L’UDIENZA GENERALE ● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
● SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE
● SALUTO IN LINGUA ITALIANA
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e di fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa si è soffermato ancora sulla Comunione dei Santi.
Dopo la sintesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Mercoledì scorso ho parlato della comunione dei santi, intesa come comunione tra le persone sante, cioè tra noi credenti. Oggi vorrei approfondire l’altro aspetto di questa realtà: vi ricordate che c’erano due aspetti: uno la comunione, l’unità fra noi e l’altro aspetto la comunione alle cose sante, ai beni spirituali. I due aspetti sono strettamente collegati fra loro, infatti la comunione tra i cristiani cresce mediante la partecipazione ai beni spirituali. In particolare consideriamo: i Sacramenti, i carismi, e la carità. (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 949-953). Noi cresciamo in unità, in comunione, con: i Sacramenti, i carismi che ciascuno ha dallo Spirito Santo, e con la carità.
Anzitutto la comunione ai Sacramenti. I Sacramenti esprimono e realizzano un’effettiva e profonda comunione tra di noi, poiché in essi incontriamo Cristo Salvatore e, attraverso di Lui, i nostri fratelli nella fede. I Sacramenti non sono apparenze, non sono riti, ma sono la forza di Cristo; è Gesù Cristo presente nei Sacramenti. Quando celebriamo l’Eucaristia è Gesù vivo, che ci raduna, ci fa comunità, ci fa adorare il Padre. Ciascuno di noi, infatti, mediante il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, è incorporato a Cristo e unito a tutta la comunità dei credenti. Pertanto, se da un lato è la Chiesa che "fa" i Sacramenti, dall’altro sono i Sacramenti che "fanno" la Chiesa, la edificano, generando nuovi figli, aggregandoli al popolo santo di Dio, consolidando la loro appartenenza.
Ogni incontro con Cristo, che nei Sacramenti ci dona la salvezza, ci invita ad "andare" e comunicare agli altri una salvezza che abbiamo potuto vedere, toccare, incontrare, accogliere, e che è davvero credibile perché è amore. In questo modo, i Sacramenti ci spingono ad essere missionari, e l’impegno apostolico di portare il Vangelo in ogni ambiente, anche in quelli più ostili, costituisce il frutto più autentico di un’assidua vita sacramentale, in quanto è partecipazione all’iniziativa salvifica di Dio, che vuole donare a tutti la salvezza. La grazia dei Sacramenti alimenta in noi una fede forte e gioiosa, una fede che sa stupirsi delle "meraviglie" di Dio e sa resistere agli idoli del mondo. Per questo è importante fare la Comunione, è importante che i bambini siano battezzati presto, che siano cresimati, perché i Sacramenti sono la presenza di Gesù Cristo in noi, una presenza che ci aiuta. È importante, quando ci sentiamo peccatori, accostarci al sacramento della Riconciliazione. Qualcuno potrà dire: "Ma ho paura, perché il prete mi bastonerà". No, non ti bastonerà il prete; tu sai chi incontrerai nel sacramento della Riconciliazione? Incontrerai Gesù che ti perdona! È Gesù che ti aspetta lì; e questo è un Sacramento che fa crescere tutta la Chiesa.
Un secondo aspetto della comunione alle cose sante è quello della comunione dei carismi. Lo Spirito Santo dispensa ai fedeli una moltitudine di doni e di grazie spirituali; questa ricchezza diciamo "fantasiosa" dei doni dello Spirito Santo è finalizzata alla edificazione della Chiesa. I carismi – parola un po’ difficile – sono i regali che ci dà lo Spirito Santo, abilità possibilità… Regali dati non perché siano nascosti, ma per parteciparli agli altri. Non sono dati a beneficio di chi li riceve, ma per l’utilità del popolo di Dio. Se un carisma, invece, un regalo di questi, serve ad affermare se stessi, c’è da dubitare che si tratti di un autentico carisma o che sia fedelmente vissuto. I carismi sono grazie particolari, date ad alcuni per fare del bene a tanti altri. Sono delle attitudini, delle ispirazioni e delle spinte interiori, che nascono nella coscienza e nell’esperienza di determinate persone, le quali sono chiamate a metterle al servizio della comunità. In particolare, questi doni spirituali vanno a vantaggio della santità della Chiesa e della sua missione. Tutti siamo chiamati a rispettarli in noi e negli altri, ad accoglierli come stimoli utili per una presenza e un’opera feconda della Chiesa. San Paolo ammoniva: «Non spegnete lo Spirito» (1 Ts 5,19). Non spegniamo lo Spirito che ci dà questi regali, queste abilità, queste virtù tanto belle che fanno crescere la Chiesa.
Qual è il nostro atteggiamento di fronte a questi doni dello Spirito Santo? Siamo consapevoli che lo Spirito di Dio è libero di darli a chi vuole? Li consideriamo come un aiuto spirituale, attraverso il quale il Signore sostiene la nostra fede e rafforza la nostra missione nel mondo?
E veniamo al terzo aspetto della comunione alle cose sante, cioè la comunione della carità, la unità fra noi che fa la carità, l’amore. I pagani, osservando i primi cristiani, dicevano: ma come si amano, come si vogliono bene! Non si odiano, non sparlano uno contro l’altro. Questa è la carità, l’amore di Dio che lo Spirito Santo ci mette nel cuore. I carismi sono importanti nella vita della comunità cristiana, ma sono sempre dei mezzi per crescere nella carità, nell’amore, che san Paolo colloca al di sopra dei carismi (cfr 1 Cor 13,1-13). Senza l’amore, infatti, anche i doni più straordinari sono vani; questo uomo guarisce la gente, ha questa qualità, quest’altra virtù… ma ha amore e carità nel suo cuore? Se ce l’ha bene, ma se non ce l’ha non serve alla Chiesa. Senza l’amore tutti questi doni e carismi non servono alla Chiesa, perché dove non c’è l’amore c’è un vuoto che viene riempito dall’egoismo. E mi domando: se tutti noi siamo egoisti, possiamo vivere in comunione e in pace? Non si può, per questo è necessario l’amore che ci unisce. Il più piccolo dei nostri gesti d’amore ha effetti buoni per tutti! Pertanto, vivere l’unità nella Chiesa e la comunione della carità significa non cercare il proprio interesse, ma condividere le sofferenze e le gioie dei fratelli (cfr 1 Cor 12,26), pronti a portare i pesi di quelli più deboli e poveri. Questa solidarietà fraterna non è una figura retorica, un modo di dire, ma è parte integrante della comunione tra i cristiani. Se la viviamo, noi siamo nel mondo segno, "sacramento" dell’amore di Dio. Lo siamo gli uni per gli altri e lo siamo per tutti! Non si tratta solo di quella carità spicciola che ci possiamo offrire a vicenda, si tratta di qualcosa di più profondo: è una comunione che ci rende capaci di entrare nella gioia e nel dolore altrui per farli nostri sinceramente.
E spesso siamo troppo aridi, indifferenti, distaccati e invece di trasmettere fraternità, trasmettiamo malumore, freddezza, egoismo. E con malumore, freddezza, egoismo non si può far crescere la Chiesa; la Chiesa cresce soltanto con l’amore che viene dallo Spirito Santo. Il Signore ci invita ad aprirci alla comunione con Lui, nei Sacramenti, nei carismi e nella carità, per vivere in maniera degna della nostra vocazione cristiana!
E adesso mi permetto di chiedervi un atto di carità: state tranquilli che non si farà la raccolta! Prima di venire in piazza sono andato a trovare una bambina di un anno e mezzo con una malattia gravissima. Suo papà e sua mamma pregano, e chiedono al Signore la salute di questa bella bambina. Si chiama Noemi. Sorrideva poveretta! Facciamo un atto di amore. Noi non la conosciamo, ma è una bambina battezzata, è una di noi, è una cristiana. Facciamo un atto di amore per lei e in silenzio chiediamo che il Signore la aiuti in questo momento e le dia la salute. In silenzio un attimo, e poi pregheremo l'Ave Maria. E adesso tutti insieme preghiamo la Madonna per la salute di Noemi. Ave Maria... Grazie per questo atto di carità.
[01624-01.01] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua ungherese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Speaker :
Chers frères et sœurs, la Communion des saints est aussi la communion aux biens spirituels : les Sacrements, les charismes et la charité. Les Sacrements expriment et réalisent une profonde communion entre nous. En eux, nous rencontrons le Christ, et par lui, nos frères dans la foi. Ils nous invitent à être missionnaires et alimentent en nous une foi qui sait résister aux idoles. Donnés à certains par l’Esprit Saint pour faire du bien aux autres, les charismes sont des grâces particulières destinées à l’édification, à la sainteté et à la mission de l’Église. Ils aident à grandir dans la charité. Sans l’amour, même les dons les plus extraordinaires sont vains. Vivre la communion de la charité signifie ne pas chercher son propre intérêt, mais faire nôtres les souffrances et les joies de nos frères. Si nous vivons la communion de la charité, nous sommes dans notre monde ‘sacrement’ de l’amour de Dieu.
Santo Padre :
Cari pellegrini di lingua francese, vi accolgo con gioia! Saluto in particolare i fedeli della diocesi di Vannes e di Chalons in Champagne, come pure il collegio Fénelon-Saint Marie, di Parigi, Nella vostra vita quotidiana, amate i Sacramenti, ponete i vostri talenti a servizio della Chiesa e abbiate una carità senza frontiere. Buon soggiorno nella Città eterna e, visitando i luoghi sacri, non dimenticatevi di ringraziare il Signore e di pregarlo.
Speaker :
Je vous accueille avec joie chers francophones! Je salue en particulier les pèlerins des diocèses de Vannes et de Chalons en Champagne, ainsi que le collège Fénelon-Sainte Marie, de Paris. Dans votre vie quotidienne, aimez les Sacrements, mettez vos talents au service de l’Église et ayez une charité sans frontière. Bon séjour dans la Ville éternelle et, en visitant les lieux sacrés, n’oubliez pas de remercier le Seigneur et de le prier!
[01625-03.01[Texte original: Français]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the Creed, we now reflect on "the communion of saints" as a communion not only of persons but also of spiritual goods. Through our sharing in those goods, we grow in communion with Christ and with the members of his body, the Church. Today let us consider three of these spiritual treasures: the sacraments, charisms and charity. In the sacraments, we encounter Christ in all his saving power, are confirmed in the joy of faith, and sent forth to share with others the joy of salvation. Through the variety of charisms, the spiritual gifts and graces bestowed by the Holy Spirit, we help to build up the Church in unity, holiness and service. In charity, all these spiritual gifts find their fulfilment; everything is ordered to our growth in God’s love. Let us ask the Lord to increase our communion in these spiritual goods, so that we can live ever more fully our Christian vocation in union with him and as joyful signs of his saving love, present and at work in our midst.
Santo Padre:
Saluto tutti i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra e Galles, Irlanda, Danimarca, Australia, Giappone e Stati Uniti. In modo particolare saluto i sacerdoti inglesi che celebrano gli anniversari di ordinazione. Ringrazio i cori per la loro lode a Dio attraverso il canto. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore!
Speaker:
I greet all the English-speaking pilgrims present at today’s Audience, including those from England and Wales, Ireland, Denmark, Australia, Japan and the United States. In a special way I greet the priests from England celebrating the anniversaries of their ordination. I also thank the choirs present for their praise of God in song. Upon all of you, and your families, I invoke God’s blessings of joy and peace!
[01626-02.01] [Original text: English]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Speaker
Liebe Brüder und Schwestern, im Glaubensbekenntnis weist der Ausdruck „Gemeinschaft der Heiligen" auch auf die Gemeinschaft an den heiligen Dingen, an den geistigen Gütern hin. Dies geschieht auf dreifache Weise: Erstens ist es eine Gemeinschaft an den Sakramenten, in denen wir nicht nur Christus begegnen, sondern auch seinem geheimnisvollen Leib, der Kirche, eingefügt werden. Jede Begegnung mit Christus, der uns das Heil schenkt, lädt uns ein, aufzubrechen und ihn den Menschen sichtbar zu machen. Die Sakramente leiten uns an, missionarisch zu wirken. Zweitens haben wir hier eine Gemeinschaft an den Charismen. Der Heilige Geist vermittelt besondere Gnaden, um damit vielen Gutes zu tun. Wir alle sind aufgerufen, diese Gaben in uns und in den anderen zu achten und sie als Anregungen für ein fruchtbares Wirken der Kirche aufzunehmen. Der dritte, grundlegende Aspekt der Gemeinschaft an den heiligen Dingen ist die Gemeinschaft in der Liebe. Ohne Liebe nützten die Gaben nichts. Ohne Liebe gäbe es keine Einheit. Wir sind berufen, zum Sakrament der Liebe zu werden, welches Gott und die Menschen wirklich verbindet.
Santo Padre:
Saluto di cuore i pellegrini di lingua tedesca, in particolare gli studenti della Realschule Maria Ward di Deggendorf nonché quelli del Berufskolleg Sankt Michael di Ahlen. Un cordiale benvenuto anche ai cantanti e musicisti provenienti dal Sud Tirolo. Tutti noi siamo invitati ad aprirci alla comunione con Gesù nei Sacramenti, nei carismi e nella carità per vivere veramente la nostra vocazione cristiana.
Speaker
Von Herzen grüße ich die deutschsprachigen Pilger, insbesondere die Schüler der Realschule Maria Ward in Deggendorf wie auch die Studenten des Berufskollegs Sankt Michael in Ahlen. Ein herzliches Willkommen auch den Sängern und Musikern aus Südtirol. Wir alle sind eingeladen, uns der Gemeinschaft mit Jesus in den Sakramenten, in den Charismen und in der Liebe zu öffnen, um so wirklich aus unserer Berufung als Christen zu leben.
[01627-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Hoy quisiera hablar de la comunión de los santos, que crece mediante la participación en los bienes espirituales de la Iglesia.
En los Sacramentos nos encontramos con Jesús y, por medio de Él, entramos a formar parte del santo Pueblo de Dios. Todo encuentro con el Señor tiene un carácter misionero. Por eso, los Sacramentos constituyen una invitación a comunicar a los otros lo que hemos visto y oído, a llevar a los demás la salvación que hemos recibido.
A su vez, los carismas son dones y gracias especiales que el Espíritu Santo reparte para la edificación de la Iglesia, es decir, de su santidad y de su misión en el mundo. Ellos enriquecen la caridad, que está por encima de todo. Sin amor, los carismas son vanos. Con amor, hasta el menor de nuestros actos repercute en beneficio de todos.
La caridad es la mayor riqueza de la Iglesia. Vivir la comunión en la caridad significa no buscar el propio interés, sino ser capaces de compartir las alegrías y los sufrimientos de los hermanos, ser capaces de llevar los unos los cargas de los otros.
No lo olvidemos: los bienes espirituales que compartimos en la Iglesia están al servicio de la comunión y de la misión, y mediante la comunión de los santos cada uno de nosotros somos signo y "sacramento" del amor de Dios para los demás y para el mundo entero.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, México, Panamá, Argentina y los demás países latinoamericanos. Que María Santísima haga de todos nosotros discípulos misioneros, que dan gratis las gracias recibidas. Muchas gracias.
[01628-04.01] [Texto original: Español]
○ Sintesi della catechesi in lingua portoghese
Speaker:
O artigo do Credo, em que professamos «a comunhão dos santos», afirma duas coisas: a comunhão entre as pessoas santas e a comunhão nas coisas santas, ou seja, nos sacramentos, nos carismas e na caridade. Assim cada encontro com Cristo, que nos sacramentos nos dá a salvação, convida-nos a ir ao encontro dos outros levando-lhes esta salvação que pudemos ver, tocar e receber; e que é credível porque é amor. Temos depois os carismas: são predisposições, inspirações e impulsos interiores, que surgem na consciência e na experiência das pessoas para ser postos ao serviço da comunidade. Todos somos chamados a respeitar os carismas em nós e nos outros, como nos recomendou São Paulo: «Não apagueis o Espírito». Finalmente, a comunhão na caridade: não uma "caridadezinha" para descargo de consciência, mas uma comunhão que nos leva a entrar de tal maneira nas alegrias e dores alheias que as assumimos sinceramente como nossas. Abramo-nos à comunhão com Jesus nos sacramentos, nos carismas e na caridade, para vivermos de maneira digna da nossa vocação cristã.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, in particolare al gruppo ignaziano del Portogallo e ai fedeli brasiliani di Bauru e di São Bernardo do Campo. Nel ringraziarvi per la presenza, vi incoraggio a proseguire la vostra fedele testimonianza cristiana nella società. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo per crescere ricolmi dei suoi frutti. Volentieri benedico voi e i vostri cari!
Speaker:
Dirijo uma cordial saudação aos peregrinos de língua portuguesa, nomeadamente ao grupo inaciano de Portugal e aos fiéis brasileiros de Bauru e de São Bernardo do Campo. Agradeço a vossa presença e encorajo-vos a continuar a dar o vosso fiel testemunho cristão na sociedade. A vós e a todos, eu digo: Deixai-vos guiar pelo Espírito Santo para crescerdes repletos dos seus frutos. De bom grado abençoo a vós e aos vossos entes queridos.
[01629-06.01] [Texto original: Português]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua ungherese
Speaker:
Kedves Testvéreim! A mai alkalommal a lelki javak: a szentségek, a karizmák és a szeretet közösségéről beszéltem. A szentségek, miközben az Egyház kiszolgáltatja azokat, maguk is létrehozzák az Egyházat, így pl. a keresztségben új tagokat veszünk fel Isten szent népének sorai közé. A karizmák a Szentlélek különleges adományai, amelyek Egyházunkat építik. Ezek egyfajta többlet-tehetségek, amelyek egyeseket arra képesítenek, hogy a maguk részéről az Egyház keretein belül még hatékonyabban szolgálják a többieket, s ezzel azta szeretetközösséget is táplálja, amely az Egyház lét-eleme. A testvéri szolidaritás nem retorikai fogás, hanem a keresztények közösségének integráns része. Ha ezt megéljük, hatékony jel leszünk a világban: Isten szeretetének szentségét tudjuk felmutatni. Az Úr meghív bennünket arra, hogy közösségbe lépjünk Vele a szentségek, a karizmák és a szeretet rendjében, hogy méltóképpen élhessük meg keresztény hivatásunkat!
Santo Padre:
Saluto cordialmente i partecipanti al pellegrinaggio nazionale dei Rom-Zingari ungheresi Isten éltessen. Avete portato qui con voi la croce che dieci anni fa fu benedetta in questa Piazza dal Beato Giovanni Paolo II. Dalla croce di Cristo, segno di amore, di misericordia e di riconciliazione, continuate ad attingere la speranza e la forza necessarie per essere apostoli fra la vostra gente. Benedico di cuore voi e tutti i vostri cari!
Speaker:
Szeretettel köszöntöm a magyar cigányok nemzeti zarándoklatának résztvevőit, akik Székely János püspök atya vezetése alatt érkeztek meg. Elhoztátok magatokkal azt a keresztet, amelyet tíz évvel ezelőtt ugyanezen a téren Boldog II. János Pál áldott meg. Krisztus keresztje, amely a szeretet, a könyörület és a kiengesztelődés hatékony jele, legyen a remény és az erő forrása Számotokra, hogy népetek körében apostolkodhassatok. Szívből adom Kedves Mindannyiotokra apostoli áldásomat.
[01633-AA.01] [Testo originale: Ungherese]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Speaker:
W dzisiejszej katechezie Ojciec Święty podjął temat „komunii wiernych w rzeczach świętych". Oznacza ona nasze uczestnictwo w dobrach duchowych: komunię sakramentów, charyzmatów i komunię miłości. W sakramentach i dzięki nim urzeczywistnia się głęboka więź naszej jedności. W nich spotykamy Chrystusa, a przez Niego naszych braci w wierze. Sakramenty uzdalniają nas, by z apostolskim zapałem świadczyć o Chrystusie, nieść wszystkim orędzie Ewangelii. Komunię charyzmatów rozeznajemy dzięki mocy Ducha Świętego, który udziela wiernym swoich darów, służących dobru wielu osób. Są to natchnienia, postawy, zapał wewnętrzny, rodzące się w świadomości powołanych, by udostępnić je innym, by owocowały we wspólnocie. Owocem charyzmatów jest komunia miłości. Domaga się ona od nas, by wyzbywać się egoizmu i dzielić cierpienia oraz radości braci. Bez miłości nawet najbardziej niezwykłe dary są bezużyteczne. Każdy gest miłości ma natomiast dobre skutki dla wszystkich. Otwórzmy się na komunię z Jezusem w sakramentach, charyzmatach i w miłości, aby żyć w sposób godny naszym chrześcijańskim powołaniem.]
Santo Padre:
Sia lodato Gesù Cristo. Saluto cordialmente i polacchi. In novembre ci ricordiamo in modo particolare dei defunti. Attraverso le visite ai cimiteri, le preghiere, l’Eucaristia, le indulgenze portiamo l’aiuto a quanti sono in attesa della divina Misericordia, per essere accolti nella schiera degli eletti in cielo. Affidiamoli alla intercessione di Colei che è chiamata "Regina di tutti i Santi". Vi benedico con affetto.
Speaker:
Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus. Pozdrawiam serdecznie Polaków. W listopadzie szczególnie pamiętamy o zmarłych. Przez nawiedzanie cmentarzy, modlitwy, Eucharystię, zyskiwane odpusty niesiemy pomoc tym, którzy oczekują, by oczyszczeni łaską Bożego miłosierdzia zostali przyjęci do grona zbawionych w niebie. Polecamy ich wstawiennictwu Tej, którą nazywamy „Królową Wszystkich Świętych". Z serca wam błogosławię.
[01630-09.01] [Testo originale: Polacco]
● SALUTO IN LINGUA ITALIANA
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana: alle famiglie, alle parrocchie, ai gruppi e alle associazioni. In particolare, saluto i fedeli delle diocesi di Teramo-Atri, Porto-Santa Rufina, Teggiano-Policastro e Patti, accompagnati dai loro Vescovi, ed auspico che questo pellegrinaggio porti frutti spirituali e pastorali a beneficio delle rispettive Comunità diocesane. Saluto l’associazione "Genitori in cammino", con l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio; l’Unione nazionale delle Pro Loco e il gruppo di Protezione Civile Lucano, invocando su ciascuno la continua assistenza divina.
Saluto infine i giovani, gli ammalati egli sposi novelli. Il mese di novembre, dedicato alla memoria e alla preghiera per i defunti, ci offre l’opportunità di considerare più in profondità il significato dell’esistenza terrena e il valore della vita eterna. Questi giorni siano per tutti uno stimolo a comprendere che la vita ha valore se spesa per amare Dio ed il prossimo.
[01632-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0723-XX.02]