MESSAGGIO DEL SANTO PADRE AI PARTECIPANTI ALL’XI INCONTRO INTERNAZIONALE DELLE EQUIPES NOTRE DAME (BRASILIA, 21-26 LUGLIO 2012) ● MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
● TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA
Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato a nome del Santo Padre Benedetto XVI ai partecipanti all’XI Incontro Internazionale delle Equipes Notre Dame che ha luogo a Brasilia (Brasile) dal 21 al 26 luglio 2012 sul tema: "Osare il Vangelo":
● MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
Eminência Reverendíssima,
O Sumo Pontífice, informado da realização em Brasília do XI Encontro Internacional das Equipes de Nossa Senhora, me incumbiu de vir por este meio fazer chegar a sua paterna saudação aos participantes e a todos casais do Movimento nascido duma clarividente intuição pastoral do Servo de Deus Henri Caffarel, sacerdote, e cuja missão não viu diminuir, com o passar do tempo, sua atualidade e urgência, antes de certa forma aumentou à luz dos problemas e dificuldades que o matrimônio e a família experimentam hoje rodeados por uma atmosfera de crescente secularização.
Neste contexto, os casais das Equipes de Nossa Senhora proclamam, não tanto com palavras como sobretudo com a vida, as verdades fundamentais sobre o amor humano e sobre o seu significado mais profundo: «Um homem e uma mulher que se amam, um sorriso de criança, a paz de um lar: eis uma pregação sem palavras, mas extraordinariamente persuasiva, na qual cada homem pode já pressentir, como que por transparência, o reflexo de outro amor e o seu apelo infinito» (Paulo VI, Aos casais das equipes de Nossa Senhora, 4 de maio de 1970).
Claro, este ideal pode parecer demasiado alto. Por isso mesmo, o Movimento incentiva os seus membros a beberem constantemente nas fontes da graça do sacramento do matrimônio e da participação na Eucaristia dominical; para além do recurso à graça dos sacramentos, lhes propõe, com grande sabedoria, um «método» rico de compromissos e sugestões simples e concretas para viverem no dia a dia a espiritualidade encarnada de esposos cristãos. Entre eles, sublinha-se o «dever de sentar-se», isto é, o compromisso de manter periodicamente um tempo de diálogo pessoal entre os cônjuges, durante o qual fazer presente um ao outro, com toda a sinceridade e num clima de escuta mútua, os problemas e os assuntos relevantes para a vida de casal. No nosso mundo tão marcado pelo individualismo, o ativismo, a pressa e a distração, o diálogo sincero e constante entre os esposos é essencial para evitar que surjam, cresçam e endureçam incompreensões que, infelizmente, muitas vezes acabam era rupturas insanáveis que já ninguém ajuda a consertar. Por isso, cultivem este valioso hábito de sentar-se um ao lado do outro para falarem e se ouvirem, para compreenderem um ao outro sempre de novo no meio das surpresas e dificuldades do longo caminho.
Dentro de três íneses estaremos comemorando o cinqüentenário da abertura do Concilio Vaticano II, que, em muitos dos seus documentos, ofereceu à Igreja do nosso tempo uma visão renovada do valor do amor humano, da vida conjugai e da família; nessa ocasião começaremos o Ano da Fé, para reencontrar toda a vivacidade e a alegria do anúncio da fé no nosso mundo e no nosso tempo. Sua Santidade Bento XVI convida os casais cristãos á serem «o rosto sorridente e doce da Igreja», os melhores e mais convincentes arautos da beleza do amor sustentado e alimentado pela fé, dom de Deus oferecido com largueza e generosidade a todos, para que possam encontrar cada dia o sentido da sua vida. E, como sinal de gratidão eclesial, de estímulo para os novos desafios em aberto e como penhor de graças e luzes do Alto para os trabalhos do XI Encontro Mundial das Equipes de Nossa Senhora, o Santo Padre concede aos participantes e respectivas famílias a implorada Bênção Apostólica.
Aproveito o ensejo para testemunhar a Vossa Eminência Reverendíssima os meus sentimentos de fraterna estima em Cristo Senhor.
Vaticano, 5 de julho de 2012
Tarcisio Card. Bertone
Secretário de Estado de Sua Santidade
[01005-06.01] [Texto original: Português]
● TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA
Eminenza Reverendissima,
il Santo Padre, informato dell’evento dell’XI Incontro Internazionale delle Equipes Notre Dame a Brasilia, mi ha incaricato di trasmettere, con questo messaggio, il suo paterno saluto ai partecipanti e a tutte le coppie del Movimento, che è nato della lungimirante intuizione pastorale del Servo di Dio Henri Caffarel, sacerdote, e la cui missione non ha visto diminuire, con il passare del tempo, la sua attualità e la sua urgenza. Anzi, questa è in certo modo aumentata alla luce dei problemi e delle difficoltà che il matrimonio e la famiglia sperimentano oggi, circondati da un clima di crescente secolarizzazione.
In questo contesto, le coppie delle Equipes Notre Dame proclamano, non solo a parole, ma soprattutto con la loro vita, le verità fondamentali sull'amore umano ed il suo significato più profondo: "Un uomo ed una donna che si amano, il sorriso di bimbo, la pace di un focolare: ecco un discorso senza parole, ma straordinariamente persuasivo, nel quale ogni uomo può già presentire, come per trasparenza, il riflesso di un altro amore e il suo appello infinito" (Paolo VI, Alle coppie delle Equipes Notre Dame, 4 maggio 1970).
Certamente questo ideale può sembrare troppo alto. È per questo che il movimento incoraggia i suoi membri ad attingere costantemente alle sorgenti della grazia del sacramento del matrimonio e della partecipazione all'eucarestia domenicale; al di là delle risorse della grazia dei sacramenti, esso propone loro con grande saggezza un "metodo" ricco di impegni e suggerimenti semplici e concreti per vivere nel quotidiano una spiritualità incarnata di sposi cristiani. Tra questi, possiamo sottolineare "il dovere di sedersi", cioè un impegno a mantenere periodicamente un tempo di dialogo personale tra i coniugi, durante il quale ciascuno presenta all'altro, con totale sincerità ed in un clima di ascolto reciproco, i problemi e le situazioni più importanti nella vita di coppia. Nel nostro mondo, così segnato dall'individualismo, dall'attivismo, dalla fretta e dalla distrazione, il dialogo sincero e costante tra gli sposi è essenziale per evitare che nascano, crescano e si sedimentino le incomprensioni che, sfortunatamente, spesso finiscono in rotture insanabili, che nessuno più aiuta a ricomporre. Dunque, coltivate questa preziosa abitudine di sedere uno accanto all'altra per parlare e ascoltarvi, per comprendervi l'un l'altro, costantemente, di fronte alle sorprese e alle difficoltà di un lungo cammino.
Fra tre mesi, celebreremo il cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, che in molti suoi documenti ha offerto alla Chiesa del nostro tempo un volto rinnovato del valore dell'amore umano, della vita coniugale e familiare; in questa occasione si aprirà l'Anno della Fede, per ritrovare tutta la vivacità e la gioia dell’annuncio della fede nel nostro mondo e nel nostro tempo. Sua Santità Benedetto XVI invita gli sposi cristiani ad essere "il volto sorridente e dolce della Chiesa", i migliori e più convincenti messaggeri della bellezza dell'amore sostenuto e nutrito dalla fede, dono di Dio offerto con larghezza e generosità a tutti, affinché ogni giorno possano scoprire il senso della loro vita.
Come segno di gratitudine ecclesiale, di incoraggiamento per le nuove sfide che incontriamo, e come garanzia di grazia e luce dell’Altissimo per i lavori dell’XI Incontro Internazionale delle Equipes Notre Dame, il Santo Padre concede a tutti i partecipanti e alle loro famiglie la sua implorata benedizione apostolica.
Approfitto di questa occasione per testimoniare a vostra Eminenza Reverendissima i sentimenti della mia fraterna stima in Cristo Signore.
Vaticano, 5 luglio 2012
Tarcisio Card. Bertone
Segretario di Stato di Sua Santità
[01005-01.01] [Testo originale: Portoghese]