UDIENZA A UNA DELEGAZIONE DI RAGAZZI DELL’AZIONE CATTOLICA ITALIANA Alle ore 12.15 di questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza una rappresentanza di ragazzi dell’Azione Cattolica Italiana (A.C.R.) per gli auguri natalizi e ha rivolto loro le parole di saluto che riportiamo di seguito:
● PAROLE DEL SANTO PADRE
Cari ragazzi, buongiorno!
Vi ringrazio di essere venuti a portarmi gli auguri di Natale a nome dell’A.C.R. e di tutta l’Azione Cattolica Italiana, che qui è rappresentata dai responsabili adulti che vi hanno accompagnato. Anch’io faccio tanti auguri a voi, ai vostri cari, ai vostri amici e all’intera Associazione.
L’Azione Cattolica Ragazzi è una bella realtà, diffusa e operante in quasi tutte le diocesi d’Italia. Vi incoraggio ad essere sempre nella Chiesa "pietre vive", per edificare la Chiesa, unite a Gesù. L’Azione Cattolica senza Gesù non serve, diventa una ONG, ce ne sono tante, non va. È un’altra cosa: essere pietre vive unite a Gesù!
Ho sentito che il vostro cammino di quest’anno vuole farvi scoprire Gesù come presenza amica nella nostra vita. Lo slogan lo dice bene: "Non c’è gioco senza Te". Ecco, il Natale è proprio la festa della presenza di Dio che viene in mezzo a noi per salvarci. La nascita di Gesù non è una favola! È una storia realmente accaduta, a Betlemme, duemila anni fa. La fede ci fa riconoscere in quel Bambino, nato da Maria Vergine, il vero Figlio di Dio, che per amore nostro si è fatto uomo.
Nel volto del piccolo Gesù contempliamo il volto di Dio, che non si rivela nella forza, nella potenza, ma nella debolezza e nella fragilità di un neonato. Così è il nostro Dio, si avvicina tanto, in un bambino. Questo Bambino mostra la fedeltà e la tenerezza dell’amore sconfinato con cui Dio circonda ciascuno di noi. Per questo facciamo festa a Natale, rivivendo la stessa esperienza dei pastori di Betlemme e insieme a tanti papà e mamme che si affaticano ogni giorno affrontando parecchi sacrifici; insieme ai piccoli, ai malati, ai poveri facciamo festa, perché è la festa dell’incontro di Dio con noi in Gesù.
Cari ragazzi, Gesù vi vuole bene, vuole essere vostro amico; vuole essere amico di tutti i ragazzi! Siete convinti di questo?... è così? Sembra che non siete tanto convinti, no? Siete convinti o no? [I ragazzi rispondono: Sì!] Bene! Se ne siete convinti, sicuramente saprete trasmettere la gioia di questa amicizia dappertutto: a casa, in parrocchia, a scuola, con gli amici... E una domanda, ai ragazzi: ho detto "a casa, in parrocchia, a scuola, con gli amici". E con i nemici, con quelli che non ci vogliono bene? Cosa si deve fare? Chi me lo sa dire? Cosa si deve fare? Fare la guerra? [Ragazzo: pregare per loro!] Ecco: pregare per loro! Perché sia vicino a Gesù; essere buono con loro. Si deve fare questo: la vicinanza, fare la vicinanza. E saprete testimoniarlo comportandovi da veri cristiani: pronti a dare una mano a chi ha bisogno. E se quello che non ti vuole bene ha bisogno di qualcosa, tu gli darai una mano? Non siete sicuri, no? Sì! Sì! Senza giudicare gli altri, senza parlare male. È brutta la gente che parla male degli altri. Le chiacchiere sono cristiane o no? No! Chiacchierare è una preghiera? Chiacchierare è come pregare o no? No! Chiacchierare è una cosa cattiva. Mai si deve fare. E dobbiamo cominciare da adesso: mai chiacchierare; senza parlare male. Avanti così! Allora buon cammino, sempre uniti a Gesù. Vi affido alla Madonna. Vi benedico insieme con i vostri familiari, gli educatori, gli assistenti e tutti gli amici dell’Azione Cattolica Ragazzi. Buon Natale, e pregate per me! E adesso prima di ricevere la benedizione preghiamo alla Madonna un’Ave Maria.
Ave Maria, …
[01933-01.02] [Testo originale: Italiano]
[B0857-XX.02]