Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Saluto in lingua italiana
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi dedicato alla Chiesa, ha incentrato la sua meditazione sulla Chiesa, come Corpo di Cristo.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Quando si vuole evidenziare come gli elementi che compongono una realtà siano strettamente uniti l’uno all’altro e formino insieme una cosa sola, si usa spesso l’immagine del corpo. A partire dall’apostolo Paolo, questa espressione è stata applicata alla Chiesa ed è stata riconosciuta come il suo tratto distintivo più profondo e più bello. Oggi, allora, vogliamo chiederci: in che senso la Chiesa forma un corpo? E perché viene definita «corpo di Cristo»?
Nel Libro di Ezechiele viene descritta una visione un po’ particolare, impressionante, ma capace di infondere fiducia e speranza nei nostri cuori. Dio mostra al profeta una distesa di ossa, distaccate l’una dall’altra e inaridite. Uno scenario desolante… Immaginatevi tutta una pianura piena di ossa. Dio gli chiede, allora, di invocare su di loro lo Spirito. A quel punto, le ossa si muovono, cominciano ad avvicinarsi e ad unirsi, su di loro crescono prima i nervi e poi la carne e si forma così un corpo, completo e pieno di vita (cfr Ez 37,1-14). Ecco, questa è la Chiesa! Mi raccomando oggi a casa prendete la Bibbia, al capitolo 37 del profeta Ezechiele, non dimenticate, e leggere questo, è bellissimo. Questa è la Chiesa, è un capolavoro, il capolavoro dello Spirito, il quale infonde in ciascuno la vita nuova del Risorto e ci pone l’uno accanto all’altro, l’uno a servizio e a sostegno dell’altro, facendo così di tutti noi un corpo solo, edificato nella comunione e nell’amore.
La Chiesa, però, non è solamente un corpo edificato nello Spirito: la Chiesa è il corpo di Cristo! E non si tratta semplicemente di un modo di dire: ma lo siamo davvero! È il grande dono che riceviamo il giorno del nostro Battesimo! Nel sacramento del Battesimo, infatti, Cristo ci fa suoi, accogliendoci nel cuore del mistero della croce, il mistero supremo del suo amore per noi, per farci poi risorgere con lui, come nuove creature. Ecco: così nasce la Chiesa, e così la Chiesa si riconosce corpo di Cristo! Il Battesimo costituisce una vera rinascita, che ci rigenera in Cristo, ci rende parte di lui, e ci unisce intimamente tra di noi, come membra dello stesso corpo, di cui lui è il capo (cfr Rm 12,5; 1 Cor 12,12-13).
Quella che ne scaturisce, allora, è una profonda comunione d’amore. In questo senso, è illuminante come Paolo, esortando i mariti ad «amare le mogli come il proprio corpo», affermi: «Come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo» (Ef 5,28-30). Che bello se ci ricordassimo più spesso di quello che siamo, di che cosa ha fatto di noi il Signore Gesù: siamo il suo corpo, quel corpo che niente e nessuno può più strappare da lui e che egli ricopre di tutta la sua passione e di tutto il suo amore, proprio come uno sposo con la sua sposa. Questo pensiero, però, deve fare sorgere in noi il desiderio di corrispondere al Signore Gesù e di condividere il suo amore tra di noi, come membra vive del suo stesso corpo. Al tempo di Paolo, la comunità di Corinto trovava molte difficoltà in tal senso, vivendo, come spesso anche noi, l’esperienza delle divisioni, delle invidie, delle incomprensioni e dell’emarginazione. Tutte queste cose non vanno bene, perché, invece che edificare e far crescere la Chiesa come corpo di Cristo, la frantumano in tante parti, la smembrano. E questo succede anche ai nostri giorni. Pensiamo nelle comunità cristiane, in alcune parrocchie, pensiamo nei nostri quartieri quante divisioni, quante invidie, come si sparla, quanta incomprensione ed emarginazione. E questo cosa comporta? Ci smembra fra di noi. E’ l’inizio della guerra. La guerra non incomincia nel campo di battaglia: la guerra, le guerre incominciano nel cuore, con incomprensioni, divisioni, invidie, con questa lotta con gli altri. La comunità di Corinto era così, erano campioni in questo! L’Apostolo Paolo ha dato ai Corinti alcuni consigli concreti che valgono anche per noi: non essere gelosi, ma apprezzare nelle nostre comunità i doni e le qualità dei nostri fratelli. Le gelosie: "Quello ha comprato una macchina", e io sento qui una gelosia; "Questo ha vinto il lotto", e un’altra gelosia; "E quest’altro sta andando bene bene in questo", e un’altra gelosia. Tutto ciò smembra, fa male, non si deve fare! Perché così le gelosie crescono e riempiono il cuore. E un cuore geloso è un cuore acido, un cuore che invece del sangue sembra avere l’aceto; è un cuore che non è mai felice, è un cuore che smembra la comunità. Ma cosa devo fare allora? Apprezzare nelle nostre comunità i doni e le qualità degli altri, dei nostri fratelli. E quando mi viene la gelosia - perché viene a tutti, tutti siamo peccatori -, devo dire al Signore: "Grazie, Signore, perché hai dato questo a quella persona". Apprezzare le qualità, farsi vicini e partecipare alla sofferenza degli ultimi e dei più bisognosi; esprimere la propria gratitudine a tutti. Il cuore che sa dire grazie è un cuore buono, è un cuore nobile, è un cuore che è contento. Vi domando: tutti noi sappiamo dire grazie, sempre? Non sempre perché l’invidia, la gelosia ci frena un po’. E, in ultimo, il consiglio che l’apostolo Paolo dà ai Corinzi e anche noi dobbiamo darci l’un l’altro: non reputare nessuno superiore agli altri. Quanta gente si sente superiore agli altri! Anche noi, tante volte diciamo come quel fariseo della parabola: "Ti ringrazio Signore perché non sono come quello, sono superiore". Ma questo è brutto, non bisogna mai farlo! E quando stai per farlo, ricordati dei tuoi peccati, di quelli che nessuno conosce, vergognati davanti a Dio e dì: "Ma tu Signore, tu sai chi è superiore, io chiudo la bocca". E questo fa bene. E sempre nella carità considerarsi membra gli uni degli altri, che vivono e si donano a beneficio di tutti (cfr 1Cor 12–14).
Cari fratelli e sorelle, come il profeta Ezechiele e come l’apostolo Paolo, invochiamo anche noi lo Spirito Santo, perché la sua grazia e l’abbondanza dei suoi doni ci aiutino a vivere davvero come corpo di Cristo, uniti, come famiglia, ma una famiglia che è il corpo di Cristo, e come segno visibile e bello dell’amore di Cristo.
[01648-01.01] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Speaker :
Frères et sœurs, à la suite de saint Paul on utilise souvent l’image du corps pour désigner l’Église. En effet, celle-ci est un chef d’œuvre du Saint Esprit qui met en chacun de nous la vie nouvelle du ressuscité, et nous rend proches, au service les uns des autres, tel un corps édifié dans la communion et dans l’amour. Mais l’Église n’est pas n’importe quel corps : elle est le Corps du Christ dont il est la tête. Par le baptême, Jésus fait de nous l’un des siens, il nous unit intimement à lui, il nous accueille dans le mystère suprême de son amour pour nous, le mystère de la croix, pour nous faire renaître à une vie nouvelle. Rien ne peut nous arracher à ce corps que le Christ aime comme une épouse. Mais nous devons correspondre à sa volonté, et partager son amour entre nous.
Santo Padre :
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, specialmente i giovani cresimati della diocesi di Bayeux-Lisieux e le persone della diocesi di Lione, che si trovano in situazione precaria: esse sono particolarmente benvenute e assicuro loro la mia preghiera. Invochiamo lo Spirito Santo, perché la sua grazia e l’abbondanza dei suoi doni ci aiutino a vivere davvero come corpo di Cristo, segno visibile del suo amore.
Speaker :
Je salue cordialement les pèlerins de langue française, notamment les jeunes confirmés du diocèse de Bayeux-Lisieux, ainsi que les personnes en situation de précarité du diocèse de Lyon. Elles sont particulièrement les bienvenues et je les assure de ma prière.
Invoquons le Saint Esprit pour que sa grâce et l’abondance de ses dons nous aident à vivre vraiment comme Corps du Christ, signe visible de son amour.
[01649-03.01] [Texte original: Français]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the Church, we now consider what it means to say, with Saint Paul, that the Church is "the Body of Christ". Just as our body is one, but made up of many members, so it is with Christ and the Church. The vision of Prophet Ezechiel, in which God’s Spirit gives flesh and life to a field of dry bones, is a foreshadowing of the Church, filled with the Spirit’s gift of new life in Christ and united in fellowship and love. Through Baptism we are made one with Christ in the mystery of his death and resurrection; all of us become sharers in the Holy Spirit and members of a mystical body of which the Risen Christ is the head. Paul uses the image of marital love to illustrate this great mystery: just as a husband and wife are one flesh, so it is with Christ and the Church. As members of the one body, we are called to live in unity, overcoming every temptation to discord and division. Prompted by the Holy Spirit, may we work to build up Christ’s Body in love by accepting with gratitude his many gifts, valuing those gifts in others and always showing generous concern for our brothers and sisters in need.
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i vari gruppi provenienti da Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Lituania, Nigeria, Vietnam, Cina, Giappone, Qatar e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai pellegrini irlandesi provenienti dalla Diocesi di Límerick, accompagnati dal loro Vescovo. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace nel Signore Gesù. Dio vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including the various groups from England, Ireland, Denmark, Lithuania, Nigeria, Vietnam, China, Japan, Qatar and the United States of America. In a particular way, my greeting goes to the Irish pilgrims from the Diocese of Limerick, accompanied by their Bishop. Upon all of you, and your families, I invoke joy and peace in the Lord Jesus. God bless you all!
[01650-02.01] [Original text: English]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, in der heutigen Katechese wollen wir über die Kirche als Leib Christi sprechen. Beim Propheten Ezechiel finden wir ein beeindruckendes Bild: Der Prophet wird in einer Vision in eine Ebene versetzt, die voll lebloser Gebeine ist. Erst als der Geist Gottes über die Gebeine herabgerufen wird, erhalten sie einen Leib aus Fleisch und Blut, ganz mit Leben erfüllt (vgl. Ez 37, 1-14). Hier sehen wir ein Bild für die Kirche. Der Heilige Geist gießt in jedes Glied das Leben des Auferstandenen ein, gibt jedem einen Dienst für den Anderen und erbaut so einen Leib der Gemeinschaft mit Christus und untereinander. So ist dieser Leib nicht einfach irgendein Leib, sondern der Leib Christi. Christus ist das Haupt, wir sind die Glieder, so sagt der Apostel Paulus (vgl. Röm 12,5; 1 Kor 12,12-13) und das sind auch wir durch die Taufe. Hier wird eine tiefe Einheit der Liebe sichtbar. Der Völkerapostel vergleicht die eheliche Liebe mit der Liebe Christi zur Kirche und verpflichtet die Eheleute, einander so zu lieben, „wie auch Christus die Kirche. Denn wir sind Glieder seines Leibes" (Eph 5,29f). Lasst uns die große Liebe, die uns Christus schenkt, an alle Glieder seines Leibes, an unsere Brüder und Schwestern weitergeben.
Santo Padre:
Sono lieto di accogliere i fedeli di lingua tedesca e neerlandese presenti a quest’Udienza. In particolare saluto gli studenti della Don Bosco Schule e gli studenti dell’Hildegard von Bingen Gymnasium. Inoltre rivolgo un cordiale saluto ai numerosi pellegrini dall’Arcidiocesi di Utrecht. Invochiamo anche noi lo Spirito Santo, perché la sua grazia ci aiuti a vivere davvero come corpo di Cristo. Vi auguro un buon soggiorno a Roma. Dio vi benedica tutti.
Speaker:
Mit Freude heiße ich die Gläubigen deutscher Sprache willkommen, die zu dieser Audienz gekommen sind. Besonders grüße ich die Schüler der Don Bosco Schule und die Schüler des Hildegard von Bingen Gymnasium. Ferner richte ich einen herzlichen Gruß an die zahlreichen Pilger aus dem Erzbistum Utrecht. Ich wünsche euch einen guten Aufenthalt in Rom. Gott segne euch alle.
[01651-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
En la catequesis de hoy, nos preguntamos en qué sentido y por qué decimos que la Iglesia es el Cuerpo de Cristo.
No se trata simplemente de un modo de hablar, sino de una expresión llena de contenido. La Iglesia es una obra maestra del Espíritu Santo que, infundiendo en cada uno de nosotros la vida nueva del Señor Resucitado, nos congrega en la unidad, hasta el punto de convertirnos en un solo Cuerpo, edificado sobre la comunión del amor. Es en el Bautismo donde nos unimos realmente a Cristo Cabeza y a los hermanos como miembros del mismo cuerpo.
El Apóstol San Pablo descubre un reflejo de la profundidad de este vínculo en el matrimonio cristiano, al que compara con la unión de Cristo con su Iglesia. El auténtico amor, que crea comunión, no presume ni se engríe, no lleva cuentas del mal recibido y goza haciendo el bien, no tiene envidia, sino que considera a los demás mejores que sí mismo, sufre con los últimos y necesitados, y valora y reconoce a quienes hacen los servicios más humildes y escondidos.
Saludo a los peregrinos venidos de España, México, Panamá, Costa Rica, Argentina, Perú, Chile y otros países latinoamericanos. Queridos hermanos, invoquemos también nosotros al Espíritu Santo para que su gracia y la abundancia de sus dones nos ayuden a vivir de verdad como Cuerpo de Cristo y como signo visible y hermoso de su amor. Muchas gracias.
[01652-04.01] [Texto original: Español]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Speaker:
A Igreja é o Corpo de Cristo. Trata-se de uma imagem profunda e bela da Igreja que, longe de ser um mero simbolismo, indica o vínculo real que nos une a Cristo após o Batismo. Isso mesmo nos mostra a visão do profeta Ezequiel, que diante de ossos ressequidos espalhados pelo chão, recebe de Deus a ordem de invocar sobre estes o Espírito do Senhor, para que eles formem um corpo cheio de vida. Assim é a Igreja: um corpo vivificado pelo Espírito Santo que infunde em cada batizado a vida nova de Jesus Ressuscitado; Ele constantemente nos cobre com o seu amor e nos faz partícipes da sua Paixão redentora. Por isso, podemos estar certos de que nada e ninguém pode nos separar de Cristo. E tal certeza faz crescer em nós o desejo de corresponder a este amor, superando divisões, invejas e incompreensões que ferem o Corpo do Senhor, sendo mais generosos, solidários e gratos com todos os membros da Igreja e invocando o Espírito Santo para que a nossa comunhão seja sinal vivo de amor de Deus.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, in particolare ai fedeli delle varie parrocchie del Brasile. Cari amici, siamo veramente il Corpo di Cristo! Non dimentichiamo di farci vicini ai più bisognosi, ricordando le parole di San Paolo: «se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui»! Così Dio vi benedica! Grazie.
Speaker:
Dirijo uma saudação cordial a todos os peregrinos de língua portuguesa, particularmente os fiéis das várias paróquias do Brasil. Queridos amigos, somos verdadeiramente o Corpo de Cristo! Não deixemos de nos fazer solidários com os mais necessitados, lembrando as palavras de São Paulo: «se um membro sofre, todos os membros sofrem com ele; se um membro é honrado, todos os membros se regozijam com ele»! Assim Deus vos abençoe! Obrigado.
[01653-06.01] [Texto original: Português]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Speaker:
W dzisiejszej katechezie Ojciec Święty przypomniał, że Kościół jest mistycznym Ciałem Chrystusa, w którym liczne członki, na podobieństwo ciała ludzkiego stanowią jeden organizm, jedno Ciało. W tę wspólnotę zostajemy wszczepieni przez Chrzest święty, który nas odradza, jednoczy, tworzy z nas Ciało, którego Głową jest Chrystus. Pełny sens takiej wspólnoty możemy odczytać w proroctwie Ezechiela, gdy w wizji wysuszonych kości, ukazuje on perspektywę zmartwychwstania ludzi, którym Bóg daje nowe życie i nowe ciało, by trwali w komunii i miłości. W duchu tej samej wizji św. Paweł zachęcał pierwsze wspólnoty chrześcijan w Efezie i w Koryncie do zdecydowanego pokonywania nieporozumień i przeszkód na drodze do jedności, która jest fundamentem Kościoła, jako Ciała Chrystusa. Prośmy Ducha Świętego, by pozwolił także nam pokonać wszelkie przeszkody na drodze do zgody i pokoju, byśmy byli dla świata widzialnym znakiem Bożej miłości.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi venuti a quest’udienza. Oggi celebriamo la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, il quale ha invitato tutti ad aprire le porte a Cristo; nella Sua prima visita nella vostra Patria ha invocato lo Spirito Santo perché scendesse a rinnovare la terra della Polonia; a tutto il mondo ha ricordato il mistero della Divina misericordia. La Sua eredità spirituale non sia dimenticata, ma ci spinga alla riflessione e al concreto agire per il bene della Chiesa, della famiglia e della società. Sia lodato Gesù Cristo!
Speaker:
Pozdrawiam serdecznie przybyłych na audiencję pielgrzymów polskich. Dzisiaj obchodzimy liturgiczne wspomnienie świętego Jana Pawła II. Zachęcał wszystkich, by otworzyli drzwi Chrystusowi; podczas pierwszej wizyty w waszej Ojczyźnie prosił Ducha Świętego, by zstąpił i odnowił oblicze polskiej ziemi; przypomniał całemu światu tajemnicę Bożego Miłosierdzia. Niech Jego duchowe dziedzictwo nie pójdzie w zapomnienie, lecz inspiruje nas do przemyśleń i konkretnych działań dla dobra Kościoła, rodziny, społeczności. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!
[01654-09.01] [Testo originale: Polacco]
Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Speaker:
[أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، عندما يُرادُ تسليطُ الضوءِ على طريقة إتحاد العناصر التي تؤلّفُ واقعًا ما لتُشَكِّلَ معًا شيئًا واحدًا، غالبًا ما تُستَعمَلُ صورةُ الجسد. وانطلاقًا من الرسول بولس، تَمَّ تطبيقُ هذه العبارة على الكنيسةِ وأصبحت ميزتُها الأكثر عمقًا وجمالاً. لكنَّ الكنيسةَ ليست فقط جسدًا مبنيًّا بقوّة الروح القدس بل هي أيضًا جسدُ المسيح! وليس الأمرُ مجرّدَ قولٍ بسيطٍ: نحنُ جسدُ المسيحِ حقًّا! إنَّها العطيَّةُ الكُبرى التي ننالُها يومَ عمادِنا! ففي سرِّ المعموديّةِ، في الواقع، يجعلنا المسيحُ خاصّتَه ويقبلُنا في قلبِ سرِّ الصليبِ، السرّ العظيم لمحبته لنا، ليجعلنا بعدها نقومُ معه كخلائقَ جديدةٍ. وهكذا تولدُ الكنيسةُ، جسد المسيح! فالمعمودية تشكّلُ ولادةً جديدةً، تخلقُنا مجدَّدًا في المسيحِ وتجعلُنا جزءًا منه وتوحِّدُنا فيما بيننا كأعضاءٍ للجسدِ عينِه الذي رأسه المسيح. أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، ما أجملَ أنْ نتذكّرَ غالبًا ما نحنُ عليه، وما فعلَهُ الربُّ يسوعُ معنا: نحنُ جسدُه، ذاك الجسد الذي لا يمكنُ لشيءٍ أو لأحدٍ بعدَ الآن أنْ ينتزعَه منه، والذي يغمرُهُ بمحبَّتِهِ، تمامًا كالعريسِ معَ عروسته.]
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, Invochiamo sempre lo Spirito Santo. Egli infonde in ciascuno la vita nuova del Risorto e ci pone l’uno a servizio e a sostegno dell’altro, facendo cosi di noi un corpo solo, edificato nella comunione e nell’amore. Il Signore vi benedica!
Speaker:
أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، لنتوسّل دائمًا إلى الروح القدس الذي يفيضُ على كلِّ واحدٍ منا الحياةَ الجديدةَ، عطيّة القائم من الموت، ويضعُنا في خدمةِ الآخرِ ولمساعدتِه، جاعلاً منّا جميعًا جسدًا واحدًا مبنيًّا على الشّركةِ والمحبة! ليبارككُم الرب!
[01655-08.01] [Testo originale: Arabo]
Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto i fedeli delle Diocesi della Romagna, con i loro Vescovi, e li esorto a saper ricavare dal Vangelo i criteri ispiratori per la vita personale e comunitaria. Saluto i pellegrini di Gela, che ricordano significativi eventi giubilari e quelli di Agromonte, accompagnati dai rispettivi Pastori; saluto le Serve di Maria Ministre degli infermi, che celebrano il loro Capitolo generale. Sono lieto di accogliere l’Associazione "Arance di Natale" di Camisano Vicentino, l’AVIS di Montegranaro e della Provincia di Brindisi, e il "Movimento Fraternità Apostolica", incoraggiando il servizio che ciascuno svolge per il prossimo.
Desidero unirmi alla Comunità diocesana di Tempio-Ampurias nell’esprimere profonda vicinanza e solidarietà ai dipendenti della Compagnia aerea "Meridiana", che stanno vivendo ore di apprensione per il loro futuro lavorativo. Auspico vivamente che si possa trovare un’equa soluzione, che tenga conto anzitutto della dignità della persona umana e delle imprescindibili necessità di tante famiglie. Per favore, faccio un appello a tutti i responsabili: nessuna famiglia senza lavoro!
Rivolgo, infine, il mio pensiero ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Il mese di ottobre ci invita a rinnovare la nostra attiva cooperazione alla missione della Chiesa. Con le fresche energie della giovinezza, con la forza della preghiera e del sacrificio e con le potenzialità della vita coniugale, sappiate essere missionari del Vangelo, offrendo il vostro concreto sostegno a quanti faticano per portarlo a chi ancora non lo conosce.
[01656-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0782-XX.01]