Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Saluto in lingua italiana
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa ha ripreso la catechesi sulla misericordia e ha incentrato la sua meditazione su “La misericordia offre dignità” (cfr Mt 9,20-22).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci presenta una figura che spicca per la sua fede e il suo coraggio. Si tratta della donna che Gesù ha guarito dalle sue perdite di sangue (cfr Mt 9,20-22). Passando in mezzo alla folla, si avvicina alle spalle di Gesù per toccare il lembo del suo mantello. «Diceva infatti tra sé: Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello sarò salvata» (v. 21). Quanta fede! Quanta fede aveva questa donna! Ragiona così perché è animata da tanta fede e tanta speranza e, con un tocco di furbizia, realizza quanto ha nel cuore. Il desiderio di essere salvata da Gesù è tale da farla andare oltre le prescrizioni stabilite dalla legge di Mosè. Questa povera donna infatti da molti anni non è semplicemente malata, ma è ritenuta impura perché affetta da emorragie (cfr Lv 15,19-30). E’ perciò esclusa dalle liturgie, dalla vita coniugale, dai normali rapporti con il prossimo. L’evangelista Marco aggiunge che aveva consultato molti medici, dando fondo ai suoi mezzi per pagarli e sopportando cure dolorose, ma era solo peggiorata. Era una donna scartata dalla società. E’ importante considerare questa condizione – di scartata – per capire il suo stato d’animo: lei sente che Gesù può liberarla dalla malattia e dallo stato di emarginazione e di indegnità in cui da anni si trova. In una parola: sa, sente che Gesù può salvarla.
Questo caso fa riflettere su come la donna sia spesso percepita e rappresentata. Tutti siamo messi in guardia, anche le comunità cristiane, da visioni della femminilità inficiate da pregiudizi e sospetti lesivi della sua intangibile dignità. In tal senso sono proprio i Vangeli a ripristinare la verità e a ricondurre ad un punto di vista liberatorio. Gesù ha ammirato la fede di questa donna che tutti evitavano e ha trasformato la sua speranza in salvezza. Non sappiamo il suo nome, ma le poche righe con cui i Vangeli descrivono il suo incontro con Gesù delineano un itinerario di fede capace di ristabilire la verità e la grandezza della dignità di ogni persona. Nell’incontro con Cristo si apre per tutti, uomini e donne di ogni luogo e di ogni tempo, la via della liberazione e della salvezza.
Il Vangelo di Matteo dice che quando la donna toccò il mantello di Gesù, Egli «si voltò» e «la vide» (v. 22), e quindi le rivolse la parola. Come dicevamo, a causa del suo stato di esclusione, la donna ha agito di nascosto, alle spalle di Gesù, era un po’ timorosa, per non essere vista, perché era una scartata. Gesù invece la vede e il suo sguardo non è di rimprovero, non dice: “Vattene via, tu sei una scartata!”, come se dicesse: “Tu sei una lebbrosa, vattene via!”. No, non rimprovera, ma lo sguardo di Gesù è di misericordia e tenerezza. Egli sa che cosa è avvenuto e cerca l’incontro personale con lei, quello che in fondo la donna stessa desiderava. Questo significa che Gesù non solo la accoglie, ma la ritiene degna di tale incontro al punto di farle dono della sua parola e della sua attenzione.
Nella parte centrale del racconto il termine salvezza è ripetuto tre volte. «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata. Gesù si voltò, la vide e disse: “Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata!”. E da quell’istante la donna fu salvata» (vv. 21-22). Questo «coraggio, figlia» esprime tutta la misericordia di Dio per quella persona. E per ogni persona scartata. Quante volte ci sentiamo interiormente scartati per i nostri peccati, ne abbiamo fatte tante, ne abbiamo fatte tante… E il Signore ci dice: “Coraggio! Vieni! Per me tu non sei uno scartato, una scartata. Coraggio, figlia. Tu sei un figlio, una figlia”. E questo è il momento della grazia, è il momento del perdono, è il momento dell’inclusione nella vita di Gesù, nella vita della Chiesa. E' il momento della misericordia. Oggi, a tutti noi, peccatori, che siamo grandi peccatori o piccoli peccatori, ma tutti lo siamo, a tutti noi il Signore dice: “Coraggio, vieni! Noi sei più scartato, non sei più scartata: io ti perdono, io ti abbraccio”. Così è la misericordia di Dio. Dobbiamo avere coraggio e andare da Lui, chiedere perdono per i nostri peccati e andare avanti. Con coraggio, come ha fatto questa donna. Poi, la “salvezza” assume molteplici connotati: anzitutto restituisce alla donna la salute; poi la libera dalle discriminazioni sociali e religiose; inoltre, realizza la speranza che lei portava nel cuore annullando le sue paure e il suo sconforto; infine, la restituisce alla comunità liberandola dalla necessità di agire di nascosto. E quest’ultima cosa è importante: una persona scartata agisce sempre di nascosto, qualche volta o tutta la vita: pensiamo ai lebbrosi di quei tempi, ai senzatetto di oggi…; pensiamo ai peccatori, a noi peccatori: facciamo sempre qualcosa di nascosto, abbiamo la necessità di fare qualcosa di nascosto, perché ci vergogniamo di quello che siamo... E lui ci libera da questo, Gesù ci libera e ci fa mettere in piedi: “Alzati, vieni, in piedi!”. Come Dio ci ha creati: Dio ci ha creati in piedi, non umiliati. In piedi. Quella che Gesù dona è una salvezza totale, che reintegra la vita della donna nella sfera dell’amore di Dio e, al tempo stesso, la ristabilisce nella sua piena dignità.
Insomma, non è il mantello che la donna ha toccato a darle la salvezza, ma la parola di Gesù, accolta nella fede, capace di consolarla, guarirla e ristabilirla nella relazione con Dio e con il suo popolo. Gesù è l’unica fonte di benedizione da cui scaturisce la salvezza per tutti gli uomini, e la fede è la disposizione fondamentale per accoglierla. Gesù, ancora una volta, con il suo comportamento pieno di misericordia, indica alla Chiesa il percorso da compiere per andare incontro ad ogni persona, perché ognuno possa essere guarito nel corpo e nello spirito e recuperare la dignità di figli di Dio. Grazie.
[01353-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker:
Frères et sœurs, dans sa miséricorde, Jésus guérit non seulement les personnes de leurs souffrances, de leur isolement et de leur honte, mais il les réintroduit dans l’amour de Dieu et les rétablit dans leur dignité. Dans le récit que nous venons d’entendre, cette femme qui touche le manteau de Jésus sait dans son cœur que le Seigneur peut la sauver, et elle a l’ardent désir de le rencontrer. En touchant le manteau de Jésus elle manifeste sa foi et son espérance. Il en est touché, il la regarde avec miséricorde et tendresse: «Confiance ma fille». Il réalise ce qu’elle désirait secrètement dans son cœur: une rencontre personnelle avec lui. Non seulement il l’accueille mais il la trouve digne d’une telle rencontre. Jésus est l’unique source de bénédiction d’où jaillit le salut pour tous les hommes.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. Al termine del periodo di riposo estivo per molti di voi, vi invito a situare la vostra vita di ogni giorno sotto lo sguardo misericordioso del Signore, perché Egli doni a ciascuno la grazia di compiere il proprio dovere e di portare l’amore del Cristo intorno a sé. Dio vi benedica!
Speaker:
Je salue cordialement les pèlerins de langue française. Alors que, pour beaucoup d’entre vous, la période de repos estival se termine, je vous invite à placer votre vie de chaque jour sous le regard miséricordieux du Seigneur, afin qu’il donne à chacun la grâce d’accomplir son devoir et de porter l’amour du Christ autour de soi. Que Dieu vous bénisse!
[01354-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: In our catechesis for this Holy Year of Mercy, we now consider Jesus’ cure of the woman suffering from haemorrhages (cf. Mt 9:20-22). This unnamed woman, considered impure according to the Law (cf. Lev 15:29-30), trusted in Jesus’ mercy and saving power to free her from her illness and isolation. Filled with deep faith, she reached out and touched his garment. In Hebrew religious tradition, wearing such a garment was a symbol of being clothed with the divine Law, the source of blessing. The woman’s gesture of touching his garment is thus a form of quiet prayer and a sign of hope. Jesus responds by looking upon her with tenderness and acknowledges her dignity. He treats her with love and heals her of her affliction. Faith in Christ brings salvation; it offers healing, restores right relationships between people and affirms our inviolable dignity. Jesus asks all of us to trust in his word and, having experienced his mercy, to be a leaven of that mercy in our world.
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Irlanda, Malta, Filippine, Vietnam, Isole Vergini Americane e Stati Uniti d’America. Il vostro soggiorno nella Città eterna vi confermi nell’amore di Cristo; Egli ci faccia suoi missionari di misercordia, specialmente verso tutti coloro che si sentono lontani da Dio. Dio vi benedica tutti!
Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from Ireland, Malta, the Philippines, Vietnam, the US Virgin Islands and the United States of America. May your stay in the Eternal City confirm you in love for our Lord, and may he make you his missionaries of mercy, especially for all those who feel distant from God. May God bless you all!
[01355-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, in der Lesung aus dem Matthäusevangelium haben wir von einer Frau gehört, die schon seit zwölf Jahren an Blutungen litt und von Jesus geheilt wurde. Neben den großen körperlichen Beschwerden litt die Frau darüber hinaus unter der Last, nach dem Gesetz des Moses für unrein gehalten zu werden. Die Begegnung mit Jesus wurde für sie zur Heilung an Leib und Seele. Jesus schenkte ihr ihre Würde zurück. Diese Begegnung ist aber genaugenommen eine Berührung: Die Frau berührte den Saum des Gewandes Jesu, und er wendete sich ihr zu, sah sie an und sprach zu ihr. Sie empfing die Aufmerksamkeit, den Blick und das Wort Jesu. So wurde die Frau ganz heil. „Heilen“ ist das Schlüsselwort dieses Textabschnitts, das der Evangelist dreimal wiederholt. Der Herr schenkt in seiner großen Barmherzigkeit Heilung in Fülle. Auch wir können uns vom heilenden Wort Jesu berühren lassen, wenn wir es im Glauben annehmen. Jesus ist die einzige Quelle des Segens, aus der das Heil für alle Menschen entspringt. Er schenkt uns die Würde, wahrhaft Kinder Gottes zu sein.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua tedesca. In particolare, saluto i gruppi di Höchstadt, Ostfildern e gli alunni del Liceo Kardinal-von-Galen di Münster. Vi auguro un buon soggiorno a Roma. Dio vi benedica tutti.
Speaker:
Einen herzlichen Gruß richte ich an alle Pilger deutscher Sprache. Besonders grüße ich die Gruppen aus Höchstadt, Ostfildern und die Schüler des Kardinal-von-Galen-Gymnasiums aus Münster. Ich wünsche euch einen guten Aufenthalt in Rom. Gott segne euch alle.
[01356-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas
Como hemos escuchado en el Evangelio, una mujer que sufría flujos de sangre se abrió paso entre la multitud para tocar el borde del manto de Jesús. Estaba convencida de que Jesús era el único que podía liberarla de su enfermedad y de la marginación que sufría desde hacía bastante tiempo.
Cuando la mujer tocó el manto, Jesús se volvió hacia ella y la miró con ternura y misericordia. Fue un encuentro personal, un encuentro de acogida, en el que Jesús alabó su fe sólida, capaz de superar cualquier obstáculo y adversidad.
Jesús no sólo la curó de su dolencia, sino que la libra de sus temores y complejos, le restituye su dignidad y la reintegra en la esfera del amor misericordioso de Dios. Jesús es la fuente de todo bien y de él nos viene la salvación; nosotros debemos acogerlo con fe viva y auténtica, como demostró tener esa mujer.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los venidos de España y Latinoamérica. Que el ejemplo de Jesús nos ayude a salir al encuentro de quien está solo y necesitado, para llevar su misericordia y ternura, que sana las heridas y restablece la dignidad de hijos de Dios. Muchas gracias.
[01357-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
No relato evangélico da cura da hemorroíssa, vemos como Jesus quer restituir a dignidade àquela mulher que com muita coragem e fé lhe toca a barra do seu manto. De fato, a hemorragia, segundo a Lei de Moisés, significava impuridade e, portanto, exclusão da vida pública e religiosa. Jesus não quer só curar o corpo daquela mulher, mas quer oferecê-la a salvação: restitui a sua saúde, mas também a liberta das discriminações sociais e religiosas e a reintegra na esfera do amor de Deus. Também hoje Jesus indica à Igreja a necessidade de ir ao encontro das pessoas, para que todos sejam curados no corpo e no espírito.
Santo Padre:
Saluto tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i sacerdoti del Pontificio Collegio Pio Brasiliano, l’equipaggio della Marina brasiliana e i fedeli di Vitória. Cari amici, Gesù vi chiama a portare la gioia e la consolazione del Vangelo a tutti gli uomini e donne, come suoi autentici testimoni! Dio vi benedica tutti!
Speaker:
Saúdo a todos os peregrinos de língua portuguesa, em particular aos sacerdotes do Pontifício Colégio Pio Brasileiro em Roma, aos tripulantes da Marinha do Brasil e aos fiéis de Vitória. Queridos amigos, Jesus vos chama a levar a alegria e a consolação do Evangelho a todos os homens e mulheres, como suas autênticas testemunhas! Que Deus vos abençoe a todos!
[01358-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
تكلم البابا اليوم عن المرأة التي شفاها يسوع من نزيف الدم، موضحا كيف أنها تصرفت بشجاعة مدفوعة من إيمان كبير ومن رجاء عميق. لم تكن هذه المرأة فقط مجرد مريضة من سنوات عديدة، ولكنها كانت تُعتبر نجسة ولهذا كانت مستبعدة من الطقوس، ومن الحياة الزوجية، وحتى من العلاقات الطبيعية مع الآخرين. لكنها، وبرغم من يأس ومرارة حالتها، آمنت بأن يسوع بإمكانه أن يخلصها. لهذا الْتَفَتَ يَسُوعُ ونظر إليها، وتكلم معها، ليشفي جسدها ونفسها وقلبها، ويحررها من التحامل الاجتماعي والديني؛ ويمحو مخاوفها ويأسها. إن الخلاص الذي يمنحه يسوع هو خلاص كامل، يُعيد الشخصَ لمحبة الله، ويمنحه مجددا كرامته الكاملة. وأشار البابا إلى أن لقاء يسوع بهذه المرأة يؤكد أنه هو مصدر النعمة الوحيد الذي منه يتدفق الخلاص لجميع البشر، وأن الشرط الأساسي للحصول على هذا الخلاص هو الإيمان به. إن يسوع، بسلوكه الرحيم هذا، يحدد للكنيسة الدرب الذي عليها أن تسلكه للوصول إلى كل شخص، ولتوصيل كل انسان إلى شفاء الجسد والروح وإلى استعادة كرامته كابن وكابنة لله
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dall’Iraq, dalla Giordania e dal Medio Oriente. La guarigione compiuta oggi da Gesù ci assicura che quando la speranza umana svanisce e tutto sembra impossibile, il sole della speranza divina risorge per coloro che, nonostante il buio della prova, conservano accesa la fiamma della loro fede! Il Signore vi benedica tutti e vi protegga dal maligno!
Speaker:
أتوجه بتحية حارة للحجاج الناطقين باللغة العربية، وخاصة القادمين من العراق والأردن والشرق الأوسط. إن معجزة الشفاء التي قام بها يسوع اليوم تؤكد لنا أنه عندما يبدأ الرجاء البشري في التبخر ويبدو كل شيء مستحيلا، فإن شمس الرجاء الإلهي تشرق للذين، وبرغم من ظلام التجربة، يحافظوا على شعلة إيمانهم مشتعلة. ليبارككم الرب جميعا ويحرسكم من الشرير!
[01359-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Kobieta cierpiąca na krwotok (por. Mt 9,20- 22), przechodząc przez tłum zbliżyła się do Jezusa, aby dotknąć frędzli Jego płaszcza. „Bo sobie mówiła: Żebym się choć Jego płaszcza dotknęła, a będę zdrowa” (w. 21). Myślała w ten sposób, ponieważ ożywiała ją wielka wiara i wielka nadzieja. Ta biedna kobieta była bowiem nie tylko chora, ale uważana za nieczystą, a w związku z tym wykluczona z liturgii, z życia małżeńskiego, z normalnych relacji z innymi. Ona czuła, że Jezus może ją uwolnić od choroby oraz ze stanu marginalizacji i poniżenia, w jakim znajdowała się od lat. Była przekonana, że Jezus może ją zbawić.
Jezus przywraca kobiecie zdrowie, ale też wyzwala ją z dyskryminacji społecznej i religijnej. Spełnia również nadzieję, jaką nosiła w swoim sercu, niwecząc jej lęki i przygnębienie. Wreszcie przywraca ją wspólnocie, uwalniając ją od konieczności życia w ukryciu. Zbawienie jakie daje Jezus jest zbawieniem całkowitym, które objawia w jej życiu działanie miłości Boga, a jednocześnie odsłania pełnię jej godności.
Wobec współczesnych wizji kobiecości naznaczonych obraźliwymi uprzedzeniami i podejrzliwością, Ewangelia przypomina prawdę o nienaruszalnej godności kobiety. W spotkaniu z Chrystusem droga wyzwolenia i zbawienia otwiera się dla wszystkich, mężczyzn i kobiet, w każdym miejscu i w każdej epoce.
Santo Padre:
Do il cordiale benvenuto ai pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, in quest’Anno giubilare della misericordia sperimentiamo in modo particolare la salutare forza dell’amore di Dio. Non temiamo di venire a Cristo con la nostra sofferenza e le nostre debolezze! L’operato della sua grazia ci aiuti sempre di nuovo a scoprire in noi e negli altri la dignità di figli di Dio chiamati a partecipare alla sua santità. Vi benedico di cuore. Sia lodato Gesù Cristo!
Speaker:
Serdecznie witam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, w tym jubileuszowym Roku miłosierdzia w szczególny sposób doświadczamy uzdrawiającej mocy miłości Boga. Nie bójmy się przychodzić do Chrystusa z naszym cierpieniem i naszymi słabościami! Niech działanie Jego łaski pomaga nam wciąż na nowo odkrywać w sobie i w innych godność dzieci Bożych powołanych do udziału w Jego świętości. Z serca wam błogosławię. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!
[01360-PL.01] [Testo originale: Polacco]
Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.
Sono lieto di accogliere i fedeli dell’Arcidiocesi di Genova, accompagnato dal Cardinale Angelo Bagnasco; e della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, con il Vescovo Mons. Gianfranco Todisco. Vi auguro un pellegrinaggio giubilare ricco di frutti spirituali per il vostro bene e per quello delle vostre comunità ecclesiali.
Saluto i seminaristi di Milano; i gruppi parrocchiali, specialmente i fedeli di Pogliano Milanese, Inveruno, Pieve del Cairo e Polla, come pure i “ciclisti della misericordia” di Teggiano.
Un particolare saluto rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. L’eroico martirio di San Giovanni Battista, che abbiamo ricordato lunedì, solleciti voi, cari giovani, a progettare il vostro futuro senza compromessi con il Vangelo; aiuti voi, cari ammalati, ad essere coraggiosi, trovando in Cristo crocifisso serenità e conforto; conduca voi, cari sposi novelli, a un amore profondo verso Dio e tra di voi, per sperimentare ogni giorno la consolante gioia che scaturisce dal dono reciproco di sé.
[01361-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0604-XX.01]