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L’Udienza Generale, 11.11.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluti particolari nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la sua catechesi sul tema della famiglia, ha incentrato la sua meditazione sulla centralità della dimensione conviviale nella vita familiare (At 2,41-43).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

In questi giorni la Chiesa italiana sta celebrando il Convegno nazionale a Firenze. I cardinali, i vescovi, i consacrati, i laici, tutti insieme. Vi invito a pregare la Madonna, un’Ave Maria per loro [Ave Maria].

Oggi rifletteremo su una qualità caratteristica della vita familiare che si apprende fin dai primi anni di vita: la convivialità, ossia l’attitudine a condividere i beni della vita e ad essere felici di poterlo fare. Condividere e saper condividere è una virtù preziosa! Il suo simbolo, la sua “icona”, è la famiglia riunita intorno alla mensa domestica. La condivisione del pasto – e dunque, oltre che del cibo, anche degli affetti, dei racconti, degli eventi… – è un’esperienza fondamentale. Quando c’è una festa, un compleanno, un anniversario, ci si ritrova attorno alla tavola. In alcune culture è consuetudine farlo anche per un lutto, per stare vicino a chi è nel dolore per la perdita di un familiare.

La convivialità è un termometro sicuro per misurare la salute dei rapporti: se in famiglia c’è qualcosa che non va, o qualche ferita nascosta, a tavola si capisce subito. Una famiglia che non mangia quasi mai insieme, o in cui a tavola non si parla ma si guarda la televisione, o lo smartphone, è una famiglia “poco famiglia”. Quando i figli a tavola sono attaccati al computer, al telefonino, e non si ascoltano fra loro, questo non è famiglia, è un pensionato.

Il Cristianesimo ha una speciale vocazione alla convivialità, tutti lo sanno. Il Signore Gesù insegnava volentieri a tavola, e rappresentava talvolta il regno di Dio come un convito festoso. Gesù scelse la mensa anche per consegnare ai discepoli il suo testamento spirituale - lo fece a cena - condensato nel gesto memoriale del suo Sacrificio: dono del suo Corpo e del suo Sangue quali Cibo e Bevanda di salvezza, che nutrono l’amore vero e durevole.

In questa prospettiva, possiamo ben dire che la famiglia è “di casa” alla Messa, proprio perché porta all’Eucaristia la propria esperienza di convivialità e la apre alla grazia di una convivialità universale, dell’amore di Dio per il mondo. Partecipando all’Eucaristia, la famiglia viene purificata dalla tentazione di chiudersi in sé stessa, fortificata nell’amore e nella fedeltà, e allarga i confini della propria fraternità secondo il cuore di Cristo.

In questo nostro tempo, segnato da tante chiusure e da troppi muri, la convivialità, generata dalla famiglia e dilatata dall’Eucaristia, diventa un’opportunità cruciale. L’Eucaristia e le famiglie da essa nutrite possono vincere le chiusure e costruire ponti di accoglienza e di carità. Sì, l’Eucaristia di una Chiesa di famiglie, capaci di restituire alla comunità il lievito operoso della convivialità e dell’ospitalità reciproca, è una scuola di inclusione umana che non teme confronti! Non ci sono piccoli, orfani, deboli, indifesi, feriti e delusi, disperati e abbandonati, che la convivialità eucaristica delle famiglie non possa nutrire, rifocillare, proteggere e ospitare.

La memoria delle virtù familiari ci aiuta a capire. Noi stessi abbiamo conosciuto, e ancora conosciamo, quali miracoli possono accadere quando una madre ha sguardo e attenzione, accudimento e cura per i figli altrui, oltre che per i propri. Fino a ieri, bastava una mamma per tutti i bambini del cortile! E ancora: sappiamo bene quale forza acquista un popolo i cui padri sono pronti a muoversi a protezione dei figli di tutti, perché considerano i figli un bene indiviso, che sono felici e orgogliosi di proteggere.

Oggi molti contesti sociali pongono ostacoli alla convivialità familiare. E’ vero, oggi non è facile. Dobbiamo trovare il modo di recuperarla. A tavola si parla, a tavola si ascolta. Niente silenzio, quel silenzio che non è il silenzio delle monache, ma è il silenzio dell’egoismo, dove ognuno fa da sé, o la televisione o il computer… e non si parla. No, niente silenzio. Occorre recuperare quella convivialità familiare pur adattandola ai tempi. La convivialità sembra sia diventata una cosa che si compra e si vende, ma così è un’altra cosa. E il nutrimento non è sempre il simbolo di una giusta condivisione dei beni, capace di raggiungere chi non ha né pane né affetti. Nei Paesi ricchi siamo indotti a spendere per un nutrimento eccessivo, e poi lo siamo di nuovo per rimediare all’eccesso. E questo “affare” insensato distoglie la nostra attenzione dalla fame vera, del corpo e dell’anima. Quando non c’è convivialità c’è egoismo, ognuno pensa a se stesso. Tanto più che la pubblicità l’ha ridotta a un languore di merendine e a una voglia di dolcetti. Mentre tanti, troppi fratelli e sorelle rimangono fuori dalla tavola. E’ un po’ vergognoso!

Guardiamo al mistero del Convito eucaristico. Il Signore spezza il suo Corpo e versa il suo Sangue per tutti. Davvero non c’è divisione che possa resistere a questo Sacrificio di comunione; solo l’atteggiamento di falsità, di complicità con il male può escludere da esso. Ogni altra distanza non può resistere alla potenza indifesa di questo pane spezzato e di questo vino versato, Sacramento dell’unico Corpo del Signore. L’alleanza viva e vitale delle famiglie cristiane, che precede, sostiene e abbraccia nel dinamismo della sua ospitalità le fatiche e le gioie quotidiane, coopera con la grazia dell’Eucaristia, che è in grado di creare comunione sempre nuova con la sua forza che include e che salva.

La famiglia cristiana mostrerà proprio così l’ampiezza del suo vero orizzonte, che è l’orizzonte della Chiesa Madre di tutti gli uomini, di tutti gli abbandonati e gli esclusi, in tutti i popoli. Preghiamo perché questa convivialità familiare possa crescere e maturare nel tempo di grazia del prossimo Giubileo della Misericordia.

[01936-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la vie familiale est caractérisée par la convivialité qui consiste à partager les biens de la vie et à être heureux de le faire. Elle se concrétise par le repas en famille. Jésus a présenté le Royaume comme un repas festif. Il a souvent enseigné à table et il y a institué l’Eucharistie, mémorial de son Sacrifice. Nourrie du Corps et du Sang du Christ, la famille est fortifiée dans l’amour et la fidélité. Elle s’élargit à une convivialité universelle la rendant ouverte aux petits qui ont besoin d’être protégés et accueillis; elle devient ainsi pour la communauté chrétienne un levain d’accueil et d’hospitalité. Nous devons chercher à retrouver cet esprit de convivialité familiale alors que le contexte social n’y est pas favorable. L’horizon de la famille chrétienne c’est l’horizon de l’Église, Mère de tous les hommes et de tous les exclus dans tous les peuples.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. Oggi ricorre la festa liturgica di San Martino che ha evangelizzato le campagne di Francia. Saluto anche gli ungheresi, perché lui è nato in Ungheria. Affido alla sua protezione le vostre comunità e le vostre famiglie, affinché, nutriti regolarmente dell’Eucarestia, possano sempre divenire per il mondo delle scuole di cordialità, di accoglienza e di carità. Che Dio vi benedica.

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française. C’est aujourd’hui la fête liturgique de Saint Martin qui a évangélisé les campagnes de France. Je salue aussi les Hongrois, car il est né en Hongrie. Je confie à sa protection vos communautés et vos familles, afin que, nourries régulièrement de l’Eucharistie, elles puissent toujours devenir pour le monde des écoles de cordialité, d’accueil et de charité. Que Dieu vous bénisse.

[01937-FR.02] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the family, today we consider the importance of togetherness. Sitting at table for the family dinner, sharing our meal and the experiences of our day, is a fundamental image of togetherness and solidarity. Because Jesus gave us the Eucharist as a meal, there is a close relationship between families and the Mass. The togetherness we experience in our families is meant, in the family of the Church, to extend to all as a sign of God’s universal love. In this way the Eucharist becomes a school of inclusion, in which we learn to be attentive to the needs of everyone. Sadly, the family meal, this great symbol of togetherness, is disappearing in some societies. Food itself, the very sign of our sharing with other, is wantonly wasted in some places, while our brothers and sisters go hungry in others. The Eucharist reminds us that our bread is meant to be shared with all. May our families, and the entire Church, be signs of togetherness and solidarity for the good of the whole human family, especially during the coming Jubilee of Mercy.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Regno Unito, Danimarca, Paesi Bassi, Ghana, Giappone, Corea e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace del Signore. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from the United Kingdom, Denmark, the Netherlands, Ghana, Japan, Korea and the United States of America. Upon you and your families I invoke the Lord’s blessings of joy and peace. God bless you all!

[01938-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in der heutigen Katechese wollen wir über die Bedeutung der Tischgemeinschaft im Leben der Familie sprechen. Tischgemeinschaft zu halten und in Freude die Gaben des Lebens zu teilen ist eine wertvolle Tugend. Die Familie, die um den gemeinsamen Tisch zusammenkommt, ist gleichsam die Ikone der Tischgemeinschaft. Sie ist ein Symbol des Austauschs und der Anteilnahme eines jeden Familienmitglieds an den Gütern, den Freuden und Leiden der anderen. Im Leben Jesu hat die Tischgemeinschaft auch eine besondere Bedeutung: Jesus versammelt sich immer wieder mit den Menschen um den Tisch, vergleicht das Reich Gottes mit einem Gastmahl und schenkt uns im Opfer der Liebe seinen Leib und sein Blut, das als Speise und Trank des Heils die wahre Liebe nährt. Die Familie ist bei der Messe daher sozusagen „zu Hause“. Sie bringt ihre Liebesgemeinschaft in der Feier der Eucharistie mit ein und wird so selbst geheiligt, gestärkt und für die mitmenschliche Liebe geweitet. Die Feier des Messopfers hilft uns, Selbstbezogenheit und Verschlossenheit zu überwinden und in der familiären Zuneigung zu wachsen. Die Selbsthingabe Christi in der Eucharistie ist uns ein Vorbild für unsere Tischgemeinschaft mit den Armen und Bedürftigen über die Grenzen der Familie und unsrer Länder hinaus. So weitet sich der Horizont der Familie hin zum Horizont der Mutter Kirche, der Mutter aller Menschen und Völker.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua tedesca. Saluto specialmente gli studenti della Mädchenrealschule St. Ursula di Donauwörth. Nel mese di novembre ricordiamo in particolare le anime dei defunti e accompagniamole con la nostra preghiera. Il Signore vi benedica tutti.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an alle Pilger deutscher Sprache. Besonders grüße ich die Schülerinnen der Mädchenrealschule St. Ursula aus Donauwörth. Im Monat November gedenken wir besonders der Armen Seelen und begleiten sie mit unserem Gebet. Der Herr segne euch alle.

[01939-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:-

En la vida familiar aprendemos desde pequeños la convivialidad, bellísima virtud que nos enseña a compartir, con alegría, los bienes de la vida. El símbolo más evidente es la familia reunida entorno a la mesa doméstica, donde se comparte no sólo la comida, sino también los afectos, los acontecimientos alegres y también los tristes. Esta virtud constituye una experiencia fundamental en la vida de cada persona y es un termómetro seguro para medir la salud de las relaciones familiares. Una familia que no come unida o que mientras come no dialoga y está mirando la televisión, o cada uno con su telefonino o con su aparatito, es una familia “poco familiar”, yo diría, es una familia automática.

Los cristianos tenemos una especial vocación a la convivialidad. Jesús no desdeñaba comer con sus amigos. Y representaba el Reino de Dios como un banquete alegre. Fue también en el contexto de una cena donde entregó a los discípulos su testamento espiritual, e instituyó la Eucaristía. Y es precisamente en la celebración Eucarística donde la familia, inspirándose en su propia experiencia, se abre a la gracia de una convivialidad universal y a una fraternidad sin fronteras, según el corazón de Cristo, que entrega su Cuerpo y derrama su Sangre por la salvación de todos.

Saludo a los peregrinos de lengua española y a todos los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Roguemos para que cada familia participando en la Eucaristía, se abra al amor de Dios y del prójimo, especialmente para con quienes carecen de pan y de afecto. Que el próximo Jubileo de la Misericordia nos haga ver la belleza del compartir. Gracias.

[01940-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

O convívio, a partilha dos bens da vida, é uma característica das relações familiares. A família reunida ao redor da mesa é um símbolo, um ícone, desta experiência fundamental. Neste sentido, o cristianismo possui uma vocação especial a esta índole convivial. Jesus, além ensinar quando se encontrava à mesa, também usava esta imagem para falar do Reino de Deus; aliás, foi na mesa da última Ceia que Ele nos deixou a Eucaristia como testamento do seu Sacrifício na Cruz. Nos dias de hoje, em que vemos as famílias sempre menos reunidas, a passagem da mesa da família à mesa da Eucaristia é ainda mais importante. Na Missa, o Senhor oferece o seu Corpo e Sangue para todos, fazendo que a própria experiência do convívio familiar se abra a uma experiência de uma convivência universal: assim a família cristã mostra o seu verdadeiro horizonte, que é o da Igreja, Mãe de todos os homens, onde não existem excluídos nem abandonados.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i fedeli brasiliani di Aracaju, Divinópolis, Pernambuco e São Paulo. Auspico che questo incontro, che ci fa sentire membri dell'unica famiglia dei figli di Dio, vi aiuti a rinnovare nelle vostre case il desiderio di valorizzare ancora di più i momenti di convivialità insieme alle vostre famiglie. Dio vi benedica.

Speaker:

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, particularmente os fiéis brasileiros de Aracaju, Divinópolis, Pernambuco e São Paulo. Faço votos que este encontro que, nos faz sentir membros da única família dos filhos de Deus, vos ajude a renovar em vossos lares o desejo de valorizar ainda mais os momentos de convívio junto com as vossas famílias. Que Deus vos abençoe.

[01941-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، سنتأمّل اليوم حول ميزة خاصّة للحياة العائليّة يتعلّمها المرء منذ سنين حياته الأولى: المشاركة، أو القدرة على مقاسمة خيور الحياة بفرح. إنّها فضيلة ثمينة! علامتها وأيقونتها هي العائلة المجتمعة حول المائدة البيتيّة وهي ميزان أكيد لقياس صحّة العلاقات. إنّ المسيحيّة تملك دعوة خاصّة للمشاركة، فيسوع كان يعلّم على المائدة ويشبّه غالبًا ملكوت الله بمأدبة عيد، وقد اختار المائدة أيضًا ليسلّم للتلاميذ وصيّته الروحيّة المُرتكزة على العمل التذكاري لتضحيته: عطيّة جسده ودمه كطعام وشراب للخلاص يغذّيان المحبّة الحقيقيّة والدائمة. في هذا المنظار يمكننا أن نقول إنّ العائلة في القدّاس "هي في بيتها" لأنّها تحمل للإفخارستيّا خبرتها في المشاركة وتفتحها على نعمة مشاركة كونيّة لمحبّة الله للعالم. في زمننا هذا المطبوع بالكثير من الإنغلاقات والجدران، تصبح المشاركة، التي تولد في العائلة وتمتدّ بفضل الإفخارستيّا، فرصة أساسيّة. يمكن للإفخارستيّا وللعائلات التي تتغذّى منها أن تنتصر على الإنغلاق وتبني جسور الإستقبال والمحبّة. أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، لننظر إذًا على الدّوام إلى سرّ المأدبة الإفخارستيّة، سرّ جسد الربّ الواحد القادر على خلق شراكة جديدة على الدّوام بقوّته التي تشمل وتخلّص، فيظهر هكذا وسع الأفق الحقيقيّ للعائلة المسيحيّة والذي هو أفق الكنيسة أمّ جميع البشر وجميع المتروكين والمهمّشين بين جميع الشعوب.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, con l’avvicinamento del Giubileo della Misericordia preghiamo affinché la convivialità familiare possa attingere sempre di più forza e vitalità dal Sacramento del Corpo e Sangue del Nostro Signore Gesù Cristo così da portare inclusione e salvezza a tutti ! Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، مع اقتراب يوبيل الرحمة لنرفع صلاتنا لكي تستقي المشاركة العائليّة على الدوام قوّة وحيويّة من سرّ جسد ودم ربّنا يسوع المسيح فتحمل الإدماج والخلاص للجميع! ليبارككُم الربّ!

[01942-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

W dzisiejszej katechezie Ojciec Święty przypomniał, że cechą życia rodzinnego jest przebywanie razem, dzielenie się radością, dobrami, tworzenie wspólnoty. Szczególnym tego wyrazem jest rodzina zgromadzona przy domowym stole. To miejsce dzielenia się posiłkiem, uczuciami, przeżyciami, wydarzeniami. Takie chwile nie były obce Panu Jezusowi i Jego uczniom. Podczas spotkań przy stole nauczał a w czasie Ostatniej Wieczerzy ustanowił Eucharystię, znak duchowej komunii, jedności. Dla każdej rodziny Eucharystia jest szczególnym wyzwaniem. Uczestniczące w Niej rodziny mają okazję przezwyciężać podziały, budować pomosty akceptacji i miłości. Na wiele problemów, które przenikają rodzinę i wspólnotę ludzką trzeba nam spojrzeć przez tajemnicę Eucharystii. Niech przeniknie nas łaska tego sakramentu, by poprzez bliskość z Chrystusem wszyscy ludzie potrafili znaleźć zrozumienie jedność we własnej rodzinie i jedność z braćmi.

Santo Padre:

Do il mio benvenuto ai pellegrini polacchi. In Polonia, oggi si celebra la festa dell’Indipendenza. In questo contesto ricordo ciò che disse San Giovanni Paolo II: “Senza Cristo non è possibile capire la storia della Polonia” (Varsavia, 2 VI 1979). Perseverate nella fedeltà al Vangelo e nella tradizione dei Padri al servizio della vostra Patria. Dio benedica la Polonia e ciascuno di voi. Sia lodato Gesù Cristo!

Speaker:

Witam serdecznie pielgrzymów polskich. Dzisiaj w Polsce obchodzicie Święto iepodległości. W kontekście tego wydarzenia pragnę wspomnieć to, co powiedział św. Jan Paweł II: „Nie można bez Chrystusa zrozumieć dziejów Polski (Warszawa, 2VI 1979). Służąc Ojczyźnie, trwajcie w wierności Ewangelii i tradycji Ojców. Niech Bóg błogosławi Polskę i każdego z was. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[01943-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Saluti particolari nelle diverse lingue

Saluto in lingua slovacca

Santo Padre:

Saluto con affetto i pellegrini della Slovacchia che accompagnano i loro Vescovi nella visita Ad limina Apostolorum, specialmente i sacerdoti, i seminaristi, le persone consacrate e tutti i fedeli. Cari fratelli e sorelle, la vostra visita a Roma rafforzi la coscienza della appartenenza alla Chiesa. Accompagnate i vostri vescovi con intense preghiere e non dimenticate di pregare anche per me. Di cuore benedico tutti voi ed i vostri cari in Patria.

Speaker:

S láskou vítam pútnikov zo Slovenska, ktorí sprevádzajú svojich biskupov počas ich návštevy Ad limina Apostolorum, osobitne kňazov, seminaristov, zasvätené osoby ivšetkých veriacich. Drahí bratia asestry, vaša návšteva Ríma nech posilní povedomie príslušnosti k Cirkvi. Sprevádzajte vašich biskupov intenzívnymi modlitbami anezabudnite na modlitbu aj za mňa. Zo srdca žehnám všetkých vás ivašich drahých vo vlasti.

 

[01945-AA.02] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua italiana

Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana! Saluto il Gruppo ecumenico di Farfa Sabina; i partecipanti all’incontro sulle cure palliative; l’Ordine degli Assistenti Sociali e il Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali.

Oggi celebriamo la memoria liturgica di San Martino, Vescovo di Tours, figura popolarissima specialmente in Europa, modello di condivisione con i poveri. L’anno prossimo, in felice coincidenza con il Giubileo della Misericordia, ricorrerà il 17° centenario della sua nascita.

Rivolgo un saluto ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Il Signore vi aiuti, cari giovani, ad essere promotori di misericordia e riconciliazione; sostenga voi, cari ammalati, a non perdere la fiducia, neppure nei momenti di dura prova; e conceda a voi, cari sposi novelli, di trovare nel Vangelo la gioia di accogliere ogni vita umana, soprattutto quella debole e indifesa.

[01944-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0874-XX.01]