Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


L’Udienza Generale, 23.04.2014


L’Udienza Generale

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco - che in precedenza aveva salutato gli ammalati nell’Aula Paolo VI - ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha incentrato la sua meditazione sul mistero della Risurrezione di Gesù.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Questa settimana è la settimana della gioia: celebriamo la Risurrezione di Gesù. È una gioia vera, profonda, basata sulla certezza che Cristo risorto ormai non muore più, ma è vivo e operante nella Chiesa e nel mondo. Tale certezza abita nel cuore dei credenti da quel mattino di Pasqua, quando le donne andarono al sepolcro di Gesù e gli angeli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?" Queste parole sono come una pietra miliare nella storia; ma anche una "pietra d’inciampo", se non ci apriamo alla Buona Notizia, se pensiamo che dia meno fastidio un Gesù morto che un Gesù vivo! Invece quante volte, nel nostro cammino quotidiano, abbiamo bisogno di sentirci dire: "Perché stai cercando tra i morti colui che è vivo?". Quante volte noi cerchiamo la vita fra le cose morte, fra le cose che non possono dare vita, fra le cose che oggi sono e domani non saranno più, le cose che passano… "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?"

Ne abbiamo bisogno quando ci chiudiamo in una qualsiasi forma di egoismo o di auto-compiacimento; quando ci lasciamo sedurre dai poteri terreni e dalle cose di questo mondo, dimenticando Dio e il prossimo; quando poniamo le nostre speranze in vanità mondane, nel denaro, nel successo. Allora la Parola di Dio ci dice: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?". Perché stai cercando lì? Quella cosa non ti può dare vita! Sì, forse ti darà un’allegria di un minuto, di un giorno, di una settimana, di un mese… e poi? "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?". Questa frase deve entrare nel cuore e dobbiamo ripeterla. La ripetiamo insieme tre volte? Facciamo lo sforzo? Tutti: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?" [ripete con la folla] Oggi, quando torniamo a casa, diciamola dal cuore, in silenzio, e facciamoci questa domanda: perché io nella vita cerco tra i morti colui che è vivo? Ci farà bene.

Non è facile essere aperti a Gesù. Non è scontato accettare la vita del Risorto e la sua presenza in mezzo a noi. Il Vangelo ci fa vedere diverse reazioni: quella dell’apostolo Tommaso, quella di Maria di Màgdala e quella dei due discepoli di Emmaus: ci fa bene confrontarci con loro. Tommaso pone una condizione alla fede, chiede di toccare l’evidenza, le piaghe; Maria Maddalena piange, lo vede ma non lo riconosce, si rende conto che è Gesù soltanto quando Lui la chiama per nome; i discepoli di Emmaus, depressi e con sentimenti di sconfitta, giungono all’incontro con Gesù lasciandosi accompagnare da quel misterioso viandante. Ciascuno per cammini diversi! Cercavano tra i morti colui che è vivo e fu lo stesso Signore a correggere la rotta. Ed io che faccio? Quale rotta seguo per incontrare il Cristo vivo? Lui sarà sempre vicino a noi per correggere la rotta se noi abbiamo sbagliato.

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). Questa domanda ci fa superare la tentazione di guardare indietro, a ciò che è stato ieri, e ci spinge in avanti verso il futuro. Gesù non è nel sepolcro, è il Risorto! Lui è il Vivente, Colui che sempre rinnova il suo corpo che è la Chiesa e lo fa camminare attirandolo verso di Lui. "Ieri" è la tomba di Gesù e la tomba della Chiesa, il sepolcro della verità e della giustizia; "oggi" è la risurrezione perenne verso la quale ci sospinge lo Spirito Santo, donandoci la piena libertà.

Oggi viene rivolto anche a noi questo interrogativo. Tu, perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che ti chiudi in te stesso dopo un fallimento e tu che non ha più la forza di pregare? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo, tu che ti senti solo, abbandonato dagli amici e forse anche da Dio? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che hai perso la speranza e tu che ti senti imprigionato dai tuoi peccati? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che aspiri alla bellezza, alla perfezione spirituale, alla giustizia, alla pace?

Abbiamo bisogno di sentirci ripetere e di ricordarci a vicenda l’ammonimento dell’angelo! Questo ammonimento, «Perché cercate tra i morti colui che è vivo», ci aiuta ad uscire dai nostri spazi di tristezza e ci apre agli orizzonti della gioia e della speranza. Quella speranza che rimuove le pietre dai sepolcri e incoraggia ad annunciare la Buona Novella, capace di generare vita nuova per gli altri. Ripetiamo questa frase dell’angelo per averla nel cuore e nella memoria e poi ognuno risponda in silenzio: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?" Ripetiamola! [ripete con la folla] Guardate fratelli e sorelle, Lui è vivo, è con noi! Non andiamo da tanti sepolcri che oggi ti promettono qualcosa, bellezza, e poi non ti danno niente! Lui è vivo! Non cerchiamo fra i morti colui che è vivo! Grazie.

[00636-01.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

 

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Speaker :

Frères et sœurs, la joie de Pâques est fondée sur la certitude que Jésus est vivant et agissant dans l’Eglise et dans le monde. « Pourquoi cherches tu parmi les morts celui qui est vivant ?» : nous avons besoin d’entendre cette parole, pour nous sauver de situations difficiles ou désespérées ; ou bien lorsque nous oublions Dieu, alors qu’il est tout proche, et que nous mettons nos espoirs dans les vanités mondaines de l’argent et du succès. Jésus n’est plus dans le tombeau, mais il est ressuscité, il est vivant, il renouvelle l’Eglise et la fait cheminer en l’attirant à lui. Quand nous nous sentons fermés sur nous-mêmes, seuls ou abandonnés, prisonniers de nos péchés, réentendons cette parole de l’ange, afin qu’elle nous libère de la tristesse et nous ouvre à la joie et à l’espérance.

Santo Padre:

Vi saluto cordialmente, cari amici di lingua francese. In particolare, saluto i sacerdoti di Sens, con Monsignor Patenôtre, e i pellegrini di Saint Denis, con Monsignor Delannoy. Vi invito a lasciarvi incontrare da Cristo risorto e vivente, ad aprirvi a Colui che dona la vita e la vera speranza. Buone feste pasquali.

Speaker :

Je vous salue cordialement, chers amis de langue française, en particulier les prêtres de Sens, avec Monseigneur Patenôtre, et les pèlerins de Saint Denis, avec Monseigneur Delannoy. Je vous invite à vous laisser rencontrer par le Christ ressuscité et vivant, à vous ouvrir à celui qui donne la vie et la véritable espérance. Joyeuses fêtes de Pâques.

[00637-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: The joy of Easter is born of our faith in Christ’s resurrection and his continuing presence in the Church and in our world. With the resurrection, all has been made new and fresh hope has been poured out upon our world. The question which the angel asked the women on the morning of the resurrection is directed to us as well: "Why do you seek the living among the dead"? (Lk 24:5). The Gospel shows us three examples of a life-changing encounter with the Risen Lord and invites us to a similar encounter. Like Thomas, we need to grasp the reality of Christ’s rising to new life. Like Mary Magdalene, we need to hear Jesus’ voice calling our name. And like the travellers on the road to Emmaus, we need to find renewed joy and hope by recognizing that the Lord is ever at our side. These disciples sought the living among the dead, yet Jesus led them, by different paths, to faith in him and the power of his resurrection. Today he challenges each of us to seek him, the Living One, and to leave behind everything that holds us back from encountering him and sharing in the rebirth, the freedom and the hope which he alone can give.

Santo Padre:

Saluto tutti i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Scozia, Irlanda, Svezia, Finlandia e Stati Uniti. Rivolgo un saluto particolare ai nuovi diaconi del Pontificio Collegio Irlandese, insieme ai loro familiari ed amici. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore Risorto. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I greet all the English-speaking pilgrims taking part in today’s Audience, including those from Scotland, Sweden, Finland and the United States. I offer a special greeting to the newly-ordained deacons from the Pontifical Irish College, as well as their families and friends. Upon all of you, and upon your families, I invoke the joy and peace of the Risen Lord. God bless you all!

[00638-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in diesen Tagen feiern wir in großer Freude die Auferstehung Jesu von den Toten. Die Frage des Engels: „Was sucht ihr den Lebenden bei den Toten?" (Lk 24,5) wurde zu einem Wendepunkt der Weltgeschichte. Die Begegnung mit dem auferstandenen Christus ist damals wie heute aktuell. Schon die ersten Zeugen müssen ihre Ansichten und Ansprüche ändern, um den Auferstandenen zu erkennen. Christus kommt ihnen voller Güte entgegen. Er legt dem zweifelnden Apostel Thomas die Hände in seine verklärten Wunden, und der Ungläubige wird zum Glaubenden. Maria von Magdala hingegen sieht den Herrn, erkennt ihn aber nicht. Erst als Christus sie beim Namen ruft, öffnet die Liebe ihr die Augen des Glaubens. Die orientierungslosen Emmaus-Jünger werden von Jesus unauffällig begleitet. In seiner Nähe spüren sie, wie ihr Herz von Hoffnung brennt. Sobald sie ihn erkannt haben – und das sollen auch wir – laufen sie zu ihren Brüdern und verkünden: „Jesus lebt!". Die Botschaft „Was sucht ihr den Lebenden bei den Toten?" lässt uns nach vorne schauen, nicht auf das Gestern, sondern auf das Heute, das Leben und die Hoffnung, die uns Christus geschenkt hat.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. La Pasqua è una festa di gioia, perché Cristo risorto è con noi. Egli è Colui che vive e ha vinto la morte. Vogliamo sempre fidarci di lui e affidarci alla sua guida. Il Risorto ci dona speranza e vita. Frohe Ostern!

Speaker:

Ein herzliches Willkommen sage ich den Pilgern aus den Ländern deutscher Sprache. Ostern ist ein Fest der Freude, denn der auferstandene Christus ist mit uns. Er ist der Lebendige, der den Tod überwunden hat. Wir wollen auf ihn bauen und uns seiner Führung anvertrauen. Der Auferstandene schenkt uns Hoffnung und Leben. Frohe Ostern!

[00639-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En estos días celebramos con alegría el gran misterio de la resurrección de Cristo. Es una alegría autentica, profunda, que se basa en la certeza de que Cristo resucitado no muere más, sino que vive y actúa en la Iglesia y en el mundo. No es fácil aceptar la presencia del resucitado en medio de nosotros. La pregunta que el ángel dirigió a las mujeres, aquella mañana de Pascua: "¿Por qué buscan entre los muertos al que está vivo?", nos debe interrogar también a nosotros. Buscamos entre los muertos al que vive cada vez que nos encerramos en el egoísmo o en la autocomplacencia, cuando nos dejamos seducir por el poder y las cosas de este mundo, olvidando a Dios y al prójimo, cuando ponemos nuestra esperanza en vanidades mundanas, en el dinero o el éxito; cada vez que perdemos la esperanza o no tenemos fuerzas para rezar, cada vez que nos sentimos solos, abandonados de los amigos, e incluso de Dios, cada vez que nos sentimos prisioneros de nuestros pecados. La advertencia del ángel nos va ayudar a salir de nuestras tristezas y a abrirnos a la alegría y a la esperanza. La esperanza que remueve las piedras de los sepulcros y nos empuja a anunciar que Jesús está vivo.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos venidos de España, México, Costa Rica, Colombia, Uruguay, Argentina y otros países latinoamericanos. Que en este tiempo de Pascua abramos nuestra vida al encuentro con Cristo resucitado, Cristo vivo, el único que puede dar verdadera esperanza.

[00640-04.02] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:

Nestes dias em que celebramos a alegria pascal que brota da certeza de que Cristo ressuscitou e permanece para sempre vivo e presente no mundo, a pergunta que os anjos fizeram às mulheres no sepulcro, também se dirige a nós: «Por que estais procurando entre os mortos aquele que está vivo?» De fato, às vezes, podemos nos fechar em várias formas de egoísmo, seduzidos pelas coisas deste mundo, deixando de lado Deus e o próximo. Por outro lado, nem sempre é fácil aceitar a presença de Cristo Ressuscitado no nosso meio. Podemos ser como Tomé, querendo tocar nas chagas para acreditar; ou como Maria Madalena, que vê Jesus, mas não o reconhece; ou ainda, como os discípulos de Emaús, que se sentindo derrotados não percebem que é o próprio Jesus que lhes acompanha. Não podemos procurar entre os mortos aquele que está vivo! Por isso, é preciso maravilhar-se novamente com Cristo ressuscitado, para poder sair dos nossos espaços de tristeza e abrir-nos à esperança que remove as pedras dos sepulcros e nos dá coragem para anunciar pelo mundo afora o Evangelho da vida.

Santo Padre:

Rivolgo un saluto speciale a tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare ai fedeli di Lisbona e ai diversi gruppi dal Brasile. Cari amici, la fede nella Resurrezione ci spinge a guardare verso il futuro, rafforzati dalla speranza nella vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Buona pasqua a tutti!

Speaker:

Dou as boas-vindas a todos os peregrinos de língua portuguesa, nominalmente aos fiéis de Lisboa e aos diversos grupos do Brasil. Queridos amigos, a fé na Ressurreição nos leva a olhar para o futuro, fortalecidos pela esperança na vitória de Cristo sobre o pecado e a morte. Feliz Páscoa para todos!

[00641-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,

W tych dniach świętujemy w radości wielkanocnej wielką tajemnicę Zmartwychwstania Jezusa. Jest to radość prawdziwa, głęboka, oparta na pewności, że Chrystus zmartwychwstały już więcej nie umiera, lecz żyje i działa w Kościele i w świecie. Ta pewność mieszka w sercach wierzących od owego poranka wielkanocnego, gdy kobiety przyszły do grobu Jezusa a aniołowie powiedzieli do nich: „Dlaczego szukacie żyjącego wśród umarłych?" (Łk 24,5). To pytanie pozwala nam przezwyciężyć pokusę patrzenia wstecz, na to, co było wczoraj, a skłania nas by patrzeć naprzód, ku przyszłości. Jezus nie jest w grobie, zmartwychwstał, żyje, jest Tym, który nieustannie odnawia swoje ciało, którym jest Kościół. „Wczoraj" to grób Jezusa i Kościoła, grób prawdy i sprawiedliwości; „Dzisiaj" to odwieczne zmartwychwstanie, do którego popycha nas Duch Święty, dając nam pełną wolność.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, davanti alla tomba vuota di Gesù Cristo ci rendiamo conto che la luce della risurrezione penetra tutta la nostra vita, ci aiuta di uscire dai nostri spazi di tristezza e ci apre agli orizzonti della gioia e della speranza. Questa gioia e speranza riempia sempre i vostri cuori! Dio vi benedica!

Speaker:

Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, wobec pustego grobu Jezusa Chrystusa, uświadamiamy sobie, że światło zmartwychwstania przenika całe nasze życie, pomaga nam wyjść z naszych przestrzeni smutku i otwiera perspektywy na radość i nadzieję. Niech ta radość i nadzieja napełnia zawsze wasze serca! Niech Bóg wam błogosławi!

[00642-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker:

[أيُّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاءُ، نُتابعُ اليومَ تَعليمَنا حَولَ "قِيامَةِ الأَجسَادِ"، إنَّها ليستْ حقيقةً بسيطةً كما وأنَّها ليستْ بديهيّةً لأنّنا نَعيشُ غائصينَ في هذا العالمِ ولا يُمكِنُنا فَهْمَ الحقائقَ المُستقبليّةِ. لَكِنَّ الإنجيلَ يُنيرُنا: قيامَتُنا مُرتَبِطَةٌ بِشَكلٍ وَثيقٍ بقيامَةِ يسوعَ، وقيامتُهُ هي التأكيدُ على قيامةِ الأمواتِ. يَحتَوي الكتابُ المُقدَّسُ على مَسيرَةٍ نَحْوَ الإيمانِ الكامِلِ بقيامَةِ الأَمواتِ. وهذا الإيمانُ يَظهرُ كإيمانٍ باللهِ خالقِ الإنسانِ بكاملِهِ – جسدًا وروحًا – وكإيمانٍ باللهِ المُحَرِّرِ، الإلهُ الأمينُ للعهدِ مع شَعبِهِ. وفي العهدِ الجديدِ، يُتَمِّمُ يسوعُ هذا الوحيَ، وَيَربِطُ الإيمانَ بالقيامةِ بشخصِهِ: "أنا القيامةُ والحياة". في الواقعِ، إنَّ الربَّ يسوعَ هُوَ الذي سَيُقيمُ في اليومِ الأخيرِ جَميعَ الذينَ آمنوا بِهِ. ويسوعُ قدْ حَلَّ بَينَنا وصَارَ إنسانًا مِثلَنا في كُلِّ شَيءٍ ما عدا الخطيئةِ، وبهذا الشَّكلِ جَذَبَنا مَعَهُ في مَسيرَةِ عودتِهِ إلى الآبِ. إنَّهُ الكلمةُ المُتَجَسِّدُ، الذي ماتَ وقامَ مِنْ أجلِنا، والذي يَمنَحُ رُسُلَهُ الروحَ القُدُسَ كَعُربونٍ لِمِلءِ الشَّرِكَةِ في مَلكوتِهِ المَجيدِ الذي نَنْتَظِرُهُ مُتَيَقِّظينَ. وهذا الإنتظارُ هُوَ مَصْدَرُ رجائنا وأساسُهُ: رجاءٌ، إنْ أنمَينَاهُ وحافَظْنا عليهِ، يُصبِحُ لنا نورًا يُنيرُ حياتَنا الشخصيّةَ والجماعيّةَ. قامَ المسيحُ منَ المَوتِ بِجَسَدِهِ المُمَجَّدِ ونحنُ الذينَ اغتَذَيْنا في هَذِهِ الحياةِ بجسَدِ الربِّ ودَمِهِ سَنَقُومُ مثلَهُ، وَبِهِ ومعهِ بأجسادِنا المُمَجَّدَةِ والروحيَّةِ. وفيما ننتظِرُ اليومَ الأَخيرَ، نَحْنُ نَحمِلُ في داخِلِنا بَذرَةَ القيامَةِ، كاستِبَاقٍ للقيامَةِ الكامِلَةِ التي سَنَرِثُها. لِذلكَ فَجَسَدُ كُلٍّ مِنَّا هُوَ صَدَىً للأبديَّةِ وعلينا إحترامُهُ، كما وعلينا بِخاصَةٍ أنْ نَحتَرِمَ وأنْ نُحِبَّ حَيَاةَ الذِينَ يتألَّمونَ لأنَّهُم يَشعُرونَ بِقُربِ مَلكوتِ اللهِ، بالحياةِ الأبديّةِ التي نَسيرُ تُجاهَها.]

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! chiediamo al Signore che ci renda partecipi della sua Risurrezione, e capaci di sentirlo come il Vivente, vivo ed operante in mezzo a noi; e ci insegni ogni giorno a non cercare tra i morti Colui che è vivo. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. لنسأل الرب أن يجعلنا مشاركين في قيامته، وقادرين أن نُدرك بأنه الحي الذي يعمل في وسطنا؛ وليعلمنا كل يوم ألاّ نبحث عن الحيّ بين الأموات! ليبارككم الرب!

[00643-08.01] [Testo originale: Arabo]

Saluto in lingua italiana

Ieri ho ricevuto un video-appello da parte degli operai della Lucchini di Piombino, inviatomi prima della chiusura dell’altoforno, che mi ha davvero commosso. Sono rimasto triste. Cari operai, cari fratelli, sui vostri volti erano dipinte una profonda tristezza e le preoccupazioni di padri di famiglie che chiedono solo il loro diritto di lavorare per vivere dignitosamente e per poter custodire, nutrire ed educare i propri figli. Siate sicuri della mia vicinanza e della mia preghiera; non scoraggiatevi, il Papa è accanto a voi e prega per voi, affinché quando si spengono le speranze umane, rimanga sempre accesa la speranza divina che non delude mai. Cari operai, cari fratelli, vi abbraccio fraternamente; e a tutti i responsabili chiedo di compiere ogni sforzo di creatività e di generosità per riaccendere la speranza nei cuori di questi nostri fratelli e nel cuore di tutte le persone disoccupate a causa dello spreco e della crisi economica. Per favore, aprite gli occhi e non rimanete con le braccia incrociate!

Nelle scorse settimane mi sono arrivati da ogni parte del mondo tanti messaggi di auguri per la Santa Pasqua. Ricambio questi auguri a tutti. Desidero ringraziare di cuore i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie, le comunità parrocchiali e religiose, le associazioni, i movimenti e i diversi gruppi che hanno voluto manifestarmi affetto e vicinanza. Chiedo a tutti di continuare a pregare per me e per il mio servizio alla Chiesa.

Domenica prossima, ad Alba, in Piemonte, verrà proclamato Beato Giuseppe Girotti, sacerdote dell’Ordine dei Frati Predicatori, ucciso in odium fidei nel lager nazista di Dachau. La sua eroica testimonianza cristiana e il suo martirio, possano suscitare in molti il desiderio di aderire sempre più a Gesù e al Vangelo.

Do il benvenuto ai pellegrini di lingua italiana! Saluto con gioia i ragazzi della professione di fede di Milano, la Comunità Shalòm, i nuovi diaconi della Compagnia di Gesù e i partecipanti all’evento "Colonna della Libertà 2014", augurando a tutti che la Visita alla Sede di Pietro ravvivi la speranza e stimoli alla carità.

Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. L’annuncio pasquale continui a farci ardere il cuore nel petto, come avvenne per i discepoli di Emmaus: cari giovani, vivete sempre la fede con entusiasmo, convinti che solo il Signore Gesù ci permette di raggiungere la felicità piena e duratura; cari ammalati, non c’è conforto maggiore e consolazione più bella alla vostra sofferenza della certezza che Cristo è risorto; e voi, cari sposi novelli, vivete il vostro matrimonio nella reale adesione a Cristo e agli insegnamenti del Vangelo.

[00644-01.02] [Testo originale: Italiano]

[B0291-XX.01]