Discorso del Santo Padre
Videomessaggio del Santo Padre
Alle ore 16.00 di questo pomeriggio, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza gli Sportivi e i Promotori della partita di calcio interreligiosa per la pace, che avrà luogo questa sera allo Stato Olimpico di Roma e vedrà in campo campioni di livello mondiale, in rappresentanza delle diverse religioni.
L’evento internazionale, promosso dalla "Fondazione P.U.P.I." Onlus, darà beneficio alla Rete "Scholas occurrentes", la quale attraverso la tecnologia, l’arte e lo sport promuove l’integrazione sociale e la cultura dell’incontro, e destinerà il ricavato a finalità caritative.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai presenti nel corso dell’udienza e il testo del brevissimo Videomessaggio che è stato trasmesso prima della partita allo Stadio Olimpico:
Discorso del Santo Padre
Cari amici, buonasera!
Sono lieto di incontrarvi in occasione della partita interreligiosa per la pace, che giocherete questa sera allo Stadio Olimpico di Roma. Vi ringrazio perché avete prontamente aderito al mio desiderio di vedere campioni e allenatori di vari Paesi e di diverse religioni confrontarsi in una gara sportiva, per testimoniare sentimenti di fraternità e di amicizia. La mia riconoscenza va in particolare alle persone e alle realtà che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento. Penso specialmente alla "Scholas occurrentes", che opera presso la Pontificia Accademia delle Scienze, e alla "Fondazione Pupi Onlus".
La partita di questa sera sarà certamente occasione per raccogliere fondi a sostegno di progetti di solidarietà, ma soprattutto per riflettere sui valori universali che il calcio e lo sport in genere possono favorire: la lealtà, la condivisione, l’accoglienza, il dialogo, la fiducia nell’altro. Si tratta di valori che accomunano ogni persona a prescindere dalla razza, dalla cultura e dal credo religioso. Anzi, l’evento sportivo di questa sera è un gesto altamente simbolico per far capire che è possibile costruire la cultura dell’incontro e un mondo di pace, dove credenti di religioni diverse, conservando la loro identità – perché quando ho detto "a prescindere" questo non vuol dire "lasciare da parte", no – credenti di religioni diverse, conservando la loro propria identità, possono convivere in armonia e nel reciproco rispetto.
Tutti sappiamo che lo sport, in particolare il calcio, è un fenomeno umano e sociale che ha tanta importanza e incidenza nel costume e nella mentalità contemporanea. La gente, specialmente i giovani, vi guarda con ammirazione per le vostre capacità atletiche: è importante dare un buon esempio sia in campo sia fuori dal campo. Nelle gare sportive siete chiamati a mostrare che lo sport è gioia di vivere, gioco, festa, e come tale deve essere valorizzato mediante il recupero della sua gratuità, della sua capacità di stringere vincoli di amicizia e l’apertura degli uni verso gli altri. Anche con i vostri atteggiamenti quotidiani, carichi di fede e di spiritualità, di umanità e di altruismo, potete rendere una testimonianza in favore degli ideali di pacifica convivenza civile e sociale, per l’edificazione di una civiltà fondata sull’amore, sulla solidarietà e sulla pace. E questa è la cultura dell’incontro: lavorare così.
Possa l’incontro calcistico di questa sera ravvivare in quanti vi prenderanno parte la consapevolezza della necessità di impegnarsi perché lo sport contribuisca a recare un valido e fecondo apporto alla pacifica coesistenza di tutti i popoli, escludendo ogni discriminazione di razza, di lingua, di religione. Voi sapete che discriminare può essere sinonimo di disprezzare. La discriminazione è un disprezzo, e voi con questa partita di oggi, direte "no" a ogni discriminazione. Le religioni, in particolare, sono chiamate a farsi veicolo di pace e mai di odio, perché in nome di Dio bisogna portare sempre e solo l’amore. Religione e sport, intesi in questo modo autentico, possono collaborare e offrire a tutta la società dei segni eloquenti di quella nuova era in cui i popoli "non alzeranno più la spada l’uno contro l’altro" (cfr Is 2,4).
In questa occasione così singolare e significativa, qual è la gara calcistica di questa sera, desidero consegnare a voi tutti questo messaggio: allargate i vostri cuori da fratelli a fratelli! Questo è uno dei segreti della vita: allargare i cuori da fratelli a fratelli, ed è anche la dimensione più profonda e autentica dello sport. Grazie.
[01340-01.01] [Testo originale: Italiano]
Videomessaggio del Santo Padre
Buenas noches, y me alegra que estén reunidos para este partido que es tan simbólico. Es un partido donde se resalta la unión de los equipos, la unión de los que están participando como espectadores, el deseo de todos que es la paz. Un partido donde nadie juega la propia sino la del otro. Tampoco: la de todos. Y ahí cada uno se multiplica y al jugar en equipo cada uno es más persona, más gente, se engrandece más. Y al jugar en equipo la competencia en vez de ser guerra es semilla de paz. Por eso el símbolo de este partido es el olivo. Saludo especialmente a los integrantes de "Scholas", que están en la organización de este partido y que van a plantar el olivo de la paz. Les invito a que todos lo plantemos juntos con "Scholas". Les pido disculpas por hablarles en castellano pero es el idioma de mi corazón, y hoy les quiero hablar desde el corazón. Gracias por esto.
[01340-04.01] [Texto original: Español]
[B0606-XX.02]