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Udienza ai Membri della "Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships", 31.10.2014


Discorso del Santo Padre

Testo in lingua inglese

Alle ore 12.10 di questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i Membri della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships in occasione della XVI Conferenza internazionale sul tema: "Lode e adorazione carismatica per una Nuova Evangelizzazione" (Roma, 30 ottobre - 2 novembre 2014).

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai presenti nel corso dell’incontro:

Discorso del Santo Padre

Cari fratelli e sorelle, benvenuti.

Vi ringrazio per la vostra accoglienza e saluto tutti con affetto. So che la Catholic Fraternity ha già tenuto l’incontro con l’esecutivo e il consiglio e che questo pomeriggio comincerete la XVI conferenza internazionale con il caro P. Raniero.

Avete avuto la gentilezza di farmi pervenire il programma e vedo che ogni incontro inizia con il discorso che ho rivolto al Rinnovamento Carismatico in occasione dell’incontro allo Stadio Olimpico nello scorso mese di giugno.

Voglio innanzitutto congratularmi con voi perché avete iniziato ciò che in quel momento era un desiderio. Da circa due mesi la Catholic Fraternity e l’ICCRS hanno già cominciato a lavorare condividendo lo stesso ufficio nel Palazzo San Calisto, dentro l’ "Arca di Noè". Sono consapevole che non dev’essere stato facile prendere questa decisione e vi ringrazio di cuore per questa testimonianza di unità, della corrente di Grazia, che state dando a tutto il mondo.

Vorrei approfondire alcuni temi che ritengo importanti.

Unità nella diversità. L’uniformità non è cattolica, non è cristiana. L’unità nella diversità. L’unità cattolica è diversa ma è una. E’ curioso! Lo stesso che fa la diversità è lo stesso che poi fa l’unità: lo Spirito Santo. Fa le due cose: unità nella diversità. L’unità non è uniformità, non è fare obbligatoriamente tutto insieme, né pensare allo stesso modo, neppure perdere l’identità. Unità nella diversità è precisamente il contrario, è riconoscere e accettare con gioia i diversi doni che lo Spirito Santo dà ad ognuno e metterli al servizio di tutti nella Chiesa.

Oggi nel passo del Vangelo che abbiamo letto nella Messa, c’era questa uniformità di quegli uomini attaccati alla lettera: "Non si deve fare così…", a tal punto che il Signore ha dovuto domandare: "Ma, dimmi, si può fare del bene di sabato o non si può?". Questo è il pericolo dell’uniformità. L’unità è saper ascoltare, accettare le differenze, avere la libertà di pensare diversamente e manifestarlo! Con tutto il rispetto per l’altro che è il mio fratello. Non abbiate paura delle Differenze! Come ho detto nell’Esortazione Evangelii gaudium: «Il modello non è la sfera, che non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro. Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità» (236), ma fanno l’unità.

Ho visto nell’opuscolo, dove ci sono i nomi delle Comunità, che la frase che avete scelto di mettere all’inizio è quella che dice: "...condividere con tutti nella Chiesa il Battesimo nello Spirito Santo". La Chiesa ha bisogno dello Spirito Santo, ci mancherebbe! Ogni cristiano, nella sua vita, ha bisogno di aprire il suo cuore all’azione santificante dello Spirito Santo. Lo Spirito, promesso dal Padre, è Colui che ci rivela Gesù Cristo, che ci dà la possibilità di dire: Gesù! Senza lo Spirito non possiamo dirlo. Lui rivela Gesù Cristo, ci conduce all’incontro personale con Lui e così cambia la nostra vita. Una domanda: Vivete questa esperienza? Condividetela! E per condividerla, bisogna viverla, essere testimoni di questo!

Il tema che avete scelto per il Congresso è "Lode e Adorazione per una nuova evangelizzazione". Di questo parlerà P. Raniero, maestro di preghiera. La lode è l’inspirazione che ci dà vita, perché è l’intimità con Dio, che cresce con la lode ogni giorno. Tempo fa ho ascoltato questo esempio che mi sembra molto appropriato: la respirazione per l’essere umano. La respirazione è costituita da due fasi: inspirare, cioè mettere dentro l’aria, ed espirare, lasciarla uscire. La vita spirituale si alimenta, si nutre nella preghiera e si manifesta nella missione: inspirazione - la preghiera - ed espirazione. Quando inspiriamo, nella preghiera, riceviamo l’aria nuova dello Spirito e nell’espirarlo annunciamo Gesù Cristo suscitato dallo stesso Spirito.

Nessuno può vivere senza respirare. Lo stesso è per il cristiano: senza la lode e senza la missione non vive da cristiano. E con la lode, l’adorazione. Si parla di adorare, se ne parla poco. "Che cosa si fa nella preghiera?" - "Chiedo delle cose a Dio, ringrazio, si fa l’intercessione…" L’adorazione, adorare Dio. Questo è parte della respirazione: la lode e l’adorazione.

È stato il Rinnovamento Carismatico che ha ricordato alla Chiesa la necessità e l’importanza della preghiera di lode. Quando si parla di preghiera di lode nella Chiesa vengono in mente i carismatici. Quando ho parlato della preghiera di lode durante una Messa a Santa Marta ho detto che non è solamente la preghiera dei carismatici ma di tutta la Chiesa! È il riconoscimento della signoria di Dio su di noi e sopra tutto il creato espresso nella danza, nella musica e nel canto.

Vorrei ora riprendere alcuni passaggi di quell’omelia: «La preghiera di lode è una preghiera cristiana per tutti noi. Nella Messa, tutti i giorni, quando cantiamo ripetendo "Santo, Santo, Santo...", questa è una preghiera di lode, lodiamo Dio per la sua grandezza perché è grande. E gli diciamo cose belle, perché a noi piace che sia così… La preghiera di lode ci fa fecondi. Sara ballava nel momento grande della sua fecondità a novant’anni! La fecondità dà lode al Signore. L’uomo o la donna che lodano il Signore, che pregano lodando il Signore - e quando lo fanno sono felici di dirlo - e si rallegrano quando cantano il Sanctus nella Messa sono un uomo o una donna fecondi. Pensiamo che bello è fare le preghiere di lode. Questa dev’essere la nostra preghiera di lode e, quando la eleviamo al Signore, dobbiamo dire al nostro cuore: "Alzati, cuore, perché stai davanti al re della gloria"» (Messa a Santa Marta, 28 gennaio 2014).

Insieme alla preghiera di lode, la preghiera di intercessione è oggi un grido al Padre per i nostri fratelli cristiani perseguitati e assassinati e per la pace nel nostro mondo sconvolto.

Lodate sempre il Signore, non smettete di farlo, lodatelo sempre di più, incessantemente. Mi hanno detto di gruppi di preghiera del rinnovamento carismatico in cui si recita insieme il Rosario. La preghiera alla Madonna non deve mancare mai, mai! Ma quando voi vi riunite, lodate il Signore!

Vedo tra di voi un caro amico, il Pastore Giovanni Traettino, cui ho fatto visita poco tempo fa. Catholic Fraternity, non dimenticare le tue origini, non dimenticare che il Rinnovamento Carismatico è per sua stessa natura ecumenico. Su questo tema il Beato Paolo VI, nella sua magnifica e attualissima Esortazione sull’evangelizzazione, dice: «...la forza dell’evangelizzazione risulterà molto diminuita se coloro che annunziano il vangelo sono divisi tra di loro da tante specie di rotture. Non starebbe forse qui uno dei grandi malesseri dell’evangelizzazione oggi? Il testamento spirituale del Signore ci dice che l’unità tra i suoi seguaci non è soltanto la prova che noi siamo suoi, ma anche che egli è l’inviato del Padre, criterio di credibilità dei cristiani e del Cristo medesimo. Sì, la sorte dell’evangelizzazione è certamente legata alla testimonianza di unità data dalla Chiesa. È questo un motivo di responsabilità ma anche di conforto» (Evangelii nuntiandi, 77). Fino a qui, il Beato Paolo VI.

Ecumenismo spirituale, pregare insieme e annunziare insieme che Gesù è il Signore e intervenire insieme in aiuto dei poveri, in tutte le loro povertà. Questo si deve fare e non dimenticare che oggi il sangue di Gesù, versato dai suoi molti martiri cristiani in varie parti del mondo, ci interpella e ci spinge all’unità. Per i persecutori, noi non siamo divisi, non siamo luterani, ortodossi, evangelici, cattolici… No! Siamo uno! Per i persecutori siamo cristiani! Non interessa altro. Questo è l’Ecumenismo del sangue che oggi si vive.

Ricordatevi: cercate l’unità che è opera dello Spirito Santo e non temete le diversità. La respirazione del cristiano che lascia entrare l’aria sempre nuova dello Spirito Santo e lo espira nel mondo. Preghiera di lode e missione. Condividete il Battesimo nello Spirito Santo con chiunque nella Chiesa. Ecumenismo spirituale e ecumenismo del sangue. L’unità del Corpo di Cristo. Preparare la Sposa per lo Sposo che viene! Una sola Sposa! Tutti. (Ap 22,17)

Infine, una menzione speciale, oltre al mio grazie, va a questi giovani musicisti che vengono dal nord del Brasile e che hanno suonato all’inizio, spero che continuino a suonare un po’. Mi hanno ricevuto con tanto affetto con il canto "Vive Gesù il Signore". So che hanno preparato qualcosa di più e vi invito tutti ad ascoltarli prima di salutarci. Grazie.

[01703-01.01] [Testo originale: Italiano]

Testo in lingua inglese

Dear brothers and sisters,

Welcome! I thank you for your warm welcome and I greet you all with affection. I know that the Catholic Fraternity has already met with the executive and the council and that this afternoon you will open the Sixteenth International Conference with our beloved Father Raniero. You have been kind enough to provide me with a programme and I see that each meeting begins with the words which I addressed to the Charismatic Renewal on the occasion of our meeting at the Olympic Stadium last June.

I wish first of all to congratulate each of you for having embarked upon something which was expressed as a desire at that meeting. For the last two months the Catholic Fraternity and the ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services) have worked together and shared office space in the Palazzo San Calisto, "Noah’s Ark". I am aware that it may not have been easy to make this decision and I thank you sincerely for this witness to unity and grace which you offer to the entire world.

I would like now to reflect upon some themes which I consider important. The first is unity in diversity. Uniformity is not Catholic, it is not Christian. Rather, unity in diversity. Catholic unity is different but it is one: this is curious! The cause of diversity is also the cause of unity: the Holy Spirit. The Holy Spirit does two things: he creates unity in diversity. Unity does not imply uniformity; it does not necessarily mean doing everything together or thinking in the same way. Nor does it signify a loss of identity. Unity in diversity is actually the opposite: it involves the joyful recognition and acceptance of the various gifts which the Holy Spirit gives to each one and the placing of these gifts at the service of all members of the Church. It means knowing how to listen, to accept differences, and having the freedom to think differently and express oneself with complete respect towards the other who is my brother or sister. Do not be afraid of differences! As I wrote in Evangelii Gaudium: "Our model is not the sphere, which is no greater than its parts, where every point is equidistant from the centre, and there are no differences between them. Instead, it is the polyhedron, which reflects the convergence of all its parts, each of which preserves its distinctiveness" (236), but they form a unity.

I can see from the programme, where the names of the Communities are mentioned, that at the introduction you have inserted the phrase, "…to share the Baptism in the Holy Spirit with the whole Church". The Church needs the Holy Spirit, how could it be otherwise! Every Christian in his or her life requires a heart open to the sanctifying action of the Holy Spirit. The Spirit, promised by the Father, is he who reveals Jesus Christ to us, who gives us the possibility of saying: Jesus! Without the Holy Spirit we cannot say this. The Holy Spirit reveals Jesus Christ, he leads us to a personal encounter with him, and in so doing, changes our life. A question for you: is this your experience? Share it with others! In order to share this experience, you must live it and witness to it!

The theme which you have chosen for the Congress is "Praise and Worship for a New Evangelization." Fr Raniero, a masterful guide in the ways of prayer, will speak on this theme. Praise is the "breath" which gives us life, because it is intimacy with God, an intimacy that grows through daily praise. Some time ago I heard an example of this which seems very appropriate: the way that people breathe. Breathing is made up of two stages: inhaling, the intake of air, and exhaling, the letting out of this air. The spiritual life is fed, nourished, by prayer and is expressed outwardly through mission: inhaling - prayer - and then exhaling. When we inhale, by prayer, we receive the fresh air of the Holy Spirit. When exhaling this air, we announce Jesus Christ risen by the same Spirit. No one can live without breathing. It is the same for the Christian: without praise and mission there is no Christian life. Praise, adoration are needed. When speaking of adoration, little is said. What do we do when praying? We ask something from God, we thank him, we intercede. But adoration, adoring God is part of a Christian’s breathing: praise and adoration.

The Charismatic Renewal has reminded the Church of the necessity and importance of the prayer of praise. When we speak of the prayer of praise in the Church, Charismatics come to mind. When I spoke of the prayer of praise during a homily at Mass in Santa Martha, I said it is not only the prayer of Charismatics but of the entire Church! It is the recognition of the Lordship of God over us and over all creation expressed through dance, music and song.

I would like to revisit with you a few passages from that homily: "The prayer of praise is a Christian prayer, for all of us. In the Mass, every day, when we sing the ‘Holy, Holy, Holy’, this is a prayer of praise: we praise God for his greatness because he is great. And we address him with beautiful words because it pleases us to do this. The prayer of praise bears fruit in us. Sarah danced as she celebrated her fertility – at the age of ninety! This fruitfulness gives praise to God. Men and women who praise the Lord, who pray praising the Lord – and who are happy to do so – rejoice in singing the Sanctus at Mass and they bear fruit. Let us consider how beautiful it is to offer the prayer of praise to God. This should be our prayer and, as we offer it up to God, we ought to say to ourselves, "Arise, O heart, because you are standing before the King of Glory" (Holy Mass at Domus Sanctae Marthae, 28 January 2014).

Together with the prayer of praise, the prayer of intercession is, in these days, a cry to the Father for our Christian brothers and sisters who are persecuted and murdered, and for the cause of peace in our turbulent world. Praise the Lord at all times, never cease to do so, praise him more and more, unceasingly. I have been told of Charismatic prayer groups in which they pray the Rosary. Prayer to the Mother of God must never be excluded, never! But when you assemble for prayer, praise the Lord!

I see that you have among you a very dear friend, Pastor Giovanni Traettino, whom I visited recently. Catholic Fraternity, do not forget your origins, do not forget that the Charismatic Renewal is, by its very nature, ecumenical. Blessed Paul VI commented on this in the magnificent Apostolic Exhortation on evangelization which is highly relevant in our own day: "The power of evangelization will find itself considerably diminished if those who proclaim the Gospel are divided among themselves in all sorts of ways. Is this not perhaps one of the great sicknesses of evangelization today? The Lord’s spiritual testament tells us that unity among his followers is not only the proof that we are his but also the proof that he is sent by the Father. It is the test of the credibility of Christians and of Christ himself. Yes, the destiny of evangelization is certainly bound up with the witness of unity given by the Church. This is a source of responsibility and also of comfort" (Evangelii Nuntiandi, 77). These words are of Blessed Paul VI.

Spiritual ecumenism is praying and proclaiming together that Jesus is Lord, and coming together to help the poor in all their poverty. This must be done while never forgetting in our day that the blood of Jesus, poured out by many Christian martyrs in various parts of the world, calls us and compels us towards the goal of unity. For persecutors, we are not divided, we are not Lutherans, Orthodox, Evangelicals, Catholics…No! We are one in their eyes! For persecutors we are Christians! They are not interested in anything else. This is the ecumenism of blood that we experience today.

Remember: seek the unity which is the work of the Holy Spirit and do not be afraid of diversity. The breathing of Christians draws in the new air of the Holy Spirit and then exhales it upon the world: it is the prayer of praise and missionary outreach. Share baptism in the Holy Spirit with everyone in the Church. Spiritual ecumenism and the ecumenism of blood. The unity of the Body of Christ. Prepare the Bride for the Bridegroom who comes! One Bride only! All. (Rev 22:17).

Finally, in addition to my thanks, I would especially like to mention these young musicians from northern Brazil who have played at the beginning; I hope they play a little more. They have welcomed me with much affection, singing "Long live Jesus my Saviour". I know that you have prepared something else and so I invite everyone to listen to them before I say farewell. Thank you!

[01703-02.01] [Original text: English]

[B0805-XX.03]