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L’Udienza Generale, 28.03.2018


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

 

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa ha incentrato la sua meditazione sul Triduo Pasquale (1Cor 5,7-8).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi vorrei soffermarmi a meditare sul Triduo Pasquale che incomincia domani, per approfondire un po’ quello che i giorni più importanti dell’anno liturgico rappresentano per noi credenti. Vorrei farvi una domanda: quale festa è la più importante della nostra fede: il Natale o la Pasqua? La Pasqua perché è la festa della nostra salvezza, la festa dell’amore di Dio per noi, la festa, la celebrazione della sua morte e Risurrezione. E per questo io vorrei riflettere con voi su questa festa, su questi giorni, che sono giorni pasquali, fino alla Risurrezione del Signore. Questi giorni costituiscono la memoria celebrativa di un grande unico mistero: la morte e la risurrezione del Signore Gesù. Il Triduo ha inizio domani, con la Messa della Cena del Signore e si concluderà con i vespri della Domenica di Risurrezione. Poi viene la “Pasquetta” per celebrare questa grande festa: un giorno in più. Ma questo è post-liturgico: è la festa familiare, è la festa della società. Esso segna le tappe fondamentali della nostra fede e della nostra vocazione nel mondo, e tutti i cristiani sono chiamati a vivere i tre Giorni santi – giovedì, venerdì, sabato; e la domenica - si capisce -, ma il sabato è la risurrezione – i tre Giorni santi come, per così dire, la “matrice” della loro vita personale, della loro vita comunitaria, come hanno vissuto i nostri fratelli ebrei l’esodo dall’Egitto.

Questi tre Giorni ripropongono al popolo cristiano i grandi eventi della salvezza operati da Cristo, e così lo proiettano nell’orizzonte del suo destino futuro e lo rafforzano nel suo impegno di testimonianza nella storia.

La mattina di Pasqua, ripercorrendo le tappe vissute nel Triduo, il Canto della Sequenza, cioè un inno o una sorta di Salmo, farà udire solennemente l’annuncio della risurrezione; e dice così: «Cristo, nostra speranza, è risorto e ci precede in Galilea». Questa è la grande affermazione: Cristo è risorto. E in tanti popoli del mondo, soprattutto nell’Est Europa, la gente si saluta in questi giorni pasquali non con “buongiorno”, “buonasera” ma con “Cristo è risorto”, per affermare il grande saluto pasquale. “Cristo è risorto”. In queste parole - “Cristo è risorto” - di commossa esultanza culmina il Triduo. Esse contengono non soltanto un annuncio di gioia e di speranza, ma anche un appello alla responsabilità e alla missione. E non finisce con la colomba, le uova, le feste – anche se questo è bello perché è la festa di famiglia - ma non finisce così. Incomincia lì il cammino alla missione, all’annuncio: Cristo è risorto. E questo annuncio, a cui il Triduo conduce preparandoci ad accoglierlo, è il centro della nostra fede e della nostra speranza, è il nocciolo, è l’annuncio, è - la parola difficile, ma che dice tutto -, è il kerygma, che continuamente evangelizza la Chiesa e che essa a sua volta è inviata ad evangelizzare.

San Paolo riassume l’evento pasquale in questa espressione: «Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato» (1 Cor 5,7), come l’agnello. È stato immolato. Pertanto - continua - «le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove» (2 Cor 5,15). Rinate. E per questo, nel giorno di Pasqua dall’inizio si battezzava la gente. Anche la notte di questo sabato io battezzerò qui, a San Pietro, otto persone adulte che incominciano la vita cristiana. E incomincia tutto perché saranno nate di nuovo. E con un’altra formula sintetica spiega San Paolo che Cristo «è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione» (Rm 4,25). L’unico, l’unico che ci giustifica; l’unico che ci fa rinascere di nuovo è Gesù Cristo. Nessun altro. E per questo non si deve pagare nulla, perché la giustificazione – il farsi giusti – è gratuita. E questa è la grandezza dell’amore di Gesù: dà la vita gratuitamente per farci santi, per rinnovarci, per perdonarci. E questo è il nocciolo proprio di questo Triduo Pasquale. Nel Triduo Pasquale la memoria di questo avvenimento fondamentale si fa celebrazione piena di riconoscenza e, al tempo stesso, rinnova nei battezzati il senso della loro nuova condizione, che sempre l’Apostolo Paolo esprime così: «Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, […] e non…quelle della terra» (Col 3,1-3). Guardare in alto, guardare l’orizzonte, allargare gli orizzonti: questa è la nostra fede, questa è la nostra giustificazione, questo è lo stato di grazia! Per il Battesimo, infatti, siamo risorti con Gesù e siamo morti alle cose e alla logica del mondo; siamo rinati come creature nuove: una realtà che chiede di diventare esistenza concreta giorno per giorno.

Un cristiano, se veramente si lascia lavare da Cristo, se veramente si lascia spogliare da Lui dell’uomo vecchio per camminare in una vita nuova, pur rimanendo peccatore – perché tutti lo siamo - non può più essere corrotto, la giustificazione di Gesù ci salva dalla corruzione, siamo peccatori ma non corrotti; non può più vivere con la morte nell’anima, e neanche essere causa di morte. E qui devo dire una cosa triste e dolorosa… Ci sono i cristiani finti: quelli che dicono “Gesù è risorto”, “io sono stato giustificato da Gesù”, sono nella vita nuova, ma vivo una vita corrotta. E questi cristiani finti finiranno male. Il cristiano, ripeto, è peccatore – tutti lo siamo, io lo sono – ma abbiamo la sicurezza che quando chiediamo perdono il Signore ci perdona. Il corrotto fa finta di essere una persona onorevole, ma, alla fine nel suo cuore c’è la putredine. Una vita nuova ci dà Gesù. Il cristiano non può vivere con la morte nell’anima, neanche essere causa di morte. Pensiamo – per non andare lontano – pensiamo a casa, pensiamo ai cosiddetti “cristiani mafiosi”. Ma questi di cristiano non hanno nulla: si dicono cristiani, ma portano la morte nell’anima e agli altri. Preghiamo per loro, perché il Signore tocchi la loro anima. Il prossimo, soprattutto il più piccolo e il più sofferente, diventa il volto concreto a cui donare l’amore che Gesù ha donato a noi. E il mondo diventa lo spazio della nostra nuova vita da risorti. Noi siamo risorti con Gesù: in piedi, e con la fronte alta, e possiamo condividere l’umiliazione di coloro che ancora oggi, come Gesù, sono nella sofferenza, nella nudità, nella necessità, nella solitudine, nella morte, per diventare, grazie a Lui e con Lui, strumenti di riscatto e di speranza, segni di vita e di risurrezione. In tanti Paesi - qui in Italia e anche nella mia patria - c’è l’abitudine che quando il giorno di Pasqua si sentono, si ascoltano le campane, le mamme, le nonne, portano i bambini a lavarsi gli occhi con l’acqua, con l’acqua della vita, come segno per poter vedere le cose di Gesù, le cose nuove. In questa Pasqua lasciamoci lavare l’anima, lavare gli occhi dell’anima, per vedere le cose belle, e fare delle cose belle. E questo è meraviglioso! Questa è proprio la Risurrezione di Gesù dopo la sua morte, che è stato il prezzo per salvare tutti noi.

Cari fratelli e sorelle, disponiamoci a vivere bene questo Triduo Santo ormai imminente – comincia domani -, per essere sempre più profondamente inseriti nel mistero di Cristo, morto e risorto per noi. Ci accompagni in questo itinerario spirituale la Vergine Santissima, che seguì Gesù nella sua passione – Lei era lì, guardava, soffriva… - fu presente e unita a Lui sotto la sua croce, ma non si vergognava del figlio. Una madre mai si vergogna del figlio! Era lì, e ricevette nel suo cuore di Madre l’immensa gioia della risurrezione. Lei ci ottenga la grazia di essere interiormente coinvolti dalle celebrazioni dei prossimi giorni, perché il nostro cuore e la nostra vita ne siano realmente trasformati.

E nel lasciarvi questi pensieri, formulo a tutti voi i più cordiali auguri di una lieta e santa Pasqua, insieme con le vostre comunità e i vostri cari.

E vi consiglio: la mattina di Pasqua portate i bambini al rubinetto e fategli lavare gli occhi. Sarà un segno di come vedere Gesù Risorto.

[00496-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, je voudrais approfondir aujourd’hui le sens du Triduum Pascal que nous allons vivre et qui sont les trois jours liturgiques les plus importants de l’année, comme la matrice de notre vie personnelle et communautaire. Ils célèbrent l’unique grand mystère de la mort et de la résurrection de Jésus. Le Triduum culmine dans l’annonce joyeuse et émouvante du matin de Pâquesqui constitue le cœur de notre foi et de notre espérance : «Le Christ, notre espérance, est ressuscité!» La célébration reconnaissante du mystère Pascal renouvelle chez les baptisés le sens de leur condition nouvelle: par le baptême nous sommes, en effet, ressuscités avec le Christ, morts aux choses et à la logique du monde; nous sommes devenus des créatures nouvelles, une réalité qui doit, jour après jour devenir plus concrète dans notre vie. Un chrétien qui se laisse vraiment dépouiller de l’homme ancien ne peut plus être corrompu, quoiqu’encore pécheur, mais il devient, par Jésus, instrument de salut et de résurrection pour les autres.

Santo-Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini provenienti dalla Francia e da vari paesi francofoni. Fratelli e sorelle, viviamo questo Triduo che inizia domani per essere sempre più profondamente uniti al mistero di Cristo che è morto e risorto per noi. Possa la Vergine Maria accompagnarci in questo cammino spirituale. Possa Lei darci la grazia di entrare veramente in queste celebrazioni in modo che i nostri cuori e le nostre vite siano realmente trasformati. Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins venant de France et de divers pays francophones. Frères et sœurs, disposons-nous à bien vivre ce Triduum qui commence demain, pour être toujours plus profondément unis au mystère du Christ qui est mort et ressuscité pour nous. Que la Vierge Marie nous accompagne sur ce chemin spirituel. Qu’elle nous obtienne la grâce d’entrer vraiment dans ces célébrations pour que notre cœur et notre vie en soient réellement transformés. Que Dieu vous bénisse!

[00497-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: Tomorrow begins the Church’s celebration of the Paschal Triduum, in which we re-live the great mystery of the Lord’s death and resurrection. The Gospel message that Jesus died for our sins and rose to new life is a source of joy and hope for all the world. At the same time, it is a summons to our responsibility and mission as the Lord’s followers to proclaim the victory of the Risen Jesus by our lives. In Baptism, we were given a share in Christ’s passover from death to life. Each of us has been called to live fully this new life in union with him and in imitation of his loving concern for the least of our brothers and sisters. In the poor, the suffering, the lonely and all those in need, we are asked to see the face of Jesus, and to become, in him, a means of redemption and hope, life and resurrection for our world. May Mary, who knew both the sufferings of the cross and the joy of the resurrection, obtain for us the grace to be united ever more fully to the Risen Lord and to reflect in our lives the reconciling and transforming power of his divine love.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Irlanda, Finlandia, Paesi Bassi, Ghana, Sud Africa, Australia, Giappone Indonesia, Filippine e Stati Uniti d’America. Saluto in particolare i delegati al Seminario organizzato dalla Specola Vaticana in preparazione alla Conferenza UNISPACE+50. A tutti auguro che questa Settimana Santa ci porti a celebrare la risurrezione del Signore Gesù con cuore purificato e rinnovato dalla grazia dello Spirito Santo. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from England, Ireland, Finland, the Netherlands, Ghana, South Africa, Australia, Japan, Indonesia, the Philippines and the United States of America. I offer a special greeting to the delegates taking part in the Seminar organized by the Vatican Observatory in preparation for the forthcoming UNISPACE+50 Conference. May this Holy Week lead all of us to celebrate the resurrection of the Lord Jesus with hearts purified and renewed by the grace of the Holy Spirit. God bless you!

[00498-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, mit der Messe vom Letzten Abendmahl am Gründonnerstag treten wir wieder in das Ostertriduum ein, in die Feier der heiligen drei Tage vom Leiden und Sterben, von der Grabesruhe und von der Auferstehung des Herrn. Das Gedächtnis der österlichen Geheimnisse markiert die grundlegenden Stationen unseres Glaubens und unserer Berufung in der Welt. „Christus, meine Hoffnung, ist auferstanden und geht den Seinen voran nach Galiläa“, fasst die Sequenz am Ostersonntag die Nachricht der Auferstehung zusammen. Es ist eine Botschaft der Freude und Hoffnung, zugleich ein Aufruf zur Verantwortung, Verkündigung und Mission. Wie Paulus sagt, wurde Christus, unser Osterlamm, wegen unserer Verfehlungen hingegeben und wegen unserer Gerechtmachung auferweckt (vgl. Röm 4,25). Wenn wir daher voll Dankbarkeit die österlichen Geheimnisse feiern, machen wir uns das Geschenk des neuen Lebens als Getaufte wieder bewusst. Denn in der Taufe sind wir der Welt gestorben und mit Christus auferweckt worden. Wir sind als neue Schöpfung wiedergeboren. Dies muss Tag für Tag in unserem neuen Leben als Erlöste Gestalt annehmen. In der konkret gelebten Nächstenliebe werden wir durch und mit Christus zu Werkzeugen der Befreiung und Hoffnung, zu Zeichen des Lebens und der Auferstehung.

Santo Padre:

Di cuore saluto i pellegrini di lingua tedesca presenti a quest’Udienza. Cari fratelli e sorelle, disponiamoci a vivere bene i misteri della nostra redenzione nel Triduo Pasquale, ricevendo la misericordia divina nel sacramento della penitenza e portando l’amore di Cristo al prossimo. A tutti auguro una lieta e santa Pasqua.

Speaker:

Von Herzen grüße ich die Pilger deutscher Sprache an der heutigen Audienz. Liebe Brüder und Schwestern, machen wir uns bereit, die Geheimnisse unserer Erlösung an den drei österlichen Tagen in rechter Weise zu feiern, indem wir Gottes Barmherzigkeit im Bußsakrament empfangen und die Liebe Christi zu unseren Mitmenschen bringen. Allen wünsche ich frohe und gesegnete Ostern.

[00499-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Los días del Triduo Pascual constituyen la memoria celebrativa del único y gran misterio de la muerte y resurrección de Cristo, y marcan las etapas fundamentales de nuestra fe y de nuestra vocación en el mundo. Estos tres días nos recuerdan los grandes eventos de la salvación realizados por Cristo y nos proyectan a nuestro destino futuro, reforzando nuestro compromiso y testimonio en la historia.

El anuncio de alegría y esperanza que culmina el triduo, nos recuerda que las cosas viejas han pasado y todo ha sido renovado en Cristo, muerto por nuestros pecados y resucitado para nuestra glorificación. Este anuncio es también una llamada a la responsabilidad en la misión, pues renueva en todos los bautizados el sentido de nuestra nueva condición, y nos invita a despojarnos del hombre viejo para vivir como hombres resucitados, que hacen del mundo un espacio nuevo donde ser, gracias a Cristo y con Él, instrumentos de consuelo y esperanza para aquellos que sufren todavía hoy la humillación y la soledad.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Pero estos de habla española son barulleros. Dispongámonos a vivir bien este Triduo Santo para que, con la ayuda de la Virgen María, entremos de lleno en el misterio de Cristo muerto y resucitado por nosotros y así dejemos que él trasforme nuestra vida. Antes de terminar quiero desearles a todos los presentes, a sus familias y comunidades una profunda vivencia del Triduo Pascual, y a todos una feliz y Santa Pascua. Y también un pedido. Les quiero pedir una cosa: Que cada uno de ustedes, así como hacen tanto barullo lindo, tengan el coraje de ir a confesarse en estos días. Hagan una buena confesión. Gracias.

[00500-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Durante o Tríduo Pascal, celebramos o mais importante mistério da nossa fé: a morte e ressurreição do Senhor Jesus. Os cristãos são chamados a viver estes três dias santos como a matriz da sua vida pessoal e comunitária, do mesmo modo que a memória do Êxodo o é para os nossos irmãos judeus. De fato, no Tríduo, a memória do acontecimento fundamental da história humana, a morte e ressurreição de Cristo, renova na vida dos batizados o sentido da sua nova condição, como nos ensina São Paulo na Carta aos Colossenses: «Se ressuscitastes com Cristo, buscai as coisas do alto, (...) e não as da terra». Por isso, disponhamo-nos a vivenciar esse caminho espiritual junto com Nossa Senhora, que esteve ao lado de Jesus durante a sua paixão e encheu-se de alegria com a sua ressurreição, e assim nossos corações e nossas vidas sejam realmente transformados pela força renovadora da Páscoa.

Santo Padre:

Di cuore do il benvenuto ai pellegrini di lingua portoghese. Nell’iniziare domani le celebrazioni del Triduo Pasquale, lasciatevi trasformare dall’amore di Cristo, manifestato sulla Croce, affinché nelle vostre parole e nelle vostre opere rifulga la luce della risurrezione. Santa pasqua a tutti!

Speaker:

De coração dou as boas-vindas aos peregrinos de língua portuguesa. Ao dar início amanhã às celebrações do Tríduo Pascal, deixai-vos transformar pelo amor de Cristo, manifestado na Cruz, para que nas vossas palavras e nas vossas obras resplandeça a luz da ressurreição. Uma Santa Páscoa para todos!

[00501-PO.01] [Texto original: Italiano]

In lingua araba

Speaker:

أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، أريد اليوم أن أتوقّف للتأمُّل حول الثلاثيّة الفصحيّة، لنتعمّق قليلاً في ما تمثِّله هذه الأيام بالنسبة لنا نحن المؤمنين. تشكِّل الثلاثيّة الفصحيّة الذكرى الاحتفاليّة لسرٍّ عظيم: سرُّ موت وقيامة الرب يسوع، وهي تطبع المراحل الأساسيّة لإيماننا ودعوتنا في العالم. يُلخِّص القديس بولس الحدث الفصحي بهذه العبارة: "قَد ذُبِحَ حَمَلُ فِصحِنا، وهو المسيح"؛ "قد زالتِ الأَشياءُ القَديمة وها قد جاءَت أشياءُ جَديدة". وبصيغة أخرى وموجزة يشرح أنَّ المسيح قد "أُسلِمَ إِلى المَوتِ مِن أَجْلِ زَلاَّتِنا وأُقيمَ مِن أََجْلِ بِرِّنا". في الثلاثيّة الفصحيّة تُصبح ذكرى هذا الحدث الأساسي إحتفالاً مفعمًا بالامتنان وتُجدّد في الوقت عينه في المُعمَّدين معنى حالتهم الجديدة والتي يعبِّر عنها بولس الرسول هكذا: "فأَمَّا وقد قُمتُم مع المسيح، فاسعَوا إلى الأُمورِ الَّتي في العُلى... لا إلى الأُمورِ الَّتي في الأَرض". في الواقع، بالمعموديّة قُمنا مع المسيح ومُتنا عن أمور العالم ومنطقه؛ وولدنا مجدّدًا كخلائق جديدة. أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، لنستعدَّ جيّدًا لعيش هذه الثلاثية الفُصحيَّة، ولندخل بشكل أعمق في سرِّ المسيح الذي مات وقام من أجلنا. لترافقنا في هذه المسيرة الروحيّة العذراء الكليّة القداسة التي تبِعت يسوع في آلامه وكانت حاضرة ومُتِّحدة معه تحت صليبه ونالت في قلبها، قلب الأم، فرح القيامة الكبير؛ ولتنَل لنا النعمة بأن تلمسنا احتفالات الأيام المقبلة، لكي تتحوَّل قلوبنا وحياتنا.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, in questi giorni di amore, lasciamoci avvolgere dal mistero di Gesù che morendo sulla croce ci dona la vita, trasformando il nostro peccato in perdono, la nostra morte in risurrezione, la nostra paura in fiducia. Vi auguro una Buona Pasqua, il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللّغةِ العربيّة، وخاصّةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، خلال أيام المحبَّة هذه، لنسمح أن يغمرنا سرّ يسوع الذي بموته على الصليب يعطينا الحياة محوِّلاً خطيئتنا إلى مغفرة وموتنا إلى قيامة وخوفنا إلى ثقة. أتمنى لكم فصحًا مجيدًا وليبارككُم الرب!

[00502-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Dzisiaj Ojciec Święty podjął rozważanie na temat Triduum Paschalnego, które będziemy przeżywać od jutra. Dla wierzących są to najważniejsze dni roku liturgicznego. Stanowią celebrację pamiątki jednej wielkiej tajemnicy: śmierci i zmartwychwstania Pana Jezusa. Triduum rozpocznie się Mszą św. Wieczerzy Pańskiej, a zakończy nieszporami Niedzieli Zmartwychwstania. Św. Paweł podsumowuje wydarzenie paschalne w następującym wyrażeniu: „Chrystus został złożony w ofierze jako nasza Pascha” (1 Kor 5,7). Dlatego „to, co dawne, minęło, a oto wszystko stało się nowe” (2 Kor 5, 17). A za pomocą innej syntetycznej formuły wyjaśnia, że Chrystus „został wydany za nasze grzechy i wskrzeszony z martwych dla naszego usprawiedliwienia” (Rz 4, 25). W Triduum Paschalnym pamięć tego podstawowego wydarzenia staje się celebracją pełną wdzięczności. Jest równocześnie przypomnieniem, że przez chrzest zmartwychwstaliśmy z Jezusem, a umarliśmy dla rzeczy i dla logiki świata; odrodziliśmy się jako nowe stworzenie.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, prepariamoci ad entrare nei misteri della passione, della morte e della risurrezione del Signore che rivivremo in questo Triduo Pasquale. Ci accompagni in questo itinerario spirituale la Vergine Santissima. Ci ottenga la grazia di essere interiormente coinvolti dalle celebrazioni dei prossimi giorni, perché il nostro cuore e la nostra vita ne siano realmente trasformati. Vi auguro una lieta e santa Pasqua e vi benedico di cuore!

Speaker:

Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, przygotujmy do wejścia w tajemnice męki, śmierci i zmartwychwstania Pana, które na nowo będziemy przeżywali podczas Triduum Paschalnego. Niech nam w tej duchowej podróży towarzyszy Najświętsza Maryja Panna. Niech wyjedna nam łaskę wewnętrznego zaangażowania w celebracje nadchodzących dni, aby nasze serce i nasze życie były nimi prawdziwie przemienione. Życzę Wam radosnej i świętej Wielkanocy i z serca wam błogosławię!

[00503-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Porgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere i partecipanti all’Incontro internazionale UNIV, a 50 anni dall’inizio di tale significativo evento. Esorto tutti a vivere gli anni della formazione universitaria come preparazione integrale al servizio dell’uomo, testimoniando in esso la gioia e i valori della fede.

Saluto le Figlie di Maria Ausiliatrice; le parrocchie; i ragazzi Sindaci della provincia di Catania; gli Scout di Bronte e di Trani e i gruppi di Studenti, particolarmente quelli di Civitavecchia, Teramo e Marzana.

Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli. Domani inizia il Triduo Pasquale, fulcro dell’anno liturgico. Riflettete sul prezzo di sangue pagato dal Signore per la salvezza. Il Venerdì Santo vi insegni la pazienza nei momenti di croce e la Domenica di Risurrezione vi riempia della gioiosa vittoria riportata da Cristo su tutto quanto è contro la vita e il bene nel mondo.

[00504-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0230-XX.02]