L’UDIENZA GENERALE ● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
● SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE
● SALUTO AI MINISTRANTI FRANCESI
Alle ore 10.30 di oggi, nella Piazza della Libertà antistante il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i fedeli ed i pellegrini convenuti per l’Udienza Generale del mercoledì.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha presentato la figura di san Giovanni Battista, profeta e martire, del quale ricorre oggi la memoria liturgica del martirio. Quindi ha rivolto un saluto in varie lingue ai gruppi di pellegrini presenti.
Successivamente, nel cortile del Palazzo Apostolico, il Papa ha incontrato oltre 2600 chierichetti che partecipano al Pellegrinaggio a Roma dei ministranti di Francia. Il pellegrinaggio, in corso a Roma dal 25 al 31 agosto e guidato da S.E. Mons. Philippe Breton, Vescovo emerito di Aire et Dax, è stato promosso dalla Commissione episcopale francese per la Liturgia, sul tema: "Servire il Signore, gioia dell’uomo, gioia di Dio".
L’Udienza si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
Cari fratelli e sorelle,
in quest’ultimo mercoledì del mese di agosto, ricorre la memoria liturgica del martirio di san Giovanni Battista, il precursore di Gesù. Nel Calendario Romano, è l’unico Santo del quale si celebra sia la nascita, il 24 giugno, sia la morte avvenuta attraverso il martirio. Quella odierna è una memoria che risale alla dedicazione di una cripta di Sebaste, in Samaria, dove, già a metà del secolo IV, si venerava il suo capo. Il culto si estese poi a Gerusalemme, nelle Chiese d’Oriente e a Roma, col titolo di Decollazione di san Giovanni Battista. Nel Martirologio Romano, si fa riferimento ad un secondo ritrovamento della preziosa reliquia, trasportata, per l’occasione, nella chiesa di S. Silvestro a Campo Marzio, in Roma.
Questi piccoli riferimenti storici ci aiutano a capire quanto antica e profonda sia la venerazione di san Giovanni Battista. Nei Vangeli risalta molto bene il suo ruolo in riferimento a Gesù. In particolare, san Luca ne racconta la nascita, la vita nel deserto, la predicazione, e san Marco ci parla della sua drammatica morte nel Vangelo di oggi. Giovanni Battista inizia la sua predicazione sotto l’imperatore Tiberio, nel 27-28 d.C., e il chiaro invito che rivolge alla gente accorsa per ascoltarlo, è quello a preparare la via per accogliere il Signore, a raddrizzare le strade storte della propria vita attraverso una radicale conversione del cuore (cfr Lc 3, 4). Però il Battista non si limita a predicare la penitenza, la conversione, ma, riconoscendo Gesù come «l’Agnello di Dio» venuto a togliere il peccato del mondo (Gv 1, 29), ha la profonda umiltà di mostrare in Gesù il vero Inviato di Dio, facendosi da parte perché Cristo possa crescere, essere ascoltato e seguito. Come ultimo atto, Il Battista testimonia con il sangue la sua fedeltà ai comandamenti di Dio, senza cedere o indietreggiare, compiendo fino in fondo la sua missione. San Beda, monaco del IX secolo, nelle sue Omelie dice così San Giovanni Per [Cristo] diede la sua vita, anche se non gli fu ingiunto di rinnegare Gesù Cristo, gli fu ingiunto solo di tacere la verità.(cfr Om. 23: CCL 122, 354). E non taceva la verità e così morì per Cristo che è la Verità. Proprio per l’amore alla verità, non scese a compromessi e non ebbe timore di rivolgere parole forti a chi aveva smarrito la strada di Dio.
Noi vediamo questa grande figura, questa forza nella passione, nella resistenza contro i potenti. Domandiamo: da dove nasce questa vita, questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo così totale per Dio e preparare la strada a Gesù? La risposta è semplice: dal rapporto con Dio, dalla preghiera, che è il filo conduttore di tutta la sua esistenza. Giovanni è il dono divino lungamente invocato dai suoi genitori, Zaccaria ed Elisabetta (cfr Lc 1,13); un dono grande, umanamente insperabile, perché entrambi erano avanti negli anni ed Elisabetta era sterile (cfr Lc 1,7); ma nulla è impossibile a Dio (cfr Lc 1,36). L’annuncio di questa nascita avviene proprio nel luogo della preghiera, al tempio di Gerusalemme, anzi avviene quando a Zaccaria tocca il grande privilegio di entrare nel luogo più sacro del tempio per fare l’offerta dell’incenso al Signore (cfr Lc 1,8-20). Anche la nascita del Battista è segnata dalla preghiera: il canto di gioia, di lode e di ringraziamento che Zaccaria eleva al Signore e che recitiamo ogni mattina nelle Lodi, il «Benedictus», esalta l’azione di Dio nella storia e indica profeticamente la missione del figlio Giovanni: precedere il Figlio di Dio fattosi carne per preparargli le strade (cfr Lc 1,67-79). L’esistenza intera del Precursore di Gesù è alimentata dal rapporto con Dio, in particolare il periodo trascorso in regioni deserte (cfr Lc 1,80); le regioni deserte che sono luogo della tentazione, ma anche luogo in cui l’uomo sente la propria povertà perché privo di appoggi e sicurezze materiali, e comprende come l’unico punto di riferimento solido rimane Dio stesso. Ma Giovanni Battista non è solo uomo di preghiera, del contatto permanente con Dio, ma anche una guida a questo rapporto. L’Evangelista Luca riportando la preghiera che Gesù insegna ai discepoli, il «Padre nostro», annota che la richiesta viene formulata dai discepoli con queste parole: «Signore insegnaci a pregare, come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli» (cfr Lc 11,1).
Cari fratelli e sorelle, celebrare il martirio di san Giovanni Battista ricorda anche a noi, cristiani di questo nostro tempo, che non si può scendere a compromessi con l’amore a Cristo, alla sua Parola, alla Verità. La Verità è Verità, non ci sono compromessi. La vita cristiana esige, per così dire, il «martirio» della fedeltà quotidiana al Vangelo, il coraggio cioè di lasciare che Cristo cresca in noi e sia Cristo ad orientare il nostro pensiero e le nostre azioni. Ma questo può avvenire nella nostra vita solo se è solido il rapporto con Dio. La preghiera non è tempo perso, non è rubare spazio alle attività, anche a quelle apostoliche, ma è esattamente il contrario: solo se se siamo capaci di avere una vita di preghiera fedele, costante, fiduciosa, sarà Dio stesso a darci capacità e forza per vivere in modo felice e sereno, superare le difficoltà e testimoniarlo con coraggio. San Giovanni Battista interceda per noi, affinché sappiamo conservare sempre il primato di Dio nella nostra vita. Grazie.
[01076-01.01] [Testo originale: Italiano]
● SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE
Chers francophones, l’Église nous invite aujourd’hui à faire mémoire du martyre de saint Jean-Baptiste. Son exemple nous invite à ne pas faire de compromis dans notre vie avec l’amour du Christ, avec sa Parole et avec sa Vérité. Nous devons avoir le courage de laisser grandir Dieu en nous afin qu’il puisse orienter nos pensées et nos actions. Seule une vie de prière fidèle, constante et confiante nous en rendra capables ! Bon pèlerinage à vous tous !
I offer a warm welcome to all the English-speaking pilgrims and visitors, especially those from England, Indonesia, Japan and Malta. Today, the Church celebrates the Martyrdom of Saint John the Baptist. John, whose birth we celebrate on the twenty-fourth of June, gave himself totally to Christ, by preparing the way for him through the preaching of repentance, by leading others to him once he arrived, and by giving the ultimate sacrifice. Dear friends, may we follow John’s example by allowing Christ to penetrate every part of our lives so that we may boldly proclaim him to the world. May God bless all of you!
Ein herzliches Grüß Gott sage ich allen Pilgern und Besuchern deutscher Sprache. Die Kirche feiert heute das Gedächtnis des Martyriums von Johannes dem Täufer. Er war es, der Christus als das »Lamm Gottes« bezeichnet hat, das die Sünde der Welt hinwegnimmt (Joh1,29). Bis zum Vergießen seines eigenen Blutes hat er die Treue zum Herrn gehalten. Der heilige Beda sagt, er wurde nicht aufgefordert, Christus zu verleugnen; aber er wurde aufgefordert, die Wahrheit zu verschweigen. Und das hat er nicht getan. Er ist für die Wahrheit gestorben, und so ist er für Christus gestorben. In der Zurückgezogenheit und Stille der Wüste ist er in der inneren Freundschaft zu Gott gewachsen und gereift. In dieser Zeit ist Gott selbst zu seiner Kraft, zur Mitte seines Lebens geworden. So zeigt uns Johannes der Täufer, daß die Beziehung zu Gott, die innere Beziehung zu ihm wesentlich ist und daß Beten nie verlorene Zeit ist. Im Gegenteil. Durch das Gebet befähigt uns Gott, Schwierigkeiten zu überwinden und ihn mit Mut zu bezeugen, auch in unserer Zeit. Gott segne euch alle! Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los provenientes de España, Venezuela, Colombia, Argentina, México y otros países Latinoamericanos. La Iglesia celebra hoy la memoria del Martirio de San Juan Bautista, el precursor de Jesús, que testimonia con su sangre su fidelidad a los mandamientos de Dios. Su vida nos enseña que cuando la existencia se fundamenta sobre la oración, sobre una constante y sólida relación con Dios, se adquiere la valentía de permitir que Cristo oriente nuestros pensamientos y nuestras acciones. Muchas gracias.
Amados peregrinos de Portugal e do Brasil, e demais pessoas de língua portuguesa, sede bem-vindos! Uma saudação particular aos fiéis de Chã Grande, Natal e do Rio de Janeiro. Que o exemplo e a intercessão de São João Batista vos ajudem a viver a vossa entrega a Deus sem reservas, sobretudo por meio da oração e da fidelidade ao Evangelho, para que Cristo cresça em vós, guiando os vossos pensamento e ações. Com estes votos, de bom grado a todos abençôo.
Witam obecnych tu Polaków. Moi drodzy, męczeństwo św. Jana Chrzciciela, które dziś wspominamy, uświadamia nam, że wiara budowana na więzi z Bogiem uzdalnia człowieka do dochowania wierności dobru i prawdzie nawet za cenę wyrzeczenia i ofiary. Jak Jan trwajmy przy Bogu na modlitwie, aby kompromis ze złem i kłamstwem tego świata nie fałszował naszego życia. Niech Bóg wam błogosławi!
[Do il benvenuto ai polacchi qui presenti. Carissimi, il martirio di San Giovanni Battista, che commemoriamo oggi, ci fa prendere consapevolezza che la fede fondata sul legame con Dio rende l’uomo capace di essere fedele al bene e alla verità anche al costo dell’abnegazione e del sacrificio. Come Giovanni perseveriamo accanto a Dio nella preghiera, affinché nessun compromesso con il male e con la menzogna di questo mondo falsifichi la nostra vita. Dio vi benedica.]
Srdečne vítam slovenských pútnikov, osobitne z Nitry a okolia. Bratia a sestry, vaša návšteva Ríma - sídla nástupcu Apoštola Petra - nech vo vás posilní povedomie, že aj vy patríte do Kristovej Cirkvi. S týmto želaním vás rád žehnám. Pochválený buď Ježiš Kristus!
[Cordialmente do il benvenuto ai pellegrini slovacchi, particolarmente a quelli provenienti da Nitra e dintorni. Fratelli e sorelle, la vostra visita a Roma - sede del Successore dell’Apostolo Pietro - rafforzi in voi la coscienza della vostra appartenenza alla Chiesa di Cristo. Con questo augurio volentieri vi benedico. Sia lodato Gesù Cristo!]
E rivolgo un cordiale benvenuto a tutti i pellegrini di lingua italiana. Saluto i Vescovi amici della Comunità di Sant’Egidio, convenuti a Roma per un periodo di preghiera e di riflessione, e le Suore Domenicane Missionarie di San Sisto che celebrano il Capitolo Generale. Accolgo con gioia i gruppi parrocchiali, le associazioni e i seminaristi del Seminario San Pio X di Messina, ai quali auguro di continuare la formazione teologica nutrendosi costantemente della Parola di Dio e del Pane di Vita.
Un pensiero infine per i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. La radicalità della fede e della vita di San Giovanni Battista ispiri il vostro essere credenti: cari giovani, manifestate apertamente in tutti i contesti la vostra appartenenza a Cristo e alla sua Chiesa; cari ammalati, attingete alla forza della preghiera per lenire le vostre sofferenze; e voi, cari sposi novelli, ponete sempre il Signore Gesù al centro della vostra vita familiare. Grazie a voi tutti. Una buona giornata. Grazie.
[01077-XX.02] [Testo originale: Plurilingue]
● SALUTO AI MINISTRANTI FRANCESI
Chers frères et sœurs !
C’est avec affection que je vous salue chers servants d’autel venus de France pour leur pèlerinage national à Rome, ainsi que Mgr Breton, les autres Evêques présents et les accompagnateurs de ce groupe important. Chers jeunes, le service que vous accomplissez fidèlement vous permet d’être particulièrement proches du Christ-Jésus dans l’Eucharistie. Vous avez l’énorme privilège d’être près de l’autel, près du Seigneur. Ayez conscience de l’importance de ce service pour l’Église et pour vous-même. Que ce soit pour vous l’occasion de faire grandir une amitié, une relation personnelle avec Jésus. N’ayez pas peur de transmettre avec enthousiasme autour de vous la joie que vous recevez de sa présence ! Que votre vie tout entière resplendisse du bonheur de cette proximité avec le Seigneur Jésus ! Et si un jour vous entendez son appel à le suivre sur le chemin du sacerdoce ou de la vie religieuse, répondez-lui avec générosité ! À tous je souhaite un bon pèlerinage aux tombeaux des Apôtres Pierre et Paul ! Merci ! Bon pèlerinage ! Que le Seigneur vous bénisse !
[01078-03.02] [Texte original: Français]
[B0477-XX.01]