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Le parole del Papa alla recita dell’Angelus, 25.09.2016


Al termine della Santa Messa celebrata sul sagrato della Basilica Vaticana per il Giubileo dei Catechisti, Papa Francesco ha guidato la recita dell’Angelus con i fedeli ed i pellegrini presenti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Santo Padre nell’introdurre la preghiera mariana:

Prima dell’Angelus

Cari fratelli e sorelle,

ieri, a Würzburg (Germania), è stato proclamato Beato Engelmar Unzeitig, sacerdote della Congregazione dei Missionari di Mariannhill. Ucciso in odio alla fede nel campo di sterminio di Dachau, egli all’odio contrappose l’amore, alla ferocia rispose con la mitezza. Il suo esempio ci aiuti ad essere testimoni di carità e di speranza anche in mezzo alle tribolazioni.

Mi associo ben volentieri ai Vescovi del Messico nel sostenere l’impegno della Chiesa e della società civile in favore della famiglia e della vita, che in questo tempo richiedono speciale attenzione pastorale e culturale in tutto il mondo. E inoltre assicuro la mia preghiera per il caro popolo messicano, perché cessi la violenza che in questi giorni ha colpito anche alcuni sacerdoti.

Oggi ricorre la Giornata Mondiale del Sordo. Desidero salutare tutte le persone sorde, qui pure rappresentate, e incoraggiarle a dare il loro contributo per una Chiesa e una società sempre più capaci di accogliere tutti.

E infine rivolgo il mio speciale saluto a tutti voi, carissimi catechisti! Grazie del vostro impegno nella Chiesa al servizio dell’evangelizzazione, nella trasmissione della fede. La Madonna vi aiuti a perseverare nel cammino della fede e a testimoniare con la vita ciò che trasmettete nella catechesi.

Angelus Domini

[01510-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0671-XX.02]