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Conferenza Stampa di presentazione del “Cortile di Francesco: Umanità, Dialogo fra credenti e non credenti” (Assisi, 23-27 settembre 2015), 14.09.2015


Intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi

Intervento di Padre Enzo Fortunato

Intervento di Oliviero Toscani

Scheda informativa

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene la Conferenza Stampa di presentazione del Cortile di Francesco: Umanità, Dialogo fra credenti e non credenti, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura, in programma ad Assisi dal 23 al 27 settembre.

Intervengono l’Em.mo Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi; il Signor Oliviero Toscani, fotografo.

Pubblichiamo di seguito gli interventi dei conferenzieri e una scheda informativa:

Intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi

Era uno spazio aperto ove gli sguardi di persone molto diverse tra loro – sia pure a distanza – s’incrociavano, qualche frase veniva reciprocamente scambiata, i volti rivelavano che alla fine tutti erano simili tra loro. Era questo il significato del cosiddetto “Cortile dei Gentili” collocato nell’area dell’antico tempio di Gerusalemme. Questo “Cortile” simbolico, sede del dialogo tra credenti e non credenti, da qualche anno si è impiantato in tante città del mondo. Ora, per la seconda volta, dopo l’esperienza grandiosa del 2012, approda ad Assisi, ove diventa spontaneamente il “Cortile di Francesco”, l’uomo che non ha temuto di dialogare col sultano d’Egitto, di abbracciare un lebbroso, di coinvolgere il creato in un canto corale. Dal 23 al 27 settembre nella sua città e nel suo Convento, trasformati in un “Cortile” di incontro, affluiranno personalità politiche istituzionali, intellettuali, artisti ma anche tanti uomini e donne pronti ad ascoltare e a parlare.

Là, sia pure in eventi e spazi segnati da simboli e temi molteplici, tutti ritroveranno la propria identità profonda al di là delle differenze di fede, di idee, di comportamenti, di appartenenze politiche e sociali. Al centro, infatti, dominerà la parola UMANITÀ nel suo duplice valore. Da un lato, essa ci ricorda che noi tutti siamo figli di Adamo, quindi membri della stessa famiglia, legati da una comune fraternità tra noi e con la terra che ci ospita e ci nutre. D’altro lato, “umanità” in senso metaforico significa carità, misericordia, compassione, tenerezza, virtù che dobbiamo far brillare di nuovo per convivere in serenità, l’uno accanto all’altro.

Tutti insieme ad Assisi, nel “Cortile di Francesco” – attraverso la società, l’arte, il pensiero, la bellezza – possiamo, così, ritrovare l’armonia nella diversità. Come affermava uno statista tedesco del secolo scorso, Konrad Adenauer, «viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte». Il cielo del “Cortile” di Assisi potrà accogliere i tanti orizzonti differenti e ricomporli nel mosaico di un’umanità molteplice e unita.

[01460-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Intervento di Padre Enzo Fortunato

"Homo sum, humani nihil a me alienum put". Ossia "sono un essere umano, non ritengo a me estraneo nulla di umano".

È Publio Terenzio Afro a regalarci una delle prime definizioni della parola umanità. Uno dei concetti più nobili della nostra civiltà, quasi a volerci indicare la necessità di essere cordiali, benevoli, affabili con gli altri.

Un'umanità che trova le sue radici nel nome "Adam" - il primo uomo - che in greco significa tutto l'universo. Si tratta infatti di un acronimo composto da quattro lettere che sono, nella lingua ellenica, le iniziali dei nomi dei quattro punti cardinali: Anatole significa l'Est, Dysis l'ovest, Arktos il nord, e Mesembria è il sud. Unite insieme queste prime lettere diventano 'Adam': per questo Adamo, la sua umanità, è sparsa su tutto il globo terrestre. Una volta si trovava in un solo posto, poi cadde e si frammentò. Ma la misericordia di Dio raccolse dappertutto questi cocci in Gesù, nuovo Adamo, e li fuse nel fuoco dell'amore e rimise insieme ciò che era stato diviso.

Animati da un progetto, i motivi per camminare insieme possono diventare di volta in volta più forti, come nell'apologo dei tre tagliatori di pietre in cui si racconta che durante la costruzione di una cattedrale medievale a tre lavoratori di pietre fu rivolta a turno la stessa domanda: 'Cosa stai facendo?'. 'Come vedi, sto tagliando pietre', replicò il primo in tono seccato. Il secondo rispose: 'Guadagno la vita per me e la mia famiglia'. Ma il terzo disse: 'Sto costruendo una grande cattedrale'. A testimoniare che tutti compiono la stessa identica attività ma con esiti diversi, perché ogni persona imprime a ogni atto il sigillo della sua umanità, della sua individualità e della sua spiritualità.

Un'umanità che ad Assisi si ritrova per diventare fraternità. Francesco d'Assisi l'aveva capito bene e lo "teorizza" nel Cantico delle Creature dove ogni cosa non ci è estranea, non è "aliena" ma ci appartiene. Per vivere questo ci aiuta un episodio dell'assisiate raccontato nello "Specchio di Perfezione", in cui un frate gli aveva chiesto quale fosse per lui il frate perfetto, l'uomo perfetto. Noi, come Francesco rispondiamo che l'uomo perfetto è quello capace di cogliere nell'altro aspetti positivi, le sue qualità. Un cammino non semplice perché si tratta di indossare occhiali che sanno leggere in profondità, che sanno andare oltre i pregiudizi e capire che le differenze più delle volte arricchiscono l'umanità, non la impoveriscono.

[01461-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Intervento di Oliviero Toscani

San Francesco è stato cronista del suo tempo, egli portava per le strade del mondo un'immagine ancorata al Vangelo andando contro corrente. Oggi potremmo dire una "rockstar" che cantava le bellezze della vita. Dall'uomo fino al Creato con un coraggio che non travolgeva le persone ma le raccoglieva rispettandole per quelle che erano.

Non aveva un sarto su misura per far parte della classe dei benpensanti ma l'abito dei contadini, di coloro che la terra la vivono e la amano e in questo senso l'Enciclica di Papa Bergoglio la scrivono ogni giorno i nostri braccianti.

Quello che farò ad Assisi è dire ai ragazzi che hanno una grande possibilità, una grande opportunità. Oggi tutti sanno fotografare, tutti sanno scrivere, ma essere testimoni di ciò che vorrebbero migliorare significa non solamente guardare, ma vedere. Non giudicare, ma riportare. Per essere così testimoni del loro tempo.

Parafrasando San Francesco che amava dire "voglio lavorare e voglio che tutti lavorino", vorrei che tutti abbiano una grande possibilità: donare l'immagine di un mondo migliore.

Se tutti noi come san Francesco decidessimo di diventare poveri diventeremmo tutti insieme più ricchi.

[01462-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Scheda informativa

CORTILE DI FRANCESCO, CULTURE IN DIALOGO

PER UMANITÀ CHE SI VUOLE RITROVARE

Dal 23 al 27 settembre ad Assisi conferenze e workshop con Bauman, direttore del Bardo, Rodotà, Cacciari, Strada e ministre donna in dialogo con Ravasi

Tutto pronto per il Cortile di Francesco l'evento dedicato all'umanità che si terrà ad Assisi dal 23 al 27 settembre. Cinque giorni di incontri, conferenze e workshop con personalità della società civile, della cultura, della politica e dell'arte, ma anche tanti uomini e donne pronti ad ascoltare e a dialogare tra loro sul tema dell'umanità. Un programma ricco di eventi con ben 48 incontri, due concerti e 90 relatori. Presenti tra gli altri Zygmunt Bauman, Stefano Rodotà, Moncef Ben Moussa (direttore Museo del Bardo di Tunisi), Santiago Calatrava, Massimo Cacciari, Philippe Daverio, Giampiero Massolo e le testimonianze di Gino Strada, Alex Zanotelli e Andrea Iacomini per citarne alcuni.

"Abbiamo pensato a questo ’cortile’ come un’occasione per vivere l'esperienza dell'incontro, insieme alle persone che verranno e ai relatori". Ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti: "nell’incontro c’è, chiaramente, il dialogo e il confronto, ma anche il riconoscimento e lo stupore di quello che l’altro è, pensa e vive. Questa è l’anima ispiratrice del Cortile di Francesco".

L'ingresso a tutti gli eventi è gratuito. E' possibile anche prenotarsi on-line tramite il sito www.sanfrancesco.org nella sezione "Il Cortile di Francesco, umanità" dove si potranno anche reperire le informazioni e il programma completo dell'evento. Sono comunque a disposizione posti non prenotabili, liberi fino ad esaurimento. Per workshop, cortile dei bambini e luoghi da esplorare l'iscrizione è invece obbligatoria ai fini della partecipazione.

Per quanto riguarda l'accreditamento dei giornalisti sarà possibile fare richiesta all'ufficio stampa del Sacro Convento d'Assisi tramite il sito sanfrancesco.org nella sezione stampa del "Cortile di Francesco, umanità" dove sarà possibile reperire tutte le informazioni per accedere alle aree riservate.

L'evento realizzato dal Pontificio Consiglio per la Cultura, dal Sacro Convento di Assisi con le Famiglie Francescane, dalla CEU e dall'Associazione Oicos Riflessioni in collaborazione con Diocesi di Assisi, Comune di Assisi, progetto culturale CEI e ufficio scolastico regionale per l'Umbria si inserisce all'interno del progetto "Il Cortile dei Gentili".

La manifestazione si avvale del contributo di Ferrovie dello Stato Italiane, Enel e Bluecapital Corp.

Ufficio stampa e comunicazione
Sacro Convento di Assisi
Roberto Pacilio
mail: salastampa@sanfrancesco.org
tel: 075.8190133 - 339.54.49.531

[01465-IT.01]

[B0672-XX.01]