CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL PRIMO CONCORSO INTERNAZIONALE "ECONOMIA E SOCIETÀ", INDETTO DALLA FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS - PRO PONTIFICE ● INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. DOMENICO CALCAGNO
● INTERVENTO DI MONS. GIUSEPPE ANTONIO SCOTTI
● SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS – PRO PONTIFICE
● NOTA INFORMATIVA: PRESENTAZIONE DEI VINCITORI
Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la conferenza stampa di presentazione del primo concorso internazionale "Economia e Società", indetto dalla Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice, per promuovere la conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica.
Nel corso della conferenza stampa sono resi noti, dal Card. Domenico Calcagno, i nomi dei vincitori della prima edizione del Concorso.
Intervengono il Dott. Domingo Sugranyes Bickel, Presidente della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice; l’Em.mo Card. Domenico Calcagno, Presidente dell’APSA; Mons. Giuseppe Antonio Scotti, Membro della Giuria.
Riportiamo di seguito l’intervento del Card. Domenico Calcagno, di Mons. Giuseppe Antonio Scotti, una scheda di presentazione della Fondazione e una nota informativa sui vincitori del premio:
● INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. DOMENICO CALCAGNO
TESTO IN LINGUA ITALIANA
TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE
TRADUZIONE IN LINGUA SPAGNOLA
TESTO IN LINGUA ITALIANA
Buongiorno,
in qualità di Presidente dell’A.P.S.A. (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) sono chiamato anche, e lo faccio volentieri, a sovraintendere alle attività della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice. In questa veste sono lieto di presentare le due opere vincitrici della prima edizione del "Premio Internazionale Economia e Società" promosso dalla stessa Fondazione.
Il premio è stato assegnato ex equo a:
- Ciudadanía, migraciones y religión. Un diálogo ético desde la fe cristiana
, Madrid, San Pablo 2007, del Professore Julio Luis Martínez Martínez, sj.
- L’economia del bene comune (Idee/economia, 3) Roma, Città Nuova 2007, del Professore Stefano Zamagni.
Il primo testo è di Padre Julio Luis Martínez Martínez, sj. L’autore, spagnolo, nato nel 1964 a Vigo, è membro della Compagnia di Gesù. Ha studiato Filosofia e Teologia alla Pontificia Università Comillas in Madrid e a Cambridge (USA). Dal 2002 insegna Teologia Morale e Filosofia Sociale e Politica alla Pontificia Università Comillas. Dal 2012 è Rettore della stessa Università. Le sue pubblicazioni riguardano, fra l’altro, le tematiche della bioetica, del rapporto tra religione politica e immigrazione.
Il libro premiato Ciudadanía, migraciones y religión. Un diálogo ético desde la fe cristianaaffronta appunto il tema dell’immigrazione, che costituisce uno dei fatti più rilevanti per la società contemporanea. L’opera evidenzia come, in un’epoca di tramonto della moderna sovranità delle nazioni, il fenomeno migratorio richieda una ricomprensione sia dell’idea di cittadinanza sia del rapporto tra religione e politica. Essere cittadino, avere una patria, fa tradizionalmente parte della propria identità. Ma cosa vuol dire essere cittadino in un’epoca multiculturale, dove le popolazioni si mescolano? Come entrare in dialogo con lo straniero senza perdere il proprio volto? Come rapportarsi con lui, con la sua religione – che spesso non è quella del paese d’immigrazione – senza cadere nel relativismo? Padre Martínez è convinto che la Dottrina Sociale della Chiesa possa offrire un aiuto reale, anzi, un contributo indispensabile, per rispondere adeguatamente a tali interrogativi. Il secondo testo è del Prof. Stefano Zamagni. L’autore è nato nel 1943 a Rimini ed è Professore Ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla sede di Bologna della Johns Hopkins University. Il Prof. Zamagni è inoltre un economista di fama internazionale. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e i suoi manuali di economia e di storia dell’economia sono utilizzati in molte università. È intervenuto spesso nel dibattito culturale attuale su temi quali la famiglia, il multiculturalismo, la laicità. Ha ricevuto molteplici onorificenze e riconoscimenti in tutto il mondo.
Il testo premiato del Prof. Zamagni, L’economia del bene comune (apparso anche in traduzione spagnola), propone di allargare l’orizzonte delle categorie fondamentali che ci permettono di comprendere l’attività economica. A fronte di un modello dominante che riduce gli attori principali della vita economica al mercato ed allo Stato, Zamagni argomenta presentando un terzo ambito di valori (comprendenti la solidarietà, lo spirito di intrapresa, la simpatia) che non possono essere realizzati né dallo spirito di efficienza, né dalla ricerca della giustizia. E’ infatti convinzione dell’autore che senza questi valori di fratellanza o reciprocità non possono funzionare né il mercato né lo Stato. In questo libro, Zamagni ritiene perciò necessario che possa affermarsi entro il mercato – e non al di fuori o contro di esso – uno spazio economico formato da soggetti il cui agire sia ispirato al principio di solidarietà.
Trattandosi della prima edizione del "Premio Internazionale Economia e Società" della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice, i testi premiati hanno una funzione programmatica per la fisionomia del Premio. La qualità delle opere premiate, il loro valore dottrinale, sono indizi che il Premio intende offrire, un aiuto reale per chi desidera approfondire la conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa. Premiando le opere di Martínez e Zamagni, che offrono un contributo originale all’attuale dibattito culturale, la Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice indica inoltre l’ampiezza delle tematiche che essa vuole affrontare con l’istituzione del Premio: abbracciare un orizzonte profetico senza temere problematiche più puntuali. Il testo del professor Zamagni offre infatti un’analisi della vita economica sotto una prospettiva generale; quello di professor Martínez affronta invece un tema più specifico, ma molto attuale della vita sociale. Entrambi forniscono comunque un contributo originale e stimolante.
[00484-01.01] [Testo originale: Italiano]
TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE
Good morning to you all,
As President of APSA (Administration of the Patrimony of the Apostolic See) I am also called upon to supervise the activity of the Foundation Centesimus Annus – Pro Pontifice. I do so most willingly and in this role I am happy to present the two winners of the first edition of the "International Award Economy and Society" promoted by the Foundation.
The award goes ex aequo to:
-
Ciudadanía, migraciones y religión. Un diálogo ético desde la fe cristiana, Madrid, San Pablo 2007, by Professor Julio Luis Martínez Martínez, S.J.
- L’economia del bene comune (Idee/economia, 3) Roma, Città Nuova 2007, by Professor Stefano Zamagni.
The author of the first work is Fr. Julio Luis Martínez Martínez, S.J., a Jesuit born in Vigo, Spain, in 1964. He studied Philosophy and Theology at the Pontifical Universitad Comillas in Madrid and in Cambridge, USA. He has been teaching Moral Theology and Social and Political Philosophy at the Pontifical Universitad Comillas since 2002 and is Rector of the same university since 2012. His publications deal with a wide range of issues and in particular with bioethics and the relationship between religion, politics and immigration.
Ciudadanía, migraciones y religión. Un diálogo ético desde la fe cristiana looks into the issue of immigration, one of the major problems of contemporary societies. It highlights the fact that in the context of waning national sovereignty immigration calls for a new understanding of both the concept of citizenship and the relationship between religion and politics. Citizenship, belonging to a country, is traditionally part of one’s identity. But what does citizenship mean in a multicultural society, made up of people from widely different backgrounds? How can one reach out to the "stranger" without jeopardizing one’s identity? How can one relate to this stranger, his religion – which is often not the host country’s – without falling into relativism? Fr. Martínez is convinced that the Social Doctrine of the Church can provide real help, actually an indispensable contribution, towards an adequate answer to these questions.
The author of the second publication is Prof. Stefano Zamagni, born in Rimini, Italy, in 1943, Tenured Professor of Political Economy at the University of Bologna and Adjunct Professor of International Political Economy at the Bologna branch of Johns Hopkins University. Prof. Zamagni is an economist of international fame. He is the author of numerous scientific publications and his manuals of economics and history of economics are used by many universities. He is a frequent participant in the ongoing cultural debate on issues such as family, multiculturalism, laity and the recipient of many honors and acknowledgements.
L’economia del bene comune (also available in Spanish) suggests we need to widen the range of fundamental categories that allow us to understand economic activity. Against a dominant model which considers market and State the only major economic players, Zamagni presents a third sphere of values (solidarity, entrepreneurship, sympathy) which neither efficiency nor a search for justice can fulfill. He is convinced that without these values of fraternity and reciprocity market and State cannot function. He believes in the need to make room for an economic space within the market (not outside or against it) where players are inspired by the principle of solidarity.
This is the first edition of the "International Award Economy and Society" established by the Foundation Centesimus Annus – Pro Pontifice, and the award has gone to two publications indicative of the goals pursued by this initiative. Their quality and doctrinal value are proof that the Award strives to provide real help to those who pursue in depth knowledge of the Social Doctrine of the Church. By honoring the books of Martínez and Zamagni, which offer an original contribution to the present cultural debate, the Foundation Centesimus Annus – Pro Pontifice underlines the wide range of issues the Award intends to confront, embracing a prophetic horizon but with no fear of dealing with very specific issues. Professor Zamagni’s work offers in fact an analysis of economic life in a general perspective, whereas Professor Martínez deals with a more specific but very topical issue of social life. They both provide an original and stimulating contribution.
[00484-02.01] [Original text: Italian]
TRADUZIONE IN LINGUA SPAGNOLA
Buenos días,
como Presidente del A.P.S.A. (Administración del Patrimonio de la Sede Apostólica) he sido llamado, y lo hago de buena gana, a supervisar las actividades de la Fundación Centesimus Annus - Pro Pontifice. En este rol, tengo el placer de presentar las dos obras ganadoras de la primera edición del "Premio Internacional de Economía y Sociedad", organizado por la Fundación.
El premio ha sido otorgado ex aequo a:
- Ciudadanía, migraciones y religión. Un diálogo ético desde la fe cristiana, Madrid, San Pablo 2007, del Profesor Julio Luis Martínez Martínez sj.
- L’economia del bene comune (Idee/economia, 3) Roma, Città Nuova 2007, del Profesor Stefano Zamagni.
El primer texto es del Padre Julio Luis Martínez Martínez sj. El autor, español, nacido en 1964 en Vigo, es miembro de la Compañía de Jesús, estudió Filosofía y Teología en la Universidad Pontificia de Comillas en Madrid y en Cambridge (EE.UU.). Desde el 2002 es profesor de Teología Moral y Filosofía Social y Política en la Universidad Pontificia de Comillas. Desde el 2012 es Rector de dicha Universidad. Sus publicaciones destacan, entre otras cosas, por las cuestiones de bioética, de la relación entre la religión, política e inmigración.
El libro premiado, Ciudadanía, migraciones y religión. Un diálogo ético desde la fe cristiana, habla precisamente del tema de la inmigración, que es uno de los eventos más importantes de la sociedad contemporánea. El trabajo muestra como, en una época de declinación de la moderna soberanía de las naciones, el fenómeno migratorio requiere un conocimiento nuevo de la idea de la ciudadanía y de la relación entre religión y política. Ser un ciudadano, tener una patria, es tradicionalmente parte de su identidad. Pero, ¿qué significa ser un ciudadano en la era multicultural, donde la población se mezcla? ¿Cómo dialogar con un extranjero sin perder su propio punto de vista? ¿Cómo lidiar con él, con su religión - que a menudo no es la del país de inmigración - sin caer en el relativismo? Padre Martínez cree que la doctrina social de la Iglesia puede ofrecer una ayuda real, de hecho, una contribución indispensable para responder adecuadamente a estas preguntas.
El segundo texto es del Prof. Stefano Zamagni. El autor nació en 1943 en Rimini y es profesor de Economía Política en la Universidad de Bolonia y profesor adjunto de Economía Política Internacional en la sede de Bolonia de la Universidad Johns Hopkins. El Prof. Zamagni también es un economista de fama internacional. Ha publicado numerosas publicaciones científicas y sus manuales de economía y de historia de la economía se utilizan en muchas universidades. Ha intervenido a menudo en el debate cultural actual sobre temas como la familia, el multiculturalismo, el secularismo. Ha recibido numerosos honores y premios en todo el mundo.
El texto galardonado del Prof. Zamagni, La economía del bien común (traducido al español), tiene como objetivo ampliar el horizonte de las categorías fundamentales que nos permiten entender la actividad económica. Frente a un modelo dominante que reduce los principales actores de la vida económica en el mercado y al Estado, Zamagni presenta un tercer ámbito de valores (en el que incluye la solidaridad, el espíritu de empresa, la simpatía) que no se pueden lograr ni en el espíritu de la eficiencia, ni en la búsqueda de la justicia. El autor está convencido de que sin esos valores de fraternidad o reciprocidad no puede funcionar ni el mercado ni el Estado. En este libro Zamagni considera necesario para afirmarse en el mercado – no fuera o contra el - un espacio económico formado por entidades cuyo trabajo se inspire en el principio de solidaridad.
Tratándose de la primera edición del "Premio Internacional de Economía y Sociedad" de la Fundación Centesimus Annus - Pro Pontifice, los textos ganadores tienen una función programática para la fisionomía del Premio. La calidad de las obras premiadas, su valor doctrinal, son indicios que el premio pretende ofrecer, una ayuda real para aquellos que quieran profundizar en el conocimiento de la doctrina social de la Iglesia. Premiando las obras de Martínez y Zamagni, que ofrecen una contribución original al debate cultural actual, la Fundación Centesimus Annus - Pro Pontifice también indica la amplitud de los temas que quiere tratar con la creación del Premio: abrazar un horizonte profético sin miedo a cuestiones más específicas. El texto del profesor Zamagni, de hecho, ofrece un análisis de la vida económica bajo una perspectiva general; el punto de vista del profesor Martínez, en cambio, trata un tema más específico, pero muy actual de la vida social. Ambos ofrecen una contribución original y estimulante.
[00484-04.01] [Texto original: Italiano]
● INTERVENTO DI MONS. GIUSEPPE ANTONIO SCOTTI
TESTO IN LINGUA ITALIANA
TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE
TRADUZIONE IN LINGUA SPAGNOLA
TESTO IN LINGUA ITALIANA
È già stato detto che è la prima volta che la Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice assegna un premio internazionale.
Il 1° maggio del 1991 il Beato Giovanni Paolo II aveva promulgato l’enciclica Centesimus Annus. Erano passati cento anni dalla Rerum Novarum, la prima enciclica che affrontava i temi economici in una prospettiva etica dopo la rivoluzione industriale iniziata nella seconda metà dell’800. Forse, semplificando un po’, si potrebbe dire che nasceva, sul finire del XIX secolo, la Dottrina Sociale della Chiesa.
A partire da quella data i Papi hanno cercato, a più riprese, di intervenire nel dibattito economico proponendo e suggerendo prospettive che avessero attenzione all’uomo, a tutto l’uomo, come soggetto della realtà economica.
Cento anni dopo, con l’enciclica Centesimus Annus, Giovanni Paolo II avverte quanto la realtà economica sia mutata e quanto occorra lavorare e riflettere, insieme, per non perdere mai di vista che il soggetto vero di ogni discorso e realtà economica è proprio l’uomo.
Ecco perché nel 1993, ad accompagnare l’enciclica, nasce la Fondazione che porta lo stesso nome. Ora, con questo Premio internazionale, a vent’anni dalla sua costituzione, si pone in essere un nuovo e, si spera, significativo passo nella linea di un maggior coinvolgimento di studiosi, case editrici e università per pensare alla dimensione economica come realtà che pone al proprio centro l’uomo.
Se ce ne fosse bisogno, anche la grave crisi economica che stiamo vivendo nel mondo Occidentale e non solo in Italia, rende evidente a tutti quanto questo "pensare all’economia" sia indispensabile per dare speranza e futuro a tutti. Ed è in questo contesto che si apre il breve discorso che individua la metodologia usata per arrivare ad assegnare questo Premio.
Non si vuole quindi premiare un Autore – quasi un premio alla carriera – ma un’opera specifica, una pubblicazione concreta che si è avuto la possibilità di leggere, di avere tra le mani. Una pubblicazione originale, interessante. Non un testo che sia un catechismo della Dottrina sociale della Chiesa, diventandone quasi una sintesi, bensì un testo che apra prospettive nuove e sulle quali è doveroso soffermarsi. E qui si capisce molto bene, ma lo ha già detto il Cardinale Calcagno, perché sono stati scelti Martínez e Zamagni. Oserei dire: autori "profetici", cioè persone che sanno dire all’uomo contemporaneo ciò che Dio dice sulla realtà economica.
Questo, però, fa intuire anche che non si sta premiando uno scrittore alla sua "opera prima", bensì un ricercatore che ha saputo divulgare la sua ricerca in modo semplice e coinvolgente. Un autore che ha trovato, quindi, un Editore e dei lettori interessati che, in un periodo di tempo sufficientemente ampio, sono interessati e ricercano quanto scrive. Lettori attenti al modo con il quale – in questo caso, i due premiati – pongono le loro originali riflessioni.
Coloro che sono scelti – è il caso di questa prima edizione del Premio – potrebbero essere anche apprezzati docenti universitari. Ma non è il motivo prime e vero per il quale il premio viene loro assegnato, bensì per il fatto che hanno saputo portare al grande e differenziato pubblico dei lettori il frutto della loro ricerca e delle loro intuizioni che possono, questo sì, cambiare l’orizzonte interpretativo del vivere il rapporto con l’economia.
Naturalmente, al di là del Premio in sé, la Fondazione ha un sogno: che tali opere possano essere ulteriormente divulgate non solo nelle lingue originali in cui sono state scritte ma, trovare Editori interessati a promuovere la loro traduzione in lingue diverse da quelle sin ora utilizzate, proprio per creare quella riflessione comune che, sola, può rigenerare anche il dibattito economico.
Forse, come ultima annotazione, è utile anche dare uno sguardo alla Giuria del Premio Internazionale. Uno sguardo che fa scoprire, come già da questi nomi, che tale dimensione mondiale era ed è ben presente nel cuore del ricco pontificato del beato Giovanni Paolo II che con la Centesimus Annus ha chiamato tutti a guardare l’uomo, colui per il quale "Dio ha dato il suo Figlio unigenito".
[00485-01.01] [Testo originale: Italiano]
● TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE
As you know this is the first time the Foundation Centesimus Annus – Pro Pontificeassigns an international award. On May 1st, 1991 the Blessed John Paul II promulgated the encyclical Centesimus Annus. One hundred years had gone by since the publication of Rerum Novarum, the first Encyclical that dealt with economic issues in an ethical perspective after the industrial revolution initiated in the second half of the 19th century. Perhaps, simplifying a little, one could say that the Social Doctrine of the Church was born at the end of that century.
From that day on the Popes repeatedly tried to intervene in the economic debate proposing and recommending policies that paid attention to the human being in his entirety.
One hundred years later, with his encyclical Centesimus Annus, John Paul II acknowledges how deeply economics have changed and how necessary it is to work and reflect together in order not to lose sight of the fact that the true subject of every economic discussion and reality is and always will be man.
The grievous economic crisis the Western world, not just Italy, is experiencing clearly shows how "focusing on the economy" is essential to give hope and future to humanity. This is the background for the methodology used to assign this Award.
It is not meant to honor an Author – almost as a career award – but a specific work, a publication one had a chance to read, to hold in one’s hands. An original, interesting publication. Not a text that purports to be a catechism of the Social Doctrine of the Church offering a synthesis of its teachings, but a text that opens new perspectives worthy of serious reflection. And this is why , as Cardinal Calcagno said, it is easy to understand the reason Martínez and Zamagni have been chosen. I dare say they are "prophetic authors", i.e. they tell contemporary man what God says about economics.
This also points to the fact that the Award is not meant for an author’s "first work" but for a researcher who has been able to reach out to a wide audience in a simple and effective way. An author who found an interested publisher and interested readers, who are consistently attracted by his writings. Readers who pay attention to how he presents his original thoughts.
The award winners – as is the case for this first edition – could also be well known academics. But this is not the first and real reason Zamagni and Martínez have been honored. The reason is they have been able to reach out to a wide audience of general readers, making available to them the fruit of their research and intuitions. This can indeed change the interpretation of how one should relate to the economy.
Of course, apart from the Award, the Foundation has a dream: that such works may find publishers interested in promoting their translation in other languages, in order to reach a much wider audience and thus foster that widely shared reflection which can truly regenerate the economic debate.
One last thing: it might be useful to spare a thought for the Jury of this International Award. Their very names show that this global dimension was very much at the heart of the Blessed John Paul II’s fruitful pontificate. With Centesimus Annus he asks all of us to look at man, for whom God has "given His only begotten Son".
[00485-02.01] [Original text: Italian]
TRADUZIONE IN LINGUA SPAGNOLA
Ya se ha comentado, que es la primera vez que la Fundación Centesimus Annus - Pro Pontíficeasigna un premio internacional. El 1 de mayo de 1991, el beato Juan Pablo II promulgó la encíclica Centesimus Annus. Habían pasado cien años desde la Rerum Novarum, la primera encíclica que abordó las cuestiones económicas desde una perspectiva ética después de la revolución industrial que empezó en la segunda mitad del siglo XIX. Tal vez, simplificando un poco, se podría decir que nació, a finales del siglo XIX, la doctrina social de la Iglesia.
Desde esa fecha, los Papas han intentado, en varias ocasiones, intervenir en el debate económico, proponiendo y sugiriendo las perspectivas que daban atención al hombre, a todo el hombre, como sujeto de la realidad económica.
Cien años más tarde, con la encíclica Centesimus Annus, Juan Pablo II advierte que la realidad económica ha cambiado y hace hincapié en cuanto tenemos que trabajar y reflexionar juntos para no perder de vista el verdadero objeto de cada discurso y la realidad económica que es representada por el hombre.
Por eso en 1993, para acompañar a la encíclica, nació la Fundación que lleva el mismo nombre. Ahora, con este premio internacional, veinte años después de su creación, pone en marcha un nuevo y, con suerte, paso importante en la línea de una mayor participación de los académicos, de las editoriales y de las universidades para pensar en la dimensión económica como una realidad que plantea como centro al hombre.
Si hiciera falta, aunque la grave crisis económica que estamos viviendo en el mundo occidental y no sólo en Italia, hace que sea claro para todos que este "pensar la economía" sea fundamental para dar esperanza y un futuro a todos. Es en este contexto que abre el breve discurso que identifica a la metodología utilizada para llegar y asignar este premio.
No se quiere por lo tanto, premiar a un Autor – podría parecer un premio por su trayectoria – sino un trabajo específico, una publicación concreta que se ha tenido la oportunidad de leer, de tener entre las manos. Una publicación original, interesante. No es un texto que sea un catecismo de la doctrina social de la Iglesia, llegando a ser casi una síntesis, sino un texto que abre nuevas perspectivas sobre las cuales se deba parar a reflexionar. Y aquí se entiende perfectamente, tal y como ha dicho el Cardenal Calcagno, porque han sido elegidos Martínez y Zamagni. Me atrevo a decir: autores "proféticos", es decir, personas que saben decir al hombre moderno lo que Dios dice acerca de la situación económica.
Sin embargo, esto también hace intuir que no está premiando a un escritor en su "opera prima", sino a un investigador que ha sido capaz de difundir sus investigaciones de una manera sencilla y atractiva. Un autor que ha encontrado, por lo tanto, un editor y unos lectores interesados que, durante un período de tiempo suficientemente largo, siguen interesados y buscan lo que escribe. Lectores atentos a la manera en la que - en este caso, los dos ganadores - construyen sus originales pensamientos.
Los que han sido elegidos - en esta primera edición del premio – podrían ser también respetados académicos. Pero esta no es la razón principal por la cual se les ha asignado el premio, sino por el hecho de que han sabido aportar al grande y diverso público de lectores el resultado de sus investigaciones y de sus intuiciones che pueden, sí, cambiar el horizonte interpretativo de la vida en relación con la economía.
Naturalmente, más allá del premio en sí, la Fundación tiene un sueño: que estas obras puedan ser divulgadas no sólo en los idiomas originales en los que fueron escritos, sino encontrar editores interesados en la promoción de su traducción a otros idiomas para crear esa reflexión común, la única que puede regenerar el debate económico.
Tal vez, y como un último comentario, es útil echar un vistazo al jurado del Premio Internacional. Una mirada que revela, por sus nombres, que esta dimensión mundial era y está claramente presente en el corazón del rico pontificado del beato Juan Pablo II, que con la Centesimus Annus ha llamado a todos a mirar al hombre, para quien "Dios ha dado a su Hijo único".
[00485-04.01] [Texto original: Italiano]
● SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS – PRO PONTIFICE
TESTO IN LINGUA ITALIANA
TESTO IN LINGUA INGLESE
TESTO IN LINGUA SPAGNOLA
TESTO IN LINGUA ITALANA
L’idea di costituire la Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice è nata grazie all’Enciclica Centesimus Annus promulgata dal Santo Padre Giovanni Paolo II il 1° maggio 1991 in occasione del centenario dell’Enciclica di Leone XIII Rerum Novarum.
Sotto la guida di S. Em.za Rev.ma il Cardinale Rosalio José Castillo Lara e di S.E. Mons. Giovanni Lajolo, l’idea ha preso forma e considerata la rispondenza positiva alla proposta da parte di personalità del mondo imprenditoriale e finanziario, il Cardinale Castillo Lara, dopo aver tenuto debitamente informata la Segreteria di Stato, ha sottoposto a Sua Santità l’ipotesi di creare la Fondazione che è stata istituita con chirografo dello stesso Santo Padre il 13 giugno 1993.
La Centesimus Annus - Pro Pontifice è una Fondazione di diritto vaticano, senza scopi di lucro, ha fini di religione e di beneficienza ed è aperta a tutto il mondo.
Essa si propone specificamente di collaborare allo studio e alla diffusione della dottrina sociale cristiana, per questo organizza corsi di formazione ad hoc sia in presenza sia on line; favorisce iniziative per sviluppare la presenza e l’opera della Chiesa Cattolica nei vari ambiti della società;promuove la raccolta di fondi per il sostegno dell’attività della Sede Apostolica.
L’invito ad aderire alla Fondazione è rivolto essenzialmente ad imprenditori e professionisti che, riconoscendosi nei principi espressi nella dottrina sociale della Chiesa e nel magistero Papale, desiderano contribuire attivamente alla creazione di una nuova cultura economica e sociale secondo gli indirizzi delle Encicliche Centesimus Annus e Caritas in Veritate.
Ulteriori informazioni al sito: www.centesimusannus.org
[00486-01.01] [Testo originale: Italiano]
TESTO IN LINGUA INGLESE
The idea of creating "Centesimus Annus – Pro Pontifice" traces its roots to the Encyclical Centesimus Annus published by His Holiness John Paul II on May 1st, 1991, on the occasion of the 100th anniversary of Leo XIII’s Encyclical Rerum Novarum. Under the guidance of His Eminence Rosalio José Cardinal Castillo Lara and H.E. the Most Rev. Giovanni Lajolo the idea gradually took form. The response of business and financial leaders was very encouraging and Cardinal Castillo Lara, having duly informed the Secretariat of State, submitted a draft proposal to the Holy Father who approved it and formally established the Foundation on June 13th, 1993.
"Centesimus Annus – Pro Pontifice" is a no profit foundation incorporated in the State of Vatican City, pursuing formative and charitable purposes and open to the entire world. More specifically, it helps promote the study and diffusion of Christian social doctrine through residential and online courses; it promotes initiatives meant to enhance the presence and role of the Catholic Church in diverse spheres of society; it raises funds to help support the activity of the Holy See.
CAPP targets primarily businessmen and professionals who endorse the principles expounded in the Social Doctrine of the Church and Papal teachings and wish to contribute to the creation of a new economic and social culture along the guidelines provided by the Encyclicals Centesimus Annus and Caritas in Veritate.
[00486-02.01] [Original text: Italian]
TESTO IN LINGUA SPAGNOLA
La idea de crear la Fundación
Centesimus Annus - Pro Pontificenació con la Encíclica Centesimus Annus, promulgada por el Santo Padre Juan Pablo II el 1 de mayo de 1991 con ocasión del centenario de la Encíclica de León XIII, Rerum Novarum.
Bajo la dirección de S. Em.za Rev.ma Cardenal Rosalio José Castillo Lara y S. E. Mons. Giovanni Lajolo, la idea tomó forma y teniendo en cuenta la respuesta positiva a la propuesta por parte de personajes importantes del mundo empresarial y financiero el Cardenal Castillo Lara, tras haber informado debidamente a la Secretaría de Estado, presentó a Su Santidad la posibilidad de crear la Fundación que fue instituida por el mismo Santo Padre el 13 de junio de 1993.
La Fundación Centesimus Annus - Pro Pontifice es una fundación de derecho Vaticano, sin fines de lucro, tiene intenciones religiosas y caritativas, y está abierta a todo el mundo. Está específicamente diseñada para promover el estudio y la difusión de la doctrina social cristiana, por este motivo, organiza cursos de formación ad hoc, tanto presenciales como on line, apoya todas las iniciativas que desarrollen la presencia y la obra de la Iglesia católica en los distintos ámbitos de la sociedad; promueve la recaudación de fondos para el apoyo de la Sede Apostólica.
La invitación a adherirse a la Fundación está dirigida principalmente a empresarios y profesionales que, identificándose en los principios expresados en la doctrina social de la Iglesia y en el magisterio Papal, deseen contribuir activamente a la creación de una nueva cultura económica y social de acuerdo con las directrices de las Encíclicas Centesimus Annus y Caritas in Veritate .
[00486-04.01] [Texto original: Italiano]
● NOTA INFORMATIVA: PRESENTAZIONE DEI VINCITORI
The books "CIUDADANÍA, MIGRACIONES Y RELIGIÓN. Un diálogo ético desde la fe cristiana" by Prof. Fr. Julio Luis Martínez Martínez, S.J. (Publisher: San Pablo, 2007) and "L’ECONOMIA DEL BENE COMUNE" by Prof. Stefano Zamagni (Publisher: Città Nuova, 2007) are ex aequo winners of the first edition of the biennal international award "ECONOMY AND SOCIETY" established by the Foundation Centesimus Annus – Pro Pontifice to promote the knowledge of the Social Doctrine of the Catholic Church. Fr. Julio Luis Martínez Martínez, S.J. is Rector of the Pontifical Universitad Comillas, Madrid (since 2012) and Tenured Professor of Moral Theology at the School of Theology of the same university. His book "
CIUDADANÍA, MIGRACIONES Y RELIGIÓN" deals with the issue of migrations, defining it as one of the most pressing of our time. Millions of people cross borders every day and societies are becoming ever more multicultural. The author identifies three basic areas where action is most needed. First of all, pressing for modification of the present citizenship models in order to create new forms of organization of the relations among human beings. Secondly, studying the connections between culture and ethics, thus enhancing the possibility of intercultural dialogue. Thirdly, reviewing the role of religion in public life, given its importance for millions of immigrants. And finally in this context the author thinks it is necessary to reflect on the role the Church and Christians have in the moral debates concerning our society.
Prof. Stefano Zamagni is Tenured Professor of Political Economics at the School of Economics of Bologna University and Adjunct Professor of International Political Economics at John Hopkins University, Bologna Center. "L’ECONOMIA DEL BENE COMUNE" (also available in Spanish) starting from the premise that a society in which "giving to get something" or "giving out of duty" are the only options does not have a future, asks: how can the market become more human? The answer lies in the rediscovery of the "principle of reciprocity", whose goal is to put into practice the culture of "fraternity" that allows people who are "equal in their dignity and fundamental rights to pursue their diverse life plans". "The essential feature of a reciprocity relationship – the author explains – is the indissoluble link between the transfers it generates and human relations". Each person’s interest is fulfilled at the same time as the interest of others, not against (as in the private sphere) or irrespective of (as in the public sphere) the interest of others. Interpersonal relations provide the only common sphere, not only mine or yours but shared.
The award ceremony will take place on May 24th next, in the Palazzo della Cancelleria, on the occasion of the annual international conference held by the Foundation Centesimus Annus – Pro Pontifice on the theme "Rethinking solidarity for employment: the challenges of the twenty-first century" (Rome and Vatican City, May 23rd to 25th, 2013).
[00489-02.01] [Original text: English]
[B0217-XX.01]