Alle ore 12 di oggi, Solennità di tutti i Santi, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Oggi abbiamo la gioia di incontrarci nella solennità di Tutti i Santi. Questa festa ci fa riflettere sul duplice orizzonte dell’umanità, che esprimiamo simbolicamente con le parole "terra" e "cielo": la terra rappresenta il cammino storico, il cielo l’eternità, la pienezza della vita in Dio. E così questa festa ci fa pensare alla Chiesa nella sua duplice dimensione: la Chiesa in cammino nel tempo e quella che celebra la festa senza fine, la Gerusalemme celeste. Queste due dimensioni sono unite dalla realtà della «comunione dei santi»: una realtà che comincia quaggiù sulla terra e raggiunge il suo compimento in Cielo. Nel mondo terreno, la Chiesa è l’inizio di questo mistero di comunione che unisce l’umanità, un mistero totalmente incentrato su Gesù Cristo: è Lui che ha introdotto nel genere umano questa dinamica nuova, un movimento che la conduce verso Dio e al tempo stesso verso l’unità, verso la pace in senso profondo. Gesù Cristo - dice il Vangelo di Giovanni (11,52) - è morto «per riunire insieme i figli di Dio dispersi», e questa sua opera continua nella Chiesa che è inseparabilmente «una», «santa» e «cattolica». Essere cristiani, far parte della Chiesa significa aprirsi a questa comunione, come un seme che si schiude nella terra, morendo, e germoglia verso l’alto, verso il cielo.
I Santi - quelli che la Chiesa proclama tali, ma anche tutti i santi e le sante che solo Dio conosce, e che oggi pure celebriamo - hanno vissuto intensamente questa dinamica. In ciascuno di loro, in modo molto personale, si è reso presente Cristo, grazie al suo Spirito che opera mediante la Parola e i Sacramenti. Infatti, l’essere uniti a Cristo, nella Chiesa, non annulla la personalità, ma la apre, la trasforma con la forza dell’amore, e le conferisce, già qui sulla terra, una dimensione eterna. In sostanza, significa diventare conformi all’immagine del Figlio di Dio (cfr Rm 8,29), realizzando il progetto di Dio che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Ma questo inserimento in Cristo ci apre - come avevo detto - anche alla comunione con tutti gli altri membri del suo Corpo mistico che è la Chiesa, una comunione che è perfetta nel «Cielo», dove non c’è alcun isolamento, alcuna concorrenza o separazione. Nella festa di oggi, noi pregustiamo la bellezza di questa vita di totale apertura allo sguardo d’amore di Dio e dei fratelli, in cui siamo certi di raggiungere Dio nell’altro e l’altro in Dio. Con questa fede piena di speranza noi veneriamo tutti i santi, e ci prepariamo a commemorare domani i fedeli defunti. Nei santi vediamo la vittoria dell’amore sull’egoismo e sulla morte: vediamo che seguire Cristo porta alla vita, alla vita eterna, e dà senso al presente, ad ogni attimo che passa, perché lo riempie d’amore, di speranza. Solo la fede nella vita eterna ci fa amare veramente la storia e il presente, ma senza attaccamenti, nella libertà del pellegrino, che ama la terra perché ha il cuore in Cielo.
La Vergine Maria ci ottenga la grazia di credere fortemente nella vita eterna e di sentirci in vera comunione con i nostri cari defunti.
[01427-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Chers pèlerins francophones, aujourd’hui nous célébrons la multitude des saints qui sont auprès de Dieu. La sainteté que l’Église honore en eux a le visage des béatitudes proclamées par Jésus. Dans leur vie, ils ont reflété la lumière du Ressuscité. En suivant leur exemple de fidélité à l’amour du Christ, marchons nous aussi vers la joie du royaume où Dieu essuiera toute larme de nos yeux et où nous le verrons ! Confions-nous à la Vierge Marie, Reine de tous les saints. Bonne fête de la Toussaint à vous tous et à vos familles !
I greet all the English-speaking visitors present, especially those from Holy Ghost Church, Exmouth. Today’s Solemnity of All Saints reminds us of our eternal destiny, where we will dwell, as Saint Thomas Aquinas says, in true and perfect light, total fulfillment, everlasting joy and gladness without end. May the intercession of all the saints lead us and our departed loved ones to our everlasting home in heaven. God bless you all!
Mit Freude heiße ich am heutigen Fest Allerheiligen die Pilger und Besucher deutscher Sprache willkommen. Heiligkeit ist nicht etwas Abgestandenes oder etwas Unerreichbares. Die Berufung zur Heiligkeit geht jeden von uns an. Gott ruft jeden von uns, in Gemeinschaft mit ihm zu leben, und das ist Heiligkeit. Er liebt uns als seine Kinder. Auch unsere Zeit, gerade unsere Zeit braucht Heilige, Menschen, die Gott durchscheinen lassen, an denen wir sehen können, wie man heute das Evangelium leben kann, und die uns Zeichen seiner Liebe sind. Bitten wir dazu die Heiligen um ihre Fürsprache und Hilfe. Euch allen einen gesegneten Feiertag!
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. Como Iglesia peregrina, celebramos hoy con gozo la Solemnidad de Todos los Santos, la memoria de aquéllos que son llamados amigos de Dios, cuya compañía alegra los cielos. Que también nosotros, guiados por la fe y gozosos por la gloria de los mejores hijos de la Iglesia, invocando a la bienaventurada Virgen María, encontremos en ellos ejemplo y ayuda para alcanzar las promesas de Cristo. Muchas gracias.
Pozdrawiam Polaków. Wspominając dziś wszystkich znanych i nieznanych Świętych w szczególny sposób uświadamiamy sobie, że wszyscy jesteśmy powołani do świętości, to znaczy do wiecznego życia w chwale Pana. W wypełnianiu tego powołania „przykład świętych nas pobudza, a ich bratnia modlitwa nas wspomaga". Pozwólmy się im prowadzić na codziennych drogach wzrastania w świętości. Niech Bóg wam błogosławi.
[Saluto i polacchi. Commemorando oggi tutti i santi noti e ignoti, ci ricordiamo in modo particolare che tutti siamo chiamati alla santità, cioè alla vita eterna nella gloria del Signore. Nella realizzazione di questa vocazione «l’esempio dei santi ci sollecita e la loro fraterna preghiera ci aiuta». Lasciamoci guidare da loro nel quotidiano cammino di crescita nella santità. Dio vi benedica!]
Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare il gruppo di fedeli delle Diocesi di Concordia-Pordenone e Vittorio Veneto, accompagnati dal Vescovo emerito Mons. Ovidio Poletto; saluto i ragazzi di Modena che hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione, benvenuti, e l’associazione «Angeli della Vita», di Giovinazzo. A tutti auguro una buona festa di Tutti i Santi! Buona festa. Grazie.
[01428-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0625-XX.02]