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L’Udienza Generale, 14.10.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

Appello del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Prima di recarsi in Piazza San Pietro, alle 9 il Papa ha incontrato i malati e i disabili riuniti nell’Aula Paolo VI.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la sua meditazione sul tema della famiglia, ha parlato delle promesse ai bambini (Mt 18,7-8.10).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello in occasione della Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria che sarà celebrata sabato prossimo 17 ottobre.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Oggi siccome le previsioni del tempo erano un po’ insicure e si prevedeva la pioggia, questa udienza si fa contemporaneamente in due posti: noi qui in piazza e 700 malati nell’Aula Paolo VI che seguono l’udienza nel maxischermo. Tutti siamo uniti e salutiamo loro con un applauso.

La parola di Gesù è forte oggi: “Guai al mondo per gli scandali”. Gesù è realista e dice: “E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale avviene lo scandalo”. Io vorrei, prima di iniziare la catechesi, a nome della Chiesa, chiedervi perdono per gli scandali che in questi ultimi tempi sono accaduti sia a Roma che in Vaticano, vi chiedo perdono.

Oggi rifletteremo su un argomento molto importante: le promesse che facciamo ai bambini. Non parlo tanto delle promesse che facciamo qua e là, durante la giornata, per farli contenti o per farli stare buoni (magari con qualche innocente trucchetto: ti do una caramella e promesse simili…), per invogliarli ad impegnarsi nella scuola o per dissuaderli da qualche capriccio. Parlo di altre promesse, delle promesse più importanti, decisive per le loro attese nei confronti della vita, per la loro fiducia nei confronti degli esseri umani, per la loro capacità di concepire il nome di Dio come una benedizione. Sono promesse che noi facciamo loro.

Noi adulti siamo pronti a parlare dei bambini come di una promessa della vita. Tutti diciamo: i bambini sono una promessa della vita. E siamo anche facili a commuoverci, dicendo ai giovani che sono il nostro futuro, è vero. Ma mi domando, a volte, se siamo altrettanto seri con il loro futuro, con il futuro dei bambini e con il futuro dei giovani! Una domanda che dovremmo farci più spesso è questa: quanto siamo leali con le promesse che facciamo ai bambini, facendoli venire nel nostro mondo? Noi li facciamo venire al mondo e questa è una promessa, cosa promettiamo loro?

Accoglienza e cura, vicinanza e attenzione, fiducia e speranza, sono altrettante promesse di base, che si possono riassumere in una sola: amore. Noi promettiamo amore, cioè amore che si esprime nell’accoglienza, nella cura, nella vicinanza, nell’attenzione, nella fiducia e nella speranza, ma la grande promessa è l’amore. Questo è il modo più giusto di accogliere un essere umano che viene al mondo, e tutti noi lo impariamo, ancora prima di esserne coscienti. A me piace tanto quando vedo i papà e le mamme, quando passo fra voi, portarmi un bambino, una bambina piccoli e chiedo: “Quanto tempo ha?” –“Tre settimane, quattro settimane… chiedo la benedizione del Signore”. Anche questo si chiama amore. L’amore è la promessa che l’uomo e la donna fanno ad ogni figlio: fin da quando è concepito nel pensiero. I bambini vengono al mondo e si aspettano di avere conferma di questa promessa: lo aspettano in modo totale, fiducioso, indifeso. Basta guardarli: in tutte le etnie, in tutte le culture, in tutte le condizioni di vita! Quando accade il contrario, i bambini vengono feriti da uno “scandalo”, da uno scandalo insopportabile, tanto più grave, in quanto non hanno i mezzi per decifrarlo. Non possono capire cosa succede. Dio veglia su questa promessa, fin dal primo istante. Ricordate cosa dice Gesù? Gli Angeli dei bambini rispecchiano lo sguardo di Dio, e Dio non perde mai di vista i bambini (cfr Mt 18,10). Guai a coloro che tradiscono la loro fiducia, guai! Il loro fiducioso abbandono alla nostra promessa, che ci impegna fin dal primo istante, ci giudica.

E vorrei aggiungere un’altra cosa, con molto rispetto per tutti, ma anche con molta franchezza. La loro spontanea fiducia in Dio non dovrebbe mai essere ferita, soprattutto quando ciò avviene a motivo di una certa presunzione (più o meno inconscia) di sostituirci a Lui. Il tenero e misterioso rapporto di Dio con l’anima dei bambini non dovrebbe essere mai violato. E’ un rapporto reale, che Dio lo vuole e Dio lo custodisce. Il bambino è pronto fin dalla nascita per sentirsi amato da Dio, è pronto a questo. Non appena è in grado di sentire che viene amato per sé stesso, un figlio sente anche che c’è un Dio che ama i bambini.

I bambini, appena nati, incominciano a ricevere in dono, insieme col nutrimento e le cure, la conferma delle qualità spirituali dell’amore. Gli atti dell’amore passano attraverso il dono del nome personale, la condivisione del linguaggio, le intenzioni degli sguardi, le illuminazioni dei sorrisi. Imparano così che la bellezza del legame fra gli esseri umani punta alla nostra anima, cerca la nostra libertà, accetta la diversità dell’altro, lo riconosce e lo rispetta come interlocutore. Un secondo miracolo, una seconda promessa: noi – papà e mamma – ci doniamo a te, per donare te a te stesso! E questo è amore, che porta una scintilla di quello di Dio! Ma voi, papà e mamme, avete questa scintilla di Dio che date ai bambini, voi siete strumento dell’amore di Dio e questo è bello, bello, bello!

Solo se guardiamo i bambini con gli occhi di Gesù, possiamo veramente capire in che senso, difendendo la famiglia, proteggiamo l’umanità! Il punto di vista dei bambini è il punto di vista del Figlio di Dio. La Chiesa stessa, nel Battesimo, ai bambini fa grandi promesse, con cui impegna i genitori e la comunità cristiana. La santa Madre di Gesù – per mezzo della quale il Figlio di Dio è arrivato a noi, amato e generato come un bambino – renda la Chiesa capace di seguire la via della sua maternità e della sua fede. E san Giuseppe – uomo giusto, che l’ha accolto e protetto, onorando coraggiosamente la benedizione e la promessa di Dio – ci renda tutti capaci e degni di ospitare Gesù in ogni bambino che Dio manda sulla terra.

[01701-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, il est important de réfléchir aux promesses que nous faisons aux enfants, les promesses les plus importantes, celles qui concernent leur avenir, leur relation avec Dieu, la confiance qu’ils auront plus tard envers les autres personnes. L’homme et la femme font la promesse à leur enfant de l’aimer, dès qu’ils le conçoivent dans leur pensée. L’amour est la manière la plus juste d’accueillir un être humain. Malheur à ceux qui trahissent cette confiance et cette attente des enfants envers les adultes, alors que Dieu ne cesse jamais de penser à eux. La relation tendre et mystérieuse entre Dieu et l’âme des enfants ne devrait jamais être violée, pas plus que la confiance spontanée qu’ils ont envers lui ne devrait être blessée. Par l’amour qu’ils reçoivent de leurs parents, les enfants apprennent aussi la beauté des relations humaines, l’acceptation de la diversité et le respect envers les autres.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua francese, in particolare le persone venute dalla Repubblica democratica del Congo e dalla Francia, come pure i fratelli del Sacro Cuore. Mentre si svolge il Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia, prego per tutte le vostre famiglie, in particolare per i bambini, affinché siamo attenti a suscitare in loro l’amore di Dio e dei loro fratelli. Che Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue les pèlerins de langue française, en particulier les personnes venues de République démocratique du Congo et de France, ainsi que les frères du Sacré-Cœur. Alors que se déroule le Synode des Évêques sur le thème de la famille, je prie pour toutes vos familles, en particulier pour les enfants, afin que nous soyons attentifs à susciter en eux l’amour de Dieu et de leurs frères. Que Dieu vous bénisse!

[01702-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the family, we now consider the promises we make to our children by bringing them into the world. The greatest of these is love; every child trusts that he or she will be loved and cared for. When that promise is broken, the result is a “scandal” which Jesus condemns, telling us that their angels in heaven stand in God’s presence (cf. Mt 18:10). The Church too, in Baptism, makes promises to our children, promises to be kept by parents and the Christian community as a whole. In experiencing human love, each child comes to sense the presence of a God who loves children. It is important for us to foster this mysterious relationship by leaving room for God in their young lives. Parents, in and through the love they show for their children, help them to appreciate their identity and uniqueness as sons and daughters of God. Jesus taught us to become like little children; in protecting our children, and protecting the family, may we keep the great promise which God has given to us in them, and through them, to our human family.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Australia, Papua Nuova Guinea, India, Indonesia, Giappone, Filippine, Thailandia, Canada e Stati Uniti d’America. Vi chiedo di pregare per il Sinodo sulla Famiglia, e di essere testimoni della presenza costante di Dio nel mondo attraverso la vostra vita famigliare. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from England, Scotland, Ireland, Norway, the Netherlands, Australia, Papua New Guinea, India, Indonesia, Japan, the Philippines, Thailand, Canada and the United States of America. I ask you to pray for the Synod on the Family, and to be witnesses of God’s presence in the world through your family life. God bless you all!

[01703-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, gerne sprechen wir von den Kindern als eine Hoffnung für das Leben. Wir bezeichnen die jungen Menschen als unsere Zukunft. Gehen wir aber ernsthaft mit ihrer Zukunft um? Wir müssen uns fragen, ob wir den Versprechen treu sind, die wir den Kindern geben und die entscheidend sind für ihre Erwartungen an das Leben, für ihr Vertrauen in die Menschen und für ihre Fähigkeit, den Namen Gottes als Segen zu begreifen. Die grundlegenden Versprechen wie Aufnahme, Fürsorge, Nähe, Vertrauen, Hoffnung lassen sich in einem zusammenfassen: Liebe. Kinder erwarten ganz vertrauensvoll und hilflos, dass dieses Versprechen bekräftigt wird. Wehe dem, der ihr Vertrauen verrät! Ebenso darf ihr natürliches Vertrauen in Gott nicht verletzt werden. Sobald ein Kind zu spüren vermag, dass es um seiner selbst willen geliebt wird, spürt es auch, dass es einen Gott gibt, der die Kinder liebt. Zusammen mit der Nahrung und Fürsorge empfangen die Kinder die geistigen Qualitäten der Liebe als Geschenk: die Gabe des persönlichen Namens, die Mitteilung der Sprache, das Verstehen mit Blicken. So lernen sie, dass die Schönheit der Verbindung zwischen Menschen auf die Seele gerichtet ist, unsere Freiheit sucht, die Verschiedenheit des anderen akzeptiert und ihn als Gegenüber anerkennt. Ein wichtiges Versprechen, das Eltern ihrem Kind geben, heißt: Wir schenken uns dir, um dich dir selbst zu schenken. Diese Liebe bringt einen Funken der Liebe Gottes. Wenn wir die Kinder mit den Augen Jesu betrachten, verstehen wir: Die Familie zu verteidigen heißt die Menschheit zu schützen.

Santo Padre:

Do un caloroso benvenuto ai pellegrini provenienti dai paesi di lingua tedesca. Saluto i nuovi diaconi e sacerdoti del Collegium Germanicum et Hungaricum con i loro familiari, nonché i numerosi gruppi di studenti, specialmente il Gymnasium Ursulaschule di Osnabrück. Continuate a pregare per il Sinodo dei Vescovi! Tutti vogliamo assistere i genitori nel garantire ai bambini un futuro di vita e di fede. Lo Spirito Santo vi guidi sul vostro cammino.

Speaker:

Ein herzliches Willkommen sage ich den Pilgern aus den Ländern deutscher Sprache. Ich begrüße die Neupriester und die neugeweihten Diakone des Collegium Germanicum et Hungaricum mit ihren Angehörigen sowie die zahlreichen Schulgruppen, insbesondere das Gymnasium Ursulaschule in Osnabrück. Betet weiterhin für die Bischofssynode. Wir wollen alle die Eltern darin unterstützen, den Kindern eine Zukunft des Lebens und im Glauben zu sichern. Der Heilige Geist leite euch auf euren Wegen.

[01704-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy reflexionaremos sobre el tema de las promesas que hacemos a los niños. No me refiero a esas pequeñas promesas que hacemos habitualmente para que se porten bien o se esfuercen en el colegio, sino más bien a la promesa contenida en el hecho de traerles a la vida. Esta promesa de acogida, cuidado, cercanía y atención concreta, se puede resumir en una palabra: Amor. A los chicos les prometemos amor. Una promesa de amor, en definitiva, que hemos aprendido de nuestros padres antes incluso de ser conscientes y que, con una actitud inerme y confiada, todo niño espera que le sea correspondida íntegramente. Si esto no sucede, se les hiere profundamente. Por eso, Jesús en el Evangelio nos alerta de que Dios y sus ángeles velan sobre esta responsabilidad.

El niño recibe de su familia, con su nombre y con las primeras palabras y sonrisas y caricias, la belleza de estar con los demás, aprendiendo a ser libre y aceptar a los otros. En el bautismo, la Iglesia a través de los padres y la comunidad se une a estas promesas. Desde el momento que el niño es capaz de sentirse amado por sí mismo, siente que hay un Dios que lo ama. Su espontanea confianza en Dios nunca debe ser vulnerada, sobre todo con nuestra presunción de sustituir al Señor.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. De modo especial quiero saludar a los 33 mineros chilenos que estuvieron atrapados en las entrañas de la tierra durante 70 días, creo que cualquiera de ustedes sería capaz de venir acá y decirnos que significa la esperanza. Gracias por tener esperanza en Dios. Que la Virgen María y san José, que tuvieron bajo su custodia al Hijo de Dios, nos enseñen a acoger a Jesús en cada niño. Muchas gracias.

[01705-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Muitas vezes nós, adultos, referimo-nos às crianças como uma promessa de vida, como o nosso futuro. Mas tomamos nós a sério esta promessa de vida? Somos leais às promessas que estão incluídas no simples facto de trazer à vida os nossos filhos? Acolhimento e carinho, protecção e solicitude são algumas de tais promessas basilares, que se podem resumir numa só: amor. É uma promessa que o homem e a mulher fazem a cada filho, desde o primeiro momento que nele pensam. E os filhos, por sua vez, logo que chegam ao mundo, esperam ver confirmada esta promessa de amor; esperam-no em todos os cantos do mundo e de um modo total, confiante e inofensivo. Quando sucede o contrário, sentem-se feridos por um «escândalo», que se torna tanto mais grave e insuportável quanto mais desprovidos estão de meios para o decifrar. Ai daqueles que atraiçoam a confiança dum pequenino! Desde o primeiro instante, Deus vela pela promessa de amor que é cada criança. Esta, logo que é capaz de se ver amada por si mesma, pressente também que há um Deus que ama as crianças. O ponto de vista da criança é o ponto de vista do Filho de Deus. Só se olharmos as crianças com os olhos de Jesus, poderemos verdadeiramente compreender como se protege a humanidade, defendendo a família. A Virgem Maria e São José, que acolheram e protegerem o seu Filho, honrando corajosamente a bênção e a promessa de Deus, nos tornem dignos de hospedar Jesus em cada criança que Deus faz chegar a esta terra.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, vi saluto cordialmente tutti, in particolare i fedeli brasiliani di Bom Despacho, Mogi das Cruzes, Montenegro e Santo Amaro, e vi chiedo di accompagnare con la preghiera il Sinodo in corso. La Vergine Madre ci aiuti a seguire la volontà di Dio, prendendo le decisioni che meglio convengono alla famiglia. Pregate anche per me! Dio vi benedica!

Speaker:

Amados peregrinos de língua portuguesa, saúdo-vos cordialmente a todos, em particular aos fiéis brasileiros de Bom Despacho, Mogi das Cruzes, Montenegro e Santo Amaro, e peço-vos que acompanheis com a oração o Sínodo em curso. A Virgem Mãe nos ajude a seguir a vontade de Deus, tomando as decisões que melhor convenham à família. Rezai também por mim! Deus vos abençoe!

[01706-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيّها الأخوة والأخوات الأعزّاء، سوف نتأمّل اليوم حول موضوع مهمّ جدًّا: الوعود التي نقطعها للأطفال. سؤال ينبغي علينا أن نطرحه غالبًا على أنفسنا وهو التّالي: كم نحن صادقون في الوعود التي نقطعها للأطفال عندما نجعلهم يأتون إلى عالمنا؟ إستقبال وعناية، قرب وتنبّه، ثقة ورجاء، إنّها وعود أساسيّة، ويمكن تلخيصها في وعد واحد: حبّ. إنّها الطريقة الأصحّ لقبول كائن بشريّ يأتي إلى العالم، وجميعنا نتعلّمها، حتى قبل أن ندركها. فالأطفال يأتون إلى العالم ويتوقّعون الحصول على التأكيد على هذا الوعد: وعندما يحصل العكس ينجرح الأطفال. إنّ ثقة الأطفال العفوية بالله لا يجب أن تُجرح أبدًا وعلاقة الله الحنونة والسرّية مع نفس الأطفال لا يجب أن تُنتهك أبدًا. فالطفل هو جاهز منذ ولادته لكي يشعر بأنّه محبوب من الله. وما إن يصبح قادرًا على الشعور بأنّه محبوب لذاته، يشعر الإبن أيضًا بوجود إله يحبّ الأطفال. فقط إن نظرنا إلى الأطفال بعينيّ يسوع، يمكننا أن نفهم حقًّا بأيّ معنى نحمي البشريّة من خلال دفاعنا عن العائلة. إنّ الكنيسة نفسها، وفي العماد، تقطع للأطفال وعودًا كبيرة تلزم بها الوالدين والجماعة المسيحيّة. لتجعل أمّ يسوع القدّيسة الكنيسة قادرة على إتّباع درب أمومتها وإيمانها. وليجعلنا القدّيس يوسف أهلاً لاستقبال يسوع في كلّ طفل يرسله الله على الأرض.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente e in modo speciale al gruppo di rifugiati iracheni e siriani presenti oggi con noi. Cari fratelli e sorelle, siamo leali con le promesse che facciamo ai bambini, e non tradiamo la loro fiducia. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربيّة، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط، ونخُصّ بالذكر عددًا من اللاجئين العراقييّن والسورييّن الحاضرين معنا هنا اليوم. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، لنكن صادقين في الوعود التي نقطعها للأطفال، ولا نخونَنَّ ثقتهم. ليبارككُم الربّ!

[01707-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

W dzisiejszej katechezie Ojciec Święty podjął kwestię składanych dzieciom obietnic, które decydują o ich życiu oraz ich relacji do Boga i do ludzi. Często powtarzamy, że dzieci są naszą przyszłością: przyszłością rodziny, Kościoła, społeczeństwa. Czy jednak wystarczająco poważnie myślimy o przyszłości tych, które przychodzą na świat? Miłość, która charakteryzuje się bliskością, troską, zaufaniem, nadzieją, to obietnica, jaką mężczyzna i kobieta składają dziecku od chwili, kiedy poczęte jest w myśli. Narodzone dzieci mają prawo spodziewać się, że otrzymają potwierdzenie tej obietnicy. Dzieje się tak, kiedy po raz pierwszy słyszą swoje imię, poznają twarze mamy i taty, ich spojrzenia, uśmiech, język ich miłości, który zawiera w sobie iskrę miłości Boga. Gdy tego zabraknie dzieci zostają zranione „zgorszeniem”. Pan Jezus powiedział jednak, że Aniołowie ich wpatrują się w Oblicze Boga (Mt 18, 10). Dlatego biada tym, którzy zdradzają to dziecięce zaufanie! Postrzegając dzieci jak Jezus, który nigdy nie traci ich z oczu, możemy zrozumieć naprawdę, w jakim sensie, broniąc rodziny, chronimy ludzkość.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i polacchi. Ieri abbiamo celebrato la memoria del beato Honorat Kozminski, grande devoto della Vergine Maria, che con il proprio sangue ha scritto l’atto di affidamento alla Madonna: Tuus Totus. Fondò diverse Congregazioni, soprattutto di vita nascosta. Le sue reliquie saranno deposte sabato prossimo nel Pantheon dei Grandi Polacchi, ubicato dentro il Tempio della Provvidenza Divina a Varsavia. Nell’Anno della Vita Consacrata e ottavo della Novena in preparazione al centenario della sua morte, per sua intercessione chiediamo lo spirito di fedeltà per tutti i consacrati e il dono di sante vocazioni. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Witam serdecznie Polaków. Wczoraj obchodziliśmy wspomnienie błogosławionego ojca Honorata Koźmińskiego, wielkiego czciciela Matki Bożej, który własną krwią napisał akt oddania się Maryi: Tuus Totus. Założył liczne zgromadzenia zakonne, głównie niehabitowe. W najbliższą sobotę jego relikwie zostaną złożone w Panteonie Wielkich Polaków w Świątyni Opatrzności Bożej w Warszawie. W Roku Życia Konsekrowanego i ósmym Roku Nowenny, przygotowującej do obchodów stulecia jego śmierci, prośmy za jego wstawiennictwem o ducha wierności dla wszystkich osób konsekrowanych oraz dar licznych i świętych powołań. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[01708-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.

Saluto in particolare i Superiori Maggiori dei Chierici Regolari di Somasca e le Religiose dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia.

Sono lieto di accogliere i partecipanti al cammino dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, l’Associazione Italiana Cristiana Centri ed Opere di Solidarietà di Molfetta e i soci della Banca di Viterbo.

Nel giorno in cui si fa memoria del Papa San Callisto martire, a cui sono dedicate le celebri catacombe, auguro a tutti i pellegrini convenuti a Roma che il ricordo di tanti coraggiosi testimoni di Cristo rinvigorisca la fede di ciascuno.

Porgo un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. In questo mese di ottobre siamo tutti chiamati a sostenere le missioni con la preghiera e la solidarietà. Cari giovani, accogliete con gioia l’invito del Signore a impiegare le vostre migliori energie nell’annuncio del Vangelo; cari ammalati, vi ringrazio, perché l’offerta del vostro sacrificio è molto preziosa per quanti ancora non conoscono l’amore di Dio; cari sposi, continuate a proclamare con la vita l’affetto fedele del Signore!

[01709-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

Sabato prossimo 17 ottobre ricorrerà la Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria. Questa giornata si propone di accrescere gli sforzi per eliminare l’estrema povertà e la discriminazione, e per assicurare che ciascuno possa esercitare pienamente i propri diritti fondamentali. Siamo tutti invitati a fare nostra questa intenzione, perché la carità di Cristo raggiunga e sollevi i fratelli e le sorelle più poveri e abbandonati.

[01710-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0782-XX.01]