In nome di Sua Santità
Papa Francesco
Il Tribunale
ritenuti i fatti oggetto di contestazione come complessivamente riconducibili alla fattispecie prevista e punita dall’art. 10, comma 3, della legge n. VIII del 2013,
ritenute in particolare sussistenti le condotte di divulgazione, trasmissione, offerta, nonché di detenzione a tali fini di materiale pedopornografico, con conseguente assorbimento della più grave fattispecie de qua della sussidiaria ipotesi di cui all’art. 11 della citata legge,
visto l’art. 422 c.p.p.,
dichiara
l’imputato Capella Carlo Alberto colpevole del reato ascrittogli nei termini sopra precisati e lo condanna alla pena di anni 5 (cinque) di reclusione, ed euro 5.000 (cinquemila) di multa così determinata:
pena base anni 4 (quattro) di reclusione ed euro 4.000 (quattromila) di multa, aumentati per la continuazione nella misura finale indicata, con bilanciamento della contestata aggravante di cui all’art. 10, comma 5, della legge n. VIII del 2013 con le circostanze attenuanti generiche come previste dall’art. 59 c.p., così come modificato dall’art. 26 della legge n. L del 1969, concesse anche in ragione del contegno processuale dell’imputato;
visti gli artt. 612 c.p.p. e 36 c.p.,
ordina
la confisca di quanto in sequestro;
visti l’art. 39 c.p. e l’art. 429 c.p.p.,
condanna
l’imputato al rifacimento delle spese processuali.
Città del Vaticano, 23 giugno 2018
F.to Giuseppe Dalla Torre, Presidente
“ Venerando Marano, Giudice,
“ Bonzano Carlo, Giudice,
“ Raffaele Ottaviano, Cancelliere.
[01037-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0478-XX.01]