Discorso del Santo Padre
Traduzione in lingua inglese
Curriculum vitae dei nuovi Ambasciatori
Alle ore 10 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, gli Ambasciatori di Svezia, Fiji, Moldova, Maurizio, Tunisia e Burundi.
Di seguito pubblichiamo il discorso che il Santo Padre ha rivolto ai nuovi Ambasciatori nonché i cenni biografici essenziali di ciascuno:
Discorso del Santo Padre
Signori Ambasciatori,
sono lieto di accogliervi in occasione della presentazione delle Lettere che vi accreditano come Ambasciatori straordinari e plenipotenziari dei vostri rispettivi Paesi presso la Santa Sede: Burundi, Fiji, Maurizio, Moldova, Svezia e Tunisia. Vi ringrazio per la vostra presenza che attesta la volontà di mantenere e sviluppare relazioni di stima e collaborazione con la Santa Sede; e vi prego di significare ai Capi di Stato che rappresentate la mia riconoscenza, insieme con l’assicurazione della mia preghiera per loro e per le loro nazioni.
Voi provenite da regioni del mondo assai distanti e diverse tra loro, e questo fatto costituisce sempre qui, a Roma, un motivo di compiacimento, perché l’orizzonte della Santa Sede è per sua natura universale, a causa della vocazione e della missione che Dio ha affidato al successore dell’Apostolo Pietro: missione essenzialmente religiosa, che tuttavia assume nella storia anche la dimensione dei rapporti con gli Stati e i loro governanti. In tale ambito storico la Chiesa Cattolica, che ha nella Santa Sede, per così dire, il suo centro unificante e propulsore, è chiamata a trasmettere e testimoniare quei valori spirituali e morali che sono fondati nella natura stessa dell’essere umano e della società, e che come tali sono condivisibili da tutti coloro che perseguono la promozione del bene comune.
Tra questi valori occupa un posto preminente quello della pace, come dimostra, nell’epoca contemporanea, il fatto che da cinquant’anni i Sommi Pontefici hanno dedicato alla pace la giornata del 1° gennaio, indirizzando alle autorità civili e religiose del mondo e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà un particolare Messaggio. Per la prossima Giornata Mondiale della Pace, è stato pubblicato proprio tre giorni fa il Messaggio, che ha per tema: «La nonviolenza: stile di una politica per la pace». La felice occasione del nostro odierno incontro mi permette di condividere con voi alcune brevi riflessioni su tale tematica.
La nonviolenza è un esempio tipico di valore universale, che trova nel Vangelo di Cristo il suo compimento ma che appartiene anche ad altre nobili e antiche tradizioni spirituali. In un mondo come quello attuale, purtroppo segnato da guerre e da numerosi conflitti, come pure da una violenza diffusa che si manifesta in diverse forme nella convivenza ordinaria, la scelta della nonviolenza come stile di vita diventa sempre più un’esigenza di responsabilità a tutti i livelli, dall’educazione familiare, all’impegno sociale e civile, fino all’attività politica e alle relazioni internazionali. Si tratta, in ogni circostanza, di respingere la violenza come metodo di risoluzione dei conflitti e di affrontarli invece sempre mediante il dialogo e la trattativa.
In particolare, coloro che ricoprono cariche istituzionali in ambito nazionale o internazionale, sono chiamati ad assumere nella propria coscienza e nell’esercizio delle loro funzioni uno stile non violento, che non è affatto sinonimo di debolezza o di passività, ma, al contrario, presuppone forza d’animo, coraggio e capacità di affrontare le questioni e i conflitti con onestà intellettuale, cercando veramente il bene comune prima e più di ogni interesse di parte sia ideologico, sia economico, sia politico. Nel secolo scorso, funestato da guerre e genocidi di proporzioni inaudite, possiamo però ricordare anche esempi luminosi di come la nonviolenza, abbracciata con convinzione e praticata con coerenza, possa ottenere importanti risultati anche sul piano sociale e politico. Alcune popolazioni, e anche intere nazioni, grazie all’impegno di leader nonviolenti, hanno conquistato traguardi di libertà e di giustizia in maniera pacifica. Questa è la strada da seguire nel presente e nel futuro. Questa è la via della pace, non quella proclamata a parole ma di fatto negata perseguendo strategie di dominio, supportate da scandalose spese per gli armamenti, mentre tante persone sono prive del necessario per vivere.
Cari Ambasciatori, è desiderio mio e della Santa Sede portare avanti insieme con i Governi dei vostri Paesi questo processo di promozione della pace, come pure degli altri valori che concorrono allo sviluppo integrale dell’essere umano e della società. In tale prospettiva formulo ogni miglior auspicio per la missione che oggi iniziate, assicurando per essa la collaborazione della Curia Romana e invocando sulle vostre persone, sui vostri familiari e sui vostri rispettivi Paesi l’abbondanza delle divine benedizioni.
[02012-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Traduzione in lingua inglese
Your Excellencies,
I am pleased to receive you for presentation of the Letters accrediting you as Ambassadors Extraordinary and Plenipotentiary to the Holy See on the part of your respective countries: Burundi, Fiji, Mauritius, Moldova, Sweden and Tunisia. I thank you for your presence, which attests to your desire to maintain and develop the relations of esteem and cooperation which you enjoy with the Holy See, and I ask you to convey to the Heads of State whom you represent my gratitude and the assurance of my prayers for them and for their nations.
You have come from distant and very different areas of the world. Here in Rome this is always a source of satisfaction, since the horizon of the Holy See is intrinsically universal. This is due to the vocation and mission entrusted by God to the Successor of the Apostle Peter, a mission that is essentially religious, yet in the course of history has also involved relations with states and those who govern them. The Catholic Church, whose centre of unity and direction is found, as it were, in the Holy See, is called to pass on and bear witness to those spiritual and moral values grounded in the very nature of human beings and society, and which, as such, can be shared by all those committed to the pursuit of the common good.
Preeminent among these values is that of peace, as seen in the fact that for fifty years now, the Popes have dedicated the first day of January to peace, addressing a special Message to the world’s civil and religious authorities, and to all men and women of goodwill. The Message for the coming World Day of Peace, published just three days ago, has as its theme: Nonviolence: A Style of Politics for Peace. The happy occasion of our meeting today allows me to share with you some brief reflections on that theme.
Nonviolence is a typical example of a universal value that finds fulfilment in the Gospel of Christ but is also a part of other noble and ancient spiritual traditions. In a world like our own, sadly marked by wars and numerous conflicts, to say nothing of widespread violence evident in various ways in day-to-day life, the choice of nonviolence as a style of life is increasingly demanded in the exercise of responsibility at every level, from family education, to social and civil commitment, to political activity and international relations. In every situation, this means rejecting violence as a method for resolving conflicts and dealing with them instead through dialogue and negotiation.
In a particular way, those who hold public office on the national and international levels are called to cultivate a nonviolent style in their consciences and in the exercise of their duties. This is not the same as weakness or passivity; rather it presupposes firmness, courage and the ability to face issues and conflicts with intellectual honesty, truly seeking the common good over and above all partisan interest, be it ideological, economic or political. In the course of the past century, marred by wars and genocides of unheard-of proportions, we have nonetheless seen outstanding examples of how nonviolence, embraced with conviction and practised consistently, can yield significant results, also on the social and political plane. Some peoples, and indeed entire nations, thanks to the efforts of nonviolent leaders, peacefully achieved the goals of freedom and justice. This is the path to pursue now and in the future. This is the way of peace. Not a peace proclaimed by words but in fact denied by pursuing strategies of domination, backed up by scandalous outlays for arms, while so many people lack the very necessities of life.
Dear Ambassadors, it is my desire, and that of the Holy See, to advance, together with the governments of your countries, this process of promoting peace and those other values that contribute to the integral development of individuals and society. With this in mind, I now offer you my heartfelt best wishes for the mission that you begin today, while assuring you of the ready cooperation of the Roman Curia. Upon you and your families, and upon your respective countries, I invoke an abundance of divine blessings.
[02012-EN.02] [Original text: Italian]
Curriculum vitae dei nuovi Ambasciatori
S.E. la Sig.ra Cecilia Björner
Ambasciatore di Svezia presso la Santa Sede
È nata nel 1959 a Härnösand, in Svezia.
È sposata.
Dopo gli studi in Letteratura e Filosofia (1981-1985) si è laureato in Economia e Commercio (1985) all’Uppsala University. Ha poi frequentato una Scuola per Diplomatici (Ministero degli Affari Esteri, 1994) e ha conseguito un Master in Amministrazione Pubblica (Harvard University, Stati Uniti, 2004).
Ha ricoperto tra l’altro i seguenti incarichi: Desk officer nel Dipartimento per la Politica e la Gestione della Cooperazione allo Sviluppo Internazionale presso il Ministero degli Affari Esteri (1991-1994); Segretariato delle Nazioni Unite, Dipartimento per le Affari Umanitari (1994-1995); Desk officer nel Dipartimento per gli Affari delle Nazioni Unite riguardo alle Finanze delle Nazioni Unite e le Riforme, presso il MAE (1995-1996); Capo Gabinetto del Ministro per lo Sviluppo, la Cooperazione e la Migrazione, presso il MAE (1996-1998); Ministro alla Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Uniti a Ginevra riguardo UNHCR, ICRC, OCHA, presso il MAE (1998-2002); Vice Capo e in seguito Capo del Dipartimento per l’Europa orientale e per l’Asia centrale, presso il MAE (2003-2006); Ambasciatore in Ungheria (2006-2011); Direttore di Progetto per le Ricerche di Sviluppo di Gestione Interna presso il MAE (2011-2013) Ambasciatore, Coordinatore della lotta al terrorismo presso il Dipartimento di Politica di Sicurezza del MAE (2013-2014); Direttore Generale per lo Sviluppo Internazionale della Cooperazione presso il MAE (dal 2014-2016).
Lingue straniere conosciute: francese, inglese e tedesco.
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S.E. il Sig. Jitoko Tikolevu
Ambasciatore della Repubblica di Fiji presso la Santa Sede
È nato a Waiyevo, Fiji.
È sposato ed ha tre figli.
È laureato in Economia e Commercio (University of the South Pacific), ha successivamente frequentato un Master in Diritto tributario (University of Auckland, New Zealand).
Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Funzionario presso il Ministero del Commercio (1981-1988); Esaminatore dei Conti presso l’Auditor Generals Office (1989-1990); Responsabile delle Politiche e della Ricerca presso il Fiji Islands Revenue & Customs Authority (FIRCA) (2002); Principale Responsabile delle Politiche Wef presso il FIRCA (2004); Responsabile Nazionale delle Politiche, delle analisi economiche e della Ricerca Wef presso il FIRCA (2005); Direttore Generale dei Servizi di Sviluppo, poi Amministratore Delegato (CEO) del FIRCA (dal 2007); Vice Presidente del Consiglio FDB e Vice Presidente del Consiglio degli Investimenti di Fiji presso il FIRCA (dal 2007); Presidente attuale delle Organizzazioni delle Dogane dell’Oceania e dell’Associazione delle Amministrazioni fiscali delle Isole del Pacifico e del Comitato Direttivo; Vice Presidente nei Consigli di Amministrazione della Banca Fiji di Sviluppo e degli Investimenti Fiji (2007-2015); Ambasciatore a Londra (da Gennaio 2016).
Lingue straniere conosciute: inglese.
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S.E. il Sig. Vitalie Rusu
Ambasciatore della Repubblica di Moldova presso la Santa Sede
È nato nella Regione Sângerei, il 25 agosto 1966.
È sposato ed ha due figli.
È laureato in Filosofia e Scienze della Comunicazione e ha poi frequentato un Master in Filosofia (“Al. I. Cuza” University, Romania, 1990-1995).
Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Direttore della Galleria d’Arte dell’Unione degli Artisti di Moldova presso il Ministero della Cultura (1995-1997); Secondo Segretario presso la Divisione delle Nazioni Uniti e Agenzie Specializzate del MAE (1997-1999); Primo Segretario presso la Direzione delle Nazioni Uniti e Agenzie Specializzate del Ministero degli Affari Esteri (1999-2001); Coordinatore Nazionale del Gruppo di Lavoro Governative e Civile sull’Elaborazione delle Relazioni periodiche sull'Attuazione delle Convenzioni/Alleanze Internazionali sui Diritti Umani (1999-2002); Consigliere presso il Dipartimento per la Sicurezza Europea e gli Affari Politici-Militari presso il MAE (2001-2002); Capo Divisione per il Disarmo e il Controllo degli Armi presso il MAE (2002-2004); Consigliere della Missione Permanente presso l’OSCE, UNOV/UNODC, CTBTO, IAEA, UNIDO a Vienna (2004-2007); Direttore, OSCE e Direzione per la Sicurezza Internazionale, presso il MAE e Integrazione Europea (2007-2010); Consigliere e Vice Capo della Delegazione Permanente presso l’OSCE e le Nazioni Unite a Vienna (2010-2013); Direttore di Analisi Politiche, Monitoraggio e Valutazione presso il MAE e l'Integrazione europea (2013-2016); Ambasciatore in Repubblica Ceca (dal 2016).
Lingue straniere conosciute: francese, inglese, rumeno e russo.
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S.E. il Sig. Girish Nunkoo
Ambasciatore della Repubblica di Maurizio presso la Santa Sede
È nato nel 1958.
È sposato ed ha una figlia.
È laureato in Diritto.
Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Membro della Law Society di Maurizio, è stato Legal Adviser presso diversi Ministeri e Avvocato presso numerose Corti e Tribunali; Attorney at law in molti settori (dal 1992-2015); Commissario per la protezione dei mutuatari sotto la legge sulla protezione mutuataria 2007 (2011); Rappresentante permanente presso il Commonwealth, l’Organizzazione Marittima Internazionale e l’Organizzazione Internazionale dello Zucchero; High Commissioner a Londra ove risiede (dal 2015) e a Stoccolma (dal 2016), nonché Ambasciatore disegnato in Irlanda, Norvegia e Danimarca.
Lingue straniere conosciute: francese, inglese.
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S.E. il Sig. Mourad Bourehla
Ambasciatore di Tunisia presso la Santa Sede
Nato il 13 ottobre 1960, è sposato ed ha un figlio.
Dopo aver conseguito un Master in Scienze Economiche, in specialità pianificazione (Facoltà di Scienze economiche e giuridiche di Tunisi), ha frequentato l’École Nationale d’Administration (ENA) di Tunisi, ciclo superiore, per ottenere il grado di Consigliere dei Servizi pubblici (CSP).
Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Capo della Divisione del Controllo di gestione delle missioni diplomatiche all’estero presso il Ministero degli Affari Esteri (1988); Vice Direttore degli Affari Finanziarie (1992); Console a Lione, Francia (1992-1998); Vice Direttore degli Organismi Europei e Mediterranei presso la Direzione Generale degli Affari Europei (1998); Membro del Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri in carico degli Affari Europei (2000); Ministro di Ambasciata a Varsavia (2000-2004); Console a Nanterre (Parigi), (2004-2005); Direttore Ispettore presso l’Ispezione Generale del Ministero degli Affari Esteri (2005-2009); Ambasciatore a Islamabad (Pakistan) e a Dkha (Bangladesh) (2009-2014); Segretario Generale presso il Ministero degli Affari Esteri (2014); Ambasciatore a Berna (dal 25.6.2015).
Lingue straniere conosciute: francese.
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S.E. la Sig.ra Else Nizigama Ntamagiro
Ambasciatore del Burundi presso la Santa Sede
È nata il 15 novembre 1972 a Bujumbura (Burundi). È sposata ed ha un figlio.
Ha ottenuto il Diploma di Stato in Biologia-Chimica (Istituto Fadhili di Kawa, 1989-1996), si è poi laureata in Scienze Politiche e Amministrativi (Università di Kisangani – Centro Universitario, estensione di Bukavu, UNIKIS-CUB, 1996-2001). Ha poi conseguito un Diploma in Studi approfonditi in Scienze Politiche e Sociali, indirizzo Relazioni Internazionali (Università cattolica di Louvain, Belgio, 2004-2006).
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Direttore a.i. presso il Dipartimento delle Organizzazioni Internazionali (2002-2004); Consigliere presso il Ministero degli Affari Esteri, Dipartimento delle Organizzazioni Internazionali (2002-2004); Direttore a.i. presso il Dipartimento delle Organizzazioni Internazionali (2006-2009); Primo Consigliere di Ambasciata nella Repubblica Democratica del Congo (Kinshasa) (2009-2012) e Incaricato d’Affari a.i. (2009-2010); Primo Consigliere e Incaricato d’Affari a.i. di Ambasciata in Canada (2013); Ambasciatore nella Federazione Russa e in Georgia con Residenza a Mosca (2014-2016); Ambasciatore in Germania (dal 28 aprile 2016 ad oggi).
Lingue straniere conosciute: francese, inglese, kirundi, lingala e swahili.
[02013-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0903-XX.02]