L’UDIENZA GENERALE ● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
● SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE
● SALUTO IN LINGUA ITALIANA
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa ha incentrato la sua meditazione sul tema "Coltivare e custodire il creato", in occasione dell’odierna Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Dopo la sintesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi vorrei soffermarmi sulla questione dell’ambiente, come ho avuto già modo di fare in diverse occasioni. Me lo suggerisce anche l’odierna Giornata Mondiale dell’Ambiente, promossa dalle Nazioni Unite, che lancia un forte richiamo alla necessità di eliminare gli sprechi e la distruzione di alimenti.
Quando parliamo di ambiente, del creato, il mio pensiero va alle prime pagine della Bibbia, al Libro della Genesi, dove si afferma che Dio pose l’uomo e la donna sulla terra perché la coltivassero e la custodissero (cfr 2,15). E mi sorgono le domande: Che cosa vuol dire coltivare e custodire la terra? Noi stiamo veramente coltivando e custodendo il creato? Oppure lo stiamo sfruttando e trascurando? Il verbo "coltivare" mi richiama alla mente la cura che l’agricoltore ha per la sua terra perché dia frutto ed esso sia condiviso: quanta attenzione, passione e dedizione! Coltivare e custodire il creato è un’indicazione di Dio data non solo all’inizio della storia, ma a ciascuno di noi; è parte del suo progetto; vuol dire far crescere il mondo con responsabilità, trasformarlo perché sia un giardino, un luogo abitabile per tutti. Benedetto XVI ha ricordato più volte che questo compito affidatoci da Dio Creatore richiede di cogliere il ritmo e la logica della creazione. Noi invece siamo spesso guidati dalla superbia del dominare, del possedere, del manipolare, dello sfruttare; non la "custodiamo", non la rispettiamo, non la consideriamo come un dono gratuito di cui avere cura. Stiamo perdendo l’atteggiamento dello stupore, della contemplazione, dell’ascolto della creazione; e così non riusciamo più a leggervi quello che Benedetto XVI chiama "il ritmo della storia di amore di Dio con l’uomo". Perché avviene questo? Perché pensiamo e viviamo in modo orizzontale, ci siamo allontanati da Dio, non leggiamo i suoi segni.
Ma il "coltivare e custodire" non comprende solo il rapporto tra noi e l’ambiente, tra l’uomo e il creato, riguarda anche i rapporti umani. I Papi hanno parlato di ecologia umana, strettamente legata all’ecologia ambientale. Noi stiamo vivendo un momento di crisi; lo vediamo nell’ambiente, ma soprattutto lo vediamo nell’uomo. La persona umana è in pericolo: questo è certo, la persona umana oggi è in pericolo, ecco l’urgenza dell’ecologia umana! E il pericolo è grave perché la causa del problema non è superficiale, ma profonda: non è solo una questione di economia, ma di etica e di antropologia. La Chiesa lo ha sottolineato più volte; e molti dicono: sì, è giusto, è vero… ma il sistema continua come prima, perché ciò che domina sono le dinamiche di un’economia e di una finanza carenti di etica. Quello che comanda oggi non è l'uomo, è il denaro, il denaro, i soldi comandano. E Dio nostro Padre ha dato il compito di custodire la terra non ai soldi, ma a noi: agli uomini e alle donne. noi abbiamo questo compito! Invece uomini e donne vengono sacrificati agli idoli del profitto e del consumo: è la "cultura dello scarto". Se si rompe un computer è una tragedia, ma la povertà, i bisogni, i drammi di tante persone finiscono per entrare nella normalità. Se una notte di inverno, qui vicino in via Ottaviano, per esempio, muore una persona, quella non è notizia. Se in tante parti del mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare, quella non è notizia, sembra normale. Non può essere così! Eppure queste cose entrano nella normalità: che alcune persone senza tetto muoiano di freddo per la strada non fa notizia. Al contrario, un abbassamento di dieci punti nelle borse di alcune città, costituisce una tragedia. Uno che muore non è una notizia, ma se si abbassano di dieci punti le borse è una tragedia! Così le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti.
Questa "cultura dello scarto" tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti. La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l’anziano. Questa cultura dello scarto ci ha resi insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari, che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione. Una volta i nostri nonni erano molto attenti a non gettare nulla del cibo avanzato. Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. Ricordiamo bene, però, che il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame! Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi.
Pochi giorni fa, nella Festa del Corpus Domini, abbiamo letto il racconto del miracolo dei pani: Gesù dà da mangiare alla folla con cinque pani e due pesci. E la conclusione del brano è importante: «Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi avanzati: dodici ceste» (Lc 9,17). Gesù chiede ai discepoli che nulla vada perduto: niente scarti! E c’è questo fatto delle dodici ceste: perché dodici? Che cosa significa? Dodici è il numero delle tribù d’Israele, rappresenta simbolicamente tutto il popolo. E questo ci dice che quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri. Ecologia umana ed ecologia ambientale camminano insieme.
Vorrei allora che prendessimo tutti il serio impegno di rispettare e custodire il creato, di essere attenti ad ogni persona, di contrastare la cultura dello spreco e dello scarto, per promuovere una cultura della solidarietà e dell’incontro. Grazie.
[00798-01.01] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Speaker :
Chers frères et sœurs, Dieu a confié la création à l’homme et à la femme pour qu’ils la gardent et la cultivent. Cultiver veut dire prendre soin, avec attention, avec passion et dévouement. Parfois nous perdons notre capacité de contempler, de nous émerveiller devant la création, car nous vivons dans un monde horizontal, qui s’éloigne de Dieu. Or la création est un don qui nous est fait, que nous devons respecter, et non pas manipuler pour en tirer profit. Mais, « garder et cultiver » concernent aussi les relations entre les hommes. La personne humaine est aujourd’hui sacrifiée aux idoles du profit et de la consommation. Elle est trop souvent rejetée comme si elle était un déchet dont personne ne se préoccupe, dès lors qu’elle est considérée comme coûteuse ou inutile. Alors que beaucoup d’hommes ne mangent pas à leur faim, la culture de consommation nous entraîne à gaspiller de la nourriture dont nous n’estimons même plus la valeur. Mais rappelons-nous que la nourriture que l’on jette c’est comme si elle avait été volée à la table du pauvre. Ecologie de l’environnement et écologie humaine vont ensemble. C’est en combattant la culture du rejet et du gaspillage qu’il est possible de devenir attentif à chacun, et de venir en aide aux besoins des plus pauvres.
Santo Padre :
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, particolarmente i fedeli venuti dalle Antille, dall’Isola Maurizio e dalla Costa d’Avorio. Saluto inoltre il gruppo di imam francesi, impegnati nel dialogo interreligioso. Cari amici, abbiate cura della creazione, prendetevi cura della persona umana, in modo che nessuno, intorno a noi, sia privo del necessario. Buon pellegrinaggio a tutti!
Speaker :
Je salue cordialement les pèlerins francophones, particulièrement les fidèles venus des Antilles, de l’Ile Maurice et de Côte d’Ivoire. Je salue également le groupe d’imams de France engagés dans le dialogue interreligieux. Chers amis, ayons soin de la création, ayons soin de la personne humaine, de sorte que personne autour de nous ne soit privé du nécessaire. Bon pèlerinage à tous !
[00799-03.01] [Texte original: Français]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: Our Audience today coincides with World Environment Day, and so it is fitting to reflect on our responsibility to cultivate and care for the earth in accordance with God’s command (cf. Gen 2:15). We are called not only to respect the natural environment, but also to show respect for, and solidarity with, all the members of our human family. These two dimensions are closely related; today we are suffering from a crisis which is not only about the just management of economic resources, but also about concern for human resources, for the needs of our brothers and sisters living in extreme poverty, and especially for the many children in our world lacking adequate education, health care and nutrition. Consumerism and a "culture of waste" have led some of us to tolerate the waste of precious resources, including food, while others are literally wasting away from hunger. I ask all of you to reflect on this grave ethical problem in a spirit of solidarity grounded in our common responsibility for the earth and for all our brothers and sisters in the human family.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Paesi Bassi, Nigeria, Singapore e Stati Uniti. Dio vi benedica tutti!
Speaker:
I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from England, Scotland, the Netherlands, Nigeria, Singapore and the United States. God bless you all!
[00800-02.01] [Original text: English]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, heute am Weltumwelttag wollen wir der Frage nach der Bewahrung der Schöpfung nachgehen und dabei den Auftrag Gottes an den Menschen im Buch Genesis bedenken, die Erde zu bebauen und zu hüten (vgl. 2,15). Benedikt XVI. hat uns oft daran erinnert, den Rhythmus und die Logik der Schöpfung zu beachten, die vertikale Dimension der Liebe Gottes mit dem Menschen. Umweltschutz schließt somit auch eine Ökologie des Menschen mit ein. Wir durchleben gerade eine Zeit der Krise, in der auch der Mensch selbst in Gefahr ist. Es ist nötig, auf seine wahren Nöte aufmerksam zu machen und Lösungen zu erschließen. Wir dürfen keine „Wegwerfgesellschaft" sein, die das menschliche Leben geringschätzt, wenn es vor seiner Geburt lästig wird oder im Alter scheinbar nicht mehr nützt. Der Konsumismus hat uns verschwenderisch mit Ressourcen und Lebensmitteln gemacht, während zugleich viele Menschen nicht das Nötigste zum Leben haben. Ich wünsche mir, dass wir die Kultur des Verschwendens und Wegwerfens überwinden und wieder neu eine Kultur der Solidarität und des Miteinanders leben.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca. Noi tutti siamo chiamati a coltivare e custodire il mondo che Dio ha creato come un bel giardino in cui ciascuno può abitare. Lo Spirito Santo ci dia conoscenza e perseveranza, affinché diventiamo strumenti dell’amore di Dio sulla terra. Vi auguro un buon soggiorno qui a Roma.
Speaker:
Einen herzlichen Gruß richte ich an alle Pilger deutscher Sprache. Wir alle sind gerufen, die Welt, die Gott geschaffen hat, als schönen Garten zu bebauen und zu hüten, in dem alle Menschen wohnen können. Der Heilige Geist gebe uns Einsicht und gute Ausdauer, dass wir Werkzeuge der Liebe Gottes auf dieser Erde werden. Ich wünsche euch allen einen guten Aufenthalt in Rom.
[00801-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
La Jornada Mundial del Medioambiente, que se celebra hoy, invita a contrarrestar el desperdicio de alimentos y a mejorar su distribución en el mundo.
Dios confió al hombre y a la mujer el cultivo y cuidado de la tierra, para que todos pudieran habitar en ella, pero el egoísmo y la "cultura del descarte" han conducido a desechar a las personas más débiles y necesitadas. Más aún, en muchas partes del mundo, no obstante el hambre y la desnutrición existentes, se desechan los alimentos. En el relato evangélico de la multiplicación de los panes, Jesús da de comer a la multitud con cinco panes y dos peces, y al final les pide a los discípulos que nada del alimento sobrante se desperdicie. Cuando la comida se comparte de modo justo, nadie carece de lo necesario. Los alimentos que se tiran a la basura son alimentos que se roban de la mesa del pobre, del que tiene hambre. La ecología humana y la ecología medioambiental son inseparables.
Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, Colombia, Uruguay, Argentina, México y los demás países latinoamericanos. Invito a todos a respetar y cuidar la creación, a prestar atención y cuidado a toda persona, a contrarrestar "la cultura del descarte" y del desecho para promover una cultura de la solidaridad y del encuentro. Muchas gracias.
[00802-04.01] [Texto original: Español]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Locutor:
Convido a todos, neste Dia Mundial do Ambiente, a um sério compromisso no sentido de se respeitar e guardar a criação, ser solícito por cada pessoa e contrastar a cultura do descarte e desperdício com uma cultura da solidariedade e do encontro. Logo no início da história, Deus mandou-nos cultivar e tutelar a criação, fazendo dela um jardim, um lugar habitável para todos; esta ordem, porém, não se refere só à nossa relação com o ambiente, mas também às relações humanas. A crise, que hoje se vive, reflecte-se no ambiente, mas é sobretudo humana. A vida humana já não é sentida como o valor primário a respeitar e tutelar; sacrificadas aos ídolos do lucro e do consumo, vemos as pessoas descartadas, postas de lado, sobretudo se ainda não são úteis, como o bebé por nascer, ou já não produzem, como os idosos. Jesus não quer desperdício; depois da multiplicação dos pães e dos peixes, mandou recolher os pedaços que sobraram, para que nada se perdesse. Lembremo-nos que o alimento que se joga fora é como se fosse roubado da mesa do pobre, de quem tem fome.
Santo Padre:
Carissimi pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Rivolgo un saluto particolare ai fedeli diocesani di Curitiba con il loro Pastore, Monsignor Moacyr Vitti, incoraggiandovi tutti a scommettere sui grandi ideali di servizio, che allargano il cuore e rendono fecondi i vostri talenti. Volentieri benedico voi e i vostri cari!
Locutor:
Queridos peregrinos de língua portuguesa, sede bem-vindos! Uma saudação particular aos fiéis diocesanos de Curitiba com o seu Pastor, Dom Moacyr Vitti, encorajando-vos a todos a apostar em ideais grandes de serviço, que engrandecem o coração e tornam fecundos os vossos talentos. De bom grado abençoo a vós e aos vossos entes queridos.
[00803-06.01] [Texto original: Português]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Speaker:
Drodzy bracia i siostry,
Dziś chciałbym się zatrzymać nad kwestią ochrony środowiska. Sugeruje to dzisiejszy Światowy Dzień Środowiska promowany przez Organizację Narodów Zjednoczonych. W Księdze Rodzaju czytamy, że Bóg umieścił mężczyznę i kobietę na ziemi, aby ją uprawiali i jej strzegli (por. 2,15). Powierzone nam przez Boga Stwórcę uprawianie i strzeżenie rzeczywistości stworzonej wymaga zrozumienia rytmu i logiki stworzenia. Tymczasem często kieruje nami pycha panowania, posiadania, manipulowania, wyzysku. Potrzeba nam postawy zadziwienia, kontemplacji, wsłuchania się w stworzenie.
„Uprawianie i strzeżenie" obejmuje nie tylko relację między człowiekiem a światem stworzonym, ale dotyczy także relacji międzyludzkich. Papieże mówili o „ekologii ludzkiej", ściśle powiązanej z „ekologią środowiska". Chodzi o to, że życie ludzkie i osoba jako taka, powinny być odczuwane jako wartości podstawowe, które należy respektować i chronić.
Kultura trwonienia uczyniła nas niewrażliwymi także na marnotrawienie i wyrzucanie żywności, podczas gdy niestety na całym świecie wiele osób i rodzin cierpi głód.
Chciałbym, abyśmy wszyscy podjęli poważny wysiłek, by szanować i chronić rzeczywistość stworzoną, byśmy dostrzegali każdą osobę, byśmy przeciwstawili się kulturze marnotrawienia i odrzucania, i krzewili kulturę solidarności i spotkania.]
Santo Padre:
Do un cordiale benvenuto ai polacchi qui presenti. In modo particolare saluto i seminaristi e i presbiteri novelli. Carissimi, ringraziate Cristo per il dono della vostra vocazione e coltivatela nella luce e nella potenza dello Spirito Santo, affinché siate sempre zelanti ministri della grazia di Dio e vere guide sui sentieri della santità. Invito voi, cari pellegrini, e tutti i polacchi a ringraziare Dio per i vostri sacerdoti e a sostenerli con la preghiera, con la benevolenza e con buon consiglio. Dio vi benedica!
Speaker:
Serdecznie witam obecnych tu Polaków. W sposób szczególny pozdrawiam kleryków i neoprezbiterów. Kochani, dziękujcie Chrystusowi za dar waszego powołania i pielęgnujcie je w świetle i mocy Ducha Świętego, abyście zawsze byli gorliwymi szafarzami łaski Bożej i prawdziwymi przewodnikami na drogach świętości. Was drodzy polscy pielgrzymi, i wszystkich Polaków proszę: dziękujcie Bogu za waszych kapłanów i wspierajcie ich modlitwą, życzliwością i dobrą radą. Niech Pan wam błogosławi!
[00804-09.01] [Testo originale: Polacco]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Speaker
تكلم قداسة البابا عن اليوم العالمي للبيئة، منطلقا من تأكيد سفر التكوين على أن الله قد خلق الرجل والمرأة فوق الأرض كي يزرعانها ويحرسنها. إن إفلاح وحرسة الكون يعني أن نقدر الخليقة كعطية مجانية من الله تحتاج للاهتمام بها، أي ألا ننساق من التكبر، والرغبة في التملك، والتلاعب، والاستغلال؛ تعني ألا نفكر ونعيش فقط بطريقة أفوقية، مبتعدين عن الله. فقضية الإهدار والتدمير للمواد الغذائية هي، قبل كل شيء، قضية أخلاقية، تحتم علينا الإعراض عن الديناميكيات الاقتصادية التي تقوم على التضحية بالأشخاص أمام أوثان الربح والاستهلاك، أي التحرر من "ثقافة الإقصاء".
Santo Padre
Cari fratelli e sorelle di lingua araba: non abituiamoci alla tragedia della povertà, ai drammi di tante persone senzatetto che muoiono sulle strade, o a vedere tanti bambini senza educazione o assistenza medica. Ricordiamo che il cibo che buttiamo via è come se lo avessimo rubato dalla mensa del povero e di chi ha fame! Impegniamoci tutti a rispettare e custodire il creato e a contrastare la cultura dello spreco e dello scarto, per promuovere una cultura della solidarietà e dell’incontro. A tutti imparto la Benedizione Apostolica!
Speaker
كلمات الأب الأقدس للأشخاص الناطقين باللغة العربية:
الأخوات والإخوة الأحباء الناطقون باللغة العربية: لا يجب أن نتعود على مآسي الفقر، وعلى موت بعض الأشخاص من البرد فوق الطروقات، لأنهم بلا مأوى، أو على رؤية بعض الأطفال بدون تعليم، أو رعاية طبية. لنتذكر جيدا، أن الطعام الذي يتم إهداره، هو مثل طعام منهوب من مائدة الفقير والجائع! دعونا نلتزم جميعا بالعمل على احترام وحماية الخليقة، وعلى مقاومة ثقافة الإهدار والإقصاء، ودعم ثقافة التضامن واللقاء. وأمنح لكم جميعا البركة الرسولية!
[00805-08.01] [Testo originale: Arabo]
● SALUTO IN LINGUA ITALIANA
Un caloroso benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i fedeli delle diocesi di Aversa, Macerata e Matera, con i Vescovi Mons. Spinillo, Mons. Giuliodori e Mons. Ligorio, venuti alla Sede di Pietro per il pellegrinaggio in occasione dell’Anno della fede; saluto i numerosi gruppi parrocchiali, le associazioni, la rappresentanza dei lavoratori di ditte operanti nel Veneto con il Patriarca di Venezia, Mons. Moraglia, e le scolaresche, in particolare i giovani cresimati della diocesi di Lamezia Terme e gli universitari di Perugia, accompagnati dai loro Pastori, Mons. Cantafora e Mons. Bassetti. A tutti auguro che la visita alle Tombe degli Apostoli serva ad irrobustire la fede e la testimonianza cristiana!
Infine, un pensiero affettuoso ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Il mese di giugno è dedicato dalla pietà popolare alla devozione al Cuore di Gesù. Esso vi insegni, cari giovani, la bellezza dell’amare e del sentirsi amati; sia il Cuore di Cristo, cari ammalati, il vostro sostegno nella prova e nella sofferenza; e sostenga voi, cari sposi novelli, nel nuovo cammino della vita coniugale.
[00806-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0355-XX.01]