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L’Udienza Generale, 21.10.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la sua catechesi sul tema della famiglia, ha incentrato la sua meditazione sulle promesse di amore e di fedeltà fra marito e moglie (Sal 98, 1-3).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nella scorsa meditazione abbiamo riflettuto sulle importanti promesse che i genitori fanno ai bambini, fin da quando essi sono pensati nell’amore e concepiti nel grembo.

Possiamo aggiungere che, a ben guardare, l’intera realtà famigliare è fondata sulla promessa - pensare bene questo: l’identità famigliare è fondata sulla promessa -: si può dire che la famiglia vive della promessa d’amore e di fedeltà che l’uomo e la donna si fanno l’un l’altra. Essa comporta l’impegno di accogliere ed educare i figli; ma si attua anche nel prendersi cura dei genitori anziani, nel proteggere e accudire i membri più deboli della famiglia, nell’aiutarsi a vicenda per realizzare le proprie qualità ed accettare i propri limiti. E la promessa coniugale si allarga a condividere le gioie e le sofferenze di tutti i padri, le madri, i bambini, con generosa apertura nei confronti dell’umana convivenza e del bene comune. Una famiglia che si chiude in sé stessa è come una contraddizione, una mortificazione della promessa che l’ha fatta nascere e la fa vivere. Non dimenticare mai: l’identità della famiglia è sempre una promessa che si allarga, e si allarga a tutta la famiglia e anche a tutta l’umanità.

Ai nostri giorni, l’onore della fedeltà alla promessa della vita famigliare appare molto indebolito. Da una parte, perché un malinteso diritto di cercare la propria soddisfazione, a tutti i costi e in qualsiasi rapporto, viene esaltato come un principio non negoziabile di libertà. D’altra parte, perché si affidano esclusivamente alla costrizione della legge i vincoli della vita di relazione e dell’impegno per il bene comune. Ma, in realtà, nessuno vuole essere amato solo per i propri beni o per obbligo. L’amore, come anche l’amicizia, devono la loro forza e la loro bellezza proprio a questo fatto: che generano un legame senza togliere la libertà. L’amore è libero, la promessa della famiglia è libera, e questa è la bellezza. Senza libertà non c’è amicizia, senza libertà non c’è amore, senza libertà non c’è matrimonio.

Dunque, libertà e fedeltà non si oppongono l’una all’altra, anzi, si sostengono a vicenda, sia nei rapporti interpersonali, sia in quelli sociali. Infatti, pensiamo ai danni che producono, nella civiltà della comunicazione globale, l’inflazione di promesse non mantenute, in vari campi, e l’indulgenza per l’infedeltà alla parola data e agli impegni presi!

Sì, cari fratelli e sorelle, la fedeltà è una promessa di impegno che si auto-avvera, crescendo nella libera obbedienza alla parola data. La fedeltà è una fiducia che “vuole” essere realmente condivisa, e una speranza che “vuole” essere coltivata insieme. E parlando di fedeltà mi viene in mente quello che i nostri anziani, i nostri nonni raccontano: “A quei tempi, quando si faceva un accordo, una stretta di mano era sufficiente, perché c’era la fedeltà alle promesse. E anche questo, che è un fatto sociale, ha origine nella famiglia, nella stretta di mano dell’uomo e la donna per andare avanti insieme, tutta la vita.

La fedeltà alle promesse è un vero capolavoro di umanità! Se guardiamo alla sua audace bellezza, siamo intimoriti, ma se disprezziamo la sua coraggiosa tenacia, siamo perduti. Nessun rapporto d’amore – nessuna amicizia, nessuna forma del voler bene, nessuna felicità del bene comune – giunge all’altezza del nostro desiderio e della nostra speranza, se non arriva ad abitare questo miracolo dell’anima. E dico “miracolo”, perché la forza e la persuasione della fedeltà, a dispetto di tutto, non finiscono di incantarci e di stupirci. L’onore alla parola data, la fedeltà alla promessa, non si possono comprare e vendere. Non si possono costringere con la forza, ma neppure custodire senza sacrificio.

Nessun’altra scuola può insegnare la verità dell’amore, se la famiglia non lo fa. Nessuna legge può imporre la bellezza e l’eredità di questo tesoro della dignità umana, se il legame personale fra amore e generazione non la scrive nella nostra carne.

Fratelli e sorelle, è necessario restituire onore sociale alla fedeltà dell’amore: restituire onore sociale alla fedeltà dell’amore! E’ necessario sottrarre alla clandestinità il quotidiano miracolo di milioni di uomini e donne che rigenerano il suo fondamento famigliare, del quale ogni società vive, senza essere in grado di garantirlo in nessun altro modo. Non per caso, questo principio della fedeltà alla promessa dell’amore e della generazione è scritto nella creazione di Dio come una benedizione perenne, alla quale è affidato il mondo.

Se san Paolo può affermare che nel legame famigliare è misteriosamente rivelata una verità decisiva anche per il legame del Signore e della Chiesa, vuol dire che la Chiesa stessa trova qui una benedizione da custodire e dalla quale sempre imparare, prima ancora di insegnarla e disciplinarla. La nostra fedeltà alla promessa è pur sempre affidata alla grazia e alla misericordia di Dio. L’amore per la famiglia umana, nella buona e nella cattiva sorte, è un punto d’onore per la Chiesa! Dio ci conceda di essere all’altezza di questa promessa. E preghiamo anche per i Padri del Sinodo: il Signore benedica il loro lavoro, svolto con fedeltà creativa, nella fiducia che Lui per primo, il Signore - Lui per primo! -, è fedele alle sue promesse. Grazie.

01797-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la réalité de la famille est fondée sur la promesse de fidélité que se font les époux. De nos jours, cette promesse de fidélité se trouve très affaiblie dans la société. D’une part en raison d’un droit mal compris à la liberté et à la recherche de la satisfaction personnelle; d’autre part parce qu’il semble que la liberté de l’amour soit incompatible avec un engagement définitif. Personne ne veut être aimé par obligation. Or liberté et fidélité ne s’opposent pas mais se soutiennent mutuellement. La fidélité grandit dans la libre obéissance à la parole donnée, et elle ne peut pas être gardée sans sacrifices. Elle est une confiance qui «veut» être réellement partagée, une espérance qui «veut» être cultivée ensemble. Il est urgent de revaloriser la fidélité de l’amour, inscrite par Dieu dans la création comme une bénédiction durable à laquelle est confié le monde. La fidélité à nos promesses s’en remet toujours à la grâce et à la miséricorde de Dieu.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i fedeli della Normandia, della Diocesi di Creteil, la Comunità apostolica San Francesco Saverio e i giovani venuti dalla Svizzera. Chiediamo a Dio che conceda a ciascuno di restare fedele alle sue promesse, che noi affidiamo al soccorso della sua grazia e della sua misericordia. Che Dio benedica voi e le vostre famiglie.

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les personnes venues de Normandie et du diocèse de Créteil, la Communauté apostolique Saint-François Xavier et les jeunes venant de Suisse. Demandons à Dieu d’accorder à chacun de rester fidèle à ses promesses, que nous confions aux secours de sa grâce et de sa miséricorde. Que Dieu vous bénisse, qu’il bénisse vos familles.

[01798-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the family, we spoke last week about the promises we make to our children by bringing them into the world. Today we consider the promise of love and fidelity made between husbands and wives, which is the basis of all family life. This promise is called into question nowadays, and seen as somehow opposed to personal freedom. Yet the truth is that our freedom is shaped and sustained by our fidelity to the choices and commitments we make throughout life. Fidelity grows through our daily efforts to keep our word; indeed, fidelity to our promises is a supreme expression of our dignity as human beings. There is no greater “school” to teach us such fidelity than marriage and the family, which are, in God’s plan, a blessing for our world. Saint Paul tells us that the love which grounds the family points to the bond of love between Christ and the Church. In these days of the Synod on the Family, let us pray that the Church will uphold and strengthen the promise of the family, with creativity and with unfailing trust in that faithful love by which the Lord fulfils his every promise.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Irlanda, Danimarca, Norvegia, Cina, Indonesia, Giappone, Malaysia, Canada e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai partecipanti all’incontro promosso dal Centro Internazionale del Diaconato. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from England, Scotland, Ireland, Denmark, Norway, China, Indonesia, Japan, Malaysia, Canada and the United States of America. In a particular way I greet the participants in the meeting of the International Diaconate Center. God bless you all!

[01799-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in der vergangenen Katechese haben wir die Bedeutung des Versprechens vor allem gegenüber den Kindern bedacht. Nun ist die gesamte Wirklichkeit der Familie auf einem Versprechen aufgebaut: dem Liebesversprechen, das ein Mann und eine Frau sich gegenseitig geben. Und dies schließt die Verpflichtung ein, Kinder zu bekommen und zu erziehen. In unserer Zeit scheint dieses Treueversprechen nicht viel zu gelten. Da ist zum einen ein falsch verstandenes Recht auf persönliche Befriedigung, das die Treue hintanstellt, zum andern aber auch die Fixierung auf einen vermeintlichen Zwang von Gesetz und Konvention. Dabei will doch keiner bloß zum eigenen Nutzen oder aus Verpflichtung geliebt werden. Es gehört zur Kraft und zur Schönheit der Liebe, dass sie feste Verbindungen knüpft, ohne der Freiheit zu berauben. Freiheit und Treue gehören zusammen. Treue ist eine Haltung gegenseitigen Vertrauens, die im Gehorsam an das gegebene Wort immer weiter wächst. Man kann sie nicht kaufen und nicht erzwingen, noch ohne persönliches Opfer bewahren. Keine andere Schule kann uns die Wahrheit der Liebe besser vermitteln als die Familie. Kein anderes Gesetz kann uns die Schönheit der Würde des Menschen auferlegen, wenn die familiären Bande es nicht in Liebe in unser Herz schreiben. Wir wollen uns die Millionen von Männern und Frauen vor Augen halten, die in ihren Familien still, aber täglich das Wunder der Treue leben, das für die ganze Welt zum Segen wird. Diesen Segen gilt es zu bewahren und daraus zu lernen.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto a tutti i partecipanti di lingua tedesca. Saluto specialmente i pellegrini dall’Arcidiocesi di Berlino con il loro Presule, Mons. Heiner Koch. Ottobre è il mese del Santo Rosario. Vi chiedo di pregare nelle vostre famiglie il Rosario, in particolare per il Sinodo sulla Famiglia, affinché la Beata Vergine Maria ci aiuti a compiere la volontà di Dio. Il Signore vi benedica tutti.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an alle Teilnehmer deutscher Sprache. Besonders grüße ich die Pilger aus dem Erzbistum Berlin mit ihrem Erzbischof Heiner Koch. Der Oktober ist der Rosenkranzmonat. Ich bitte euch, in euren Familien den Rosenkranz insbesondere für die Familiensynode zu beten, damit die selige Jungfrau Maria uns helfe, den Willen Gottes zu erfüllen. Der Herr segne euch alle.

[01800-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
Reflexionamos hoy acerca de la fidelidad a la promesa de amor entre el hombre y la mujer sobre la cual está fundada la familia, y que lleva en sí el compromiso de acoger y educar a los hijos, cuidar de los padres ancianos y de los miembros más débiles de la familia, ayudándose mutuamente a desarrollar las propias cualidades y a aceptar las limitaciones.
En la actualidad, algunos factores como la búsqueda a toda costa de la propia satisfacción, o la exaltación innegociable de la libertad, han debilitado la fidelidad a esta promesa, deshonrando la fidelidad con el incumplimiento de las promesas o siendo muy indulgentes con la inobservancia de la palabra dada. Es necesario restituir el honor social a la fidelidad del amor, sabedores de que la fidelidad del hombre a la promesa depende siempre de la gracia y de la misericordia de Dios, y de que el vínculo que se crea por el amor o la amistad es bello y nunca destruye la libertad. Al contrario libertad y fidelidad se sostienen mutuamente tanto en las relaciones interpersonales como en las sociales.
La familia juega un papel muy importante en todo esto, pues, mediante el amor y la generación, se convierte en transmisora de esa sorprendente obra maestra de humanidad que es la fidelidad, vivida como una bendición perenne de Dios, y que expresa también de forma misteriosa la relación entre Cristo y la Iglesia.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Los invito a rezar por los Padres del Sínodo, que el Señor bendiga su trabajo, desarrollado con fidelidad creativa y con la firme esperanza de que el Señor es el primero en ser fiel a sus promesas. Que Dios los bendiga.

[01801-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A família vive da promessa de amor e fidelidade que o homem e a mulher se fazem reciprocamente. A fidelidade à promessa feita é uma verdadeira obra-prima de humanidade! Olhando a sua arrojada beleza, sentimo-nos atemorizados; mas, se desprezarmos a sua corajosa tenacidade, estamos perdidos. Nenhuma relação de amor – nenhuma amizade, nenhuma forma de bem-querer, nenhuma felicidade do bem comum – atinge a altura do nosso desejo e da nossa esperança, se aí não habitar este milagre da alma. E digo «milagre», porque, apesar de tudo, a força e a persuasão da fidelidade não cessam jamais de nos encantar e surpreender. A honra à palavra dada, a fidelidade à promessa não se pode comprar nem vender; não se pode impor pela força, mas também não se pode guardar sem sacrifício. Se a família não ensinar esta verdade do amor, nenhuma outra escola o poderá fazer. Há que restituir a honra social devida à fidelidade do amor. É necessário subtrair à clandestinidade o milagre diário de milhões de homens e mulheres que regeneram o próprio alicerce familiar, do qual vive toda a sociedade e que não o pode garantir de qualquer outro modo. Por isso Deus inscreveu este princípio da fidelidade à promessa do amor e da geração na obra da criação como uma bênção perene, à qual está confiado o mundo.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini del Portogallo, del Brasile e di altri Paesi di lingua portoghese, benvenuti! Di cuore vi saluto tutti e affido al buon Dio la vostra vita e quella dei vostri familiari. Sono lieto d’accogliere la delegazione della Comunità Ebraica di San Paolo, accompagnata dal Cardinal Odilo Scherer. Questa visita a Roma vi aiuti a essere pronti, come Abramo, ad uscire ogni giorno verso la terra di Dio e dell’uomo, rivelandovi un segno dell’amore di Dio per tutti i suoi figli. Grazie!

Speaker:

Queridos peregrinos de Portugal, Brasil e outros países de língua portuguesa, bem-vindos! Saúdo-vos cordialmente a todos, confiando ao bom Deus a vossa vida e a dos vossos familiares. Com alegria, acolho a delegação da Comunidade Hebraica de São Paulo, acompanhada pelo Cardeal Odilo Scherer. Esta visita a Roma vos ajude a estar prontos, como Abraão, a sair cada dia para a terra de Deus e do homem, revelando-vos um sinal do amor de Deus por todos os seus filhos. Obrigado!

[01802-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، لقد توقّفنا في التأمّل الماضي حول أهميّة الوعود التي يقطعها الوالدون للأطفال، لكن إن نظرنا جيّدًا، نجد أنّ الواقع العائليّ بأسره قائم على وعد الحبّ والأمانة الذي يقطعه الرجل والمرأة لبعضهما البعض والذي يتضمّن التزام قبول الأبناء وتربيتهم، الإعتناء بالوالدين المسنّين، وحماية الأعضاء الأشدّ ضعفًا في العائلة والعناية بهم. إنّ شرف الأمانة لوعد الحياة العائليّة يظهر في أيّامنا ضعيفاً جدًّا لأنّ روابط حياة العلاقة والإلتزام من أجل الخير العام تُوكَل بشكل حصريّ لقيود القانون. لكن ما من أحد يريد أن يُحَبَّ من أجل ما يملك أو بشكل إجباريّ، لأن الحبّ، كالصداقة، يدينان بقوّتهما وجمالهما للحريّة. وبدون الحريّة لا وجود للصداقة والحبّ والزواج. وبالتالي فالأمانة هي وعد إلتزام يتحقّق وينمو في الطاعة الحرّة للوعد الذي قطعناه، والوفاء للوعد والأمانة له لا يمكن شراؤهما أو بيعهما، كما ولا يمكن أن يُفرضا بالقوة ولا أن يُحفظا بدون تضحية. لذلك من الضروريّ أن تستعيد الأمانةُ للحبّ المكانة الإجتماعيّة، ومن الضروريّ أن نُبرِزَ المعجزة اليوميّة لملايين الرجال والنساء الذين يولِّدون أساسها العائليّ، الذي منه يعيش كلّ مجتمع. فلنطلب من الله إذًا أن يمنحنا النعمة لنكون على مستوى هذا الوعد.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente e soprattutto dall’Egitto. Cari fratelli e sorelle, continuate ad accompagnare il Sinodo con la vostra preghiera, e siate testimoni della presenza costante di Dio nel mondo attraverso la vostra vita famigliare. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربيّة، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط ولاسيما من مصر. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، واصلوا مرافقتكم لأعمال السينودس من خلال صلاتكم وكونوا شهودًا لحضور الله الدائم في العالم من خلال حياتكم العائليّة. ليبارككُم الربّ!

[01803-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,
Rodzina żyje obietnicą miłości i wierności, jaką składają sobie nawzajem mężczyzna i kobieta. Zawiera ona zobowiązanie do przyjęcia i wychowania dzieci. Realizuje się ona jednak również w opiece nad rodzicami w podeszłym wieku, w ochronie i opiece nad słabszymi członkami rodziny, we wzajemnej pomocy. Obietnica małżeńska rozszerza się i jest też wielkodusznym otwarciem na współżycie międzyludzkie i na dobro wspólne.
W naszych czasach, poszanowanie dla wierności obietnicy życia rodzinnego wydaje się znacznie osłabione. Powodem tego jest błędnie rozumiane prawo do własnej satysfakcji, za wszelką cenę i we wszelkiej relacji, jako niezbywalna zasada wolności oraz oparcie zobowiązania do życia w relacji i zaangażowania na rzecz dobra wspólnego wyłącznie na przymusie wypływającym z prawa. Tymczasem miłość, podobnie jak i przyjaźń, zawdzięczają swoją siłę i swoje piękno temu, że rodzą więź nie odbierając wolności. Wierność to obietnica zaangażowania, która spełnia się sama, rozwijając się w wolnym posłuszeństwie danemu słowu. Wierność jest ufnością, która pragnie być rzeczywiście dzielona z innymi, nadzieją, która pragnie być kształtowana razem.
Żadna szkoła nie może nauczyć prawdy miłości, jeśli nie uczyni tego rodzina. Trzeba przywrócić społeczne poszanowanie dla wierności w miłości. Trzeba wydobyć z ukrycia codzienny cud milionów mężczyzn i kobiet, którzy odbudowują podstawy swego życia rodzinnego w oparciu o wierność miłości.

Santo Padre:

Do il benvenuto ai pellegrini polacchi. Carissimi, domani celebriamo la memoria di San Giovanni Paolo II, il Papa della famiglia. Siate suoi buoni seguaci nella premura per le vostre famiglie e per tutte le famiglie, specialmente quelle che vivono nel disagio spirituale o materiale. La fedeltà all’amore professato, alle promesse fatte e agli impegni che derivano dalla responsabilità siano la vostra forza. Per l’intercessione di San Giovanni Paolo II preghiamo che il Sinodo dei Vescovi, che sta per concludersi, rinnovi in tutta la Chiesa il senso dell’innegabile valore del matrimonio indissolubile e della famiglia sana, basata sull’amore reciproco dell’uomo e della donna, e sulla grazia divina. Benedico di cuore voi, qui presenti, e tutti i vostri cari. Sia lodato Gesù Cristo!

Speaker:

Witam polskich pielgrzymów. Moi drodzy, jutro obchodzimy wspomnienie św. Jana Pawła II, Papieża rodziny. Bądźcie jego dobrymi naśladowcami w trosce o wasze rodziny i o wszystkie rodziny, zwłaszcza te, które przeżywają trudności duchowe albo materialne. Wierność wyznawanej miłości, złożonym obietnicom i obowiązkom płynącym z odpowiedzialności niech będą waszą siłą. Przez wstawiennictwo św. Jana Pawła II módlmy się, aby kończący się Synod Biskupów odnowił w całym Kościele poczucie niezaprzeczalnej wartości nierozerwalnego małżeństwa i zdrowej rodziny opartej na wzajemnej miłości mężczyzny i kobiety, i na łasce Bożej. Z serca błogosławię wam, tu obecnym i waszym najbliższym. Niech Będzie pochwalony Jezus Chrystus!

[01804-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i cresimati della Diocesi di Faenza-Modigliana, accompagnati dal Vescovo Mons. Mario Toso e l’Associazione per l’assistenza spirituale alle forze armate, con l’Ordinario Militare Mons. Santo Marcianò.

Saluto l’Università Campus-Biomedico di Roma; l’Associazione europea Amici di San Rocco; e i gruppi parrocchiali, in particolare i fedeli di Erba, che ricordano il centenario della nascita del vescovo missionario Aristide Pirovano, sempre in prima linea nell’aiuto ai poveri. Tutti esorto in questo mese dedicato alle missioni ad accompagnare con la preghiera e con l’aiuto concreto l’apostolato missionario della Chiesa nei paesi più bisognosi.

Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Domani ricorre la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II. Cari giovani, la sua testimonianza di vita sia di esempio per il vostro cammino; cari ammalati, portate con gioia la croce della sofferenza come egli ci ha insegnato con l’esempio; e voi, cari sposi novelli, chiedete la sua intercessione perché nella vostra nuova famiglia non manchi mai l’amore.

[01805-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0804-XX.01]