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L’UDIENZA GENERALE, 19.02.2014


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE  

SALUTO IN LINGUA ITALIANA  

APPELLO DEL SANTO PADRE  

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.15 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi dedicato ai Sacramenti, ha incentrato la Sua meditazione sul sacramento della Penitenza.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello per la pace in Ucraina.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA  

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Attraverso i Sacramenti dell’iniziazione cristiana, il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, l’uomo riceve la vita nuova in Cristo. Ora, tutti lo sappiamo, noi portiamo questa vita «in vasi di creta» (2 Cor 4,7), siamo ancora sottomessi alla tentazione, alla sofferenza, alla morte e, a causa del peccato, possiamo persino perdere la nuova vita. Per questo il Signore Gesù ha voluto che la Chiesa continui la sua opera di salvezza anche verso le proprie membra, in particolare con il Sacramento della Riconciliazione e quello dell’Unzione degli infermi, che possono essere uniti sotto il nome di «Sacramenti di guarigione». Il Sacramento della Riconciliazione è un Sacramento di guarigione. Quando io vado a confessarmi è per guarirmi, guarirmi l'anima, guarirmi il cuore e qualcosa che ho fatto che non va bene. L’icona biblica che li esprime al meglio, nel loro profondo legame, è l’episodio del perdono e della guarigione del paralitico, dove il Signore Gesù si rivela allo stesso tempo medico delle anime e dei corpi (cfr Mc 2,1-12 // Mt 9,1-8; Lc 5,17-26).

1. Il Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione scaturisce direttamente dal mistero pasquale. Infatti, la stessa sera di Pasqua il Signore apparve ai discepoli, chiusi nel cenacolo, e, dopo aver rivolto loro il saluto «Pace a voi!», soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati» (Gv 20,21-23). Questo passo ci svela la dinamica più profonda che è contenuta in questo Sacramento. Anzitutto, il fatto che il perdono dei nostri peccati non è qualcosa che possiamo darci noi. Io non posso dire: mi perdono i peccati. Il perdono si chiede, si chiede a un altro e nella Confessione chiediamo il perdono a Gesù. Il perdono non è frutto dei nostri sforzi, ma è un regalo, è un dono dello Spirito Santo, che ci ricolma del lavacro di misericordia e di grazia che sgorga incessantemente dal cuore spalancato del Cristo crocifisso e risorto. In secondo luogo, ci ricorda che solo se ci lasciamo riconciliare nel Signore Gesù col Padre e con i fratelli possiamo essere veramente nella pace. E questo lo abbiamo sentito tutti nel cuore quando andiamo a confessarci, con un peso nell'anima, un po' di tristezza; e quando riceviamo il perdono di Gesù siamo in pace, con quella pace dell'anima tanto bella che soltanto Gesù può dare, soltanto Lui.

2. Nel tempo, la celebrazione di questo Sacramento è passata da una forma pubblica - perché all'inizio si faceva pubblicamente - a quella personale, alla forma riservata della Confessione. Questo però non deve far perdere la matrice ecclesiale, che costituisce il contesto vitale. Infatti, è la comunità cristiana il luogo in cui si rende presente lo Spirito, il quale rinnova i cuori nell’amore di Dio e fa di tutti i fratelli una cosa sola, in Cristo Gesù. Ecco allora perché non basta chiedere perdono al Signore nella propria mente e nel proprio cuore, ma è necessario confessare umilmente e fiduciosamente i propri peccati al ministro della Chiesa. Nella celebrazione di questo Sacramento, il sacerdote non rappresenta soltanto Dio, ma tutta la comunità, che si riconosce nella fragilità di ogni suo membro, che ascolta commossa il suo pentimento, che si riconcilia con lui, che lo rincuora e lo accompagna nel cammino di conversione e maturazione umana e cristiana. Uno può dire: io mi confesso soltanto con Dio. Sì, tu puoi dire a Dio "perdonami", e dire i tuoi peccati, ma i nostri peccati sono anche contro i fratelli, contro la Chiesa. Per questo è necessario chiedere perdono alla Chiesa, ai fratelli, nella persona del sacerdote. "Ma padre, io mi vergogno...". Anche la vergogna è buona, è salute avere un po' di vergogna, perché vergognarsi è salutare. Quando una persona non ha vergogna, nel mio Paese diciamo che è un "senza vergogna": un "sin verguenza". Ma anche la vergogna fa bene, perché ci fa più umili, e il sacerdote riceve con amore e con tenerezza questa confessione e in nome di Dio perdona. Anche dal punto di vista umano, per sfogarsi, è buono parlare con il fratello e dire al sacerdote queste cose, che sono tanto pesanti nel mio cuore. E uno sente che si sfoga davanti a Dio, con la Chiesa, con il fratello. Non avere paura della Confessione! Uno, quando è in coda per confessarsi, sente tutte queste cose, anche la vergogna, ma poi quando finisce la Confessione esce libero, grande, bello, perdonato, bianco, felice. E' questo il bello della Confessione! Io vorrei domandarvi - ma non ditelo a voce alta, ognuno si risponda nel suo cuore -: quando è stata l'ultima volta che ti sei confessato, che ti sei confessata? Ognuno ci pensi… Sono due giorni, due settimane, due anni, vent’anni, quarant’anni? Ognuno faccia il conto, ma ognuno si dica: quando è stata l'ultima volta che io mi sono confessato? E se è passato tanto tempo, non perdere un giorno di più, vai, che il sacerdote sarà buono. E' Gesù lì, e Gesù è più buono dei preti, Gesù ti riceve, ti riceve con tanto amore. Sii coraggioso e vai alla Confessione!

3. Cari amici, celebrare il Sacramento della Riconciliazione significa essere avvolti in un abbraccio caloroso: è l’abbraccio dell’infinita misericordia del Padre. Ricordiamo quella bella, bella parabola del figlio che se n'è andato da casa sua con i soldi dell'eredità; ha sprecato tutti i soldi, e poi, quando non aveva più niente, ha deciso di tornare a casa, non come figlio, ma come servo. Tanta colpa aveva nel suo cuore e tanta vergogna. La sorpresa è stata che quando incominciò a parlare, a chiedere perdono, il padre non lo lasciò parlare, lo abbracciò, lo baciò e fece festa. Ma io vi dico: ogni volta che noi ci confessiamo, Dio ci abbraccia, Dio fa festa! Andiamo avanti su questa strada. Che Dio vi benedica!

[00250-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese 

Speaker:

Chers frères et sœurs, le sacrement de la Réconciliation jaillit directement du mystère pascal. Le pardon de nos péchés n’est pas le fruit de nos efforts. C’est un don de l’Esprit Saint, qui nous remplit de la miséricorde et de la grâce qui jaillit du cœur grand ouvert du Christ crucifié et ressuscité. Dans la célébration de ce sacrement, le prêtre représente Dieu, mais aussi toute la communauté qui se reconnaît dans la fragilité de chacun de ses membres. Elle écoute son repentir, se réconcilie avec lui, l’encourage et l’accompagne sur son chemin de conversion et de maturation humaine et chrétienne. Nous risquons d’oublier que ce sacrement est un trésor, parce que le sens du péché et même le sens de Dieu ont diminué ! Chers amis, laissons l’amour de Dieu nous réconcilier avec lui, avec nous-mêmes et avec nos frères !

Santo Padre:

Cari amici di lingua francese, sono felice di accogliervi questa mattina. Saluto particolarmente i sacerdoti di Meaux, i seminaristi di Bayonne, i pellegrini del Québec e della Costa d’Avorio, come anche i numerosi giovani. Ricevendo il Sacramento della Riconciliazione, lasciatevi rapire dall’infinita misericordia del Padre, che vi comunica tutta la sua gioia di avervi ritrovati e di accogliervi di nuovo. Buon soggiorno a Roma!

Speaker:

Chers amis de langue française, je suis heureux de vous accueillir ce matin. Je salue particulièrement les prêtres de Meaux, les séminaristes de Bayonne, les pèlerins de Québec et de Côte d’Ivoire, ainsi que les nombreux jeunes. En recevant le Sacrement de la Réconciliation, laissez-vous saisir par l’infinie miséricorde du Père, qui vous communique toute sa joie de vous avoir retrouvés et de vous accueillir de nouveau. Bon séjour à Rome !

[00251-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: Through the Sacraments of Initiation, we receive new life in Christ. This life we carry in earthen vessels, however, and we still experience temptations, suffering, and death. Because of sin, we can even lose this new life. Jesus therefore willed that the Church continue his works of salvation for her members, in particular through the Sacrament of Reconciliation, which flows from the Paschal Mystery. The forgiveness we receive is not the result of our own efforts, but is the gift of the Holy Spirit reconciling us to God and to each other. While the celebration of the Sacrament is personal, it is rooted in the community of the Church, in which the Holy Spirit is present, uniting us all in Jesus Christ. When confessing our sins then, we confess to the priest who represents not only God but also the community of the Church that accompanies us on the path of conversion. Though this Sacrament is a great treasure, we may be tempted to dismiss it, perphaps due to laziness or embarassment, or because of a diminishing sense of sin and its effects. Too often, we see ourselves as the centre and measure of all things, and our lives can go adrift. The Sacrament of Reconciliation calls us back to God, and embraces us with his infinite mercy and joy. May we allow his love to renew us as his children and to reconcile us with him, with ourselves, and with one another.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Norvegia, Nigeria, Giappone e Stati Uniti. La vostra visita alla Città Eterna rinnovi e approfondisca il vostro amore per Gesù Cristo e la sua Chiesa. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from England, Norway, Nigeria, Japan and the United States. May your visit to the Eternal City renew and deepen your love for Jesus Christ and his Church. God bless you all!

[00252-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, das neue Leben in Christus, das wir durch die Sakramente der christlichen Initiation empfangen haben, kann durch die Gebrechlichkeit der menschlichen Natur geschwächt, ja durch die Sünde sogar verloren werden. Daher hat Christus der Kirche, die sein Heilswerk fortsetzt, die beiden Sakramente der Heilung gegeben: das Bußsakrament und die Krankensalbung. Im Sakrament der Buße und der Versöhnung erlangen wir die Vergebung der Sünden. Diese ist nicht Frucht unseres Mühens, sondern Gabe des Heiligen Geistes, der uns in die Barmherzigkeit und Gnade eintaucht, die vom geöffneten Herzen des gekreuzigten und auferstandenen Christus ausströmt. Dies geschieht in der Gemeinschaft der Gläubigen, der Kirche, wo der Heilige Geist gegenwärtig ist. Daher genügt es nicht, den Herrn bloß still im Herzen um Vergebung zu bitten. Es ist notwendig, die eigenen Sünden dem Diener der Kirche zu beichten. Der Priester vertritt dabei nicht nur Gott, sondern die Gemeinschaft der Kirche, die dem Beichtenden Versöhnung schenkt und ihn auf dem Weg der Umkehr begleitet. Allzu oft vergessen wir dieses Sakrament oder schieben es beiseite – aus Bequemlichkeit, aus Scham oder wegen eines fehlenden Sündenbewusstseins, dem ein mangelndes Gottesbewusstsein zugrunde liegt. Wir machen uns selbst zum Maß der Dinge, verschließen uns gegenüber Gott und den Mitmenschen, und unser Gewissen stirbt letztlich ab. Nutzen wir hingegen häufiger den Schatz, den der Herr seiner Kirche im Bußsakrament anvertraut hat.

Santo Padre:

Rivolgo un benvenuto caloroso ai pellegrini provenienti dai paesi di lingua tedesca. Nel Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione sperimentiamo l’amore misericordioso di Dio che ci dà la forza per la conversione e per la vita nuova. Accostiamoci con fiducia alla confessione, affinché l’amore divino ci rinnovi e ci riconcili con Dio, con noi stessi e con i fratelli. Di cuore vi benedico tutti.

Speaker:

Ein herzliches Willkommen sage ich den Pilgern aus den Ländern deutscher Sprache. Im Sakrament der Buße und der Versöhnung erfahren wir Gottes barmherzige Liebe, die uns Kraft zur Umkehr und zum neuen Leben gibt. Gehen wir vertrauensvoll zur Beichte, damit uns die göttliche Liebe erneuere und uns mit Gott, mit uns selber und mit den Mitmenschen versöhne. Von Herzen segne ich euch alle.

[00253-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La catequesis de hoy está centrada en el sacramento de la Reconciliación. Este sacramento brota directamente del Misterio Pascual. Jesús Resucitado se apareció a sus apóstoles y les dijo: «Reciban el Espíritu Santo, a quienes perdonen los pecados, les quedarán perdonados». Así pues, el perdón de los pecados no es fruto de nuestro esfuerzo personal, sino es un regalo, un don del Espíritu Santo que nos purifica con la misericordia y la gracia del Padre.

La Confesión, que se realiza de forma personal y privada, no debe hacernos olvidar su carácter eclesial. En la comunidad cristiana es donde se hace presente el Espíritu Santo, que renueva los corazones en el amor de Dios y une a todos los hermanos en un solo corazón, en Jesucristo. Por eso, no basta pedir perdón al Señor interiormente; es necesario confesar con humildad los propios pecados ante el sacerdote, que es nuestro hermano y representa a Dios y a la Iglesia.

Nos puede hacer bien hoy a cada uno pensar cuanto tiempo hace que no me confieso, que cada uno responda, le puede hacer bien.

El ministerio de la Reconciliación es un auténtico tesoro, que en ocasiones corremos el peligro de olvidar, por pereza o por vergüenza, pero sobre todo por haber perdido el sentido del pecado, que en el fondo es la pérdida del sentido de Dios. Cuando nos dejamos reconciliar por Jesús, encontramos una paz verdadera.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los participantes en el Curso Internacional de Animación Misionera, así como a los grupos provenientes de España, México, Argentina y otros países latinoamericanos. Invito a todos a acercarse con frecuencia al sacramento de la Penitencia, a confesarse y recibir así el abrazo de la infinita misericordia del Padre, que nos está esperando para darnos un fuerte abrazo. Gracias.

[00254-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:

O sacramento da Reconciliação – também conhecido pelos nomes de Confissão e Penitência – foi-nos dado por Jesus no domingo de Páscoa, quando disse aos discípulos: «Recebei o Espírito Santo. Àqueles a quem perdoardes os pecados, ficarão perdoados». Como vedes, o perdão dos nossos pecados não o podemos dar a nós mesmos, mas é dom do Espírito Santo: Ele derrama sobre nós torrentes de graça e misericórdia do Pai, que jorram sem cessar do Coração aberto de Cristo ressuscitado. A Confissão é deixar-se envolver no abraço da misericórdia infinita do Pai, que nos comunica toda a sua alegria pelo nosso regresso a casa, à família de Deus. Na verdade, embora a forma ordinária da Confissão seja pessoal e secreta, não se deve perder de vista a sua dimensão eclesial. Por isso, não basta pedir perdão a Deus no íntimo do próprio coração, mas é necessário confessar os pecados ao sacerdote. Este, no confessionário, não representa apenas Deus, mas toda a comunidade eclesial, a qual se reconhece na fragilidade dos seus membros, constata comovida o seu arrependimento, reconcilia-se com eles e encoraja-os no caminho de conversão e amadurecimento humano e cristão.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Nel salutarvi tutti, specialmente i fedeli di São Sebastião do Rio de Janeiro con il vostro Pastore Orani João Tempesta, vi auguro che niente e nessuno possa impedirvi di vivere e crescere nella amicizia di Dio Padre; lasciate invece che il suo amore sempre vi rigeneri come figli e vi riconcili con Lui, con voi stessi e con i fratelli. Scenda su di voi e sulle vostre famiglie l’abbondanza delle sue benedizioni.

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa, sede bem-vindos! A todos vos saúdo, especialmente aos fiéis de São Sebastião do Rio de Janeiro com o vosso Pastor Dom Orani João Tempesta, desejando-vos que nada e ninguém possa impedir-vos de viver e crescer na amizade de Deus Pai; mas deixai que o seu amor sempre vos regenere como filhos e vos reconcilie com Ele, com vós mesmos e com os irmãos. Desça, sobre vós e vossas famílias, a abundância das suas bênçãos.

[00255-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

W dzisiejszej audiencji poświęconej Sakramentowi pokuty i pojednania, Ojciec Święty przypomniał, że wypływa on bezpośrednio z tajemnicy paschalnej. Zmartwychwstały Chrystus ukazał się uczniom zamkniętym w Wieczerniku i powiedział: „Weźmijcie Ducha Świętego! Którym odpuścicie grzechy, są im odpuszczone, a którym zatrzymacie, są im zatrzymane" (J 20,21-23). Odpuszczenie grzechów jest darem Ducha Świętego, który napełnia nas obmyciem miłosierdzia i łaski. Z biegiem wieków sprawowanie tego sakramentu przeszło z formy publicznej wyznawania grzechów do osobistej i poufnej. Trzeba jednak pamiętać o jego kościelnym charakterze. Nie wystarcza prośba o przebaczenie w swoim umyśle i sercu. Należy ze skruchą i pokorą wyznać swoje grzechy słudze Kościoła, reprezentującego Boga i całą wspólnotę. To ona ze wzruszeniem przyjmuje skruchę penitenta, jedna się z nim i towarzyszy na drodze nawrócenia. Sprawowanie Sakramentu pojednania oznacza spotkanie człowieka z miłosiernym Ojcem, który okazuje nam całą swoją radość, ponieważ nas odnalazł i przyjął do Siebie. Pozwólmy więc, aby Jego miłość odradzała nas jako dzieci i jednała z Nim, ze sobą samymi oraz braćmi.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi presenti a questa Udienza. Sabato prossimo sarà la festa della Cattedra di San Pietro Apostolo, giorno di speciale comunione dei credenti con il Successore di San Pietro e con la Santa Sede. Vi ringrazio tutti per la preghiera a favore del mio ministero petrino, e la testimonianza di vita data in Cristo nell’edificare la comunità ecclesiale. Con spirito di gratitudine vi benedico di cuore, voi e i vostri cari.

Speaker:

Serdecznie pozdrawiam przybyłych na audiencję pielgrzymów polskich. W sobotę przypada święto Katedry św. Piotra Apostoła. Dzień szczególnej łączności wierzących z Następcą Świętego Piotra i Stolicą Apostolską. Dziękuję wam wszystkim za pamięć modlitewną w intencji mojej papieskiej posługi, za świadectwo życia dawane Chrystusowi i budowanie wspólnoty Kościoła. W duchu wdzięczności z serca błogosławię wam i waszym bliskim.

[00256-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker:

يَنبَعُ سرُّ التَوبةِ والمُصالحة مُباشرةً من السرِّ الفِصحيّ. في الواقع، ليسَت مَغفِرةُ خَطايانا أمرًا يُمكِنُنا أن نُعطيَهُ لأنفُسِنا، وليسَت ثَمَرةَ جُهودِنا، إِنَّما هي عطيَّةٌ من الروحِ القُدُس الذي يَملؤُنا من فيضِ الرَحمَةِ والنِعمَةِ المُتَدَفِّقِ من قَلبِ المسيحِ المَصلوبِ والقائِمِ من المَوت. والجماعةُ المسيحيةُ هي المكانُ الذي يَحضُرُ فيه الروحُ الذي يُجدِّدُ القلوبَ بِمَحبَّةِ اللهِ ويَجعَلُ جَميعَ الإخوةِ واحدًا في المسيحِ يسوع. لذلك، لا يكفي أن نَطلُبَ المَغفِرَةَ مَن الرَّبِ في عقولِنا وقلوبِنا، إنما من الضروريِّ أن نَعتَرِفَ بِخطايانا للكاهِنِ بتواضُعٍ وثِقَة. فالكاهنُ، وخلالَ الاحتفالِ بهذا السرّ، لا يُمثِّلُ اللهَ فقَط وإِنما يُمثِّلُ أيضًا الجمَاعةَ بأسرِها التي تَجِدُ نَفسَها في ضُعفِ كلِّ فردٍ من أفرادِها، وتُصغي إلى تَوبَتِهِ وتَتَصالَحُ مَعَه، تُشجِّعُهُ وتُرافِقُه في مسيرةِ التَوبةِ والنُضوجِ الإِنسانيِّ والمَسيحي. أَصدِقائي الأعِزاء، إنَّ الاحتِفالَ بسرِّ المُصالحَةِ يَعني أَن نُضَمَّ بذراعَينِ دافِئَتَين: إنَّهُ عِناقُ رحمَةِ الآبِ اللامُتناهية التي تَحمِلُ إلينا فَرَحَهُ لأنه وَجدَنا وقَبِلَنا مَعَهُ مُجددًا. لِنَسمَح إذًا لِحُبِّهِ بأَن يَخلُقَنا مُجددًا كأبناء ويُصالِحَنا مَعَهُ ومعَ أَنفُسِنا والإِخوة.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Dio è un Padre che ci aspetta sempre, e il Suo cuore è in festa per ogni figlio che ritorna. Non abbiamo paura di andare da Lui e lasciarci perdonare e abbracciare dalla sua misericordia!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. اللهُ أبٌ يَنتَظرُنا دائمًا، وقلبُهُ يَفرَحُ بكُلِّ ابنٍ يعودُ إليه، فلا نَخافَنَّ إذًا مِن أن نَذهَبَ إليهِ ونَسمَحَ لهُ بأَن يَغفِرَ لنا ويَغمُرَنا بِرَحمَتِه!

[00257-08.01] [Testo originale: Arabo]

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

Saluto i partecipanti al Simposio "Sacrosanctum Concilium, gratitudine e impegno, per un grande movimento di comunione ecclesiale", accompagnati dal Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, come pure quanti compongono l’Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia della Vita, nel ventennale della sua fondazione, e li incoraggio a proseguire nella loro preziosa opera a servizio del Vangelo della vita.

Rivolgo il mio saluto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, ai partecipanti al Convegno dell’Opera Romana Pellegrinaggi, in occasione degli ottant’anni della fondazione, auguro un sempre proficuo impegno a servizio di quanti si fanno pellegrini verso i luoghi della fede. Saluto gli alunni e i professori del Liceo "Cirillo" di Aversa, i fedeli di Gravina di Puglia, i Cavatori di marmo delle Alpi Apuane di Vagli, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, e la Scuola Sottufficiali dell’Esercito Italiano di Viterbo.

Saluto infine i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. La Vergine Maria aiuti voi, cari giovani, a comprendere sempre più il valore del sacrificio nella vostra formazione umana e cristiana; sostenga voi, cari ammalati, nell’affrontare il dolore e la malattia con serenità e fortezza; e guidi voi, cari sposi novelli, a costruire la vostra famiglia sulle solide basi della fedeltà alla volontà di Dio.

[00258-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE

Con l’animo preoccupato seguo quanto in questi giorni sta accadendo a Kyiv. Assicuro la mia vicinanza al popolo ucraino e prego per le vittime delle violenze, per i loro familiari e per i feriti. Invito tutte le parti a cessare ogni azione violenta e a cercare la concordia e la pace nel Paese.

[00260-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0119-XX.01]