L’UDIENZA GENERALE ● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
● SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE
● SALUTO IN LINGUA ITALIANA
● APPELLO DEL SANTO PADRE
L’Udienza Generale di questa mattina - la prima di Papa Francesco - si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa ha incentrato la sua meditazione sulla Settimana Santa, centro dell’Anno Liturgico.
Dopo la sintesi della catechesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello affinché cessino le violenze nella Repubblica Centroafricana.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
Fratelli e sorelle, buongiorno!
Sono lieto di accogliervi in questa mia prima Udienza generale. Con grande riconoscenza e venerazione raccolgo il "testimone" dalle mani del mio amato predecessore Benedetto XVI. Dopo la Pasqua riprenderemo le catechesi dell’Anno della fede. Oggi vorrei soffermarmi un po’ sulla Settimana Santa. Con la Domenica delle Palme abbiamo iniziato questa Settimana – centro di tutto l’Anno Liturgico – in cui accompagniamo Gesù nella sua Passione, Morte e Risurrezione.
Ma che cosa può voler dire vivere la Settimana Santa per noi? Che cosa significa seguire Gesù nel suo cammino sul Calvario verso la Croce e la Risurrezione? Nella sua missione terrena, Gesù ha percorso le strade della Terra Santa; ha chiamato dodici persone semplici perché rimanessero con Lui, condividessero il suo cammino e continuassero la sua missione; le ha scelte tra il popolo pieno di fede nelle promesse di Dio. Ha parlato a tutti, senza distinzione, ai grandi e agli umili, al giovane ricco e alla povera vedova, ai potenti e ai deboli; ha portato la misericordia e il perdono di Dio; ha guarito, consolato, compreso; ha dato speranza; ha portato a tutti la presenza di Dio che si interessa di ogni uomo e ogni donna, come fa un buon padre e una buona madre verso ciascuno dei suoi figli. Dio non ha aspettato che andassimo da Lui, ma è Lui che si è mosso verso di noi, senza calcoli, senza misure. Dio è così: Lui fa sempre il primo passo, Lui si muove verso di noi. Gesù ha vissuto le realtà quotidiane della gente più comune: si è commosso davanti alla folla che sembrava un gregge senza pastore; ha pianto davanti alla sofferenza di Marta e Maria per la morte del fratello Lazzaro; ha chiamato un pubblicano come suo discepolo; ha subito anche il tradimento di un amico. In Lui Dio ci ha dato la certezza che è con noi, in mezzo a noi. «Le volpi – ha detto Lui, Gesù – le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo» (Mt 8,20). Gesù non ha casa perché la sua casa è la gente, siamo noi, la sua missione è aprire a tutti le porte di Dio, essere la presenza di amore di Dio.
Nella Settimana Santa noi viviamo il vertice di questo cammino, di questo disegno di amore che percorre tutta la storia dei rapporti tra Dio e l’umanità. Gesù entra in Gerusalemme per compiere l’ultimo passo, in cui riassume tutta la sua esistenza: si dona totalmente, non tiene nulla per sé, neppure la vita. Nell’Ultima Cena, con i suoi amici, condivide il pane e distribuisce il calice "per noi". Il Figlio di Dio si offre a noi, consegna nelle nostre mani il suo Corpo e il suo Sangue per essere sempre con noi, per abitare in mezzo a noi. E nell’Orto degli Ulivi, come nel processo davanti a Pilato, non oppone resistenza, si dona; è il Servo sofferente preannunciato da Isaia che spoglia se stesso fino alla morte (cfr Is 53,12).
Gesù non vive questo amore che conduce al sacrificio in modo passivo o come un destino fatale; certo non nasconde il suo profondo turbamento umano di fronte alla morte violenta, ma si affida con piena fiducia al Padre. Gesù si è consegnato volontariamente alla morte per corrispondere all’amore di Dio Padre, in perfetta unione con la sua volontà, per dimostrare il suo amore per noi. Sulla croce Gesù «mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,20). Ciascuno di noi può dire: Mi ha amato e ha consegnato se stesso per me. Ciascuno può dire questo "per me".
Che cosa significa tutto questo per noi? Significa che questa è anche la mia, la tua, la nostra strada. Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù non solo con la commozione del cuore; vivere la Settimana Santa seguendo Gesù vuol dire imparare ad uscire da noi stessi - come dicevo domenica scorsa - per andare incontro agli altri, per andare verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che hanno più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto. C’è tanto bisogno di portare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore!
Vivere la Settimana Santa è entrare sempre più nella logica di Dio, nella logica della Croce, che non è prima di tutto quella del dolore e della morte, ma quella dell’amore e del dono di sé che porta vita. E’ entrare nella logica del Vangelo. Seguire, accompagnare Cristo, rimanere con Lui esige un "uscire", uscire. Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio. Dio è uscito da se stesso per venire in mezzo a noi, ha posto la sua tenda tra noi per portarci la sua misericordia che salva e dona speranza. Anche noi, se vogliamo seguirlo e rimanere con Lui, non dobbiamo accontentarci di restare nel recinto delle novantanove pecore, dobbiamo "uscire", cercare con Lui la pecorella smarrita, quella più lontana. Ricordate bene: uscire da noi, come Gesù, come Dio è uscito da se stesso in Gesù e Gesù è uscito da se stesso per tutti noi.
Qualcuno potrebbe dirmi: "Ma, padre, non ho tempo", "ho tante cose da fare", "è difficile", "che cosa posso fare io con le mie poche forze, anche con il mio peccato, con tante cose? Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una Messa domenicale distratta e non costante, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo questo coraggio di "uscire" per portare Cristo. Siamo un po’ come san Pietro. Non appena Gesù parla di passione, morte e risurrezione, di dono di sé, di amore verso tutti, l’Apostolo lo prende in disparte e lo rimprovera. Quello che dice Gesù sconvolge i suoi piani, appare inaccettabile, mette in difficoltà le sicurezze che si era costruito, la sua idea di Messia. E Gesù guarda i discepoli e rivolge a Pietro forse una delle parole più dure dei Vangeli: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mc 8,33). Dio pensa sempre con misericordia: non dimenticate questo. Dio pensa sempre con misericordia: è il Padre misericordioso! Dio pensa come il padre che attende il ritorno del figlio e gli va incontro, lo vede venire quando è ancora lontano… Questo che significa? Che tutti i giorni andava a vedere se il figlio tornava a casa: questo è il nostro Padre misericordioso. E’ il segno che lo aspettava di cuore nella terrazza della sua casa. Dio pensa come il samaritano che non passa vicino al malcapitato commiserandolo o guardando dall’altra parte, ma soccorrendolo senza chiedere nulla in cambio; senza chiedere se era ebreo, se era pagano, se era samaritano, se era ricco, se era povero: non domanda niente. Non domanda queste cose, non chiede nulla. Va in suo aiuto: così è Dio. Dio pensa come il pastore che dona la sua vita per difendere e salvare le pecore.
La Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della nostra vita, delle nostre parrocchie - che pena tante parrocchie chiuse! - dei movimenti, delle associazioni, ed "uscire" incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione.
Auguro a tutti di vivere bene questi giorni seguendo il Signore con coraggio, portando in noi stessi un raggio del suo amore a quanti incontriamo.
[00413-01.01] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese
Speaker:
[Chers frères et sœurs, avec le dimanche des Rameaux, nous avons commencé la Semaine Sainte, centre de l’Année liturgique où nous vivons le sommet du dessein d’amour de Dieu pour l’humanité. Jésus entre dans Jérusalem pour se donner totalement. Il remet entre nos mains son Corps et son Sang pour demeurer toujours parmi nous. Il se livre volontairement à la mort pour correspondre à l’amour et à la volonté de son Père, et pour manifester son amour pour nous. Son chemin est aussi le mien, le tien, le nôtre. Vivre la Semaine Sainte, c’est apprendre à sortir de nous-mêmes pour aller surtout vers ceux qui ont besoin de compréhension, de consolation, d’aide. C’est entrer davantage dans la logique de Dieu qui est avant tout celle de l’amour et du don de soi. C’est ‘sortir’ de nous-mêmes, de nos manières routinières de vivre la foi qui ferment l’horizon de l’action créative de Dieu. Nous devons ‘sortir’ pour chercher avec Dieu la brebis perdue. Dieu pense avec miséricorde ! La Semaine Sainte est un temps de grâce que le Seigneur nous donne pour ouvrir les portes de nos cœurs, de nos vies, de nos paroisses, de nos mouvements, de nos associations, et ‘sortir’ vers les autres pour leur apporter la lumière et la joie de notre foi.]
Santo Padre:
Saluto con gioia i pellegrini di lingua francese, in particolare quelli venuti dalla Francia e dal Québec, in Canada! Il mondo ha bisogno della presenza viva di Gesù misericordioso e ricco d’amore. Vi invito tutti a vivere bene questa Settimana Santa seguendo il Signore con coraggio e portando un raggio del suo amore a quanti incontrate. Buona Pasqua!
Speaker:
[Je salue avec joie les pèlerins francophones, en particulier ceux de France et du Canada ! Notre monde a besoin de la présence vive de Jésus miséricordieux et riche d’amour. Je vous invite tous à bien vivre cette Semaine Sainte en suivant le Seigneur avec courage et en portant un rayon de son amour à ceux que vous rencontrerez. Bonne fête de Pâques !]
[00404-03.01] [Texte original: Français]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese
Speaker:
[Dear Brothers and Sisters, On Palm Sunday we began Holy Week, the heart of the liturgical year, when we commemorate the great events that express most powerfully God’s loving plan for all men and women. Jesus enters Jerusalem in order to give himself completely. He gives us his body and his blood, and promises to remain with us always. He freely hands himself over to death in obedience to the Father’s will, and in this way shows how much he loves us. We are called to follow in his footsteps. Holy Week challenges us to step outside ourselves so as to attend to the needs of others: those who long for a sympathetic ear, those in need of comfort or help. We should not simply remain in our own secure world, that of the ninety-nine sheep who never strayed from the fold, but we should go out, with Christ, in search of the one lost sheep, however far it may have wandered. Holy Week is not so much a time of sorrow, but rather a time to enter into Christ’s way of thinking and acting. It is a time of grace given us by the Lord so that we can move beyond a dull or mechanical way of living our faith, and instead open the doors of our hearts, our lives, our parishes, our movements or associations, going out in search of others so as to bring them the light and the joy of our faith in Christ.]
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese, in modo particolare il gran numero di studenti universitari che partecipano al Congresso internazionale a Roma. Porgo i miei più sentiti auguri ai pellegrini venuti dall’Inghilterra, dall’Irlanda, dalle Filippine e dagli Stati Uniti di America! Vi invito tutti a vivere bene questa Settimana Santa sulle orme di Gesù, e a portare un raggio del suo amore a quanti incontrate. Buona Pasqua!
Speaker:
[Heartfelt greetings to the English-speaking pilgrims, especially the large group of university students taking part in the international UNIV Congress here in Rome. I extend a warm welcome to the pilgrims from England, Ireland, the Philippines and the United States of America. I invite all of you to enter fully into the spirit of Holy Week, following in the footsteps of Jesus and bringing the light of his love to everyone you meet. Happy Easter!]
[00405-02.01] [Original text: English]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca
Speaker:
[Liebe Brüder und Schwestern! Mit dem Palmsonntag hat die Karwoche begonnen, die dann im österlichen Triduum gipfelt, der geistlichen Mitte des ganzen Kirchenjahrs. In dieser Woche begleiten wir Jesus auf der letzten Etappe seines irdischen Lebenswegs des Leidens, des Sterbens und der Auferstehung. Aber was heißt das, mit Jesus auf seinem Weg bis zum Kreuz und zur Auferstehung zu gehen? Während seines öffentlichen Wirkens war Jesus immer unterwegs. Das Gehen ist ein Grundvollzug seiner Mission. Und er hat dabei zwölf einfache Männer berufen und sie ermutigt, bei ihm zu bleiben, an seinem Weg teilzunehmen und schließlich seine Aufgabe weiterzuführen. Dieser Auftrag, diese Sendung ist es, allen die Türen zu Gott zu öffnen. Die Karwoche lädt uns neu ein, ein Stück dieses Wegs mitzugehen. Sein Einzug in Jerusalem, das Abendmahl, sein Tod am Kreuz sind Ausdruck seiner Liebe, seiner totalen Hingabe. Er schenkt sich uns, seinen Leib und sein Blut, um immer bei uns zu sein, um unter uns zu wohnen. Er will nichts für sich behalten, nicht einmal das Leben. Bei ihm bleiben heißt aufbrechen, aus sich selbst und den starren Gewohnheiten herausgehen, mit ihm zu gehen, sich einzulassen auf die kreative Liebe Gottes, die uns zum Leben führt. Gott verschenkt sich uns, damit auch wir für unsere Mitmenschen leben und seine Liebe unter uns fruchtbar wird.]
Santo Padre:
Saluto di tutto cuore i fratelli e le sorelle provenienti dai Paesi di lingua tedesca. In questi giorni pasquali possiamo sperimentare la vicinanza di Dio in modo particolare, se entriamo in rapporto con Lui, quando ascoltiamo attentamente la Sua parola e riceviamo la Sua misericordia nel Sacramento della confessione e nell’Eucaristia. Auguro a tutti noi, che possiamo celebrare questi giorni con dedizione e donare al nostro prossimo un raggio dell’amore divino. Buona Pasqua a tutti voi!
Speaker:
[Ganz herzlich grüße ich alle Brüder und Schwestern aus den Ländern deutscher Sprache. Besonders in diesen österlichen Tagen können wir Gottes Nähe erfahren, wenn wir uns auf ihn einlassen, wenn wir sein Wort aufmerksam hören und sein Erbarmen im Sakrament der Beichte und der in Eucharistie empfangen. Ich wünsche uns allen, dass wir diese Tage mit Hingabe feiern und unsere Mitmenschen mit einem Strahl der Liebe Gottes beschenken. Frohe Ostern euch allen!]
[00406-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola
Speaker:
[Queridos hermanos y hermanas: Con el domingo de Ramos, hemos iniciado la Semana Santa, centro de todo el Año litúrgico, en el que acompañamos a Jesucristo en su Pasión, Muerte y Resurrección. ¿Qué significa para nosotros vivir este tiempo? ¿Qué significa seguir a Jesús en su camino hacia el Calvario, hacia la Cruz y la Resurrección? Significa salir de nosotros mismos para ir al encuentro de los demás, a la periferia de la existencia, a los más alejados, a los olvidados, a quienes necesitan comprensión, consuelo y ayuda. Vivir este tiempo significa también entrar cada vez más en la lógica de Dios, de la Cruz y del Evangelio. Es seguir y acompañar a Cristo, lo cual exige "salir": Él ha salido de sí mismo para venir a nuestro encuentro, ha colocado su tienda entre nosotros para traer la misericordia que salva y da esperanza. Es un tiempo de gracia que el Señor nos ofrece para abrir las puertas del corazón, de la vida, de las parroquias y movimientos, saliendo al encuentro de los demás y brindando la luz y el gozo de nuestra fe. Salir siempre con el amor y la ternura de Dios, en el respeto y la paciencia, sabiendo que nosotros ponemos las manos, los pies, el corazón, pero es Dios quien guía y hace fecundas nuestras acciones.]
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua spagnola, in particolare i gruppi venuti dalla Spagna, Argentina, Messico ed altri paesi latinoamericani. Auguro a tutti di vivere questi giorni, seguendo il Signore con coraggio e portando e irradiando il suo amore a tutti quelli che troviamo nel cammino della vita, che Dio vi benedica e vi conceda vivere il Triduo Pasquale con fede e devozione.
Speaker:
[Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, Argentina, México y los demás países latinoamericanos. Invito a todos a vivir estos días siguiendo al Señor con fortaleza y siendo capaces de irradiar su amor a cuantos encontremos en el camino de la vida. Que Dios los bendiga y les conceda vivir el Triduo Pascual con fe y devoción.]
[00407-04.01] [Texto original: Español]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese
Speaker:
[Queridos irmãos e irmãs, Na Semana Santa, centro de todo o Ano Litúrgico, somos chamados a seguir Jesus pelo caminho do Calvário em direção à Cruz e Ressurreição. Este é também o nosso caminho. Ele entregou-se voluntariamente ao amor de Deus Pai, unido perfeitamente à sua vontade, para demonstrar o seu amor por nós: assim o vemos na Última Ceia, dando-nos o seu Corpo e o seu Sangue, para permanecer sempre conosco. Portanto, a lógica da Semana Santa é a lógica do amor e do dom de si mesmo, que exige deixar de lado as comodidades de uma fé cansada e rotineira para levar Cristo aos demais, abrindo as portas do nosso coração, da nossa vida, das nossas paróquias, movimentos, associações, levando a luz e a alegria da nossa fé. Viver a Semana Santa seguindo Jesus significa aprender a sair de nós mesmos para ir ao encontro dos demais, até as periferias da existência. Há uma necessidade imensa de levar a presença viva de Jesus misericordioso e rico de amor.]
Santo Padre:
Carissimi pellegrini di lingua portoghese, un cordiale benvenuto a tutti, in particolare ai gruppi di giovani venuti dal Portogallo e dal Brasile! Vi auguro una Settimana Santa benedetta, seguendo il Signore con coraggio e portando a quanti troverete la testimonianza luminosa del suo amore. A tutti imparto la Benedizione Apostólica!
Speaker:
[Queridos peregrinos de língua portuguesa, particularmente os grupos de jovens vindos de Portugal e do Brasil: sede bem-vindos! Desejo-vos uma Semana Santa abençoada, seguindo o Senhor com coragem e levando a quantos encontrardes o testemunho luminoso do seu amor. A todos dou a Bênção Apostólica!]
[00408-06.01] [Texto original: Português]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca
Speaker:
[W dzisiejszej katechezie Ojciec Święty zatrzymał się nad teologiczną i duchową treścią Wielkiego Tygodnia, który właśnie trwa. Powiedział między innymi, żew Wielkim Tygodniu przeżywamy szczyt tej drogi, tego planu miłości, która przemierza całą historię relacji między Bogiem a ludzkością. Jezus wkracza do Jerozolimy, aby postawić ostatni krok, w którym podsumowuje całe swoje życie: daje siebie całkowicie, niczego nie zachowując dla siebie, nawet swego życia. Podczas Ostatniej Wieczerzy z przyjaciółmi, Syn Boży dzieli chleb i podaje kielich „dla nas". Daje się nam, przekazuje w nasze ręce swoje Ciało i swoją Krew, aby być zawsze z nami, by mieszkać między nami. W Ogrodzie Oliwnym, w procesie przed Piłatem, na krzyżowej drodze i na Golgocie nie stawia oporu – dajesiebie. Jest przepowiedzianym przez Izajasza cierpiącym sługą, który ogołocił samego siebie, aż do śmierci. Przeżywanie tych dni oznacza pójście za Chrystusem, towarzyszenie Mu, trwanie z Nim. Są one czasem łaski, który daje nam Pan, aby otworzyć drzwi naszych serc, naszego życia, naszych parafii, ruchów, stowarzyszeń i „wyjść" na spotkanie innych, stać się bliskimi, aby nieść światło i radość naszej wiary. Trzeba czynić to z miłością i czułością Boga, z szacunkiem i cierpliwością, wiedząc, że to Bóg sprawia,że nasze działania mogą przynosić owoce.]
Santo Padre:
Saluto i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, domani cominciamo il Triduo Sacro. Nella liturgia rivivremo il mistero della passione, della morte e della risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Cercate in questi giorni di entrare sempre più con fede nella logica di Dio, nella logica della Croce, che non è prima di tutto quella del dolore e della morte, ma quella dell’amore e del dono di sé che porta vita. Dio vi benedica!
Speaker:
[Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, jutro rozpoczynamy Triduum Sacrum. W liturgii będziemy na nowo przeżywali tajemnice męki, śmierci i zmartwychwstania naszego Pana Jezusa Chrystusa. Starajcie się w tych dniach wchodzić z coraz większą wiarą w Bożą logikę, w logikę Krzyża, która nie jest przede wszystkim logiką cierpienia i śmierci, ale miłości i darowania siebie, przynoszącą życie. Niech Bóg wam błogosławi!]
[00409-09.01] [Testo originale: Polacco]
○ Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba
Speaker:
[نعيش في هذه الأيام أسبوع الآلام المقدس والذي فيها نرافق يسوع في دربه، درب الجلجثة، نحو الصليب والقيامة. إن عيش أسبوع الآلام المقدس يعني تعلم "الخروج" من أنفسنا للذهاب نحو لقاء الآخرين، لا سيما البعيدين، والمنسيِّين، المحتاجين لفَهم ولتعزية ولمساعدة؛ يعني امتلاك القدرة على مشاركة الآخرين الآلام والمخاوف، الأفراح والآمال؛ يعني تبني منطق الله، أي منطق الصليب- والذي لا يعني الألم والموت، بل المحبة وتقدمة الذات التي تجلب الحياة؛ يعني عدم الاكتفاء ببعض الصلوات، أو بمجرد حضور قداس يوم الأحد، بل امتلاك شجاعة "الخروج" من حساباتنا الضيقة والكرزة بالمسيح بفرح. إن أسبوع الآلام المقدس هو وقت النعمة الذي فيه يهبنا الربُ نفسَّه لكي يفتح أبواب قلبنا، وحياتنا، وكنائسنا، وحركاتنا الكنسية، وجمعياتنا للآخرين، لكي نحمل لهم نور وفرح إيماننا، ومحبة ورأفة وصبر الله].
Santo Padre:
Cari pellegrini di lingua araba e del Medio Oriente: Non abbiate paura di seguire con coraggio Gesù crocifisso e risorto, portando a tutti la gioia e la luce della vostra fede. Buona Settimana Santa! A tutti imparto la Benedizione Apostolica.
Speaker:
الحجاج الأحباء الناطقون باللغة العربية وفي الشرق الأوسط: "لا تخافوا" من السير بشجاعة خلف يسوع المصلوب والقائم، حاملين للجميع فرح ونور ايمانكم. اسبوع آلام مقدس. ولكم جميعا أمنح البركة الرسولية!
[00410-08.01] [Testo originale: Arabo]
● SALUTO IN LINGUA ITALIANA
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto gli universitari che partecipano all’incontro internazionale promosso dalla Prelatura dell’Opus Dei. Cari amici, siete venuti a Roma in occasione della Settimana Santa per un’esperienza di fede e di arricchimento spirituale. Vi ringrazio per la vostra preghiera e per il vostro affetto al Papa. Con la vostra presenza nel mondo universitario, ognuno di voi possa realizzare quanto auspicava San Josemaria Escrivá: «È in mezzo alle cose più materiali della terra che ci dobbiamo santificare, servendo Dio e tutti gli uomini» (Colloqui, n. 13).
Saluto i fedeli della diocesi di Firenze e i numerosi studenti di varie scuole. Tutti ringrazio per questa visita, augurando a ciascuno che i giorni della Settimana Santa siano occasione propizia per rafforzare la fede e l'adesione al Vangelo.
Rivolgo infine il mio cordiale pensiero ai giovani, agli ammalati ed agli sposi novelli. La contemplazione della passione, morte e risurrezione di Gesù, cari giovani, vi renda sempre più saldi nella testimonianza cristiana. E voi, cari ammalati, traete dalla Croce di Cristo il sostegno quotidiano per superare i momenti di prova e di sconforto. A voi, cari sposi novelli, venga dal mistero pasquale, la grazia per fare della vostra famiglia un luogo di amore fedele e fecondo.
[0412-01.01] [Testo originale: Italiano]
● APPELLO DEL SANTO PADRE
Seguo con attenzione quanto sta accadendo in queste ore nella Repubblica Centroafricana e desidero assicurare la mia preghiera per tutti coloro che soffrono, in particolare per i parenti delle vittime, i feriti e le persone che hanno perso la propria casa e che sono state costrette a fuggire. Faccio appello perché cessino immediatamente le violenze e i saccheggi, e si trovi quanto prima una soluzione politica alla crisi che ridoni la pace e la concordia a quel caro Paese, da troppo tempo segnato da conflitti e divisioni.
[00411-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0180-XX.01]