L’Udienza Generale Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Saluto in lingua italiana
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla famiglia, si è soffermato ancora sulla figura dei nonni.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Nella catechesi di oggi proseguiamo la riflessione sui nonni, considerando il valore e l’importanza del loro ruolo nella famiglia. Lo faccio immedesimandomi in queste persone, perché anch’io appartengo a questa fascia di età.
Quando sono stato nelle Filippine, il popolo filippino mi salutava dicendo: "Lolo Kiko" – cioè nonno Francesco - "Lolo Kiko", dicevano! Una prima cosa è importante sottolineare: è vero che la società tende a scartarci, ma di certo non il Signore. Il Signore non ci scarta mai. Lui ci chiama a seguirlo in ogni età della vita, e anche l’anzianità contiene una grazia e una missione, una vera vocazione del Signore. L’anzianità è una vocazione. Non è ancora il momento di "tirare i remi in barca". Questo periodo della vita è diverso dai precedenti, non c’è dubbio; dobbiamo anche un po’ "inventarcelo", perché le nostre società non sono pronte, spiritualmente e moralmente, a dare ad esso, a questo momento della vita, il suo pieno valore. Una volta, in effetti, non era così normale avere tempo a disposizione; oggi lo è molto di più. E anche la spiritualità cristiana è stata colta un po’ di sorpresa, e si tratta di delineare una spiritualità delle persone anziane. Ma grazie a Dio non mancano le testimonianze di santi e sante anziani!
Sono stato molto colpito dalla "Giornata per gli anziani" che abbiamo fatto qui in Piazza San Pietro lo scorso anno, la piazza era piena. Ho ascoltato storie di anziani che si spendono per gli altri, e anche storie di coppie di sposi, che dicevano: "Facciamo il 50.mo di matrimonio, facciamo il 60.mo di matrimonio". È importante farlo vedere ai giovani che si stancano presto; è importante la testimonianza degli anziani nella fedeltà. E in questa piazza erano tanti quel giorno. E’ una riflessione da continuare, in ambito sia ecclesiale che civile. Il Vangelo ci viene incontro con un’immagine molto bella commovente e incoraggiante. E’ l’immagine di Simeone e di Anna, dei quali ci parla il vangelo dell’infanzia di Gesù composto da san Luca. Erano certamente anziani, il "vecchio" Simeone e la "profetessa" Anna che aveva 84 anni. Non nascondeva l’età questa donna. Il Vangelo dice che aspettavano la venuta di Dio ogni giorno, con grande fedeltà, da lunghi anni. Volevano proprio vederlo quel giorno, coglierne i segni, intuirne l’inizio. Forse erano anche un po’ rassegnati, ormai, a morire prima: quella lunga attesa continuava però a occupare tutta la loro vita, non avevano impegni più importanti di questo: aspettare il Signore e pregare. Ebbene, quando Maria e Giuseppe giunsero al tempio per adempiere le disposizioni della Legge, Simeone e Anna si mossero di slancio, animati dallo Spirito Santo (cfr Lc 2,27). Il peso dell’età e dell’attesa sparì in un momento. Essi riconobbero il Bambino, e scoprirono una nuova forza, per un nuovo compito: rendere grazie e rendere testimonianza per questo Segno di Dio. Simeone improvvisò un bellissimo inno di giubilo (cfr Lc 2,29-32) – è stato un poeta in quel momento - e Anna divenne la prima predicatrice di Gesù: «parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme» (Lc 2,38).
Cari nonni, cari anziani, mettiamoci nella scia di questi vecchi straordinari! Diventiamo anche noi un po’ poeti della preghiera: prendiamo gusto a cercare parole nostre, riappropriamoci di quelle che ci insegna la Parola di Dio. E’ un grande dono per la Chiesa, la preghiera dei nonni e degli anziani! La preghiera degli anziani e dei nonni è un dono per la Chiesa, è una ricchezza! Una grande iniezione di saggezza anche per l’intera società umana: soprattutto per quella che è troppo indaffarata, troppo presa, troppo distratta. Qualcuno deve pur cantare, anche per loro, cantare i segni di Dio, proclamare i segni di Dio, pregare per loro! Guardiamo a Benedetto XVI, che ha scelto di passare nella preghiera e nell’ascolto di Dio l’ultimo tratto della sua vita! E’ bello questo! Un grande credente del secolo scorso, di tradizione ortodossa, Olivier Clément, diceva: "Una civiltà dove non si prega più è una civiltà dove la vecchiaia non ha più senso. E questo è terrificante, noi abbiamo bisogno prima di tutto di anziani che pregano, perché la vecchiaia ci è data per questo". Abbiamo bisogno di anziani che preghino perché la vecchiaia ci è data proprio per questo. E’ una cosa bella la preghiera degli anziani.
Noi possiamo ringraziare il Signore per i benefici ricevuti, e riempire il vuoto dell’ingratitudine che lo circonda. Possiamo intercedere per le attese delle nuove generazioni e dare dignità alla memoria e ai sacrifici di quelle passate. Noi possiamo ricordare ai giovani ambiziosi che una vita senza amore è una vita arida. Possiamo dire ai giovani paurosi che l’angoscia del futuro può essere vinta. Possiamo insegnare ai giovani troppo innamorati di sé stessi che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. I nonni e le nonne formano la "corale" permanente di un grande santuario spirituale, dove la preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunità che lavora e lotta nel campo della vita.
La preghiera, infine, purifica incessantemente il cuore. La lode e la supplica a Dio prevengono l’indurimento del cuore nel risentimento e nell’egoismo. Com’è brutto il cinismo di un anziano che ha perso il senso della sua testimonianza, disprezza i giovani e non comunica una sapienza di vita! Invece com’è bello l’incoraggiamento che l’anziano riesce a trasmettere al giovane in cerca del senso della fede e della vita! E’ veramente la missione dei nonni, la vocazione degli anziani. Le parole dei nonni hanno qualcosa di speciale, per i giovani. E loro lo sanno. Le parole che la mia nonna mi consegnò per iscritto il giorno della mia ordinazione sacerdotale, le porto ancora con me, sempre nel breviario e le leggo spesso e mi fa bene.
Come vorrei una Chiesa che sfida la cultura dello scarto con la gioia traboccante di un nuovo abbraccio tra i giovani e gli anziani! E questo è quello che oggi chiedo al Signore, questo abbraccio!
[00393-01.01] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Speaker :
Frères et sœurs, les personnes âgées ont un rôle très important dans la famille. La vieillesse est une vocation ; elle est une grâce et une mission particulières. La prière des anciens est un don pour l’Église et pour toute société trop affairée et trop distraite. Ils peuvent remercier le Seigneur pour ceux qui négligent de le faire, et intercéder pour les nouvelles générations. Ils peuvent faire comprendre aux jeunes qu’une vie sans amour est une vie desséchée, que l’angoisse de l’avenir peut être vaincue, qu’il y a plus de joie à donner qu’à recevoir. Leur louange soutient la communauté qui travaille et qui lutte dans la vie. Dans la prière, les anciens purifient leur cœur et se gardent ainsi de l’endurcissement et du ressentiment qui leur feraient perdre le sens de leur témoignage de sagesse. Loin de mépriser les jeunes, la mission des grand parents est vraiment de les encourager dans leur recherche de la foi et du sens de la vie.
Santo Padre :
Saluto i pellegrini di lingua francese, in particolare i membri dell’insegnamento cattolico della Diocesi di Nanterre. Invito le vostre famiglie ad accogliere tra loro con riconoscenza le persone anziane, per ricevere la loro testimonianza di saggezza, necessaria alle giovani generazioni. Che Dio vi benedica.
Speaker :
Je salue les pèlerins de langue française, en particulier les membres de l’enseignement catholique du diocèse de Nanterre. J’invite vos familles à accueillir avec reconnaissance au milieu d’elles les personnes âgées, afin de recevoir leur témoignage de sagesse nécessaire aux jeunes générations. Que Dieu vous bénisse.
[00394-03.01] [Texte original: Français]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the family, we now reflect on the role of grandparents. The Gospel offers us the image of Simeon and Anna as two older persons who hope in the Lord’s promises and then, when perhaps least expected, see them at last fulfilled. Simeon and Anna are models of a spirituality for the elderly. They point to the centrality of prayer; indeed, the prayer of grandparents is a great grace for families and for the Church. In prayer, they thank the Lord for his blessings, otherwise so often unacknowledged; intercede for the hopes and needs of the young; and lift up to God the memory and sacrifices of past generations. The purifying power of faith and prayer also helps us to find the wisest way to teach the young that the true meaning of life is found in self-sacrificing love and concern for others. Young people listen to their grandparents! I still treasure the words my grandmother wrote to me on the day of my ordination. In a society which overlooks and even discards the elderly, may the Church acknowledge their contribution and gifts, and help them to foster a fruitful dialogue between the generations!
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Danimarca, Norvegia, Svezia, Indonesia, Hong Kong, Canada e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai pellegrini della Corea, conservando un vivo ricordo della mia Visita in quel Paese, nello scorso mese di agosto. Su tutti voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace nel Signore Gesù. Dio vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from Denmark, Norway, Sweden, Indonesia, Hong Kong, Canada and the United States of America. I offer a special greeting to the pilgrims from Korea, with vivid memories of my Visit to their country last August. Upon all of you, and your families, I invoke an abundance of joy and peace in the Lord Jesus. God bless you all!
[00395-02.01] [Original text: English]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, in der heutigen Katechese wollen wir fortfahren, die Bedeutung der Großeltern im Leben der Familie zu betrachten. Der Ruf des Herrn ergeht an Menschen jeden Alters. Er umgreift auch die alten Menschen. Gott schenkt ihnen seine besondere Gnade und Sendung, sie haben eine wirkliche Berufung. Das ist also nicht die Zeit, „die Ruder einzuziehen". Das Evangelium zeigt uns mit dem greisen Simeon und der Prophetin Anna ein ermutigendes Bild. Beide sind hochbetagt, aber voller Erwartung. Sie sehnen sich nach dem Kommen Gottes, das ist ihre wichtigste Tätigkeit. Im Kind erkennen sie den Messias und werden von neuer Kraft und einer neuen Aufgabe erfüllt: Sie loben Gott und geben von seinem Wirken Zeugnis. Die Berufung der Großeltern, aller alten Menschen ist in besonderer Weise das Gebet. Was für ein großes Geschenk ist ihr Gebet für die ganze Kirche. Großeltern und alte Menschen stützen durch ihr Beten die Jugend und die Erwachsenen, schenken der ganzen Gesellschaft Hoffnung und Trost. Schließlich reinigt das Gebet beständig das Herz und öffnet es für das Lob Gottes und für den Dienst am Nächsten. Davon geben alte Menschen, die beten, Zeugnis: Ihre Worte haben etwas Besonderes, gerade für die Jugendlichen.
Santo Padre:
Sono lieto di accogliere i fedeli di lingua tedesca, in particolare il gruppo dell’
Arbeitsgemeinschaft katholischer Studentenverbände. Cari amici, cerchiamo di superare insieme la cultura dello scarto con la gioia traboccante di un nuovo abbraccio tra i giovani e gli anziani. Dio vi benedica.
Speaker:
Mit Freude heiße ich die Gläubigen deutscher Sprache willkommen, besonders die Gruppe der Arbeitsgemeinschaft katholischer Studentenverbände. Liebe Freunde, suchen wir gemeinsam die Kultur des Wegwerfens mit der überfließenden Freude zu überwinden, die entsteht, wenn sich Junge und Alte näherkommen. Gott segne euch.
[00396-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
La catequesis de hoy está centrada en la importancia que los abuelos tienen en la familia y en la sociedad.
Ciertamente, se trata de una etapa especial de la vida y, hasta cierto punto, novedosa, también para la espiritualidad cristiana. Pero el Señor nos llama a seguirlo en todos los momentos y circunstancias. Las personas mayores también tienen una misión que cumplir y una gracia especial para llevarla a cabo.
El Evangelio de Lucas nos habla de los ancianos Simeón y Ana, que estaban en el Templo de Jerusalén, siempre atentos en espera de la venida del Mesías. Y, cuando lo reconocieron en el Niño Jesús, recibieron nuevas fuerzas para bendecir a Dios con un hermoso cántico de alabanza y anunciar la liberación a todo el pueblo.
Como ellos, los abuelos de hoy están llamados a formar un coro permanente en el gran santuario espiritual de nuestro mundo, a sostener con su oración e infundir ánimo con su testimonio a cuantos luchan en el campo de la vida. La plegaria de los mayores es un gran don para la Iglesia; y sus palabras, una inyección de sabiduría para la sociedad, muchas veces ocupada en mil cosas y distraída de lo esencial.
El corazón de los abuelos, libre de resentimientos pasados y de egoísmos presentes, tiene un atractivo especial para los jóvenes, que esperan encontrar en ellos un apoyo firme en su fe y sentido para su vida.
Saludo a los peregrinos de lengua española venidos de España, Puerto Rico, Argentina, México y otros países latinoamericanos. Queridos hermanos, cuánto me gustaría que la Iglesia pudiera superar la cultura del descarte, promoviendo el reencuentro gozoso y la acogida mutua de las distintas generaciones. Recemos todos por esta intención. Gracias.
[00397-04.01] [Texto original: Español]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Speaker:
Dando continuidade à reflexão sobre os avós, hoje trataremos do valor e da importância do papel deles na família. De fato, se às vezes a sociedade descarta os mais velhos, Deus não o faz: ao contrário, lhes oferece uma graça e uma missão particular. Pensemos nas figuras de Simeão e Ana que, segundo nos conta o Evangelho, ao reconhecerem o Menino Jesus no Templo, descobriram uma nova força e uma nova vocação: dar graças e testemunho deste sinal de Deus. De modo particular, é no testemunho da oração que os mais velhos se tornam um grande dom para a Igreja. Olhemos para o exemplo do Papa Bento XVI, que decidiu passar a última etapa da sua vida na escuta e na oração a Deus. Através da oração se agradece pelos benefícios recebidos, intercede-se pelos anseios das gerações mais jovens, recorda-se aos jovens que uma vida sem amor é um deserto, dá-se ânimo aos jovens angustiados ensinando-lhes que há mais alegria em dar do que em receber. Possa este diálogo entre jovens e idosos tornar-se para a Igreja uma força para superar o desafio da cultura do descarte.
Santo Padre:
Cari pellegrini di lingua portoghese: benvenuti! Auguro che le comunità cristiane offrano al mondo una testimonianza di rispetto e venerazione nei confronti degli anziani, consapevoli che essi possono trasmettere in modo privilegiato il senso della fede e della vita! Grazie per la vostra presenza!
Speaker:
Queridos peregrinos de língua portuguesa: sede bem-vindos! Faço votos de que as comunidades cristãs ofereçam ao mundo um testemunho de respeito e veneração pelos idosos, conscientes de que eles podem transmitir de um modo privilegiado o sentido da fé e da vida! Obrigado pela vossa presença!
[00398-06.01] [Texto original: Português]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Speaker:
Kontynuując refleksję na temat roli osób starszych, Ojciec Święty podkreślił dzisiaj znaczenie obecności dziadków w rodzinie i ich zadania. Przypomniał, że starość jest także Bożą łaską i powołaniem. Trzeba dostrzec duchowość starszych osób, ich modlitwę i poświęcenie. Znamiennym przykładem ich trwania przed Bogiem niech będzie dla wszystkich ewangeliczny „starzec" Symeon i „prorokini" Anna. W Dziecięciu przyniesionym do świątyni przez Maryję i Józefa rozpoznają Mesjasza. Spotkanie z Jezusem rodzi w ich sercach entuzjazm, uwielbienie Boga, potrzebę świadczenia o Nim. Modlitwa osób starszych, dziadków jest wielkim darem dla Kościoła i każdej rodziny, zastrzykiem mądrości dla całej społeczności ludzkiej. Spójrzmy na Benedykta XVI, który zdecydował się spędzić ostatnią część swojego życia na modlitwie i słuchaniu Boga. Oprócz modlitwy, dziadkowie i babcie mają misję przekazywać młodym mądrość życia. Powinni dodawać im otuchy, umacniać w wierze, wspierać w poszukiwaniu sensu życia. Niech ta refleksja będzie dla nas okazją, by dziękować Bogu za obecność wśród nas ludzi starszych i za świadectwo ich życia.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi, in modo particolare i docenti e gli alunni del Secondo Liceo di Starachowice, con i loro genitori. Siete venuti qui a pregare sulla tomba di San Giovanni Paolo II nel decimo anniversario della sua morte. Conservate sempre la memoria del suo insegnamento e siate fedeli a Dio e alla Patria. Nel contesto della catechesi di oggi auguro a tutti i presenti di essere fedeli alla tradizione dei Padri, trovando così la gioia nella cordiale relazione tra i giovani e gli anziani. Sia lodato Gesù Cristo.
Speaker:
Witam serdecznie pielgrzymów polskich, a szczególnie nauczycieli i uczniów II Liceum Ogólnokształcącego ze Starachowic. Przybyliście tutaj, by modlić się przy grobie świętego Jana Pawła II w dziesiątą rocznicę jego śmierci. Zachowujcie w pamięci jego nauczanie, bądźcie wierni Bogu i Ojczyźnie. W duchu dzisiejszej katechezy życzę wszystkim tu obecnym, byście dochowali wierności tradycji Ojców, znajdując radość w serdecznej relacji osób młodych i starszych. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.
[00399-09.01] [Testo originale: Polacco]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Speaker:
[أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، في تعليم اليوم نتابع تأمّلنا حول الأجداد، آخذين بعين الإعتبار قيمة وأهميّة دورهم في العائلة. لقد تأثّرتُ جدًا بـ "يوم المسنّين" الذي أقمناه هنا في ساحة القدّيس بطرس في العام الماضي: لقد أصغيتُ إلى قصص مُسنّين يبذلون أنفسهم في سبيل الآخرين. إنّه تأمّل ينبغي علينا متابعته، في الإطار الكنسيّ كما في الإطار المدنيّ. الإنجيل يأتي إلى لقائنا بصورة جميلة جدًّا، مؤثّرة ومشجّعة. إنّها صورة سمعان وحنّة اللذَين يحدّثنا عنهما إنجيل طفولة يسوع الذي كتبه القدّيس لوقا. لقد كانا شيخين، ويخبرنا الإنجيل أنّهما كانا ينتظران يوميًّا مجيء الله بأمانة كبيرة منذ سنوات طويلة. لقد أرادا رؤيته في ذاك النهار وقراءة علاماته وإدراك بدايته. وبالتّالي عندما وصل يوسف ومريم إلى الهيكل ليتمّما ما تفرضه الشّريعة، انطلق سمعان وحنّة يحركّهما الروح القدس. وفي لحظة اختفى ثقل العمر والإنتظار، عرفا الطفل واكتشفا قوّة جديدة من أجل مهمّة جديدة: تقديم الشّكر والشّهادة لعلامة الله هذه. أيّها الأجداد الأعزّاء، أيّها المسنّون الأعزّاء، لنَسِرْ على خطى هذين الشّيخين الرائعين! لنصبحْ نحن أيضًا شعراء صلاة: لنتلذّذْ في البحث عن كلماتنا، ولنستحوذ مجدّدًا على تلك الكلمات التي تعلّمنا إيّاها كلمة الله.]
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, l’anzianità contiene una grazia e una missione, una vera vocazione del Signore. I nonni e le nonne formano la "corale" permanente di un grande santuario spirituale, dove la preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunità che lavora e lotta nel campo della vita. Il Signore vi benedica!
Speaker:
أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، الشيخوخةُ تحتوي نعمةً ورسالةً، دعوة حقيقيّة من الربّ. إنّ الأجدادَ والجدّات يشكّلون "الجوقة" الدائمة لمزارٍ روحيٍّ كبير، حيث يعضدُ نشيدُ التّسبيحِ وصلاةُ التضرّعِ الجماعةَ التي تعملُ وتناضلُ في حقلِ الحياة. ليبارككُم الرب!
[00400-08.01] [Testo originale: Arabo]
Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto la Congregazione dello Spirito Santo, le Figlie di San Paolo e i giovani del Movimento dei Focolari. Saluto i gruppi parrocchiali, l’Osservatorio permanente dei giovani editori e le scolaresche. Invito tutti, soprattutto in questo tempo favorevole della Quaresima, ad impegnarsi nella costruzione di una società a misura d’uomo in cui ci sia spazio per l’accoglienza di ciascuno, soprattutto quando è anziano, ammalato, povero e fragile.
Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. In questo mese ricordiamo il quinto centenario della nascita ad Ávila di Santa Teresa di Gesù. Il suo vigore spirituale stimoli voi, cari giovani, a testimoniare con gioia la fede nella vostra vita; la sua fiducia in Cristo Salvatore sostenga voi, cari ammalati, nei momenti di maggiore sconforto; e il suo instancabile apostolato inviti voi, cari sposi novelli, a mettere al centro Cristo nella vostra casa coniugale.
[00401-01.01[Testo originale: Italiano]
[B0177-XX.01]