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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE VATICANA JOSEPH RATZINGER - BENEDETTO XVI E DEL SIMPOSIO "I VANGELI: STORIA E CRISTOLOGIA. LA RICERCA DI JOSEPH RATZINGER" (OTTOBRE 2013), 21.06.2013


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE VATICANA JOSEPH RATZINGER - BENEDETTO XVI E DEL SIMPOSIO "I VANGELI: STORIA E CRISTOLOGIA. LA RICERCA DI JOSEPH RATZINGER" (OTTOBRE 2013)

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. CAMILLO RUINI

INTERVENTO DI S.E. MONS. JEAN-LOUIS BRUGUÈS, O.P.

INTERVENTO DI MONS. GIUSEPPE A. SCOTTI

INTERVENTO DI MONS. LUIS ROMERA

BIOGRAFIA DEL REV.DO PROF. RICHARD A. BURRIDGE

BIOGRAFIA DEL PROF. CHRISTIAN SCHALLER

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la conferenza stampa di presentazione dell’attività della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI e in particolare del Simposio su "I Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger" che si svolgerà a Roma presso la Pontificia Università Lateranense, dal 24 al 26 ottobre prossimo. Nel corso della Conferenza stampa vengono inoltre resi noti i nomi dei candidati prescelti dal Comitato Scientifico per l’assegnazione della terza edizione del Premio della Fondazione.
Intervengono: l’Em.mo Card. Camillo Ruini, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI; S.E. Mons. Jean-Louis Bruguès, O.P., Presidente del Comitato Organizzativo del Simposio; Mons. Luis Romera, Vice-Presidente del Comitato Organizzativo del Simposio; Mons. Giuseppe Scotti, Presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI.
Pubblichiamo di seguito gli interventi dei conferenzieri e le biografie brevi dei due premiati:

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. CAMILLO RUINI 

Sono lieto di presentare brevemente i profili dei due studiosi che riceveranno il 26 ottobre prossimo il Premio Ratzinger, che giunge così alla sua terza edizione. Si tratta di un biblista inglese, il Prof. Richard A. Burridge, Decano del King’s College di Londra e ministro della Comunione Anglicana – il primo cristiano non cattolico a cui viene conferito il Premio Ratzinger – e del teologo tedesco Christian Schaller, laico, docente di teologia dogmatica e Vicedirettore dell’Istituto Papa Benedetto XVI di Regensburg, che sta pubblicando l’Opera Omnia di Joseph Ratzinger.

Richard A. Burridge, nato nel 1955, ha studiato a Oxford e ha conseguito il dottorato in teologia all’Università di Nottingham nel 1989. E’ stato ordinato nel 1986 e ha quindi lavorato come Curato in una parrocchia del Kent. Poi per sette anni è stato Cappellano all’Università di Exeter, dove ha anche insegnato teologia e lettere classiche. Dal 1994 è Decano del King’s College di Londra, dove nel 2007 è stato nominato Direttore degli Studi del Nuovo Testamento e l’anno seguente ha ottenuto una Cattedra personale di esegesi biblica. E’ membro di varie istituzioni e associazioni accademiche e rappresenta dal 1994 l’Università di Londra al Sinodo Generale della Chiesa di Inghilterra.

La sua tesi di dottorato, pubblicata nel 1992 con il titolo Cosa sono i Vangeli?Un confronto con le biografie greco-romane, ha esercitato un forte influsso nell’ambito degli studi sul genere letterario dei Vangeli. Su queste basi il Prof. Burridge ha poi lavorato per oltre un decennio specialmente sull’etica del Nuovo Testamento, da interpretare alla luce del fatto che i Vangeli sono essenzialmente biografie di Gesù. Frutto di questi studi è l’opera del 2007 Imitando Gesù. Un approccio inclusivo all’etica del Nuovo Testamento. Tra le altre sue numerose pubblicazioni ricordiamo almeno Quattro Vangeli, un solo Gesù? Una lettura simbolica, del 1994 e il Commento al Vangelo di Giovanni, pubblicato una prima volta nel 1998 e scelto dall’Arcivescovo di Canterbury come libro raccomandato per accompagnare gli studi preparatori di tutti i Vescovi anglicani in vista della Conferenza di Lambeth del 2008.

Richard Burridge è sicuramente oggi una figura eminente nel campo degli studi biblici, non solo di lingua inglese. Ha dato in particolare un grande contributo sul quel terreno decisivo che è il riconoscimento, storico e teologico, del legame inscindibile dei Vangeli a Gesù di Nazaret. Siamo quindi profondamente lieti che gli sia conferito il Premio Ratzinger: questo legame tra Gesù e i Vangeli è infatti il cuore dell’opera teologica e della sollecitudine pastorale di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.

Christian Schaller, nato a Monaco di Baviera nel 1967, ha compiuto tutto il corso di studi nella medesima Monaco. In particolare ha studiato teologia alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università Ludwig Maximilian, dove poi è stato Collaboratore scientifico e quindi Assistente del Prof. Gerhard Ludwig Müller alla Cattedra di teologia sistematica. Ha conseguito il dottorato in teologia nel 2002 con la tesi, pubblicata l’anno seguente, Organum salutis. La sacramentalità della Chiesa nel progetto teologico dell’apologeta di Würzburg Franz Seraph Hettinger. Un contributo all’ecclesiologia del XIX secolo. Nel 2003 ha inoltre pubblicato uno studio su Pio IX: Testimoni della fede. Incontrare Pio IX.

Dal 2003 al 2013 Christian Schaller è stato Referente teologico del medesimo Mons. Müller, divenuto Vescovo di Regensburg e ora Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede. Dal 2008 è, come ho già accennato, Vicedirettore dell’Istituto Benedetto XVI di Regensburg. Oltre ai due libri che ho menzionato, ha pubblicato un grande numero di articoli su riviste di teologia e si è molto impegnato nella promozione dell’Istituto Benedetto XVI e delle relative pubblicazioni. Il Premio Ratzinger gli verrà conferito non solo per il suo contributo agli studi teologici ma anche come riconoscimento del ruolo che sta svolgendo nella pubblicazione dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger. Questa pubblicazione ha infatti un’importanza primaria per il futuro degli studi ispirati al pensiero di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, che è lo scopo centrale della nostra Fondazione.

[00905-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI S.E. MONS. JEAN-LOUIS BRUGUÈS, O.P.

Il simposio su I Vangeli: storia e cristologia si propone, prendendo spunto dalla ricerca di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, di focalizzare i grandi temi che trapelano dalla trilogia su Gesù di Nazaret, vero uomo e vero Dio. Ricercatori e docenti di diverse università e confessioni cristiane si incontreranno per studiare insieme, discutere e valorizzare elementi utili per approfondire l’ermeneutica attuale dei Vangeli e per procedere nell’appassionante ricerca su Gesù, il Cristo. Il simposio si svolgerà in tre giorni, secondo una precisa articolazione tematica.

Nel primo giorno, giovedì 24 ottobre, si affronterà il tema della ricerca sul Gesù dei Vangeli, considerando questi ultimi come testi. Dopo una sintesi dell’indagine storica sul Gesù del Nuovo Testamento durante gli ultimi secoli, con le sue diverse tappe e i suoi differenti esiti – da parte del prof. Estrada – , verranno analizzati, da una parte, il contributo della papirologia allo studio di tali testi (prof. Chapa) e, dall’altra, la definizione del genere letterario dei Vangeli, paragonati alle biografie greco-romane, (prof. Burridge), e la loro portata storica (prof. Simoens).

Prof. Bernardo ESTRADA (Pontificia Università della Santa Croce, Roma): La ricerca su Gesù nei Vangeli, da Reimarus a oggi;

Prof. Juan CHAPA (Universidad de Navarra, Spagna): Il contributo della papirologia nella ricerca sui Vangeli;

Prof. Richard BURRIDGE (King’s College, London): Le biografie greco-romane e il genere letterario "Vangelo";

Prof. Yves SIMOENS (Pontificio Istituto Biblico-Gregoriana, Roma): La rivalutazione storica del quarto Vangelo.

Il secondo giorno, 25 ottobre, è dedicato alla figura di Gesù che i Vangeli ci presentano e alla teologia in essi contenuta, anche in rapporto ad altri scritti del Nuovo Testamento. In primo luogo si esaminerà l’affidabilità del testo evangelico quanto all’obiettivo di scoprire chi era veramente Gesù (prof. Berger). Poi il prof. Meier delineerà la figura storica del Signore che emerge dai Vangeli, mentre il prof. Pitta si occuperà della testimonianza paolina. La trattazione di questo tema sarà conclusa dal prof. Grech, che analizzerà l’incidenza dei Vangeli nel primo cristianesimo e nella teologia dei Padri.

Prof. Klaus BERGER (Università di Heidelberg, Germania): Affidabilità dei Vangeli;

Prof. John P. MEIER (University of Notre-Dame, USA): La figura storica di Gesù;

Prof. Antonio PITTA (Pontificia Università Lateranense, Roma): Gesù e Paolo;

Card. Prosper GRECH (Pontificia Università Lateranense-Augustinianum, Roma).

Durante la terza giornata, infine, sabato 26 ottobre, si studierà direttamente la proposta del Gesù di Nazaret di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI – il suo spessore, la sua ricezione e la sua eredità – grazie ai contributi del prof. Söding e del Card. Amato. Nei loro interventi verranno sottolineate sia l’importanza della ricerca di Ratzinger sul versante dell’esegesi sia la sua portata teologica e quindi metodologica.

Prof. Thomas SÖDING (Università di Bochum, Germania): Il "Gesù di Nazaret" di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI;

Card. Angelo AMATO (Prefetto della Congregazione del le cause dei Santi): Contenuto teologico del "Gesù di Nazaret" e la sua esemplarità metodologica.

Il simposio, inoltre, affronterà due tematiche più specifiche avvalendosi dell’intervento di vari esperti, coordinati dai professori Puig i Tàrrech e Manicardi: la figura di Gesù nei Vangeli dell’infanzia, da un lato, e l’Ultima Cena e il Mistero Pasquale, dall’altra.

Prof. Armand PUIG I TÀRRECH (Preside della Facoltà Teologica della Catalogna, Barcellona);

Prof. Ermenegildo MANICARDI (Pontificia Università Gregoriana, Roma).

[00931-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI MONS. GIUSEPPE A. SCOTTI

Il Simposio su "I Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger", che si terrà a Roma presso l’Università Lateranense dal 24 al 26 ottobre, fa seguito ai primi due incontri di carattere scientifico già realizzati dalla Fondazione in questi suoi primi tre anni di vita e di attività.

Il primo Convegno, tenutosi a Bydgoszcz, in Polonia nel 2011, ha visto la partecipazione di 32 Università e la presenza di circa 400 studiosi. Il tema sul quale si è lavorato a livello scientifico è stato "Pellegrini della verità, pellegrini della pace", ponendosi così in sintonia con il pellegrinaggio che il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto in quei giorni ad Assisi. Frutto sorprendente del Convegno è stata la richiesta di far nascere un Centro Studi Ratzinger proprio nella sede dell’Università che ha ospitato il primo convegno.

Lo scorso anno, invece, il secondo Convegno si è tenuto a Rio de Janeiro e lo si è voluto in quella città pensando all’incontro del Papa con i giovani in occasione della GMG. Dall’8 al 9 novembre 2012, 134 Università e 700 studiosi hanno affrontato un discorso serio e impegnativo su cosa vuol dire essere uomo. Il tema di carattere antropologico "Cosa fa sì che l’uomo sia uomo" è stato poi caratterizzato da una serie di dibattiti a livello scientifico che ne hanno arricchito la prospettiva. Anche presso quella importante sede universitaria si è voluto dare continuità al Convegno con la costituzione, all’interno della PUC, di una "Cattedra Ratzinger" il cui decano è il gesuita Prof. De Franca Miranda, che ha fatto parte anche della Commissione Teologica Internazionale.

Questo terzo convegno, che si svolge qui a Roma e coinvolge fin dal momento in cui è stato pensato tutti i Rettori delle Università Pontificie romane, vuol dare eco a quel grande impegno scientifico cui si è sottoposto Joseph Ratzinger – Benedetto XVI nonostante il peso del Pontificato. Tutti, infatti, conosciamo la trilogia Gesù di Nazareth, i tre volumi nei quali Joseph Ratzinger – Benedetto XVI si è impegnato, in prima persona, in una rigorosa ricerca scientifica sul "Gesù reale, a partire dal quale, soltanto, diventa possibile qualcosa come una ‘cristologia dal basso’".

A questo proposito già abbiamo ascoltato parole veramente esaurienti sul Simposio del prossimo autunno che non è ora il caso di ripetere. In questa stessa sede, poi, abbiamo ascoltato quanto, con la consueta limpidezza, Sua Em.za il card. Ruini ci ha detto per presentarci i curriculum dei due studiosi cui quest’anno Papa Francesco consegna il Premio Ratzinger. Anche su questo non aggiungo altro.

Una parola, invece, vorrei aggiungere sul terzo scopo della Fondazione Ratzinger: le borse di studio. Qui si stanno ancora muovendo i suoi primi passi. Lo si fa in modo embrionale, soprattutto in preziosa collaborazione con la Joseph Ratzinger Papst Benedikt XVI. – Stiftung. In questi primi tre anni di attività sono state assegnate borse di studio a studenti proposti da quella Fondazione cui si sono aggiunti altri. Ora, e questo mi sembra un aspetto significativo, sempre in collaborazione con Joseph Ratzinger Papst Benedikt XVI. – Stiftung, si sta preparando un Simposio per teologi africani teso a giungere ad una appropriazione pastorale e pedagogica della trilogia Gesù di Nazaret. Si svolgerà a Cotonou, in Benin, dal 16 al 21 settembre e vuole essere un modo semplice e concreto per mettersi a servizio della Chiesa in Africa e dare continuità al Sinodo sulla Chiesa in Africa. Segnalo solo, fra i partecipanti, P. Stephan Horn, salvatoriano, Presidente del Schülerkreis, il gesuita P. Jacques Servais, Direttore dell’Accademia Balthasar e il biblista P. Oliver Artus vice Rettore dell’Istituto Cattolico di Parigi.

Come ho già detto, sono i primi passi di una Fondazione voluta dall’allora Papa Benedetto XVI e per il quale lui stesso ha messo a disposizione i proventi dei suoi diritti d’autore. Una realtà che ha visto, in questi primi anni di vita, coagularsi attorno ad essa un significativo gruppo di amici e che ora si presenta con un rinnovato sito internet e con il primo di una serie di volumi che vuol far conoscere il pensiero di chi ha ricevuto il Premio Ratzinger e la portata scientifica degli stessi Convegni.

[00930-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI MONS. LUIS ROMERA

La pubblicazione dei tre volumi su Gesù di Nazaret da parte di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, nel periodo dal 2007 al 2012, ha rappresentato un significativo apporto e uno stimolante contributo alla ricerca accademica e alla riflessione teologica. L’interesse suscitato dai tre volumi derivava non soltanto dal fatto che l’allora Romano Pontefice pubblicasse scritti teologici contenenti il risultato della sua ricerca personale, ma anche dal riconosciuto prestigio dell’autore come intellettuale e professore in sessanta anni di studio e insegnamento.

Nella sua prima Enciclica, Deus caritas est, Benedetto XVI asserisce: "Abbiamo creduto all’amore di Dio – così il cristiano può esprimere la scelta fondamentale della sua vita. All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva" (n. 1). L’essenza della vita cristiana consiste nel rapporto con Cristo, con quell’uomo – Gesù di Nazaret – in cui Dio ci viene incontro per manifestarsi a noi e donarci tutto il suo amore. Dio si auto-rivela in Cristo perché Gesù è il Figlio unigenito del Padre, che si è incarnato per condurci, nello Spirito Santo, all’amore infinito del Padre. La centralità di Cristo per l’esistenza cristiana comporta che ogni riflessione teologica possieda una matrice cristologica e che, per questo, in ogni percorso speculativo di un pensatore cristiano ci si confronti, prima o poi, con la questione che riguarda direttamente la persona di Gesù. La ricerca di Joseph Ratzinger richiedeva, di conseguenza, come esigenza intrinseca, di affrontare la questione enunciata. Ciò implicava di rivolgere l’attenzione verso i testi in cui ci si presenta Gesù di Nazaret: i Vangeli e gli altri scritti del Nuovo Testamento. Il risultato della sua indagine sono i tre volumi summenzionati, ricchi di approfondimenti teologici e spirituali, che hanno aiutato un numero notevole di cristiani (non solo cattolici), e addirittura non cristiani, a scoprire la figura di Gesù e il significato del suo insegnamento per le donne e gli uomini di oggi.

Dove risiede, però, la caratteristica peculiare della ricerca di Ratzinger su Gesù, che la rende meritevole del nostro interesse fino al punto da dedicarle un simposio internazionale dal titolo I vangeli: storia e cristologia? La domanda formulata non è di facile risposta. L’opera Gesù di Nazaret offre al lettore una visione di insieme del Signore dove convergono molti dei motivi centrali della teologia di Ratzinger. Inoltre, l’autore si sofferma non di rado a discutere questioni esegetiche che hanno suscitato l’interessa della ricerca sul Nuovo Testamento negli ultimi decenni, intervenendo in dibattiti ancora in corso. Tuttavia, al di là delle singole tesi teologiche o proposte ermeneutiche, lo stesso autore abbozza una risposta nelle premesse al primo e al secondo dei suoi volumi: una risposta che si articola in due momenti. Innanzitutto, Ratzinger esplicita nella premessa al II volume che il suo "desiderio era di illustrare figura e messaggio di Gesù". Per questo motivo, aggiunge, "forse sarebbe stata cosa buona porre queste due parole – figura e messaggio – come sottotitolo al libro". In particolare, l’autore precisa: "Ho cercato di sviluppare uno sguardo sul Gesù dei Vangeli e un ascolto di Lui che potesse diventare un incontro e tuttavia, nell’ascolto in comunione con i discepoli di Gesù di tutti i tempi, giungere anche alla certezza della figura veramente storica di Gesù". In questa dichiarazione di intenti emergono le linee essenziali dei volumi su Gesù di Nazaret: una ricerca sui Vangeli che, con rigore storico e acume intellettuale, permetta di giungere a Cristo e di incontrarlo autenticamente, in modo che la sua persona, la sua vita, la sua parola ci interpellino esistenzialmente. Per questo il simposio che stiamo presentando specifica il suo scopo con l’indicazione storia e cristologia, che accompagna la prima parte del titolo: I Vangeli .

Per essere in grado di affrontare "l’obiettivo […] di comprendere la figura di Gesù, la sua parola e il suo agire", era necessario rivedere l’approccio metodologico ai Vangeli. Nella premessa precedentemente citata, l’autore tratteggia una valutazione complessiva dell’esegesi degli ultimi secoli che si è concentra sul metodo storico. "Una cosa mi sembra ovvia: in 200 anni di lavoro esegetico, l’interpretazione storico-critica ha ormai dato ciò che di essenziale aveva da dare. Se la esegesi biblica scientifica non vuole esaurirsi in sempre nuove ipotesi diventando teologicamente insignificante, deve fare un passo metodologicamente nuovo e riconoscersi nuovamente come disciplina teologica, senza rinunciare al suo carattere storico". Riscoprire la propria identità epistemologica in quanto lettura non unilaterale o riduttiva della Bibbia, richiede, da una parte, "imparare che l’ermeneutica positivista da cui essa prende le mosse non è espressione della ragione esclusivamente valida che ha definitivamente trovato se stessa, ma costituisce una determinata specie di ragionevolezza storicamente condizionata, capace di correzione e di integrazione e bisognosa di esse". Dall’altra parte, continua Joseph Ratzinger, "tale esegesi deve riconoscere che un’ermeneutica della fede, sviluppata in modo giusto, è conforme al testo e può congiungersi con un’ermeneutica storica consapevole dei propri limiti per formare un’interezza metodologica".

Qui risiede il secondo momento della peculiarità dell’opera Gesù di Nazaret, a cui facevamo riferimento. Per giungere al Gesù reale si richiede la meticolosità del metodo storico, ma anche la penetrazione intellettuale della fede; soltanto così si raggiunge il rigore ermeneutico che esigono i Vangeli. Ed è ciò a cui mira la ricerca contenuta nei tre citati volumi.

[00927-01.02] [Testo originale: Italiano]

BIOGRAFIA DEL REV.DO PROF. RICHARD A. BURRIDGE

The Revd Professor Richard A. Burridge (born 11 June 1955) is Dean of King's College London, where he is also Professor of Biblical Interpretation. Richard Burridge was educated at University College, Oxford where he received an MA and the University of Nottingham where he read for a PhD. His doctoral thesis on the genre of the gospels was published in 1992 as

What are the Gospels? A Comparison with Graeco-Roman Biography and is highly influential. Prior to joining King's College London, Richard Burridge was Lazenby Chaplain at the University of Exeter (1987-1994), where he also lectured in Theology and Classics. He was originally a classicist and schoolmaster at Sevenoaks School (1978-1982) before training for the Anglican priesthood at St John's College, Nottingham. He was ordained deacon in 1985 and priest in 1986 and was Curate at St Peter and St Paul, Bromley, Kent (1985-1987). Richard Burridge has been Dean of King's College London since 1994 and he was elected as a Fellow of the College in 2002. In 2007 he was appointed Director of New Testament Studies and in 2008 he was appointed to a personal Chair in Biblical Interpretation. Richard Burridge is a member of the Church of England's General Synod and chaired their Validation Panel for ordination training and theological education (1996-2004); he is currently serving as a representative of the Church Commisioners and as Deputy Chair on the Ethical Investment Advisory Group. Richard Burridge was a trustee of Cumberland Lodge between 1998 and 2008.

***

Il Rev. Professor Richard A. Burridge (nato l’11 giugno 1955) è Decano del King’s College London, dove è anche Professore di Interpretazione Biblica. Ha conseguito gli studi e un Master all’University College di Oxford e un Dottorato di ricerca all’Università di Nottingham. La sua tesi dottorale sul genere dei Vangeli è stata pubblicata nel 1992 con il titolo "What are the Gospels? A Comparison with Graeco-Roman Biography" ("Cosa sono i Vangeli? Un paragone con le biografia greco-Romane") ed è molto influente. Prima di entrare al King’s College London, Richard Burridge è stato Cappellano dell’Università di Exter (1987-1994), dove ha anche insegnato Teologia e Classici. Ha iniziato la carriera come classicista e maestro alla Sevenoaks School (1978-1982) ed ha proseguito gli studi per il sacerdozio anglicano al St. John’s College di Nottingham. È stato ordinato diacono nel 1985 e sacerdote nel 1986 ed è stato Curato al St Peter and St Paul, Bromley, nel Kent (1985-1987). Decano del King’s College London dal 1994, è stato eletto Membro dell’Istituto nel 2002. Nel 2007 è stato nominato Direttore degli Studi sul Nuovo Testamento e nel 2008 gli è stata assegnata una Cattedra in Interpretazione Biblica. Membro del Sinodo Generale della Chiesa di Inghilterra e della commissione per la convalida dei corsi per l’ordinazione e l’istruzione teologica dal 1996 al 2004, attualmente presta servizio come rappresentante dei Commissionari di Chiesa ed è inoltre Vice-presidente dell’Ethical Investment Advisory Group (gruppo di consulenza sugli investimenti etici). Richard Burridge è stato socio membro della Cumberland Lodge dal 1998 al 2008.

Selected bibliography

Imitating Jesus: An Inclusive Approach to New Testament Ethics (Grand Rapids: Eerdmans, 2007)

‘Being Biblical? Slavery, Sexuality, and the Inclusive Community’ The 22nd Eric Symes Abbott Memorial Lecture (delivered at Westminster Abbey and Keble College Oxford, May 2007)

'Genres of the New Testament: Gospels’ Chapter 26 in J W Rogerson and J M Lieu, eds., Oxford Handbook of Biblical Studies (Oxford University Press, 2006, pp. 514–29)

'Who Writes, Why and For Whom?’ in Markus Bockmuehl and Donald A. Hagner, eds., The Written Gospel (Cambridge University Press, 2005, pp. 99–115)

Jesus Now and Then, co-authored with Graham Gould (Grand Rapids: Eerdmans, 2004)

Faith Odyssey: A Journey Through Life (Grand Rapids: Eerdmans, 2003)

Faith Odyssey: A Journey Through Lent (Grand Rapids: Eerdmans, 2000)

John: The People's Bible Commentary (Oxford, Bible Reading Fellowships, 1998)

Four Gospels, One Jesus? (London: SPCK, 1994; American edition, Eerdmans, 1994, reprinted 1996 and 1999; SPCK second edition, 1998)

What are the Gospels? A Companion with Graeco-Roman Biography (Cambridge: C.U.P. 1992; SNTS Monograph Series 70; paperback edition, 1995).

[00929-01.01]

BIOGRAFIA DEL PROF. CHRISTIAN SCHALLER

Christian Schaller, geboren 1967 in München, absolvierte sein Studium an der Theologischen Fakultät der Ludwig-Maximilians-Universität in München. Bereits in seiner Diplomarbeit beschäftigte er sich mit einem Aspekt der Theologie Joseph Ratzinger / Benedikts XVI.: „Die Eucharistische Ekklesiologie im Kontext der Sakramentalität der Kirche", so der Titel der bei Prof. Dr. Gerhard Ludwig Müller eingereichten Arbeit.

In den Jahren von 1997 bis 2000 war er Wissenschaftlicher Mitarbeiter am Lehrstuhl für Systematische Theologie für Lehramtskandidaten an der Ludwig-Maximilians-Universität München und am Forschungsprojekt „Religio. Die Geschichte eines neuzeitlichen Grundbegriffs vom Frühchristentum bis ins 20. Jahrhundert".

In der Zeit als Wissenschaftlicher Mitarbeiter am Lehrstuhl für Dogmatik (2000–2003) an der Universität München entstand die Doktorarbeit, die mit dem Blick auf das 19. Jahrhundert die ekklesiologischen Entwicklungen aufzeigt, die zu einer intensiven Selbstthematisierung der Kirche auf dem Zweiten Vatikanischen Konzil führten und in die Dogmatische Konstitution über die Kirche Lumen gentium mündeten. Im Vordergrund standen die Analyse des Begriffs der „Sakramentalität der Kirche" in seinen neutestamentlichen und theologiegeschichtlichen Koordinaten und seine systematische Entfaltung im 19. und 20. Jahrhundert.

Von 2003 bis 2012 war er der Theologische Referent des Regensburger Bischofs Gerhard Ludwig Müller und seit 2008 zugleich Stellvertretender Direktor des Institut Papst Benedikt XVI., das mit der Edition der „Joseph Ratzinger Gesammelten Schriften", der Einrichtung einer Spezialbibliothek und dem Aufbau eines Archivs für die wissenschaftliche Erforschung des theologischen Werkes des emeritierten Papstes betraut ist.

Zu seinen Veröffentlichungen zählen unter anderem die Beiträge „Die ,unverlorene Katholizität´. Joseph Ratzinger und die Orthodoxen Kirchen" sowie – als Mitherausgeber – die „Ratzinger-Studien" (seit 2008) und die „Mitteilungen. Institut Papst Benedikt XVI." (seit 2008). Zu seinen Arbeitsschwerpunkten gehören die Christologie und die Ekklesiologie.

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Christian Schaller, nato a Monaco di Baviera nel 1967, ha studiato alla facoltà di teologia della "Ludwig-Maximilians-Universität" della sua città natale. Già nella sua "Diplomarbeit" (tesina di licenza) si è occupato di un aspetto della teologia di  Joseph Ratzinger / Benedetto XVI: "L´Ecclesiologia eucaristica nel contesto della Sacramentalità della Chiesa" è stato il titolo della tesina (dell’elaborato) presentata al Prof. Dr. Gerhard Ludwig Müller.

Negli anni 1997-2000 è stato collaboratore scientifico della cattedra di Teologia sistematica per futuri professori di liceo alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco e del Progetto di Ricerca "Religio. La storia di un concetto fondamentale moderno dal Cristianesimo antico fino al Novecento."

Durante il periodo come collaboratore scientifico della Cattedra di Dogmatica (2000-2003) all’Università di Monaco è nata la tesi di dottorato che dimostra, rispetto all’Ottocento, gli sviluppi ecclesiologici che conducevano a un’autotematizzazione intensa della Chiesa nel Concilio Vaticano Secondo e sono confluiti nella Costituzione sulla Chiesa Lumen gentium. In primo piano si è trattato dell’analisi del concetto "Sacramentalità della Chiesa" nelle sue coordinate neotestamentarie e della storia della teologia nonché dell’esposizione sistematica nell’Ottocento e nel Novecento. Dal 2003 al 2012 Christian Schaller è stato il collaboratore teologico del Vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller e al contempo, dal 2008, Direttore sostituto (vicario) dell’Institut Papst Benedikt XVI.  a cui è affidata l’edizione della pubblicazione "Joseph Ratzinger – Gesammelte Schriften" (opera omnia), l’istituzione di una biblioteca specializzata e di un archivio per la ricerca scientifica dell’opera teologica del Papa emerito.

Tra le pubblicazioni di Schaller si trovano i contributi "La ‘cattolicità non perduta’, Joseph Ratzinger e le Chiese Ortodosse" nonché – come co-editore – i "Ratzinger-Studien" (dal 2008) e le comunicazioni "Mitteilingen. Institut Papst Benedikt XVI." (dal 2008). Argomenti principali del lavoro di Schaller sono la Cristologia e l’Ecclesiologia.

[00928-01.01]

[B0406-XX.01]