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L’UDIENZA GENERALE, 19.06.2013


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE  

SALUTO IN LINGUA ITALIANA  

APPELLI DEL SANTO PADRE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa ha continuato il nuovo ciclo di catechesi sul Mistero della Chiesa, soffermandosi sul tema: "La Chiesa: Corpo di Cristo".
Dopo la sintesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebrerà domani e ha invitato, inoltre, tutti a testimoniare il "Vangelo della vita", riallacciandosi alla celebrazione della scorsa domenica della giornata dell’Evangelium Vitae.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi mi soffermo su un'altra espressione con cui il Concilio Vaticano II indica la natura della Chiesa: quella del corpo; il Concilio dice che la Chiesa è Corpo di Cristo (cfr Lumen gentium, 7).

Vorrei partire da un testo degli Atti degli Apostoli che conosciamo bene: la conversione di Saulo, che si chiamerà poi Paolo, uno dei più grandi evangelizzatori (cfr At 9,4-5). Saulo è un persecutore dei cristiani, ma mentre sta percorrendo la strada che porta alla città di Damasco, improvvisamente una luce lo avvolge, cade a terra e sente una voce che gli dice «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Lui domanda: «Chi sei, o Signore?», e quella voce risponde: «Io sono Gesù che tu perseguiti» (v. 3-5). Questa esperienza di san Paolo ci dice quanto sia profonda l’unione tra noi cristiani e Cristo stesso. Quando Gesù è salito al cielo non ci ha lasciati orfani, ma con il dono dello Spirito Santo l’unione con Lui è diventata ancora più intensa. Il Concilio Vaticano II afferma che Gesù «comunicando il suo Spirito, costituisce misticamente come suo corpo i suoi fratelli, chiamati da tutti i popoli» (Cost. dogm. Lumen gentium, 7).

L’immagine del corpo ci aiuta a capire questo profondo legame Chiesa-Cristo, che san Paolo ha sviluppato in modo particolare nella Prima Lettera ai Corinzi (cfr cap. 12). Anzitutto il corpo ci richiama ad una realtà viva. La Chiesa non è un’associazione assistenziale, culturale o politica, ma è un corpo vivente, che cammina e agisce nella storia. E questo corpo ha un capo, Gesù, che lo guida, lo nutre e lo sorregge. Questo è un punto che vorrei sottolineare: se si separa il capo dal resto del corpo, l’intera persona non può sopravvivere. Così è nella Chiesa: dobbiamo rimanere legati in modo sempre più intenso a Gesù. Ma non solo questo: come in un corpo è importante che passi la linfa vitale perché viva, così dobbiamo permettere che Gesù operi in noi, che la sua Parola ci guidi, che la sua presenza eucaristica ci nutra, ci animi, che il suo amore dia forza al nostro amare il prossimo. E questo sempre! Sempre, sempre! Cari fratelli e sorelle, rimaniamo uniti a Gesù, fidiamoci di Lui, orientiamo la nostra vita secondo il suo Vangelo, alimentiamoci con la preghiera quotidiana, l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione ai Sacramenti.

E qui vengo ad un secondo aspetto della Chiesa come Corpo di Cristo. San Paolo afferma che come le membra del corpo umano, pur differenti e numerose, formano un solo corpo, così tutti noi siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo (cfr 1Cor 12,12-13). Nella Chiesa quindi, c’è una varietà, una diversità di compiti e di funzioni; non c’è la piatta uniformità, ma la ricchezza dei doni che distribuisce lo Spirito Santo. Però c’è la comunione e l’unità: tutti sono in relazione gli uni con gli altri e tutti concorrono a formare un unico corpo vitale, profondamente legato a Cristo. Ricordiamolo bene: essere parte della Chiesa vuol dire essere uniti a Cristo e ricevere da Lui la vita divina che ci fa vivere come cristiani, vuol dire rimanere uniti al Papa e ai Vescovi che sono strumenti di unità e di comunione, e vuol dire anche imparare a superare personalismi e divisioni, a comprendersi maggiormente, ad armonizzare le varietà e le ricchezze di ciascuno; in una parola a voler più bene a Dio e alle persone che ci sono accanto, in famiglia, in parrocchia, nelle associazioni. Corpo e membra per vivere devono essere uniti! L’unità è superiore ai conflitti, sempre! I conflitti se non si sciolgono bene, ci separano tra di noi, ci separano da Dio. Il conflitto può aiutarci a crescere, ma anche può dividerci. Non andiamo sulla strada delle divisioni, delle lotte fra noi! Tutti uniti, tutti uniti con le nostre differenze, ma uniti, sempre: questa è la strada di Gesù. L'unità è superiore ai conflitti. L’unità è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore perché ci liberi dalle tentazioni della divisione, delle lotte tra noi, degli egoismi, delle chiacchiere. Quanto male fanno le chiacchiere, quanto male! Mai chiacchierare degli altri, mai! Quanto danno arrecano alla Chiesa le divisioni tra i cristiani, l’essere di parte, gli interessi meschini!

Le divisioni tra noi, ma anche le divisioni fra le comunità: cristiani evangelici, cristiani ortodossi, cristiani cattolici, ma perché divisi? Dobbiamo cercare di portare l'unità. Vi racconto una cosa: oggi, prima di uscire da casa, sono stato quaranta minuti, più o meno, mezz'ora, con un Pastore evangelico e abbiamo pregato insieme, e cercato l'unità. Ma dobbiamo pregare fra noi cattolici e anche con gli altri cristiani, pregare perché il Signore ci doni l'unità, l'unità fra noi. Ma come avremo l'unità fra i cristiani se non siamo capaci di averla tra noi cattolici? Di averla nella famiglia? Quante famiglie lottano e si dividono! Cercate l'unità, l'unità che fa la Chiesa. L'unità viene da Gesù Cristo. Lui ci invia lo Spirito Santo per fare l'unità.

Cari fratelli e sorelle, chiediamo a Dio: aiutaci ad essere membra del Corpo della Chiesa sempre profondamente unite a Cristo; aiutaci a non far soffrire il Corpo della Chiesa con i nostri conflitti, le nostre divisioni, i nostri egoismi; aiutaci ad essere membra vive legate le une con le altre da un’unica forza, quella dell’amore, che lo Spirito Santo riversa nei nostri cuori (cfr Rm 5,5).

[00906-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese  

Speaker :

Chers frères et sœurs, l’Eglise est le Corps du Christ. Cette image nous dit combien nous, les chrétiens, sommes unis au Christ lui-même, et combien nous devons le devenir de plus en plus. Le Corps de l’Eglise est une réalité vivante qui reçoit toute son existence de sa tête, Jésus-Christ, de laquelle elle ne peut absolument pas être séparée sans mourir. A travers ce Corps, la vie divine nous est communiquée par l’écoute de la Parole de Dieu, la réception des Sacrements, la prière quotidienne ; de la sorte, Jésus agit en nous, et nous permet d’aimer vraiment notre prochain. De même que tous les membres d’un corps sont différents mais demeurent reliés ensemble, de même il y a dans l’Eglise diversité de fonctions et de dons ; mais ceux-ci concourent cependant à l’édification d’un unique Corps vivant, profondément uni au Christ. Cette communion se réalise par l’union au Pape et aux Evêques qui en sont les instruments. La communion est une grâce qui nous permet de nous comprendre et de dépasser les divisions, dans la richesse et la variété que chacun apporte.

Santo Padre :

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, specialmente i numerosi giovani provenienti dalla Svizzera e dalla Francia. Cari fratelli e sorelle, unitevi sempre più intimamente a Gesù. Domandiamo al Signore la grazia di non far soffrire il Corpo della sua Chiesa con i personali egoismi e le divisioni. Lo spirito di comunione sia sempre più forte!

Speaker :

Je salue cordialement les pèlerins francophones, particulièrement les nombreux jeunes présents, venus de Suisse et de France. Chers frères et sœurs, devenons chaque jours plus unis à Jésus. Demandons cette grâce au Seigneur de ne plus faire souffrir le Corps de son Eglise par nos égoïsmes et nos divisions. Que l’Esprit de communion soit toujours le plus fort !

[00907-03.01[Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on the Creed, today we consider the Church as the Body of Christ. Through the gift of the Holy Spirit, received in Baptism, we are mystically united to the Lord as members of one body, of which he is the head. The image of the mystical body makes us realize the importance of strengthening our union with Christ through daily prayer, the study of God’s word and participation in the sacraments. Saint Paul tells the Corinthians that the Body of Christ, while one, is made up of a variety of members. Within the communion of the Church, and in union with the Pope and Bishops, each of us has a part to play, a gift to share, a service to offer, for building up the Body of Christ in love. Let us ask the Lord to help us reject every form of divisiveness and conflict in our families, parishes and local Churches. At the same time, let us ask for the grace to open our hearts to others, to promote unity and to live in harmony as members of the one Body of Christ, inspired by the gift of love which the Holy Spirit pours into our hearts.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Slovacchia, Svezia, Sud Africa, Papua Nuova Guinea, India, Indonesia, Pakistan, Indie Occidentali e Stati Uniti. Il vostro soggiorno nella Città eterna vi confermi nell’amore di Cristo e del suo Corpo che è la Chiesa. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from England, Scotland, Slovakia, Sweden, South Africa, Papua New Guinea, India, Indonesia, Pakistan, the West Indies and the United States. May your stay in the Eternal City confirm you in love for our Lord and for his Body which is the Church. God bless you all!

[00908-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker

Liebe Brüder und Schwestern, im Rahmen der Katechesen über die Kirche befassen wir uns heute mit ihrer Kennzeichnung als Leib Christi. Schon dem Apostel Paulus war dieser Vergleich sehr vertraut. Im Ersten Korintherbrief spricht er von der Einheit der Glieder der Kirche und der Verbindung zu Christus, ihrem Haupt. Das Haupt leitet, nährt und richtet den Leib auf. Wir sind als Kirche nur lebendig, wenn wir zulassen, dass der Herr in uns wirkt. Auch das Zweite Vatikanische Konzil greift das Bild vom Leib Christi auf: „Indem Christus nämlich seinen Geist mitteilte, hat er seine Brüder und Schwestern, die er aus allen Völkern zusammenrief, in geheimnisvoller Weise gleichsam zu seinem Leib gemacht" (Lumen gentium 7). Trotz aller Verschiedenheit der Menschen wird die Kirche durch das Prinzip der Einheit geprägt. Zur Kirche gehören heißt, mit Christus vereint zu sein, in Eintracht mit dem Papst und mit den Bischöfen stehen, die Werkzeuge der Einheit und der Gemeinschaft sind. Dabei sind wir uns im klaren, dass die Einheit eine Gnade ist, um die wir Gott immer neu bitten sollen.]

Santo Padre:

Saluto di cuore tutti gli ospiti giunti fin qui dalle terre di lingua tedesca, in particolare i diversi gruppi di studenti e le coppie da Monaco di Baviera, che festeggiano diversi giubilei. Lo Spirito Santo ci renda partecipi del suo amore, affinché viviamo in concordia e in pace con tutti i nostri vicini. Dio vi protegga sempre nel cammino della vostra vita.

Speaker

Von Herzen grüße ich alle Gäste aus den Ländern deutscher Sprache. besonders die verschiedenen Schülergruppen und die Ehejubilare aus München. Der Heilige Geist lasse uns teilhaben an seiner Liebe, damit wir in Einheit und Frieden mit allen unseren Mitmenschen leben. Gott geleite euch stets auf eurem Lebensweg.

[00909-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
Deseo hoy hablar sobre otra expresión conciliar para referirse al misterio de la Iglesia, la del cuerpo de Cristo: La Iglesia, Cuerpo de Cristo. Jesús convoca de entre todos los pueblos a sus hermanos, les comunica su Espíritu y los constituye místicamente en su cuerpo. La Iglesia no es una asociación asistencial, cultural o política; es un cuerpo vivo, que camina y actúa en la historia, que tiene a Jesucristo como cabeza que lo guía, lo alimenta y lo ayuda. Como el cuerpo no puede sobrevivir separado de la cabeza, tampoco la Iglesia separada de Cristo. Debe permanecer unida a Él, permitiéndole que actúe en ella, que su palabra la guíe, que su presencia eucarística la nutra y anime, que su amor la fortalezca para ir en ayuda del necesitado. Ser parte del Cuerpo de Cristo es estar unidos al Hijo y recibir su vida divina, viviendo cristianamente, estando unidos al Papa y a los Obispos que son instrumentos de comunión, aprendiendo a superar egoísmos y divisiones, armonizando la variedad y riquezas de cada uno para amar cada vez más a Dios y al prójimo.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, Argentina, Costa Rica, Honduras, México, República Dominicana y los demás países latinoamericanos. Pidamos al Señor que nos ayude a ser miembros vivos de su Cuerpo unidos por el amor que el Espíritu Santo derrama en los corazones. Muchas gracias.

[00910-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Locutor:

A Igreja é o Corpo de Cristo, que é a sua cabeça. Como o corpo de uma pessoa não sobrevive separado da cabeça, assim nós temos de permanecer unidos a Cristo, permitindo-Lhe que actue em nós, que a sua Palavra nos guie e a sua presença eucarística nos alimente e vivifique. A imagem da Igreja como Corpo de Cristo ajuda-nos a ver outro aspecto: há nela uma grande variedade de tarefas e funções, mas todas estão interligadas e concorrem para formar um único corpo vivo, profundamente unido a Cristo. Todos devemos fixar isto: fazer parte da Igreja significa estar unido a Cristo e receber d’Ele a vida divina que nos faz viver como cristãos, significa permanecer unido com o Papa e os Bispos que são instrumentos de unidade e comunhão, e significa ainda aprender a superar individualismos e divisões, a entender-nos melhor, a harmonizar as diferenças e riquezas de cada um. Para o corpo sobreviver, os membros devem estar unidos! A unidade é superior aos conflitos.

Santo Padre:

Saluto il gruppo dei Giuristi cattolici di lingua portoghese, i pellegrini di Lisbona e quanti provengono dal Brasile e dai diversi Paesi lusofoni. Possa questo pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli San Pietro e San Paolo rinvigorire, nei vostri cuori, il sentire e il vivere con la Chiesa, sotto il tenero sguardo della Vergine Madre. Con Lei imparate a leggere i segni di Dio nella storia, per essere costruttori di una nuova umanità. Con questi auguri, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’abbondanza delle benedizioni del Cielo.

Locutor:

Dirijo uma cordial saudação ao grupo de Jurisprudentes Católicos de Língua Portuguesa, aos peregrinos de Lisboa e quantos provêm do Brasil e dos vários países lusófonos. Que esta peregrinação aos túmulos dos Apóstolos São Pedro e São Paulo fortaleça, nos vossos corações, o sentir e o viver com a Igreja, sob o terno olhar da Virgem Mãe. Aprendei com Ela a ler os sinais de Deus na história, para serdes construtores de uma nova humanidade. Com estes votos, invoco sobre vós e vossas famílias a abundância das bênçãos do Céu.

[00911-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,
Sobór Watykański II mówi: „Chrystus udzielając swego Ducha, ukształtował swoich braci wezwanych spośród wszystkich narodów jako swoje Mistyczne Ciało" (LG 7). Obraz ciała pomaga nam zrozumieć głęboką więź jaka istnieje pomiędzy Kościołem i Chrystusem. Kościół jest żywym organizmem, a Jezus jest jego głową. Tak, jak nie można bez utraty życia oddzielić głowy od ciała, tak też nie można oddzielać Chrystusa od wspólnoty. Musimy pozwolić, aby działał w nas Jezus, aby prowadziło nas Jego Słowo, aby karmiła nas i ożywiała Jego obecność eucharystyczna, aby Jego miłość dawała nam siłę do kochania bliźniego.
Święty Paweł mówi, że podobnie jak członki ciała ludzkiego, choć są różne i liczne, to tworzą jedno ciało, tak też wszyscy zostaliśmy ochrzczeni w jednym Duchu, w jednym ciele (1 Kor 12,12-13). Tak więc w Kościele istnieje rozmaitość, różnorodność zadań i funkcji. Nie ma banalnej jednolitości, ale bogactwo darów rozdzielanych przez Ducha Świętego. Jest wspólnota i jedność: wszyscy współuczestniczą w tworzeniu jednego żywego ciała, głęboko związanego z Chrystusem. Jedność ta jest łaską, o którą stale musimy prosić Pana. On nas uwolni od pokusy podziału, rywalizacji i egoizmu.

Santo Padre:

Cari pellegrini polacchi, chiediamo a Dio che ci aiuti ad essere membra del Corpo della Chiesa sempre profondamente unite a Cristo. Preghiamo perché non facciamo soffrire la Chiesa con il nostro egoismo, le divisioni e i conflitti. Il Signore ci aiuti ad essere membra vive legate da un’unica forza, quella dell’amore, che lo Spirito Santo riversa nei nostri cuori. Vi benedico di cuore!

Speaker :

Drodzy polscy pielgrzymi, prośmy Boga, aby pomógł nam być członkami Ciała Kościoła zawsze głęboko zjednoczonymi z Chrystusem. Módlmy się, abyśmy nie zadawali cierpień Kościołowi przez nasz egoizm, podziały i konflikty. Niech Pan nam pomoże być żywymi członkami połączonymi jedyną siłą miłości, jaką Duch Święty rozlewa w naszych sercach (por. Rz 5,5). Z serca wam błogosławię.

[00912-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker :

الكنيسة هي جسد المسيح، لأن يسوع عندما صعد للسماء لم يتركنا أيتاما، وإنما، بعطية الروح القدس، صار متحدا بنا أكثر. يؤكد المجمع الفاتيكاني الثاني أن يسوع "أحل روحه على إخوته الذين دعاهم من جميع الأمم، فجعلهم جسدا سريا له". ومن ثم فالكنيسة، جسد المسيح، هي واقع حي، ومكون من أعضاء كثيرة، ومن عطايا ومواهب متنوعة، ولكنه متحد بالرأس الواحد، أي يسوع، الذي يرشد الكنيسة، ويغذيها ويعضدها. وبالتالي فسر وحدة الجسد يكمن في اتحاده بالمسيح، وفي ثقتنا به، وفي توجيه كل حياتنا بحسب إنجيله، وفي إطعام أنفسنا بخبز الصلاة اليومية والمشاركة في الأسرار الكنسية.

Santo Padre:

Cari fedeli di lingua araba, specialmente voi provenienti dall’Egitto, dall’Iraq e dal Libano: la Chiesa è il Corpo di Cristo, perciò dobbiamo rimanere uniti a Lui e permettere che Egli operi in noi. La sua Parola ci guida, la sua presenza eucaristica ci nutre e ci dona la forza per amare il prossimo, come Lui ci ha amati. Il Signore sostenga, con la sua Grazia, il nostro proposito di non far soffrire il Corpo della Chiesa con i nostri conflitti, le nostre divisioni, i nostri egoismi. A tutti voi imparto la Benedizione Apostolica!

Speaker :

كلمات الأب الأقدس للأشخاص الناطقين باللغة العربية: 

المؤمنون الأحباء الناطقون باللغة العربية خاصة القادمون من مصر والعراق ولبنان: إن الكنيسة هي جسد المسيح، ولهذا يجب علينا الاتحاد أكثر بالمسيح، والسماح له بأن يعمل في حياتنا. لترشدنا كلمته، وليغذينا حضوره الإفخارستي، ويهبنا القوة كي نحب القريب، كما أحبنا هو. ليعضد الرب، بواسطة نعمته، عزمنا في ألا نكون سبب ألم لجسد الكنيسة بصراعاتنا،

[00913-08.01] [Testo originale: Arabo]

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

Rivolgo un cordiale benvenuto a tutti i fedeli di lingua italiana: parrocchie, associazioni, gruppi, enti vari. In particolare, ai pellegrinaggi delle Diocesi di Pozzuoli, Lecce, Velletri-Segni e Alessandria, guidati dai rispettivi Pastori. Saluto i fedeli di Osimo, con il loro Arcivescovo, della Vicaria di Marino, con il Vescovo di Albano; e quelli della Parrocchia dei Santi Crisante e Daria, in Roma. Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Ringrazio tutti per la presenza a questo incontro. Vi chiedo di pregare per me e per il mio servizio alla Chiesa, e auspico per ciascuno di voi abbondanti grazie, perché siano rafforzati i vostri generosi propositi di fedeltà alla chiamata del Signore.

[00914-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLI DEL SANTO PADRE

Domani si celebrerà la Giornata Mondiale del Rifugiato. Quest’anno siamo invitati a considerare specialmente la situazione delle famiglie rifugiate, costrette spesso a lasciare in fretta la loro casa e la loro patria e a perdere ogni bene e sicurezza per fuggire da violenze, persecuzioni, o gravi discriminazioni a motivo della religione professata, dell’appartenenza ad un gruppo etnico, delle loro idee politiche.
Oltre ai pericoli del viaggio, spesso queste famiglie si trovano a rischio di disgregazione e, nel Paese che li accoglie, devono confrontarsi con culture e società diverse dalla propria.   Non possiamo essere insensibili verso le famiglie e verso tutti i nostri fratelli e sorelle rifugiati: siamo chiamati ad aiutarli, aprendoci alla comprensione e all’ospitalità.Non manchino in tutto il mondo persone e istituzioni che li assistano: nel loro volto, è impresso il volto di Cristo! 

Domenica scorsa, nell’Anno della fede, abbiamo celebrato Dio che è Vita e fonte della vita, Cristo che ci dona la vita divina, lo Spirito Santo che ci mantiene nella relazione vitale di veri figli di Dio. Vorrei rivolgere ancora una volta l’invito a tutti ad accogliere e testimoniare il "Vangelo della vita", a promuovere e a difendere la vita in tutte le sue dimensioni e in tutte le sue fasi. Il cristiano è colui che dice "sì" alla vita, che dice "sì" a Dio, il Vivente.

[00915-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0398-XX.01]