fidelidade ao vínculo conjugal. Mas, sem fidelidade e lealdade, nenhuma relação humana é autêntica: um amigo revela-se autêntico, quando permanece amigo em toda e qualquer circunstância; caso contrário, não é um verdadeiro amigo. Consideramos Cristo como nosso Amigo fiel, porque nos acolhe, mesmo quando erramos, e sempre nos quer bem, mesmo quando não o merecemos. A fidelidade é um modo de ser, um estilo de vida: trabalha-se com lealdade, fala-se com sinceridade, permanece-se fiel à verdade nos próprios pensamentos e ações. Uma vida permeada de fidelidade exprime-se em todas as dimensões, fazendo de nós homens e mulheres fiéis e fiáveis em todas as ocasiões. Mas, para se chegar a uma vida assim boa, não basta a nossa natureza humana; é preciso que a fidelidade de Deus entre na nossa existência. Por isso, a chamada à vida conjugal requer um cuidadoso discernimento sobre a qualidade do relacionamento e um período de namoro para o verificar. Para se abeirar do sacramento do Matrimónio, os noivos devem amadurecer a certeza de que há, na sua ligação, a mão de Deus, que os antecede, os acompanha e lhes permitirá dizer: «Com a graça de Cristo, prometo ser-te fiel» sempre. Não poderão prometer amar-se e honrar-se um ao outro na «alegria e na tristeza, na saúde e na doença» todos os dias da sua vida, com base apenas na boa vontade ou na expetativa que as coisas corram bem. Isto não basta! Precisam de se apoiar no terreno sólido do Amor fiel de Deus. Em Deus, e só n’Ele, é possível existir o amor sem reservas nem titubeamentos, a doação completa sem interrupções e a tenacidade de um acolhimento sem medida.

Santo Padre:

Con grande affetto saluto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i fedeli della diocesi di Januária, accompagnati dal loro Vescovo José Moreira da Silva, e i fedeli della parrocchia di Nossa Senhora de Fátima di Jundiaí. Vegli sul vostro cammino la Vergine Maria e vi aiuti ad essere segno di fiducia e di speranza in mezzo ai vostri fratelli. Su di voi e sulle vostre famiglie scenda la Benedizione di Dio.

Speaker:

Com grande afeto, saúdo os peregrinos de língua portuguesa, em particular os fiéis da diocese de Januária, acompanhados pelo seu Bispo José Moreira da Silva, e os fiéis da paróquia de Nossa Senhora de Fátima de Jundiaí. Vele sobre o vosso caminho a Virgem Maria e vos ajude a ser sinal de confiança e esperança no meio dos vossos irmãos. Sobre vós e vossas famílias desça a Bênção de Deus.

[01689-PO.02] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

[تابع قداسة البابا اليوم تعاليمه حول الوصايا العشر متوقفا عند الوصية السادسة "لا تزن"، كدعوة إلى عيش الأمانة، لأنه لا وجود لعلاقة بشرية صادقة دون أمانة وولاء. فالحب الحقيقي يفترض الأمانة في كل الأوقات وفي كل الظروف، وكذلك الصداقة الحقيقية وكل علاقة بشرية عميقة. وأوضح البابا أن الطبيعة البشرية وحدها تعجز عن حفظ الأمانة بشكل مستمر، لذا يجب على الإنسان أن يرتكز بشكل أساسي على أمانة الله من أجل بناء علاقة ناضجة ومسؤولة مع الشخص الآخر، لذا علينا أن نرفع نظرنا نحو المسيح، الذي بأمانته يستطيع أن ينزع منا قلبا زانيا ويعطينا قلبا أمينا. ودعا البابا المقبلين على الزواج لبناء يقين ناضج بأن يد الله هي التي توحدهم، وتسبقهم وترافقهم، وتسمح لهم بقول: "أعدك، بنعمة الله، أن أكون أمينا لك على الدوام، في الضيق والرخاء، في المرض والصحة"‏‏].

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di ‎lingua ‎araba, ‎in ‎‎‎particolare quelli provenienti dalla Terra Santa e dal Medio Oriente. "Non commettere adulterio" è l’invito a mantenere la fedeltà e a custodire l'amore dalla ferita del tradimento. Solo l'amore basato sulla roccia della fede in Dio e sulla fiducia nell'altro, può resistere al vento delle tentazioni, alle tempeste degli sbalzi d'umore e delle seduzioni del mondo. La parola "ti amo", in realtà, racchiude in se stessa la promessa della permanente fedeltà. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎dal‎ maligno‎‎!‎‎‎‎

Speaker:

أرحب بمودة بالحاضرين الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من الأراضي المقدسة ومن الشرق الأوسط. "لا تزن" هي دعوة لحفظ الأمانة ولصون المحبة من جرح الخيانة. فوحده الحب المبني على صخرة الإيمان بالله، والثقة بالآخر، يستطيع أن يصمد أمام رياح التجارب، وأعاصير التقلبات المزاجية، وإغراءات العالم. فكلمة أحبك تحمل في ذاته، في الواقع، العهد بالأمانة الدائمة. ليبارككم الرب جميعا ويحرسكم من الشرير!

[01690-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua croata

Santo Padre:

Saluto di cuore i pellegrini croati, in particolare il gruppo di undici ciclisti che hanno fatto un percorso di 1160 km in bicicletta da Zagabria fino a Roma. Bravi! Vi ringrazio per questa testimonianza di fede e di adesione al Successore di Pietro. Siano lodati Gesù e Maria!

Speaker:

Od srca pozdravljam hrvatske hodočasnike, a osobito skupinu od jedanaestero biciklista koji su biciklima prešli put od 1160 km od Zagreba do Rima. Dobri ste! Zahvaljujem vam na ovom svjedočanstvu vjere i odanosti Petrovu Nasljedniku. Hvaljen Isus i Marija!

[01693-AA.02] [Testo originale: Croato]

In lingua polacca

Speaker:

Kontynuując cykl katechez na temat przykazań, Ojciec Święty zatrzymał się dziś nad szóstym: „Nie będziesz cudzołożył”. Zawiera się w nim bezpośrednie odwołanie do wierności. Nie można kochać jedynie tak długo, jak „to jest wygodne”. Miłość przejawia się właśnie, gdy wykraczamy poza próg własnych korzyści, kiedy dajemy wszystko, bez zastrzeżeń. Chrystus, żyjąc bezgraniczną miłością Ojca, objawia miłość autentyczną, jest wiernym Przyjacielem, który akceptuje nas nawet wtedy, gdy błądzimy i chce naszego dobra zawsze, nawet kiedy na to nie zasługujemy. Człowiek potrzebuje miłości bezwarunkowej, a kto nie otrzymuje tej akceptacji, czasem próbuje wypełnić pustkę namiastkami, godząc się na kompromisy i przeciętność, które z miłości mają jedynie miły posmak. Tak dochodzi do przeceniania atrakcyjności fizycznej, która sama w sobie jest darem od Boga, ale ma na celu przygotowywanie drogi do autentycznej i wiernej relacji z osobą. Jak mówił Jan Paweł II, człowiek „jest wezwany do pełnej i dojrzałej spontaniczności odniesień”, która „stopniowo staje się owocem rozeznawania poruszeń własnego serca” (por. Katecheza, 12 listopada 1980 r.). Powołanie do życia małżeńskiego wymaga zatem uważnego rozeznania jakości relacji. Narzeczeni muszą dojrzewać w przekonaniu, że w ich więzi jest ręka Boga, aby z przekonaniem mogli sobie wyznać: „Z Bożą pomocą ślubuję Ci wierność na zawsze”. Nie mogą obiecać sobie wierności „w smutku i radości, w zdrowiu i chorobie”, wzajemnej miłości i szacunku na całe życie, jedynie na podstawie dobrej woli i nadziei, że „to się uda”. Muszą opierać się na solidnej podstawie wiernej miłości Boga. Szóste przykazanie wzywa nas, abyśmy zwrócili nasze spojrzenie ku Chrystusowi, który swoją wiernością może odebrać nam serce cudzołożne a dać nam serce wierne. W Nim i tylko w Nim jest miłość bez zastrzeżeń i wahania, całkowity dar z siebie i wola akceptacji drugiej osoby do końca.

Santo Padre:

Do il benvenuto ai pellegrini polacchi. Saluto in particolare gli insegnanti e gli studenti del Liceo “Norvid” di Stargard, promotori dell’iniziativa chiamata “Carta della pace”. Si tratta di un appello alla pace, redatto dopo un accurato studio sull’insegnamento dei Papi del XX e XXI secolo, il quale, in occasione del 100° anniversario dell’indipendenza della Polonia, verrà inviato ai capi di tutti i paesi del mondo. Domenica prossima, la Chiesa in Polonia celebra la X Giornata di Solidarietà con la Chiesa perseguitata, organizzata dalla Fondazione Papale “L’Aiuto per la Chiesa che Soffre”, insieme alla Conferenza Episcopale Polacca. Il sostegno economico verrà devoluto quest’anno ai cristiani in Pakistan. Grazie per queste iniziative di pace e di solidarietà. Dio vi benedica!

Speaker:

Witam polskich pielgrzymów. Pozdrawiam szczególnie profesorów i uczniów Liceum im. Norwida ze Stargardu, promotorów inicjatywy nazwanej „Kartka pokoju” – apelu o pokój, który zredagowali po solidnym studium nauczania Papieży XX i XXI wieku, i który z okazji 100-lecia niepodległości Polski zostanie rozesłany do przywódców wszystkich krajów świata. W przyszłą niedzielę Kościół w Polsce będzie obchodził X Dzień Solidarności z Kościołem Prześladowanym, organizowany przez Stowarzyszenie Pomoc Kościołowi w Potrzebie i Konferencję Episkopatu Polski. Pomoc materialna zostanie w tym roku przekazana chrześcijanom w Pakistanie. Dziękuję za te inicjatywy pokoju i solidarności. Niech Bóg wam błogosławi!

[01691-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere le Capitolari delle Piccole Suore degli anziani abbandonati e le Religiose partecipanti all’incontro promosso dall’Unione Superiore Maggiori d’Italia (USMI).

Saluto i gruppi parrocchiali; i giovani della Diocesi di Faenza-Modigliana, con il vescovo Monsignor Mario Toso; il pellegrinaggio delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (Istituto Ravasco); il gruppo Emodializzati e trapiantati di Chioggia-Padova e gli Istituti scolastici, in particolare il Polo tecnico professionale di Lugo e l’Istituto comprensivo di Ripi.

Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Carissimi, il messaggio evangelico di Cristo non ci chiede di fare cose straordinarie, ma di lasciare agire Dio nella nostra vita. Lui ci ha detto: «Senza di me voi non potete fare nulla» (Gv 15, 5). La vita cristiana è l’incontro della nostra debolezza con la forza della grazia di Dio, la quale ci permette di vivere quotidianamente un’esistenza piena e gioiosa, dove la carità significa fare tutto con gioia e umiltà, per la gloria di Dio e per il bene degli uomini.

[01692-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0780-XX.02]