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L’Udienza Generale, 31.01.2018


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.40 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo la catechesi sulla Santa Messa, ha incentrato la sua meditazione sulla Liturgia della Parola: 1. Dialogo tra Dio e il suo popolo (Lettera agli Ebrei 1,1-2).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Continuiamo oggi le catechesi sulla Santa Messa. Dopo esserci soffermati sui riti d’introduzione, consideriamo ora la Liturgia della Parola, che è una parte costitutiva perché ci raduniamo proprio per ascoltare quello che Dio ha fatto e intende ancora fare per noi. E’ un’esperienza che avviene “in diretta” e non per sentito dire, perché «quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella sua parola, annunzia il Vangelo» (Ordinamento Generale del Messale Romano, 29; cfr Cost. Sacrosanctum Concilium, 7; 33). E quante volte, mentre viene letta la Parola di Dio, si commenta: “Guarda quello…, guarda quella…, guarda il cappello che ha portato quella: è ridicolo…”. E si cominciano a fare dei commenti. Non è vero? Si devono fare dei commenti mentre si legge la Parola di Dio? [rispondono: “No!”]. No, perché se tu fai delle chiacchiere con la gente non ascolti la Parola di Dio. Quando si legge la Parola di Dio nella Bibbia – la prima Lettura, la seconda, il Salmo responsoriale e il Vangelo – dobbiamo ascoltare, aprire il cuore, perché è Dio stesso che ci parla e non pensare ad altre cose o parlare di altre cose. Capito?... Vi spiegherò che cosa succede in questa Liturgia della Parola.

Le pagine della Bibbia cessano di essere uno scritto per diventare parola viva, pronunciata da Dio. È Dio che, tramite la persona che legge, ci parla e interpella noi che ascoltiamo con fede. Lo Spirito «che ha parlato per mezzo dei profeti» (Credo) e ha ispirato gli autori sacri, fa sì che «la parola di Dio operi davvero nei cuori ciò che fa risuonare negli orecchi» (Lezionario, Introd., 9). Ma per ascoltare la Parola di Dio bisogna avere anche il cuore aperto per ricevere la parole nel cuore. Dio parla e noi gli porgiamo ascolto, per poi mettere in pratica quanto abbiamo ascoltato. È molto importante ascoltare. Alcune volte forse non capiamo bene perché ci sono alcune letture un po’ difficili. Ma Dio ci parla lo stesso in un altro modo. [Bisogna stare] in silenzio e ascoltare la Parola di Dio. Non dimenticatevi di questo. Alla Messa, quando incominciano le letture, ascoltiamo la Parola di Dio.

Abbiamo bisogno di ascoltarlo! E’ infatti una questione di vita, come ben ricorda l’incisiva espressione che «non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). La vita che ci dà la Parola di Dio. In questo senso, parliamo della Liturgia della Parola come della “mensa” che il Signore imbandisce per alimentare la nostra vita spirituale. E’ una mensa abbondante quella della liturgia, che attinge largamente ai tesori della Bibbia (cfr SC, 51), sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, perché in essi è annunciato dalla Chiesa l’unico e identico mistero di Cristo (cfr Lezionario, Introd., 5). Pensiamo alla ricchezza delle letture bibliche offerte dai tre cicli domenicali che, alla luce dei Vangeli Sinottici, ci accompagnano nel corso dell’anno liturgico: una grande ricchezza. Desidero qui ricordare anche l’importanza del Salmo responsoriale, la cui funzione è di favorire la meditazione di quanto ascoltato nella lettura che lo precede. E’ bene che il Salmo sia valorizzato con il canto, almeno nel ritornello (cfr OGMR, 61; Lezionario, Introd., 19-22).

La proclamazione liturgica delle medesime letture, con i canti desunti dalla Sacra Scrittura, esprime e favorisce la comunione ecclesiale, accompagnando il cammino di tutti e di ciascuno. Si capisce pertanto perché alcune scelte soggettive, come l’omissione di letture o la loro sostituzione con testi non biblici, siano proibite. Ho sentito che qualcuno, se c’è una notizia, legge il giornale, perché è la notizia del giorno. No! La Parola di Dio è la Parola di Dio! Il giornale lo possiamo leggere dopo. Ma lì si legge la Parola di Dio. È il Signore che ci parla. Sostituire quella Parola con altre cose impoverisce e compromette il dialogo tra Dio e il suo popolo in preghiera. Al contrario, [si richiede] la dignità dell’ambone e l’uso del Lezionario1, la disponibilità di buoni lettori e salmisti. Ma bisogna cercare dei buoni lettori!, quelli che sappiano leggere, non quelli che leggono [storpiando le parole] e non si capisce nulla. E’ così. Buoni lettori. Si devono preparare e fare la prova prima della Messa per leggere bene. E questo crea un clima di silenzio ricettivo2.

Sappiamo che la parola del Signore è un aiuto indispensabile per non smarrirci, come ben riconosce il Salmista che, rivolto al Signore, confessa: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). Come potremmo affrontare il nostro pellegrinaggio terreno, con le sue fatiche e le sue prove, senza essere regolarmente nutriti e illuminati dalla Parola di Dio che risuona nella liturgia?

Certo non basta udire con gli orecchi, senza accogliere nel cuore il seme della divina Parola, permettendole di portare frutto. Ricordiamoci della parabola del seminatore e dei diversi risultati a seconda dei diversi tipi di terreno (cfr Mc 4,14-20). L’azione dello Spirito, che rende efficace la risposta, ha bisogno di cuori che si lascino lavorare e coltivare, in modo che quanto ascoltato a Messa passi nella vita quotidiana, secondo l’ammonimento dell’apostolo Giacomo: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi» (Gc 1,22). La Parola di Dio fa un cammino dentro di noi. La ascoltiamo con le orecchie e passa al cuore; non rimane nelle orecchie, deve andare al cuore; e dal cuore passa alle mani, alle opere buone. Questo è il percorso che fa la Parola di Dio: dalle orecchie al cuore e alle mani. Impariamo queste cose. Grazie!

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[1] Criteri e ordinamento delle letture della Messa nel Rito Romano sono descritti nell’Introduzione al Lezionario.

[2] «La Liturgia della Parola deve essere celebrata in modo da favorire la meditazione; quindi si deve assolutamente evitare ogni forma di fretta che impedisca il raccoglimento. In essa sono opportuni anche brevi momenti di silenzio, adatti all’assemblea radunata, per mezzo dei quali, con l’aiuto dello Spirito Santo, la parola di Dio venga accolta nel cuore e si prepari la risposta con la preghiera» (OGMR, 56).

[00170-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la Liturgie de la Parole est une partie constitutive de la Messe qui nous rassemble pour entendre Dieu nous parler directement. En effet, quand on lit dans l’Eglise les Saintes Ecritures, c’est Dieu lui-même qui parle à son peuple. Cette Parole devient vivante; elle nous interpelle quand nous l’écoutons dans la foi. Et nous avons besoin de l’écouter. La liturgie de la Parole est désignée comme une table abondante qui propose largement les trésors de la Bible comme nourriture dont nous avons besoin pour vivre. Le Psaume, en particulier, aide à méditer la lecture qui a précédé. La proclamation, partout dans l’Eglise, des mêmes lectures favorise la communion ecclésiale; l’omission d’une lecture ou sa substitution par un texte profane appauvrissent le dialogue de Dieu avec son peuple en prière. Au contraire, la dignité de l’ambon, l’usage d’un lectionnaire et le choix de bons lecteurs favorisent l’expérience de ce dialogue dans un climat de silence propice à l’écoute.

Santo-Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini francofoni, in particolare i giovani francesi. Cari fratelli, come potremmo affrontare il nostro pellegrinaggio sulla terra, senza lasciarci nutrire dalla parola di Dio che risuona nella liturgia? Chiediamo allo Spirito Santo di aprire i nostri cuori a questa Parola e di metterla in pratica nella nostra vita quotidiana. Dio vi benedica.

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les jeunes venus de France. Chers frères, comment pourrions-nous affronter notre pèlerinage sur la terre, sans être nourris par la Parole de Dieuqui résonne dans la liturgie? Demandons à l’Esprit Saint d’ouvrir notre cœur à cette Parole et de la mettre en pratique dans notre vie quotidienne. Que Dieu vous bénisse.

[00171-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on the Eucharist on the Mass, we now consider the importance of the Liturgy of the Word. There God speaks to us, and the same Holy Spirit who inspired the sacred Scriptures opens our minds and hearts to that living word. At the table of God’s word, we find nourishment for our lives as we listen to the Old and the New Testaments proclaim the one mystery of Christ and call for our response. Drawing from the richness of the Church’s Lectionary, the Liturgy of the Word invites us to silent openness to God’s saving message as it resounds in the ecclesial assembly and continues God’s constant dialogue with his people, the Church. Since we do not live “by bread alone”, but by every word that comes from the mouth of God (cf. Mt 4:4), we need to be constantly open to, and challenged by, that word, in our lives as individuals and in our life as a Church. Let us ask the Holy Spirit to make the word sown in our hearts bear abundant fruit and guide our steps, day by day, on this, our earthly pilgrimage.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti dall’Australia e dagli Stati Uniti d’America. Su tutti voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from Australia and from the United States of America. Upon all of you, and your families, I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you!

[00172-EN.02] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in der Katechesenreihe über die heilige Messe wollen wir heute unseren Blick auf den Wortgottesdienst richten. Die Lesungen, die in der Eucharistiefeier vorgetragen werden, sind inspirierte Texte, in denen Gott selbst zu seinem Volk spricht. Denn der Geist Gottes hat die Autoren der Heiligen Schrift inspiriert und lässt das Wort Gottes in uns wirksam sein. Auch Jesus selbst misst der Heiligen Schrift eine ganz besondere Bedeutung zu: „Der Mensch lebt nicht nur von Brot, sondern von jedem Wort, das aus Gottes Mund kommt“ (Mt 4,4). So ist das Wort Gottes Nahrung, Speise für unser geistliches Leben, denn es eröffnet uns immer wieder neu das Geheimnis Christi. Von daher wird auch verständlich, warum die Texte der Heiligen Schrift nicht verändert oder durch andere Texte ersetzt werden können. Der Psalmist sagt: „Dein Wort ist meinem Fuß eine Leuchte, ein Licht für meine Pfade“ (Ps 119,105). Das Sprechen Gottes zu uns gibt uns Orientierung und Kraft, den Mühen und Herausforderungen unserer irdischen Pilgerschaft zu begegnen und unser Ziel, das er selbst ist, nie aus den Augen zu verlieren.

Santo Padre:

Con affetto saluto i pellegrini di lingua tedesca. Nei testi biblici Dio stesso parla con noi. Accogliamo volentieri la sua Parola, affinché il seme che il Signore mette nel nostro cuore cresca e porti frutti abbondanti. Dio vi benedica tutti.

Speaker:

Von Herzen grüße ich die Pilger deutscher Sprache. In den biblischen Texten spricht Gott selbst zu uns. Nehmen wir sein Wort bereitwillig auf, damit der Same, den der Herr in unser Herz einsenkt, wächst und reiche Frucht bringt. Gott segne euch alle.

[00173-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Después de haber dedicado varias catequesis a los ritos introductorios de la Santa Misa, consideramos ahora la liturgia de la Palabra, que es una parte constitutiva de la celebración eucarística, en la que nos reunimos para escuchar lo que Dios ha hecho y quiere hacer por nosotros.

En la liturgia de la Palabra las páginas de la Biblia dejan de ser un texto escrito para ser palabra viva de Dios. Él mismo nos habla y nosotros lo escuchamos poniendo en práctica lo que nos dice. Tenemos necesidad de escuchar la Palabra de Dios, pues «no solo de pan vive el hombre, sino de toda palabra que sale de la boca de Dios». De hecho, hablamos de liturgia de la Palabra como de una «mesa» que el Señor dispone para alimentar nuestra vida espiritual, tanto con las lecturas del Antiguo y Nuevo Testamento, como también del salmo responsorial.

La proclamación litúrgica de las lecturas, con las antífonas y cantos tomados de la Sagrada Escritura, manifiestan y favorecen la comunión eclesial, y acompañan nuestro camino de fe. Hay que valorar la liturgia de la Palabra, formando lectores y creando un clima de silencio que favorezca la experiencia del diálogo entre Dios y la comunidad creyente.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española venidos de España y Latinoamérica; de modo especial a los seminaristas del Seminario Menor de Ciudad Real, y a los participantes en la Asamblea anual de Delegados diocesanos de Medios de Comunicación de España. Los invito a acoger cada día el alimento y la luz de la Palabra de Dios que resuena en la liturgia, siendo capaces de ponerla en práctica con obras concretas.

Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

[00174-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Uma parte constitutiva da Missa é a Liturgia da Palavra. Esta é como uma mesa que o Senhor prepara para alimentar a nossa vida espiritual. Como poderíamos suportar as fadigas e provações da nossa peregrinação terrena, sem o alimento e a luz que se recebe da Palavra de Deus? Precisamos de a escutar regularmente; é questão de vida ou de morte, pois «nem só de pão vive o homem, mas de toda a palavra que sai da boca de Deus». E nós reunimo-nos, na Liturgia, precisamente para ouvir o que Deus fez e pretende fazer por nós: Deus fala, e nós ouvimos com atenção para depois pormos em prática aquilo que Ele nos disse. É uma experiência que não se limita a ouvir dizer, mas acontece «diretamente», porque, quando na Igreja se lê a Sagrada Escritura, é o próprio Deus que fala ao seu povo. Na Liturgia da Palavra, as páginas da Bíblia deixam de ser um escrito para se tornarem palavra viva pronunciada pelo próprio Deus, que, aqui e agora, nos interpela a nós que escutamos com fé. O Espírito, que falou por meio dos profetas e que inspirou os autores sagrados, faz com que a palavra de Deus realize verdadeiramente nos corações aquilo que faz ressoar aos ouvidos. Por isso, não basta escutar com os ouvidos; é preciso acolher no coração a semente da palavra divina, para que ela dê fruto. A ação do Espírito que torna eficaz a resposta, precisa de corações que se deixem trabalhar e cultivar para que a palavra divina escutada na Missa passe para a vida diária.

Santo Padre:

Con affetto cordiale, saluto tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i brasiliani. Voglia il Signore colmare i vostri cuori con un grande amore per la sua Parola, affinché possiate mettere la volontà divina al centro della vostra vita, come la Vergine Maria. Lei che ha accolto e incarnato il Verbo di Dio, sia la vostra guida e conforto. Su di voi e sulle vostre famiglie scenda la Benedizione di Dio.

Speaker:

Com cordial afeto, saúdo todos os peregrinos de língua portuguesa, em especial os brasileiros. Que o Senhor vos encha o coração de um grande amor pela sua Palavra, para poderdes colocar a vontade divina no centro da vossa vida, como a Virgem Maria. Ela, que acolheu e encarnou o Verbo de Deus, seja o vosso guia e conforto. Sobre vós e vossas famílias desça a Bênção de Deus.

[00175-PO.01] [Texto original: Português]

 

In lingua araba

Speaker:

أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، بعد أن توقّفنا عند طقوس افتتاح القداس نستعرض الآن ليتورجيّة الكلمة التي تشكّل جزءًا أساسيًّا من القداس لأنّنا نجتمع لنصغي إلى ما صنعه الله معنا وما زال ينوي القيام به. إنّها خبرة تحصل "مباشرة" وليس حسب ما قيل لأنّه "عندما يُقرأ الكتاب المقدّس في الكنيسة، هو الله نفسه الذي يُكلِّم شعبه، والمسيح الحاضر في كلمته يعلن الإنجيل". في الواقع، في ليتورجيّة الكلمة تصبح صفحات الكتاب المقدّس كلمة حيّة يلفظها الله نفسه الذي يسائلنا، هنا والآن، نحن الذين نصغي بإيمان. الله يتكلّم ونحن نصغي لنعيش بعدها ما سمعناه؛ لكنّنا بحاجة لسماعه! إنّها في الواقع مسألة حياة كما تذكِّرنا العبارة القاطعة: "ليس بالخبز وحده يحيا الإنسان، بل بكلِّ كلمة تخرج من فم الله". بهذا المعنى، نتحدّث عن ليتورجيّة الكلمة كما عن "مائدة" يُعدُّها الربّ ليغذّي حياتنا الروحيّة. إنها مائدة وافرة تستقي من كنوز الكتاب المقدّس، من العهد القديم ومن العهد الجديد، لأنّه من خلالها تعلن الكنيسة السرّ الوحيد والمتجانس للمسيح. بالتّالي يمكننا أن نفهم لماذا مُنعت الخيارات الشخصيّة كحذف قراءات أو استبدالها بنصوص غير بيبليّة لأنها في الواقع تفقّر وتؤذي الحوار بين الله وشعبه المصلّي. أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، كلمة الربّ هي مساعدة ضروريّة لنا لكي لا نضيع، كما يعترف صاحب المزامير الذي وإذ يتوجّه إلى الربّ يعترف: "كلمتك مصباح لخطاي ونور لسبيلي". وبالتالي لا يمكننا أن نواجه حجّنا الأرضي بتعبه ومحنه بدون أن نتغذّى ونستنير من كلمة الله التي يتردّد صداها في الليتورجيّة.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, l’azione dello Spirito ha bisogno di cuori che si lascino lavorare e coltivare, siate dunque “di quelli che mettono in pratica la Parola e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi”. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللّغةِ العربيّة، وخاصّةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، إنَّ عمل الرّوح القدس يحتاج لقلوب تسمح بأن يُعمل فيها وتُزرع، فكونوا إذًا "مِمَّن يَعمَلونَ بهذه الكَلِمَة، لا مِمَّن يَكتَفونَ بِسَماعِها فيَخدَعونَ أَنفُسَهم". ليُباركْكُم الربّ!

[00176-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, przyjrzyjmy się dzisiaj Liturgii Słowa, integralnej części Mszy Świętej. Gromadzimy się wszak na Eucharystię właśnie po to, by usłyszeć, co Bóg czyni dla nas i co pragnie nam powiedzieć. Pamiętajmy, że Pismo Święte, które czyta się w Kościele, jest słowem samego Boga, który przemawia do swojego ludu. Wsłuchujmy się w to słowo, aby następnie wprowadzać je w życie. O tej części Liturgii mówi się, jako o „stole”, który przygotowuje Pan, aby karmić nasze życie duchowe. Stół Liturgii słowa jest niezwykle obfity. Doceńmy bogactwo trzyletniego cyklu niedzielnych czytań mszalnych i dwuletniego cyklu czytań dni powszednich. To wspaniała lektura, pokarm dla życia chrześcijańskiego. Pragnę przypomnieć znaczenie Psalmu responsoryjnego, który pomaga nam w rozważeniu usłyszanych treści. Dobrze, aby psalm został dowartościowany przez śpiew, przynajmniej refrenu. Mając na uwadze rangę czytań, zaczerpniętych z Pisma Świętego, zawartych w lekcjonarzach, należy przypomnieć, że jest zabronione subiektywne zastępowanie ich dowolnymi tekstami, wziętymi z innych źródeł. Słowo Boga jest dla nas nieodzowną pomocą, abyśmy mogli pokonać trudności i próby naszej ziemskiej pielgrzymki. Nie wystarczy jednak słuchać. Pamiętając przypowieść o siewcy, trzeba ziarno Bożego słowa zasiać w sercu, by przyniosło właściwy plon. Dlatego zgodnie z napomnieniem świętego Jakuba apostoła: „Wprowadzajmy słowo w czyn, a nie bądźmy tylko słuchaczami oszukującymi samych siebie” (por. Jk 1,22).

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Fratelli e sorelle, partecipando alla Santa Messa, cercate di essere attenti ascoltatori della Parola di Dio. Sia Essa a formarvi e a trasformarvi. Possa modellare la vita delle vostre famiglie, e in modo particolare ispirare l’educazione dei bambini e della gioventù. Annunciate la Parola di Dio ovunque, non abbiate paura di parlare di Dio, della fede, della Chiesa. Confermatevi a vicenda nella fede per perseverare fedelmente nell’insegnamento di Gesù. Vi benedico di cuore.

Speaker:

Witam serdecznie pielgrzymów polskich. Bracia i siostry, uczestnicząc we Mszy świętej, bądźcie uważnymi słuchaczami Bożego słowa. Niech ono was formuje i przemienia. Niech kształtuje życie waszych rodzin, a szczególnie inspiruje wychowanie dzieci i młodzieży. Bądźcie głosicielami tego Słowa, gdziekolwiek jesteście. Nie lękajcie się mówić o Bogu, o sprawach wiary, o Kościele. Umacniajcie się wzajemnie w wierze, trwając konsekwentnie w nauce Chrystusa. Z serca wam błogosławię.

[00177-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere i Direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie e le Religiose di Gesù-Maria. Incoraggio tutti voi a vivere la missione con autenticità, spirito di servizio e capacità di mediazione.

Saluto gli operai del complesso industriale Ideal Standard di Roccasecca e l’Associazione Volontari Italiani Sangue di Potenza. Saluto, inoltre, gli Istituti scolastici e di formazione, specialmente quelli di Santa Maria Ausiliatrice di Roma e di Gesù-Maria di Roma, auspicando che l’insegnamento che si offre sia ricco di valori, per formare persone che sappiano far fruttificare i talenti che Dio ha affidato a ciascuno.

Mi rivolgo, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Oggi ricordiamo san Giovanni Bosco, padre e maestro della gioventù. Cari giovani, guardate a lui come all’educatore esemplare. Voi, cari ammalati, sul suo esempio confidate sempre in Cristo crocifisso. E voi, cari sposi novelli, ricorrete alla sua intercessione per assumere con generoso impegno la vostra missione coniugale.

[00178-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0091-XX.02]