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L’Udienza Generale, 11.06.2014


Parole del Santo Padre agli ammalati

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

Appello del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.45 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
In precedenza, alle ore 9, il Papa aveva salutato nell’Aula Paolo VI gli ammalati ivi raccolti a motivo del grande caldo di oggi.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa, concludendo il ciclo di catechesi sui doni dello Spirito Santo, ha incentrato la sua meditazione sul dono del timor di Dio.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello alla Comunità internazionale in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile che si celebra domani 12 giugno.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Parole del Santo Padre agli ammalati

Nell’Aula Paolo VI, il Papa ha salutato i malati con queste parole:

Abbiamo pensato che era meglio che voi foste qui, tranquilli … un po’ più fresco, eh? E non sotto quel sole che cuoce, eh! Potrete vedere l’udienza nel maxischermo. Dove sarà il maxischermo? È quello, eh! Lì potete vedere tutto, seguire tutto e senza soffrire questo sole; dicono che oggi sarà la giornata più calda questa! Grazie.
Adesso, tutti insieme preghiamo la Madonna e poi darò la benedizione.
[Ave Maria]
[Benedizione]
Adesso accomodatevi tranquilli, tutti voi; potete guardare l’udienza e pregate per me! A dopo, grazie!

[00979-01.01] [Testo originale: Italiano]

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno.

Il dono del timore di Dio, di cui parliamo oggi, conclude la serie dei sette doni dello Spirito Santo. Non significa avere paura di Dio: sappiamo bene che Dio è Padre, e che ci ama e vuole la nostra salvezza, e sempre perdona, sempre; per cui non c’è motivo di avere paura di Lui! Il timore di Dio, invece, è il dono dello Spirito che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte a Dio e al suo amore e che il nostro bene sta nell’abbandonarci con umiltà, con rispetto e fiducia nelle sue mani. Questo è il timore di Dio: l’abbandono nella bontà del nostro Padre che ci vuole tanto bene.

1. Quando lo Spirito Santo prende dimora nel nostro cuore, ci infonde consolazione e pace, e ci porta a sentirci così come siamo, cioè piccoli, con quell’atteggiamento - tanto raccomandato da Gesù nel Vangelo - di chi ripone tutte le sue preoccupazioni e le sue attese in Dio e si sente avvolto e sostenuto dal suo calore e dalla sua protezione, proprio come un bambino con il suo papà! Questo fa lo Spirito Santo nei nostri cuori: ci fa sentire come bambini nelle braccia del nostro papà. In questo senso, allora, comprendiamo bene come il timore di Dio venga ad assumere in noi la forma della docilità, della riconoscenza e della lode, ricolmando il nostro cuore di speranza. Tante volte, infatti, non riusciamo a cogliere il disegno di Dio, e ci accorgiamo che non siamo capaci di assicurarci da noi stessi la felicità e la vita eterna. È proprio nell’esperienza dei nostri limiti e della nostra povertà, però, che lo Spirito ci conforta e ci fa percepire come l’unica cosa importante sia lasciarci condurre da Gesù fra le braccia di suo Padre.

2. Ecco perché abbiamo tanto bisogno di questo dono dello Spirito Santo. Il timore di Dio ci fa prendere coscienza che tutto viene dalla grazia e che la nostra vera forza sta unicamente nel seguire il Signore Gesù e nel lasciare che il Padre possa riversare su di noi la sua bontà e la sua misericordia. Aprire il cuore, perché la bontà e la misericordia di Dio vengano a noi. Questo fa lo Spirito Santo con il dono del timore di Dio: apre i cuori. Cuore aperto affinché il perdono, la misericordia, la bontà, le carezza del Padre vengano a noi, perché noi siamo figli infinitamente amati.

3. Quando siamo pervasi dal timore di Dio, allora siamo portati a seguire il Signore con umiltà, docilità e obbedienza. Questo, però, non con atteggiamento rassegnato, passivo, anche lamentoso, ma con lo stupore e la gioia di un figlio che si riconosce servito e amato dal Padre. Il timore di Dio, quindi, non fa di noi dei cristiani timidi, remissivi, ma genera in noi coraggio e forza! È un dono che fa di noi cristiani convinti, entusiasti, che non restano sottomessi al Signore per paura, ma perché sono commossi e conquistati dal suo amore! Essere conquistati dall’amore di Dio! E questo è una cosa bella. Lasciarci conquistare da questo amore di papà, che ci ama tanto, ci ama con tutto il suo cuore.

Ma, stiamo attenti, perché il dono di Dio, il dono del timore di Dio è anche un "allarme" di fronte alla pertinacia nel peccato. Quando una persona vive nel male, quando bestemmia contro Dio, quando sfrutta gli altri, quando li tiranneggia, quando vive soltanto per i soldi, per la vanità, o il potere, o l’orgoglio, allora il santo timore di Dio ci mette in allerta: attenzione! Con tutto questo potere, con tutti questi soldi, con tutto il tuo orgoglio, con tutta la tua vanità, non sarai felice. Nessuno può portare con sé dall’altra parte né i soldi, né il potere, né la vanità, né l'orgoglio. Niente! Possiamo soltanto portare l’amore che Dio Padre ci dà, le carezze di Dio, accettate e ricevute da noi con amore. E possiamo portare quello che abbiamo fatto per gli altri. Attenzione a non riporre la speranza nei soldi, nell’orgoglio, nel potere, nella vanità, perché tutto ciò non può prometterci niente di buono! Penso per esempio alle persone che hanno responsabilità sugli altri e si lasciano corrompere; voi pensate che una persona corrotta sarà felice dall’altra parte? No, tutto il frutto della sua corruzione ha corrotto il suo cuore e sarà difficile andare dal Signore. Penso a coloro che vivono della tratta di persone e del lavoro schiavo; voi pensate che questa gente che tratta le persone, che sfrutta le persone con il lavoro schiavo ha nel cuore l’amore di Dio? No, non hanno timore di Dio e non sono felici. Non lo sono. Penso a coloro che fabbricano armi per fomentare le guerre; ma pensate che mestiere è questo. Io sono sicuro che se faccio adesso la domanda: quanti di voi siete fabbricatori di armi? Nessuno, nessuno. Questi fabbricatori di armi non vengono a sentire la Parola di Dio! Questi fabbricano la morte, sono mercanti di morte e fanno mercanzia di morte. Che il timore di Dio faccia loro comprendere che un giorno tutto finisce e che dovranno rendere conto a Dio.

Cari amici, il Salmo 34 ci fa pregare così: «Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera» (vv. 7-8). Chiediamo al Signore la grazia di unire la nostra voce a quella dei poveri, per accogliere il dono del timore di Dio e poterci riconoscere, insieme a loro, rivestiti della misericordia e dell’amore di Dio, che è il nostro Padre, il nostro papà. Così sia.

[00967-01.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la crainte de Dieu ne signifie pas avoir peur de Dieu, puisque nous savons bien qu’il est un Père qui nous aime et veut notre salut. La crainte est un don du Saint Esprit qui nous rappelle que nous sommes petits devant Dieu, incapables d’obtenir par nous-mêmes la vie éternelle. L’Esprit Saint nous fait prendre conscience que tout vient de la grâce et que nous n’avons d’autre recours que de nous laisser conduire au Père par Jésus, avec confiance, reconnaissance et dans l’espérance. Mais le don de crainte est aussi une « alarme » devant l’obstination du péché. S’il nous arrive de persévérer dans le mal, alors la crainte de Dieu nous met en alerte : Attention ! Tu ne seras pas heureux de cette manière, tu finiras mal ! Au contraire nous sommes invités à suivre le Seigneur avec humilité, docilité et obéissance. Et il nous remplira de courage et de force.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i cari amici di lingua francese, in particolare i pellegrini delle Diocesi di Lille e Montpellier. Chiediamo allo Spirito di Pentecoste di farci il dono del timore di Dio! Che esso ci offra di rimetterci con fede e umiltà nelle mani del Padre. Che Dio vi benedica!

Speaker:

Je vous salue cordialement chers amis francophones, en particulier les pèlerins des diocèses de Lille et de Montpellier. Demandons à l’Esprit de Pentecôte de nous faire le don de la crainte de Dieu ! Qu’il nous donne de nous en remettre avec confiance et humilité entre les mains du Père. Que Dieu vous bénisse !

[00968-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the seven gifts of the Holy Spirit, we now turn to the last of these gifts: fear of the Lord. We know that this is no servile fear, but rather a joyful awareness of God’s grandeur and a grateful realization that only in him do our hearts find true peace. Through the fear of the Lord, we become, as Jesus asks us, like little children, trusting in the goodness and the protection of our heavenly Father. The Spirit enables us to persevere in loving obedience to the word of God. Fear of the Lord is also a kind of "alarm", awakening us to the presence of sin in our lives and reminding us that we will one day be held accountable to the just Judge. When we begin to use other people, to live for money and empty pleasure alone, blaspheming God’s name and allowing ourselves to be corrupted, this spiritual gift comes to our aid and directs us to the right path. Today let us pray that the fear of God, together with the other gifts of the Holy Spirit, will renew us in faith and constantly remind us that in God alone do we find our ultimate happiness, freedom and fulfilment.

Santo Padre:

Saluto tutti i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra e Galles, Scozia, Svezia, Corea, Malesia, Pakistan, Giappone, Filippine, Australia e Stati Uniti. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la grazia e la pace del Signore Gesù e i sette doni dello Spirito Santo. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I greet all the English-speaking pilgrims taking part in today’s Audience, including those from England and Wales, Scotland, Sweden, Korea, Malaysia, Pakistan, Japan, the Philippines, Australia and the United States. Upon all of you, and upon your families, I invoke the grace and peace of the Lord Jesus and the manifold gifts of the Holy Spirit. God bless you all!

[00969-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, die letzte der sieben Gaben des Heiligen Geistes ist die Gottesfurcht. Gott fürchten heißt sich bewusst werden, wie klein wir vor ihm sind und wie wir seiner Liebe bedürfen. Wenn wir die Erfahrung unserer Grenzen und unserer Armseligkeit machen, tröstet uns der Heilige Geist und zeigt uns, dass es allein wichtig ist, sich von Jesus in die Arme Gottes führen zu lassen. Die Gottesfurcht macht uns bewusst, dass wir Gottes unendlich geliebte Kinder sind, dass unser Leben in seinen Händen ist. So festigt sie unseren Glauben und unser Vertrauen. Von der Gottesfurcht durchdrungen, sind wir bereit, dem Herrn demütig, willig und gehorsam nachzufolgen. Diese Geistesgabe bringt in uns Mut und Kraft hervor und macht uns zu überzeugten und begeisterten Christen, die sich dem Herrn nicht aus Angst unterwerfen, sondern von seiner Liebe ergriffen sind. Schließlich ist die Gottesfurcht auch eine Art innerer Alarm vor der Hartnäckigkeit der Sünde. Sie versetzt uns in Alarmbereitschaft und sagt uns, dass die Sünde nicht glücklich macht, sondern böse endet.

Santo Padre:

Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Saluto in particolare l’Emmanuel School of Mission di Altötting e i rappresentanti di calcio del clero bavarese. Il dono del timore di Dio ci fa crescere nella fiducia e riconoscenza verso Dio. Ogni giorno abbiamo tanti motivi per lodare il Signore e per annunziare la sua grande misericordia. Lo Spirito Santo vi guidi nel vostro cammino.

Speaker:

Herzlich heiße ich die Pilger deutscher Sprache willkommen. Besonders grüße ich die Emmanuel School of Mission aus Altötting und die Bayerische Klerus-Fußballauswahl. Die Gabe der Gottesfurcht lässt uns im Vertrauen und in der Dankbarkeit gegenüber Gott wachsen. Jeden Tag haben wir vielfachen Grund, den Herrn zu loben und seine große Barmherzigkeit zu verkünden. Der Heilige Geist geleite euch auf eurem Weg.

[00970-05.02] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos:

El temor de Dios, don del Espíritu Santo, no quiere decir tener miedo a Dios, porque sabemos que Dios es nuestro Padre, que nos ama, nos perdona siempre. Cuando el Espíritu Santo habita en nuestro corazón, nos infunde consuelo y paz, aquella actitud de la persona que deposita toda su confianza en Dios y se siente protegido, como un niño con su papá.

Este don del Espíritu Santo nos permite imitar al Señor en humildad y obediencia, no con una actitud resignada y pasiva, sino con valentía, con gozo. Nos hace cristianos convencidos de que no estamos sometidos al Señor por miedo, sino conquistados por su amor de Padre.

Finalmente, el temor de Dios es una "alarma". Cuando una persona no anda por buen camino, se instala en el mal, cuando se aparta de Dios, cuando se aprovecha de los otros, cuando vive apegado al dinero, a la vanidad, al poder o al orgullo, entonces el santo temor de Dios le llama la atención: Así no serás feliz, así terminarás mal, y no te podrás llevar nada, ni de tu dinero, ni de tu vanidad, ni de tu poder, ni de tu orgullo.

Que el temor de Dios nos permita comprender que un día todo terminará y que debemos dar cuentas a Dios.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos venidos de España, Nicaragua, El Salvador, México, Argentina y otros países latinoamericanos. Pidamos al Señor que el don del temor de Dios nos haga sentir su amor y su misericordia en nuestras vidas. Muchas gracias.

[00971-04.02] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:

A série dos dons do Espírito Santo conclui com o temor de Deus. Este dom não significa ter medo de Deus, mas ver e sentir como verdadeiramente somos diante d’Ele, isto é, pequenos; tão pequenos que, por nós mesmos, somos incapazes de assegurar a felicidade e a vida eterna. A única solução é abandonar-nos, com humildade, respeito e confiança, nas suas mãos, como faz uma criança nos braços de seu pai. Este dom do Espírito Santo ajuda a reconhecermo-nos como filhos infinitamente amados e, ao mesmo tempo, consolida a nossa confiança e a nossa fé, porque nos faz ver como a nossa vida está nas mãos de Deus. E isto enche-nos de coragem e força! O temor de Deus faz de nós cristãos convictos, entusiastas, que seguem o Senhor, não por medo, mas porque conquistados pelo seu amor. Entretanto este dom do Espírito Santo funciona também como "alarme": quando uma pessoa vive no pecado, quando explora os outros, quando vive só para o dinheiro e a vaidade, então o temor de Deus lança o alerta: "Cuidado! Assim não serás feliz, assim acabarás mal!" Faz-nos ver que um dia tudo acaba e deveremos prestar contas a Deus. Foi posto em nós este alarme, porque Deus é Pai e quer-nos a todos com Ele no Céu.

Santo Padre:

Di cuore saluto tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i gruppi brasiliani delle parrocchie São Judas Tadeu e Nossa Senhora do Patrocínio: benvenuti! Non stanchiamoci di vigilare sui nostri pensieri e atteggiamenti per poter pregustare fin da ora la tenerezza e lo splendore del volto della Santissima Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – che contempleremo in tutta la sua bellezza nella vita eterna. Scenda, generosa, la sua Benedizione su ognuno di voi e sulla vostra famiglia.

Speaker:

De coração saúdo todos os peregrinos de língua portuguesa, nomeadamente os grupos brasileiros das paróquias São Judas Tadeu e Nossa Senhora do Patrocínio. Sede bem-vindos! Não nos cansemos de vigiar sobre os nossos pensamentos e atitudes para podermos saborear desde já a ternura e o esplendor do rosto da Santíssima Trindade – Pai, Filho e Espírito Santo – que havemos de contemplar em toda a sua beleza na vida eterna. Desça, generosa, a sua Bênção sobre cada um de vós e vossas famílias.

[00972-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

Kończąc cykl katechez o darach Ducha Świętego, Ojciec Święty wspomniał dzisiaj o darze bojaźni Bożej. Nie oznacza on lęku wobec Wszechmogącego i Najświętszego Boga. Przypomina natomiast jak bardzo jesteśmy mali wobec Niego i Jego miłości. Jest to bojaźń szacunku, wdzięczności za Bożą dobroć, hojność, serdeczność, bezgraniczną do nas miłość. Bojaźń Boża uświadamia nam, że wszystko jest Bożym darem, dziełem łaski, że jedyną prawdziwą siłą człowieka jest naśladowanie Jezusa. Ten dar Ducha Świętego udoskonala naszą wrażliwość i pomaga nam rozpoznać, że jesteśmy dziećmi Bożymi, kochanymi bez miary, że nasze życie jest w ręku Boga. Zapomnienie o tym prowadzi do grzechu i zła. Nie obce są w świecie: bluźnierstwa przeciw Bogu, chęć zysku czyimś kosztem, wykorzystanie innych, handel ludźmi, praca niewolnicza, skorumpowanie, handel bronią… Prośmy, by bojaźń Boża uzmysłowiła ludziom, że pewnego dnia wszystko będzie miało swój kres i będą musieli zdać sprawę Bogu. My sami prośmy, by bojaźń Boża przenikała nasze życie, byśmy szli za Panem z pokorą, uległością i posłuszeństwem.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i polacchi partecipanti a questa udienza. Nella liturgia di oggi ricordiamo San Barnaba, apostolo. Insieme a San Paolo fu diffusore del Vangelo in mezzo ai pagani. Pieno di Spirito Santo, di zelo e di fede donò senza riserve la sua vita a Cristo. Subì la morte nel martirio. Impariamo da lui il timore di Dio e la perseveranza nella fede. Con coraggio annunciamo al mondo il messaggio evangelico. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Witam serdecznie uczestniczących w audiencji Polaków. Bracia i siostry, dzisiaj w liturgii wspominamy świętego Barnabę, apostoła. Wraz ze świętym Pawłem szerzył Ewangelię wśród pogan. Gorliwy, pełen wiary i Ducha Świętego bez reszty oddał swe życie Chrystusowi. Poniósł śmierć męczeńską. Uczmy się od niego Bożej bojaźni i wytrwałości w wierze. Z odwagą głośmy światu orędzie Ewangelii. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[00973-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker:

أيُّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، إنَّ مَوهِبَة مخافةِ الله التي سنتحدَّثُ عنها اليوم تَختَتِمُ سِلسِلَةَ التعاليمِ حولَ مواهِبِ الروحِ القُدُس السَّبِع. إنَّ هذه الموهِبَة لا تَعني الخوفَ منَ اللهِ الضابطِ الكُلّ والقدُّوس، إنَّما هي الموهِبةُ التي تُذكِّرنا بِصغرِنا أمامَ الله ومحبتَّهِ وبأنَّ خيرَنا يقومُ على الإِستِسلامِ بينَ يديهِ بتواضعٍ واحترامٍ وثِقَة. عندما يُقيمُ الروحُ القدُس داخِلَ قلبِنا، يَبعَثُ فينا العزاءَ والسلام ويَحمِلُنا على الشعورِ بِصغَرِنا، وهذا موقِفُ من يضَعُ كُلَّ همومه وتطلُّعاتِه في الله ويشعُرُ بأنَّهُ محاطٌ يعضُدُه دفئُ الله وحمايتُه كطفلٍ مع أبيه! لذلك نحنُ بأمسِّ الحاجة لموهِبَة الروحِ القُدُسِ هذه. فمخافةُ اللهِ تجعَلُنا نتيقَّنُ بأنَّ كلَّ شيءٍ يأتي مِنَ النعمة وبأنَّ قوّتَنا الحقيقيةَ تكمُنُ فقط في إتباعِ الربِّ يسوع وفي السماحِ للآبِ بأَن يَسكُبَ علينا صلاحَهُ ورحمتَه. وبالتالي فإنَّ موهِبَةَ الروحِ القدُس هذه تُرهِفُ شعورَنا أيضًا وتُساعدُنا على الاعترافِ بأنَّنا أبناءٌ محبوبون بحُبٍّ لامتناهي. تُشكِّلُ موهِبَةُ مخافةِ الله أيضًا "إنذارًا" إِزاءَ التشبُّثِ بالخطيئةِ والإصرارِ عليها. فعندما يعيشُ الإنسانُ في الشرّ، عندما يُجدِّفُ ضدَّ الله وعندما يستغِلُّ الآخرين ويَظلِمُهم، عندما يعيشُ فقط من أجلِ المالِ والغرورِ والسلطةِ والتعجرُف، تأتي عندها موهِبَةُ مخافةِ الله لِتُحذِّرَنا: انتَبِه! بهذه الطريقة لن تكون سعيدًا، وستكونُ عاقبتُك وخيمة. لنطلُب من الربَّ نعمةَ توحيدِ أصواتِنا مع صوتِ الفُقراء، فنقبلَ موهِبَةَ مخافةِ الله ونَعترفَ معَهُم بأننا مغمورون برحمةِ اللهِ ومحبَّتِهِ.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Carissimi, il timore di Dio non fa di noi cristiani timidi e sottomessi al Signore, ma genera in noi coraggio e forza, rendendoci convinti ed entusiasti nel testimoniare il suo amore e la sua misericordia! Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيُّها الأعزاء، إنَّ مخافةَ اللهِ لا تجعلُنا مسيحيين خجولين وخاضعين للرب وإنما تولِّدُ فينا الشجاعة والقوة وتجعلنا ملتزمين ومتّقدين بالحماس في الشهادةِ لمحبَّتهِ ورحمتهِ! ليُبارِككُم الرب!

[00974-08.01] [Testo originale: Arabo]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i partecipanti al Congresso su etica e finanza presso l’Augustinianum - davvero le finanze hanno bisogno di etica oggi -, e al Seminario promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. Saluto i fedeli di Castel San Giovanni, che ricordano il centenario della nascita del Card. Agostino Casaroli; bravo uomo questo Casaroli! Il pellegrinaggio dei detenuti lungo la Via Francigena e quello dei ciclisti dell’Associazione "Mi so tuto" sulle strade di San Francesco. Saluto inoltre i militari, le famiglie associate alla Scuola di preghiera "Figli in Cielo" e gli operai dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco. Auguro a tutti che la visita alle Tombe degli Apostoli susciti in ciascuno rinnovati propositi di gioiosa testimonianza cristiana nella famiglia e nella società.

Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Nel mese di giugno la liturgia ci invita a pregare il Sacro Cuore di Gesù. Tale devozione insegni a voi, cari giovani, specialmente i fidanzati della Diocesi di Oria, accompagnati dal Vescovo Mons. Vincenzo Pisanello, ad amare con la stessa intensità; renda forti voi, cari ammalati, nel portare con pazienza la croce della sofferenza; e sia di sostegno a voi, cari sposi novelli, nell’edificare la vostra famiglia sulla fedeltà e il timore di Dio.

[00965-01.01] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

Domani, 12 giugno, si celebra la Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Decine di milioni di bambini, avete sentite bene? Decine di milioni sono costretti a lavorare in condizioni degradanti, esposti a forme di schiavitù e di sfruttamento, come anche ad abusi, maltrattamenti e discriminazioni.

Auspico vivamente che la Comunità internazionale possa estendere la protezione sociale dei minori per debellare questa piaga dello sfruttamento dei bambini. Rinnoviamo tutti il nostro impegno, in particolare le famiglie, per garantire ad ogni bambino e bambina la salvaguardia della sua dignità e la possibilità di una crescita sana. Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia alla vita e al futuro. Vi invito tutti a pregare la Madonna, che ha avuto il Bambino Gesù in braccio, per questi bambini e bambine che sono sfruttati con il lavoro e anche con gli abusi. Ave Maria...

[00976-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0429-XX.02]