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L’Udienza Generale, 09.12.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa si è soffermato sulle motivazioni del Giubileo della Misericordia, che ieri ha avuto inizio a Roma con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno.

Ieri ho aperto qui, nella Basilica di San Pietro, la Porta Santa del Giubileo della Misericordia, dopo averla aperta già nella Cattedrale di Bangui, in Centrafrica. Oggi vorrei riflettere insieme a voi sul significato di questo Anno Santo, rispondendo alla domanda: perché un Giubileo della Misericordia? Cosa significa questo?

La Chiesa ha bisogno di questo momento straordinario. Non dico: è buono per la Chiesa questo momento straordinario. Dico: la Chiesa ha bisogno di questo momento straordinario. Nella nostra epoca di profondi cambiamenti, la Chiesa è chiamata ad offrire il suo contributo peculiare, rendendo visibili i segni della presenza e della vicinanza di Dio. E il Giubileo è un tempo favorevole per tutti noi, perché contemplando la Divina Misericordia, che supera ogni limite umano e risplende sull’oscurità del peccato, possiamo diventare testimoni più convinti ed efficaci.

Volgere lo sguardo a Dio, Padre misericordioso, e ai fratelli bisognosi di misericordia, significa puntare l’attenzione sul contenuto essenziale del Vangelo: Gesù, la Misericordia fatta carne, che rende visibile ai nostri occhi il grande mistero dell’Amore trinitario di Dio. Celebrare un Giubileo della Misericordia equivale a mettere di nuovo al centro della nostra vita personale e delle nostre comunità lo specifico della fede cristiana, cioè Gesù Cristo, il Dio misericordioso.

Un Anno Santo, dunque, per vivere la misericordia. Sì, cari fratelli e sorelle, questo Anno Santo ci è offerto per sperimentare nella nostra vita il tocco dolce e soave del perdono di Dio, la sua presenza accanto a noi e la sua vicinanza soprattutto nei momenti di maggiore bisogno.

Questo Giubileo, insomma, è un momento privilegiato perché la Chiesa impari a scegliere unicamente “ciò che a Dio piace di più”. E, che cosa è che “a Dio piace di più”? Perdonare i suoi figli, aver misericordia di loro, affinché anch’essi possano a loro volta perdonare i fratelli, risplendendo come fiaccole della misericordia di Dio nel mondo. Questo è quello che a Dio piace di più. Sant’Ambrogio in un libro di teologia che aveva scritto su Adamo, prende la storia della creazione del mondo e dice che Dio ogni giorno, dopo aver fatto una cosa - la luna, il sole o gli animali – dice: “E Dio vide che questo era buono”. Ma quando ha fatto l’uomo e la donna, la Bibbia dice: “Vide che questo era molto buono”. Sant’Ambrogio si domanda: “Ma perché dice “molto buono”? Perché Dio è tanto contento dopo la creazione dell’uomo e della donna?”. Perché alla fine aveva qualcuno da perdonare. È bello questo: la gioia di Dio è perdonare, l’essere di Dio è misericordia. Per questo in quest’anno dobbiamo aprire i cuori, perché questo amore, questa gioia di Dio ci riempia tutti di questa misericordia. Il Giubileo sarà un “tempo favorevole” per la Chiesa se impareremo a scegliere “ciò che a Dio piace di più”, senza cedere alla tentazione di pensare che ci sia qualcos’altro che è più importante o prioritario. Niente è più importante di scegliere “ciò che a Dio piace di più”, cioè la sua misericordia, il suo amore, la sua tenerezza, il suo abbraccio, le sue carezze!

Anche la necessaria opera di rinnovamento delle istituzioni e delle strutture della Chiesa è un mezzo che deve condurci a fare l’esperienza viva e vivificante della misericordia di Dio che, sola, può garantire alla Chiesa di essere quella città posta sopra un monte che non può rimanere nascosta (cfr Mt 5,14). Risplende soltanto una Chiesa misericordiosa! Se dovessimo, anche solo per un momento, dimenticare che la misericordia è “quello che a Dio piace di più”, ogni nostro sforzo sarebbe vano, perché diventeremmo schiavi delle nostre istituzioni e delle nostre strutture, per quanto rinnovate possano essere. Ma saremmo sempre schiavi.

«Sentire forte in noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché ci eravamo smarriti» (Omelia nei Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia, 11 aprile 2015): questo è l’obiettivo che la Chiesa si pone in questo Anno Santo. Così rafforzeremo in noi la certezza che la misericordia può contribuire realmente all’edificazione di un mondo più umano. Specialmente in questi nostri tempi, in cui il perdono è un ospite raro negli ambiti della vita umana, il richiamo alla misericordia si fa più urgente, e questo in ogni luogo: nella società, nelle istituzioni, nel lavoro e anche nella famiglia.

Certo, qualcuno potrebbe obiettare: “Ma, Padre, la Chiesa, in questo Anno, non dovrebbe fare qualcosa di più? È giusto contemplare la misericordia di Dio, ma ci sono molti bisogni urgenti!”. È vero, c’è molto da fare, e io per primo non mi stanco di ricordarlo. Però bisogna tenere conto che, alla radice dell’oblio della misericordia, c’è sempre l’amor proprio. Nel mondo, questo prende la forma della ricerca esclusiva dei propri interessi, di piaceri e onori uniti al voler accumulare ricchezze, mentre nella vita dei cristiani si traveste spesso di ipocrisia e di mondanità. Tutte queste cose sono contrarie alla misericordia. I moti dell’amor proprio, che rendono straniera la misericordia nel mondo, sono talmente tanti e numerosi che spesso non siamo più neppure in grado di riconoscerli come limiti e come peccato. Ecco perché è necessario riconoscere di essere peccatori, per rafforzare in noi la certezza della misericordia divina. “Signore, io sono un peccatore; Signore, io sono una peccatrice: vieni con la tua misericordia”. Questa è una preghiera bellissima. È una preghiera facile da dire tutti i giorni: “Signore, io sono un peccatore; Signore, io sono una peccatrice: vieni con la tua misericordia”.

Cari fratelli e sorelle, mi auguro che, in questo Anno Santo, ognuno di noi faccia esperienza della misericordia di Dio, per essere testimoni di “ciò che a Lui piace di più”. È da ingenui credere che questo possa cambiare il mondo? Sì, umanamente parlando è da folli, ma «ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1 Cor 1,25).

[02170-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

 

Speaker:

Frères et sœurs, après avoir ouvert la Porte Sainte du Jubilé de la Miséricorde, je voudrais répondre à la question: pourquoi un jubilé de la Miséricorde? Célébrer ce Jubilé c’est mettre au centre de notre vie personnelle et de nos communautés le contenu spécifique de la foi chrétienne. L’Année Sainte nous est offerte pour faire l’expérience dans notre vie du pardon de Dieu, de sa présence à nos côtés et de sa proximité quand nous en avons le plus besoin. C’est un moment privilégié où l’Eglise apprend à choisir ce qui plaît le plus à Dieu: pardonner à ses enfants, leur faire miséricorde pour qu’ils puissent à leur tour pardonner à leurs frères. Rien n’est plus important que de choisir ce qui plaît le plus à Dieu, sa miséricorde. Cela est urgent partout, dans la société, dans les institutions, dans le travail et aussi dans la famille. A la racine de l’oubli de la miséricorde, il y a toujours l’amour propre, la recherche exclusive de son propre intérêt, des honneurs, des richesses, souvent travestie en hypocrisie et en mondanité. Aussi est-il nécessaire de se reconnaître pécheurs pour renforcer en nous la certitude de la miséricorde divine.

Santo Padre:

Sono lieto di accogliere i fedeli di lingua francese, in particolare i pellegrini della Diocesi di Rennes, accompagnati dal loro Arcivescovo, Mons. D’Ornellas, come pure quelli provenienti dalla Francia, dalla Svizzera, dal Libano e dal Gabon. Auguro che in questo Anno Santo ciascuno di voi faccia esperienza della misericordia di Dio per esserne dei testimoni convinti ed efficaci. Che Dio vi benedica!

Speaker:

Je suis heureux d’accueillir les personnes de langue française, en particulier les pèlerins du diocèse de Rennes, accompagnés de leur Archevêque, Mgr D’Ornellas, ainsi que ceux venant de France, de Suisse, du Liban et du Gabon. Je souhaite qu’en cette Année Sainte, chacun de vous fasse l’expérience de la miséricorde de Dieu pour en être des témoins convaincus et efficaces. Que Dieu vous bénisse!

[02171-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: With the opening of the Holy Door yesterday in Saint Peter’s, we inaugurated the Jubilee of Mercy. This extraordinary Holy Year reminds us that, amid profound changes in our world, the Church is called to bear convincing witness to God’s mercy, which alone can triumph over human sin and bring true freedom. God’s mercy, made present in our midst by the incarnation of his Son, is the very heart of the Gospel. This Year of Grace reminds us that mercy is what “pleases God most”, and that it has to find clear expression in our lives and in the Church’s structures. In today’s world, mercy and forgiveness often appear overwhelmed by self-interest, hedonism and venality, while in the Christian life they can be stifled by hypocrisy and worldliness. Forgetfulness of God’s mercy blinds us even to seeing sin for what it is. That is why this Holy Year of Mercy is so important. Let us ask the Lord to make us ever more aware of his mercy at work in our lives and ever more effective in testifying to its transforming power in our world.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Scozia, Danimarca, Indonesia, Giappone, Canada e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai rappresentanti del programma spaziale Galileo. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace del Signore. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from Scotland, Denmark, Indonesia, Japan, Canada and the United States of America. My special greeting goes to the international team of the space programme Galileo. Upon you and your families I invoke the Lord’s blessings of joy and peace. God bless you all!

[02172-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, gestern habe ich die Heilige Pforte der Petersbasilika geöffnet, die Pforte des Jubiläumsjahres der Barmherzigkeit. Warum feiern wir dieses Heilige Jahr der Barmherzigkeit? Die Kirche und wir alle brauchen dieses Jahr, das uns die Gegenwart und Nähe Gottes besonders zeigt, wir brauchen seine göttliche Barm­her­zig­keit, die das Dunkel der Sünde überstrahlt. Die Barmherzigkeit zeigt einen ganz wesentlichen Aspekt des Evangeliums auf: Jesus Christus, die menschgewordene Barmher­zigkeit, offenbart uns die Liebe des dreifaltigen Gottes. Das Heilige Jahr ruft uns auf, das Geschenk der Barmherzigkeit neu zu leben. Lassen wir uns von der milden Vergebung Gottes berühren. Dann werden auch wir tiefer verstehen, was „Gott am meisten gefällt“: einander vergeben und Barmherzigkeit erweisen. In diesem Sinne vermittelt uns auch jede Erneuerung der kirchlichen Einrichtungen und Strukturen eine lebendige Erfahrung der göttlichen Barmherzigkeit. Das Geschenk der Barmherzigkeit Gottes breite sich durch uns aus, hinein in die ganze Gesellschaft, die verschiedenen Institutionen, die Arbeitsstellen und Familien. Die Gabe der Barmherzigkeit führt uns dazu, Gutes zu tun. Sie befreit uns von der Eigenliebe und öffnet uns für die wirkliche Liebe. In diesem Licht werden wir uns selbst als Sünder erkennen und bekennen, damit wir die göttliche Barmherzigkeit erfahren. Die Barmherzigkeit Gottes verändert die Welt!

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua tedesca, in particolare ai membri ed agli amici del movimento Schönstatt. In quest’Anno Santo straordinario guardiamo anche a Maria, la Madre della Misericordia. La Beata Vergine ci ha donato Gesù, fonte di misericordia. Maria ci guidi all’incontro con Gesù misericordioso. Dio vi benedica tutti.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an alle Pilger deutscher Sprache, insbesondere an die Mitglieder und Freunde der Schönstatt-Bewegung. In diesem außerordentlichen Heiligen Jahr schauen wir auch auf Maria, die Mutter der Barmherzigkeit. Die selige Jungfrau hat uns Jesus, die Quelle der Barmherzigkeit, geschenkt. Maria führe uns zur Begegnung mit dem barmherzigen Jesus. Gott segne euch alle.

[02173-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Ayer abrí aquí, en la Basílica de San Pedro, la Puerta Santa del Jubileo Extraordinario de la Misericordia. ¿Qué significa este Año Santo? Celebrar un Jubileo de la Misericordia significa poner en el centro de nuestra vida personal y de nuestras comunidades el contenido esencial del Evangelio: Jesucristo. Él es la Misericordia hecha carne, que hace visible para nosotros el gran Amor de Dios. Se trata pues de una ocasión única para experimentar en nuestra vida el perdón de Dios, su presencia y su cercanía, especialmente en los momentos de mayor necesidad. Además, significa aprender que el perdón y la misericordia es lo que más desea Dios, y lo que más necesita el mundo, sobre todo en un momento como el actual en el que se perdona tan poco, en la sociedad, en las instituciones, en el trabajo y también en la familia. Pero, frente a tantas necesidades en el mundo, ¿es suficiente con contemplar la misericordia de Dios? Ciertamente, hay mucho que hacer. Pero, hay que tener en cuenta que la raíz de la falta de misericordia está en el amor propio, que se reviste bajo el manto de la búsqueda del propio interés, de los placeres, los honores y las riquezas. También en la vida de los cristianos está presente bajo el aspecto de la hipocresía y de la mundanidad. Por eso, todos, necesitamos reconocer que somos pecadores, para que se fortalezca en nosotros la certeza de la misericordia de Dios.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Que la Virgen María, Madre del Salvador y madre nuestra, nos ayude para que en este Año Santo podamos experimentar la misericordia de Dios y manifestarla a los demás. Muchas gracias.

[02174-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Ontem abri aqui, na Basílica de São Pedro, a Porta Santa do Jubileu da Misericórdia. Este Jubileu é um tempo favorável para todos nós, fazendo-nos contemplar a Misericórdia Divina que ultrapassa todo e qualquer limite humano e consegue brilhar no meio da obscuridade do pecado, para nos tornarmos suas testemunhas convictas e persuasivas. Mas só será um tempo favorável, se aprendermos a escolher aquilo que mais agrada a Deus. E o que é que mais agrada a Deus? É perdoar aos seus filhos, usar de misericórdia para com eles, a fim de que possam por sua vez, como tochas acesas da misericórdia de Deus, usar de misericórdia e perdoar aos seus irmãos. Alguém poderia objectar: «Padre, é justo contemplar a misericórdia de Deus, mas não haveria outras coisas para fazer, há tantas necessidades urgentes!» É verdade! Há muito que fazer! Mas é preciso ter em conta que, na raiz do esquecimento da misericórdia, sempre está o amor próprio, o egoísmo. No mundo, isso toma a forma de busca exclusiva dos próprios interesses, prazeres e honras, juntamente com a acumulação de riquezas, enquanto na vida dos cristãos aparece muitas vezes sob a forma de hipocrisia e mundanidade. Estas investidas do amor próprio, que alienam a misericórdia do mundo, são tais e tantas que frequentemente nem sequer somos capazes de as reconhecer como limite e como pecado. Este é o motivo pelo qual é preciso reconhecer que somos pecadores para reforçar em nós a certeza da misericórdia divina, sem nunca ceder à tentação de pensar que possa haver outra coisa que seja mais importante e prioritária. Nada é mais importante do que escolher aquilo que mais agrada a Deus: a misericórdia.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, vi saluto cordialmente tutti, in particolare i membri dell’«Obra dos Filhos da Ressurreição», e vi auguro che, in quest’Anno Santo, possiate fare esperienza della misericordia di Dio per essere testimoni di ciò che a Lui piace di più. Pregate anche per me! Dio vi benedica!

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa, saúdo-vos cordialmente a todos, nomeadamente aos membros da «Obra dos Filhos da Ressurreição», com votos de que, neste Ano Santo, possais fazer experiência da misericórdia de Deus para serdes testemunhas daquilo que mais Lhe agrada. Rezai também por mim! Deus vos abençoe!

[02175-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, il Giubileo è un tempo favorevole per tutti noi per vivere la misericordia, per sperimentare nella nostra vita il perdono di Dio e perdonare a nostra volta i fratelli, risplendendo come fiaccole della misericordia di Dio nel mondo. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، اليوبيل هو زمن ملائم لنا جميعًا لعيش الرحمة، فنختبر في حياتنا مغفرة الله ونغفر بدورنا لإخوتنا فنشعُّ كمشاعل لرحمة الله في العالم. ليبارككُم الربّ!

[02176-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

W dzisiejszej katechezie Ojciec Święty wspomniał, że wczoraj w bazylice Świętego Piotra otworzył Drzwi Święte Jubileuszu Miłosierdzia. Wskazując na znaczenie Roku Świętego podkreślił, że Kościół bardzo potrzebuje tego niezwykłego wydarzenia, by przypomnieć światu o bliskości Boga i o potrzebie kontemplacji Bożego Miłosierdzia. Świętowanie Jubileuszu oznacza skupienie uwagi na istotnej treści Ewangelii, tzn. spojrzeniu na Boga, miłosiernego Ojca i na braci potrzebujących miłosierdzia; oznacza skupienie uwagi na Chrystusie Jezusie, Miłosierdziu, które stało się Ciałem, byśmy mogli doświadczyć obecności i czułości przebaczającego Boga. Ten Rok Święty ma służyć naszemu rozeznaniu i wybieraniu tego, „co najbardziej podoba się Bogu”. Jemu zaś najbardziej podoba się przebaczanie swoim dzieciom i okazywanie im miłosierdzia. Pamiętając o tym i my powinniśmy przebaczać swoim braciom. Jesteśmy wezwani, by zawsze żyć duchem miłosierdzia: w naszych rodzinach, w pracy, w instytucjach, w społeczeństwie. Bądźmy świadkami „tego, co najbardziej podoba się Bogu”. Postawa miłosierdzia, która tak często jest czymś obcym w świecie, może ten świat zmienić, gdyż „to, co jest głupstwem u Boga, przewyższa mądrością ludzi, a co jest słabe u Boga, przewyższa mocą ludzi” (1 Kor 1,25).

Santo Padre:

Saluto cordialmente tutti i Polacchi venuti a quest’udienza. La Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria e l’inizio del Giubileo Straordinario della Misericordia, a cui abbiamo partecipato ieri, ci esortano a diventare sull’esempio di Maria santi e perfetti di fronte al Signore (cfr. Ef 1,4) e a sperimentare il perdono di Dio nella nostra vita attraverso l’impegno nelle opere di misericordia. La Santissima Vergine ci aiuti a vivere la gioia dell’incontro con la Grazia divina che tutto trasforma. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Serdecznie pozdrawiam uczestniczących w tej audiencji Polaków. Uroczystość Niepokalanego Poczęcia Najświętszej Maryi Panny i rozpoczęcie Nadzwyczajnego Jubileuszu Miłosierdzia, w których uczestniczyliśmy wczoraj zachęcają nas, byśmy na wzór Maryi stawali się świętymi i doskonałymi przed obliczem Boga (por. Ef 1, 4) i doświadczyli w naszym życiu Bożego przebaczenia przez podejmowane dzieła miłosierdzia. Najświętsza Dziewica niech pomoże nam przeżywać radość spotkania z łaską Bożą, która wszystko przemienia. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[02177-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua italiana

Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana! Sono lieto di accogliere le Missionarie della Carità, l’Associazione Dives in Misericordia della Diocesi di Piazza Armerina; il Gruppo Caffo di Limbadi e gli Artisti della Fondazione Don Bosco nel Mondo.

Ieri, nella Solennità dell’Immacolata Concezione, abbiamo iniziato il Giubileo della Misericordia. La Vergine Maria interceda per noi, perché quest’Anno Santo sia ricco di copiosi frutti e, facendo tutti esperienza della cura di Dio per noi, guidi il nostro agire secondo le opere di misericordia corporali e spirituali, che tutti siamo chiamati a vivere.

Rivolgo un saluto ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. La Madre di Gesù vi insegni, cari giovani, ad accogliere nel vostro cuore la nascita del Salvatore; aiuti voi, cari ammalati, ad affidarvi sempre alle braccia della Divina Provvidenza; e conceda a voi, cari sposi novelli, di fare della misericordia il criterio della vostra vita sponsale.

[02178-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0974-XX.01]