Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Saluto in lingua italiana
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla famiglia, ha aperto una riflessione sulle tre dimensioni che scandiscono la vita familiare: la festa, il lavoro, la preghiera, soffermandosi oggi in modo specifico sulla festa.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi apriamo un piccolo percorso di riflessione su tre dimensioni che scandiscono, per così dire, il ritmo della vita famigliare: la festa, il lavoro, la preghiera.
Incominciamo dalla festa. Oggi parleremo della festa. E diciamo subito che la festa è un’invenzione di Dio. Ricordiamo la conclusione del racconto della creazione, nel Libro della Genesi che abbiamo ascoltato: «Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando» (2,2-3). Dio stesso ci insegna l’importanza di dedicare un tempo a contemplare e a godere di ciò che nel lavoro è stato ben fatto. Parlo di lavoro, naturalmente, non solo nel senso del mestiere e della professione, ma nel senso più ampio: ogni azione con cui noi uomini e donne possiamo collaborare all’opera creatrice di Dio.
Dunque la festa non è la pigrizia di starsene in poltrona, o l’ebbrezza di una sciocca evasione, no, la festa è anzitutto uno sguardo amorevole e grato sul lavoro ben fatto; festeggiamo un lavoro. Anche voi, novelli sposi, state festeggiando il lavoro di un bel tempo di fidanzamento: e questo è bello! E’ il tempo per guardare i figli, o i nipoti, che stanno crescendo, e pensare: che bello! E’ il tempo per guardare la nostra casa, gli amici che ospitiamo, la comunità che ci circonda, e pensare: che cosa buona! Dio ha fatto così quando ha creato il mondo. E continuamente fa così, perché Dio crea sempre, anche in questo momento!
Può capitare che una festa arrivi in circostanze difficili o dolorose, e si celebra magari “con il groppo in gola”. Eppure, anche in questi casi, chiediamo a Dio la forza di non svuotarla completamente. Voi mamme e papà sapete bene questo: quante volte, per amore dei figli, siete capaci di mandare giù i dispiaceri per lasciare che loro vivano bene la festa, gustino il senso buono della vita! C’è tanto amore in questo!
Anche nell’ambiente di lavoro, a volte – senza venire meno ai doveri! – noi sappiamo “infiltrare” qualche sprazzo di festa: un compleanno, un matrimonio, una nuova nascita, come anche un congedo o un nuovo arrivo…, è importante. È importante fare festa. Sono momenti di famigliarità nell’ingranaggio della macchina produttiva: ci fa bene!
Ma il vero tempo della festa sospende il lavoro professionale, ed è sacro, perché ricorda all’uomo e alla donna che sono fatti ad immagine di Dio, il quale non è schiavo del lavoro, ma Signore, e dunque anche noi non dobbiamo mai essere schiavi del lavoro, ma “signori”. C’è un comandamento per questo, un comandamento che riguarda tutti, nessuno escluso! E invece sappiamo che ci sono milioni di uomini e donne e addirittura bambini schiavi del lavoro! In questo tempo ci sono schiavi, sono sfruttati, schiavi del lavoro e questo è contro Dio e contro la dignità della persona umana! L’ossessione del profitto economico e l’efficientismo della tecnica mettono a rischio i ritmi umani della vita, perché la vita ha i suoi ritmi umani. Il tempo del riposo, soprattutto quello domenicale, è destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si produce e non si consuma, non si compra e non si vende. E invece vediamo che l’ideologia del profitto e del consumo vuole mangiarsi anche la festa: anch’essa a volte viene ridotta a un “affare”, a un modo per fare soldi e per spenderli. Ma è per questo che lavoriamo? L’ingordigia del consumare, che comporta lo spreco, è un brutto virus che, tra l’altro, ci fa ritrovare alla fine più stanchi di prima. Nuoce al lavoro vero, e consuma la vita. I ritmi sregolati della festa fanno vittime, spesso giovani.
Infine, il tempo della festa è sacro perché Dio lo abita in un modo speciale. L’Eucaristia domenicale porta alla festa tutta la grazia di Gesù Cristo: la sua presenza, il suo amore, il suo sacrificio, il suo farci comunità, il suo stare con noi… E così ogni realtà riceve il suo senso pieno: il lavoro, la famiglia, le gioie e le fatiche di ogni giorno, anche la sofferenza e la morte; tutto viene trasfigurato dalla grazia di Cristo.
La famiglia è dotata di una competenza straordinaria per capire, indirizzare e sostenere l’autentico valore del tempo della festa. Ma che belle sono le feste in famiglia, sono bellissime! E in particolare della domenica. Non è certo un caso se le feste in cui c'è posto per tutta la famiglia sono quelle che riescono meglio!
La stessa vita famigliare, guardata con gli occhi della fede, ci appare migliore delle fatiche che ci costa. Ci appare come un capolavoro di semplicità, bello proprio perché non artificiale, non finto, ma capace di incorporare in sé tutti gli aspetti della vita vera. Ci appare come una cosa “molto buona”, come Dio disse al termine della creazione dell’uomo e della donna (cfr Gen 1,31). Dunque, la festa è un prezioso regalo di Dio; un prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana: non roviniamolo!
[01320-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker
Frères et sœurs, aujourd’hui nous ouvrons une réflexion sur trois dimensions qui rythment la vie familiale: la fête, le travail, la prière. Commençons par la fête. Elle est avant tout un regard aimant et reconnaissant sur le travail bien fait. Il peut arriver qu’une fête arrive dans des circonstances difficiles ou douloureuses. Dans ces cas, demandons à Dieu la force de ne pas la vider complètement de son sens. Le vrai temps de la fête suspend le travail professionnel. Il est sacré parce qu’il nous rappelle que nous sommes faits à l’image de Dieu qui n’est pas esclave du travail, mais Seigneur. Et donc, nous aussi nous ne devons jamais être des esclaves du travail. Par contre, nous savons qu’il y a des millions d’hommes et de femmes et même d’enfants qui sont esclaves du travail. Cela va contre Dieu, contre la dignité de la personne. Le temps du repos, surtout dominical, nous est donné pour que nous puissions jouir de ce qui ne s’achète pas et ne se vend pas. Or nous voyons que l’idéologie du profit veut aussi manger la fête. Le temps de la fête est sacré parce que Dieu l’habite de manière spéciale. L’Eucharistie lui apporte toute la grâce de Jésus Christ, et toute réalité reçoit ainsi son plein sens. La famille est dotée d’une compétence extraordinaire pour comprendre et soutenir l’authentique valeur du temps de la fête qui est un cadeau précieux que Dieu fait à la famille humaine. Ne l’abîmons pas!
Santo Padre:
Sono lieto di salutare i pellegrini di lingua francese, in particolare i membri dell’Associazione Claire Amitié con Mons. Yves Patenôtre, e la gioventù francescana di Bitche. Il vostro soggiorno a Roma sia per tutti l’occasione di riscoprire in famiglia in vero senso della festa. Dio vi benedica!
Speaker
Chers amis de langue française, je suis heureux de vous saluer, particulièrement les membres de l’Association Claire Amitié, avec Mgr Yves Patenôtre, et la jeunesse franciscaine de Bitche. Que votre séjour à Rome soit pour tous l’occasion de redécouvrir, en famille, le vrai sens de la fête! Que Dieu vous bénisse !
[01321-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
We begin now a series of catecheses on three facets of family life: celebration, work and prayer. Let us turn first to celebrations which, as we see from the Story of Creation, are the invention of God, who on the seventh day rested from his work. It is God himself who teaches us the importance of dedicating time to contemplating and enjoying the fruits of our labours, not only in our employment or profession, but through every action by which we as men and women cooperate in God’s creative work, even in times of difficulty. In the workplace too, we celebrate – a birthday, a marriage, a new baby, a farewell or a welcome. True moments of celebration make us pause from our work, because they remind us that we are made in the image and likeness of God, who is not a slave to work, but the Lord of work! And so we must never be slaves to work but rather its master! Yet we know that millions of men and women, even children, are slaves to work. The obsession with economic profit and technical efficiency puts the human rhythms of life at risk. Moments of rest, especially on Sunday, are sacred because in them we find God. The Sunday Eucharist brings to our celebrations every grace of Jesus Christ: his presence, his love and his sacrifice; his forming us into a community, and his way of being with us. Everything is transfigured by his grace: work, family, the joys and trials of each day, even our sufferings and death. May we always recognize the family as the privileged place to understand, guide and sustain the gifts which arise from our celebrations, especially the Sunday Eucharist.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Malta, Zimbabwe, Filippine e Trinidad e Tobago. Le vostre famiglie celebrino tutti i giorni l’amore e la misericordia del Signore, e siano un segno della Sua presenza costante nel mondo. Dio vi benedica tutti!
Speaker:
I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from Malta, Zimbabwe, the Philippines, and Trinidad and Tobago. May your families celebrate daily the Lord’s love and mercy, and be a sign of his abiding presence in the world. May God bless you all!
[01322-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, ein Aspekt, der den Rhythmus des Lebens in der Familie besonders bestimmt, ist das Fest. Der Festtag ist eine Erfindung Gottes, wie wir es schon im ersten Schöpfungsbericht hören: „Gott segnete den siebten Tag und erklärte ihn für heilig; denn an ihm ruhte Gott, nachdem er das ganze Werk der Schöpfung vollendet hatte“ (Gen 2,3). Der Herr selbst lehrt uns, wie wichtig es ist, eine Zeit dafür zu widmen, das Werk der Arbeit zu betrachten und zu genießen, liebevoll und dankbar auf die Familie, Kinder und Freunde zu schauen, auf das Haus und die Gemeinschaft, die uns umgibt. Die echte Zeit des Festes unterbricht die berufliche Arbeit, sie ist heilig und erinnert uns daran, dass wir nach dem Abbild Gottes geschaffen sind. Wir dürfen keine Sklaven der Arbeit sein. Die Profitbesessenheit und Leistungsorientierung gefährden heute oft den Rhythmus des menschlichen Lebens. Die Zeit der Erholung, vor allem am Sonntag, dient unserem Wohl. Sie darf ihrerseits nicht durch die Ideologie des Konsums zu einem Geschäft verkommen, so dass uns der Drank zu konsumieren am Ende müder zurücklässt als vorher. Die Zeit des Festes ist heilig, weil in ihr Gott auf besondere Weise wohnt. Der Sonntag und die Feste stehen unter dem Zeichen der Eucharistie, der Gegenwart Christi in unserer Gemeinschaft. Von ihm her erhält alles im Leben seinen vollen Sinn. Die Familie besitzt eine besondere Kompetenz, den echten Wert des Feierns und des Sonntags zu verstehen und aufrechtzuerhalten. Der Sonntag ist ein kostbares Geschenk Gottes an die Menschen. Wir dürfen ihn nicht kaputt machen!
Santo Padre:
Con affetto saluto i pellegrini di lingua tedesca presenti a quest’Udienza. Impegniamoci a vivere bene la domenica e le feste, nelle nostre famiglie, per intensificare la comunione tra noi e con il Signore! Vi auguro buone vacanze e un buon soggiorno a Roma. Di cuore vi benedico tutti.
Speaker:
Sehr herzlich grüße ich die Pilger deutscher Sprache, die an dieser Audienz teilnehmen. Tun wir alles, um den Sonntag und die Feiertage in unseren Familien gut zu leben und so die Gemeinschaft unter uns und mit dem Herrn zu vertiefen! Ich wünsche euch einen schönen Urlaub und einen guten Aufenthalt in Rom. Von Herzen segne ich euch alle.
[01323-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Abrimos hoy una serie de reflexiones sobre tres facetas que marcan la vida familiar: la fiesta, el trabajo y la oración.
Comenzamos por la fiesta, que es un invento de Dios. El libro del Génesis nos dice que al final de la creación Dios contempló y gozó de su obra. Dios nos enseña que festejar no es conseguir evadirse o dejarse vencer por la pereza, sino volver nuestra mirada hacia el fruto de nuestro esfuerzo con gratitud y con benevolencia. También nosotros podemos mirar a nuestros hijos que crecen, el hogar que hemos construido y pensar: ¡Que hermoso! Es Dios que lo ha hecho posible, que sigue creando también hoy. ¡Y hacer fiesta!
El mandamiento divino de cesar en nuestras tareas cotidianas, nos recuerda también, que el hombre, como imagen de Dios, es señor y no esclavo del trabajo. Nos pide liberarnos de la obsesión por el beneficio económico, que ataca los ritmos humanos de la vida y niega al hombre el tiempo para lo realmente importante. Desterremos esa idea de fiesta centrada en el consumo y en el desenfreno y recuperemos su valor sagrado, viéndola como un tiempo privilegiado en el que podemos encontrarnos con Dios y con el hermano. Un tiempo maravilloso que podemos vivir en la familia, incluso en las dificultades.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Que el Señor nos conceda a todos vivir el tiempo de descanso, las fiestas, la celebración del domingo, con los ojos de la fe, como un precioso regalo que ilumina nuestra vida familiar. Muchas gracias.
[01324-ES.01] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
A festa é uma das dimensões marcam o ritmo da vida familiar. É uma “invenção” de Deus: o relato da criação, no Gênesis, fala que Deus repousou no sétimo dia. Assim, aprendemos que é preciso dedicar um tempo para contemplar e regozijar-se com o trabalho bem feito. A festa, portanto, não é sinônimo de preguiça, mas tempo de dirigir um olhar amoroso e agradecido a tantas realidades que nos circundam: os filhos, os netos, a nossa casa, os amigos, a nossa comunidade. A festa também possui uma dimensão sagrada. É um Mandamento que tem por fim lembrar o homem que ele foi criado à imagem de Deus e que ele é senhor do trabalho, não seu escravo. Por isso, a obsessão pelo lucro que torna tantas pessoas escravas do trabalho é algo contrário à dignidade humana, bem como a ganância que leva querer transformar o descanso num negócio, para ganhar dinheiro. Acima de tudo, a festa é o tempo do encontro com Deus. Na Eucaristia dominical, Jesus nos dá a sua presença, o seu amor, o seu sacrifício, transfigurando todas as realidades, a começar pela própria vida familiar.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua portoghese. Siete chiamati ad essere testimoni del Vangelo nel mondo, trasfigurati dalla gioia e dalla grazia misericordiosa che Gesù ci dona ogni Domenica nella Santa Messa. Scenda su di voi e sulle vostre famiglie la benedizione di Dio.
Speaker:
Dirijo uma saudação cordial a todos os peregrinos de língua portuguesa. Sois chamados a ser testemunhas do Evangelho no mundo, transfigurados pela alegria e pela graça misericordiosa que Jesus nos dá cada domingo na Santa Missa. Desça sobre vós e sobre vossas famílias a bênção de Deus.
[01325-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua polacca
Speaker
Drodzy bracia i siostry, dzień dobry!
Rozpoczynamy dziś mały cykl refleksji o trzech wymiarach, które wyznaczają rytm życia rodzinnego: święto, praca, modlitwa. Sam Bóg jest pomysłodawcą świętowania. Czytamy w opisie stworzenia: „A gdy Bóg ukończył w dniu szóstym swe dzieło, (…) pobłogosławił ów siódmy dzień i uczynił go świętym; w tym bowiem dniu odpoczął po całej swej pracy, którą wykonał stwarzając” (Rdz 2, 2-3). Sam Bóg uczy nas poświęcenia czasu na kontemplację i cieszenie się tym, co zostało dobrze wykonane w pracy. Święto to nade wszystko wdzięczne spojrzenie na owoce pracy. To również czas, aby ucieszyć się rodziną, dziećmi lub wnukami, które dorastają; by spojrzeć na nasz dom, przyjaciół, otaczającą nas wspólnotę i pomyśleć: jakie to dobre i piękne! Bóg tak uczynił i nieustannie tak czyni! Prawdziwy czas świętowania wstrzymuje pracę zawodową i jest święty, ponieważ przypomina nam, że jesteśmy stworzeni na obraz Boga, który nie jest niewolnikiem pracy, ale jej Panem. Istnieje w tej dziedzinie przykazanie, które dotyczy wszystkich, bez wyjątku! Wreszcie jest to czas święty, ponieważ Bóg w nim przebywa w sposób szczególny. Niedzielna Eucharystia sprowadza na święto całą łaskę Jezusa Chrystusa, Jego obecność, Jego miłość, Jego ofiarę, Jego tworzenie z nas wspólnoty, Jego przebywanie z nami... W ten sposób wszystko otrzymuje pełny swój sens: praca, rodzina, radości i trudy każdego dnia, nawet cierpienie i śmierć; wszystko jest przemienione łaską Chrystusa.
Santo Padre
Saluto i pellegrini polacchi. Sabato celebreremo la solennità dell’Assunzione della Madre di Dio. In questa occasione numerosi fedeli polacchi, accompagnati dai loro sacerdoti, religiosi e religiose si recano a piedi in pellegrinaggio al Santuario di Jasna Góra, per rendere omaggio a Maria e chiedere la Sua intercessione per le diverse intenzioni che ognuno porta nel cuore. Mi unisco a quei pellegrini e a voi qui presenti nella preghiera per voi e per le vostre famiglie. Pregate anche per me! Dio vi benedica tutti!
Speaker
Pozdrawiam polskich pielgrzymów. W sobotę będziemy obchodzili uroczystość Wniebowzięcia Matki Bożej. Z tej okazji liczni polscy wierni, w towarzystwie ich kapłanów, zakonników i zakonnic, udają się na pieszą pielgrzymkę do jasnogórskiego Sanktuarium, aby oddać cześć Maryi i modlić się o wstawiennictwo w różnych intencjach, jakie każdy niesie w swoim sercu. Jednoczę się z tymi pielgrzymami i z wami, tu obecnymi, w modlitwie za was i za wasze rodziny. Módlcie się również za mnie. Niech Bóg wam wszystkim błogosławi!
[01326-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua araba
Speaker:
أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، نفتتح اليوم مسيرة تأمّل صغيرة حول أبعاد ثلاثة تطبع، إن صحّ التعبير، نمط الحياة العائليّة: العيد والعمل والصلاة. نبدأ بالعيد. ونقول فورًا إنّ العيد هو ابتكار من الله. فالله نفسه يعلّمنا أهميّة تكريس وقت للتأمّل والتنعُّم بما تمّ فعله بشكل جيّد في العمل. فالعيد إذًا ليس كَسَلُ الإسترخاء على الكنبة أو فرصة للترفيه السخيف. العيد هو أولاً نظرة محبّة وامتنان على العمل الذي تمّ القيام به بشكل جيّد. إنّه وقت النظر إلى الأبناء أو الأحفاد الذين ينمون، ووقت النظر إلى بيتنا والأصدقاء الذين نستقبلهم والجماعة التي تحيط بنا والتفكير بكم هو حسن هذا الأمر! هكذا فعل الله، وهكذا يفعل باستمرار لأنّ الله يخلق على الدوام حتى في هذه اللحظة! قد يأتي عيد ما في أوضاع صعبة أو أليمة ويُحتفل به ربّما بغصّة. ولكن وحتى في هذه الحالات، نطلب من الله القوّة بألاّ نُفرغه من معناه، وأنتم الآباء و الأمّهات تعرفون هذا الأمر جيّدًا. حتى في بيئة العمل أحيانًا – وبدون التنقيص من الواجبات – نعرف كيف "نسرِّبُ" القليل من تألُّق العيد: إنّه أمر مهمّ، وهذه لحظات ألفة في عمل آلة الإنتاج وهي تفيدنا! ختامًا، إنّ وقت العيد هو مقدّس لأنّ الله يسكن فيه بشكل مميّز. والإفخارستيا في يوم الأحد تحمل إلى العيد نعمة يسوع المسيح بأكملها: حضوره ومحبّته وتضحيته، فيجعلنا جماعة ويقيم معنا... وهكذا ينال كلّ شيء معناه الكامل: العمل والعائلة، الفرح والتعب اليوميّ، حتى الألم والموت؛ كلّ شيء يتحوّل بفضل نعمة المسيح.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, l’uomo, in quanto immagine di Dio, è chiamato anche al riposo e alla festa, e per noi cristiani il giorno di festa è la Domenica, giorno del Signore. Care famiglie, pur nei ritmi serrati della nostra epoca, non perdete il senso del giorno del Signore! E’ come l’oasi in cui fermarsi per assaporare la gioia dell’incontro e dissetare la nostra sete di Dio.
Speaker:
أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربيّة، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، إنّ الإنسان المخلوق على صورة الله ومثاله مدعوٌّ أيضًا للراحة والعيد، ويوم العيد بالنسبة لنا نحن المسيحيّين هو يوم الأحد، يوم الربّ. أيتّها العائلات العزيزة، حتى في أنماط زمننا السريعة، لا تفقدوا معنى يوم الربّ! إنّه كواحة نتوقّف فيها لنتذوّق فرح اللقاء ونروي عطشنا لله.
[01327-AR.01] [Testo originale: Arabo]
Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto con affetto voi, Suore di Santa Marta, che celebrate il Capitolo generale, e vi esorto a proseguire con gioia l’impegno di servire Gesù nei fratelli più bisognosi, ad imitazione del fondatore, il beato Tommaso Reggio, che amava ripetervi: «la carità ha le ali ai piedi, volate là dove l’indigenza del più povero lo richiede».
Saluto i partecipanti al Campo Internazionale promosso dall’Opera per la Gioventù “Giorgio La Pira” e quanti prendono parte al convegno “Etica e Democrazia”. Un pensiero particolare rivolgo alle Capitolari delle Suore della Madonna del Divino Amore. Su tutti invoco l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo per un rinnovato fervore spirituale e apostolico.
Saluto cordialmente i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. Abbiamo celebrato ieri la memoria di Santa Chiara d’Assisi, luminoso modello di giovane, che ha saputo vivere con coraggio e generosità la sua adesione a Cristo. Imitate il suo esempio particolarmente voi, cari ragazzi e ragazze, perché possiate come lei rispondere fedelmente alla chiamata del Signore. Incoraggio voi, cari malati, ad unirvi ogni giorno a Gesù sofferente nel portare con fede la vostra croce per la salvezza di tutti gli uomini. E voi, cari sposi novelli, siate sempre nella vostra famiglia apostoli del Vangelo dell’amore.
[01328-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0611-XX.01]