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Parole del Segretario di Stato in occasione della cerimonia per lo scambio degli Strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Capo Verde, 03.04.2014


Parole del Segretario di Stato in occasione della cerimonia per lo scambio degli Strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Capo Verde

Riportiamo di seguito le parole che l’Em.mo Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha pronunciato questa mattina nel corso della cerimonia per lo scambio degli Strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Capo Verde:

Parole del Segretario di Stato

Signor Primo Ministro,
Eccellenze,
Distinti Membri della Delegazione di Capo Verde,
Monsignori,

La cerimonia odierna ci offre la felice opportunità di guardare con soddisfazione al tempo trascorso dall’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica di Capo Verde, nel 1976, poco dopo l’indipendenza.

Durante questi anni si è compiuto un cammino cordiale e fecondo, si sono poste le basi per una collaborazione sempre più efficace, pronta a rendere ragione di antiche attese, così come di rispondere convenientemente alle domande pastorali e sociali di oggi.

Di certo, il solenne Atto che stiamo celebrando non costituisce un punto di arrivo, quanto piuttosto un rilancio dell’impegno delle due Parti per il bene di tutto il popolo capoverdiano. Per la Chiesa in Capo Verde esso assume poi il valore di un evento storico, segno dell’ottima collaborazione tra le Autorità politiche e la Comunità cattolica.

Come ebbe modo di sottolineare S.E. Mons. Mamberti, a Praia il 10 giugno dell’anno scorso, al momento della firma: "non sarà mai dimenticato che questo Accordo è stato voluto, preparato e firmato guardando al bene dei capoverdiani cattolici che sono cittadini dello Stato e fedeli della Chiesa Cattolica".

Signor Primo Ministro, l’Accordo tra la Santa Sede e Capo Verde è segno tangibile di quella "cultura dell’incontro" di cui il Santo Padre Francesco non si stanca di richiamare l’importanza, anzi, l’urgenza nell’attuale contesto internazionale. E’ dunque quello di oggi anche un momento di gratitudine e di speranza. Di gratitudine, per il buon lavoro compiuto, con piena soddisfazione sia da parte civile sia da parte ecclesiastica. Di speranza, perché il presente Accordo ci incoraggia a guardare al futuro con un buon quadro normativo di riferimento, ma anche aperto ad ogni possibile miglioramento futuro per il bene di tutta la Società.

Con tali sentimenti desidero rinnovarLe il ringraziamento della Santa Sede per la Sua presenza a Roma, mentre formulo i migliori voti perché il Signore assista e benedica tutti i capoverdiani. Grazie.

[00523-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0234-XX.02]