Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Saluti particolari nelle diverse lingue
Appello del Santo Padre
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Prima dell’Udienza Generale Papa Francesco ha salutato una Delegazione del Forum Cattolico-Musulmano, nell’Auletta dell’Aula Paolo VI. Quindi ha incontrato i gruppi con bambini ammalati e gli ammalati in carrozzella nell’Aula Paolo VI.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi dedicato alla Chiesa, ha incentrato la sua meditazione sulle qualità e le virtù necessarie all’esercizio del ministero pastorale.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello alla comunità internazionale affinché si mobiliti in favore dei cristiani perseguitati.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Abbiamo evidenziato nella catechesi precedente come il Signore continui a pascere il suo gregge attraverso il ministero dei vescovi, coadiuvati dai presbiteri e dai diaconi. È in loro che Gesù si rende presente, nella potenza del suo Spirito, e continua a servire la Chiesa, alimentando in essa la fede, la speranza e la testimonianza della carità. Questi ministeri costituiscono, quindi, un dono grande del Signore per ogni comunità cristiana e per la Chiesa intera, in quanto sono un segno vivo della sua presenza e del suo amore.
Oggi vogliamo domandarci: che cosa viene richiesto a questi ministri della Chiesa, perché possano vivere in modo autentico e fecondo il proprio servizio?
1. Nelle "Lettere pastorali" inviate ai suoi discepoli Timoteo e Tito, l’apostolo Paolo si sofferma con cura sulla figura dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi,- anche sulla figura dei fedeli, degli anziani, dei giovani. Si sofferma in una descrizione di ogni cristiano nella Chiesa, delineando per i vescovi, i presbiteri e i diaconi, ciò a cui essi sono chiamati e le prerogative che devono essere riconosciute in coloro che vengono scelti e investiti di questi ministeri. Ora, è emblematico come, insieme alle doti inerenti la fede e la vita spirituale- che non possono essere trascurate, perché sono la vita stessa -, vengano elencate alcune qualità squisitamente umane: l’accoglienza, la sobrietà, la pazienza, la mitezza, l’affidabilità, la bontà di cuore. E’ questo l’alfabeto, la grammatica di base di ogni ministero! Deve essere la grammatica di base di ogni vescovo, di ogni prete, di ogni diacono. Sì, perché senza questa predisposizione bella e genuina a incontrare, a conoscere, a dialogare, ad apprezzare e a relazionarsi con i fratelli in modo rispettoso e sincero, non è possibile offrire un servizio e una testimonianza davvero gioiosi e credibili.
2. C’è poi un atteggiamento di fondo che Paolo raccomanda ai suoi discepoli e, di conseguenza, a tutti coloro che vengono investiti del ministero pastorale, siano essi vescovi, sacerdoti, presbiteri o diaconi. L’apostolo esorta a ravvivare continuamente il dono che è stato ricevuto (cfr 1 Tm 4,14; 2 Tm 1,6). Questo significa che deve essere sempre viva la consapevolezza che non si è vescovi, sacerdoti o diaconi perché si è più intelligenti, più bravi e migliori degli altri, ma solo in forza di un dono, un dono d’amore elargito da Dio, nella potenza del suo Spirito, per il bene del suo popolo. Questa consapevolezza è davvero importante e costituisce una grazia da chiedere ogni giorno! Infatti, un Pastore che è cosciente che il proprio ministero scaturisce unicamente dalla misericordia e dal cuore di Dio non potrà mai assumere un atteggiamento autoritario, come se tutti fossero ai suoi piedi e la comunità fosse la sua proprietà, il suo regno personale.
3. La consapevolezza che tutto è dono, tutto è grazia, aiuta un Pastore anche a non cadere nella tentazione di porsi al centro dell’attenzione e di confidare soltanto in se stesso. Sono le tentazioni della vanità, dell’orgoglio, della sufficienza, della superbia. Guai se un vescovo, un sacerdote o un diacono pensassero di sapere tutto, di avere sempre la risposta giusta per ogni cosa e di non avere bisogno di nessuno. Al contrario, la coscienza di essere lui per primo oggetto della misericordia e della compassione di Dio deve portare un ministro della Chiesa ad essere sempre umile e comprensivo nei confronti degli altri. Pur nella consapevolezza di essere chiamato a custodire con coraggio il deposito della fede (cfr1 Tm 6,20), egli si metterà in ascolto della gente. E’ cosciente, infatti, di avere sempre qualcosa da imparare, anche da coloro che possono essere ancora lontani dalla fede e dalla Chiesa. Con i propri confratelli, poi, tutto questo deve portare ad assumere un atteggiamento nuovo, improntato alla condivisione, alla corresponsabilità e alla comunione.
Cari amici, dobbiamo essere sempre grati al Signore, perché nella persona e nel ministero dei vescovi, dei sacerdoti e dei diaconi continua a guidare e a formare la sua Chiesa, facendola crescere lungo la via della santità. Allo stesso tempo, dobbiamo continuare a pregare, perché i Pastori delle nostre comunità possano essere immagine viva della comunione e dell’amore di Dio.
[01792-01.01[Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Speaker:
Frères et sœurs, aujourd’hui nous nous arrêterons à ce qui est demandé aux Pasteurs de l’Église, pour vivre leur service de manière authentique et féconde. Dans ses
Lettres pastorales, en plus de ce qui est inhérent à la foi et à la vie spirituelle, saint Paul indique quelques qualités typiquement humaines à la base de tout ministère : l’accueil, la sobriété, la patience, la douceur, la fiabilité, la bonté du cœur. Il s’agit d’une prédisposition à rencontrer, à connaître, à dialoguer, à apprécier et à se mettre en relation avec les frères. Paul exhorte les Pasteurs à prendre conscience que leur ministère vient uniquement de la miséricorde de Dieu. Alors, ils ne pourront pas avoir une attitude autoritaire, comme si la communauté était leur propriété, leur domaine personnel. La conscience que tout est don, que tout est grâce, aide un Pasteur à ne pas tomber dans la tentation de se mettre au centre de l’attention, et de se fier à soi seul. Le ministre de l’Église doit être humble et compréhensif à l’égard des autres, se mettant à l’écoute des gens, conscient d’avoir toujours quelque chose à apprendre.
Santo Padre:
Sono lieto di accogliere i cari pellegrini di lingua francese, in particolare i gruppi provenienti dalla Francia. Vi invito a pregare il Signore perché i Pastori delle vostre comunità siano sempre immagini viventi della comunione e dell’amore di Dio per tutti. Che Dio vi benedica!
Speaker:
Je suis heureux de vous accueillir, chers pèlerins de langue française, en particulier les groupes venant de France. Je vous invite à prier le Seigneur pour que les Pasteurs de vos communautés soient toujours des images vivantes de la communion et de l’amour de Dieu pour tous. Que Dieu vous bénisse !
[01793-03.01] [Texte original: Français]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the Church, we have seen that the Lord continues to shepherd his flock with love through the ordained ministry of bishops, priests and deacons. Today we consider the qualities demanded of these ministers in their service to Christ and the Church. In addition to the essential gifts of firm faith and holiness, Saint Paul lists such human qualities as kindness, gentleness, patience, prudence and attentive concern for others. These gifts too are required for the exercise of spiritual leadership. In a special way, Paul urges the Church’s ordained ministers to rekindle constantly the gift of God which they have received. For it is only by acknowledging that their ministry is an unmerited gift of God’s mercy that bishops, priests and deacons can serve their brothers and sisters with humility, generosity, wisdom and compassion, and thus build up the Church’s communion in faith and love. Let us thank the Lord for the gift of this threefold ministry in the Church, and pray that our ordained ministers may always be sustained in their efforts to be living icons of the Father’s loving concern for all his children.
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i vari gruppi provenienti da Inghilterra, Danimarca, Sud Africa, Indonesia, Giappone e Stati Uniti d’America. Ringrazio i cori per la loro lode a Dio attraverso il canto. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace nel Signore Gesù. Dio vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including the various groups from England, Denmark, South Africa, Indonesia, Japan and the United States of America. I thanks the choirs for their praise of God in song. Upon all of you, and your families, I invoke joy and peace in the Lord Jesus. God bless you all!
[01794-02.01] [Original text: English]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, letzte Woche haben wir gesehen, welch großes Geschenk das Weiheamt für die Kirche ist. Was aber wird von den Bischöfen, Priestern und Diakonen verlangt, damit sie ihr Dienstamt fruchtbar und authentisch ausüben können? Der Apostel Pauls umreißt in den Pastoralbriefen die Aufgaben dieses Dienstes wie auch die erforderlichen Voraussetzungen. Neben der Gabe des Glaubens und des geistlichen Lebens braucht es ebenso eine Reihe menschlicher Qualitäten: Besonnenheit, Geduld, Zuverlässigkeit, Herzensgüte. Ohne diese Eigenschaften im Umgang mit den Mitmenschen ist kein wirklich freudiger und glaubwürdiger Dienst möglich. Eine Grundhaltung, die Paulus anmahnt, besteht darin, die empfangene Gnade nicht zu vernachlässigen und sie neu zu entfachen. Wenn sich der Amtsträger vor Augen hält, dass das Dienstamt ein Geschenk der Liebe und Barmherzigkeit Gottes ist, kann er nie eine autoritäre Haltung annehmen. Dieses Bewusstsein bewahrt den Hirten auch vor der Versuchung, sich in den Mittelpunkt zu stellen oder nur auf sich selbst zu vertrauen. Weil er weiß, dass er als Erster des Erbarmens Gottes bedarf, begegnet er den anderen in Demut und voll Verständnis. Den Auftrag, das Glaubensgut zu bewahren, wird er gleichwohl im Hinhören auf die Mitmenschen ausüben, da er immer auch ein Lernender ist. So sollen die Mitbrüder im Weiheamt eine neue Haltung einüben, die von Austausch, Teilen, Mitverantwortung und Gemeinschaft geprägt ist.
Santo Padre:
Un caloroso benvenuto ai pellegrini e visitatori provenienti dai Paesi di lingua tedesca. Saluto in particolare il gruppo di pazienti del Centro di cure palliative di Landshut. Grati al Signore che nel ministero dei vescovi, dei sacerdoti e dei diaconi continua a guidare e formare la sua Chiesa, vogliamo pregare per i pastori affinché possano essere sempre di più immagine viva della comunione e dell’amore di Dio. Il Signore vi protegga sempre.
Speaker:
Sehr herzlich heiße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache willkommen. Insbesondere grüße ich die Gruppe von Patienten des Palliativzentrums Landshut. Danken wir dem Herrn, dass er durch den Dienst der Bischöfe, Priester und Diakonen seine Kirche leitet und formt, und beten wir für die Hirten, dass sie immer mehr lebendiges Abbild der Gemeinschaft und der Liebe Gottes sind. Der Herr behüte euch allezeit.
[01795-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
En la catequesis de hoy, podemos hacernos la pregunta: Qué se pide a los obispos, presbíteros y diáconos para que su servicio sea auténtico y fecundo.
San Pablo, en sus cartas pastorales, además de una fe firme y de una vida espiritual sincera, que son la base de la vida, enumera algunas cualidades humanas, esenciales para estos ministerios: la acogida, la sobriedad, la paciencia, la afabilidad, la bondad de corazón… cualidades, que hacen posible que su testimonio del Evangelio sea alegre y creíble.
El Apóstol recomienda, además, reavivar continuamente el don que han recibido por la imposición de manos. La conciencia de que todo es don, todo es gracia, los ayuda a no caer en la tentación de ponerse en el centro y de confiar sólo en ellos mismos. Uno no es obispo, presbítero o diácono porque sea más inteligente o tenga más talentos que los demás, sino en virtud del poder del Espíritu Santo y para el bien del santo Pueblo de Dios.
La actitud de un ministro no puede ser nunca autoritaria, sino misericordiosa, humilde y comprensiva.
Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, Argentina, México, y quiero de alguna manera expresar a los mexicanos, a los aquí presentes y a los que están en la patria, mi cercanía en este momento doloroso de legal desaparición, pero, sabemos, de asesinato de los estudiantes. Se hace visible la realidad dramática de toda la criminalidad que está detrás del comercio y tráfico de drogas. Estoy cerca de ustedes y de sus familias. De Guatemala, y Chile. Me agradó ver el grupo de militares chilenos en estos días en que estamos conmemorando el trigésimo aniversario de la firma del tratado de paz entre Argentina y Chile. Los límites ya están claros, no nos vamos a seguir peleando por los límites; nos vamos a pelear por otras cosas, pero no por eso. Pero hay una cosa que quiero hacer notar: esto se dio gracias a la voluntad de diálogo. Solamente cuando hay voluntad de diálogo se solucionan las cosas. Y quiero también elevar un pensamiento de gratitud a san Juan Pablo II y al Cardenal Samorè, que tanto hicieron para lograr esta paz entre nosotros. Ojalá todos los pueblos que tengan conflictos de cualquier índole, sean limítrofes o culturales, se animen a solucionarlos en la mesa del diálogo y no en la crueldad de una guerra. Saludo a todos los ciudadanos de los demás países latinoamericanos presentes. Invito a todos a dar gracias a Dios por las personas que ejercen un ministerio de guía en la Iglesia y la hacen crecer en santidad. Recemos para que sean siempre imagen viva del amor de Dios. Muchas gracias.
[01796-04.01] [Texto original: Español]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Speaker:
Os pastores da Igreja, para viverde modo autêntico e fecundo o seu serviço eclesial, necessitam de possuir certas qualidades e virtudes. O apóstolo Paulo, nas chamadas Cartas Pastorais, não se limita a enumerar dons e graças sobrenaturais, mas fala de dotes como ser hospitaleiro, sóbrio, pacífico, de coração bondoso, ou seja, qualidades tipicamente humanas que predispõem os ministros da Igreja para se relacionar com os outros de forma respeitosa e sincera. Entretanto uma pessoa não é escolhida para bispo, presbítero ou diácono por ser mais inteligente, mais capaz ou melhor do que os outros, mas porque recebeu de Deus um dom particular. De facto, a recomendação fundamental que Paulo faz a Timóteo é que reavive continuamente o dom recebido pela imposição das mãos. Esta consciência de que tudo é dom, tudo é graça ajuda o pastor da Igreja a não cair na tentação de se colocar no cento da atenção ou de confiar unicamente em si mesmo. Sentindo-se objecto da misericórdia e compaixão de Deus, o ministro da Igreja procurará ser sempre humilde e compreensivo com os outros. E, com seus irmãos no ministério, tudo isto o leva a assumir uma atitude nova, marcada pela partilha, a co-responsabilidade e a comunhão.
Santo Padre:
Carissimi pellegrini di lingua portoghese, vi saluto cordialmente tutti, con una menzione speciale per i parrocchiani di "Nossa Senhora de Guadalupe" di Curitiba e i diocesani di Tubarão, i fedeli della Cappella Militare "Nossa Senhora da Conceição" e della parrocchia "Jardim da Imaculada". Non stanchiamoci di vigilare sui nostri pensieri e atteggiamenti per pregustare fin d’ora il calore e lo splendore del volto di Dio, che contempleremo in tutta la sua bellezza nella vita eterna. Scenda, generosa, la sua Benedizione su di voi e sulle vostre famiglie!
Speaker:
Amados peregrinos de língua portugesa, saúdo-vos cordialmente a todos, com menção especial para os paroquianos de Nossa Senhora de Guadalupe de Curitiba e os diocesanos de Tubarão, os fiéis da Capela Militar Nossa Senhora da Conceição e da paróquia Jardim da Imaculada. Não nos cansemos de vigiar sobre os nossos pensamentos e atitudes para saborear desde já o calor e o esplendor do rosto de Deus, que havemos de contemplar em toda a sua beleza na vida eterna. Desça, generosa, a sua Bênção sobre vós e vossas famílias!
[01797-06.01] [Texto original: Português]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Speaker:
W dzisiejszej katechezie Ojciec Święty przypomniał kryteria, jakie Kościół stawia biskupom, prezbiterom i diakonom, powierzając im posługę święceń. Są to konkretne wymogi, których realizacja pozwala im owocnie przeżywać swoje powołanie. Św. Paweł wskazuje, że oprócz predyspozycji dotyczących wiary i życia duchowego, ważne są cechy czysto ludzkie: gościnność, trzeźwość, cierpliwość, łagodność, wiarygodność, dobroć serca. Bez autentycznej umiejętności kontaktu z ludźmi, szacunku, dialogu, szczerych relacji, nie można służyć człowiekowi, nie można być wiarygodnym świadkiem Chrystusa. Apostoł Narodów wskazuje na konieczność nieustannego ożywiania otrzymanego daru łaski. Przypomina, że nikt nie zostaje biskupem, prezbiterem czy diakonem, dlatego, że jest mądrzejszy, bardziej utalentowany i lepszy od innych. Wszystko jest darem Boga, udzielonym w mocy Jego Ducha, dla dobra ludu. Dlatego nikt nie może przyjmować postawy autorytarnej. Biskup, kapłan, diakon, nie mogą stawiać siebie w centrum uwagi i polegać tylko na sobie. Nie mogą uważać, że zawsze mają właściwą odpowiedź na wszystko i nikogo nie potrzebują. Ich postawę ma przenikać pokora, szczerość, wyrozumiałość dla innych. Tylko wówczas potrafią godnie strzec depozytu wiary. Pamiętając o tym, módlmy się za pasterzy, aby byli dla wiernych żywym obrazem miłości Boga.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Oggi ricorre il 25° della canonizzazione di Fra’ Alberto – Adam Chmielowski. Papa San Giovanni Paolo II l’aveva chiamato "Patrono della difficile svolta nella vostra patria e nell’Europa". Impariamo da lui a mettere in pratica l’amore misericordioso verso i più bisognosi, che sono l’immagine viva di Cristo – "Ecce Homo". Il motto di Fra’ Alberto "Essere buono come il pane" fruttifichi in noi con la sollecitudine per i fratelli. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Pozdrawiam pielgrzymów polskich. Dzisiaj przypada 25-lecie kanonizacji Brata Alberta – Adama Chmielowskiego. Święty Jan Paweł II nazwał go „Patronem trudnego przełomu w waszej Ojczyźnie i w Europie". Uczmy się od niego wdrażania w życie miłości miłosiernej wobec najbardziej potrzebujących, niesienia pomocy tym, którzy noszą w sobie Obraz Chrystusa – „Ecce Homo". Niech dewiza życiowa Brata Alberta „Być dobrym jak chleb" owocuje w naszym codziennym życiu, w naszej trosce o braci. Z serca wam błogosławię.
[01798-09.01] [Testo originale: Polacco]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Speaker:
[تكلم قداسة البابا، استمرارا لتعاليمه عن خدمة الأساقفة والكهنة والشمامسة، عن السمات التي ينبغي أن يتحلى بها الرعاة كي يعيشوا خدمتهم بطريقة أصيلة ومثمرة. فبجانب الصفات الإنسانية كحسن الضيافة، الرصانة، الصبر، الوداعة، وطيبة القلب، عليهم أن يدركوا أن اختيارهم لم يكن بسبب أنهم الأكثر ذكاء أو مهارة أو لأنهم أفضل من الآخرين، بل هو، وقبل كل شيء، عطية مجانية من لدن الله، يهبها بقوة الروح القدس، من أجل خير شعبه. هذا الإدراك وحده سيحفظهم من السقوط في تجربة اعتبار الجماعة المسيحية ملكية خاصة لهم، أو وضع أنفسهم في مركز الاهتمام أو الاعتماد فقط على قدراتهم الذاتية].
Santo Padre:
Rivolgo un caro benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dalla Giordania. Afferma San Paolo che Dio «ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla […] perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio» (1 Cor 1,28-29). La chiamata di Dio è sempre frutto della Sua generosità, compassione e misericordia. Pregate dunque per i vostri Pastori affinché vivano il loro ministero con un spirito di umiltà, di servizio e di ascolto e diventino immagine viva della comunione e dell’amore di Dio. Il Signore vi benedica e vi protegga sempre dal maligno!
Speaker:
أتوجه بتحية مودة إلى جميع المؤمنين الناطقين باللغة العربية، وخاصة القادمين من المملكة الأردنية الهاشمية. يؤكد القديس بولس أن الله قد "اختار جهال العالم ليخزي الحكماء واختار الله ضعفاء العالم ليخزي الأقوياء واختار الله أدنياء العالم... لكي لا يفتخر كل ذي جسد أمامه" (1 كو 1، 28- 29). فدعوة الله هي دائما ثمرة لسخائه ولعطفه ولرحمته. فصلوا من أجل رعاتكم ليعيشوا تكريسهم بروح التواضع والخدمة والإصغاء، كي يصيروا صورة حية لشركة ولمحبة الله. ليبارككم الرب ويحرسكم دائما من الشرير!
[01799-08.01] [Testo originale: Arabo]
Saluti particolari nelle diverse lingue
Saluto in lingua croata
Saluto in lingua italiana
Saluto in lingua croata
Saluto con gioia i pellegrini croati, in modo speciale la Delegazione delle Autorità del Ministero della Difesa, degli Affari interni, dei Veterani e gli ufficiali dell’Ordinariato Militare accompagnati dal loro Vescovo, Mons. Juraj Jezerinac.
Cari amici, la Benedizione di Dio sia sempre su di voi e sulle vostre famiglie e vi custodisca nella gioia e nella pace. Siano lodati Gesù e Maria!
Speaker:
Radosno pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a na poseban način Delegaciju Ministarstava obrane, unutarnjih poslova i branitelja, te djelatnike Vojnog ordinarijata zajedno s njihovim biskupom, monsinjorom Jurjem Jezerincom. Dragi prijatelji, neka Božji blagoslov bude uvijek nad vama i nad vašim obiteljima te vas čuva u radosti i miru. Hvaljen Isus i Marija!
[01802-AA.01] [Testo originale: Croato]
Saluto in lingua italiana
I fedeli che partecipano a questa udienza sono in due posti: uno qui in piazza - tutti noi ci vediamo -, l’altro posto è l’aula Paolo VI dove ci sono tanti ammalati, più di duecento. E siccome il tempo era così incerto, non si sapeva se c’era il pericolo della pioggia o no, pertanto sono là al coperto e seguono l’udienza nel maxischermo. Invito a salutare con un applauso i nostri fratelli dell'Aula Paolo VI.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto le Suore Scalabriniane, grazie tante per quello che voi fate per i migranti, per i rifugiati, grazie; le Carmelitane Missionarie di Santa Teresa di Gesù Bambino, che celebrano il Capitolo Generale, e gli studenti e docenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, in occasione del 25° anniversario di fondazione. Saluto le famiglie con vittime di incidenti stradali e di persone scomparse, ed assicuro la mia preghiera per quanti hanno perso la vita sulle strade e per quanti non sono mai tornati agli affetti dei loro familiari. Saluto i fedeli di Canicattì, ce ne sono tanti; la Federazione Cure Palliative; la Cooperativa RE.LEG.ART di Perugia; e i bambini del Policlinico San Matteo di Pavia e quelli dell’Associazione Nazionale Displasia Ectodermica. La visita alle Tombe degli Apostoli favorisca in tutti il senso di appartenenza alla famiglia ecclesiale.
Rivolgo un pensiero ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Ieri abbiamo celebrato la memoria di San Martino, Vescovo di Tours. La sua grande carità sia di esempio a voi, cari giovani, per vivere la vita come una donazione; il suo abbandono in Cristo Salvatore sostenga voi, cari ammalati, nei momenti bui della sofferenza; e il suo vigore spirituale ricordi a voi, cari sposi novelli, la centralità della fede nel cammino coniugale.
[01800-01.01] [Testo originale: Italiano]
Appello del Santo Padre
Con grande trepidazione seguo le drammatiche vicende dei cristiani che in varie parti del mondo sono perseguitati e uccisi a motivo del loro credo religioso. Sento il bisogno di esprimere la mia profonda vicinanza spirituale alle comunità cristiane duramente colpite da un’assurda violenza che non accenna a fermarsi, mentre incoraggio i Pastori e i fedeli tutti ad essere forti e saldi nella speranza. Ancora una volta, rivolgo un accorato appello a quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale, come pure a tutte le persone di buona volontà, affinché si intraprenda una vasta mobilitazione di coscienze in favore dei cristiani perseguitati. Essi hanno il diritto di ritrovare nei propri Paesi sicurezza e serenità, professando liberamente la nostra fede. E adesso per tutti i cristiani, perseguitati perché cristiani, vi invito a pregare il Padre Nostro.
[01801-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0841-XX.01]