Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Saluto ai fedeli presenti nella Basilica di San Pietro
L’Udienza Generale di questa mattina, inizialmente prevista in Piazza San Pietro, a causa delle condizioni climatiche si è svolta alle ore 9.40 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo. I fedeli e i pellegrini che non hanno potuto trovare posto nell’Aula Paolo VI hanno seguito l’Udienza dalla Basilica dove il Papa si è recato, al termine dell’Udienza, per salutare i presenti.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la catechesi sulla Santa Messa, ha incentrato la sua meditazione sulla Liturgia Eucaristica: I. Presentazione dei doni.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Continuiamo con la catechesi sulla Santa Messa. Alla Liturgia della Parola – su cui mi sono soffermato nelle scorse catechesi – segue l’altra parte costitutiva della Messa, che è la Liturgia eucaristica. In essa, attraverso i santi segni, la Chiesa rende continuamente presente il Sacrificio della nuova alleanza sigillata da Gesù sull’altare della Croce (cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Sacrosanctum Concilium, 47). È stato il primo altare cristiano, quello della Croce, e quando noi ci avviciniamo all’altare per celebrare la Messa, la nostra memoria va all’altare della Croce, dove è stato fatto il primo sacrificio. Il sacerdote, che nella Messa rappresenta Cristo, compie ciò che il Signore stesso fece e affidò ai discepoli nell’Ultima Cena: prese il pane e il calice, rese grazie, li diede ai discepoli, dicendo: «Prendete, mangiate … bevete: questo è il mio corpo … questo è il calice del mio sangue. Fate questo in memoria di me».
Obbediente al comando di Gesù, la Chiesa ha disposto la Liturgia eucaristica in momenti che corrispondono alle parole e ai gesti compiuti da Lui la vigilia della sua Passione. Così, nella preparazione dei doni sono portati all’altare il pane e il vino, cioè gli elementi che Cristo prese nelle sue mani. Nella Preghiera eucaristica rendiamo grazie a Dio per l’opera della redenzione e le offerte diventano il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo. Seguono la frazione del Pane e la Comunione, mediante la quale riviviamo l’esperienza degli Apostoli che ricevettero i doni eucaristici dalle mani di Cristo stesso (cfr Ordinamento Generale del Messale Romano, 72).
Al primo gesto di Gesù: «prese il pane e il calice del vino», corrisponde quindi la preparazione dei doni. È la prima parte della Liturgia eucaristica. E’ bene che siano i fedeli a presentare al sacerdote il pane e il vino, perché essi significano l’offerta spirituale della Chiesa lì raccolta per l’Eucaristia. È bello che siano proprio i fedeli a portare all’altare il pane e il vino. Sebbene oggi «i fedeli non portino più, come un tempo, il loro proprio pane e vino destinati alla Liturgia, tuttavia il rito della presentazione di questi doni conserva il suo valore e significato spirituale» (ibid., 73). E al riguardo è significativo che, nell’ordinare un nuovo presbitero, il Vescovo, quando gli consegna il pane e il vino, dice: «Ricevi le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico» (Pontificale Romano - Ordinazione dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi). Il popolo di Dio che porta l’offerta, il pane e il vino, la grande offerta per la Messa! Dunque, nei segni del pane e del vino il popolo fedele pone la propria offerta nelle mani del sacerdote, il quale la depone sull’altare o mensa del Signore, «che è il centro di tutta la Liturgia eucaristica» (OGMR, 73). Cioè, il centro della Messa è l’altare, e l’altare è Cristo; sempre bisogna guardare l’altare che è il centro della Messa. Nel «frutto della terra e del lavoro dell’uomo», viene pertanto offerto l’impegno dei fedeli a fare di sé stessi, obbedienti alla divina Parola, un «sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente», «per il bene di tutta la sua santa Chiesa». Così «la vita dei fedeli, la loro sofferenza, la loro preghiera, il loro lavoro, sono uniti a quelli di Cristo e alla sua offerta totale, e in questo modo acquistano un valore nuovo» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1368).
Certo, è poca cosa la nostra offerta, ma Cristo ha bisogno di questo poco. Ci chiede poco, il Signore, e ci dà tanto. Ci chiede poco. Ci chiede, nella vita ordinaria, buona volontà; ci chiede cuore aperto; ci chiede voglia di essere migliori per accogliere Lui che offre se stesso a noi nell’Eucaristia; ci chiede queste offerte simboliche che poi diventeranno il Suo corpo e il Suo sangue. Un’immagine di questo movimento oblativo di preghiera è rappresentata dall’incenso che, consumato nel fuoco, libera un fumo profumato che sale verso l’alto: incensare le offerte, come si fa nei giorni di festa, incensare la croce, l’altare, il sacerdote e il popolo sacerdotale manifesta visibilmente il vincolo offertoriale che unisce tutte queste realtà al sacrificio di Cristo (cfr OGMR, 75). E non dimenticare: c’è l’altare che è Cristo, ma sempre in riferimento al primo altare che è la Croce, e sull’altare che è Cristo portiamo il poco dei nostri doni, il pane e il vino che poi diventeranno il tanto: Gesù stesso che si dà a noi.
E tutto questo è quanto esprime anche l’orazione sulle offerte. In essa il sacerdote chiede a Dio di accettare i doni che la Chiesa gli offre, invocando il frutto del mirabile scambio tra la nostra povertà e la sua ricchezza. Nel pane e nel vino gli presentiamo l’offerta della nostra vita, affinché sia trasformata dallo Spirito Santo nel sacrificio di Cristo e diventi con Lui una sola offerta spirituale gradita al Padre. Mentre si conclude così la preparazione dei doni, ci si dispone alla Preghiera eucaristica (cfr ibid., 77).
La spiritualità del dono di sé, che questo momento della Messa ci insegna, possa illuminare le nostre giornate, le relazioni con gli altri, le cose che facciamo, le sofferenze che incontriamo, aiutandoci a costruire la città terrena alla luce del Vangelo.
[00320-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker:
Frères et sœurs, après la liturgie de la Parole, la Messe se poursuit par la liturgie eucharistique dans laquelle l’Eglise rend présent le Sacrifice de Jésus sur la Croix. Le prêtre qui représente le Christ accomplit ce que le Seigneur a fait et a confié à ses disciples lors de la Cène. Cette liturgie commence par la préparation des dons. Les fidèles sont appelés à faire d’eux-mêmes un sacrifice apprécié par le Père. Dans les signes du pain et du vin déposés sur l’autel par les mains du prêtre, la vie des fidèles, avec leurs souffrances, leurs prières, leur travail, est unie à celle du Christ et prend une valeur nouvelle. L’encens consumé par le feu et qui libère un parfum s’élevant vers le ciel, exprime bien le mouvement oblatif de ce moment. Enfin, dans l’oraison sur les offrandes le prêtre demande à Dieu d’accepter les dons que l’Eglise lui offre. Que nos vies soient transformées par l’Esprit Saint et deviennent avec le Christ une seule offrande à Dieu le Père!
Santo-Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini francofoni, in particolare i giovani provenienti dalle diverse regioni della Francia. Vi invito ad accrescere nella quotidianità della vostra vita questa spiritualità di donazione che è pienamente espressa nell'offertorio della Messa e che ci porta ad offrire al Signore le nostre attività, le nostre sofferenze e le nostre relazioni con gli altri. Dio vi benedica.
Speaker:
Je salue cordialement les pèlerins de langue française en particulier les jeunes venus de plusieurs régions de France. Je vous invite à développer dans le quotidien de votre vie cette spiritualité du don de soi qui s’exprime pleinement dans l’offertoire de la messe, et qui nous porte à offrir au Seigneur nos activités, nos souffrances et nos relations avec les autres. Que Dieu vous bénisse.
[00321-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear brothers and sisters: In our catechesis on the Mass, we now turn from the Liturgy of the Word to the Liturgy of the Eucharist. Following the Lord’s command at the Last Supper to “do this in memory of me”, the Church at every Mass makes sacramentally present the sacrifice of the New Covenant sealed by Jesus on the altar of the cross. The Liturgy of the Eucharist begins with the Preparation of the Gifts of bread and wine which will then be consecrated in the Eucharistic Prayer and received by the faithful in Holy Communion. The rite of the Preparation of the Gifts invites us to present our own lives as a spiritual offering together with the gifts we bring to the altar. The Prayer which concludes this rite voices our confidence that the Church’s offering will be transformed by the Holy Spirit and become a sacrifice pleasing to the Father, in union with the sacrifice of Christ on the cross. At every Mass, may we experience the Preparation of the Gifts as an invitation to offer our lives completely to the Lord, in order to receive from him the grace to live ever more fully our vocation to grow in holiness and to serve the coming of his Kingdom.
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Danimarca, Norvegia, Svezia, Slovacchia e Stati Uniti d’America. Con fervidi auguri che questa Quaresima sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su voi tutti la gioia e la pace del Signore Gesù. Dio vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from England, Denmark, Norway, Sweden, Slovakia and the United States of America. With prayerful good wishes that this Lent will be a time of grace and spiritual renewal for you and your families, I invoke upon all of you joy and peace in our Lord Jesus Christ. God bless you!
[00322-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, in der Katechesenreihe über die heilige Messe wollen wir heute mit der Betrachtung ihres zweiten grundlegenden Teils neben der Liturgie des Wortes beginnen, nämlich der Eucharistischen Liturgie. Die Eucharistische Liturgie besteht aus drei Teilen: die Gabenbereitung, das Eucharistische Hochgebet sowie die Brotbrechung und Kommunion. Heute wollen wir uns zunächst mit der Gabenbereitung befassen. Mit Brot und Wein werden die Gaben dargebracht, die auch Jesus beim letzten Abendmahl in seine Hände nahm und die die Hingabe des ganzen Volkes Gottes symbolisieren. Damit geben die Gläubigen ihre Opfergaben in die Hände des Priesters, der sie zusammen mit ihrem Lobpreis, ihren Leiden, ihrem Gebet und ihrer Arbeit (KKK 1368) auf den Altar des Herrn legt. Im Gabengebet bittet er Gott, das Opfer der Kirche anzunehmen und den wunderbaren Tausch des Wenigen, was wir geben, in seine Fülle zu vollziehen. Im Opfer Christi und durch die Kraft des Heiligen Geistes möge unser ganzes Leben in eine dem himmlischen Vater wohlgefällige Gabe verwandelt werden.
Santo Padre:
Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca, in particolare al gruppo di Latzfons nell’Alto Adige. La preparazione del pane e del vino nella celebrazione dell’Eucaristia ci insegna la spiritualità del dono di sé. Chiediamo al Signore che la Messa ci rinvigorisca nella dedizione a Dio e al nostro prossimo in tutte le sue necessità. Dio vi benedica tutti.
Speaker:
Herzlich heiße ich die Pilger deutscher Sprache willkommen, insbesondere die Gruppe aus Latzfons in Südtirol. Die Bereitung von Brot in Wein in der Eucharistiefeier lehrt uns die Spiritualität der Selbsthingabe. Bitten wir den Herrn, dass die heilige Messe unsere Hingabe an Gott und an unseren Nächsten in all seinen Nöten stärke. Gott segne euch alle.
[00323-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
En la liturgia eucarística la Iglesia, obediente al mandato de Jesús, hace presente el sacrificio de la nueva alianza sellada por Él en el altar de la Cruz. Para ello, usa los mismos signos y gestos que realizó Jesús la víspera de su pasión. El primero es la preparación de los dones, momento en el que se traen al altar el pan y el vino, los mismos elementos que Jesús tomó en sus manos. En esta ofrenda espiritual de toda la Iglesia, se recoge la vida, los sufrimientos, las oraciones y los trabajos de todos los fieles, que se unen a los de Cristo en una única ofrenda. Por eso es muy bueno que sean los fieles quienes presenten al sacerdote el pan y el vino para que él los deposite sobre el altar. Nos puede parecer poco lo que nosotros ofrecemos, pero ese poco es lo que necesita Jesús para transformarlo en el don eucarístico, capaz de alimentar a todos y de hermanar a todos en su Cuerpo que es la Iglesia.
Con la oración sobre las ofrendas, el sacerdote pide a Dios que acepte nuestra pobre ofrenda y que la transforme con el poder del Espíritu Santo en el sacrificio de Cristo que, como el incienso, sube al Padre, que lo recibe con agrado. Este momento de la Misa está impregnado de una profunda espiritualidad de la donación de uno mismo, que ilumina toda nuestra vida y nuestras relaciones con los demás, ayudándonos a construir la ciudad terrena a la luz del Evangelio.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica.
En este tiempo de cuaresma los animo a vivir profundamente la espiritualidad de la entrega que la Eucaristía nos enseña, de modo que la oración, el ayuno y la limosna de estos días, den frutos concretos de auténtica conversión del corazón. Muchas gracias.
[00324-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
Na Liturgia Eucarística, através dos sinais que correspondem às palavras e gestos que Jesus realizou na Última Ceia, a Igreja torna continuamente presente o Sacrifício da Nova Aliança consumado no altar da Cruz. O primeiro desses gestos de Jesus foi tomar o pão e o vinho, o que corresponde, na celebração da Eucaristia, à apresentação das oferendas. Nos sinais do pão e do vinho, o povo fiel, reunido em torno do altar, deposita as oferendas nas mãos do sacerdote, significando, desse modo, o seu compromisso de fazer de si mesmo um sacrifício agradável a Deus Pai. Assim, a vida dos fiéis, o seu sofrimento, a sua oração, o seu trabalho unem-se à entrega de Cristo. Essa oferta espiritual é simbolizada na incensação e explicitada na oração sobre as oferendas, quando o sacerdote pede que Deus aceite os dons que a Igreja Lhe oferece num.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare ai fedeli del Portogallo e del Brasile. Vi auguro che questo pellegrinaggio rinforzi in voi la fede in Gesù Cristo che, nella Santa Messa, ci associa al suo sacrificio sulla Croce, chiamando ogni fedele a collaborare alla costruzione di un mondo più giusto e bello. Dio benedica ciascuno di voi!
Speaker:
Dirijo uma saudação cordial a todos os peregrinos de língua portuguesa, particularmente aos fiéis de Portugal e do Brasil. Faço votos de que esta peregrinação reforce em vós a fé em Jesus Cristo, que, na celebração da Santa Missa, nos associa ao seu sacrifício na Cruz, chamando a todo fiel a colaborar na construção de um mundo mais justo e belo. Que Deus abençoe a cada um de vós!
[00325-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
توقّفَ قداسةُ البابا اليومَ، في إطارِ تعليمِهِ حولَ القدّاسِ الإلهي، عندَ طقسِ تقديمِ القرابين. وأوضحَ أن الكاهنَ أثناءَ القدّاسِ، يَصنعُ ما صنَعَه الربُّ نفسُهُ في العشاءِ الأخير وعَهد بِه إلى تلاميذِه. فالكاهنُ يأخذُ في بادئ الأمرِ القرابينَ، أي الخبزَ وعصيرَ الكرمةِ، من أيدي المؤمنينَ، ويضَعَهما على المذبح، ليباركهما الرب. وأوضح البابا أن هذهِ القرابين تَرمزُ إلى تقدمةِ الكنيسةِ الروحية: أي إلى حياةِ المؤمنينَ وأتعابِهم وصلاتِهم وأعمالِهم، وأيضًا إلى غنى الأرضِ التي تَجودُ بهذه العطايا. ثم يَرفَعُ الكاهنُ البخورَ على هذه القرابين، وأمامَ الصليبِ والمذبح، وباتجاهِ الشعبِ الكهنوتي، كرمزٍ للصلاة القربانيّة التي توحِّدُ كلَّ هذه الأمورِ بذبيحةِ المسيح. ثم يطلبُ الكاهنُ من اللهِ أن يَقبلَ القرابين التي تقدُّمها الكنيسةُ، كيما يحوّلَها الروحُ القدس إلى ذبيحةِ المسيح، أي إلى جسدِه ودمِه، لخلاصِ المؤمنين والعالم.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto alle persone di lingua araba, in particolare a quelle provenienti dalla Siria, dalla Terra Santa e dal Medio Oriente. Preghiamo per questa terra martoriata ove i cristiani sono perseguitati e costretti a lasciare la loro terra. Preghiamo per questi nostri fratelli e sorelle. Nell’Eucaristia noi offriamo al Signore le cose che Egli stesso ci ha dato, chiedendoGli di donarci in cambio se stesso. Noi impariamo da questo scambio tra la nostra povertà e la Sua ricchezza che solo nel dare ci arricchiamo, solo nell’aprire i nostri cuori al Signore e ai fratelli noi permettiamo a Dio di riempirci con l’abbondanza della Sua grazia. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga dal maligno!
Speaker:أرحّب بمودّةٍ بالأشخاصِ الناطقين باللغةِ العربيّةِ، وخاصةً بالقادمين من سوريا، ومن الأراضي المقدسة، ومن الشرق الأوسط. لنصلي من أجل تلك الأرض (سوريا) المعذبة، ومن أجل المسيحيين المضطهدين والمجبرين على ترك أرضهم، لنصلي من أجل جميع هؤلاء الأخوة والأخوات! في الإفخارستيا نحن نقدّمُ للربِّ من الأشياءِ التي أعطانا هو إياها، طالبينَ منه في المقابلِ أن يهبَنا ذاتَه. ونحن نتعلّمُ، من هذا التبادلِ بين فقرِنا وغناه، أننا فقط في العطاءِ نغتني، وأننا فقط في فتحِ قلوبِنا للربِّ ولأشقائِنا، نسمحُ لله بأن يغمرنا بوافرِ نعمتِه. ليبارككم الربّ جميعًا ويحرسكم من الشرير!
[00326-AR.02] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Drodzy bracia i siostry, rozważamy dzisiaj kolejną część Mszy św., którą jest Liturgia Eucharystyczna. W niej przez święte znaki, Kościół uobecnia tajemnicę Ostatniej Wieczerzy i ofiarę złożoną przez Pana Jezusa na Krzyżu. Liturgię Eucharystyczną rozpoczyna przygotowanie darów. Wymownym jest przyniesienie do ołtarza przez wiernych darów chleba i wina, i przekazanie ich kapłanowi, aby przez posługę Kościoła stały się duchową ofiarą. Poprzez ten gest „życie wiernych, ich cierpienia, modlitwy i praca łączą się z życiem, uwielbieniem, cierpieniami, modlitwami i pracą Chrystusa, i z Jego ostatecznym ofiarowaniem się oraz nabierają w ten sposób nowej wartości” (Katechizm Kościoła Katolickiego, 1368). Chleb i wino, „owoc ziemi i pracy rąk ludzkich” uświęcone mocą Ducha Świętego staną się Ciałem i Krwią Chrystusa, pokarmem, którym On sam karmi wszystkich i jednoczy w swoim Kościele. Wyraża to również Modlitwa nad darami, która jak zapach wonnego kadzidła wznosi się ku Bogu. Okadzenie darów, krzyża, ołtarza, kapłana i ludu widzialnie ukazuje więź ofiarną łączącą całą rzeczywistość liturgii z ofiarą Chrystusa (por. Ogólne Wprowadzenie do Mszału Rzymskiego, 75). Niech ten moment Mszy św. uczy nas potrzeby stawania się w każdej chwili naszego życia darem dla Boga i dla bliźnich.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i Polacchi qui presenti. Stiamo vivendo la Quaresima: tempo di riflessione, di conversione e di rinnovamento spirituale. Meditate attentamente gli eventi della Via Crucis, il canto delle Lamentazioni quaresimali e il contenuto delle conferenze degli esercizi spirituali. Siano essi un aiuto per rinnovare, rafforzare o stabilire la relazione spirituale con Cristo. Abbiate il cuore aperto alla potenza di Dio e gli occhi volti alle necessità del prossimo. Sia lodato Gesù Cristo.
Speaker:
Pozdrawiam serdecznie obecnych tu Polaków. Przeżywamy Wielki Post: czas refleksji, nawrócenia i duchowej przemiany. Z uwagą rozważajcie wydarzenia Drogi Krzyżowej, lamentacje Gorzkich żali i treść rekolekcyjnych konferencji. Niech one pomogą wam odnowić, umocnić lub nawiązać osobistą duchową relację z Chrystusem. Miejcie serca otwarte na moc Boga i oczy skierowane na potrzeby bliźnich. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.
[00327-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.
Sono lieto di accogliere i partecipanti al Capitolo Generale delle Salesiane Missionarie di Maria Immacolata; i Fratelli delle Scuole Cristiane e i “Volontari di Dio” del Movimento dei Focolari.
Saluto i fedeli di Pavullo nel Frignano, accompagnati dal Vescovo Mons. Germano Bernardini; i giovani ospiti presso il Centro di Accoglienza di L’Aquila; gli Istituti scolastici, specialmente quelli di Civitavecchia e delle Suore Pallottine di Roma; i membri dell’Ordine di Malta della Lombardia e del Veneto e gli associati FAIPA: “Le Chiavi d’Oro”. Auspico che tutti possiate vivere la fede come servizio per Dio e per i fratelli.
Saluto infine i giovani, gli anziani, gli ammalati e gli sposi novelli. La Quaresima è un tempo favorevole per intensificare la vita spirituale: la pratica del digiuno vi sia di aiuto, cari giovani, per acquisire maggiore padronanza su voi stessi; il pensiero sul futuro aiuti voi, cari anziani, a dare la speranza ai giovani: parlate con loro; la preghiera sia per voi, cari ammalati, il mezzo per affidare a Dio le vostre sofferenze e sentirlo sempre vicino; le opere di misericordia, infine, aiutino voi, cari sposi novelli, a vivere la vostra vita coniugale sempre orientata alle necessità dei fratelli.
[00328-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Saluto ai fedeli presenti nella Basilica di San Pietro
Grazie! Grazie tante per la pazienza di aspettare fino adesso. Il Signore vi benedica, benedica la vostra pazienza. Ma credo che era meglio essere qui che al freddo, no? Davvero? Sì? Va bene. Adesso vi darò la benedizione, ma prima preghiamo la Madonna.
[Ave o Maria…]
[Benedizione]
[00333-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0156-XX.02]